I Carabinieri della Stazione di Polesine Zibello, coordinanti dalla locale Procura (Sost. Procuratore Dott. F. Pensa) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (Giudice Dott. L. Agostini), nei confronti di un 26enne cittadino rumeno (Motas Matei Stefan) ed un divieto di avvicinamento alla persona offesa, nel raggio di 300 metri, nei confronti di un 22enne rumeno (Duluman Bogdan) per i reati di estorsione e danneggiamento (per entrambi) e solo per detenzione ai fini di spaccio (per il 26enne rumeno).
Un evento in streaming organizzato da Officine e CGIL Parma nel solco del progetto "Vivere e non sopravvivere" (locandina allegata)
Riceviamo e pubblichiamo una nota del PSI di Parma a firma del Segretario Provinciale Cristiano Manuele, il quale aderirà allo sciopero della fame per la scarcerazione di 33 bambini...
Di Priamo Bocchi Parma, 16 maggio 2020 - “In tempo di Fase 2 assisteremo anche all’apertura, presso il locale Istituto penitenziario e con ricadute sul nostro territorio, di un nuovo padiglione destinato ad ospitare detenuti per crimini che destano particolare allarme sociale. Questi andranno ad incidere in maniera sostanziale sulla capienza massima che nelle scorse settimane è entrata in evidente sofferenza.
Riceviamo e pubblichiamo dalle segreteria regionali dei sindacati di Polizia Penitenziaria il Documento congiunto segreterie regionali 4/20 SR del 14.5.2020 (in allegato il documento originale)
Parma: un detenuto si arrampica sul muro dei passeggi probabilmente in segno di protesta
Questo è quanto sta accadendo presso gli Istituti Penali di Parma: un detenuto magrebino, nel corso della fruizione dell’ora d’aria, presso il cortile passeggi, si sarebbe arrampicato sul muro dei passeggi, non mostrando, al momento, alcuna intenzione di scendere.
Siamo in attesa di conoscere la reale dinamica e le rivendicazioni sottese al plateale gesto di protesta messo in atto dal recluso.
Dai pochi elementi disponibili riteniamo di poter escludere che trattasi di un tentativo di fuga, essendo praticamente impossibile da quella posizione raggiungere il muro di cinta.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e i mezzi di soccorso sanitario, oltre a numerosi Poliziotti Penitenziari.
Questo evento serva da ulteriore monito all’Amministrazione Penitenziaria per convincersi della necessità di intervenire con provvedimenti urgenti per la gestione di un istituto complesso, non solo per le notevoli dimensioni ma anche in quanto estremamente peculiare in relazione all’utenza ospitata. Servono uomini, mezzi e formazione professionale per ripristinare condizioni lavorative ottimali e rivedere un modello organizzativo ormai datato.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
La Segreteria Regionale Si.N.A.P.Pe
Nella giornata di ieri, venerdì 10/04/2020, presso la sezione Protetti, un detenuto italiano, già resosi responsabile, in passato, di medesime condotte infrattive, avrebbe aggredito, senza alcun motivo, due appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, dapprima l’agente di sezione, sbattendogli un cancello sulla mano e, successivamente, sferrando, una testata in pieno volto, ai danni di un vice ispettore del Corpo, intervenuto, unitamente ad altro personale in divisa, per frenare le intemperanze del suddetto recluso.
A seguito della suddetta aggressione, i malcapitati Poliziotti sarebbero stati costretti a raggiungere il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino che, dopo i dovuti accertamenti del caso, li giudicava guaribili in 5 giorni, salvo complicazioni.
Il SiNAPPe, da tempo immemore, sta denunciando il peggioramento delle condizioni lavorative all’interno delle carceri regionali, le cui cause sono ben note a questa O.S., come le possibili soluzioni che abbiamo proposto al Provveditore Regionale, senza aver mai avuto alcun risolutivo riscontro ne’ formale, ne’ fattivo.
Riteniamo, infine, inaccettabile che l’Amministrazione non abbia ancora provveduto a dare seguito a quanto disposto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ovvero l’immediato trasferimento dei detenuti responsabili di simili condotte infrattive, considerato che il detenuto in esame ha reiterato, più volte, tali comportamenti.
In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.
Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.
Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.
La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.
Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"
Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)
Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.
Segue elenco e buona lettura.
1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma) ...
Creato il 19 Febbraio 2020
2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma) ...
Creato il 18 Febbraio 2020
4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
... di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020
5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020
6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020
7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020
8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020
9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020
11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020
14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020
Il Sindacato non si sente ascoltato e promette nuove iniziative di protesta dopo quella del 14 febbraio scorso. In particolare chiedono "di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale."
A seguire l'ultimo comunicato del sindacato
II.PP. DI PARMA: altro Poliziotto infortunato
Parma 18 febbraio 2020 - Non sembra arrestarsi il numero degli infortunati nelle carceri regionali ed in particolar modo nell’Istituto di Parma, ove gli eventi critici si susseguono senza tregua.
Questa mattina, verso le 10:30, in un reparto detentivo a regime aperto della media sicurezza, 2 detenuti italiani sarebbero venuti alle mani, per futili motivi. L’agente di sezione, con grande prontezza e professionalità, sarebbe intervenuto a dividere i due ed a mettere in sicurezza la sezione, garantendo l’incolumità dei contendenti, accompagnando uno dei due nel box agenti presente nel reparto, fino all’arrivo dei rinforzi allertati per i successivi provvedimenti del caso.
Purtroppo, il suddetto Poliziotto sarebbe stato costretto a ricorrere successivamente alle cure dei sanitari del P.S. del nosocomio cittadino, ove gli sarebbe stato diagnosticato un trauma distrattivo cervicale, spalla destra e lombare, guaribile in 10 gg, salvo complicazioni.
Il Sinappe, continua ad esprimere il proprio profondo sconcerto e la propria rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa, che testimoniano come la situazione non sia più sotto controllo, anche a causa del disinteresse dell’Amministrazione e della politica, che nulla stanno mettendo in pratica per garantire la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria.
Ribadiamo, pertanto, l’intenzione di organizzare nuove iniziative di protesta per chiedere l’adozione di immediati provvedimenti che garantiscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.
Si sollecitano, in particolare ed ancora una volta, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.
F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti
(Foto di copertina: un momento della manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)
Ancora Poliziotti Penitenziari in ospedale a causa delle intemperanze dello stesso magrebino che alcuni giorni fa aveva già aggredito un medico di servizio all'Istituto.
Parma 17 febbraio 2020 - Nella serata di domenica, altri 2 poliziotti sarebbero stati costretti a recarsi in ospedale, dopo essere intervenuti a spegnere un inizio di incendio, appiccato da un detenuto magrebino, rimanendo intossicati dal fumo generato dagli oggetti bruciati dallo stesso.
Dopo essere stati sottoposti alle cure del caso, i due Poliziotti Penitenziari sarebbero stati dimessi con una prognosi di 2 gg, salvo complicazioni.
Da quanto appreso, il detenuto autore del gesto sarebbe lo stesso resosi responsabile, giorni addietro, di un’aggressione ai danni di un medico in servizio presso l’Istituto ducale.
Dal sindacato Sinappe fanno sapere che "Purtroppo, questi episodi continuano a verificarsi senza che chi di competenza, compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria, se ne faccia carico in maniera adeguata e risolutiva, motivo per cui il SiNAPPe, unitamente ad altre OO.SS., ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione e denuncia, avviato con il sit-in del 14 febbraio scorso, che ci vedrà protagonisti di ulteriori iniziative, affinché le ataviche problematiche sofferte dall'Istituto di Parma siano, senza più alcun indugio, affrontate e avviate a soluzione."
(Nella foto un momento della manifestazione del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)