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Giovedì, 19 Gennaio 2017 17:36

MARCA 2017: UN'EDIZIONE DA RECORD

"La marca del distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto". Il focus del convegno di apertura.

18 gennaio 2017, Bologna - Grande successo, oggi, per la giornata di apertura di "Marca 2017", la due giorni dedicata al mondo della Marca del Distributore, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM.
"Abbiamo aperto oggi un'edizione di Marca che conferma il positivo trend evidenziato dalla manifestazione negli ultimi anni - dichiara Franco Boni, Presidente BolognaFiere - con un'ulteriore significativa crescita nelle presenze e nella superficie espositiva, che evidenzia il dinamismo di un settore in espansione nel quale trova ampie opportunità di business il tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Il supporto che la manifestazione offre, anche in termini di internazionalizzazione del made in Italy - prosegue il Presidente Boni - ci spinge a ricercare, assieme ai nostri Partner, sempre nuovi strumenti per la business community di riferimento".

Durante il Convegno di apertura, organizzato da ADM sul tema: "Marca del Distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto", è stata presentata l'interessante ricerca di GFK con l'intervento "I nuovi processi d'acquisto dei consumatori".

Secondo la ricerca GfK illustrata al convegno Marca 2017 "in un clima di insicurezze diffuse, la Distribuzione Moderna, comunica piacere e benessere nel fare la spesa per tutti i segmenti della popolazione, dai meno attrezzati culturalmente ed economicamente, ai più esperti e di buone risorse. Perché la Distribuzione Moderna, riconoscono le persone che la frequentano, mai come oggi appare in grado di intercettare e soddisfare bisogni e attese, con prodotti di marca propria e di marca industriale, e con prezzi alla portata di tutti i portafogli. In questo quadro la Marca del Distributore (MDD) sta diventando un riferimento importante e assume i valori e la reputazione dell'insegna. Viene sempre più considerata come una marca a tutti gli effetti, con degli specifici plus: ottimo rapporto qualità-prezzo, ampiezza dell'offerta anche nei segmenti più innovativi e premium, un suo ruolo positivo per la crescita del Paese. Il contatto diretto con il produttore-distributore, l'insegna stessa, diventa la filosofia della marca, un orientamento di rilievo per tutti i segmenti di responsabili d'acquisto. Un prodotto, infine, con ulteriori prospettive di crescita: il 78% degli italiani si dichiara propenso ad acquistare prodotti della MDD" commentano a doppia voce Giuseppe Minoia e Gianluca Nardone di GFK.

Grande attenzione anche per l'intervento di Guido Cristini - Professore di Marketing dell'Università di Parma incentrato sul "Segmento Premium: la svolta di qualità della MDD".
Per la Marca del Distributore (MDD) il 2016 appare un anno di svolta nel quale si assiste ad una crescita (+0,3 di quota) per una quota che si attesta al 18,6%. Tra i fattori di successo va segnalato il rilevante sviluppo dei segmenti premium. Si tratta di prodotti che per qualità, varietà, sostenibilità ed etica non sono inferiori ai prodotti più qualificati presenti nel mercato. L'universo "del premium" a MDD è cresciuto del 15% nel corso dell'ultimo anno e rappresenta sempre di più una scelta importante e riconosciuta dallo stesso consumatore finale.
"Il successo che la Marca del Distributore ha riscosso nel 2016 è il risultato di una straordinaria attività di progettazione e di sviluppo che la distribuzione ha saputo realizzare, in particolare nell'universo del "Premium", dove i fattori di scelta del consumatore sono la qualità, l'innovazione, la sostenibilità e la varietà. In questo senso le Marche del Distributore premium rappresentano una significativa opportunità per piccole imprese industriali che possono così fare conoscere al grande pubblico quei giacimenti di qualità, di eccellenza e di sostenibilità che altrimenti sarebbero confinati unicamente in micro territori, secondo modalità e logiche artigianali." - aggiunge Guido Cristini.

Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia e Bruno Aceto Ceo di GS1 Italy hanno poi invitato a riflettere su "Il progetto Immagino e nuove viste sui consumi".
Bruno Aceto, ha introdotto il progetto focalizzandosi sui trend in atto: "I consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti informativi assolutamente centrali per costruire una relazione di valore con loro: "informare bene" è oggi una delle mission costitutive per le imprese. Manca ancora, tuttavia, una misurazione reale del rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato. L'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy nasce per colmare questo vuoto".
"Grazie all'accordo strategico tra Nielsen e GS1 Italy, per la prima volta, è possibile misurare i trend di consumo che svelano come cambiano i comportamenti di acquisto degli italiani» ha dichiarato Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia. "Dall'incrocio dei dati Immagino contenenti le caratteristiche dei singoli prodotti con i dati di venduto, di consumo delle famiglie e di fruizione dei media rilevati da Nielsen, è possibile tracciare un quadro di come sia cambiata la dieta degli italiani, individuando gli acquirenti principali per ogni segmento di mercato e identificandone la dieta mediatica che consente alle aziende di ottimizzare gli investimenti media e raggiungere il proprio target in maniera più efficace" ha concluso Fantasia.

"Il convegno di apertura e l'intera kermesse Marca 2017 si confermano un appuntamento imperdibile per tutto il mondo d'imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore. Un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori" – afferma Giorgio Santambrogio, Presidente di ADM. "Un'evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da "Private Label" a "Marca del Distributore": non siamo, infatti, di fronte solo a una questione semantica, ma a un autentico cambio di posizionamento. Se prima la marca commerciale esprimeva solo un'opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d'offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del Largo Consumo". – conclude Giorgio Santambrogio, con l'intervento "Siamo l'industria del commercio".

(Galleria immagini fiera - in fondo pagina)

 

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Una sommatoria di fattori hanno scatenato l'impennata della soia. Dai dati USDA, che prevedono una riduzione di 4 milioni di tonnellate di soia, alla situazione meteo sfavorevole in Argentina, i fondi cercano di trarre nuovi vantaggi e spingono al rialzo le quotazioni di soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2017
I dati USDA, come avevamo anticipato, hanno dato una scossa rialzista ai vari mercati. Le previsioni meteo negative, relativamente alla sconfinata area dell'Argentina, hanno dato ulteriore spinta al mercato producendo una ulteriore ondata di aumenti a partire da venerdì. Una situazione che ha influenzato in modo particolare le quotazioni della soia e che sta coinvolgendo anche il settore dei cereali.

I fondi, come prevedibile, confermano ancora una volta di essere veri padroni delle tendenze del marcato non avendo mai smesso di credere ad un rincaro del comparto soya e ora hanno tutti gli elementi plausibili per dare una ulteriore spinta verso l'alto delle quotazioni.
"..... le Borse di Buenos Aires e di Rosario - scrive un analista - stimano che su un seminativo totale del paese di circa 20 milioni di ettari, potrebbero non riuscire ad essere seminati circa 300/400.000 ettari", mentre un altro stimato analista internazionale (Mr. Cordonnier) stima che questi ettari potrebbero essere 500/600.000. La Borsa di Rosario parla di un possibile raccolto da 53/54 milioni di tonnellate contro la precedente previsione di 56 e l'USDA di giovedì era a 57. Il tutto si riassume in un deficit di max 4 milioni di tonnellate che non sono poca roba ma nemmeno una enormità, comunque sufficienti per giustificare le reazioni ascendenti dei fondi.

Infatti tutto questo ha messo le ali al mercato dei semi di soya e della farina, che logicamente peserà su tutti i proteici, ma potenzialmente in grado di influenzare altri comparti.
La reazione del mercato, a livello prezzi, è stata immediata con la farina di soya proteica a 380 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farine di soya convenzionali, no Ogm anche e soprattutto per la sostenutezza del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free. Il differenziale tra convenzionale e geneticamente modificato sulla 44 si attesta ormai a otre 40 Euro tonnellata.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Le aspettative per una calmierata ai mercati rimangono legate al peso dell'abbondante raccolto brasiliano, a un miglioramento meteo dell'Argentina e alle mosse del Governo Trump.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06518.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 15 Gennaio 2017 15:06

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 Gennaio 2017

Editoriale: Toccherà anche a noi. Lattiero, si volta pagina e...tutto come prima. MARCA a Bologna, private label in mostra. Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione. Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori. Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali. Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna.

SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 gennaio 2017
1.1 editoriale Toccherà anche a noi!
2.1 lattiero caseario Si volta pagina e... tutto come prima
3.1 eventi Marca, 18 e 19 gennaio a Bologna. Private label in mostra
3.2 eventi Marca Formaggi DOP. Mulino Alimentare spa al Marca di Bologna.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora volatili. Oggi gli attesi dati USDA.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione.
6.1 Pomodoro Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori
6.2 ambiente Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali
8.1 energia Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore. A Bologna dal 18 al 19 Gennaio per l'esposizione, la formazione e le tendenze di mercato della distribuzione moderna.

di redazione - Bologna, 11 gennaio 2017 - Sarà inaugurata il prossimo mercoledi 18 gennaio la più importante manifestazione italiana e la seconda in Europa, dedicata alla Marca Del Distributore (MDD). Due giorni in cui tutte le insegne della Distribuzione Moderna sono presenti con i la loro gamma di prodotti e con le novità.

Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore.

A Marca gli operatori hanno l'occasione per entrare in contatto con espositori qualificati che rappresentano l'industria manifatturiera italiana ed estera, perché la fiera rappresenta il luogo dove le principali Insegne della Distribuzione Moderna operanti in Italia espongono con un proprio spazio espositivo, dove trovare le ultime referenze della MDD lanciate sul mercato.

La manifestazione offre esclusivi strumenti di formazione ed informazione: durante i Convegni vengono analizzati i trend di mercato del settore MDD, l'evoluzione dei consumi e dei comportamenti d'acquisto dei prodotti MDD.

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Dopo il pressing del Movimento 5 Stelle dal 2018 al via le analisi. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S: "Soddisfatti ma si è perso molto tempo. Adesso escludere il pesticida dai disciplinari di produzione integrata così come hanno già fatto altre Regioni".

Bologna 10 gennaio 2017 - La Regione effettuerà finalmente il monitoraggio del glifosato nelle acque superficiali. Ad annunciarlo è la stessa Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che nelle scorse settimane aveva presentato l'ennesimo accesso agli atti per conoscere quanto la Regione stava facendo per il controllo del pesticida utilizzato soprattutto in agricoltura.
"Anche se con largo e colpevole ritardo, finalmente la Regione ha inserito nei piani di monitoraggio delle acque il glifosato – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di una decisione che attendavamo da tempo e che è arrivata anche grazie al nostro pressing su Giunta e ARPAE". Il monitoraggio per il momento riguarderà solo quelle superficiali e 2 invasi per le potabili mentre per quelle sotterranee bisognerà invece aspettare ancora. "Si tratta sicuramente di una notizia molto positiva anche se di negativo c'è che, essendo la Regione in un ritardo siderale su questo argomento, il monitoraggio non inizierà prima della fine del 2017 e in modo strutturale soltanto all'inizio del 2018" aggiunge Silvia Piccinini. La Regione, infatti, solo poco tempo fa ha stanziato i fondi per dotare il laboratorio specialistico di ARPAE (sede di Ferrara) della necessaria strumentazione per procedere con il monitoraggio del glifosato e del suo metabolita AMPA. ARPAE, inoltre, ha attivato le procedure per l'acquisizione di tutta la strumentazione idonea attraverso l'attivazione di una gara europea il cui iter prevede tempi molto lunghi (circa sei mesi). Subito dopo lo strumento sarà sottoposto a collaudo e, previa adeguata formazione specialistica del personale addetto, tarato. "Visto che si dovrà attendere ancora un altro anno per avere i primi campionamenti e risultati chiediamo che in questi mesi di vuoto si porti avanti una convenzione con ARPA Toscana – conclude Silvia Piccinini - Nei mesi scorsi, proprio grazie a un monitoraggio di quel tipo, si dimostrò come il glifosato non fosse presente in Emilia-Romagna semplicemente perché nessuno lo aveva mai cercato. Inoltre è necessario che sia eliminato dai disciplinari di produzione integrata e dalle varie deroghe stagionali così come hanno già fatto altre Regioni".

Meno seme, meno stock e minori semine. I dati USDA hanno scatenato il terremoto sui mercati. Mercato delle bioenergie ancora in difficoltà.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2017
I dati USDA di giovedi scorso hanno scatenato un terremoto nel comparto soya e sembrano preannunciarne un altro nel comparo grano. A scombussolare il mercato la stima di una mionore produzione USA di seme pari a circa 2 milioni di tonnellate inferiore a quella degli analisti. Inoltre gli stock di fine raccolto segnano 1,30 milioni di tonnellate in meno. Infine la superficie seminata a grano invernale in USA risulta essere di circa il 10% inferiore rispetto alla campagna precedente, mentre era stato stimato un calo del 5 %.

Questo ha messo le ali al mercato, con i semi di soya che hanno chiuso a + 29 punti, la farina a +13 Dollari, mentre il grano a chiuso a + 7 punti e il mais in trascinamento con un modesto + 1. Quindi i fondi hanno avuto ragione a restare lunghi di posizioni sul comparto soya cosa che ormai si notava da diversi mesi.

Comunque merce non ne manca infatti i dati mondiali il grano a 752,69 milioni di tonnellate contro 751,26 di dicembre- il mais a 1037,93 contro 1039,73 - il seme a 337,85 contro 338. Mentre gli stock sono tutti in linea con quelli degli analisti il grano a 253,29 tonnellate contro una attesa di 252,01 - il mais a 220,98 contro 221,94- e il seme a 82,32 contro 82,58.
Per i prezzi dovremo attendere le reazioni del mercato che comunque saranno significativamente al rialzo per il comparto soya, e quindi per tutti i proteici. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farina di soya convenzionale e no Ogm dovuto alla chiusure di impianti sia per il sostegno del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free.
Intanto i mercati dei cereali esteri continua un momento di stasi, per il mais ma di tensione per i cereali autunno vernino colpiti dal gelo senza avere la protezione del manto nevoso. Adesso vedremo come reagiranno ai dati USDA.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

La situazione del mercato rimane perciò ancora molto complessa.

Indicatori internazionali 13 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 892 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06335.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Volatilità ancora accentuata in questo inizio d'anno difficile e confuso. I dati provenienti dall'USDA di questa sera potrebbero attenuare l'incertezza che i mercati manifestano in questo periodo a cavallo dell'anno.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 gennaio 2017
Il mercato continua a mantenere una forte volatilità speculativa. Nella serata di martedi, ia fronte di stime ufficiali del raccolto Brasiliano previsto prossimo a104 milioni di tonnellate anziché le stimate 102 dell'Usda di dicembre, i valori della soia sono cresciuti. Una motivazione potrebbe essere la vicinanza dei dati USDA e comunque una certa prudenza dei fondi.
Il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi difendono le loro posizioni lunghe.

Una panoramica sui prezzi registrati martedi sera: farina di soya proteica partenza porto, 367 pronta, 364 per il febbraio-dicembre 2017, e 359 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 194, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 185. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ben solido il mercato delle farina di soya convenzionale.
Intanto i mercati dei cereali esteri registra un momento di stasi per il mais e di tensione per i cereali autunno vernini, colpiti dal gelo e privi della protezione del manto nevoso.

Mercato delle Bioenergie: prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Un inizio anno tutt'altro che facile nonostante la ricchezza di commodities e consumi internazionali in linea con le aspettative ma distribuiti in modo difforme per macro aree geografiche.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2017

l'Indice dei noli è sceso a 926 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,05123.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 08 Gennaio 2017 14:32

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 Gennaio 2017

Editoriale: Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra - In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti - IER, una bussola per conquistare i mercati esteri - Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione. - Carni. Aperta la strada per le Filippine - Ismea. Il mercato della frutta in Italia.

SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 gennaio 2017
1.1 editoriale Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra
3.1 crisi Reggio Emilia. In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti
3.2 export imprese IER, una bussola per conquistare i mercati esteri
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione.
5.1 export Carni. Aperta la strada per le Filippine
6.1 frutta Ismea. Il mercato della frutta in Italia
7.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

cibus-1-17-COP

Domenica, 08 Gennaio 2017 08:38

Ismea. Il mercato della frutta in Italia

Negli ultimi mesi il mercato della frutta è stato contraddistinto dai prodotti tipici del periodo autunnale e invernale. In particolare l'offerta nazionale è stata caratterizzata dalla presenza di mele, pere, kiwi, ma anche di susine e uve da tavola.

La produzione europea di mele è stimata in circa 12 milioni di tonnellate con una flessione del 3% rispetto al 2015 (Wapa). Per l'Italia, le stime di Assomela e Cso prevedono un raccolto simile a quello del 2015 (-0,8%), frutto del bilanciamento tra il calo produttivo registrato in Alto Adige (-5,7%), la sostanziale stabilità del Trentino (-0,1%) e le variazioni positive delle altre regioni (+7,7%).
Per quanto concerne le pere, il Cso stima una produzione 2016 di 678 mila tonnellate, in flessione dell'11% rispetto all'anno precedente. A livello di Unione europea il Wapa prevede una flessione del 9% rispetto al 2015.

La produzione nazionale di kiwi è stimata in circa 469mila tonnellate, in flessione del 20% rispetto al livello produttivo record del 2015, che ammontava a 588mila tonnellate (Cso). I frutti dovrebbero raggiungere calibri medio grandi e di conseguenza i listini medi sono attesi in netto rialzo rispetto alla campagna commerciale 2015/2016. Le flessioni produttive riguardano tutte le principali aree e in particolare il Lazio, tornato su livelli simili al 2014, dopo il raccolto record del 2015. Una particolare menzione va fatta alla situazione del Veneto dove gli actidinieti sono flagellati dal problema dell'asfissia radicale.

Per quanto concerne i corsi, il termometro del mercato è dato dall'indice dei prezzi all'origine di Ismea ed è utile per tracciare un quadro dell'andamento di mercato del paniere di prodotti ortofrutticoli. A partire dallo scorso maggio, l'indice indica una ripresa delle quotazioni rispetto ai due anni precedenti.

La tendenza positiva degli ultimi mesi è da ricondurre prevalentemente al buon esordio del kiwi Hayward e alle quotazioni di uve da tavola e di alcune varietà di mele e pere che hanno registrato prezzi all'origine nettamente superiori al 2015.

(in allegato il documento completo ismea)

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Mercato internazionale ancora incerto. In attesa dei dati USDA del prossimo 12 gennaio i segnali di queste prime ore del 2017 mostrano una tendenza alla volatilità. Tendenze ribassiste per il corn.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 gennaio 2017
Il mercato riparte con una forte volatilità dettata dalle azioni speculative, stante la vicinanza con la pubblicazione dei dati USDA del 12 gennaio e condizionato sempre dal meteo nel Sud America: parte nord est del Brasile con siccità, mentre in Argentina piogge più intense di quanto fosse atteso.

Nella serata di martedi il mercato ha segnato una fase mista di tendenze, con il calo del seme -16 punti, la farina -6,50 dollari, il corn + 6 punti, il grano +1,80 punti ma comunque il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi, come anticipato nell'ultimo bollettino del 2016, continuano a difendere le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya, e forti della tenuta dei consumi aspettano solo qualsiasi notizia meteo, commerciale, fitosanitaria o politica per giustificare una fase al rialzo. Gli elementi ribassisti sono limitati ma in mano a una moltitudine di operatori, mentre gli elementi rialzisti sono molteplici e per di più in mano a pochi potendo perciò esprimere maggiore forza sul mercato.

La situazione ufficiale dei fondi, uscita venerdì sera, mostra ancora tendenze ribassiste sul corn e sul grano dove sono "corti" e mentre al rialzo sul seme/farina/olio. Il "corto" del grano è di - 108.927 contratti, il "corto" del corn è a - 113.648. Diversamente il "lungo" del seme è a + 107.075 il "lungo" della farina è a +19.537il "lungo" dell'olio è di + 85.522.
Riguardo ai prezzi, martedi sera si registrava la farina soya proteica partenza porto, 365 pronta, 363 per il febbraio-dicembre 2017, e 362 per il gennaio-dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 195, per il pronto e 193 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 182.

Il mercato dei cereali sui silos interni più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ancora ben saldo il mercato delle farine di soya convenzionali No-Ogm a causa delle chiusure degli impianti sia per le condizioni di mercato del seme di soya, anch'esso condizionato dalla logistica. Sempre nella serata di martedi la farina di soya convenzionale quotava 403 euro con un differenziale, rispetto a quella NO Ogm prossimo a 50 euro ton.

Il mercato dei cereali esteri:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 170, il marzo 166, l'aprile/maggio a dlr 167 il giugno a dlr 169 Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) gennaio/marzo euro 164, aprile maggio 164, il giugno 165.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, che in Piemonte è stato venduto a 160 euro ton. partenza, o altri cereali alternativi

Indicatori internazionali 4 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 953 punti, il petrolio è attorno a 53$ e l'indice di cambio segna 1,04163.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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