Hamilton trionfa su tre ruote e Leclerc artiglia un insperato podio al culmine di una gara per lunghi tratti soporifera ma ricca di colpi di scena nel finale.

di Matteo Landi

Quando a due giri dalla fine la gomma anteriore sinistra della vettura di Bottas si è afflosciata si è finalmente accesa una gara altrimenti decisamente soporifera: due Mercedes sole al comando, Verstappen terzo e Leclerc quarto. Una (lunga) calma prima della tempesta.

Piacenza 31 luglio 2020 - Dalle ore 7 alle 16 di sabato 1° agosto, per consentire l'esecuzione di lavori edili, sarò vietata la circolazione in via Sansone, fatta eccezione per

Una delle attività che ha avuto una spinta positiva durante il lockdown è stata la logistica.

Una coppia contaminata da Covid-19 si imbarca sul volo Ryanair a Manchester e infetta diverse persone al ritorno a Berlino

Presentato all'Università di Parma il sito web della Abbazie Cistercensi, una guida per luoghi straordinari e una rete per favorire lo sviluppo culturale ma anche un passo avanti per la riscoperta della nostra storia locale ma anche europea.

Domenica, 26 Luglio 2020 22:19

Imola e F1, amore eterno

Domenica 1° Novembre la F1 tornerà finalmente all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari. L'attesa iniziata dopo quel meraviglioso Gran Premio del 2006 è terminata.

di Matteo Landi

La sveglia suonò presto quella domenica mattina. L'eccitazione ebbe velocemente la meglio sul sonno e su quella tristezza che ogni appassionato cullava ormai da giorni: un ultimo ballo e poi Imola avrebbe abbandonato la massima Formula. Una storia lunga, un amore nato nel 1979 da una stretta di mano fra Enzo Ferrari e Bernie Ecclestone, sbocciato con una gara di prova, non valida per il mondiale: il Gran Premio Dino Ferrari. Il legame fra Enzo ed il tracciato era talmente grande che la gara fu intitolata al compianto figlio venuto a mancare nel 1966. Ed in seguito alla scomparsa del Drake, nel 1988, il circuito assunse la denominazione di "Autodromo Enzo e Dino Ferrari".

Domenica 23 aprile 2006 la processione verso il circuito era infinita. Il prato della Tosa gremito di tifosi pronti a gustarsi un ultima cavalcata delle belve a quattro ruote. Fumogeni, birra, bandiere Rosse al vento e grida dense di passione, quasi a voler sovrastare le urla degli 8 cilindri aspirati. Fu una giornata memorabile: Schumacher vinse, andando immaginificamente a terminare quella meravigliosa rimonta che nel 2005 lo vide risalire dalla 13esima posizione in griglia di partenza alla seconda piazza finale. Imola salutò così la F1, dopo due gare talmente belle da lasciare l'amaro in bocca agli appassionati. Si chiuse così una storia fatta di tante gioie ed immensi dolori. Il 1994 che ci portò via Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna non sarà mai così lontano, per chi le corse le ha nel cuore.

Monza, Mugello e Imola! Proprio all'interno di un tragico 2020 l'Italia trova forza ed energie per ospitare ben tre Gran Premi di Formula 1. Dopo l'inevitabile annullamento delle gare oltreoceano al Grande Circus servivano circuiti con strutture adeguate e disposti ad ospitare una gara della massima categoria a quattro ruote. Ed Imola ha risposto presente! Uberto Selvatico Estense, Presidente di Formula Imola, ci ha creduto, e dopo anni di dichiarazioni piene di speranza ha saputo cogliere la palla al balzo.

Potrebbe essere a porte chiuse, oppure ospitare un numero molto limitato di tifosi. Poco importa: domenica 1° Novembre giustizia sarà fatta!

Territorio. L'assessore Corsini nel parmense: Pontremolese e Via Francigena, interventi per circa 172 milioni di euro. Corsini: "Risorse fondamentali. Fondi nazionali che dimostrano il ruolo strategico dell'Emilia-Romagna e che si aggiungono al costante impegno della Regione sul territorio"

Lo ha stabilito la Provincia di Parma, in accordo con la Provincia di Cremona, per consentire alcune lavorazioni che non sono possibili in presenza di un eccesso di vibrazioni dovute al traffico. Si prevede la riapertura per il 26 settembre a senso unico alternato, con carichi fino a 56 tonnellate, oltre il previsto.

Domenica, 19 Luglio 2020 19:20

F1, Ungheria: Mercedes Fest

Hamilton domina e strapazza tutti. Verstappen resiste a Bottas ed è secondo. Ferrari non pervenuta, battuta anche dalla Racing Point.

di Matteo Landi

Una settimana fa a Maranello si leccavano le ferite causate dal terribile incidente che aveva estromesso dalla gara entrambe le Ferrari. A giudicare dalle prestazioni mostrate oggi verrebbe quasi da pensare che l'errore compiuto in Stiria da Leclerc abbia privato i tifosi dell'ennesima lenta agonia. Ci ha provato Verstappen a mettere un pò di pepe ad una gara altrimenti soporifera, addirittura schiantandosi contro le barriere nel giro di schieramento, tradito dalla pista umida. I meccanici Red Bull hanno compiuto un miracolo, riparandogli la vettura sulla griglia di partenza. Uno sforzo ripagato con lo stupendo secondo posto conquistato dall'olandese, capace di negare alla Mercedes l'ennesima doppietta. Ci ha provato la pioggia a scombussolare i piani di Hamilton ma l'inglese non ha sbagliato una virgola, dominando dal via al traguardo, su pista bagnata e poi asciutta. In occasione della prima gara stagionale l'inglese era partito con il piede sbagliato, bersagliato anche dalle penalità. Incassata la sconfitta il pilota di Stevenage ha ritrovato velocemente la fame e la concentrazione che lo hanno contraddistinto nelle sue recenti stagioni e da quel momento non ha fatto prigionieri. Al contrario Bottas, partito forte in Austria, non è più riuscito ad essere particolarmente incisivo ed il suo terzo posto odierno suona come una pesante sconfitta: con questa Mercedes deve fare meglio.

Ferrari a corto di cavalleria

Sesta ed undicesima sono le posizioni finali conquistate rispettivamente dai ferraristi Vettel e Leclerc. Il tedesco oggi ha convinto più del monegasco, che ha subito anche lo scotto di una strategia errata: le gomme morbide montate sulla sua Rossa già al terzo giro lo hanno costretto ad una gara di totale sofferenza, costantemente in pista con gomme meno fresche rispetto a quelle degli avversari. A Maranello sta andando tutto per il verso sbagliato. Un Cavallino ben poco rampante, meno veloce di Mercedes, Red Bull e Racing Point. A tratti anche di McLaren. Nel confronto con gli avversari la SF1000, vettura destinata a tagliare la soglia delle 1000 presenze Ferrari nella massima serie, assomiglia più alla F92A di Jean Alesi ed Ivan Capelli, del 1992, che alla SF90, comunque capace, in mezzo ai tanti problemi della scorsa stagione, di cogliere tre vittorie. Vedere la Rossa arrancare anche nel breve rettilineo della pista ungherese è un affronto alla storia motoristica Ferrari. Considerando che le power unit quest'anno non potranno beneficiare di alcun aggiornamento non si sa come potranno Binotto e compagni sbrogliare la matassa. In questo momento a Maranello avrebbero bisogno di un podio rigenerante, sarebbe un'importante iniezione di fiducia. Ma onestamente non riusciamo a capire come, cataclismi a parte, possano ottenerlo.

Mercedes ti mette le ali

Lo scorso anno la Ferrari fu la squadra più perseguitata dai reclami e dalle richieste di chiarimento arrivate alla Federazione. Troppo veloci in rettilineo, troppo potente la loro power unit. Qualcosa di non concepibile per Mercedes e Red Bull. Che dire allora di quanto mostrato questo weekend da tutti i motorizzati Mercedes? Una Williams rigenerata in qualifica, una Racing Point capace di conquistare l'intera seconda fila sullo schieramento di partenza e di lottare per il podio in gara. La quarta posizione finale conquistata poi da Stroll è comunque un risultato rimarchevole per una squadra abituata, fino allo scorso anno, a lottare a centro classifica. Fra gli avversari cresce il malumore: adesso è Mercedes il motore nel mirino, quelle strane fumate che in prova seguivano le vetture motorizzate dai tedeschi destano qualche sospetto.

Racing Point: la "Mercedes rosa" al centro delle polemiche

In Ungheria si è manifestata la forza della Racing Point, futura Aston Martin. Grande qualifica, ottimo passo in gara. Al termine della seconda gara austriaca la Renault aveva sporto reclamo ufficiale contro le vetture rosa, focalizzando l'attenzione sull'impianto frenante. La Federazione esaminerà le prese d'aria dei freni della Racing Point, paragonandoli a quelli della Mercedes 2019. Non è escluso inoltre che, in attesa del verdetto, Renault o altre squadre presentino altri reclami, viste le prestazioni mostrate dalla squadra di Lawrence Stroll. Se da una parte è comprensibile la voglia di giustizia di alcuni costruttori, visti gli ingenti investimenti compiuti alla ricerca della massima prestazione a fronte del copia-incolla fatto da Racing Point, dall'altra ci si chiede quando arriverà il definitivo "liberi tutti". Risulta palese l'incapacità della Federazione nel verificare l'originalità dei vari progetti e l'introduzione (anzi, il ritorno) del concetto di "vettura cliente" comporterebbe un reale abbattimento dei costi per le squadre con meno risorse. Molto più della riduzione dei test.

Fra due settimane tocca a Silverstone

Concluso questo primo trittico di corse la F1 adesso si prenderà una piccola pausa e tornerà fra due settimane in Gran Bretagna a Silverstone. Sulla pista in cui Hamilton ha mostrato storicamente il meglio del suo repertorio ci chiediamo che cosa potrà fermarlo. Nell'attesa che la Ferrari recuperi un briciolo di competitività il Circus ha bisogno di un vero sfidante. Bottas, Verstappen o chi altro, abbiate pietà di noi!

Domenica, 12 Luglio 2020 19:25

Cavallino Mancante

Hamilton domina. Leclerc e Vettel si autoeliminano dopo qualifiche tremende. Mancano le prestazioni, manca la serenità. Ferrari, dove sei?

di Matteo Landi

Solo una settimana fa ci esaltavamo per le prodezze compiute da Leclerc, unico barlume di speranza all'interno di una situazione Ferrari, sportivamente parlando, alquanto drammatica. Solo la grinta del prodigio monegasco aveva permesso alla squadra condotta da Mattia Binotto di recuperare un insperato podio. Quella stessa grinta oggi lo ha tradito. Un errore dettato dalla voglia di non arrendersi ad una totale mancanza di competitività delle vetture concepite a Maranello. Nel momento in cui è franato su Vettel al primo giro, compromettendo definitivamente il weekend delle Rosse, la squadra di Binotto ha raschiato un fondo che già aveva toccato. Venerdì i meccanici aveva montato sulle due Rosse degli aggiornamenti previsti per il prossimo Gp d'Ungheria. Gli sforzi compiuti si sperava fruttassero ed invece le qualifiche hanno visto le Ferrari relegate in decima e undicesima posizione, quattordicesima a seguito della penalità comminata a Leclerc per un impedimento su Kvyat durante le prove ufficiali. Le vetture italiane non avevano brillato sull'asciutto una settimana fa e sulla stessa pista non hanno fatto di meglio sul bagnato. Il calendario ha offerto una chance alla Ferrari, quella di poter provare delle modifiche aerodinamiche avendo i riferimenti freschissimi della settimana precedente, in quanto il Gp d'Austria e quello di Stiria si sono disputati sulla stessa pista. Purtroppo, già durante le prove libere, i piloti si sono ritrovati costretti ad ammettere l'evidenza: gli sforzi profusi non hanno prodotto variazioni di performance significative.

Ed ora che succede?

Ferrari, la soluzione non è in vista

Jean Todt nel 1999 ebbe il coraggio di rassegnare le dimissioni, quando la Federazione riscontrò un'irregolarità nei deflettori delle Rosse privandole della vittoria in Malesia. Montezemolo le respinse, la Ferrari vinse in Appello e vide annullare la squalifica. Stefano Domenicali e Maurizio Arrivabene, gente che ritrovatasi al comando ha vinto ben più di Binotto, sono stati allontanati (o costretti alle dimissioni) per motivazioni meno forti rispetto a quelle che ora potrebbero spingere Camilleri a cambiare Team Principal. Una sostituzione che potrebbe anche avvenire ma che, attualmente, non sarebbe la soluzione a tutti i mali di Maranello. Qui non si tratta di cambiare un allenatore di una squadra di calcio e inserire un buon giocatore, trovando così nuove motivazioni. La situazione è di più difficile soluzione. Innanzitutto il telaio della vettura che sta disputando questa stagione sarà lo stesso di quella che correrà nella prossima, e non bisogna neanche sottovalutare l'imminente arrivo del budget cap, il tetto ai costi che stravolgerà il modo di lavorare di alcune squadre. La situazione attuale, drammatica, è quindi la base di quella futura. Un cambio al comando in questo momento non aiuterebbe la Ferrari a progredire.

Binotto, Leclerc, Vettel e la squadra tutta dovranno concentrare gli sforzi verso un unico obiettivo: ritrovare la serenità perduta, cercando di progredire pian piano. Senza ansie da risultato: la lotta per il titolo non sembra affar loro.

Hamilton master, Mercedes monster!

In Stiria la Mercedes ha ribadito che il dominio delle sue vetture è lungi dal chiudersi. Ed è tornato Hamilton: una settimana fa sciupone, questo weekend si è ampiamente rifatto impartendo lezioni di guida a tutti i colleghi. Sabato, sotto la pioggia, ha massacrato la concorrenza ottenendo una pole mortificante per gli altri, staccando di più di un secondo Verstappen e rifilando un secondo e mezzo al compagno Bottas, quest'ultimo battuto anche da un superbo Sainz. E pure oggi, su pista asciutta, Hamilton non ha avuto rivali. Verstappen ha provato a tenere il passo dell'inglese, ma si è dovuto arrendere anche alla rimonta di Bottas. La classifica finale della gara vede Albon quarto dietro al compagno di team, Norris quinto con la sua McLaren e davanti alle due Racing Point di Perez e Stroll: fotografia che rappresenta solo in parte lo status quo prestazionale delle vetture. Sono risultate velocissime le Racing Point, le cosiddette "Mercedes rosa" (la somiglianza con la F1 tedesca del 2019 è impressionante). Perez dopo una brutta qualifica (17esimo) è stato autore di una bella serie di sorpassi ed avrebbe potuto cogliere la quarta piazza finale se non si fosse scontrato con Albon a pochi km dall'arrivo. Quest'anno i piloti in rosa potranno conquistare risultati di prestigio. Forse già in Ungheria la prossima settimana. Sperando che, su una pista completamente diversa da quella di Spielberg, anche la Rossa possa tornare a combattere se non per la vittoria almeno per la top 5.

L'Italia raddoppia: il 13 settembre si corre al Mugello!

In un weekend amarissimo per la squadra di Maranello è comunque arrivata una notizia che allevia le "ferite sportive": il Gp numero 1000 della Ferrari si correrà proprio sulla pista di sua proprietà, nel Mugello. Sarà una prima volta assoluta per la massima competizione automobilistica ed una vetrina importante per l'Italia e per la Toscana. Si chiamerà, appunto, "Gp Toscana Ferrari 1000". Sali-scendi, curve veloci, rettilineo lunghissimo, vie di fuga in ghiaia. Ferrari, ritrova te stessa e torna dove meriti. Almeno per il mese di Settembre!

Fermata AV: Cavandoli, basta chiacchiere, governo e maggioranza approvino almeno odg per studio fattibilità

Bottas vince, Hamilton pasticcia, Leclerc strabilia. La Ferrari arranca ma grazie alle abilità del suo giovane Campione agguanta un podio incredibile, sul quale sale anche un grande Norris. Una gara stupenda, d'altri tempi: grazie Formula 1!

di Matteo Landi

Sette mesi di inattività. Nel mezzo una pandemia (che non è finita), una prima gara in Australia annullata poche ore prima dell'inizio delle ostilità, un lungo lockdown. La Formula 1 si è adeguata alle necessità, cercando di trovare un pertugio, una finestra, all'interno di una situazione mondiale ancora allarmante. Oggi è tornata e ci ha fatto divertire. Grazie ragazzi!

Bottas, Leclerc e Norris, è il podio di una gara pazza. Ed è incredibile che sia proprio la seconda posizione del ferrarista a stupire di più. In Stiria lo scorso anno la Ferrari filava come il vento. Quest'anno è parsa l'ombra di se stessa. Nel mezzo un inverno strano, non solo per la pandemia ma anche per le polemiche (poco) sportive. La forza della vettura guidata da Vettel e Leclerc durante la scorsa stagione era tutta nel motore, ben coadiuvato da una vettura poco resistente all'avanzamento. Troppa era la potenza secondo Mercedes e Red Bull. Unitesi contro il team di Binotto, hanno fatto costantemente pressione sulla Federazione. Polemiche iniziate al termine del 2018, ma i commissari non sono mai stati in grado di ravvisare alcuna irregolarità nelle power unit delle Rosse. Messi quindi alle strette Binotto e compagni hanno stretto un patto segreto (permesso dal regolamento) con la Federazione: vi apriamo le porte di Maranello, vi mostriamo ogni particolare del funzionamento dei nostri motori, voi ci garantite riservatezza. Anche dopo quest'ulteriore indagine gli uomini della Federazione non hanno trovato prove di irregolarità, ma per placare gli animi degli altri contender hanno introdotto restrizioni al regolamento che evidentemente hanno azzoppato le power unit Ferrari. Sabato il confronto con le velocità dell'auto 2019 è stato imbarazzante: Leclerc qualificatosi settimo, quasi un secondo più lento di quanto da lui segnato nello scorso campionato con la SF90, Vettel 11esimo! Una vettura discreta in curva ed in accelerazione ma "piantata" in rettilineo. Con queste premesse la gara sembrava destinata ad essere un calvario.

La Mercedes rimane la vettura da battere

Se dopo le qualifiche in Ferrari si leccavano le ferite, in Mercedes tutto andava a meraviglia: prima fila interamente conquistata, con Bottas capace di beffare Hamilton. Subito prima della gara è arrivata però la doccia fredda per l'inglese: 3 posizioni di penalità per non aver rallentato durante il suo giro di qualifica mentre erano esposte le bandiere gialle e retrocessione in quinta posizione in griglia. Una penalità prima scongiurata, poi inflitta a seguito di un reclamo operato dal box Red Bull. Il secondo del weekend. Il primo era arrivato già dopo le prove libere: l'obiettivo era fare luce sulla regolarità o meno del DAS (Dual Axis Steering), dispositivo che permette alla Mercedes di modificare in corsa la convergenza delle ruote. Il primo reclamo è stato rigettato, il secondo ha colto nel segno.

Hamilton grande fuori dalla pista ma fallace in gara

In gara le Mercedes sono parse imprendibili, con Hamilton risalito rapidamente alle spalle del compagno di squadra. L'inglese ha vissuto un weekend di alti e bassi, ma gli alti sono arrivati dal suo "atteggiamento" extra sportivo. Mai si era visto un pilota così coinvolto in una battaglia sociale, schierandosi apertamente contro il razzismo e trascinando l'intero Circus nella giusta lotta, dopo che l'intero baraccone era sembrato piuttosto freddo e lontano da certe tematiche. Hamilton ha dato una svegliata a tutti ed ecco che le manifestazioni contro il razzismo sono arrivate da parte di tutti gli attori della massima Formula. I bassi dell'inglese sono invece arrivati in pista. Alla prova perfetta di Bottas, partito alla grande in questo 2020, ha fatto da contraltare quella negativa del titolato compagno di team. Sembrava scontata la doppietta Mercedes, fino a quando Hamilton, attaccato da Albon dopo una delle numerose safety car, è andato in tilt, speronando (senza intenzione) il pilota Red Bull. Ennesima penalità del weekend per il campione del mondo che ha tagliato il traguardo secondo ma è risultato quarto a causa della sanzione.

Leclerc Rockstar d'Austria: è lui la forza della Ferrari

Ne ha beneficiato Leclerc, la vera Rockstar in Austria, Campione di emozioni. Con una vettura lenta sul dritto ha prima tenuto botta, rimanendo costantemente in sesta posizione, e si è poi riavvicinato agli altri grazie alla safety car. Nel finale ha mostrato gli artigli con due sorpassi capolavoro: il primo su Norris, il secondo su Perez. La Ferrari ha iniziato la stagione da quinta forza, più lenta di Mercedes, Red Bull, McLaren e Racing Point. Leclerc ha sopperito alle enormi pecche della sua monoposto sfruttando ogni possibilità, gettando il cuore oltre l'ostacolo. Meraviglioso il sorpasso su Perez: il ferrarista ha staccato quasi alla disperata, partendo ben lontano dal rivale, il quale è rimasto sorpreso dalla presenza della Rossa all'interno della curva.

La Ferrari riparta da Leclerc, senza mancare comunque di rispetto a Vettel, parso nuovamente dispersivo e pasticcione. Vedere il quattro volte campione del mondo ancora una volta in testacoda, ricordiamo le giravolte degli anni scorsi, è la conferma che qualcosa non va nel morale di un Sebastian, consapevole che a fine anno lascerà il volante della sua Rossa a Sainz.

Che McLaren, e che Norris! Bene anche Giovinazzi

Il pilota McLaren, futuro ferrarista, ha corso egregiamente, giungendo quinto sotto la bandiera a scacchi, ma è stato sovrastato dal compagno Norris. Il giovane inglese ha colto il primo podio in carriera dopo un sorpasso stupendo su Perez (che non ha sfruttato a dovere le potenzialità della Racing Point) nel finale e beneficiando dei cinque secondi di penalità subiti da Hamilton. Grande gara anche di Giovinazzi: Antonio è riuscito a superare le difficoltà, anche Alfa Romeo monta le power unit di Maranello, artigliando due punti grazie ad un superbo nono posto finale davanti a Vettel.

Tanti ritiri per questa prima stagionale. Red Bull voto zero

Solo 11 vetture all'arrivo, tanti ritiri per questa prima stagionale. Eravamo ormai abituati ad una Formula 1 in cui il fattore affidabilità raramente faceva la differenza, il 2020 inizia con un cambio di rotta. Molti problemi tecnici, probabilmente dettati da un caldo che solitamente non è di prassi per la prima gara dell'anno, normalmente disputata a marzo in Australia. Le vetture, ancora poco "sgrossate" si sono ritrovate a viaggiare ad oltre 300 km/h a circa 30 gradi atmosferici su un asfalto con temperature superiori ai 50. Verstappen arrivava in Austria convinto che avrebbe strabiliato al volante della sua Red Bull ed invece il costruttore austriaco ha rimediato una brutta figura proprio sul circuito di casa, con un doppio ritiro.

Adesso....ancora Austria!

E' così andata in archivio la prima gara di questa strana stagione, la seconda prova sarà il Gp di Stiria sempre sulla stessa pista, già il prossimo weekend. Le gare doppie saranno una peculiarità di questo campionato, un'escamotage necessaria per poter disputare quante più gare possibili scivolando in mezzo a questa pandemia. E si fa sempre più probabile una seconda gara italiana sulla pista del Mugello, subito dopo la gara monzese di settembre: nonostante la mancanza di pubblico, obbligatoria, sarebbe una bella vetrina per il nostro paese. Intanto gustiamoci questo mondiale che ha ripreso forma e grazie ragazzi: ci avete fatto divertire!

È stato riscontrato un rischio di anomalia nel meccanismo di sicurezza delle cinture di sicurezza. Il più grande richiamo nella storia del produttore

Parma 26 giugno 2020 - Sono stati momenti difficili quelli trascorsi durante i mesi della pandemia e medici, infermieri e volontari sono stati impegnati in prima linea nella gestione sanitaria dell’emergenza coronavirus.

Quelle più preoccupanti in Liguria e Valle D'Aosta. L’Adac ha ispezionato complessivamente 16 tunnel: in Italia, in Croazia e in Austria. Tutte le gallerie austriache hanno superato il test e anche quelle croate sono complessivamente “solide”, anche se una delle tre sottoposte al controllo non rispetta i criteri europei.

Sabato, 20 Giugno 2020 12:00

Forza Alex!

Da ieri Zanardi è ricoverato in terapia intensiva presso l’Ospedale di Siena. Terribile incidente in handbike, doppio intervento chirurgico, Alex sta lottando. Come in seguito al terribile incidente del 2001, come sempre. Siamo con te Alex!

In Emilia Romagna il costo dell'RC auto nel mese di aprile 2020 è stato di 437,03 euro, contro i 508,75 euro di un anno fa. Complessivamente il prezzo risulta inferiore anche rispetto alla media nazionale, che si attesta sui 463,74 euro.

Lunedì, 15 Giugno 2020 09:02

Ford richiama 2,1 milioni auto.

FORD, la seconda casa automobilistica statunitense, ha annunciato un maxi richiamo. I motivi? Le loro porte possono aprirsi mentre i veicoli sono in movimento. E' il terzo richiamo per lo stesso problema. Il richiamo riguarda la Ford Focus 2012-2015, la Ford Fusion 2013-2014, la Ford Fiesta 2011-2014 e la Ford Escape e C-Max 2013-2015. Sono inoltre interessati i modelli Lincoln MKZ 2013 e 2014, Lincoln MKC 2015, Ford Mustang 2015 e Ford Transit Connect dal 2014 al 2016.

Parma, 9 giugno 2020. Modifiche alla viabilità per lavori di rifacimento del fondo stradale in via del Conservatorio.

Dal 15/06/2020 al 18/06/2020, dalle 00:00 alle 24:00, istituzione del divieto di circolazione, destituzione stalli di sosta e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati, in Strada del Conservatorio – da Via degli Ospizi Civili a Borgo delle Orsoline - incluse intersezioni.

La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi sul ponte sul Secchia del Pianello lungo la Sp 108, tra i territori comunali di Castelnovo ne' Monti e Villa Minozzo, saranno eseguiti alcuni lavori di manutenzione da parte della Parenti costruzioni che comporteranno - per un tratto centrale di un centinaio di metri - la regolazione del senso unico alternato attraverso semaforo e non più a vista, come avviene dallo scorso gennaio.

Sabato, 23 Maggio 2020 08:41

Vetto, resta chiuso il ponte del Pomello

Il cantiere avrebbe dovuto concludersi questa sera, ma servono ulteriori lavori di consolidamento dei paramenti murari della spalla. I percorsi alternativi da e per Neviano.

Nell’ambito del grande appuntamento dell'industria automobilistica italiana, spazio alle start up. Oltre 40 i progetti presentati. Ai vincitori l’accesso alla piattaforma di UniCredit Start Lab.

MODENA 17 maggio 2020 - Sono Caracol e SmartTARGA le startup vincitrici degli UniCredit Start Lab Awards, assegnati nell’ambito del format “Innovation & Talents” realizzato dal Motor Valley Fest 2020. Un’opportunità dedicata alle nuo-ve idee imprenditoriali che ha visto partecipare i rappresentanti di 40 Università, 15 aziende e oltre 40 startup. Due tra queste, selezionate da Uni-Credit Start Lab insieme al supporto del pubblico del Motor Fest, hanno me-glio interpretato con il loro progetto il tema di mobility innovation tech-nology.

Caracol è uno one-stop-partner che, dal quartier generale di Lomazzo (Co-mo), offre servizi di Additive Manufacturing avanzati e customizzati per aziende nel settore Automotive e Motorsport;
SmartTARGA è una Startup Hardware IoT con base a Bologna che sta progettando un sistema di videosorveglianza intelligente per veicoli events-driven destinato a Insurtech/Sharing/Rental in grado di individuare potenziali collisioni tra veicoli, certificando le stesse nel pieno rispetto della priva-cy.

Le due startup vincitrici, premiate domenica pomeriggio in live streaming da Giusy Stanziola, Vice President WEU Start Lab & Development Programs di Uni-Credit e da Vittorio Brambilla, Direttore di Motor Valley, accedono quindi di diritto alla piattaforma di business di UniCredit Start Lab, ideata per supportare le esigenze imprenditoriali degli innovatori. Il programma pre-vede business meeting con aziende ed investitori del network di UniCredit, un percorso di mentorship personalizzata con professionisti, nazionali e internazionali, del mondo dell’innovazione un training manageriale di alto profilo con a Startup Academy, e molto altro.

“Abbiamo voluto arricchire la nostra partecipazione e il nostro sostegno al Motor Valley Fest – afferma Francesca Perrone, Responsabile WEU Start Lab & Development Programs di UniCredit– offrendo agli startupper l’opportunità di partecipare al nostro programma UniCredit Start Lab, grazie al quale por-tiamo avanti un percorso di scouting e supporto delle nuove idee imprenditoriali italiane. Con UniCredit Start Lab negli ultimi 5 anni abbiamo analizzato più di 5mila progetti imprenditoriali di nuova generazione e accompagnato 300 start up verso percorsi di crescita, raggiungendo in Italia una quota di mercato pari al 20% tra le start up e le PMI innovative che ci con-sente di avere un punto di osservazione privilegiato sull’innovazione. Grazie a UniCredit Start Lab promuoviamo quell’innovazione “dal basso” di cui protagonisti principali sono le start up e mettiamo a loro disposizione un sistema di advisory e il nostro network di contatti con imprese e investito-ri, oltre a specifici servizi per accrescere il loro potenziale di business.”

Anche per questa seconda edizione Innovation & Talents si conferma una gran-de opportunità per ogni startupper: centinaia i partecipanti, tra addetti ai lavori e studenti, che hanno preso parte a numerose attività come i Ta-lents Talks e gli incontri diretti tra aziende e giovani talenti per pitch e presentazioni.

L’iniziativa rientra tra le attività del Motor Valley Fest, realizzato da Regione Emilia Romagna – APT Servizi, Comune di Modena, Comune di Maranello, Associazione Motor Valley Development, Meneghini & Associati, con il supporto di UniCredit (main sponsor), Enit, ACI, Anfia, Camera di Commercio di Modena, Fondazione di Modena, BolognaFiere, Motorsport Network e finanziato nell’ambito dei Fondi Europei 2014-2020 della Regione Emilia Roma-gna – Por Fesr.

Tutte le info sulla manifestazione sul sito web www.motorvalleyfest.it 

Non c'è dubbio che il sogno di ogni famiglia sia quello di poter trascorrere le proprie vacanze estive in totale sicurezza fruendo di numerosi servizi capaci di rendere l'esperienza ancora maggiormente appagante.

Milano Marittima è una delle mete preferite dalle famiglie per le vacanze estive. Qui ci sono tanto divertimento, spiagge, aree attrezzate per i giochi e tutto ciò che occorre per rendere la vacanza rilassante e divertente.

Venerdì, 15 Maggio 2020 07:57

MOTOR VALLEY FEST digital


Al via la prima edizione digitale di Motor Valley Fest digital primo grande evento del settore automotive post-Covid

Giovedì, 14 Maggio 2020 22:56

Bienvenido Sainz!

La Ferrari ufficializza l'arrivo del figlio d'arte spagnolo che dal 2021 formerà con Leclerc un'accoppiata giovanissima. Adesso a Maranello potranno concentrarsi esclusivamente sulla stagione 2020, Covid permettendo.

di Matteo Landi

Classe 1994, nella massima Formula dal 2015. Inizialmente pilota del vivaio Red Bull, per poi divenire conduttore Renault nel 2017 e McLaren dal 2019. Uno dei pochi capaci di costruirsi una carriera in seguito alla fuoriuscita dalla academy austriaca. Un solo podio al suo attivo, ma avrebbe potuto ottenere molto di più se solo avesse avuto a disposizione vetture più performanti. Lo avevamo anticipato, oggi è ufficiale: Carlos Sainz Jr. sarà il compagno di squadra di Leclerc nelle stagioni 2021-2022. I meno giovani accosteranno il cognome Sainz al più blasonato padre Carlos Sr., pilota che nel 1990 e nel 1992 si aggiudicò il mondiale rally. Molto meno vincente ma con il meglio che ha da venire il futuro pilota della Rossa ha tutte le carte in regola per non sfigurare. Si troverà in squadra un compagno scomodissimo come Leclerc ma non ci sono motivi per pensare che non possano andare d'accordo: la recente buona convivenza con Lando Norris, giovane e velocissimo pilota emergente, può essere motivo di sonni tranquilli per Mattia Binotto. Dopo gli scontri Vettel-Leclerc, che hanno negato punti importanti alla classifica della Scuderia, un'altra convivenza difficile è l'ultima cosa che a Maranello vanno cercando. Ancora quest'ultima stagione con il quattro volte campione del mondo Vettel, poi potranno contare su una line-up freschissima.

Sainz, scelta giusta. Ma il cuore diceva Giovinazzi

Sarà una delle coppie meno vincenti della storia della Rossa, con Leclerc che attualmente vanta due vittorie in palmares e Sainz fermo a quota zero successi. Avranno ancora la stagione 2020 per aggiornare le loro statistiche ma qualsiasi sia il risultato in Ferrari potranno contare su due piloti affamatissimi e ben concentrati sui loro obiettivi. Una condizione mentale che di recente è venuta meno al titolato Vettel, il quale ha comunque dato, fin qui, ben 14 vittorie alla compagine guidata da Arrivabene prima e Binotto poi. Un bottino che sia il monegasco che lo spagnolo difficilmente raggiungeranno presto. La Ferrari ha agito con la mente, puntando su un pilota con una discreta esperienza alle spalle. Al cuore non si comanda, si dice, ma stavolta a Maranello non lo hanno seguito, altrimenti c'è da credere che avrebbero optato per Giovinazzi: italiano, cresciuto in seno alla Ferrari Driver Academy ed adesso in fase di “sgrossamento” in Alfa Romeo. Con i sedili bloccati per almeno due anni la Scuderia spegne le speranze del giovane pilota di Martina Franca che, per contro, avrà la possibilità di maturare per altre tre stagioni complete senza l'ansia di cogliere l'occasione al volo. Sarà necessario comunque tenere alta la tensione perché il suo posto in Alfa Romeo non è blindato ed alle sue spalle scalpitano i cavallini di razza del vivaio Ferrari, da Mick Schumacher a Robert Shwartzman, senza dimenticare, fra gli altri, Arthur Leclerc, fratello di Charles. Un'accoppiata 2021 Leclerc-Giovinazzi sarebbe stata un successo totale per il programma giovani. Le ragioni che hanno portato alla scelta di Sainz, tuttavia, sono più che comprensibili.

Ricciardo in McLaren: è ufficialmente scattato il mercato piloti

La mossa Ferrari ha così dato il via al mercato piloti e infatti quasi in contemporanea è arrivata la notizia del futuro arrivo di Ricciardo in McLaren. Al posto dello spagnolo formerà con Lando Norris un duo decisamente interessante e competitivo. Ed attenzione perché dal 2021 la squadra inglese tornerà a dotarsi delle power unit Mercedes! E Vettel? Il tedesco ha reso noto che non intende fare scelte affrettate e prende forma l'ipotesi, tutt'altro che remota, di un suo anno sabbatico, se non addirittura del ritiro dalla F1. Un mondo a cui il tedesco ha dato tanto e che lo ha consacrato fra i più grandi di ogni epoca, almeno nei numeri. Adesso che a Maranello hanno piazzato le pedine potranno finalmente concentrarsi esclusivamente sulla stagione 2020, nella speranza che possa iniziare quantomeno a luglio.

Martedì, 12 Maggio 2020 23:03

Buona fortuna Sebastian!

Il tedesco non rinnoverà con la Rossa al termine della stagione 2020, che inizierà speranzosamente a luglio. La Ferrari comunica la fine di un matrimonio vissuto alla rincorsa di un iride che, al momento, non è arrivato. Chi, insieme a Leclerc, si vestirà di Rosso nel 2021?

di Matteo Landi

"Abbiamo preso questa decisione insieme a Sebastian e riteniamo sia la miglior soluzione per entrambe le parti. Non è stato un passo facile da compiere, considerando il valore di Sebastian, come pilota e come persona. Non c'è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i nostri obiettivi". Da giorni ormai circolavano le voci di una possibile separazione fra la Scuderia ed il campione tedesco. Le parole di Mattia Binotto hanno finalmente spento le illazioni. Prima che parta questo sfortunato mondiale 2020, vittima degli umori del Covid, in Ferrari hanno deciso di chiarire la situazione così da poter iniziare il campionato senza inutili ansie, dettate dalle probabili opprimenti domande che i giornalisti avrebbero fatto ad ogni conferenza stampa. Ne giova inoltre la situazione psicologica di un quattro volte campione del mondo che nei suoi anni vissuti a Maranello ha mostrato di subire la pressione più di quanto potessimo immaginarci. Nessun rinnovo con Ferrari quindi per Vettel, che nel 2021 avrà la possibilità di continuare nella massima Formula oppure, ipotesi tutt'altro che improbabile, ritirarsi.

Grazie Vettel, campione dai diversi volti

Nella mente di tanti Sebastian appare, adesso, come un pilota diverso da quello che è riuscito ad accaparrarsi ben quattro mondiali. Fresca è la memoria di un 2019 vissuto nell'ombra del suo ultimo talentuoso compagno di squadra, Charles Leclerc. A Monza, mentre il monegasco dominava la scena vincendo in un tripudio generale, Vettel è sembrato vittima di certi fantasmi, andando in testacoda ed arrancando fino alla 13esima piazza finale. Quei fantasmi che lo perseguitarono nel 2014, quando da campione del mondo in carica subì la velocità dell'allora nuovo team mate Ricciardo. Le prestazioni dell'australiano lo tramortirono, Vettel perse quella serenità che ritrovò poi nel 2015, al suo debutto in Rosso. Un matrimonio che fece bene al pilota ed alla Scuderia, reduce da un rapporto difficile e logorato con Alonso (“siete scemi?” fu il team radio rivolto al proprio box dal pilota spagnolo in quel di Monza). Da quel debutto ben 14 vittorie di tappa per il tedesco, divenuto il terzo pilota più vincente nella storia del Cavallino Rampante, ma anche qualche errore di troppo: la già citata “giravolta” monzese, quella del Bahrain 2019, quella del Giappone 2018, la speronata rifilata ad Hamilton nel 2017 in Azerbaigian. Un temperamento ben poco tedesco, “da meridionale” disse Marchionne. Errori che ne hanno intaccato il morale, e soprattutto, hanno compromesso le sue speranze di titolo iridato. Quel titolo che ormai rappresenta un sogno per i tifosi della squadra di Maranello, vinto l'ultima volta nel 2007 da Raikkonen fra i piloti e nel 2008 fra i costruttori. Sia nel 2017 che nel 2018 Vettel era andato vicino ad interrompere il lungo digiuno, prima che i suddetti errori gli tarpassero le ali. Eppure, ne siamo sicuri, la classe del Campione è intatta. Lo ha mostrato a sprazzi lo scorso anno, specialmente in Canada, quando solo le bizze dei commissari gli hanno negato uno strameritato successo. Finalmente il tedesco era tornato affamato, poi la penalità gli ha spezzato il fiato. La vittoria arrivata finalmente a Singapore è parsa un regalo della Ferrari: senza una strategia a lui favorevole Leclerc avrebbe ottenuto il terzo successo consecutivo. Così è la vita, verrebbe da dire, ed a volte anche i grandi amori finiscono. Più che il Vettel stanco del 2019 sarebbe bello se tutti ricordassimo quel pilota che nel 2015, in Malesia, saltò gioioso sul podio, quando alla sua seconda gara in Rosso colse un successo stupendo ed inaspettato. Caro Vettel, l'appassionato ti vorrà ancora così e se questo campionato 2020 inizierà (probabilmente a luglio in Austria) avrai modo di lasciare un bel segno al tuo tramonto Rosso.

Vettel: ritiro o McLaren? Ferrari: forse Sainz, ma perchè non Giovinazzi?

Nel 2021 il tedesco potrebbe approdare in McLaren, dove ritroverebbe Andreas Seidl, oggi team principal della squadra inglese, ingegnere BMW Sauber quando Vettel debuttò in F1 nel 2007 proprio con la squadra svizzero-teutonica. Accanto alla punta di diamante Leclerc, ormai talento indiscusso della F1, non sappiamo ancora chi potrebbe arrivare alla corte di Binotto. In Ferrari hanno allevato Giovinazzi, che al momento sta maturando in Alfa Romeo, e sarebbe bello poter rivedere un italiano in Rosso. Ricordiamo che “dietro” di lui scalpitano gli altri nomi della Ferrari Driver Academy, uno su tutti Mick Schumacher, desiderosi di poter arrivare il prima possibile nella massima Formula. La logica dice che avranno bisogno di trovare spazio in Alfa Romeo, a tutti gli effetti squadra satellite Ferrari. Voci delle ultime ore, sempre più insistenti, tuttavia, vorrebbero in Rosso Carlos Sainz Jr. Spagnolo, figlio del campione di Rally Carlos Sainz, è attivo in F1 dal 2015. Ex pilota della galassia Red Bull, passato dalla Toro Rosso alla Renault nel 2017 ed approdato poi nel 2019 in McLaren, non ha mai sfigurato. Solido, veloce, ha finalmente conquistato il podio lo scorso anno in Brasile. Nei prossimi giorni probabilmente sapremo quale sarà il successore di Vettel. Avremo ancora questa stagione per ringraziarti Sebastian, pilota dal cuore ferrarista, come ci hai più volte fatto notare. Intanto in bocca al lupo per questa stagione!

Il turismo in Emilia Romagna riparte. Lo dice a Fuoriporta.org, il portale dedicato ai borghi e alle tradizioni italiane, Andrea Corsini, Assessore Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna.

Presenti i sindaci di Corniglio Delsante e di Monchio Riani. Il deterioramento del manufatto, sulla provinciale che collega i due comuni, ha determinato la chiusura della strada lo scorso 24 aprile. La fine dei lavori è prevista entro un paio di mesi.

Parma, 7 maggio 2020 – Ieri la Provincia di Parma – Servizio Viabilità, dopo un sopralluogo tecnico sul ponticello sulla strada provinciale n. 75 che collega Monchio delle Corti a Corniglio, all’altezza dell’abitato di Grammatica,

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