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di Mario Vacca (*) - Parte da oggi il conto alla rovescia verso il 21 Marzo: ci separano soltanto 20 giorni dal convegno internazionale organizzato dalla Società di Colonproctologia, SIUCP ETS, in collaborazione con la Nigerian Society for Colorectal Disorders e della Romanian Society of Coloproctology.

Il Photolux, World Press Photo, Exhibition 2023, dal 25 novembre al 17 dicembre, allestito presso il Palazzo Ducale di Lucca, costituisce un appuntamento imperdibile non solo per gli appassionati del settore, ma anche per tutti coloro che vogliano rimanere informati rispetto alle trasformazioni politiche, antropologiche, sociali e culturali della nostra realtà.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 02 Dicembre 2023 06:03

Professione Casaro.

#lavoro  #formazione #parmigianoreggiano - Professione Casaro: quali competenze e quali percorsi formativi per portare nel futuro la tradizione millenaria del Parmigiano Reggiano?

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il suono svelato
Martedì 22 novembre alle 18.00, nell’Auditorium del Carmine, una guida all'ascolto a cura di Michele Curedda inserita nella rassegna “Il Suono Svelato”.
Ingresso libero

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Parma, 3 marzo 2022. Entra nel vivo il progetto "Sogni e Parole di Pace" promosso dal Comune di Parma, in collaborazione con Centro Interculturale di Parma e Provincia, Cibopertutti, Kwa Dunìa, Ibo Italia, Mani Aps, Parma per gli Altri Odv, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado di Parma.

Pubblicato in Scuola Parma
Mercoledì, 15 Aprile 2020 15:45

I Love Italian Food

Nasce "Support Italian Food Warriors" il progetto per sostenere gli autentici chef e ristoratori italiani, in Italia e nel mondo.

Una serie di masterclass in cui gli chef condivideranno i propri segreti culinari con i clienti e gli appassionati di cucina italian.

Gli chef e i ristoratori, a tutti i livelli, in questo periodo di emergenza sanitaria internazionale legata al coronavirus, stanno combattendo una vera e propria battaglia per la sopravvivenza, con i locali chiusi in molti Paesi, Italia in primis, e spesso l'impossibilità di poter attingere ad altre forme di sostentamento. Una battaglia che non è soltanto importante per le loro attività, ma anche per la salvaguardia di uno dei più grandi e importanti patrimoni culturali e produttivi che rendono l'Italia eccellenza mondiale nel cibo e nella ristorazione.

Chef e ristoratori oggi sono quindi impegnati in veste di guerrieri che lottano per questo grande obiettivo. Da qui è nata "Support Italian Food Warriors" l'azione, lanciata da I Love Italian Food in collaborazione con Kaiti expansion e Italian Food Studio.

Spiega Alessandro Schiatti, Amministratore delegato e cofondatore di I Love Italian Food: "In questo momento di lockdown globale abbiamo dato vita ad una piattaforma per offrire ai ristoratori un modo per continuare a parlare con i loro clienti, creando una nuova esperienza culinaria che gli permetterà di raccogliere sostegno morale ed economico, in modo concreto, immediato e diretto. I ristoratori potranno condividere, attraverso masterclass on line i segreti dei propri piatti con i clienti e con tutti gli appassionati di cucina italiana, raccogliendo un contributo che ogni ristoratore potrà utilizzare per sostenere la propria attività o anche devolvere a cause a lui care. Il progetto, che I Love Italian Food ha presentato agli operatori nei giorni scorsi, ha già raccolto molte adesioni, e la collaborazione di numerose associazioni in Italia e nel resto del mondo che riuniscono migliaia di chef e ristoratori. Ed è sostenuto da un Team virtuoso di aziende sostenitrici di i Love Italian Food, tra le quali Carpigiani, Fior di Maso, Montanari Gruzza e Monti Trentini. Questo progetto è nato da noi ma è di tutti i ristoratori, di tutti gli appassionati di cucina italiana e di tutte quelle realtà che, come noi, lavorano ogni giorno per tutelare i professionisti italiani e promuovere la nostra cultura enogastronomica a livello internazionale".

Le masterclass saranno divulgate attraverso la piattaforma webinar, a partire dal 18 aprile e fino al 28 giugno 2020.

Per avere tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.100per100italian.it

Tra le realtà che hanno scelto di sostenere Italian Food Warriors ci sono: Associazione italiana chef New York; UCI – Unione Cuochi Italiani; ItChefs; Global School Palazzo Italia; ACI – Associazione Cuochi Italiani; Italian Feeds America; le delegazioni di Belgio, Argentina, Polonia e Francia della Federazione Italiana Cuochi; il Gruppo Italiano di New York; la Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria; Italian Food #Moltobuono, Authentico e Future Food Network.

I Love Italian Food è una realtà che promuove e difende la vera cultura enogastronomica italiana nel mondo. Creata a Reggio Emilia, nel cuore della Food Valley nel 2013 da un gruppo di amici appassionati di cibo italiano, oggi è una grande community internazionale che nel 2017 ha raggiunto più di un miliardo di contatti digitali in tutto il mondo.

Un progetto nato dalla convinzione che il futuro dell'Italia sia strettamente legato al futuro del comparto agroalimentare nazionale, e alla capacità dello stesso di espandersi ed affermarsi ulteriormente nel mondo. Già oggi è infatti uno degli aspetti più amati e ricercati dell'Italia all'estero, oltre a rappresentare un settimo della nostra economia.

Kaiti expansion opera da 25 anni nel settore marketing e comunicazione, promuovendo l'immagine e i valori di numerose aziende ed enti pubblici. Con le sue sedi a Reggio Emilia, Roma e Milano, Kaiti expansion è strutturata in un network di aree aziendali, che lavorano in sinergia tra loro per offrire progetti personalizzati e flessibilità operativa.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Un Ipad al posto del piatto: questa è l'idea con cui il Ristorante tristellato “Quince” di San Francisco presenta il suo “A dog in Search of Gold”, ovvero bocconcini di tartufo bianco, con un bucolico sfondo di cani che giocano in un prato.

Di Chiara Marando -

Sabato 07 Gennaio 2017 -

Che la tecnologia sia ormai diventata parte integrante della nostra vita, anzi per molti la vita stessa, è cosa ormai nota, ma che potesse addirittura entrare a piedi pari nella “mise en table” di un ristorante rinomato, questo no.

Invece, la realtà supera la fantasia e lo dimostra il “Quince” di San Francisco, ristorante con ben tre stelle Michelin che porta in tavola da 13 anni una scelta stilistica e culinaria consolidata, estremamente raffinata e di impatto. Ma il menù andava aggiornato, almeno così pensa lo chef Micheal Tusk : “sono più di vent'anni che vivo a San Francisco, conosco e ho vissuto il boom tecnologico – spiega Tusk - voglio combinare l’alta cucina con la tecnologia e anche un po’ di cultura”.

Come a deciso di farlo? Provate ad ordinare la portata “A dog in Search of Gold”, ovvero un cane in cerca d’oro, piatto servito su iPad, dentro uno speciale box di legno fatto a mano da un artigiano, che propone bocconcini di tartufo bianco con un bucolico sfondo di cani che giocano in un prato.

piatto-ipad-quince

Inutile dire che non sono mancate le critiche ed i dubbi di chi storce il naso davanti a questa idea eccentrica, ma soprattutto pensando all'igiene degli alimenti. Una tematica che è lo chef stesso ad affrontare: gli Ipad vengono disinfettati rispettando le norme igieniche vigenti, inoltre lo schermo è protetto da una guaina atossica che, una volta utilizzata, viene rimossa.

Ma quella del Quince non è la prima esperienza in tal senso. Nel Regno Unito, infatti, altri locali avevano fatto da pionieri, ed anche il ristorante spagnolo Arzak, 3 stelle Michelin, ha servito le proprie pietanze su iPad per qualche anno.

Quince 2

Stranezze a parte, il menù proposto dallo chef Tusk è veramente un inno alla cucina d'eccellenza con piatti estremamente curati nei dettagli, in un gioco di ingredienti che spaziano tra mare e terra passando per culture anche lontane e materie prime eccellenti come il caviale e le aragoste migliori. Tra le proposte anche un omaggio alla bontà italiana con i Fagottini alla fonduta, realizzati con fontina della Valle D'Aosta e tartufo bianco d'Alba.

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Pubblicato in Cultura Emilia

Un nuovo Eataly ha inaugurato a New York esattamente nella torre n° 4 del World Trade Center. Uno spazio immenso dedicato all’eccellenza alimentare ed un totale di 600 dipendenti. Tra i soci anche Joe Bastianich.

Di Chiara Marando -

Sabato 06 Agosto 2016 -

Una nuova casa della tradizione gastronomica italiana ha aperto a New York: Eataly raddoppia la sua presenza nella Grande Mela con un megastore, esattamente all’interno della torre n° 4 del World Trade Center.

Un totale di 600 dipendenti, “isole” e banchi dedicati a specialità alimentari di eccellenza e ristoranti, tanti ristoranti, che si affacciano direttamente sulla Freedom Tower e sulla Piazza del Memorial realizzata per ricordare le vittime dell’11 settembre 2001.

E non è un caso se il simbolo scelto per questo nuovo locale è quello della “Pace”. A darle corpo è stato niente di meno che Renzo Piano, la cui creatività si è espressa in un Tavolo della Pace posto proprio all’ingresso: una meraviglia realizzata con legni vecchi di quattromila anni, alle cui spalle troneggia una mappa dei pani di tutti i Paesi del mondo. E, sul tavolo, alcune delle tipologie di pane più significative e rappresentative.

-EATALY

Esatto, anche qui torna il Pane con simbolo proprio di questa Pace che tanto si cerca. Ovviamente non è tutta solo filosofia ed emozione, qui a far da padrone è il business alimentato da quei profumi e sapori invitanti che calamitano l’attenzione degli avventori, tanto desiderosi di portare a casa le bontà italiane ritenute tra le migliori al mondo.

Quindi tipicità, talmente tante e variegate da perdersi in un mare magnum di bontà. Una scelta che riesce ad accontentare tutti i gusti, soprattutto i palati più esigenti, ma anche le diverse tendenze e filosofie alimentari. Tra i ristoranti “novità” c’è Orto e Mare, con un menù che opta per piatti di pesce o vegetariani, poi non poteva mancare l’Osteria della Pace affidata allo chef trentenne Riccardo Orfino.

Eataly-New-York-

Questa volta Farinetti ha anche un socio d’eccezione, o meglio più nomi noti: Joe Bastianich con sua madre Lidia e Mario Batali, cuoco e scrittore statunitense. “ Eataly è un luogo speciale che regala emozioni, soprattutto a noi americani – ha commentato Bastianich - Sono curioso di vedere cosa succederà e come assorbiremo la presenza di due Eataly in questo posto”.

Per l’apertura al pubblico, però, si dovrà aspettare ancora qualche giorno..esattamente alle ore 12 dell’11 agosto. Inizia il conto alla rovescia.

Pubblicato in Cultura Emilia
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