Nella serata di venerdi personale della Squadra Amministrativa della Questura ha notificato al titolare delle licenze del circolo privato Sahara club di Modena, un cittadino marocchino di 44 anni, il provvedimento adottato dal Questore di Modena -ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S.- con cui per ragioni di salvaguardia dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica è stata disposta la sospensione delle licenze.
Alla base del provvedimento, che ha interessato il circolo di piazza della Cittadella, sono stati i numerosi controlli effettuati da ottobre del 2017 in cui è emersa una abituale presenza di persone gravate da precedenti per reati di vario genere, anche per violazione della normativa sugli stupefacenti.
Da ultimo, nel controllo effettuato da personale del Reparto Prevenzione Crimine, in data 1 marzo scorso, un cittadino straniero clandestino era stato sorpreso con 30 gr. di cocaina e 15 gr. di hashish.
Tutti gli elementi hanno, quindi, consentito di effettuare una valutazione di rilevante esposizione a rischio per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica che ha reso necessaria l'adozione dell'atto in questione per la durata di 30 giorni.
Nella giornata di ieri (benerdi 9 marzo), personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha effettuato un controllo straordinario del territorio con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.
I servizi sono stati finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle rapine, dei furti in abitazione e agli esercizi commerciali, interessando le zone della città che presentano maggiori criticità sul fronte sicurezza.
Complessivamente sono state identificate 69 persone e controllate 48 autovetture.
Gli operatori hanno effettuato anche posti di blocco lungo le principali arterie stradali per il controllo del flusso veicolare in entrata ed uscita dalla città e hanno effettuato un servizio specifico presso il mercato cittadino mirato alla repressione dei reati predatori.
Attenzionate anche le aree ove abitualmente stazionano i parcheggiatori abusivi.
Nella giornata dedicata alle donne, la Polizia di Stato modenese ha organizzato nell'ambito della Campagna "Questo non è amore" una serie di iniziative, coinvolgendo non solo il capoluogo, ma anche la provincia.
Due sono stati i punti di ascolto predisposti a Modena, uno presso il Centro Commerciale "I Portali", nel corso della mattinata dell'8 marzo, l'altro a corollario della manifestazione podistica "Donne in corsa", nel tardo pomeriggio.
Non poteva di certo mancare nella centralissima piazza Roma, punto di partenza e di arrivo della competizione al femminile, dove si sono radunate centinaia di donne, l'équipe della Questura di Modena, specializzata contro la violenza di genere.
"Insieme alla gente, vicini a chi ha bisogno, al fianco della comunità", queste le parole d'ordine che accumunano l'operato e l'impegno della Polizia di Stato.
In provincia sono stati organizzati dai Commissariati di P.S. di Carpi, Sassuolo e Mirandola degli incontri sul tema, che hanno coinvolto gli studenti di alcuni istituti scolastici della provincia.
Traendo spunto da una frase di Kofi Annan del 1993, allora Presidente delle Nazioni Unite, che recita "la violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fintanto che continuerà, non potremmo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace", gli alunni del Liceo Fanti di Carpi sono stati invitati a riflettere sul rispetto delle donne e il rifiuto della violenza.
Con gli studenti del IIS Elsa Morante di Sassuolo sono stati approfonditi numerosi aspetti legati alla violenza di genere, tra cui le cause sociologico-culturali, gli strumenti di contrasto che il legislatore ha adottato per arginare il fenomeno, le varie tipologie in cui essa si può estrinsecare.
Anche all'Istituto Superiore G. Galilei di Mirandola, la Polizia di Stato ha lasciato il proprio segno, sensibilizzando i giovani al rispetto delle differenze, al superamento degli stereotipi di genere e alla necessità di denunciare qualsiasi atto di violenza.
Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 31 per il reato di lesioni gravissime.
Il fatto è avvenuto all'interno di un campo nomadi di Mirandola; la vittima, un uomo di 54 anni, raggiunta da un pugno, è caduta rovinosamente a terra. Trasportato da personale del 118 presso l'Ospedale di Baggiovara le sue condizioni sono peggiorate. Sottoposto ad intervento chirurgico, attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di coma.
Sono in corso le indagini da parte del Commissariato per fare chiarezza sulla vicenda ed individuare ulteriori eventuali soggetti coinvolti.
Ladro seriale arrestato dalla Polizia di Stato in esecuzione di un ordine di carcerazione
Nella giornata di martedi, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino ucraino di anni 38, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.
Lo straniero deve espiare la pena residua di mesi 11 e giorni 28 di reclusione per i reati di furto aggravato e falsa attestazione sulla propria identità a Pubblico Ufficiale.
Il malvivente, sotto diversi alias, annovera numerosissimi precedenti di Polizia per i medesimi reati, consumati nella zona della stazione Termini di Roma e nel comune di Napoli.
Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno rintracciato nel pomeriggio di ieri presso una comunità di recupero per tossicodipendenti. Al termine delle formalità di rito, l'ucraino è stato associato alla locale Casa Circondariale.
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Importante attività della Polizia di Stato in materia di espulsioni
Nei primi due mesi del 2018, l'Ufficio Immigrazione ha svolto una intensa attività finalizzata all'allontanamento dal territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari.
In questo periodo sono stati complessivamente 50 gli stranieri raggiunti da un provvedimento di espulsione, di cui 25 colpiti da Decreto del Prefetto di Modena, 19 da ordine di allontanamento emesso dal Questore e 6 eseguiti con accompagnamento coatto alla frontiera a cura del personale della 3^ sezione dell'Ufficio Immigrazione.
I soggetti espulsi sono prevalentemente di nazionalità marocchina (21), tunisina (11) e nigeriana (6).
Per quanto riguarda i detenuti in carcere, l'Ufficio Immigrazione sta procedendo alla compiuta identificazione di 300 cittadini stranieri al fine di permettere l'avvio delle pratiche per la loro espulsione dall'Italia.
Continuano incessanti i servizi straordinari di controllo del territorio ad opera della Squadra Volante, con l'ausilio del Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, finalizzati alla prevenzione e repressione della microcriminalità e del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le zone passate al setaccio, nel corso del pomeriggio di ieri, sono state il Parco Novi Sad, Via Crispi, Piazza Dante, Via Canaletto Sud, viale Gramsci, via Nonantolana e il Parco XXII Aprile.
Sono state identificate complessivamente 79 persone, di cui 42 stranieri, e controllati 47 autoveicoli, anche con il sistema "Mercurio" tecnologia per l'accertamento automatizzato delle targhe dei veicoli in movimento.
Sei esercizi commerciali, di cui cinque bar e una sala slot, sono stati sottoposti a verifiche, estese anche agli avventori.
Nell'ambito delle iniziative connesse alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere "Questo non è amore", promossa dalla Polizia di Stato, anche giovedì 8 marzo p.v., in occasione della giornata dedicata alla "Festa della Donna", verranno allestiti due distinti punti di ascolto.
Uno stand sarà predisposto nel corso della mattinata all'interno del Centro Commerciale "I Portali", l'altro, nel pomeriggio, in piazza Roma a corollario della manifestazione podistica "Donne in corsa".
L'équipe specializzata, composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile e dell'Ufficio Sanitario, sarà a disposizione della cittadinanza con l'obiettivo di favorire l'emersione del fenomeno della violenza di genere, garantire un supporto a eventuali vittime e fornire una corretta informazione in materia.
La Polizia di Stato si impegna quotidianamente nella prevenzione del fenomeno della violenza di genere, esempio ne è proprio l'adozione del Protocollo EVA, acronimo di "Esame Violenze Agite". Si tratta di una modalità operativa per il primo intervento degli operatori di polizia addetti al controllo del territorio nei casi di violenza di genere.
Il protocollo prevede l'elaborazione di una "Processing Card", composta da una serie di schede che gli agenti devono compilare ed inserire negli archivi informatici di polizia ogni volta che intervengono in un caso di violenza di genere. Da questo archivio, la Sala Operativa può estrarre informazioni fondamentali (su chi ha richiesto l'intervento, sulla eventuale presenza di armi censite all'interno dell'abitazione, su eventuali precedenti di polizia a carico delle persone coinvolte, ecc.) da comunicare alla Volante per tutelare sia la vittima sia gli operatori.
Le utenze telefoniche delle vittime confluiscono in un database specifico. In questo modo, l'operatore della Sala Operativa ha la possibilità di riconoscere immediatamente le richieste di soccorso che giungono attraverso contatto telefonico censito così da poter fornire sin dalla fase di risposta una adeguata assistenza al richiedente.
Una delle finalità del "Protocollo EVA" è quella costruire una memoria storica per prevenire, monitorare il fenomeno e agevolare la scelta di una valida strategia di contrasto che può anche prevedere l'adozione di provvedimenti restrittivi nei confronti del reo (arresto obbligatorio in flagranza o adozione in via di urgenza di altra misura cautelare, ad esempio l'allontanamento di urgenza dalla casa familiare, per i reati di "maltrattamenti contro familiari e conviventi").
A Modena nell'ultimo anno sono stati compilati 147 modelli EVA relativi agli interventi effettuati in casi di violenza di genere o litigi familiari, indipendentemente dal fatto che si sia configurato un reato o dalla proposizione di una formale denuncia/querela. 32 invece sono stati gli ammonimenti, ovvero i provvedimenti amministrativi di natura preventiva adottati dal Questore di Modena.
Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due cittadini marocchini di anni 22 e 23, per il reato di furto aggravato in concorso.
L'addetto alla sorveglianza, in servizio antitaccheggio presso il Centro Commerciale "GrandEmilia" di via Emilia Ovest, ha notato i due giovani aggirarsi con fare sospetto nel reparto multimedia dell'ExtraCoop per poi occultare quattro videogames all'interno di una borsa schermata.
A carico del più giovane sono emersi numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, nonché l'obbligo di divieto di dimora nel comune di Modena. Gli agenti gli hanno altresì notificato il diniego del rilascio del permesso di soggiorno per mancanza dei presupposti di legge.
I quattro videogames per console per un valore complessivo di 279,60 euro, sono stati riconsegnati in quanto rivendibili, al responsabile dell'esercizio commerciale ExtraCoop, mentre la borsa schermata è stata sottoposta a sequestro.
I due marocchini, come disposto dal Magistrato di turno, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.
Nel weekend appena trascorso la Squadra Volante ha tratto in arresto una marocchina di anni 35 per il reato di furto aggravato e ha denunciato in stato di libertà altri quattro stranieri.
La marocchina, fermata da personale di sorveglianza addetto al servizio antitaccheggio presso l'esercizio commerciale Extracoop dell'"GrandEmilia", il quale aveva richiesto l'immediato intervento della Squadra Volante, aveva asportato dal suddetto supermercato generi alimentari e cosmetici per un importo di circa 45 euro, occultandoli all'interno di due borse di carta.
Da un successivo controllo, è emerso che la donna poco prima aveva rubato dal vicino negozio "Oviesse" anche degli abiti per un valore di 120 euro, dopo aver strappato dagli stessi i bar code.
La malvivente è stata accompagnata in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali sono emersi a suo carico numerosi precedenti di Polizia per furto aggravato, rapina, truffa, insolvenza fraudolenta e lesioni personali.
Un cittadino nigeriano di 38 anni, il quale aveva sferzato una gomitata all'operatore di Polizia durante un controllo in strada Albareto, è stato deferito all'A.G. per il reato di resistenza a P.U., per il suo stato di clandestinità e per aver fornito false generalità agli operatori di Polizia.
Nel pomeriggio di domenica, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via del Murazzo, a seguito di segnalazione di una lite in corso tra due cittadini stranieri, uno dei quali armato di una grossa catena. Arrivati prima che la situazione potesse degenerare, gli agenti dopo aver sedato la gli animi, hanno accompagnato in Questura i due uomini, un cittadino della Costa d'Avorio di anni 28 e un tunisino di 41 anni.
Entrambi incensurati sono stati denunciati per inosservanza delle norme sugli stranieri; il tunisino è stato, altresì, deferito all'A.G. per minacce aggravate essendo stato sorpreso dagli agenti mentre rincorreva l'altro straniero con il chiaro intento di percuoterlo con la catena in suo possesso.
In tutta la provincia di Modena, i servizi effettuati nel decorso weekend hanno portato all'identificazione di 285 persone e al controllo di 173 autovetture.
Nella tarda mattinata di venerdi, la Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà un cittadino tunisino di 38 anni per il reato di furto aggravato.
Il malvivente, impossessatosi di un paio di scarpe dal reparto uomo dell'esercizio commerciale "Zara" di via Emilia Centro, nascondendole all'interno del proprio giubbotto, non è passato inosservato al personale addetto alla sorveglianza, che lo ha fermato e ha richiesto l'intervento della Polizia.
Il tunisino è stato accompagnato in Questura per accertamenti dai quali è emerso il suo stato di clandestinità, nonché numerosi precedenti di Polizia e condanne per reati contro il patrimonio in materia di immigrazione e di stupefacenti.
La merce, giudicata rivendibile, è stata riconsegnata al responsabile dell'esercizio commerciale.
Un cittadino albanese, irregolare sul territorio nazionale, con precedenti di Polizia, fermato per un controllo in via Puccini da una pattuglia della Squadra Volante, è stato denunciato in stato di libertà in quanto inottemperante al Decreto di Espulsione del Giudice di Pace di Modena e relativo Ordine del Questore.