Visualizza articoli per tag: cucina

Sabato, 13 Settembre 2014 10:42

“Io mangio locale”: la bontà a Km zero

Di Chiara Marando  - Sabato 13 Settembre 2014

Com’è che si dice?  Siamo quello che mangiamo. Un concetto più che reale, forse anche per questo c’è sempre più la ricerca di quei cibi che diano non solo il gusto, ma anche la certezza e tranquillità che solo le cose genuine possono dare. Ecco allora che puntiamo verso quelle produzioni fatte con cura ed amore, quei prodotti che hanno una storia, quasi con un nome ed un cognome. La cultura delle piccole realtà agricole a Km0, la filiera corta che racconta il percorso di quello che portiamo a casa, che parla di sapori intensi e ricavati con la giusta pazienza ed attenzione.

Proprio dalla passione per il territorio ed i suoi prodotti, nonché dalla volontà di promuovere, valorizzare e supportare le piccole aziende locali, è nata l’Associazione “Io mangio locale”, ovvero la tua spesa a Km0 a Parma. Loro sono Andrea Belicchi, web designer di professione con una conoscenza approfondita verso le realtà produttive della zona, e Luca Maccanelli con sua moglie Laura, fondatori dell’Azienda Agricola Orti di Santa Flora, a pochi chilometri da Parma. Un’idea nata dalla consapevolezza che le cose buone vanno preservate e condivise, che la dedizione dimostrata ogni giorno dai produttori va premiata. Il tutto rendendolo facilmente fruibile dai cittadini.

1965032 1396688573936359 1571858740 n

Fare la spesa, infatti, è molto semplice. Basta registrarsi all’associazione direttamente sul sito  www.iomangiolocale.com,  versare una quota associativa veramente simbolica, il prezzo di un aperitivo per intenderci, e successivamente accedere con il proprio nome utente  e password.  Et voilà, adesso potete scegliere tra i tantissimi prodotti del territorio presenti nella lista, una varietà di gustose bontà  biologiche che spaziano dalla frutta e verdura rigorosamente di stagione, carne di manzo, pollo e suino nero, marmellate e confetture, uova, farina di varie tipologie, birra, pane, pasta fresca e miele.

10353120 1434109606860922 396252708688726841 n-horz

Questi, però, sono solo alcuni esempi del lungo elenco di delizie tra le quali potrete perdervi  per ordinare la vostra spesa settimanale, ognuna delle quali proveniente da Aziende Agricole locali di grande fiducia. Date un’occhiata ai produttori cliccando qui

Gli ordini si chiudono ogni lunedì sera, e la spesa si può ordinare in qualsiasi giorno della settimana. Il giovedì  è pronta da ritirare nella sede degli Orti Santa Flora ma, se volete riceverla a domicilio, ci penserà la sempre attiva bicicletta de La Sajetta a portarvela fino a casa, una vera istituzione cittadina eco-sostenibile.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il 12-13-14 settembre StreetFood On The Road® riapre la stagione degli eventi con gli Streetfood Days presso il Parco Esposizioni di Novegro(MI) nell'ambito di Expo 2015 per promuovere il buon cibo da strada che unisce le culture del mondo -

Parma, 9 settembre 2014 -

STREET FOOD DAYS NOVEGRO, una tre giorni di gusto cultura e musica al Parco Esposizioni di Novegro il 12-13-14 settembre 2014.

StreetFood On The Road® è un progetto patrocinato da EXPO 2015 che ha l'obiettivo di promuovere il buon cibo da strada italiano e internazionale, unendo i paesi e le culture del mondo attraverso la condivisione di esperienze di gusto e la valorizzazione delle eccellenze alimentari diffuse sul territorio (aziende, consorzi, realtà produttive locali), la tradizione più autentica del cibo semplice, fatto con prodotti genuini, come già si usava. Oggi e verso Expo2015, é anche la modalità più interessante e utile, per andare incontro alle tante persone che fluiranno nella Milano allargata e in tutta Italia e vorranno mangiare bene e sano. StreetFood On The Road ® è l'unico progetto sul tema dello street food patrocinato Expo2015 ed é una iniziativa che vuole dare visibilità a chi partecipa e si distingue.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 12 SETTEMBRE
h 10:00: inaugurazione STREETFOOD DAYS
h 11:00-13:00: Talk show "Good for food®. Cibo buono, cibo sano, verso EXPO 2015" condotto da Cristina Merlino, Direttrice del settimanale Starbene.
Interverranno:
• Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia
• Antonio Buonfiglio, Sottosegretario all'Agricoltura
• Gian Luigi Ferretti, Presidente Italiani nel Mondo per Expo
• Giovanni Fava, Assessore Agricoltura Regione Lombardia
• Adriano Alessandrini, Sindaco Segrate
• Luca Agnelli, Assessore Comune di PIoltello
• Laura Margutti, Assessore al Commercio del Comune di Vaprio d'Adda
• Carla Bertazzoli, Assessore Comune di Pandino
• Pietro Romano, Presidente del Patto dei Sindaci del Nord-Ovest E Sindaco Rho
• Giacomo Biraghi, Coordinatore dei Tavoli Tematici Expo
• Claudio Artusi, Coordinatore di Expo in Città
• Francesca Perticone, Endocrinologa Ospedale San Raffaele di Milano
• Tommaso Farina, giornalista gastronomico e critico de Il Cucchiaio d'Argento
• Prof. Giuseppe Di Fede-Direttore Sanitario I.M.Bio Istituto di Medicina Biologica Milano e Istituto Medicina Genetica Preventiva I.M.G.E.P Milano
• Tiziana Colombo, Food Lover e scrittrice, esperta di intolleranze alimentari
• Alessandro Avataneo, regista ed esperto di food
• Davide Foschi, Artista promotore del Movimento del Metateismo Cibo e Arte nella storia

Dalle h 12:00: Street Food
h 18:00/22:00: Tango, un ballo di Strada, esibizione e coinvolgimento del pubblico

SABATO 13 SETTEMBRE
dalle h 11:00: street food
h 14:00/17:00: seminari di Hip Hop con i coreografi Marco de Magnis, Ery Ruraito, e Brando Mercado (su prenotazione e a pagamento: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per approfondimento Fb SfidanceCrew
h 17:00/18:00 esibizione di Dancehall by Monica Mariano e le ballerine di Dmk
H 18:00/23:00 : Inizia la gara, sfida tra Crew di Hip Hop, gara coreografica che terminerà con una battle freestyle
h 23:00: esibizione di Marco de Magnis, Ery Ruraito e Brando Mercado e premiazione della Best Crew. Ad un ballerino promettente verrà data una borsa di studio per il corso di Ragga Dancehall in DMK School milano. Accademia formativa per ballerini e futuri insegnanti. 10 appuntamenti da 2 ore da ottobre a maggio.

DOMENICA 14 SETTEMBRE
h 11:00: street food
h 12:00/13:30 : Cooking show birra e street food coordinato da Tommaso Farina, giornalista gastronomico e critico de Il Cucchiaio d'Argento.
A SEGUIRE : street food
H 16:00: Family Cooking, street pizza per grandi e piccini

L'ingresso allo STREETFOOD DAYS è di 4 euro. Il costo delle consumazioni è a discrezione dei Food Truck e degli espositori presenti.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 06 Settembre 2014 11:26

Errori oppure delizie da chef?

Di Chiara Marando  - 6 Settembre 2014

Quello della cucina è un regno nel quale ci vogliono passione e fantasia. Bisogna avere il coraggio di osare e provare sempre nuovi accostamenti, anche perché capita che le ricette più buone nascano proprio dagli errori.

E’ il caso di uno dei dolci tipici della tradizione austriaca, il Kaiserschmarren, un nome quasi impronunciabile per un piatto estremamente gustoso. Si tratta di una sorta di frittata dolce, letteralmente “la frittata dell’imperatore”, e la sua storia inizia per sbaglio, uno sbaglio molto goloso.

La tradizione narra che una sera, l'imperatore Francesco Giuseppe non potendo partecipare alla consueta cena avesse chiesto al cuoco una crêpe per poterla mangiare nel suo studio. Quest’ultimo, però, impegnato a preparare la cena per l'esigente famiglia reale, si scordò della crêpe lasciandola troppo sul fuoco. Il risultato fu  che la bruciò leggermente, e nel tentativo di girarla la ruppe.  Dato che il pasto veniva reclamato, pensò di rimediare spezzettandola completamente ed accompagnandola con un po’ di marmellata e zucchero per coprire il danno.  Il piatto che ne uscì fu un vero successo, tanto che l'imperatore decretò questa nuova pietanza come la sua preferita.

Kaiserschmarrn-mitPreiselbeeren

Ed infatti il Kaiserschmarren conquista al primo assaggio, un impasto morbido e saporito ulteriormente esaltato da composte di frutta, generalmente ribes rossi. Lo si può cucinare i vari modi, anche amalgamando con gli ingredienti principali l’uvetta sultanina o la mela tagliata a piccolissimi pezzi.

Preparare questa delizia è estremamente semplice:

Ingredienti per 4 persone:

4 uova

150 gr di farina

50 gr. di zucchero

250 ml di latte

1 noce di burro per la cottura

1 pizzico di sale

2 cucchiai di Marsala o Rum

Marmellata a piacere

 

Per prima cosa bisogna separare i tuorli dagli albumi che dovranno essere montati a neve con un pizzico di sale. Lavorare i tuorli con lo zucchero ed aggiungere poi il latte e la farina per ottenere una pastella omogenea. Infine, unire il Rum o il Marsala e gli albumi a neve facendo attenzione  a non farli smontare.

Quando il composto sarà pronto, versarlo in una padella nella quale avrete fatto sciogliere la noce di burro.

haka s07 8145

Far cuocere il tutto per  4-5 minuti con il coperchio, quindi tagliare la frittata in 4 parti così da poterla girare. Una volta effettuato questo passaggio, mantenendola sul fuoco, farne tanti pezzi piccoli. Ricordatevi che entrambe le parti devono essere dorate accuratamente.

Quando sarà pronto, servire il dolce cosparso di zucchero a velo e marmellata a piacere.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Mercoledì, 03 Settembre 2014 16:07

Emilia Romagna, dalla tavola al web

Alla gastronomia tipica è dedicato il tema del nuovo contest fotografico digitale #myER. L'autore del miglior scatto si aggiudicherà un'esperienza gastronomica d'altissima qualità, una cena per due persone da gustare in un ristorante stellato regionale -

Parma, 3 settembre 2014 -

Il contest fotografico #myER_KitchenStories

Riparte venerdì 5 settembre il contest di APT Servizi che promuove le eccellenze territoriali via web attraverso il popolare social network Instagram. Protagonisti degli scatti in concorso, attivo dal 5 settembre al 20 ottobre, i prodotti eccellenti e i buoni sapori regionali che raccontano di un'identità territoriale marcata, genuina ed apprezzata, tanto da essere sempre più spesso motivazione di viaggio per i turisti del gusto. Le fotografie in concorso con #myER_KitchenStories dovranno raccontare attraverso le immagini di piatti, ingredienti e ricette proprio di questa identità territoriale inimitabile, citazioni visive dell'atmosfera spensierata e leggera che rendono questa terra unica e irresistibile anche per il palato. L'Emilia Romagna, infatti, è la regione con il maggior numero di prodotti DOP e IGP, 39 in totale, primato che la incorona come incontrastata regina del gusto e regione leader in Europa per marchi di qualità. Ad alcune di queste riconosciute ed apprezzate eccellenze saranno dedicate le tre uscite fotografiche organizzate nell'ambito del contest che coinvolgeranno la community di Instagram in un reportage goloso e sincero: primo appuntamento sabato 6 settembre al Festival del Prosciutto di Parma, a fine settembre è invece un programma una "kitchen lesson" a Castelfranco Emilia (MO) per imparare a fare i tortellini emiliani secondo tradizione, e infine, in ottobre, tappa fotografica in Romagna in compagnie delle "azdore" di Rimini che daranno lezione di vera piadina romagnola ai partecipanti. Il tema della gastronomia locale è stato già al centro del contest lo scorso autunno con oltre 600 immagini caricate dagli Instagramers in 20 giorni.

L'Emilia Romagna leader del gusto: i prossimi appuntamenti per gustare le eccellenze regionali

Sono sempre più numerosi gli eventi gastronomici che compongono il cartellone degli appuntamenti in regione. Tradizionalmente in autunno l'Emilia Romagna mette in calendario il Wine Food Festival, festival dei sapori tipici giunto alla VI edizione che corre lungo un'irresistibile rotta del gusto che si estende attraverso le sue nove province per ben 2000 km di itinerari golosi. Tra settembre e dicembre sono una trentina tra sagre, fiere, degustazioni gratuite e mostre – mercato, gli appuntamenti in cartellone dedicati ai turisti gourmet.

Tra le "stelle" del gusto, apprezzate e "clonate" in tutto il mondo, il Prosciutto di Parma e il Culatello, il Parmigiano Reggiano, lo Squacquerone di Romagna e il Formaggio di Fossa di Sogliano, gli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio Emilia, l'olio di Brisighella, senza dimenticare il pesce dell'Adriatico e la Piadina, ma neppure il Lambrusco e il Sangiovese. E ancora: durante la prima settimana di settembre Rimini mette in cartellone due grandi eventi enogastronomici per i palati più esigenti e raffinati: dal 5 al 7 Settembre con la 14° edizione del Festival della Cucina Italiana sono attesi, tra gli altri, Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco e lo chef riminese Gino Angelini, attualmente ai vertici della cucina americana, ma anche Fede e Tinto giornalisti di Rai Uno e Decanter di Rai Radio 2.

Durante gli stessi giorni si aggiunge un nuovo appuntamento con la tappa conclusiva del primo Gelato Word Tour che vedrà ben 24 Mastri Gelatieri internazionali contendersi in diretta da Rimini il titolo di miglior gelato artigianale al mondo. Per la prima edizione di questo evento, organizzato dalla Carpigiani Gelato University di Anzola dell'Emilia (BO), in collaborazione con Sigep-Rimini Fiera, sono attesi ospiti e giornalisti da quattro continenti nell'intento di diffondere, dall'Emilia Romagna, la cultura del buon gelato nel mondo.

I sapori locali si continueranno a celebrare in autunno (data da confermare) con un evento live a base di cibo tipico e musica targato Rimini Street Food, il primo progetto regionale nato per la valorizzazione e la promozione della piadina, che ha raccolto in una guida e in un'APP i migliori indirizzi della città dove gustarla al meglio. In poco più di un anno Rimini Street Food ha portato in Riviera i guru internazionali del gusto (da Massimo Bottura, a Heinz Beck fino ad Oscar Farinetti, per citarne solo alcuni) a gustare e reinterpretare con fantasia e creatività eccellente questo indiscusso simbolo territoriale noto ed apprezzato in Italia e nel mondo.

Da Pellegrino Artusi a Massimo Bottura & C.: a tavola con le stelle dell'Emilia Romagna

Se l'Emilia Romagna è la terra di Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana il cui manuale di ricette è ancora oggi uno dei libri più tradotti nel mondo, gli chef contemporanei non tradiscono questa tradizione e significativa cultura che rappresenta una delle punte di diamante regionali. L'Italia, con lo chef Massimo Bottura de 'La Francescana' di Modena – quest'anno è salita sul podio per il secondo anno consecutivo aggiudicandosi il terzo posto nella classifica internazionale 'The world's 50 Best restaurants'. Sempre in tema di alta creatività culinaria, l'Emilia Romagna nel 2014 si è distinta anche secondo il parere dei maggiori critici di settore: allo chef Piergiorgio Parini de L'Osteria del Povero Diavolo di Torriana (RN), in tutta la regione seconda solo a 'La Francescana', è stato attribuito il titolo di miglior pranzo dell'anno dall'ultima edizione della Guida dei Ristoranti L'Espresso. Ancora in tema di pareri autorevoli e grandi classifiche del gusto, secondo la Guida Michelin 2014, invece, sono 28 gli indirizzi regionali da non perdere. Anche lo street food locale sale sul podio: si trova a Riccione l'indirizzo al vertice della classifica regionale della guida Street Food Gambero Rosso 2015 (www.kalamaropiadinaro.it) d'imminente uscita.
Tutti gli Instragamers che parteciperanno al contest avranno l'opportunità di gustare la cucina stellata regionale: la foto che, tra le venti finaliste selezionate da Turismo Emilia Romagna, si aggiudicherà il maggior numero di likes sarà la vincitrice di #myER_KitchenStories. Per votare ci sarà tempo dal 21 al 31 ottobre e all'autore andrà una cena per due persone presso uno degli indirizzi stellati regionali. Per ulteriori informazioni: bit.ly/myer_KitchenStories

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Sabato, 30 Agosto 2014 10:41

Osteria del Neni: antichi sapori toscani

Di Chiara Marando – Sabato 30 Agosto 2014

La scena è questa: un giorno qualsiasi in una città da scoprire, il perdersi tra le vie del centro ad ammirare le bellezze architettoniche e paesaggistiche del luogo, ed il richiamo della fame con il conseguente dilemma sul dove fermarsi per appagare il palato. Momento difficile che spesso però è capace di riservare piacevoli sorprese. Già, perché il lasciarsi trasportare dalla curiosità senza una meta precisa, facendo scegliere all’intuito ed al caso spesso può rivelarsi la strada giusta.

Siamo a Lucca, uno dei centri urbani più antichi d’Italia, il cui fascino è protetto da cinquecentesche mura che ne abbracciano e nascondono il cuore storico, una meraviglia fatta di architetture medievali e rinascimentali, pittoresche stradine lungo le quali si susseguono negozi, botteghe, mercatini, e locali tipici. Il tutto condito da una vitalità pulsante che si respira ad ogni angolo e nelle tante importanti manifestazioni che animano il ricco calendario di eventi cittadini. Una miriade di profumi invitanti condiscono l’aria di aromi tipicamente toscani ai quali è difficile resistere, soprattutto quando l’appetito comincia a prendere il sopravvento.

osteria del neni

In una piccola via, raccolta tra i palazzi del centro, si trova l’Osteria del Neni, fin dagli anni ’40 punto di riferimento per gli amanti della buon mangiare: pochi tavoli che si affacciano sul borgo, ed un interno rustico ed accogliente. Qui si parla la tradizione, quella che racconta la cucina di una volta, semplice, corposa e genuina. Un ampio menù che segue la stagionalità delle materie prime accuratamente selezionate, in grado di soddisfare tutti i gusti. 

il-tagliere-di-formaggi-horz

Si comincia con formaggi e salumi toscani dal sapore intenso, ovvero il Ganascino del Neni, i Fagottini di Lardo con cannelli e pachini, e la nota Panzanella. Si continua con gli ottimi primi, rigorosamente fatti in casa, come le Tagliatelle con alici e pangrattato o gli Spaghetti alla Neni con pesto di erbe aromatiche e pomodorini, poi le gustose zuppe come quella di cipolla, di farro nella variante con o senza seppie, la Ribollita oppure il Pancotto.

Cattura-horz

Ed ora ecco i secondi: Baccalà con ceci, Pollo in fricassea, Coniglio alla cacciatora con polenta, oppure la sempre ottima Tagliata di Manzo.

Una delle pareti interne, interamente arredata con bottiglie di vino, non solo si presenta come un’ottima soluzione per regalare un aspetto gradevole al locale, ma fa intendere quello che troverete nella carta dei vini, ovvero un’ampia scelta di etichette locali e regionali che ben si sposano con i piatti della tradizione.

Per concludere degnamente il pasto non potrete farvi mancare i Cantucci con il Vin Santo, oppure il dolce della casa: Tiramsù del Neni con il Bucellato.

 

Osteria del Neni

Via Pescheria, 3
Centro Storico
55100 - Lucca(LU)

Tel. 0583 492681

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 02 Agosto 2014 10:56

Specialità parmigiane on the road

Di Chiara Marando – Sabato 02 Agosto 2014

Le specialità parmigiane sono diventate itineranti, il profumo della gastronomia del territorio lungo le strade di Parma e Provincia. Si chiama Val Baganza on the road, una cucina su quattro ruote che si sposta di luogo in luogo riempiendo l’aria di invitanti profumi e deliziando i palati con golosità dal sapore intramontabile. Loro sono Monica e suo fratello Roberto, due amanti della buona tavola che nel 2012 hanno creato questa originale attività, diventata ormai un appuntamento goloso per gli appassionati della tradizione culinaria locale.

Cattura 3

Come dire di no agli ottimi salumi della zona da gustare con la fragrante torta fritta appena fatta?

Ma la lista di leccornie è molto lunga, e preparata con eccellenti materie prime rigorosamente a chilometro zero. Cominciamo con le torte salate con ripieno di verdura oppure prosciutto e formaggio, e gli sfiziosi contorni come la polenta fritta e le verdure ripiene. Poi la pasta fatta in casa, una sfoglia preparata a regola d’arte per gli anolini di carne o di “magro”, ovvero con pangrattato e formaggio, le saporite lasagne ed i tortelli nelle varianti di erbetta, zucca, patate, castagne ed il particolare ripieno di mele con savor. Anche i secondi raccontano la parmigianità golosa dei cibi genuini: Rosa di Parma, Coniglio alla cacciatora o ripieno e Guancialini di maiale sono alcuni esempi tentatori.

Cattura 2

Le ricette di una volta rimangono sempre un richiamo irresistibile, profumi rassicuranti che raccontano l’anima di un territorio, ecco allora che Monica e Roberto sono andati a riscoprire una versione alternativa della torta fritta, quella ripiena, il cosiddetto “Pan di sjor” della Val Baganza, farcito con patate, speck e formaggio, oppure patate con gorgonzola o cipolla. Per provarli chiedete dei Baganzotti, una vera e propria prelibatezza d’altri tempi. Se non siete ancora sazi, allora preparatevi per una ricca scelta di dolci, una sorpresa per i più ghiotti.

torta fritta 2

Ora che l’appetito comincia a farsi sentire, vi chiederete dove poter trovare questo fantomatico mezzo di Val Baganza on the road, quindi per prima cosa dovete sapere che non si sposta solo di strada in strada, ma che avrete la possibilità di ordinare direttamente a casa tutto questo per rendere particolare e stuzzicante un evento.  Inoltre, ogni bontà è disponibile anche nel laboratorio e punto vendita di Sala Baganza, quindi per qualsiasi tipo di informazione ecco www.valbaganzaontheroad.it.

 

Val Baganza on the road

Laboratorio e punto vendita

Via Provinciale 21, Sala Baganza (PR)

Tel. 0521/831590

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Sabato, 26 Luglio 2014 10:56

Testaroli: specialità da leccarsi i baffi

Di Chiara Marando – Sabato 26 Luglio 2014

Farina di grano, acqua, e sale, ingredienti semplici per uno di quei piatti che raccontano la tradizione, quella Toscana: I Testaroli. La loro antica storia è strettamente collegata al territorio della Lunigiana, terra caratterizzata da una cultura gastronomica basata su cibi poveri ma comunque ricchi di sapore. Questa gustosa specialità si prepara ancora come una volta, mescolando i vari elementi fino ad ottenere una pastella fluida, poi  pochi minuti nel forno a legna ed ecco che il tutto prende forma. La vera particolarità è quella della cottura, un processo rimasto immutato nel corso degli anni che avviene in caratteristici contenitori chiamati “testi”, un tempo in terracotta, oggi in ghisa.

Testaroli

Ultimare la preparazione dei Testaroli è molto semplice. Si tagliano a quadretti o losanghe, si buttano in una pentola di acqua bollente salata per circa 3 minuti a fuoco spento, ed infine si scolano con cura per poi esaltarli nei modi più appetitosi. L’impasto spugnoso è perfetto per trattenere ed amalgamarsi con qualsiasi tipo di salsa, ma la tradizione vuole che il  condimento per eccellenza sia il Pesto alla genovese, ricco di sapidità e profumo.

Panigacci

Tanti sono i locali dove poter gustare questa tipicità, ma se volete andare sul sicuro, allora dirigetevi verso il paese di Giucano, a pochi chilometri da Sarzana, un piccolo borgo nascosto tra il verde delle colline. Qui c’è “Il Faro”, un ristorante a conduzione famigliare, conosciuto per la sua cucina legata alla tradizione casalinga, quelle delle ricette tramandate di generazione in generazione, fatte di cibi genuini.

Il menù proposto predilige la carne e gli ottimi piatti liguri e toscani, con particolare attenzione alla scelta delle materie prime ed alle necessità di tutti i palati. Si può partire con gli antipasti della casa ed i salumi misti, accompagnati da sfiziosi sgabei e verdure sott’olio rigorosamente di produzione propria, per passare poi a primi come i Ravioli al Ragù o le Pappardelle di Cinghiale, ed infine  a secondi quali la prelibata Fiorentina, l’Agnello o il Coniglio nelle varianti fritto o al forno, e succulenta Grigliata Mista.

testaroli 3

Ed eccoci al pezzo forte, un vero e proprio must, ovvero i Testaroli di Giucano, una delizia estremamente ghiotta, da assaporare con il pesto preparato secondo tradizione, con il sugo di funghi, oppure semplicemente con olio extravergine di oliva e Parmigiano. Sarà un vero piacere sentire questa morbida pasta sciogliersi in bocca e diventare un tutt’uno con il ricco condimento dagli aromi intensi. Impossibile non assaggiarli!

 

 

Ristorante Il Faro

Via dei Pini 10,

Giucano (Fosdinovo MS)

Tel. 0187 628228/338 6921691

www.ristorantefaro.org

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 19 Luglio 2014 10:44

Conoscete l’Agrifocaccia?

Di Chiara Marando – 19 Luglio 2014

Ad un passo dal centro di Parma, ma raccolto nel silenzio di una campagna dall’atmosfera intima e confortevole, con quel tocco rustico che conquista al primo assaggio: questo è l’Agriturismo San Bruno della Certosa, un angolo di genuina bontà gastronomica a conduzione famigliare, strettamente legato alla cultura di un territorio ricco di eccellenze alimentari. La storia di questa attività è un racconto fatto di tanta passione e costanza, conoscenza  delle materie prime e continua ricerca. Loro sono Marco, sua sorella Elisabetta con il marito Antonio, papà Pino e lo zio Franco, ognuno con un proprio compito, ognuno fondamentale in quella che risulta essere una perfetta sintonia di lavoro.

esterno insegna

La cucina riprende le ricette della tradizione, gustosi piatti di pasta fresca prepararti dalle esperte mani di Gino che non fa mai mancare i tortelli, gli anolini ed i cappelletti, le tagliatelle ed gli gnocchi. Poi c’è la carne, regno di Antonio, un vero e proprio maestro alle prese con la griglia, che non solo si occupa della cottura, ma sceglie personalmente i tagli migliori, rigorosamente a km zero.  Già, perché la filosofia alla base di tutte le proposte culinarie è quella di valorizzare i prodotti delle aziende locali e regionali, dai formaggi, alla carne ed i salumi, fino al vino. Il tutto completato dalle delizie dell’orto coltivato con tanta cura.

Poi non dimentichiamoci del piatto forte, il cavallo di battaglia che ha reso l’agriturismo un punto di riferimento in fatto di buon cibo: l’Agrifocaccia.

Di cosa si tratta? Loro amano definirla “un foglio bianco sul quale valorizzare del delizie del territorio”, e a dirla tutta, questa sintesi calza a pennello. L’impasto, preparato con farina macinata a pietra, ha una lievitazione non forzata di 24 ore, una lentezza capace di rendere il risultato digeribile e leggero. Anche la cottura richiede tempo ed attenzione, 8 minuti in forno e più persone impegnate nei vari passaggi, perché ogni ingrediente scelto per guarnirla richiede cura. Insomma, condivisione in cucina e condivisione a tavola, non a caso ognuna di queste leccornie basta a sfamare due persone, quindi non spaventatevi del prezzo che ad una prima occhiata può apparire un po’ più alto del normale.

E’ Marco l’esperto dell’Agrifocaccia, un’idea che ha tratto insegnameno ed ispirazione dalle creazioni dello chef Simone Padoan, del ristorante “I Tigli” a San Bonifacio in provincia di Verona. Vi perderete tra i tanti possibili abbinamenti proposti dal menù, tutti estremamente golosi ed invitanti, nonché silenziosi narratori delle specialità locali.

Agrifocaccia Barbecue-horz

C’è la “Zucchisciutto”, con base di pomodoro e mozzarella fiordilatte, zucchini dell’orto saltati e Prosciutto crudo 24 mesi, oppure la “Crudata” condita con stracciatella di mozzarella ed il sempre presente Prosciutto crudo. Che dire della “Porretta”? Una squisitezza farcita con porri, mozzarella fiordilatte, pomodoro e pancetta a crudo, o ancora la “Lucio” con Squacquerone, Mortadella di Bologna IGP e granella di pistacchi. Infine la classica “Bufalina”, con mozzarella di bufala e pomodorini caramellati in forno. Ma l’elenco è ancora molto lungo, ed alcune invenzioni ruotano a seconda della stagionalità per offrire sempre il massimo della freschezza. Scambiarvi gli spicchi ed assaggiare le varie combinazioni, sarà un vero divertimento per le papille gustative.

Agrifocaccia Tartufo in zucca-horz

Anche la carta dei vini riprende le etichette a Km 0, e potrete pasteggiare con ottima birra locale direttamente dal rinomato Birrificio del Ducato. In poche parole, per una sera dovrete rinunciare a Coca Cola e Prosecco per qualcosa di diverso ma comunque piacevole e dissetante.

WP 20140713 011

Terminiamo in bellezza questa carrellata del gusto con gli ottimi dolci di Elisabetta, dalle torte casalinghe, ai semifreddi, fino alla frutta fresca esaltata dalla spuma di yogurt.

Cosa ne dite, siete sazi?

 

Agriturismo San Bruno della Certosa

Via Pietro Righini, 9

 43122 Parma

Tel. 339 547 7357

www.sanbrunodellacertosa.com

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 12 Luglio 2014 10:58

Delizioso, profumato Cous Cous

Di Chiara Marando – 12 Luglio 2014

E’ arrivata l’estate, e con il caldo non desideriamo più magiare cibi pesanti e ricchi di sapidità, al contrario prediligiamo quelle pietanze leggere capaci di regalarci sensazioni di freschezza senza farci mancare il gusto. E poi diciamola tutta, dopo una giornata al mare il pensiero è quello di rientrare dalla spiaggia sapendo che qualcosa di appetitoso ci sta aspettando. Le insalate di pasta o riso sono sempre una soluzione molto apprezzata, ma per cambiare un po’ sapore si potrebbe provare qualcosa di diverso ed altrettanto invitante, magari un delizioso Cous Cous. Impossibile non conoscere questo alimento dai tanti utilizzi, simbolo per eccellenza della gastronomia nordafricana, e notevolmente sfruttato anche in quella siciliana. Le sue qualità nutrizionali sono pari a quelle del frumento, con l’unica differenza che in fase di cottura la quantità di acqua assorbita può variare a seconda delle preferenze personali, modificandone l’indice di sazietà. Inutile dire che questi piccoli chicchi di semola si prestano a svariate ricette dai tanti profumi e sapori.

images

In Tunisia, Marocco ed Algeria, ad esempio, il Cous Cous viene generalmente servito con verdure ,quali carote, rape e melanzane lessate in un brodo leggermente piccante, e carne di pollo, agnello o montone. Si può trovare anche la variante preparata con il pesce arricchita da una salsa agrodolce con uvetta e cipolle, oppure addirittura come dessert con mandorle, cannella e miele.

2663155980 7a7a93f5f8-horz

In Sicilia, questo piatto è diventato praticamente di uso quotidiano. Il suo condimento viene definito la “Ghiotta” ovvero un brodetto di pesce a base di scorfano rosso e nero, pesce San Pietro, cernia, gallinella, e anguilla, con l’aggiunta di qualche gambero o scampo. Una vera bontà.

Insomma, con questo ingrediente versatile la vostra fantasia potrà dare vita a meravigliose leccornie da assaporare anche in questi mesi estivi. Non è sempre necessaria una lunga e difficoltosa preparazione, perché anche con qualche semplice verdura o legume, olio extravergine di oliva e spezie, il risultato sarà assicurato.

419150109 2560bbfb5e o

Tanti sono i portali con suggerimenti e ricette interessanti, ma provate a dare un’occhiata qui www.cookaround.com, oppure qui www.buttalapasta.it.

E non dimenticatevi che se doveste essere da quelle parti, dal 23 a 28 settembre a San Vito Lo Capo è in programma il “Cous Cous Fest”, un importante appuntamento dedicato interamente a questa strepitosa specialità, che coinvolge nella sua affascinante atmosfera tutti i paesi dell’area euro-mediterranea. Per info potete consultare il sito ufficiale www.couscousfest.it

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Di Chiara Marando  - Sabato 05 Luglio 2014

Amanti della carne tenete pronti coltello e forchetta perché c’è un posto che sta aspettando solo voi. Si chiama “Maxelâ”e non si tratta di un semplice ristorante, ma nemmeno di una normale macelleria. In effetti è entrambe le cose in un modo tutto particolare, unico nel suo genere. Una filosofia che si fonda sulla ricerca, sulla passione per l’alta qualità, per il buon vivere ed i sapori genuini, nonchè per la voglia di condividere un’esperienza del gusto estremamente piacevole. Un’idea partita tra i caruggi di Genova con lo scopo di  esportare un nuovo modo di concepire il cibo.

Ogni Maxelâ, ovvero “macelleria” in genovese, è un luogo in cui poter non solo acquistare, ma anche gustare sul posto carni pregiate provenienti esclusivamente da allevamenti italiani e selezionate da esperti professionisti. Ognuna di esse è situata in location strategicamente perfette, dalla città ligure in cui tutto è cominciato, a Milano, Torino, Roma, Modena, per arrivare fino a Londra.

E non potrete sbagliarvi, perché l’aroma di squisite bontà alla griglia si farà sentire già da lontano. Inutile dire che il banco ricolmo di tagli invitanti catturerà subito la vostra attenzione, impossibile resistere a tanta abbondanza e varietà.

carni-horz

Potrete scegliere tra specialità da assaporare crude come il Crudo d’Alba, ovvero carne macinata, oppure il Carpaccio, entrambe ricavate da tagli magri della coscia ed esaltate solo con un filo d’olio, un pizzico sale e pepe nero. Ed ancora squisitezze cotte alla piastra quali la strepitosa Fiorentina, la costata intera, la golosa Tagliata e gli sfiziosi Hamburger, arricchiti da olio extravergine di oliva, sale integrale e  buccia di limone. Come in negozio avrete la libertà di selezionare il pezzo  di carne che più preferite e deciderne il peso, al resto ci pensano gli chef.

fiorentina-horz

Ma Maxelâ non è soltanto materia prima di qualità eccellente, è anche tutto ciò che può accompagnare degnamente un pasto luculliano, con contorni appetitosi e ottimi vini scelti tra le etichette più rinomate, che ben si sposano con il gusto deciso e intenso della carne.  Una vera e propria coccola sensoriale.

Il tutto in un ambiente estremamente giovane e vitale, dove la calorosa accoglienza è uno dei veri punti di forza.

vini

Si usa dire “provare per credere”, quindi dopo che avrete testato l’atmosfera, e soprattutto la bontà dei prodotti, eccovi l’opportunità di fare la spesa come in una macelleria normale e portarvi a casa ciò che più vi ha deliziato.

Se volete qualche dettaglio su menù, carta dei vini e ristoranti allora andate a dare un’occhiata qui www.maxela.it

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"