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Per le giornate di informazione e orientamento quest'anno "formula mista", sul web e in presenza. Per le attività in presenza prenotazioni obbligatorie entro il 31 marzo sul sito https://openday.unipr.it

Venerdì, 25 Febbraio 2022 10:53

I Concerti del Boito 2022

Due concerti
Martedì 1 marzo alle 20.30 nell’Auditorium del Carmine e giovedì 3 marzo alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università di Parma, due appuntamenti della stagione concertistica
del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”.
Ingresso gratuito

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Parma, 16 febbraio 2022. Parma e Burundi più vicini grazie al progetto: “Maison Parma, il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile” che prosegue con importanti risultati. Nei giorni scorsi si è svolta una missione istituzionale nel Paese africano a cui hanno partecipato diversi partner di progetto e che ha dato ottimi riscontri.

Pubblicato in Economia Parma

Il volume, edito da Athenaeum e curato da Monica Cocconi e Giacomo Degli Antoni, è realizzato con il contributo di Fondazione Cariparma

Pubblicato in Cultura Parma
Lunedì, 09 Novembre 2020 16:23

Donne ai vertici: una sfida aperta

Webinar gratuito venerdì 13 dicembre, dalle 14 alle 16, nell’ambito del Festival della Cultura tecnica. Organizzato da Provincia, Sern, INPINK, finanziato dalla Regione.

Pubblicato in Cronaca Parma

Progetto da 1 milione e 300mila euro incentrato su quattro azioni, 600mila euro messi a disposizione dalla Fondazione. Nel 2020 3,4 milioni di euro investiti dall’Ateneo per la ricerca

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 29 Ottobre 2020 15:30

L’Università Popolare ci prova

Il 30 novembre l’Università Popolare di Parma inaugura il nuovo A.A. 2020/2021. Si comincia online in modalità a distanza. Storia medievale, archeologia, letteratura greca, letteratura dell’Africa Sub-Sahariana alcune delle novità. 215 corsi proposti in 8 comuni. Rossi:”UniPop porta avanti valori che sono, mai come ora, collante della nostra società” .

Si tratta del progetto “NuMeRI: Numerical Methods and Models for Research and Industry”, coordinato dalla prof.ssa Alessandra Aimi in collaborazione con i gruppi della prof.ssa Chiara Guardasoni e del dott. Luca Cattani. 

Il progetto NuMeRI: Numerical Methods and Models for Research and Industry, coordinato dalla prof.ssa Alessandra Aimi, docente del Dipartimento di Scienze Matematiche Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma e promosso dai gruppi di ricerca di Analisi Numerica del DSMFI (referente la prof.ssa Chiara Guardasoni) e di Fisica Tecnica del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (referente il dott. Luca Cattani), è risultato tra i vincitori del finanziamento “Young Investigator Training Program 2019” dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) sugli oltre 40 progetti presentati.

Il progetto dell’Ateneo ha ottenuto il finanziamento per 10 borse di ricerca destinate a giovani ricercatori stranieri o italiani stabilmente impiegati all'estero. Scopo del bando infatti è quello sviluppare la cooperazione internazionale inserendo giovani studiosi operanti all'estero in network di ricerca italiani già consolidati.

Il progetto NuMeRI si avvale di una rete di oltre 20 gruppi di ricercatori appartenenti ad Università, Politecnici e Centri di Ricerca (Università dell’Aquila, Università di Bari, CRS4 di Cagliari, Università di Cagliari, Università di Catania, Università di Ferrara, Università di Firenze, Università dell’Insubria, Politecnico di Milano, Università Statale di Milano, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Napoli “Federico II”, Università di Padova, Università di Parma, Università di Pavia, Università di Pisa, IAC-CNR di Roma, Università di Roma 3 e UNINETTUNO, Università di Siena, Politecnico di Torino, Università di Torino).

Il training program prevede il coinvolgimento dei giovani ricercatori selezionati in un periodo di ricerca in Italia di almeno un mese e la partecipazione al Congresso biennale SIMAI 2020 della Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale, organizzato all’Università di Parma dal 15 al 19 giugno 2020.

Pubblicato in Cronaca Parma

Rientrato a metà dicembre dall'ultima missione sulla stazione orbitante, Paolo Nespoli è la testimonianza che volere è potere e i sogni possono diventare realtà.

Di Lamberto Colla

Parma 20 marzo 2018 -

Nel 2007 la prima missione sullo Shuttle Discovery e poi nel 2010, nel 2015 e infine nel 2017 "AstroPaolo" è stato ospite della Stazione Spaziale Orbitante (ISS), quello straordinario "laboratorio" di ricerca che da 400 chilometri sopra le nostre teste osserva lo spazio, controlla i fenomeni terrestri e conduce dai 200 ai 300 esperimenti per ogni turno di permanenza.

Sin da bambino, ha confidato Paolo Nespoli, ospite dell'Università di Parma, sognava di fare l'astronauta e grazie la caparbietà, determinazione e studio il sogno si è avverato e all'età di sessant'anni ha partecipato alla sua terza missione spaziale, restando per 139 giorni all'interno dell'ISS come "gruista spaziale", ovvero addetto al braccio meccanico esterno, come "cavia" e come scienziato partecipando all'attività di ricerca programmata dall'ESA (Agenzia Spaziale Europea) e dall'ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

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Ai molti studenti delle scuole superiori, presenti al Centro Polifunzionale del Campus universitario, Paolo Nespoli ha dimostrato come il proprio futuro lo si possa costruire trasformando così i propri sogni in realtà.

Paolo Nespoli è intervenuto in Ateneo grazie alla collaborazione del fumettista di Parma Leo Ortolani con ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e ESA (European Space Agency), dalla quale è nato il volume a fumetti C'è Spazio per Tutti (Panini comics 2017) dedicato alla vita sulla Stazione Spaziale Internazionale e alla storia dell'uomo nello spazio. C'è Spazio per Tutti, che ha per protagonista Rat-Man, il topo-supereroe creato da Leo Ortolani, è stato portato nello spazio proprio da Paolo Nespoli, che l'ha mostrato in un video dalla Stazione spaziale Internazionale. È stato il primo fumetto a raggiungere lo spazio.

E Ortolani stesso è un altro testimone della passione che si trasforma in esperienza d'eccellenza così come per Tommaso Ghidini, anch'egli intervenuto a illustrare i progressi della ricerca per arrivare a costruire una base lunare per poi affrontare la "bonifica" di Marte per rendere fattibile la sua colonizzazione. Partito dall'ateneo di Parma, dove si è laureato in facoltà Ingegneria, oggi Ghidini si trova a dirigere la Divisione Strutture, Meccanismi e Materiali di ESA che sta sperimentando, ad esempio, la costruzione della base lunare attraverso l'utilizzo di stampanti 3D e la ricostruzione di organi umani (pelle, reni, ossa ecc...), perfetta replica funzionante dei pionieri che si avventureranno nello spazio per posizionare la prima pietra della civiltà terrestre su Marte.

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Grande successo quindi ieri mattina all'Auditorium del Campus Scienze e Tecnologie dell'Università di Parma per "Spazio all'ingegno". A raccontare delle esperienze "spaziali", oltre a Tommaso Ghidini e Paolo Nespoli, è intervenuto anche Claudio Sollazzo, Mission Manager VITA, di ASI -Agenzia Spaziale Italiana che ha raccontato della "difficoltà" di vivere nello spazio e quindi della organizzazione e programmazione che da terra occorre predisporre per assistere gli equipaggi in missione spaziale.

La mattinata è stata aperta dalla Pro Rettrice alla Didattica e servizi agli studenti Sara Rainieri e da Annamaria Cucinotta, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura; il Rettore dell'Università di Parma Paolo Andrei ha invece introdotto l'intervento di Paolo Nespoli.

 

Foto di Francesca Bocchia

VIDEO: https://youtu.be/vrOWlAQrqkc 

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
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