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Mercoledì, 07 Maggio 2014 13:01

La tradizione diventa App

In occasione del CIBUSLAND è stata presentata al Consorzio del Prosciutto di Parma la nuova applicazione che permette di scoprire i ristoranti, le osterie e le trattorie della rete “Tipico a Tavola – Emilia Romagna”. Oltre 90 esercizi in tutta la regione -

 

Parma, 7 maggio 2014

In occasione del CIBUSLAND è stata presentata a Parma l’App del "TIPICO A TAVOLA - Emilia-Romagna, tradizioni e sapori mediterranei" scaricabile gratuitamente e disponibile sia per i dispositivi Android che Apple. Da oggi con Tablet e Smartphone è dunque più semplice scoprire tutti i locali (oltre 90 presenti in tutte le province dell'Emilia Romagna, 14 tra Parma e provincia) aderenti alla rete del Tipico a Tavola, individuando quelli più vicini e il percorso più breve per raggiungerli. «Una navigazione semplice e funzionale – ha affermato Giulia Gervasio di Confesercenti Emilia Romagna e responsabile del progetto - permette di scoprire di ogni ristorante gli orari, i servizi offerti e i menu. Inoltre la App contiene un prezioso ricettario, oltre trecento ricette illustrate e descritte dagli stessi chef, utili da salvare, condividere, provare o da inviare direttamente agli amici». 

A  dare il benvenuto è stato Claudio Leporati, responsabile Marketing Consorzio del Prosciutto di Parma: «Felici di poter ospitare questa presentazione – ha dichiarato -  perché appoggiamo e siamo vicini alle iniziative di qualità capaci di affiancare e aiutare la ristorazione». «Un nuovo servizio, opportunità e strumento pratico. Ben venga tutto ciò che può migliorare il rapporto con il territorio e le tradizioni». Ha dichiarato poi Antonio Di Vita, presidente Ristoratori Confesercenti Parma e chef di Parma Rotta. 

Caratteristica dei menu proposti dai ristoranti, le trattorie e le osterie aderenti alla rete di Tipico a tavola sono piatti realizzati con ricette della tradizione emiliano romagnola preparati con prodotti del territorio e accompagnati da vini locali. A cui si accompagnano spesso storie, aneddoti e particolarità che rendono ancora più suggestivo il momento conviviale.

Durante la presentazione sono intervenuti Andrea Grignaffini, direttore Spirito diVino e Sandro Piovani, giornalista enogastronomico e sportivo che hanno dato il via a un dibattito/riflessione sulla ristorazione oggi. 

«In un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando, diviene sempre più importante puntare sulla tradizione. Tipicità significa conoscere la storia, l'alimentazione di un territorio, i percorsi. E la tradizione si tramanda e si mantiene viva se si ha piena conoscenza delle materie prime di un luogo, dei clienti e se si è padroni della propria cucina» ha dichiarato Sandro Piovani. 

Per  Andrea Grignaffini “la ricetta” per aiutare la ristorazione è stare lontani dalla moda di “Confushion”, ovvero accontentare il maggior numero di clienti proponendo molti piatti, ma nessuna eccellenza. Meglio pochi piatti e i cosiddetti piatti espresso, no al sottovuoto  e all'appiattimento dei profumi. «Bisogna essere pertinenti sulla scelta primaria - ha sottolineato Grignaffini - e non voler strafare pensando di accontentare un maggior numero di pubblico. Per fare questo è necessario semplificare e avere coraggio, studiando quello che c'era, rileggendo i libri della nostra cucina, ricreando il gusto della tradizione ed eliminando le sovrastrutture generaliste, e creare ricette non replicabili». 

Liviana Zanetti, Presidente Apt Servizi Emilia Romagna, ha aggiunto: «Il futuro non può prescindere dal passato, conoscere la storia è la via per proseguire con il giusto passo nel domani. 

«Creare una App che riesca a mettere in evidenza e a rilanciare i luoghi e i ristoranti che perseguono questo cammino è un modo per accompagnarli e sostenerli nel loro percorso di innovazione e mantenimento delle tradizioni» ha concluso Stefano Cantoni di Confesercenti Parma.

APP TIPICO A TAVOLA :

Con la App ‘Tipico a Tavola’ a portata di mano è facile scegliere dove andare a mangiare, tra ristoranti, trattorie o osterie, collocati in riva al mare o lungo i porti turistici della riviera emiliano romagnola; nell’entroterra, in casolari ristrutturati di campagna, collina o montagna; sulle sponde di un lago o di un fiume, o in palazzi e edifici storici in  città. La scelta è più che mai assortita: menù a base di pesce, carne o vegetariani, per accontentare tutti i gusti e le diverse esigenze, ma anche menù studiati per i bambini, per le famiglie, per occasioni particolari e di lavoro. Non mancano, su richiesta, proposte sensibili e attente a intolleranze e allergie alimentari. Corsi di cucina per i clienti e i turisti, serate di degustazioni, piccoli eventi culturali e possibilità di acquistare i prodotti del territorio, completano spesso l’offerta di questi locali. 

TIPICO A TAVOLA” , promosso da CAT Confesercenti Emilia-Romagna e dalla FIEPET Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, con la collaborazione del Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di APT Servizi ER, rappresenta un intrigante e autentico percorso del gusto, costituito da ristoratori impegnati, anche attraverso la sottoscrizione di un apposito disciplinare, nella riscoperta e valorizzazione delle ricette della tradizione gastronomica del territorio, utilizzando i prodotti locali e rispettando la loro stagionalità, proponendo paste fatte a mano, dolci fatti in casa e menù quanto mai assortiti e per tutte le esigenze.

Un comitato tecnico-scientifico presiede e vigila sulle attività collegate al marchio del “Tipico a Tavola”, promuovendo attività e incontri formativi e verificando il rispetto dei requisiti previsti.

Ristoratori e ricette, assieme a tutte le informazioni sul progetto, sono anche disponibili sul sito internet www.tipicoatavola.it 

 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

Appuntamento di gusto a Colorno per festeggiare il prelibato piatto per il 6° Compleanno della Confraternita del Tortél Dóls -

 

Parma, 6 maggio 2014 –

Un momento conviviale, ma anche un'occasione per promuovere il territorio e i suoi prodotti tipici. Il 6° Compleanno della Confraternita del Tortél Dóls ha richiamato a Colorno rappresentanti di diverse confraternite enogastronomiche italiane, in uno scambio reciproco di saperi e sapori.

Il compleanno è stato festeggiato domenica scorsa con un evento interamente dedicato alla cultura e cucina locale. Le confraternite ospiti sono state accolte al mattino nel cortile della Reggia Ducale, da dove è iniziato un tour guidato che le ha portate prima alla scoperta dell'Aranciaia di Colorno e poi al caseificio San Salvatore. La visita si è conclusa al Podere Cadassa, salumificio storico del Consorzio del Culatello di Zibello, annesso al ristorante Al Vedel.

Per l'occasione il Podere Cadassa ha aperto le proprie cantine di stagionatura ai visitatori, allestendo al loro interno una prelibata degustazione di salumi atigianali: Culatello di Zibello Dop,  Strolghino, Spalla cotta calda, fino ad alcune rarità, come il Violino di maiale tagliato al coltello.

All'evento hanno partecipato anche Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma, il sindaco di Colorno Michela Canova e il sindaco di Mezzani Romeo Azzali, il commissario di Sissa Trecasali Luigi Swich, il consigliere nazionale della Fice Marco Porzio e l'attore bolognese Vito, padrino del Gran Galà del Tortél Dóls.

Ammirazione e interesse per la nostra cultura culinaria sono state espresse dalle Confraternite presenti al compleanno: Accademia italiana della costina, Ceppo – Confraternita enogastronomica Pecar e Piatti Oltrepo, Confraternita del Cotechino Magro di Spessa, Confraternita del Gorgonzola, Consociazione Helicensis fabula, Confraternita del formaggio del Piave, Ordine lomellino della rana e del salame d'oca di Vigevano, Snodar – Sovrano e nobilissimo ordine dell'Amarone e del Recioto che hanno così potuto assaporare il prelibato Tortél Dóls di Colorno, preparato dagli chef del Vedel secondo la ricetta ufficiale.

«Siamo felici di vedere ogni anno nuove Confraternite che partecipano al nostro compleanno – ha commentato Renata Salvini, presidente della Confraternita del Tortél Dóls -. Siamo convinti che la valorizzazione di un prodotto tipico come il tortello di Colorno possa essere un volano importante di promozione dell'intero territorio». «Il Tortél Dóls è il frutto dell'esperienza popolare – ha spiegato Zanlari -, della capacità di arricchire la cucina con i prodotti del territorio. Grazie quindi alla Confraternita e a chi si impegna per la promozione della nostra cultura». Ringraziamenti e sostegno alle iniziative della Confraternita sono state espresse anche dai sindaci Canova e Azzali e dal commissario Swich.

«Sono diventato ormai un confratello anch'io – ha concluco con simpatia Vito -. Sono particolarmente affezionato a questi amici e a questo eccellente piatto. Vi aspettiamo, quindi, il 12 ottobre a Colorno, alla nuova edizione del Gran Galà del Tortél Dóls, una straordinaria festa che dimostra come il cibo sia innanzitutto cultura».

 

(Fonte: Ufficio stampa Bi&Bi Comunicazione)

 

Sabato, 03 Maggio 2014 11:13

Laboratori Duprè: è l’ora del dolce

 

Di Chiara Marando – Parma 03 Maggio 2014

Addentare una brioche morbida e fragrante, assaporarne la profumata crema, sporcarsi la punta del naso con lo zucchero a velo e sorridere mentre ancora ci stiamo leccando le labbra, ebbri di una piacevole dolcezza. Perché la felicità spesso viene soprattutto dalle piccole cose, magari da una golosità preparata con cura.

Lorena e Claudio lo sanno bene, e gustando le loro delizie si capisce subito quanta passione ed impegnano mettano nel lavoro. Originari di Reggio Calabria, lei laureata in Filosofia, lui con alle spalle studi in Scienze Politiche, qualche anno fa decidono di cambiare vita e trasferirsi a Parma, la suggestiva città ducale che tanto li aveva colpiti in uno dei molteplici viaggi, e di aprire la loro pasticceria: I Laboratori Duprè. Pochi graziosi tavoli che si affacciano sul verde, un interno color crema dove ogni angolo è arricchito da invitanti dolcetti, paste mignon e profumato pane fresco sfornato ogni giorno.

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Claudio si occupa della gestione e di accogliere la clientela con una gentilezza d’altri tempi, l’infaticabile Lorena si impegna nelle creazioni aiutata dal maestro pasticcere Vincenzo, che con i suoi oltre 40 anni di esperienza è capace di creare ogni sorta di meraviglia culinaria. Quello che viene realizzato è un mix irresistibile che non dimentica le origini calabresi e si fonda sulle ricette di una volta, sulla genuinità dei dolci fatti in casa, adattandosi ai gusti della clientela in un continuo mettersi alla prova e sperimentare bontà nuove. La vera specialità sono i dolci preparati con le mandorle, come i pasticcini ed i biscotti, fino alla fresca granita, quasi una crema da mangiare con il cucchiaio. Poi ci sono le brioches per la colazione, dalle classiche a quelle siciliane, una pasta morbida e profumata che accarezza il palato, ed ancora un’ampia varietà di leccornie che spaziano dagli intramontabili cannoncini e bignè, alle sfogliatelle ed ai cannoli.

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Se desiderate una pausa rilassante allora concedetevi 10 minuti, sedetevi ad uno dei tavolini, ordinate un buon caffè, scegliete ciò che più vi attira e limitatevi ad assaporarlo, questi pochi gesti basteranno a farvi sentire coccolati. E dato che con la bella stagione arriva anche il gelato, vi consiglio di non perdervi quello firmato Duprè, una golosa merenda preparata ancora artigianalmente, mescolando la crema con la spatola, lentamente e con meticolosa attenzione…il risultato è una ghiottoneria che fa la differenza.

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Se volete conoscere tutti i particolari di questo laboratorio del gusto, allora potete andare a curiosare qui www.laboratoridupre.it

 

Laboratori Duprè

Piazza Lubiana, 13

43123 Parma

Tel. 0521 181 1699

www.laboratoridupre.it

 

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Di Chiara Marando – Parma 26 Aprile 2014

Siamo nell’Oltretorrente, il cuore storico di Parma, quello della parmigianità più genuina. Qui, nascosta tra il fascino dei borghi, da oltre 100 anni ha sede l'Associazione Corale Verdi, fulcro della musica lirica cittadina. I piani superiori sono dedicati ai concerti ed alle lezioni di canto, ma è dall'ingresso, quello che si affaccia sulla strada, che provengono i profumi invitanti della cucina di una volta. Una cucina che da 20 anni vive grazie alla passione di Sante Ferro e su moglie Luciana, un punto di riferimento per gli amanti delle specialità del territorio.

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Cresciuto come “ragazzo di trattoria”, Sante è sempre stato a contatto con il mondo della ristorazione. Le sue origini piemontesi non gli hanno impedito di assorbire pienamente la cultura gastronomica di Parma e di creare un luogo in cui il calore dell'ambiente familiare si fonde con la bontà dei piatti della tradizione, il tutto condito dalle musiche di Giuseppe Verdi che risuonano nell’ambiente. E' qui che può capitare di gustare ottime porte allietati da concerti di musica lirica, un modo semplice di tramandare l'amore per il buon cibo e la buona musica.

I segreti di questo successo? Semplice, l’amore per il proprio lavoro, l’esperienza e le antiche ricette delle cuoche di un tempo, preparazioni che ancora oggi deliziano il palato e conquistano la clientela: i classici Tortelli d'erbetta e di zucca, gli Anolini in brodo, la succulenta Punta ripiena e la Trippa alla parmigiana, sono solo alcuni dei piatti proposti nel ricco menù. Poi c'è l'antipasto parmigiano per eccellenza, la sfiziosa Torta fritta accompagnata dall'ottimo salume del territorio, un peccato di gola presentato con orgoglio perché preparato come una volta, come tradizione insegna. Il must del ristorante, poi, sono i bolliti di carne, un carrello fumante  di delizie direttamente in tavola da accompagnare a saporite e stuzzicanti salse. E come dimenticare i Guancialini di vitello brasato? I cosiddetti “Ganassini”, una leccornia dal gusto corposo e intenso.

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Per chi volesse provare i piatti tipici della casa, dal nome inconfondibile, la scelta non può che ricadere sull'ormai noto Risotto alla Giuseppe Verdi, preparato con punte di asparagi, funghi e culatello, e sui Tortelli della Corale, un ripieno cremoso di ricotta e spalla cotta avvolto in una sfoglia di pasta verde. Il tutto, ovviamente, innaffiato dall'immancabile Lambrusco.

 

 

Ristorante Corale Verdi

Vicolo Asdente 9

43125 Parma (PR)

Tel: 0521 208291

 

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Il contest indetto dal magazine on line Cucina semplicemente e al quale hanno partecipato oltre quaranta food blogger di tutta Italia -

 

Modena, 22 aprile 2014 -

La gelatina all'Aceto Balsamico di Modena Igp prodotto dalla cooperativa modenese La Tradizione è stata protagonista del contest indetto dal magazine on line Cucina semplicemente e al quale hanno partecipato oltre quaranta food blogger di tutta Italia. Ha vinto la cosentina Filomena Patitucci (autrice del blog “Io cucino così”), che ha proposto una ricetta dello strudel di mele con noci, fichi secchi e gelatina all’Aceto Balsamico di Modena Igp. La blogger è stata premiata con una giornata di formazione che si è svolta nei giorni scorsi a Brescia presso la scuola di cucina Cast Alimenti. Patitucci ha cucinato accanto allo chef formatore Marco Martinelli, mentre il presidente della cooperativa La Tradizione, Mirco Casari, ha raccontato la storia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, spiegando ciò che lo distingue dall’Aceto Balsamico di Modena Igp. È seguita la degustazione delle due tipologie di Aceto Balsamico Tradizionale (almeno 12 anni e almeno 25 anni di invecchiamento), con annessa analisi sensoriale. Dopo il pranzo, offerto dalla scuola Cast Alimenti, i presenti si sono riuniti in cucina per assaggiare il dolce creato da Filomena Patitucci. Oltre alla gelatina all’Aceto Balsamico di Modena Igp, contenuto nel ripieno dello strudel, gli ospiti hanno assaggiato le gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena che il presidente della cooperativa La Tradizione ha fatto cadere su ogni fetta del dolce. Un tripudio di sapori che ha lasciato i presenti senza parole.

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Sabato, 19 Aprile 2014 11:12

Lago Maggiore: Scappiamo per il weekend?

Di Chiara Marando – Sabato 19 Aprile 2014

Inutile negarlo, quando arriva il sole e l’aria frizzante torna il desiderio di scappare per staccare la spina, due giorni che ci concediamo per allontanarci dai pensieri quotidiani. Ed ecco il dilemma…mare, montagna oppure lago?

Il paesaggio del Lago Maggiore è costellato di località meravigliose, paesini che si fondono con il panorama circostante quasi come fossero un dipinto. Luoghi pittoreschi come la cittadina di Cannobio, a pochi chilometri dal confine Svizzero, un borgo di tale fascino da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Qui, potrete passeggiare sul romantico lungolago, arrivare fino al caratteristico porticciolo, rilassarvi seduti ad uno degli eleganti caffè o ristoranti che fiancheggiano la riva, ed ammirare gli splendidi palazzi medievali del centro storico. Gli amanti dello sport vi troveranno un’ oasi felice per praticare molteplici attività quali surf, kite-surf, vela, motoscafo e moto d'acqua, per non parlare dei campi attrezzati per il tennis ed il golf. E dato che vacanza significa anche riposo, gli appassionati della tintarella avranno la possibilità di distendersi al sole sulla splendida spiaggia libera, e concedersi un bagno rinfrescante nelle acque del lago.  Se ne avrete l’opportunità, non dimenticatevi di fare un giro tra le bancarelle del mercato domenicale, una vera e propria istituzione che richiama migliaia di visitatori ogni settimana, dove potrete assaggiare i prodotti tipici della zona, acquistare abiti alla moda spuntando ottimi prezzi e respirare la parte più genuina del luogo.

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Proprio accanto alla piazza del mercato, in piena centro cittadino, si trova un angolo di pace che sembra totalmente avulso dal contesto che lo circonda: il Bed and Breakfast Villa Costantina. Una bellissima villa abbracciata da uno splendido giardino mediterraneo di 3000 metri quadrati completo di piscina ed alberi da frutto meticolosamente custoditi, dove gli unici rumori sono quelli melodici della natura. A gestire l’attività oggi  sono Federica con suo fratello Francesco che, con l’aiuto della famiglia, hanno saputo ristrutturare la vecchia casa del nonno rendendola elegante e raffinata senza snaturarne l’essenza originaria, in un mix tra antico e moderno estremamente accogliente.

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Sei appartamenti e due camere dall’aspetto confortevole e dal gusto ricercato, ulteriormente impreziositi da eleganti pavimenti in marmo. La vera coccola, poi, è la colazione che Federica prepara con cura ogni mattina: un ricco buffet dolce e salato, deliziose marmellate fatte in casa, prima fra tutte quella con i fichi provenienti dal frutteto del parco, crostate casalinghe e frutta fresca.

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Già dal mattino ci si sente avvolti dalla totale tranquillità, un piccolo angolo di paradiso dal quale non si vorrebbe mai uscire. Non è un caso se Federica vi è ritornata dopo una breve parentesi milanese, ed immergendosi nella magica atmosfera di Cannobio non è difficile capirne il perché.

 

Bed & Breakfast Villa Costantina

Via Luigi Meschio, 17

28822 Cannobio (VB) Lago Maggiore

Tel. 0323 70963 - 333 48 54 314

www.villacostantina.com

 

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Si è conclusa l’”edizione zero” del raduno nazionale organizzato da Gambero Rosso all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) -

 

Parma, 15 aprile 2014 -

 

La “Via dei Salumi” che porta all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), ha visto per tre giorni – dal 12 al 14 aprile 2014 – ogni genere di espressione di gradimento da parte dei tanti visitatori dell’”edizione zero” di “Salumi da Re”, il raduno nazionale di salumieri, norcini e allevatori voluto da Gambero Rosso e dai fratelli Luciano e Massimo Spigaroli, aperto anche a chef, ristoratori e buyers di specialità alimentari. Una strada protetta dalla chiesetta della Madonnina del Po alla quale, per il restauro, vanno i proventi della gara del “Tiro al salame” raccolti durante le tre giornate.

Il percorso tematico tra gli stand specializzati in street pig food, ha condotto i buongustai verso gli spazi dell’Antica Corte Pallavicina, dove la “Disfida del cicciolo” ha dato inizio alla kermesse. Oltre a culatelli, prosciutti, spalle cotte e salami, si sono assaggiate anche prelibatezze più insolite come la cazoeula preparata da Alda Zambernardi e Marco Negri, chef del ristorante Il Garibaldi di Cantù (vincitori dell'edizione 2014 del Festival della Cazoeula), il gelato alla mortadella dello chef Marco Dallabona della “Stella d’oro” di Soragna e la pizza napoletana tortellino di Stefano Callegari.

 

Non solo affettati eccellenti ma anche parole autorevoli sul “Grande palco del Maiale” hanno fatto il punto su un settore trainante per il comparto agro-alimentare italiano, approfondendo altresì l’aspetto nutrizionale dei salumi attraverso seminari e dibattiti per i produttori, i tecnici e la rete di vendita in vista (anche) dell’Expo 2015.

A pranzo e a cena il relais Antica Corte Pallavicina, il ristorante Al Cavallino Bianco e il “Pala Pig” allestito nella piazza di Polesine sono stati poi teatro degli eventi gastronomici collaterali.

A chiudere la tre giorni culinaria è stato “CheftoChef – emiliaromagnacuochi” con la mega festa della cucina emiliano romagnola che per il terzo anno consecutivo nella stessa location ha fatto stringere le “Centomani di questa terra”. Show cooking ed incontri tematici hanno coinvolto il pubblico nel grande discorso del futuro del cibo. Gli chef stellati hanno visitato gli stand dei produttori degustando, apprezzando e posando per foto ricordo dai contorni appetitosi. Il gemellaggio tra “Centomani” e “Salumi da Re” è stato infine felicemente immortalato da uno scatto che ha unito come in una grande famiglia chi produce con chi elabora i migliori salumi d’Italia.

 

(Fonte: ufficio stampa Ella Studio)

 

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Di Chiara Marando  - Parma 13 Aprile 2014

Tre libri, tre scrittori e nove opere, il tutto gustando una cena appositamente preparata per l’occasione. Questo è “Mangia come scrivi” , formula ormai collaudata che sta riscuotendo un grande successo. Ad ospitare l’ultimo appuntamento, che si è svolto venerdì 11 Aprile,  è stato il Ristorante I 12 Monaci di Fontevivo, suggestivo locale ricavato all’interno di un’abbazia del 1142 e perfetta location per una serata dedicata al romanzo storico. Un viaggio nel tempo, tra mercanti di reliquie, Papi ed imperatori, del quale sono stati protagonisti gli autori ed il pubblico presente.

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Giulio Leoni, maestro del thriller storico, è arrivato da Roma con la sua ultima fatica, “Il testamento del Papa” (Nord), ambientata nella capitale tra il 999 ed il 1928. Il ferrarese Marcello Simoni  ha orgogliosamente chiuso la sua trilogia del mercante di reliquie Ignazio da Toledo descrivendo le vicende che si susseguono nella Napoli del 1229 ne “Il labirinto ai confini del mondo” (Newton Compton). Infine, Maurizio Marcialis, romano trapiantato a Reggio Emilia, ha scelto la particolarità della serata per presentare  il suo nuovo romanzo “Il Falco Nero – Federico II, il destino di un imperatore” (Rizzoli), una storia che parte dalla Palermo del 1208 per raccontare le gesta e l’amore impossibile di “colui che stupì il mondo”.

Una scenografia d’eccezione ha arricchito l’appuntamento, nove opere selezionate dalla collezione “Castelli” dell’artista Bruno Barani.

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 Per conciliare la lettura, prima di ogni “assaggio” culturale, il pubblico ha potuto gustare una succulenta cena ad opera dello chef Andrea Nizzi, quattro portate abbinate a grandi vini della Valle d’Aosta prodotti dall’Azienda Les Crêtes di Aymavilles e selezionati da Il Bere Alto di Claudio Ricci.

Qualche esempio? Sformatino di Verdure con Mazzetto di Asparagi, perfetti con il “Petite Arvine” Valle d’Aosta DOP, oppure i Tagliolini Rossi ai Carciofi ed ancora il Capretto alle Erbe con patate al forno esaltato dal “Fumin” DOC, per finire con il Gelato al Lambrusco in Cialda e crema al Mascarpone servito con “Les Abeilles” Moscato Passito Valle d’Aosta DOP.

Il prossimo appuntamento con la rassegna “Mangia come scrivi” è previsto per il 16 Maggio sempre a Fontevivo con la serata “Parma Gialla e Nera”.

 

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Un percorso tra le vie cittadine degustando piatti di chef stellati accompagnati dai migliori vini dei Colli di Parma proposti dai sommelier.

 

Parma, 11 aprile 2014 -

Domani, sabato 12 aprile e domenica, nel centro di Parma le eccellenze gastronomiche del territorio saranno protagoniste. Arriva l'edizione di esordio di "Ingrediente Parma", in cui Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello saranno elaborati ed interpretati da nove chef stellati, affiancati dagli studenti di Alma, ed accompagnati dai migliori vini dei Colli di Parma proposti dai sommelier.
Degustazioni in quattro punti strategici della città per un menù che proporrà prelibatezze gastronomiche dall'antipasto al dolce.

Quattro location: lungo l'asse della via Emilia, i Portici dell' Ospedale Vecchio di via D'Azeglio, piazza Ghiaia, piazza Garibaldi, Barilla Center presso l'Academia Barilla.

Presso la cassa di ognuna delle quattro postazioni si potranno acquistare il bicchiere da vino con la sua sacca da appendere al collo, i piatti degli Chef e le degustazioni delle eccellenze di Parma proposte in purezza dai Consorzi: bicchiere con sacca porta bicchiere € 3,00, piatti e degustazione eccellenze di Parma €3,00, vini al bicchiere € 2,00, bottiglietta d'acqua € 1,00.

 

Merende ed aperitivi: sabato dalle ore 16 (Biscotti al Parmigiano Reggiano, Mousse di Prosciutto di Parma e ricotta profumata al lime, Farfalle di pasta sfoglia al Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 10 (Crostini del Casaro con crema di Parmigiano Reggiano profumata alla grappa, Cestini di pasta Fillo con insalatina di Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma croccante), con gli Chef di Academia Barilla presso il Barilla Center;

Antipasti: sabato dalle ore 18 e domenica dalle ore 11.30 sotto i Portici dell'Ospedale Vecchio di Strada D'Azeglio con gli Chef Augusto Farinotti (Tris d'ass: finta torta fritta e culatello, involtino di prosciutto di Parma, bignè di parmigiano) ed Andrea Ribaldone (uovo pochè prosciutto, parmigiano e piselli);

Primi piatti: in piazza Ghiaia sabato dalle ore 18 con gli Chef Davide Censi (Ravioli di pasta bianca, Parmigiano cremoso, battuta di Prosciutto, salsa di spinaci) e Fabio Barbaglini (Passatina di piselli con asparagi crudi, olio, menta e Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 11.30 con gli Chef Alberto Rossetti (Riso rosso italiano ai funghi freschi, Prosciutto di Parma dop croccante, polvere di melone ed infuso di Parmigiano di collina) e Franco Madama (Gnocchi al Prosciutto di Parma e gnocchi dorati di Parmigiano Reggiano su salsa di pomodoro);

Secondi piatti: in piazza Garibaldi sabato dalle ore 18 con gli Chef Massimo Spigaroli (Il filettino di porcelletto nero intramezzato di Tosone e Culatello) e Marco Sacco (Cipollone di Montoro cotto al sale, morbido di Parma dop, fonduta di Parmigiano Reggiano) e domenica dalle ore 11.30 con gli Chef Davide Censi (Puntine di maiale, Prosciutto soffice, indivia dorata e giardiniera di cipolla rossa) e Marco Sacco (Cipollone di Montoro cotto al sale, morbido di Parma dop, fonduta di Parmigiano Reggiano), oltre allo stand istituzionale dei Consorzi di Tutela dei Vini dei Colli di Parma, del Prosciutto di Parma, del Parmigiano Reggiano e del Culatello;

Dolci: sabato dalle ore 18 e domenica dalle ore 11.30 in piazza Ghiaia con lo Chef Accursio Craparo (Dolce pane di carote, Parmigiano Reggiano, fragole e miele).

 

Coloro che parcheggeranno le proprie automobili ai parcheggi Goito, Toschi e Kennedy e che effettueranno l'acquisto di almeno due piatti e un assaggio di vino (costo complessivo di €8,00) presso la stessa cassa di una delle tre location (Portici dell'Ospedale Vecchio di Strada D'Azeglio, piazza Ghiaia, piazza Garibaldi) nelle giornate di sabato 12 aprile e domenica 13 aprile, potranno richiedere, direttamente alla medesima cassa, un buono parcheggio di importo pari alle prime due ore di sosta per i parcheggi Goito, Toschi e Kennedy. Il buono, insieme al ticket del parcheggio, deve essere presentato alla cassa del parcheggio, per poter usufruire dello sconto.
Dalle ore 20.30 fino alle 24 di sabato, le quattro tappe saranno, inoltre, servite da un servizio di bus navetta gratuito che si farà sosta alle limitrofe fermate degli autobus, identificabili dalle locandine dell'evento.

 

(Fonte: Comune di Parma)

 

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Sabato, 12 Aprile 2014 11:13

Il Lambrusco secondo Stralvè

 

Di Chiara Marando – Parma 12 Aprile 2014

Lavorare non deve per forza essere noioso, a volte le passioni possono diventare un vero e proprio mestiere che ci rende soddisfatti e ci porta ad investire tanta energia positiva in quello che facciamo. Non sempre è possibile, anche questo è vero, ma quando accade il risultato fa la differenza.

Per i ragazzi del Bar Stralvè  Food and Coffee, a pochi passi dal centro storico di Parma, la passione è come l’aria, ogni giorno rappresenta una continua novità, un mettersi alla prova per inventare, sperimentare e coinvolgere la clientela. E non è un caso che la schiera di affezionati avventori sia ormai numerosa, una piccola famiglia allargata…molto allargata. Loro sono Giacomo, Massimo e Matteo, una triade dalla vitalità contagiosa, perfetti intrattenitori meticolosamente attenti ad ogni minimo dettaglio. Il filo conduttore di ogni proposta è quello di ricordare i sapori del passato, quelli legati al territorio, e fonderli con i nuovi, nella consapevolezza che solo conoscendo le origini si può andare avanti e creare qualcosa di originale, anche in cucina. Insomma, non un semplice bar, ma una piccola torrefazione artigianale dove poter assaporare un caffè da veri intenditori, fermarsi per mangiare qualcosa, gustare gli ottimi salumi della zona  e sorseggiare profumati vini e sfiziosi aperitivi. Il tutto con il sorriso.

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Su queste basi, e grazie ad una notevole intraprendenza, è nato un cocktail firmato Stralvè che, per la sua forza innovativa e piacevolezza, ha vinto al Salone di Torino 2010 il Premio Speciale della Critica come Miglior Aperitivo d’Italia della FIEPET (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici): il Lambarone o per meglio dire la Spuma di Lambrusco, un mix tra dolce ed amaro fresco ed estremamente gradevole al palato.

Per coloro che amano cimentarsi in esperimenti da veri barman a casa, Giacomo ci ha svelato la sua ricetta e mostrato come prepararlo.

Ingredienti per la Spuma di Lambrusco:

350cl di Lambrusco

200 ml di panna vegetale oppure soia

Ingredienti per il cocktail:

¼ di Campari

¼ di Martini Rosso

¼ di succo d’arancia

¼ di Spuma di Lambrusco

Per chi desidera un drink più alcolico le proporzioni sono 1/3 per tutti gli ingredienti e solo una spruzzata di succo di arancia alla fine.

Preparazione:

Si inizia con la Spuma versando all’interno di un sifone d’acciaio il lambrusco e la panna vegetale. Si chiude, si agita energicamente per amalgamare gli ingredienti e si manda a pressione. Il tutto deve essere a freddo.

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In uno shaker si uniscono poi il Campari, il Martini, il succo d’arancia ed il ghiaccio. Anche in questo caso servirà energia per shakerare  e creare un composto omogeneo.

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Eliminate il ghiaccio e distribuite il liquido nei bicchieri. Infine completate con la spuma ed una scorza di arancia per guarnire.

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Stralvè Food and Coffee

Via Emilia Est, 35, 43100 Parma

Tel. 0521 469037

www.stralve.com

 

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