Sabato, 28 Aprile 2018 09:27

Rievocazione storica del Motogiro d'Italia dal 30 aprile al 6 maggio con tappa a Parma il 2 maggio In evidenza

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La manifestazione si svolgerà dal 30 Aprile al 6 Maggio e sarà divisa in sei tappe per un totale di oltre 1600 KM. 

Parma, 27 aprile - Parte martedi 1°Maggio dalla sede dello stabilimento Ducati di Borgo Panigale la ventisettesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d'Italia organizzata dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri e realizzata sotto l'egida della Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale. La manifestazione si svolgerà dal 30 Aprile al 6 Maggio e sarà divisa in sei tappe per un totale di oltre 1600 KM.

MTG_2_1.jpgQuest'anno, a seguito dell'accordo con Motor Valley, gran parte dell'evento si snoderà in Emilia Romagna, un territorio caratterizzato da sempre, per la passione dei motori e per il turismo, così i partecipanti, oltre al valore storico e sportivo della manifestazione, potranno toccare con mano una realtà fatta di musei, autodromi e prestigiose case costruttrici, un concentrato unico al mondo che solo la terra del "mutor" può offrire. Ovviamente a tutto questo si aggiunge la grande ospitalità delle genti di queste terre, abbinata a eccezionali offerte enogastronomiche, da sempre il valore aggiunto della manifestazione.

Il supporto tecnico è garantito da Ducati che ha messo a disposizione numerose moto per il servizio di assistenza e per la stampa, oltre alla sede logistica per la partenza e per l'arrivo.

Il ritrovo dei partecipanti è fissato per lunedì 30 Aprile presso l'Hotel Fly One di Borgo Panigale, dove si svolgeranno tutte le operazioni preliminari, il via ufficiale della prima delle sei tappe in programma, avverrà martedì 1° Maggio alle ore 9,30 dalla sede Ducati, qui, i concorrenti ritorneranno a metà pomeriggio dopo aver percorso oltre 200 KM.

La seconda frazione, partirà ancora dalla sede Ducati e si chiuderà dopo 225 Km a Parma, da dove ripartirà il giorno successivo per la terza tappa lunga 245 Km che comprende anche la prova speciale all'interno dell'Autodromo "Riccardo Paletti" di Varano De Melegari. Rientrati a Parma i concorrenti lasceranno definitivamente la città venerdì 4 per giungere nel tardo pomeriggio a Rimini. E' questa, con i suoi 330 Km, la frazione più lunga del Motogiro 2018 che prevede una sosta anche all'Autodromo di Imola. Sabato 5 la penultima fatica con partenza e arrivo a Rimini e lo sconfinamento nel nord delle Marche, con la prova speciale al Misano Word Circuit, infine domenica, la volata finale verso Bologna dopo 300 km, con la conclusione all'interno della Ducati dove si svolgerà anche la festa finale e la premiazione.

La Rievocazione Storica del Motogiro è uno dei maggiori eventi itineranti, riservato alle moto storiche e da alcuni anni anche a quelle moderne che si svolge al mondo e richiama il Motogiro agonistico che si è corso dal 1953 al 1957, quando alla gara prendevano parte anche 500 piloti ed era considerato la Mille Miglia delle due ruote, al quale partecipavano in modo ufficiale le più importanti case motociclistiche del tempo.

Ovviamente oggi non si raggiungono più questi numeri di partecipanti, sarebbe oltretutto impossibile gestire eventi di questo tipo con il traffico odierno, ma l'importanza che ha assunto il Motogiro in queste 27 edizioni ha sempre più una valenza internazionale, tanto che ormai i tre quarti degli iscritti provengono da altri paesi o meglio da altri continenti. Particolarmente apprezzata dai 120 partecipanti, la scelta del percorso e del programma 2018 che ha richiamato molti americani, inglesi, olandesi, spagnoli, tedeschi, argentini, australiani, oltre ovviamente a un bel gruppo di appassionati italiani che da anni non saltano mai questo appuntamento.

Fra le moto d'epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli e Rumy, molte anche le moto moderne e le "Classiche" anni 70, non mancano poi factory di produzione inglese, spagnola e americana, oltre a modelli artigianali o di serie limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.

Sette le categorie in gara: Heritage 1914 - 1949, Rievocazione Storica, Vintage, Classiche, Cafè Racer Motogiro, Turistica. Ovviamente il maggior numero di iscritti si registra nella "Rievocazione Storica" che raggruppa moto fino 175 cc costruite fra il 1953 e il 1958.

 

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Il Motogiro agonistico si è svolto dal 1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di De Portago alla 1000 Miglia del '57, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità per altri tre anni, prima di venire definitivamente interrotto. Alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, il Moto Club Terni rispolverò la manifestazione che riscosse immediatamente grandi consensi, tanto che alle prime edizioni vi presero parte anche piloti che avevano vinto quelle degli anni cinquanta, come Mendogni e Venturi. Quest'anno in gara in sella a una Ducati, anche il tre volte iridato Pierpaolo Bianchi, all'esordio in una gran fondo d'epoca.

Tutte le info e i dettagli dei percorsi sul sito www.motogiroitalia.it 

 

STORIA - 

MOTO CLUB TERNI- L. liberati P. Pileri - 30 Aprile – 5 Maggio 2018 27^ edizione - 
La storia di oltre 100 anni di motociclismo

Il Motogiro d'Italia, affonda le sue radici nella tradizione delle grandi corse su strada che diffusero i mezzi a motore nei primi anni del novecento. Poco prima dello scoppio della Grande Guerra nel 1914, l'Unione Sportiva Milanese in collaborazione con la Gazzetta dello Sport organizzarono il primo giro motociclistico della penisola, lungo 2400 km diviso in quattro tappe, vi parteciparono 56 piloti e solo 18 di questi arrivarono al traguardo, per la cronaca il vincitore fu Oreste Malvisti in sella a una Ariel. La prima Guerra Mondiale impedì che la corsa si ripetesse negli anni successivi. Finita la guerra molte aziende riconvertirono la propria produzione da bellica in civile e ci fu anche un grande sviluppo della motorizzazione così nel 1923 la manifestazione riprese, vi partecipano 53 piloti che percorrono ben 2500 km, con partenza e arrivo a Milano. Si verifica una vera e propria ecatombe di mezzi tanto che solo sette arriveranno al traguardo finale, dove per primo transitò Guido Mentasti su Guzzi.

Non sono chiare le motivazioni che spinsero gli organizzatori a non proseguire la gara negli anni successivi, ma probabilmente, ancora i tempi non erano maturi per gare di questo tipo che richiedevano comunque un forte impegno economico da parte dei partecipanti e delle case motociclistiche, molte delle quali stavano muovendo i primi passi, passando da una produzione artigiana ad una industriale. Si dovrà arrivare agli anni cinquanta, con il boom della motorizzazione di massa per veder tornare sulle strade della penisola, centinaia di motociclisti in gara nelle gran fondo, per ripetere su due ruote, il successo che riscuoteva fra le auto la Mille Miglia.

La prima edizione denominata Motogiro d'Italia, organizzata dal quotidiano Stadio e dal Moto Club Stadio nel 1953, non poteva che partire da Bologna, non solo perché li aveva la sede il giornale e la Ducati, una delle maggiori aziende motociclistiche italiane, ma anche perché l'Emilia Romagna, era diventata la capitale del "mutor". Il Motogiro divenne subito una gara che richiamava tantissimi piloti, in una edizione se ne contarono più di 500, contemporaneamente arrivarono le case ufficiali, che videro in questa corsa un fantastico mezzo per propagandare la propria produzione, visto che sui circa tremila chilometri che percorrevano i concorrenti, si assiepavano milioni di persone entusiaste. Vincere un Motogiro per le aziende, voleva dire garantirsi una bella fetta del mercato motociclistico nazionale per un intero anno. E' importante sottolineare che in quegli anni la produzione si attestava per la grande maggioranza su piccole cilindrate comprese fra i 100 e i 175 CC. e queste erano quelle che prendevano parte alla gara.

Furono solo cinque le edizioni del Motogiro d'Italia, infatti la gran fondo fu abolita, così come tutte le corse su strade aperte al traffico nel 1958, a seguito della tragedia di De Portago alla Mille Miglia che costò la vita al pilota spagnolo, al suo navigatore e a nove spettatori. L'ultima edizione quella del 1957, fu vinta dallo spoletino Remo Venturi in sella alla MV Agusta a oltre 105 KM orari di media, un record ovviamente imbattuto. Gli altri piloti che hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro del Motogiro sono: Leopoldo Tartarini (Benelli) nel 1953; Terquinio Provini (Mondial) nel 1954; Emilio Mendogni (Moto Morini) nel 1955 e Walter Tassinari (Moto Morini) nel 1956. Seguirono poi tre edizioni dal 1967 al '69 con la formula della regolarità open, direttamente organizzate dalla FMI.
1989 nasce la Rievocazione Storica – Da tempo il Moto Club Terni, uno dei più vecchi d'Italia, ha una importante sezione dedicata alle moto d'epoca, fu così che nel 1988, un gruppo di appassionati capitanati dall'allora presidente Paolo Rossi, scomparso tre anni fa e dall'attuale Massimo Mansueti, decisero di rispolverare questa gran fondo. Partì l'organizzazione che richiedette un grande sforzo organizzativo e che si concretizzò con la prima edizione svoltasi alla fine di aprile del 1989. Fra i partecipanti anche alcuni piloti che avevano corso e vinto il Motogiro agonistico, come Mendogni e Venturi e personaggi del mondo dello sport e del giornalismo come Roberto Patrignani che ne descrisse a lungo le cronache, dando grande risalto e lustro alla manifestazione. Dal 1988 a oggi il Moto Club Terni ha organizzato praticamente tutte le edizioni di questa gran fondo dedicata alle due ruote storiche, percorrendo in lungo e in largo tutta la penisola, isole comprese, mantenendo inalterato l'interesse a quello che ormai è considerato il maggior evento mondiale del settore moto d'epoca, tanto da richiamare partecipanti da tutti i continenti.
Perché la storia continui è necessario inserire forze nuove ed è quello che da alcuni anni a questa parte fa il Moto Club Terni con l'inserimento di nuove categorie come le moto classiche, prodotte dal 1960 al 1980 che diverranno prossimamente d'epoca. Nelle ultime edizioni ha assunto notevole importanza anche il mototurismo, veri e propri appassionati che partecipano alla Rievocazione Storica percorrendo gli stessi itinerari delle moto d'epoca su moto attuali, vivendo lo stesso clima e godendo degli ottimi servizi messi adisposizione dagli organizzatori del Motogiro.

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