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Domenica 24 novembre, dalle 16.30, innovativo evento su Giuseppe Verdi: i suoi piatti preferiti, spiegati e fatti assaggiare dalla chef Stefania Corrado, Alberto Michelotti del Club dei 27 e le battute del libro "Lassù in Loggione" -
 
Parma, 23 novembre 2013 -
 
Quali sono i piatti preferiti di Giuseppe Verdi? Cosa degustava il Maestro mentre componeva i suoi capolavori? Per trovare una risposta a queste domande, bisogna essere presenti domenica 24 novembre 2013 dalle 16.30 nella galleria dell'Euro Torri di Parma, davanti al Prosciutto Bar, per un evento che unisce innovazione e parmigianità attraverso un cooking show abbinato a musica dal vivo e lettura.
Protagonista è la "multitasking chef" di fama nazionale Stefania Corrado, che con le sue dimostrazioni illustra le ricette amate da Verdi (e relativi assaggi gratuiti), in compagnia del sottofondo di arie verdiane dei musicisti classici Enrico Melle (pianoforte) e Antonio Lubiani (violino), del membro del "Club dei 27" Alberto Michelotti, già famoso come arbitro internazionale di calcio (nel Club incarna "Don Carlo"), e del giornalista Fabrizio Marcheselli, che presenta il divertente libro "Lassù in Loggione" del padre Tiziano nel giorno dell'uscita nelle librerie (dopo essere stato per un mese e mezzo nelle edicole con la Gazzetta di Parma, editore).
L'evento domenicale nel centro commerciale Euro Torri, che resta aperto dalle 14.30 alle 20, è condotto da Manuela Boselli di Tv Parma, alla quale spetta il compito di coinvolgere il pubblico e far interagire gli ospiti: dalle performance culinarie della Corrado alla simpatia di Michelotti, che con la sua naturale propensione al dialetto pramzàn dovrebbe leggere qualche battuta di "Lassù in Loggione"... come se la galleria dell'Euro Torri fosse per un pomeriggio quella del Teatro Regio.
Nata a Torino, ma metà pugliese e metà istriana, la trentenne Stefania Corrado ha un background anomalo: laurea in economia in Cattolica, esperienza come account in un'agenzia pubblicitaria e la svolta foodie nel 2011, col lancio del blog 4youfood. Stefania cucina per pochi o per molti, da sola o accanto a uno chef stellato come Davide Oldani o Tano Simonato, per ospiti in piedi o seduti. Una definizione già pronta per descriverla non esisteva e allora se l'è inventata: multitasking chef.
Il libro "Lassù in Loggione" raccoglie, in 128 pagine a colori di grande formato, le nuove versioni di 80 articoli dell'omonima rubrica della Gazzetta di Parma, firmati da Tiziano Marcheselli dal 1996 all'ottobre 2011 (mese della sua morte) per carpire gli umori dei loggionisti durante le "prime" delle opere al Regio: commenti ironici e godibili, che dalla lirica si allargano alla politica, allo sport e al costume, creando uno spaccato di 15 anni di Parma, con decine di belle foto di Gianluca Montacchini.
Alberto Michelotti è anche autore, con Stefano Bianchi, del recente libro "Le 27 opere di Giuseppe Verdi", un interessante volume didattico che contiene la trama di ogni opera, una biografia sintetica di Verdi e la storia del "Club dei 27" dal 1958 a oggi.
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Sabato, 23 Novembre 2013 11:12

"Felicita" di nome e di fatto

Di Chiara Marando - Parma 23 Novembre 2013

Dove andiamo a mangiare stasera?

Spesso le nostre scelte sono bastate su esperienze più o meno positive, abitudini, pubblicità accattivanti, curiosità oppure il passaparola di amici fidati. Provare posti nuovi può condurre a piacevoli sorprese che possono trasformarsi in altrettante piacevoli abitudini. E’ grazie al passaparola ed alla curiosità che ho scoperto l’Agriturismo Santa Felicita, un graziosa trattoria immersa nel verde della campagna, protetta all’ombra di un fresco pioppeto e riflessa nel tranquillo laghetto antistante, il tutto a pochi minuti dal centro di Parma.

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A fare gli onori di casa è Angela, anima di questa attività, che accoglie i clienti con il suo sorriso gioviale. E’ lei, supportata e aiutata dal fratello Benvenuto, che ha deciso di ristrutturare questa vecchia cascina per renderla un luogo di ristoro, ed è ancora lei che segue l’azienda agricola dove viene prodotto ottimo latte e saporito Parmigiano Reggiano.

Nessuna esperienza precedente nel campo della ristorazione ma tanta passione unita alle pietanze di una volta. Angela ha imparato da sua madre l’amore per la cucina, i suoi segreti, le ricette di famiglia e la piacevolezza della convivialità a tavola. Da qui il desiderio di intraprendere questa strada e di mettersi in gioco. Il risultato le ha dato ragione.

La cucina segue i dettami della tradizione, ma lo chef Daniel spesso ama inventare nuovi piatti con il benestare e l’aiuto di Angela. Le proposte spaziano dai classici tortelli di patate, zucca ed erbetta, ai più ricercati di castagne, per passare alle lasagne ai carciofi ed arrivare ai gustosi Maltagliati con salsiccia, cime di rapa e verdure. Poi ci sono i cavalli di battaglia come i Tagliolini alla lepre ed al ragù, dove lo spessore e la consistenza della pasta fatta in casa solo esaltati dalla sapidità dell’abbondante condimento.

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L’attenzione per le materie prime si vede non solo nella selezione delle carni o delle verdure, rigorosamente coltivate nell’Agriturismo, ma anche nella scelta delle farina, quella macinata a pietra, ideale per preparare un’eccellente sfoglia.

Ma passiamo ai secondi. Oltre all’intramontabile Punta ripiena ed alle deliziose Costine di maiale al forno, si può scegliere tra proposte come la Lonza di maiale al curry e zenzero, oppure il profumato Filetto con aceto balsamico e prugne e, quando lo chef è veramente ispirato, il famoso Filetto alla Wellington. Ogni portata si può accompagnare con contorni appetitosi come la zucca al forno, le asprelle all’aceto ed infine le immancabili patate.

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Come ogni pasto che si rispetti siamo giunti al dessert. Frutto imperdibile delle preziose ricette casalinghe sono anche i dolci fatti in casa, opera tutta al femminile. Ecco quindi che ci si trova davanti all’annosa decisione se optare per le torte miste, un trionfo di golosità come la Torta Susanna, la Cheescake, la Crostata di Prugne, la Torta con marmellata di arance fatta in casa, e ancora con cioccolato e pere, oppure puntare su un cremoso Semifreddo allo zabaione con marsala, mandorle e caffè, al pistacchio o al gianduia. Vere e proprie gioie per il palato.





Agriturismo Santa Felicita

Via Guido Buratti,44/a Parma

Tel. 0521 494950/ Cell. 347 2386108

www.agriturismosantafelicita.com

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Parma, 20 novembre 2013
 
Il 2 dicembre 2013 all'Academia Barilla il corso gratuito tenuto dallo chef Giovanni Gandino a disposizione dei ristoranti di Parma e Provincia -
 
L'Arte di fare il Pane, uno dei più antichi mestieri, talento italiano da non dimenticare, ma anzi da tramandare di generazione in generazione. Una tipicità che non può mancare dalla tavola, a maggior ragione da quelle dei ristoranti.
Lunedì 2 dicembre 2013 lo Chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana, sarà a disposizione dei ristoranti di Parma e Provincia per insegnare, illustrare e spiegare i segreti e le tecniche per fare il pane.
Un'iniziativa organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.
Il corso è gratuito e rivolto a titolari di ristoranti, pizzerie, alimentari, cuochi, aiuto cuochi e anche ai bar che fanno ristorazione o che comunque vogliono saperne di più.
Dalle 14 nei laboratori dell'Academia Barilla si tratteranno diversi temi quali: i lieviti, il lievito madre, come autoprodurlo, l'abbinamento con i piatti, la carta dei pani e si potranno apprendere spunti interessanti per dare vita a nuove creazioni.
«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».
Il corso è gratuito, si richiede di presentarsi in divisa con cappello e grembiule e al termine si potranno degustare le diverse creazioni. Verranno ammessi i partecipanti in ordine di arrivo delle prenotazioni via Fax al numero 0521 382638, o via mail mandando la propria adesione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. specificando ditta, nome del ristorante, e nome e cognome dei collaboratori che parteciperanno, il tutto con firma e timbro dell'impresa.
 
In allegato la locandina la locandina
 
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti)
Venerdì 22 novembre il ristorante di Collecchio ospita la prima serata in "nero". Un viaggio multisensoriale, dal cibo alla musica, a cura di Alchemiæ e Un_Type -
 
Parma, 20 novembre 2013 -
 
Anche dal colore nero può nascere una nuova idea imprenditoriale. E se questa intuizione vede protagoniste due giovani designer al servizio del settore food, il successo è assicurato. Nasce così ALCHEMIÆ, il nuovo progetto dedicato al total black food, firmato dalle venticinquenni Erika Viola e Giulia Valenti.
«Siamo designer e come alchimiste del tempo passato, vogliamo trasformare la materia, rivoltarla e ricavarne l'essenza – sottolineano Erika e Giulia -. Cerchiamo di sfatare le classiche credenze originarie che hanno per secoli contraddistinto negativamente il colore nero, concretizzando un'idea che possa esprimere a pieno una presa di coscienza e una rivincita». ALCHEMIÆ vuole diventare un nuovo approccio multisensoriale alla materia, partendo dal "nero", per sfatare i preconcetti sulle tonalità scure e sostituirli con un'interpretazione nuova che parte dai significati di innovazione e modernità per giungere a quelli di mistero e fascino.
Una sfida lanciata dalle giovani designer e raccolta dalla co-creative gallery Un_Type e dal ristorante Corte di Giarola di Collecchio che venerdì 22 novembre ospiterà il primo Black Friday: un viaggio sensoriale fra musica, cibo e arte, esclusivamente total black. Proprio come per il più famoso "Black Friday" americano, gli organizzatori dell'evento desiderano trasmettere un senso di rinascita e di nuova crescita, partendo però dal nero. La Corte di Giarola accoglierà così il pubblico con il nuovo look della stagione, caratterizzato da un elegante allestimento total black in contrasto cromatico con la purezza delle trasparenze e dei dettagli chiari, degli alambicchi alchemici e la sensualità di inserti in rosso. Per l'occasione sarà inoltre allestita una mostra fotografica a tema, in continuità con le atmosfere black dell'evento.
Un gioco di sensazioni e colori che dall'allestimento proseguiranno nel cibo e nella musica. Per l'occasione verrà infatti proposto un raffinato menu da assoporare con il gusto, lo sguardo e l'olfatto. La serata prevede infatti un menu cromatico che reinterpreterà la cucina tradizionale nei sapori e nei colori: dall'aperitivo al dolce, tutto sarà rigorosamente "nero". Tortino di carote nere, tortelli neri di zucca con salsa gorgonzola, gnocchi neri al tartufo, spiedini di seppia neri, saranno solo alcune delle portate che caratterizzeranno il Black Friday.
E mentre sulle tavole si alterneranno i gusti e i sapori del black food, sullo sfondo il fruscio dei vinili accompagnerà gli ospiti con le note della black music, soul, funky, jazz, nell'accurata selezione musicale a cura di Carlo Maffini e Roberto Ugolotti.
Gradito l'abito nero!
 
Per prenotazioni e informazioni: Corte di Giarola tel. 0521 305084; cell. 39 339 2174125; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Sabato, 16 Novembre 2013 11:07

Cà dal Brass: il gusto è servito

Di Chiara Marando - Parma 16 Novembre 2013

Molti di noi hanno pensato di cambiare vita almeno una volta, lasciare quella quotidianità che ci spegne, senza gli stimoli necessari. Sono momenti più o meno rapidi e duraturi, spesso passano senza che nulla si sia modificato, altre volte qualcosa accade.

Per Simone, ad esempio, tutto è partito da uno di questi momenti. Stanco del caos cittadino, desideroso di ritmi diversi e di una vita a contatto con la natura e l’aria pulita, nel 2003 decide di trasferirsi in montagna, con tutta la famiglia. Ristruttura una vecchia cascina appena dopo  Berceto e la rende un luogo accogliente e confortevole, senza snaturarne  l’originario sapore rustico. Nasce così la Trattoria Cà dal Brass, non un agriturismo come può apparire ad una prima occhiata veloce, ma una vera e propria “Trattoria Rurale”, marchio di qualità.

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Qui la cucina tradizionale, fatta di ingredienti semplici e genuini, si sposa con l’amore per il territorio, con la pazienza legata ai ritmi della natura ed ai suoi frutti. Una stagionalità che si riflette nei piatti del menù, per mantenere sempre il massimo  gusto e freschezza. La parola d’ordine è quella di accontentare il cliente, assecondarne i desideri e le preferenze gastronomiche. Simone ci tiene a dire che la vera pubblicità è il passaparola della clientela, una grande soddisfazione a fronte di un impegno importante.

Regina della cucina è sua moglie Carla, chef per passione più che per mestiere. In fondo anche cucinare è un’arte e lei, restauratrice di lunga esperienza, ha deciso di creare nuove opere ai fornelli. Il suo è un lavoro indispensabile, solo lei conosce le ricette di famiglia, i segreti, le tecniche più appetitose, e solo lei ha la capacità di lasciare carta bianca alla sua fantasia dando corpo a piatti estremamente saporiti.

Il tocco in più è dato dall’accurata scelta delle materie prime, ottima carne, salumi profumati e stagionati al punto giusto, Parmigiano Reggiano di alta qualità e tanti gustosi prodotti della zona come funghi,  tartufo, castagne e cacciagione.

Si parte dagli antipasti golosi come i Crostoni con funghi porcini e Parmigiano, oppure con salsiccia fatta in casa, Parmigiano 12 mesi, e ancora con caciotta di mucca fresca, porri e speck artigianale. Poi ci sono i primi, una vera tentazione, un mix di aromi e bontà come negli Agnolotti di patate alle erbe aromatiche con broccoli e pancetta affumicata altoatesina, o nella Pasta fresca di castagne con porri e crema di noci. Il Porcino fa bella mostra di sé nei Gnocchetti di patate, ulteriormente esaltati dal porro e dalla salsiccia casalinga. E per scaldarsi dal freddo invernale non  c’è niente di meglio di un bel piatto di Cappelletti fumanti.

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Anche i secondi sono irresistibili. Chi ama la carne potrà soddisfare il palato con una meravigliosa Tagliata oppure una succulenta Fiorentina. Se si desidera una variante saporita si può optare per il Melino di Grappa alla grigia, ossia un ricercato taglio di controfiletto, servito con cipolline borettane e aceto balsamico, o per  la corposa Trippa alla Parmigiana.

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E la domenica sera ecco che compare sulla tavola la fragrante e sfiziosa “Focaccia del Pellegrino”, un morbido impasto, farcito con patate, pancetta, funghi, porri, formaggio fresco, oppure secondo richiesta.

Ma Carla ama cucinare non solo queste buonissime pietanze, anche i dolci sono un suo cavallo di battaglia e variano a seconda del periodo e degli ingredienti. Volete qualche esempio? Allora direi di partire dal Semifreddo croccante al caffè, poi dalla Torta gelato con cioccolato fondente, oppure dalla Torta nocciola con crema di gianduia, per terminare con la Delizia di mele con crema calda.

Il tutto in un ambiente rilassante ed ospitale, abbracciati dal calore dell’enorme stufa in pietra ollare, una vera coccola che concilia il pasto e la conversazione, perché come dice Simone “ I più grandi affari si fanno a tavola”.

Trattoria Cà dal Brass

Via Centro, 46 Castellonchio, 

43042 Berceto, Italia

Tel. 0525 6650

www.cadalbrass.com

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Modena 13 novembre 2013
 
Un capolavoro d'arte pasticcera quello realizzato da Delio Michelini, anima dello storico locale Pasticceria Remondini, che ha riprodotto a dimensioni naturali anche il tradizionale copricapo indossato dai cadetti.
L'occasione di festeggiare gli oltre due secoli di storia – 226 anni per la precisione – della nota scuola militare della Nunziatella, ha dato modo agli allievi ufficiali dell'Accademia Militare di Modena di commissionare una torta appositamente creata per la ricorrenza, alla pasticceria Remondini di Largo San Giorgio, a due passi dal Palazzo Ducale.
A farsi interprete del loro desiderio, Delio Michelini, pasticcere da più di 25 anni dello storico locale del cuore cittadino che con estro e creatività ha saputo realizzare dopo quasi quattro ore di lavoro un originale capolavoro d'arte pasticcera.
Sulla torta del peso di oltre 3 kg e mezzo – i cui ingredienti principali sono: pasta margherita alla vaniglia, crema pasticcera al cioccolato e alla crema fatti alla maniera di una volta secondo tradizione, e pasta di mandorle per gli ornamenti - decorazioni che rimandano al mondo accademico militare: l'azzurro del cielo, le fasce tricolori ai lati e ciliegina finale, è il caso di sottolinearlo, la riproduzione fedele a dimensioni naturali del 'Chepì', il tipico copricapo indossato abitualmente dai cadetti.
La torta sarà consumata questa sera durante la cena per la ricorrenza dell'Anniversario della Scuola Militare della Nunziatella.
 
(Fonte:ufficio stampa Nevent)
Giovedì, 07 Novembre 2013 17:24

Presentazione del libro "La 5ª stagione"

Mirandola, 7 novembre 2013
 
Un originale volume che contiene le ricette e le storie di otto donne pazienti del Centro Oncologico all' Ospedale Ramazzini di Carpi -
 
Sabato 9 novembre, alle ore 17, alle Ferrovie Creative di via due Ponti 25 a Carpi sarà presentato il libro "La 5ª stagione". Il volume è un progetto sviluppato in collaborazione con AMO, Associazione Malati Oncologici di Carpi e l'Angolo - Associazione Nazionale Guariti - Lungoviventi Oncologici, dal Centro di Psico-Oncologia dell'Unità operativa di Medicina Oncologica dell'Ospedale "Ramazzini" di Carpi.
Contiene ricette di cucina, ma è soprattutto il risultato di oltre due anni di lavoro in cui 8 donne, pazienti del Centro Oncologico, hanno raccolto alcune ricette che hanno contraddistinto i momenti della loro vita. Una sorta di biografia, a volte allegra a volte dolorosa, in cui lungo le pagine del libro le pazienti hanno rielaborato e condiviso la propria storia di malattia e soprattutto di vita.
«Ricette scelte -spiegano le autrici- perché significano qualcosa per ognuna di noi: sono consolatorie, cucinate per premiarci o tirarci su di morale o per fare un regalo ad una persona cara; sono speciali perché legate ad un ricordo, ad un momento particolare, che ci fa ridere o piangere, che ci emoziona sempre».
La pubblicazione del Centro di Psico-Oncologia di Carpi valorizza le capacità delle pazienti, con un intervento sulla qualità della vita, sul recupero dei significati e sulla capacità di riprogettare l'esistenza anche in un momento duro e difficile come la cura oncologica.
L'obbiettivo del Centro è quello di portare sollievo e curare le persone anche con delle attività collaterali alla cura oncologica, come laboratori di decoupage, ricamo, nuoto, teatro, canto e cineforum, insieme a degli incontri di confronto su diverse tematiche.
«Nelle pagine del libro si parla soprattutto di cucina. L'idea di realizzare questa pubblicazione è nata più di due anni fa durante una serie di incontri terapeutici in cui le pazienti raccontavano diversi aspetti della loro vita, tra cui le ricette preparate in diverse occasioni. Il titolo del libro "La 5ª stagione" prende proprio spunto da questi momenti», spiega Dania Barbieri, psicologa del centro di Psiconcologia dell'Unità operativa di Medicina oncologica dell'ospedale Ramazzini di Carpi e di Mirandola Santa Maria Bianca.
Il libro, è edito da AMO e potrà essere acquistato presso l'ufficio dell'associazione, posto all'ingresso dell'Ospedale Ramazzini di Carpi.
 
In allegato la locandina
 
(Fonte: ufficio stampa Nevent)
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Sabato, 09 Novembre 2013 11:17

Un salto nel Far West…nostrano

Di Chiara Marando - Sabato 9 Novembre 2013

La cornice è quella delle splendide Terre Matildiche con la loro storia, natura e paesaggi ricchi di fascino e suggestione. Un panorama costellato di castelli e manieri, ognuno dei quali con una memoria secolare da raccontare. Nei pressi di Canossa, immerso nella tranquillità delle colline, avulso dal caos cittadino, si trova il “Ranch La Cueva”, una dimora dal sapore rustico e raffinato, un mulino in pietra elegantemente ristrutturato. Sembra quasi di trovarsi in un film western, uno di quelli alla Sergio Leone.

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Nelle piccole sale interne si respira un’atmosfera accogliente, riservata e confortevole, dove poter cenare a lume di candela, sorseggiare un drink mollemente adagiati sulle comode poltrone dei salottini, magari coccolati dal calore del camino. Direi un’ ottima soluzione per chi cerca la privacy di una serata romantica. Poi ci sono ambienti più ampi, adatti a cene in compagnia e ricevimenti, quelli dove il vociare mette allegria, dove si può cantare o ballare senza la paura di disturbare la clientela.

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Il tutto condito dall’estrema cortesia e dal servizio attento e premuroso. Infine c’è la maestria dei due chef Marina e Amir, che preparano ottimi piatti legati alla tradizione ed ai prodotti del territorio partendo dal tagliere di salumi,  fra cui trionfa il gusto prelibato del Culatello di Canossa, dall’Insalatina tiepida di prosciutto al balsamico Tradizionale e gelato al Parmigiano, e dalla Polentina con fonduta di formaggio e Tartufo Nero.

Che dire della pasta fatta in casa?  Non può mancare il Tris di Tortelli, ma il menù del ristorante induce in tentazione con altre squisite specialità come i Cappellacci di patate con fonduta di Parmigiano Reggiano e Tartufo Nero, i Garganelli allo speck, funghi porcini e zafferano, oppure le gustose Penne alla “Cueva” con ragù di filetto.

La carne merita una menzione particolare, soprattutto quella cotta alla griglia che acquista un profumo intenso ed una consistenza estremamente succosa. Si può scegliere tra l’intramontabile Bistecca alla Fiorentina, il Filetto di manzo alla griglia con olio “Caprili” servito con caponata di verdure, oppure la Tagliata di manzo con crostini di polenta e pancetta croccante. Chi ama le cotture un po’ più lunghe ed elaborate sarà attratto e piacevolmente soddisfatto da piatti come le Nocettine di vitello con parmigiano fuso e scaglie di tartufo, dal Brasato di manzo accompagnato da polenta morbida, oppure dal Cinghiale alla cacciatora.

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La Cantina, poi,  offre un’ottima selezione tra le migliori etichette dello stivale con un occhio particolare ai vini autoctoni, ideali per esaltare le differenti portate e bilanciarne la sapidità. E per il dopocena ecco che ci si può rilassare scegliendo tra le migliori varietà di  Whisky, Cognac o Grappa.



Ranch La Cueva
Via Giaretta, 14 - Canossa
Tel. e Fax: 0522 876316


www.ranchlacueva.it

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Sabato, 02 Novembre 2013 11:09

Non solo Tartufo...

Di Chiara Marando - Sabato 02 Novembre 2013

La famosa Fiera del Tartufo di Calestano è iniziata. Gli amanti di questa preziosa pepita dal profumo intenso lo sanno, ed il paese richiama in questo periodo migliaia di visitatori curiosi ed affamati. Un tour de force di gusto che proseguirà fino al 17 novembre prossimo, per la gioia dei ristoratori che registrano il tutto esaurito.

Spostandosi poco oltre, a soli 12 km da Calestano, si raggiunge la frazione di Ravarano, poche case racchiuse in una quiete rassicurante. Qui non ci sono negozi, botteghe o il viavai frenetico dei passanti, ma c'è un piccolo bar-trattoria a conduzione familiare, fulcro importante della vita del paesino. La vera sorpresa è scoprire che la sua cucina è qualcosa di deliziosamente saporito e invitante.

L’ Ostaria Cà d'Angel raccoglie l'amore per il territorio, la tradizione e la passione per il proprio lavoro, in altre parole rappresenta tutto quello che sono Rossella e le sue due figlie Micaela, una vera e propria artista ai fornelli, e Rebecca che si occupa di gestire la sala ed accogliere gli avventori.
Una realtà radicata e solida che dal 2000  fino ad oggi ha acquisito credibilità, insieme ad una clientela affezionata e desiderosa di assaporare quei piatti dalla genuinità casalinga ormai tanto ricercata.

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Si parte dalla scelta attenta ed accurata delle materie prime, si passa dall'amore per la buona tavola unito all'esperienza, per finire con la preparazione meticolosa di ottime pietanze rigorosamente fresche. Già, perché Micaela non ama surgelare e prepara ogni mattina i tortelli o la pasta fatta in casa. Non c'è nulla da eccepire, il risultato è gustosamente diverso.

Quindi, se potete, non fatevi mancare i Tortelli d'erbetta o di patate con il sugo ai funghi porcini, perché sarebbe un vero dispetto contro voi stessi. Poi ci sono i Cappelletti in brodo, perfetti in ogni stagione come dicono a Parma,  le ormai note Chicche della nonna e le zuppe come quella di funghi, al farro o di verdure.
Chi ama i secondi di carne si potrà sbizzarrire tra succulenti Guancialini in umido, Cinghiale con polenta o bocconcini di vitello ai funghi, solo per fare qualche esempio stuzzicante. Un menù diverso ogni mese, che segue la stagionalità dei prodotti così da garantire costantemente il massimo sapore.

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E dato che questa è la stagione del tartufo, ecco che il menù a tema è d'obbligo: Risotto, tagliolini casalinghi o Ravioli, secondi come arrosto o involtini, tutti rigorosamente al tartufo, quello vero, senza olii aromatizzi o essenze.

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La fantasia di Micaela e Rossella in cucina non ha limiti e anche i dolci cambiano a seconda dell'inventiva e del periodo, ma mai in fatto di bontà. Che ne dite di provare un tris magari con semifreddo al torroncino, tiramisù e mousse al cioccolato? Oppure preferite le torte fatte in casa, quelle  fragranti e golosamente profumate?

Per saperne di più sul menù e sul ricco calendario di rassegne gastronomiche o serate a tema basta cliccare qui  www.ostariacadangel.wix.com






Ostaria Cà d’Angel

Via Ravarano 52 Ravarano (PR)

Tel.0525.529133

 

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Sabato, 26 Ottobre 2013 11:14

La Casa delle Erbe...magiche

Di Chiara Marando - Parma 26 Ottobre 2013

L’estate sembra un ricordo ormai lontano, il sole in questi giorni si fa desiderare e l’umidità non è certo un’ottima compagnia. Tutte verità pressoché inconfutabili, ma la realtà non è poi così negativa come sembra. Già perché l’autunno veste il paesaggio di sfumature incantevoli, atmosfere suggestive talvolta velate di una romantica malinconia, dove i profumi si fanno più intensi e penetranti.

Quindi direi di guardare il bicchiere mezzo pieno e sfruttare questo periodo magari approfittando del weekend per un giro in montagna a contatto con la natura e la sua tranquillità.

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Posti incantevoli, ricchi di bellezze paesaggistiche e tradizioni  come l’Appennino Tosco-Emiliano, nella Valle del Taro. In questa zona, e precisamente tra Compiano e Bardi, si trova un grazioso Agriturismo che quasi si confonde con il paesaggio circostante, in totale condivisione con il contesto in cui è inserito, l’Agriturismo La Casa delle Erbe. Tutto intorno prati e boschi dove poter fare lunghe passeggiate a piedi o a cavalli, immensi campi che seguono l’andamento del terreno, antichi borghi ricchi di storia con i loro maestosi castelli e la piacevolezza di sentirsi lontani per qualche ora dal mondo di tutti i giorni.

Ma la Casa delle Erbe non è solo un  luogo incantevole dove pernottare e rilassarsi avvolti dal tepore  dell’ambiente accogliente e raffinato, ma anche vera e propria azienda specializzata nella coltivazione delle piante officinali e nella produzione di olii essenziali utilizzati anche all’interno del centro benessere della struttura.

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Sette deliziose camere dotate di vasca idromassaggio dove potersi coccolare con i prodotti di bellezza offerti dall’agriturismo, cullati dalla luce soffusa delle candele.

Un’oasi di benessere dove farsi viziare con trattamenti, massaggi rigeneranti, riflessologia plantare, aromaterapia, tisane, e una cucina appositamente studiata nel totale rispetto dell’ambiente e dei suoi frutti. Materie prime rigorosamente biologiche, direttamente prodotte in azienda o di provenienza locale, per una cucina strettamente legata al territorio ad alle sue tipicità, con un occhio attento alle esigenze di un’alimentazione sana. Ogni ricetta è impreziosita con le piante officinali coltivate in loco o spontanee, un tripudio di aromi che esaltano i sapori: fiori di sambuco, involtini di salvia scalarea, sciroppo di timo, liquore di menta, dolce alla menta piperita…

Ovviamente niente zucchero, ma solo il miele dell’azienda, ricco di proprietà benefiche, dal gusto corposo, una dolcezza anche da spalmare sul pane quotidianamente  sfornato, preparato con selezionate farine biologiche come quella integrale, di segale, di farro, grano duro oppure frumento.

E quando la stagione lo permetterà allora ecco che l’Agriturismo metterà a disposizione degli ospiti un altro piccolo angolo di paradiso, l’ innovativa ed invitante “bio piscina”.  Costruita interamente utilizzando sassi di fiume, igienizzata  senza l’ausilio di prodotti chimici ma attraverso un procedimento in cui il sale viene trasformato in cloro naturale, che non arrossa gli occhi e soprattutto mantiene inalterato l’equilibrio della pelle.

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Agriturismo Casa delle Erbe

Loc. Pieve di Campi 60/a 43051 Albareto (PR)

Tel:+39 0525-990 235      338-91 92 666

Email :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.casadelleerbe.it



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