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Sabato, 12 Luglio 2014 10:58

Delizioso, profumato Cous Cous

Di Chiara Marando – 12 Luglio 2014

E’ arrivata l’estate, e con il caldo non desideriamo più magiare cibi pesanti e ricchi di sapidità, al contrario prediligiamo quelle pietanze leggere capaci di regalarci sensazioni di freschezza senza farci mancare il gusto. E poi diciamola tutta, dopo una giornata al mare il pensiero è quello di rientrare dalla spiaggia sapendo che qualcosa di appetitoso ci sta aspettando. Le insalate di pasta o riso sono sempre una soluzione molto apprezzata, ma per cambiare un po’ sapore si potrebbe provare qualcosa di diverso ed altrettanto invitante, magari un delizioso Cous Cous. Impossibile non conoscere questo alimento dai tanti utilizzi, simbolo per eccellenza della gastronomia nordafricana, e notevolmente sfruttato anche in quella siciliana. Le sue qualità nutrizionali sono pari a quelle del frumento, con l’unica differenza che in fase di cottura la quantità di acqua assorbita può variare a seconda delle preferenze personali, modificandone l’indice di sazietà. Inutile dire che questi piccoli chicchi di semola si prestano a svariate ricette dai tanti profumi e sapori.

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In Tunisia, Marocco ed Algeria, ad esempio, il Cous Cous viene generalmente servito con verdure ,quali carote, rape e melanzane lessate in un brodo leggermente piccante, e carne di pollo, agnello o montone. Si può trovare anche la variante preparata con il pesce arricchita da una salsa agrodolce con uvetta e cipolle, oppure addirittura come dessert con mandorle, cannella e miele.

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In Sicilia, questo piatto è diventato praticamente di uso quotidiano. Il suo condimento viene definito la “Ghiotta” ovvero un brodetto di pesce a base di scorfano rosso e nero, pesce San Pietro, cernia, gallinella, e anguilla, con l’aggiunta di qualche gambero o scampo. Una vera bontà.

Insomma, con questo ingrediente versatile la vostra fantasia potrà dare vita a meravigliose leccornie da assaporare anche in questi mesi estivi. Non è sempre necessaria una lunga e difficoltosa preparazione, perché anche con qualche semplice verdura o legume, olio extravergine di oliva e spezie, il risultato sarà assicurato.

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Tanti sono i portali con suggerimenti e ricette interessanti, ma provate a dare un’occhiata qui www.cookaround.com, oppure qui www.buttalapasta.it.

E non dimenticatevi che se doveste essere da quelle parti, dal 23 a 28 settembre a San Vito Lo Capo è in programma il “Cous Cous Fest”, un importante appuntamento dedicato interamente a questa strepitosa specialità, che coinvolge nella sua affascinante atmosfera tutti i paesi dell’area euro-mediterranea. Per info potete consultare il sito ufficiale www.couscousfest.it

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Di Chiara Marando  - Sabato 05 Luglio 2014

Amanti della carne tenete pronti coltello e forchetta perché c’è un posto che sta aspettando solo voi. Si chiama “Maxelâ”e non si tratta di un semplice ristorante, ma nemmeno di una normale macelleria. In effetti è entrambe le cose in un modo tutto particolare, unico nel suo genere. Una filosofia che si fonda sulla ricerca, sulla passione per l’alta qualità, per il buon vivere ed i sapori genuini, nonchè per la voglia di condividere un’esperienza del gusto estremamente piacevole. Un’idea partita tra i caruggi di Genova con lo scopo di  esportare un nuovo modo di concepire il cibo.

Ogni Maxelâ, ovvero “macelleria” in genovese, è un luogo in cui poter non solo acquistare, ma anche gustare sul posto carni pregiate provenienti esclusivamente da allevamenti italiani e selezionate da esperti professionisti. Ognuna di esse è situata in location strategicamente perfette, dalla città ligure in cui tutto è cominciato, a Milano, Torino, Roma, Modena, per arrivare fino a Londra.

E non potrete sbagliarvi, perché l’aroma di squisite bontà alla griglia si farà sentire già da lontano. Inutile dire che il banco ricolmo di tagli invitanti catturerà subito la vostra attenzione, impossibile resistere a tanta abbondanza e varietà.

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Potrete scegliere tra specialità da assaporare crude come il Crudo d’Alba, ovvero carne macinata, oppure il Carpaccio, entrambe ricavate da tagli magri della coscia ed esaltate solo con un filo d’olio, un pizzico sale e pepe nero. Ed ancora squisitezze cotte alla piastra quali la strepitosa Fiorentina, la costata intera, la golosa Tagliata e gli sfiziosi Hamburger, arricchiti da olio extravergine di oliva, sale integrale e  buccia di limone. Come in negozio avrete la libertà di selezionare il pezzo  di carne che più preferite e deciderne il peso, al resto ci pensano gli chef.

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Ma Maxelâ non è soltanto materia prima di qualità eccellente, è anche tutto ciò che può accompagnare degnamente un pasto luculliano, con contorni appetitosi e ottimi vini scelti tra le etichette più rinomate, che ben si sposano con il gusto deciso e intenso della carne.  Una vera e propria coccola sensoriale.

Il tutto in un ambiente estremamente giovane e vitale, dove la calorosa accoglienza è uno dei veri punti di forza.

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Si usa dire “provare per credere”, quindi dopo che avrete testato l’atmosfera, e soprattutto la bontà dei prodotti, eccovi l’opportunità di fare la spesa come in una macelleria normale e portarvi a casa ciò che più vi ha deliziato.

Se volete qualche dettaglio su menù, carta dei vini e ristoranti allora andate a dare un’occhiata qui www.maxela.it

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Sabato, 28 Giugno 2014 11:10

La “buona” Forchetta

Di Chiara Marando – 28 Giugno 2014

Trattarsi bene è molto importante, anche a tavola.  Coccolare il palato riesce a regalarci sensazioni appaganti, ed andare alla ricerca di luoghi dove poter soddisfare le nostre papille gustative diventa quasi un dovere, oltre che un vero piacere. Quello di scegliere il ristorante, consultare il menù e rilassarsi davanti ad un buon piatto, è un vero e proprio rituale del gusto. 

Nel cuore del centro storico di Parma, a due passi dal Duomo e dal Battistero, si trova un angolo di bontà culinaria, il Ristorante La Forchetta, dove la passione per il buon mangiare  e la gentilezza si respirano appena varcata la soglia. I pochi tavoli all’esterno creano un piccolo giardino privato raccolto tra il fascino dei borghi, mentre l’interno raffinato e luminoso è ulteriormente esaltato dalla sobrietà ed eleganza dell’arredo. E poi ci sono il sorriso e la professionalità di chi ha sempre messo tanta passione e tenacia nel proprio lavoro. Loro sono Angelo, siciliano d.o.c nonché chef per vocazione, e sua moglie Natalia, maestra nella gestione della sala e nel rapporto con la clientela.  Dopo tanta gavetta e studio, due anni fa Angelo ha deciso di realizzare il suo sogno di bambino: aprire un ristorante dove poter esprimere tutto sè stesso. E i risultati gli stanno dando ragione.

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La clientela non manca mai, e la lista degli affezionati si sta allungando sempre di più.  D’altronde non potrebbe essere altrimenti, perché trovare una così ampia varietà di pietanze che spaziano dai piatti  legati al territorio parmigiano, a quelli di pesce che si rifanno alla cucina tradizionale siciliana, è tutt’altro che semplice. Il plus è che qualsiasi sia la scelta, non si sbaglia mai. Angelo sceglie personalmente le materie prime, conosce gli ingredienti, sa come sposarli e farne risaltare il sapore. Viene l’acquolina in bocca al solo pensarci.

Immaginate di deliziarvi con la Duchessa di Parma, ovvero fesa di vitello ripiena di prosciutto crudo e parmigiano 24 mesi, accompagnata da una salsa al Marsala, oppure con il Carrè di Agnello impanato con formaggio primo sale e pistacchi, servito con pomodorini al forno. Per non parlare della pasta ripiena fatta in casa come tortelli e cappelletti, due must che non possono mai mancare.

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Ma vogliamo parlare del menù di mare? Un trionfo di bontà che parte dalle favolose Cruditè di pesce e dalle Capesante su un letto di misticanza e melograno, passa per i Tagliolini all’astice e le Bavette sul pesce, ricche di strepitoso condimento, per poi arrivare a secondi come la principesca Catalana, il profumato Branzino in crosta di olive, fino all’Ombrina con salsa di finocchi e olive taggiasche. Il tutto innaffiato da ottimo vino, un’ampia scelta delle migliori etichette.

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Ovviamente, per concludere, non ci si può far mancare i golosi Cannoli Siciliani preparati ad arte, oppure leccornie come la Torta di mele calda con gelato alla crema ed il delicato del Parfait alla menta.

 

Ristorante La Forchetta

Borgo San Biagio, 6

43121 Parma

Tel: 0521 208812

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Decimo Anno del Rootsway Festival: il 27 e 28 giugno 2014 la genuinità di una terra e dei suoi prodotti eno-gastronomici incontra quella di una cultura musicale, anch'essa popolare -

Parma, 23 giugno 2014 -

Eccoci giunti al decimo anno del Rootsway Festival. A Tavola col Blues è il motto della manifestazione perché, e ne siamo sempre più convinti, sono le piccole cose, quelle che giungono dalle tradizioni popolari - condividendo assieme piaceri e passioni in un contesto accogliente come solo le vecchie corti contadine della Bassa parmense, lungo le rive del Grande Fiume Po - a regalarci quelle emozioni che restano meravigliosamente ancorate nella nostra memoria. La genuinità di una terra e dei suoi prodotti eno-gastronomici non poteva che incontrare quella di una cultura musicale, anch'essa popolare, che ha in comune la presenza forte e calamitante di un maestoso fiume. Così, come laggiù nel profondo sud degli USA il Mississippi ha dettato legge, qui nelle terre musicate e raccontate da Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, ma anche dove è nato il movimento cooperativo grazie a Giovanni Faraboli, il Po ha dettato i ritmi ad un popolo di grandi e volenterosi lavoratori che, però, non rinunciavano al divertimento e al buon cibo, frutto della loro quotidiana fatica. Ed è da queste esperienze e in queste terre che il Rootsway Festival ha voluto, e vuole tutt'ora, portare la musica tradizionale americana a sposarsi con il buon cibo in un piacevole e bucolico contesto popolare nella suggestiva cornice dell'antico Podere La Bertazza a Diolo di Soragna. Storico podere che rispecchia la tipologia architettonico rurale della zona, un museo vivente della storia contadina perfettamente restaurato mantenendo intatte alcune peculiari caratteristiche della struttura.
E se il cibo delizia i palati la musica ha quella magica facoltà di essere un insieme di tanti differenti fenomeni che prende forma in tante zone e livelli diversi della nostra coscienza e della realtà. Fenomeni che ci aiutano a vivere meglio. E allora via verso questo festival dei sensi che si terrà, come ormai da tradizione, a due passi dal Mondo Piccolo da dove è partita la saga di Peppone e Don Camillo.
Saranno i Dead Horse Bones, duo parmense/reggiano (Giovanni Bianchi e Paolo Lasagni) ad aprire le danze con il loro particolare suono che è un agglomerato di influenze dal profondo Mississippi Delta, Nick Cave e il punk dei Clash, sporcato con feedback ed elettronica arrivando ad un interessante suono ruvido, ipnotico e selvaggio. Seguirà il graditissimo ritorno di Marco Pandolfi, amico da sempre del Rootsway, col suo trio delle meraviglie, reduce dal grande successo ottenuto a Riga durante la finale dell'European Blues Challenge 2014. Marco si presenta col fido batterista Federico Patarnello e Lucio Villani al contrabbasso e sulle ali del successo del loro nuovo prodotto discografico, quel "No Dog In This Hunt" senza ombra di dubbio uno dei migliori prodotti di quest'anno. Chiuderà la serata un altro trio che unisce potenza sonora a qualità eccelsa del suono. Toccherà infatti ai Tres avere l'onore di concludere questa prima giornata di Festival. Il gruppo è formato dai fratelli Roberto e Simone Luti, rispettivamente alla chitarra e al basso, e dal batterista Rolando Cappanera. Roberto Luti è già stato applauditissimo protagonista al festival quando accompagnò Luke Winslow King, denotando una padronanza ed un gusto alla chitarra che lo rendono – indubbiamente – uno dei più bravi al mondo. Non a caso è una delle pietre portanti del progetto del movimento Playing For Change che vede tra i tanti partecipanti anche Keith Richards. La serata di Sabato 28 Giugno, che ci porterà in un vasto excursus musicale tra Africa e Delta del Mississippi, vedrà susseguirsi sul palco una serie di amici provenienti da differenti parti del mondo. Aprirà una delle giovanissime promesse del blues italiano, ragazzo da seguire con grande interesse: Ste Barigazzi (chitarra e voce) che coi suoi Poor Boys (Giorgio Pinna armonica e Enrico Zanni batteria) ripercorre la storia del blues con acume e bravura. Dopo questo trio toccherà ad uno dei grandi amici del Festival: Paul Venturi e il suo progetto Bagamojo, realizzato assieme al bassista Max Sbaragli e con la collaborazione di Dudu Kouate, che si cimenta con tanti strumenti africani, e con la partecipazione straordinaria della bella e brava Stephanie Ghizzoni. Bagamojo è un progetto molto particolare che senz'altro coinvolgerà il pubblico del Rootsway col suo suono che partendo dall'Africa (dove il blues ha le sue radici) arriva al Mississippi, terra dalla quale proviene il terzo artista della serata, anch'egli già ospite del festival nel 2006. James "Super Chikan" Johnson vive, infatti, a Clarksdale - indubbiamente una delle capitali del blues statunitense – e ci porta uno spettacolo intenso e simpatico allo stesso tempo. Persona molto solare è popolare in tutto il Sud degli USA per la sua bravura e per i meravigliosi strumenti che costruisce e che utilizza di volta in volta. Vincitore del Blues Music Awards nel 2010 è uno degli esponenti di spicco dell'attuale Delta Blues Sound. Senz'altro una serata di grande interesse per tutti gli appassionati della musica americana. Se a tutto questo aggiungete la cucina, preparata sempre con grande cura e attenzione, è ipotizzabile immaginare il consueto tutto esaurito anche per questa decima edizione.
Come sempre l'ingresso è gratuito e vi accoglierà un ampio parcheggio illuminato adiacente all'area destinata alla manifestazione. Tutto questo è reso possibile, oltre che dall'associazione Rootsway, ideatrice ed organizzatrice dell'evento, dagli Amici della Bertazza, magnifici anfitrioni e cuochi sopraffini, con il preziosissimo contributo della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Parma, da sempre al fianco dell'evento. Non resta che provare per credere, noi ci saremo.

 

Sabato, 21 Giugno 2014 11:01

"Massaie Moderne” si diventa

Di Chiara Marando – Sabato 21 Giugno 2014

La storia del nostro Paese non è solo fatta dei grandi eventi che hanno segnato lo scorrere del tempo, di personaggi che nel bene o nel male hanno lasciato un segno, ma anche delle piccole realtà di tutti i giorni, di uomini e donne semplici ma nel contempo fondamentali. E’ fatta di quella quotidianità preziosa vissuta intensamente, nella quale ritrovare radici e tradizioni del territorio, anche e soprattutto in cucina.

Le ricette di una volta rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale, una ricchezza da riscoprire, conservare ed assorbire. Le massaie del passato sono figure dalla poeticità rustica che grazie ai loro insegnamenti hanno tramandato un sapere genuino, un racconto confortevole e rassicurante.  

Quale modo migliore di “studiare” la storia, se non curiosando nelle vecchie riviste, nei libri di cucina, e nei quaderni delle nonne, per recuperare preparazioni curiose da provare e assaggiare?

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In poche parole diventare delle “Massaie Moderne”. Non pensiate sia solo un modo di dire, anzi, si tratta di un progetto concreto volto a recuperare il sapere culinario di un tempo, soffiare via la polvere per far rivivere quei profumi capaci di evocare atmosfere lontane, e svelare l’evoluzione del gusto italiano dell’ultimo secolo. Un percorso complesso e stimolante che passa, ad esempio, dall’archivio della famosa testata “La Cucina Italiana”, alla fornita biblioteca virtuale di www.academiabarilla.it.

Un’idea nata per passione, che le due autrici Samanta Cornaviera e Manuela Marinosci portano avanti con entusiasmo, professionalità ed energia, non solo mantenendo costantemente aggiornato il sito ufficiale www.massaiemoderne.it/, ma anche organizzando un nutrito programma di eventi collaterali itineranti di notevole richiamo.

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Provate a curiosare tra le informazioni della sezione “Archeologia Culinaria”, rimarrete affascinati dalla varietà e originalità delle ricette raccolte, un trionfo di bontà dai nomi stravaganti, narratrici silenziose degli eventi di un territorio. C’è la Spalla di Vitello dalla Cadorna, ricordo della grande battaglia, ci sono le Uova alla Rossini e la Vivanda Italianissima, ovvero la pasta presentata in un modo tutto particolare, il simbolo italiano per eccellenza  E ancora le Lasagne di Patate e gli invitanti Gnocchi Quaresimali.

Insomma non manca nulla, dalle minestre, a primi e secondi, ai dolci, fino alle piccole sfiziosità ideali come antipasto, il tutto rigorosamente accompagnato dalla personale storia di ogni piatto, nonché da immagini e pubblicità dell’epoca. E dato che ogni massaia che si rispetti deve essere anche una vera e propria maestra in economia domestica, non potevano mancare i consigli pratici per diventare una perfetta dea del focolare moderno.

Quindi che dire, la vostra prossima lettura è qui.

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Di Chiara Marando – Sabato 14 Giugno 2014

Chi lo dice che per mangiare dell’ottimo pesce sia sempre necessario spendere tanto? E infatti non è una regola, anzi esiste un posto dove il pesce degno di questo nome non solo si può mangiare, ma anche selezionare personalmente prima che venga cucinato.

Si chiama “FishMarket” , ed è il primo ristorante a Roma dove i clienti scelgono il pesce come fossero al banco del mercato, per poi lasciarlo nelle esperte mani di chef attenti a prepararlo nei modi più gustosi. Il tutto ad un prezzo più che accessibile. Un’idea che arriva dalla Spagna, e più precisamente da Barcellona, patria del divertimento e del buon mangiare per tutte le tasche.

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Voi penserete, dove sta il trucco? Nessun trucco, semplicemente non ci sono dei veri e propri camerieri, è il cliente a gestire la propria cena, una formula ormai collaudata che permette di offrire ottime materie prime con altrettanto ottimi costi.

L’atmosfera è quella di un locale giovane e vitale, una location d’eccezione ricavata all’interno di una ex officina rimessa a nuovo ed arredata con semplicità così da non  snaturare l’anima del posto: tavoli e sedie in legno, lavagne alle pareti con i piatti del giorno, tovagliette di carta ed un meraviglioso bancone colmo di ogni sorta di bontà ittica completato da una brulicante cucina a vista che sembra non doversi fermare mai.

Vi basterà guardare le proposte del menù e del banco, segnare portate e quantità desiderate, e consegnare l’ordine alla cassa. Giusto il tempo di prendere da bere ed il vostro tavolo sarà apparecchiato con deliziosi piatti dal profumo  genuinamente invitante.

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Rimarrete colpiti dalla freschezza del pesce che mangerete, un pescato accuratamente scelto ogni giorno per garantire il massimo del sapore. Una ricca varietà di proposte che spaziano dai crostacei come Scampi e Gamberi di Sicilia, Astici e Mazzancolle, oppure frutti di mare, pesce crudo come la Tartarre di Tonno o di Ricciola ed il Carpaccio di Spigola o di Gambero Rosso. E ancora gli sfiziosi Cartocci di fritto, con golosi Moscardini, Gamberi, Calamari e la mista Paranza, le Ostriche e i Tranci di Pesce al peso, un trionfo di Pesce Spada, Salmone, Tonno pinne gialle, Orata, Gallinella e chi più ne ha più ne metta.

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Se siete amanti dei primi e dei secondi più elaborati, niente paura, dalla cucina arriveranno piatti più che appetitosi , creati a seconda dell’estro degli chef e delle materie prime a disposizione.

A voi la sorpresa ed il piacere di scoprire cos’altro vi riserverà la carta.

Insomma, una sorta di self-service chic e di alta qualità che non potrete farvi scappare una volta giunti nella Capitale. Un solo consiglio: non dimenticatevi di prenotare per tempo!

 

Ristorante Fish Market

Via Pietralta, 149 B Roma

Tel. 347 0095009

Vicolo della Luce 3/5 Trastevere (RM)

Tel. 366 9144157

www.fishmarket-roma.com/

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Sabato, 07 Giugno 2014 10:34

Il sapore del Brasile in tavola

Di Chiara Marando – Sabato 07 Giugno 2014

Avete presente il Brasile, con la sua aria frizzante e festosa, i suoi colori e profumi?

Ecco, dirvi che potrete avere tutto questo a portata di mano non sarebbe proprio la verità, ma sicuramente per una sera avrete la possibilità di farvi coinvolgere dalla vitalità di quell’atmosfera. Il Ristorante FantaBrasil è un piccolo angolo di Brasile nel cuore di Parma, un locale dove farvi coinvolgere dalla gentilezza e dal calore del personale, e deliziarvi con ottime specialità di carne e verdura fino a quando non sarete totalmente sazi.

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La formula è gustosa e semplice: scegliete ciò che più vi stuzzica dal ricco buffet sempre colmo di ottime specialità come le verdure preparate nei modi più golosi, l’irrinunciabile Fagiolata da accompagnare con riso in bianco, la Farofa, ovvero  farina gialla di Mandioca, e  Vinaigrette di verdure. Poi sedetevi ed aspettate l’inizio del “Churraqueiro, una sorta di viaggio gastronomico in cui poter degustare prelibati tagli di carne e tipicità cotte alla griglia infilzate in una spada, una presentazione estremamente folkloristica ed affascinante che contribuisce a rendere il ristorante particolarmente piacevole.

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Un “giro carne” fornito con tagli di manzo come Scamone, Fesa, Picaja, oppure filetti con verdure, fusi di pollo,  succulenta lonza di maiale con il formaggio, e ancora tacchino avvolto con la pancetta, cuoricini di pollo ed il Cupim, ovvero la gobba di manzo  brasiliano, una vera delizia. Per concludere il pasto eccovi l’ananas caldo, un carpaccio che sembra un vero e proprio dolce dal sapore estremamente zuccherino. Il tutto innaffiato con vino e birra brasiliana e l’immancabile, nonché deliziosa, Caipirinha. Il mago della carne è Valmir, un vero e proprio esperto della griglia capace di scegliere la materia prima migliore per un risultato da leccarsi i baffi. Ad aiutarlo in cucina c’è sua moglie Claudia, l’artefice degli ottimi piatti caldi e freddi.

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Ma la vera anima del locale è Leide, l’ideatrice dell’attività. Una vita trascorsa a contatto con il mondo della ristorazione e l’idea, nata quasi per caso, di portare un pezzo della sua terra in Italia per dar vita ad un luogo dallo spirito esuberante e travolgente. E’ lei ad organizzare i tanti eventi che animano il locale, come le “Serate Rosa”, due giorni in cui le donne possono coccolarsi spendendo la metà, oppure come il grande appuntamento previsto per l’inizio dei Mondiali di Calcio, una serata all’insegna della musica, dei balli e del buon cibo senza farsi mancare il tanto atteso calcio d’inizio.

 

Ristorante FantaBrasil

Via Gramsci, 5

43126 Parma

Tel. 329 0468319

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Il 26 e 27 luglio a Felina due giorni all'insegna del vivere slow: due giornate in cui protagonisti saranno i cibi di strada, oltre a musica, animazione e laboratori di cucina e show cooking -

Reggio Emilia, 2 giugno 2014 -

Il 26 e 27 luglio 2014 a Felina di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) torna il Festival Cittaslow dei Cibi di Strada, l'evento dedicato al buon gusto e al buon vivere.
La manifestazione realizzata come ogni anno in collaborazione con le associazioni locali e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Parco Nazionale dell'Appennino tosco – emiliano, Comunità Montana, propone un percorso nel mondo della gastronomia delle Cittaslow, la rete internazionale delle città del buon vivere, partendo dai cibi di strada, quelli che raccontano le radici dell'identità di un luogo.
Protagoniste dell'evento saranno ancora una volta le Cucine di Strada con prodotti dell'Appennino e delle Cittaslow presenti, accanto a queste le produzioni delle aziende del circuito Cittaslow italiano ospiti.
Tanti gli appuntamenti che si susseguiranno nel corso delle due giornate, tra concerti e animazioni con artisti di strada, la cucina si farà anche spettacolo attraverso laboratori ed appuntamenti con lo show cooking.

(Fonte: ufficio stampa Festival Città Slow)

Di Chiara Marando – Sabato 31 Maggio 2014

Ci sono  luoghi dove non ti stancheresti mai di tornare, dove sentirsi totalmente liberi di perdersi ad ammirare lo spettacolo della natura. Sono preziosi, piccoli scrigni di benessere nei quali coccolare l’anima. Ripensandoci mi sembra quasi di percepire il rumore del mare, il verso dei gabbiani in lontananza, la dolce brezza salmastra e l’inconfondibile profumo della cucina ligure, quella preparata da mani esperte e fantasiose. Già, perché è proprio questo che si riesce ad avvertire dalla splendida terrazza del Ristorante Il Senatore, in località Fiascherino, un angolo di pace che si affaccia sul Golfo dei Poeti. Avvolto dalla lussureggiante vegetazione mediterranea, questo raffinato locale si fonde con il panorama circostante e ne assorbe l’essenza. Il solo ammirare lo scenario del golfo, ed il profilo della Palmaria che si staglia all’orizzonte, vale la visita. Questo quadro, poi, è piacevolmente completato da coinvolgenti sapori e profumi che si fanno ricordare.

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La storia del ristorante è quella di un’attività a conduzione famigliare, una tavola calda semplice e d’altri tempi. Nel 1992 Nicola prende le redini del locale gestito dal padre, e con sua moglie Martina lo rende a poco a poco quello che è ancora oggi, un elegante punto di riferimento ricercato dagli amanti della buona tavola e del buon pesce. Lui si occupa di scegliere le ottime materie prime che contraddistinguono i piatti, lei gestisce i lavori ed accoglie i clienti.

La regina dei fornelli è Temi, la cuoca che dal 2001 crea le prelibatezze del menù. La sua è una capacità che si è formata sul campo e fa tesoro dei segreti carpiti da piccola, quando a casa si amava cucinare succulenti cene. Pochi ingredienti semplicemente preparati per esaltarne il gusto, in una cucina che si rifà alle ricette tradizionali, legate al territorio ed ai suoi prodotti. La creatività di Temi riesce a dar vita ad accostamenti particolari e ricchi di carattere, quel tocco in più capace di fare la differenza.

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Qui si usa adattare il menù a seconda del pescato del giorno, un must che garantisce sempre la massima freschezza. E fidatevi, non potete farvelo scappare. Ad esempio, provate ad ordinarlo cucinato alla Ligure, con pomodorini freschi, olive taggiasche e patate, oppure all’Isolana, con  irresistibili patate, zucchine e peperoni cotti al forno.

Dato che abbiamo iniziato con i secondi, andiamo a ritroso e passiamo ai primi come i saporiti Gnocchi con ragù di pescato, oppure le Bavette all’aragosta, ed ancora le intramontabili Penne con gli scampi.

Ed ora un altro cavallo di battaglia, gli antipasti misti, un trionfo di ghiottonerie da cui farsi conquistare, ecco qualche esempio: Patè di gamberi servito con crostini di pane al cioccolato, Mousse di pesce al pepe verde e Capesante gratinate, Seppioline crude con carpaccio di zucchine e salsa verde, Salame di Polpo e Polpo con le patate, ed infine Salmone cotto con il pepe rosa e condito con aceto balsamico e frutta di stagione.

Volete qualcosa per addolcirvi la bocca? Allora direi che potete concludere in bellezza questo sontuoso pasto con un ottimo Sorbetto ai mirtilli della Lunigiana.

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Se desiderate godervi questo incanto ed i piaceri della tavola per qualche giorno, ricordatevi che il Ristorante è anche Locanda: poche graziose camere che si affacciano sul mare. Vi sembrerà di essere in barca, beatamente cullati dai suoni della natura.

                                                                                                          

Ristorante Locanda Il Senatore

Via Byron 11, Loc. Fiascherino,

19032 Lerici La Spezia
Tel. 0187 96723

www.locandailsenatore.com

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Sabato, 31 Maggio 2014 10:16

Nasce “Arte&Gusto”: Food Store e non solo

Di Chiara Marando – Parma 31 Maggio 2014

Parma è da sempre una città che considera la cultura enogastronomica come un punto di forza ed una ricchezza da custodire e promuovere. Quindi quale posto migliore  per aprire un nuovo centro culinario di livello per promuovere la cucina italiana se non la cittadina ducale?

Da questa idea è nato “Arte&Gusto” , un food store di qualità nel quale poter trovare una nutrita selezione di eccellenze locali e nazionali. Nato dalla passione per la buona tavola  e per la convivialità, fonde eleganza ed eccellenza alimentare con un ambiente rilassato in cui vivere una esperienza completa e piacevole.

Non è un caso se l’inaugurazione si è rivelata un vero successo. Giovedì 22 Maggio scorso, Arte & Gusto, ha aperto le porte al pubblico ospitando circa 2500 persone in poco più di 3 ore, in un tour de force di golose degustazioni dove ogni produttore ha potuto preparare sul momento molteplici e sfiziosi assaggi per la clientela entusiasta.

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Tra le bontà protagoniste della serata, oltre agli immancabili Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, anche il Prosciutto Iberico Puro 100% Extrem, la Mortadella Favola e la Spalla Cotta Palmieri. Ed ancora il Formaggio di Parma Gran Speciale, l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena dell’Acetaia Leonardi,  e la Raspadura Bella Lodi. Il tutto innaffiato da Prosecco di Valdobbiadene Val d’oca Superiore, Birra e Lambrusco delle Cantine Ceci ed una selezione di etichette firmate Cantine Ariola.

Arte & Gusto nasce dal desiderio della Famiglia Francese, di dare spazio all’eccellenza enogastronomica italiana in chiave innovativa, mantenendo comunque un occhio attento alla tradizione nazionale ed ai suoi piccoli produttori, elementi preziosi per un risultato ricco di passione e qualità. 

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La sua struttura multifunzionale si adatta perfettamente ad ogni momento della giornata, partendo dalla colazione fino al dopocena, magari fermandosi ad ascoltare un po’ di buona musica: si passa dalla zona ristorante, a quella lounge, all’enoteca, fino al ricco mercato che spazia dalla panetteria, pasticceria e gastronomia, alla macelleria fino all’area dedicata alla frutta e verdura. Insomma un luogo di cui si sentiva la mancanza in città e che solo l’esperienza di chi questo lavoro lo ha nel sangue poteva creare.

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Arte&Gusto

Via Emilia Est, 87 – Parma

Tel. 0521 481784

www.artegusto.net

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