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Domenica, 01 Gennaio 2017 14:51

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 52 01 Gennaio 2017

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 52 1 gennaio 2017 -
Editoriale: 2016 annus horribilis - Buon 2017! - Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017 - 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS di BO - Parmalat e Lactalis -

SOMMARIO Anno 15 - n° 52 01 gennaio 2017
1.1 editoriale 2016 annus horribilis?
2.1 auguri Buon ANNO!
3.1 eventi farm run Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017
3.2 sicurezza alimentare 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi ci si avvia verso il 2017.
5.1 parmalat - lactalis Parmalat, con l'OPA Lactalis il titolo vola ma gli azionisti non ci stanno.
6.1 promozioni "vino" e partners
7.2 promozioni "birra" e partners

20161231-Cibus-52-2016-COP

I fondi mantengono le posizioni in attesa di nuove informative utili a lanciarsi nei rialzi. Dopo una settimana con tendenze ribassiste gli ultimi scampoli del 2016 sono contraddistinti da andamenti misti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 dicembre 2016

Dopo una settimana contraddistinta da ribassi, martedì 27 dicembre, il mercato ha avuto un sussulto di ripresa su tutti i comparti: semi + 25 punti, farina + 10 dollari, mais + 9 punti, grano + 16 punti, poi in serata di mercoledi si è assistito a un modesto calo: semi – 8 punti, farina -1,30 dollari, mais -6 punti, grano -8 punti.
Mentre scriviamo l'andamento è incerto ma con una tendenza di leggero rialzo maggiormente al rialzo piuttosto che al ribasso. Comunque l'anno che sta volgendo al termine ha registrato valori superiori ai 1000 punti per il seme e ai 300 dollari per la farina.

Un segnale a dimostrazione che i fondi stanno difendendo le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya. Forti della tenuta dei consumi, rimangono in attesa di qualche notizia meteo, commerciale, fitosanitaria, politica per lanciarsi nel rally del rialzo.

La cronaca dei prezzi, della giornata di mercoledi, registrava la farina soya proteica partenza porto a 369 pronta, con problemi di fisicità e condizionamento qualitativo, 369 per il 2017, e 363 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno pur anch'essa manifestando seri problemi disponibilità fisica. Il girasole proteico a 142,00, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 2017, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 179, il grano zootecnico al porto 180.
Sempre ferma la logistica estera, mentre quella nazionale funziona a a ritmo alternato sia per i camion che per i treni.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 168, il marzo 167, l'aprile/maggio a dlr 169 contro il giugno a dlr 172. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro164, gennaio/marzo euro 163, aprile maggio 165, il giugno 167.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena.

Indicatori internazionali 29 dicembre 2016


l'Indice dei noli è salito a 961 punti, il petrolio è attorno a 53-54$ e l'indice di cambio segna 1,04523.

CON L'OCCASIONE PORGIAMO GLI AUGURI DI UN PROSPERO E FELICE ANNO NUOVO.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Domenica, 25 Dicembre 2016 14:37

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 Dicembre 2016

Editoriale: Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo? - Buon Natale! - Formaggi DOP sempre più padroni del mercato. - Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi - Questo Matrimonio s'ha da fare - Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta - Vino, Tendenze e dinamiche recenti

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 dicembre 2016
1.1 editoriale Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo?
2.1 auguri Buon Natale!
3.1 lattiero caseario Formaggi DOP sempre più padroni del mercato.
4.1 zootecnia "Più resa e più benessere"
4.2 Vino Emilia Wine, Davide Frascari confermato alla presidenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.
6.1 turismo enogastronomico Questo Matrimonio s'ha da fare
7.1 grano e cereali Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta.
8.1 vino Ismea. Vino, Tendenze e dinamiche recenti
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

 

Venerdì, 23 Dicembre 2016 08:40

Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.

Si attenuano i problemi di siccità dell'Argentina. Il cambio sfavorevole condiziona i prezzi in Eurozona. Nel 2018 si prevede una riduzione di soia coltivata in Argentina e in Brasile.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2016
Il mercato della soia comincia a risentire delle piogge che stanno attenuando i problemi di siccità registrata in Argentina, nonché dell'approssimarsi del raccolto in Brasile. Una pressione che tende a ridimensionare i valori pur stando sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. Un vantaggio che, almeno per l'eurozona, in parte si è vanificata a causa del rafforzamento del dollaro sull'euro, il cui indice ha toccato anche 1,035 nella giornata di martedi scorso (era da 2002 che non accadeva).

Come è intuibile i prezzi rimangono sotto l'influenza del cambio determinando, per la farina di soia proteica, partenza porto, la quotazione di 359 pronta (con problemi di disponibilità e condizionamento qualitativo), 360 per il 2017, e 356 per il gennaio dicembre 2018, mentre per la normale 8 euro in meno, ma anche in questo caso si sono riscontrati problemi di quantità fisica disponibile. Il girasole proteico è quotato a 202, il girasole normale a 150, il mais al porto a 178, il grano zootecnico al porto 180.

Proseguono comunque i noti problemi connessi alla logistica estera che manifesta disponibilità a "singhiozzo" sia per i camion sia per i treni merce.
Mercato interno abbastanza stabile con consumi contenuti, qualche riflessione va invece fatta sulla farina di soia riguardo al mercato del 2018. Si fa sempre più concreta la possibilità che, per ragioni diverse, sia Argentina e sia Brasile, destinino maggiori superfici alle coltivazioni di mais a discapito della soia già a partire dal 2017.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 166, l'aprile/maggio a dlr 167 contro il giugno a dlr 170. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro 164, gennaio/marzo euro 163.
Il grano feed dall'Ucraina quota spot dlr 168. Il gennaio/febbraio/marzo a dlr 171 mentre l'agosto a dlr 170. Dagli altri paesi della UE, il grano feed, per il dicembre è fissato ad euro 163, il gennaio euro 164 e il febbraio ad euro 165 il marzo ad euro 166. A questi valori va aggiunto il nolo che dal mar nero oggi si aggira sui 20 dollari alla tonn.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena e si sta valutando anche import di manioca.

Indicatori internazionali 21 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 914 punti, il petrolio è attorno a 54$ e l'indice di cambio segna 1,04005.

  

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 18 Dicembre 2016 14:30

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 Dicembre 2016

Editoriale: Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo. Crollo del latte spot. Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro. Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro. Export reggiano a +2,6%. Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 dicembre 2016
1.1 editoriale Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo
1.2 auguri Buon Natale!
2.1 lattiero caseario Crollo del latte spot
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro
3.2 turismo Fornovo: torna a vivere la via Francigena
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati senza particolari oscillazioni
6.1 export Export reggiano a +2,6%.
7.1 eventi e territori Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto
8.1 consumi Ismea, ancora in contrazione i consumi domestici
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

20161218-Cibus-50-18dic16

Alcuni analisti finanziari ipotizzano la parità tra Dollaro e Euro già dal prossimo gennaio. Il rialzo dei tassi di interesse statunitense e le dichiarazioni di ulteriori innalzamenti nel caso proseguisse la medesima tendenza economica degli USA ha messo le ali al dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 dicembre 2016
Il rialzo dei tassi USA e l'annuncio che ne seguiranno altri se l'economia americana proseguirà con questa tendenza ha messo le ali al Dollaro. Nella sola giornata di giovedi l'Euro lo è passato da 1,060 a 1,038.

I riflessi sui prezzi sono evidenti e, a mero titolo esemplificativo, ecco quello che accadrebbe ai prezzi della soia proteica:
314,60 $ a gennaio 2017 (quotato il 16/12/2016) base tonnellata corta x 1,1023= 346,78 $+ 30$ di premi/nolo = 376.78$ /1,0600 = 355,45€ che aggiornata con il cambio a 1,038 diventano 362,99€ quindi con una differenza di 7,54 euro alla tonnellata.

Qualche esperto di finanza internazionale è arrivato a ipotizzare la parità tra le due monete (€/$) ipotizza la parità già nel prossimo mese di Gennaio.
Una eventualità che avrà logica conseguenza su tutti i prezzi dei prodotti d'importazione e non solo.

Oggi (16/12/2016 ndr) la quotazione della farina di soya proteica partenza porto ha registrato: 362€ pronta, 363€ per il 2017, e 357€ per il gennaio giugno 2018, la normale da 8 a 10 euro in meno. Il girasole proteico a 202, il girasole normale a 152, il mais al porto a 177 e il grano zootecnico al porto 180€.

Alle difficoltà generate dalle condizioni di mercato occorre aggiungere le problematiche contingenti connesse alla logistica. In particolare a risentirne maggiormente sono le merci provenienti dall'estero che trovano ostacoli sia circa le disponibilità di trasporti gommati in questo specifico periodo natalizio sia per le difficoltà di intercettare merci di ritorno ai paesi di origine, con evidente innalzamento delle tariffe.

Il Mercato interno invece rimane abbastanza stabile con consumi contenuti.

Il comparto delle Bioenergie è sempre alla spasmodica ricerca di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale e sorgo.

Indicatori internazionali 16 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 966 punti, il petrolio è attorno a 51$ e l'indice di cambio segna 1,04372.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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L'USDA dello scorso venerdi non ha portato novità. I mercati hanno confermato una certa stabilità. Uniche leggere azioni speculative nel comparto della soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 dicembre 2016
Periodo contraddistinto da grandi raccolti e grandi scorte su tutti i prodotti e in tutte le aree del mondo.
Questo è in sostanza quanto uscito dalla pubblicazione dei dati dell'USDA di venerdi scorso. Ancora d'attualità il rischio siccità in Argentina e ciò spiegherebbe il termometro in salita per sul seme e sulla farina di Soia.

Segno meno invece per l'olio di soia che potrebbe soffrire delle politiche statunitensi essndo stato posto a capo dell'EPA (l'organismo USA per le energie alternative) un sostenitore delle politiche energetiche tradizionali, quindi connesse al petrolio.

Per i raccolti del corn il Brasile passa ad una stima di un raccolto di 86,50 milioni di tons contro 83,50 di novembre (e 67 della scorsa campagna ). Quello Argentino è confermato a 36,50 milioni di tons (e 29 della scorsa campagna). E questi paesi sono, dopo gli USA , il 2° e 3° paese esportatore più importante del mondo.
Aumentano anche le produzioni della Cina (a 219,55 milioni di tons contro 216) e del Canada (a 132,20 contro 12,50), ma questi non incidono sul commercio del mondo perchè non sono paesi esportatori.
Sulla soia non vi sono novità: i raccolti del Brasile e dell'Argentina sono stati stimati uguali a quelli di novembre (rispettivamente a 102 milioni di tons e 57).
La produzione USA, le esportazioni, i consumi interni, gli stock di fine campagna: uguali a quelle del novembre.
Uguali a novembre anche le importazioni della Cina (86 milioni di tons).

Il mercato nazionale è stato invece di difficile interpretazione sia per quanto concerne il mercato dei cereali che per i semi oleosi anche per la concomitanza della chiusura della borsa merci di Bologna nella giornata dello scorso giovedi. Comunque, in linea generale, è prevalso il segno della stabilità.

Indicatori internazionali 12 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 1.090 punti, il petrolio è risalito attorno 54$ e l'indice di cambio segna 1,05683.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 11 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 Dicembre 2016 -
Editoriale: Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato. In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare. L'Italia s'è desta. Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione. "Dai falsi miti al piacere del cibo". Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival. Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola

SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016
1.1 editoriale Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato.
2.1 lattiero caseario In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare
3.1 politica-referendum L'Italia s'è desta
3.2 nomine Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione
4.1 Imprese e propensione all'investimento Luci e ombre nel terziario.
6.1 Alimentazione e comunicazione "Dai falsi miti al piacere del cibo"
7.1 eventi e territori Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival
8.1 Agricoltura Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

20161211-Cibus-49 2016-COP

A incidere positivamente sul valore aggiunto agricolo del terzo trimestre gli esiti positivi della campagna di produzione del mais, la crescita della macellazione del suino e delle consegne del latte vaccino.

Roma - Tra luglio e settembre 2016, il valore aggiunto agricolo ha registrato una crescita del +1% rispetto al corrispondente periodo del 2015.


I dati divulgati il 1° dicembre dall'Istat, indicano una tendenza crescente del settore agricolo che continua a contribuire favorevolmente al trend dell'economia nazionale. Nel terzo trimestre dell'anno, il valore aggiunto conseguito dal settore ha registrato una variazione positiva di un punto percentuale su base annua: il suo livello si attesta su 7,27 miliardi, in aumento di 74 milioni sul livello del corrispondente trimestre 2015 in termini reali.
A incidere positivamente sul valore aggiunto agricolo del trimestre gli esiti della campagna di produzione del frumento duro che secondo le prime stime dell'Istat chiuderà con un raccolto record di 5 milioni di tonnellate, la crescita del settore suinicolo dove si registra un incremento della macellazione nei primi 7 mesi del 2016 (+3,4% su base tendenziale) e quella delle consegne di latte vaccino che - nel terzo trimestre 2016 - fanno registrare un + 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.

La crescita dell'economia italiana trova conferma anche negli ultimi risultati sul fronte del mercato del lavoro: i dati Istat relativi al mese di ottobre indicano che il tasso di disoccupazione si attesta all' 11,6% e il dato è particolarmente positivo per la disoccupazione giovanile (36,4%), ai minimi dal 2012.

20161202-Ismea-grafico
(Fonte Ismea 2 dicembre 2016)

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Cambio al vertice dirigenziale tra esperti del settore. A Parma arriva Giorgio Collina mentre Ivan Cremonini va alla guida del Consorzio Agrario dell'Emilia. Il passaggio di consegne si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza dei dipendenti e di Giorgio Grenzi, presidente del Cap.

Parma, 6 dicembre 2016

Il Consorzio Agrario Parma (CAP) ha da poche ore un nuovo direttore. Si tratta del bolognese Giorgio Collina, che prende il posto di Ivan Cremonini, al cui fianco aveva già lungamente operato, nel territorio bolognese e al quale è legato da un'amicizia di vecchia data. Il passaggio di consegne si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza dei dipendenti e di Giorgio Grenzi, presidente del Cap, il quale ha sottolineato le tre doti di Cremonini, che hanno consentito di recupeare e potenziare il Consorzio: professionalità, dedizione, grande onestà e correttezza.
Il curriculum del cinquantasettenne Collina, sposato e con un figlio, lo vede dapprima interprete diretto dell'attività agricola come fattore di una cooperativa bolognese, dal 1980 al 1996. In seguito entra nel Consorzio Agrario di Bologna, per poi diventare, nell'ordine: agente di vendita a Imola, capo area, direttore della società Quality Cid, controllata dal Consorzio bolognese, attraverso la quale conosce mercati esteri, prezzi e segreti degli andamenti dei diversi mercati. Nel 2013 diventa direttore del Consorzio Agrario di Perugia e poi ricopre lo stesso ruolo in Piemonte dove conduce una grande opera di fusione dei Consorzi del Piemonte orientale (Alessandria, Novara e Vercelli), poi approda alla direzione del Piemonte Nord Ovest (Torino, Asti, Cuneo) insieme a parte della Liguria (Imperia, Savona).
Durante il passaggio di consegne, il direttore uscente ha evidenziato di lasciare un Consorzio.
Di fatto Cremonini, arrivato all'inizio del periodo commissariale, ha tracciato il percorso strutturale dell'asset aziendale operativo con cui il Cap si è riappropriato delle proprie funzioni e sfere d'azione nel campo agroalimentare. Nel contempo è riuscito, in collaborazione con il suo staff, nell'impresa di mettere in sicurezza l'occupazione e infondere entusiasmo indispensabile per il presente e il futuro ai dipendenti.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario Parma)

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