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Lunedì, 02 Luglio 2018 06:48

Aggressione con un taser, tre denunciati

Aggressione con un taser, tre denunciati dalla Polizia di Stato a Modena. Personale della Squadra Mobile ha deferito all'Autorità Giudiziaria tre soggetti, una 30enne marocchina per lesioni personali aggravate e due italiani di 28 anni per lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi.

Nella mattinata di venerdi, un ragazzo di 21 anni si è recato presso il comando di Polizia Stradale di via Giardini per denunciare un'aggressione subita mentre era alla guida della propria autovettura in viale delle Rimembranze.

Il giovane ha dichiarato di essere stato oggetto di insulti da parte degli occupanti dell'autovettura che lo precedeva, guidata dalla donna, e dopo aver arrestato la marcia, i due passeggeri sono scesi dal veicolo ponendosi uno davanti lo sportello lato guida e l'altro davanti la portiera anteriore lato destro. Quest'ultimo, approfittando dei finestrini abbassati, si è introdotto con il busto all'interno dell'abitacolo e lo ha più volte colpito con delle scariche elettriche emanate da un taser. L'altro uomo invece lo ha trattenuto sino al momento prima dell'erogazione di corrente.

L'aggressione si sarebbe scatenata a seguito di uno screzio per motivi legati alla circolazione stradale.

L'immediata attività di indagine posta in essere dalla Squadra Mobile ha permesso di individuare ed identificare con certezze le tre persone coinvolte e di sequestrare il taser utilizzato nell'aggressione.

Il 21enne ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.

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Nella mattinata di ieri un operatore della Squadra Volante libero dal servizio ha tratto in arresto un cittadino rumeno di anni 27, resosi responsabile del reato di tentato furto aggravato.

L'agente, mentre si trovava in Corso Canalgrande, accortosi della presenza sospetta nelle vicinanze di una rastrelliera di un soggetto, dallo stesso conosciuto in quanto pruripregiudicato per reati contro il patrimonio, tra i quali numerosi furti di velocipedi, ha deciso di seguirlo a distanza.

Infatti, dopo un primo tentativo andato fallito, il 27enne si è spostato in sella ad una bicicletta in suo possesso, sotto i portici della biblioteca comunale, dove con l'aiuto di una tenaglia in ferro ha tentato di tranciare il lucchetto con il quale era assicurata una bicicletta da donna. Prima che potesse portare a compimento l'azione delittuosa, l'agente lo ha bloccato prontamente, richiedendo poi l'intervento in ausilio della Volante.

Accompagnato in Questura, dopo gli accertamenti di rito, il malvivente è stato trattenuto presso le celle di sicurezza su disposizione del Magistrato di turno, in attesa di giudizio per direttissima.

La tenaglia, lunga circa 30 cm, che il ladro teneva custodita all'interno del proprio zaino, è stata sottoposta a sequestro, così come la bicicletta utilizzata durante gli spostamenti, che si presume essere oggetto di un precedente furto, in quanto lo stesso non è stato in grado di fornire notizie sulla sua provenienza, motivo per il quale è stato anche denunciato in stato di libertà per ricettazione.

Nella foto la bicicletta in possesso dello straniero per un eventuale riconoscimento della stessa da parte del legittimo proprietario

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Nel corso della settimana, la Squadra Mobile di Modena ha effettuato un'intensa attività mirata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello spaccio in città, anche con l'ausilio delle unità cinofile della Polizia di Stato.

Sono stati passati al setaccio il parco XXII aprile, il Parco Ducale, la zona della Stazione Ferroviaria e via Canaletto. Sono state identificate una trentina di persone, prevalentemente nigeriani e nord africani.

Sono stati sequestrati complessivamente oltre 550 grammi di sostanza stupefacente, in particolare presso il Parco XXII aprile, rivenuti tra i cespugli, sono stati recuperati 27 involucri in plastica nera e bianca, contenenti marijuana, per un peso di 232,5 grammi.
All'interno del Parco Ducale, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato altri 67,1 grammi di hashish, suddivisi in varie stecche.
Altra marijuana, ripartita in quattro involucri di plastica per 42,1 grammi, è stata trovata abbandonata sulle scale di un condominio di via Canaletto.
In zona parco Novi Sad e piazza della Pomposa, abbandonati negli angoli delle strade tra via Taglio e le vie limitrofe, gli agenti della Squadra Mobile hanno sequestrato a carico di ignoti, martedì 26 giugno, 100 grammi hashish, e giovedì 28 giugno, ulteriori 85 grammi di hashish e 10 grammi di marijuana.
Infine, due involucri in plastica contenenti marijuana del peso complessivo di grammi 15,6, sono stati rinvenuti in via Mazzoni.

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Facendo seguito ai fatti relativi all'episodio di violenza ai danni di una donna da parte del marito, avvenuto nella giornata del 14 u.s., il giudice del Tribunale di Modena ha convalidato l'arresto del 33enne ed ha emesso il divieto di avvicinamento alla parte offesa.

La Divisione Anticrimine della locale Questura ha emesso altresì due misure di prevenzione nei confronti del marocchino, in particolare è stato emesso un provvedimento di ammonimento ai sensi dell'art.3 L. 119/2013, norma che tutela le donne dalla violenza di genere, e un foglio di via obbligatorio della durata di 2 anni, che prevede il divieto di ritorno nel Comune di Modena, essendo lo straniero residente fuori città.

Tutti i provvedimenti di cui sopra sono stati notificati all'interessato nella scorsa serata, al termine dell'udienza con rito direttissimo.

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La Squadra Mobile della Questura di Modena ha dato esecuzione a 10 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini nordafricani, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

MO_conferenza_stampa2_1.jpgNel corso della scorsa serata e nelle prime ore dell'alba è scattata l'operazione denominata "Express 2016" con cui si è data esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere n.4603/2016 R.G. GIP e 5161/2016 R.G.N.R. emessa in data 13.06.2018 dal GIP del Tribunale di Modena nei confronti di 10 cittadini tunisini, tutti di età compresa tra i 28 ai 54 anni, in Italia senza fissa dimora, ma di fatto dimoranti nel comune di Modena.

L'attività investigativa iniziata a metà anno 2016 a seguito di alcuni arresti di cittadini albanesi e al sequestro di ingenti quantità di droga.

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati complessivamente 11 kg di eroina, 3 kg di cocaina, 43 kg di Marijuana e 400 grammi di Hashish, oltre alla somma di Euro 50.000 frutto dell'attività di spaccio.

Tutti gli individui colpiti da provvedimento sono stati associati presso la locale casa circondariale.

 

Il commento del Senatore Aimi (FI): 'Basta alibi, occorre pugno di ferro. Il CPR apra al più presto"

"Basta alibi. La realtà modenese è inquietante. Orde di pericolosi delinquenti clandestini hanno trovato in questo territorio, grazie al permissivismo dalla sinistra, unito alle scellerate politiche d'accoglienza attuate fino all'altro giorno, un terreno particolarmente prospero in cui insediarsi. Adesso basta, occorre il pugno di ferro". Lo ha affermato il Senatore di Forza Italia Enrico Aimi a commento dell'ultima operazione di Polizia che ha portato all'arresto di 10 clandestini tunisini per spaccio e alla denuncia di altri 26 per reati legati allo spaccio.
" Forza Italia plaude alle politiche del Ministro degli Interni Salvini che sta attuando il programma di centro destra. Con l'arrivo dei rinforzi è necessario che al più presto riapra il CPR di via La Marmora al fine di consentire i rimpatri e la bonifica dei territori assediati da una criminalità di origine africana sempre più pericolosa e spietata. Occorre una inversione di rotta in tutti i sensi. Non solo delle imbarcazione cariche di clandestini dalla Libia che vanno respinte, ma anche in senso culturale per riportare ordine e sicurezza in Italia".

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La Polizia di Stato risolve in tempo brevissimo il caso dell'omicidio dell'imprenditore edile ucciso a coltellate.

E' stato risolto in meno di 24 ore, il caso dell'omicidio dell'imprenditore edile, Raffaele Cavaliere di 66 anni, ucciso da numerosi e profondi fendenti su diverse parti del corpo e trovato privo di vita all'interno della propria autovettura, Alfa 156, in via Emilia Est angolo via Mavora nella serata di martedì 12 giugno.

Le indagini dirette dal Sostituto Procuratore Marco Niccolini hanno consentito alla Squadra Mobile di procedere al fermo di indiziato di delitto per omicidio di un cittadino italiano 50enne, residente a Modena, pregiudicato per reati contro il patrimonio, muratore, socio della ditta "Millennium due Srls" (per un errore nella precedente comunicazione era stata citata la società Millennium srl - impianti di sicurezza - totalmente estranea ai fatti) di Modena.

Il movente dell'omicidio è da ricondurre presumibilmente a cause di carattere economico-lavorative, infatti vi erano stati numerosi alterchi fra i due.

L'attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Scientifica, ha permesso di ricostruire la dinamica dell'omicidio e di acquisire gli elementi probatori. Attraverso l'esame dei tabulati telefonici e la visione delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, unitamente alle testimonianze raccolte, si accertava la presenza del fermato sul luogo del rinvenimento del cadavere.

L'arma del delitto, un cutter, è stata rinvenuta nelle disponibilità dell'indagato ed è stata posta sotto sequestro.

Al termine delle formalità di rito, il fermato è stato associato presso la locale casa circondariale, a disposizione dell'A.G. competente.

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Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Sottosezione di Polizia Stradale "Modena Nord", ha tratto in arresto un cittadino albanese di 38 anni per possesso di sostanza stupefacente.

Durante il servizio di vigilanza autostradale, nei pressi dell'uscita di Campogalliano, gli operatori di polizia hanno notato una Volkswagen Golf, targa italiana, procedere ad alta velocità nonostante le condizioni di traffico intenso.

Da una prima ispezione del veicolo gli agenti hanno notato strani aloni di sporco in corrispondenza della plafoniera delle luci interne dei sedili posteriori e insospettiti, hanno proceduto allo smontaggio della stessa, scoprendo un'intercapedine tra la lamiera del tettuccio e il rivestimento interno, ove era stato occultato un grosso involucro che poi è risultato contenere della sostanza stupefacente del tipo cocaina per un quantitativo pari a 1,184 kg lordi.

L'albanese, con precedenti di polizia per uso di atto falso, è stato arrestato per detenzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed associato alla locale casa circondariale in attesa di convalida dell'arresto.

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Indebito utilizzo di carta di credito: a Carpi due denunciati dalla Polizia di Stato - Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica, due coniugi per "indebito utilizzo in concorso di carta di credito", la donna è stata altresì deferita all'A.G. per il reato di furto aggravato.

Nei giorni scorsi, una donna di 45 anni si è recata presso gli uffici del Commissariato per denunciare lo smarrimento della propria carta di credito che, nel frattempo, era stata utilizzata da ignoti per effettuare acquisti in due diversi negozi, per un valore totale di 1.000 euro.

A seguito di indagini, gli agenti di polizia hanno scoperto che un'amica della denunciante, approfittando di un attimo di distrazione, le aveva rubato dalla borsetta la carta di credito per poi utilizzarla per fare acquisti, insieme al marito, in due diversi negozi.

La coppia è stata rintracciata, dal personale del Commissariato, all'interno del Centro Commerciale denominato "Borgogioioso" di Carpi, intenta ad effettuare altre compere

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All'esame della patente con auricolare e telecamera: la Polizia di Stato incastra tre stranieri ed un italiano

Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà quattro individui che, in concorso tra loro, hanno tentato di falsare l'esito finale della prova d'esame del conseguimento della patente di guida con strumentazione radio collegata a distanza.

La Squadra Volante durante il servizio del controllo del territorio, transitando in Strada per Cognento, nei pressi del parcheggio posteriore dell'ex hotel Raffaello, ha notato un via vai sospetto di uomini ed ha deciso di procedere al controllo di due autovetture a bordo della quale vi erano un cittadino rumeno, un italiano ed un marocchino.

Alla vista della Polizia i due hanno cercato di disfarsi di alcuni oggetti successivamente recuperati, ovvero un "antennino" collegato a dei fili ed a un circuito con del nastro isolante.

Da una perquisizione più approfondita del veicolo del rumeno, è stato recuperato svariato materiale elettronico tra cui diversi modem portatili, auricolari per cellulari, trasmettitori, batterie, microcamere e antenne di piccole dimensioni.

Nella tasca dei pantaloni dell'italiano sono stati recuperati 1265 euro in banconote di vario taglio e 15 bollettini postali in bianco intestati al Dipartimento dei Trasporti Terrestri recuperati all'interno della propria auto.

Il marocchino, di 41 anni, invece occultava sotto i vestiti una telecamera, un trasmettitore collegato ad un auricolare, strumentazione attraverso la quale avrebbe ottenuto suggerimenti per la corretta compilazione del test, in cambio di una somma di 3000 euro. Pur utilizzando questo stratagemma NON ha conseguito il titolo.
Nei pressi delle due autovetture è stato fermato ed identificato anche un quarto uomo, un cittadino indiano di 25 anni, che spontaneamente ha riferito agli operatori di polizia di aver appena sostenuto l'esame di teoria per il conseguimento della patente di guida presso la Motorizzazione Civile utilizzando la strumentazione fornita dal rumeno in cambio di una somma imprecisata che gli avrebbe consegnato successivamente.

I quattro soggetti sono stati accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi dai quali è emerso che il rumeno di anni 43 era già stato deferito all'A.G. per il medesimo reato mentre l'italiano, classe 1974, risulta avere a proprio cariche condanne precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.

 

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Al fine di rendere sempre più incisiva l'azione di prevenzione e di contrasto del fenomeno dei reati predatori, il Ministero dell'Interno ha ritenuto opportuno realizzare un Action Day, una giornata dedicata alla lotta dei furti in abitazione.

In sede di riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Modena, svoltosi il 15 maggio scorso, sono stati concordati i dettagli delle fasi esecutive del servizio straordinario da attuarsi nella giornata odierna, con il concorso di tutte le Forze di polizia, delle Polizie locali e con il supporto della Guardia di Finanza per l'attività di specifica competenza in ambito economico-finanziario.

È stato effettuato un attento monitoraggio degli hot spot, ovvero dei luoghi ove tale fenomeno è maggiormente significativo, delle vie di trasporto nonché dei luoghi ove potrebbe essere ricettato il provento del furto.

L'Action Day è stata preceduta da un tavolo tecnico tenutosi in Questura, al quale hanno partecipato Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e le Polizie Municipali di Modena, Sassuolo, dell'Unione Terre d'Argine e dell'Unione Area Nord, in cui sono state tracciate le linee operative per l'esecuzione dei servizi, coordinati dalla Polizia di Stato, su tutto il territorio interessato.

È in atto da questa mattina il servizio straordinario che vedrà impegnate per tale attività tutte le Forze dell'Ordine nel corso dell'intera giornata.

Per quanto riguarda la Polizia di Stato sarà impiegato personale della Squadra Volante, della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine nonché delle pattuglie della Polizia Stradale per i servizi di controllo presso i caselli autostradali e del Posto Polfer per le verifiche in ambito ferroviario.

L'Action Day prevede anche una specifica attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che si concretizzerà nei prossimi giorni attraverso la distribuzione nei centri di aggregazione di un vademecum in cui verranno forniti validi suggerimenti da adottare in via di autotutela per prevenire tali reati o minimizzarne i danni.

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