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Editoriale: - Che vincano i migliori e più generosi! - Lattiero caseari. Latte crudo nazionale, crema e panna al ribasso. - Cereali e dintorni. Un sussulto per il mais e il grano - Penny Market, rischio microbiologico nei Tramezzini salmone e maionese -

SOMMARIO Anno 18 - n° 18 05 maggio 2019
1.1 editoriale: Che vincano i migliori e più generosi!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte crudo nazionale, crema e panna al ribasso.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Un sussulto per il mais e il grano
3.1 bis cereali e dintorni Cereali tendenze
5.1 eventi eno-gastro-turistici Parte da Parma, il 12 maggio, il Grand Tour Emil Banca
6.1 in cucina - parmigiano reggiano Col Parmigiano Reggiano si può osare
8.1 sicurezza alimentare Penny Market, rischio microbiologico nei Tramezzini salmone e maionese .
8.2 filiera agroalimentare Comunicare la filiera cooperativa agroalimentare: venerdí 3 maggio al Palazzo della Cooperazione
9.1 pesca e condanne Piccioni vivi come esche, condannati
9.2 1° Maggio festa dei lavoratori? Festa dei lavoratori. Oggi i sindacati ce ne suoneranno di belle!
10.1 molini aperti Molino Grassi apre le porte l'11 maggio
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Cosa c'è da celebrare quest'anno? La disuguaglianza sociale che ha guadagnato un nuovo vantaggio o l'incremento dei soggetti a rischio di disoccupazione?

di Lamberto Colla Parma, 1 Maggio 2019 –

Accontentiamoci, anche per quest'anno, di due cantate e del solito concerto.
Dopo il concerto di Capodanno quello del 1° maggio, organizzato dalla potente triplice alleanza, è il più prestigioso dell'anno. Da Roma per espandersi in ogni angolo del Bel Paese, le note delle celebrazioni si leveranno al cielo, in quel Paradiso Laico dove nessuno si immolerà e nemmeno risorgerà per salvare il "Lavoro".

Già perché più passano gli anni e meno lavoro si trova. La disuguaglianza cresce e il rischio disoccupazione altrettanto.

Tutto è cominciato, in tempi non sospetti di crisi, con l'introduzione della "flessibilità" lavorativa, dal sapore anglosassone (CO.CO.CO. ad esempio - 1997 Treu - etc...), tanto sbandierata da quella sinistra perfetta nel criticare chi è alla guida del Paese e invece così "liberista" quando è al governo.

Con il "pacchetto Treu" (o forse sarebbe meglio dire "pacco Treu") il lavoro interinale e altre forme contrattuali di lavoro atipico ottengono il riconoscimento legislativo da parte dell'ordinamento italiano.
Il "Pacchetto Treu" viene considerato come uno dei principali atti legislativi che hanno riconosciuto il lavoro interinale generando il fenomeno del precariato in Italia.

Quella sinistra che, se deve sottrarre dei diritti, preferisce esonerare i dipendenti pubblici e così l'articolo 18, che era una parte fondamentale dello Statuto dei lavoratori, viene cancellato nel settore privato e mantenuto nel pubblico impiego, giustappunto per non creare diseguaglianze di trattamento e proteggere i poveri "furbetti del cartellino".

Il primo colpo all'articolo 18 lo diede la legge Fornero del 2014 e poi, definitivamente e "orgogliosamente", sepolto l'anno successivo grazie al Jobs Act del fenomenale tandem Renzi - Poletti.

L'avrei compreso maggiorente, seppure non giustificato, se a approvare una tale riforma fosse stato un "Governo Fascista" e invece il Jobs Act (anche la nomenclatura è anglosassone pur di edulcorare la "mattonate") ha introdotto nel nostro ordinamento il contratto di lavoro a tempo "indeterminabile" e a "tutele crescenti". In pratica, dal 7 marzo 2015 si può essere licenziati in qualsiasi momento e senza particolari motivazioni, "conquista" vanto di Renzi: "Noi abbiamo infranto il tabù dell'art. 18."

Quest'anno cosa c'è da festeggiare?

Forse l'aumento delle morti sul lavoro, o forse dei suicidi e tentati suicidi economici? No, forse sono da celebrare i successi dichiarati dall'OCSE nei giorni scorsi, in cui viene segnalato il raddoppio della sottoccupazione a partire dal 2006. "In particolare, riferisce il dossier, i contratti a tempo determinato si collocano al 15,4% del lavoro dipendente contro una media nell'area Ocse dell'11,2%." e prosegue "Scivolano i salari. I rischi di un salario basso sono aumentati più della media Ocse per i lavoratori dipendenti con un livello di istruzione medio o basso." Insomma, sempre secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, siamo il fanalino di coda dei Paesi OCSE e raggiungiamo il paradosso che al tasso elevato di disoccupazione si aggiunge il "rischio disoccupazione".

Vabbé, intanto cantiamo per dimenticare, per festeggiare c'è  tempo.

 

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(Foto: Francesca Bocchia - Parma 2018)

 

 

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Editoriale: - Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica - Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili. - Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti. - Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili - Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno - Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei -

SOMMARIO Anno 18 - n° 17 28 aprile 2019

1.1 editoriale
Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 sport e salute FarmRun 2019 Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili.
6.1 liberazione - 25 aprile 25 aprile, una ricorrenza importante su cui meditare.
8.1 pomodoro «Politiche agricole, presto un tavolo per il pomodoro»
8.2 alimenti e materiali di contatto Indagine sui materiali a contatto con gli alimenti
9.1 bonifica piacenza Finanziato un nuovo impianto di sollevamento a Ronchi di Caorso
9.2 ambiente Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno
10.1 sicurezza alimentare Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 28 Aprile 2019 06:42

Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica

Alla vigilia del 1° maggio, altri 4 morti, nello stretto spazio temporale di 24 ore, si aggiungono alla lunga lista dei decessi sul lavoro. Una piaga da combattere che però, con la persistenza della crisi economica, non si riesce a contrastare, anzi si allarga.

di Lamberto Colla Parma 28 aprile 2019 -

Nell'arco di sole 24 ore il numero delle vittime sul lavoro si accresce di altre 4 unità. Da Nord a Sud, democraticamente, la morte "bianca" ha già colpito 205 volte da inizio anno, 703 erano state nel 2018 che sommano a 1450 se si considerano i decessi avvenuti durante le trasferte lavorative in auto.

Mai così tanti da quando è stato aperto l'Osservatorio indipendente delle morti sul lavoro (1° gennaio 2008)!

Nonostante le restrizioni legislative, il fenomeno non accenna a diminuire, anzi è in continuo aumento.

La crisi irrisolta e nemmeno tamponata che sta opprimendo la società italiana, spinge i datori di lavoro a economizzare su ogni centro di costo e i lavoratori a rischiare, anche la vita, pur di interrompere l'astinenza lavorativa.

Un sistema cortocircuitato, salvo quando i datori sono spudoratamente responsabili dell'eliminazione delle più banali norme di sicurezza e dello sfruttamento lavorativo, che stenterà a tornare nell'alveo della normalità stando così le condizioni economiche e sociali.

"Da quell'anno (2008) - scrive l'Osservatorio -, con oltre 15000 morti sul lavoro è come se fossero spariti gli abitanti di una cittadina come Sasso Marconi. Rispetto al 2017 registriamo un aumento del 9,7%. Rispetto al 2008 registriamo un aumento del 9,4% (e tutti gli anni parlano di cali inesistenti)." L'agricoltura ha da sola il 33,3% di tutti i morti sui luoghi di lavoro (ben 149 agricoltori che hanno perso la vita guidando un trattore).

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Ed oggi siamo ancora una volta a raccontare di decessi sul lavoro, 4 per l'esattezza, e distribuiti su tutta la longitudine e latitudine della penisola, a Livorno, Savigliano, Sestu e Ravello.

Una strage infinita che si somma all'incremento della malattie, come ha sottolineato il neo segretario generale della CGIL Landini: "da inizio anno i morti sono stati più di 200 e aumentano gli infortuni e le malattie professionali, inaccettabile".

Si, inaccettabile ma come opporsi?

Fornendo lavoro! Mettendo le imprese in grado di fare profitti e di dare occupazione.

Che a mancare sia il lavoro lo ha confermato nei giorni scorsi anche l'OCSE segnalando il raddoppio della sottoccupazione a partire dal 2006. "In particolare, riferisce il dossier, i contratti a tempo determinato si collocano al 15,4% del lavoro dipendente contro una media nell'area Ocse dell'11,2%." e prosegue "Scivolano i salari. I rischi di un salario basso sono aumentati più della media Ocse per i lavoratori dipendenti con un livello di istruzione medio o basso.".

Insomma, sempre secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, siamo il fanalino di coda dei Paesi OCSE e raggiungiamo il paradosso che al tasso elevato di disoccupazione si aggiunge il "rischio disoccupazione".

Una spirale senza fine che deve essere interrotta, se vogliamo interrompere anche le morti bianche e pure i suicidi, altra piaga connessa al lavoro, più specificatamente legata al ruolo imprenditoriale.

I suicidi, cosiddetti economici, dal 2012 al 2017 hanno registrato una impennata del 15,2% attestandosi a 1.000 negli ultimi 7 anni ai quali vanno sommati i 717 tentativi di suicidio. A rilevarlo l'Osservatorio "Suicidi per motivazioni economiche" della Link Campus University.

Ad accomunare le vite degli imprenditori, quelli piccoli e privi di protezioni, e i loro salariati è la crisi economica, incapace di risparmiare la maggioranza delle classi sociali, andando invece a rimpinguare i forzieri dei pochi super ricchi.

"Notre Dame, docet."

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Il 25 aprile, oltre a rappresentare il giorno della "liberazione", è anche il confine di una nuova era, quella che apre alla democrazia e che condurrà, 13 anni dopo, al trattato di Roma e all'avvio di quella che avrebbe dovuto diventare la casa di tutti gli europei: L'Unione Europea, appunto.

di Lamberto Colla Parma 25 aprile 2019 -

"Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire."
(Sandro Pertini proclama lo sciopero generale, Milano, 25 aprile 1945)

La ricorrenza, questa è la 74esima, della liberazione d'Italia, anche chiamata festa della Liberazione, o semplicemente 25 aprile, è un giorno fondamentale per la storia d'Italia.

Con il 25 aprile si commemora la conclusione della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica, attuata dalle forze partigiane, durante la seconda guerra mondiale a partire dall'8 settembre 1943, contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista.

E' il confine di una nuova era, quella che apre alla democrazia e che condurrà, 13 anni dopo, al trattato di Roma e all'avvio di quella che avrebbe dovuto diventare la casa di tutti gli europei: L'Unione Europea, appunto.

Quei popoli che, sino a pochi anni prima, si erano fronteggiati lasciando sui campi di battaglia milioni di cadaveri, guidati da lungimiranti e saggi politici, hanno messo le radici per una pace duratura.

Sembra che di tutto questo processo non sia rimasto nulla. L'Europa è pronta a dissolversi e il tasso di litigiosità tra i Paesi si è nuovamente e pericolosamente alzato.

Non ci riesce a leggere e a interpretare quale sia la "vision" degli attuali politici, cosa intendono raggiungere, anche in termini di valori, per i propri paesi e per l'Unione Europea.

Nemmeno alla vigilia delle elezioni europee vi è qualche forza politica che si esprima sui programmi di lungo ma nemmeno di breve termine.

Anche la politica, come i nuovi media, si consuma nel brevissimo e si veicola sulle emozioni istantanee.

Nulla, almeno apparentemente, è meditato ma tutto viene infiammato attraverso slogan o "cinguettii" dove all'azione deve corrispondere una immediata reazione, anch'essa assolutamente non meditata ma frutto delle emozioni riflesse e indotte.

Ecco perché sarebbe opportuno fermarsi a meditare sui valori e su coloro che hanno dato la vita per ideali e per la libertà che stiamo, giorno dopo giorno, consumando.

Ecco perché val la pena di tornare a ragionare e di non buttar in vacca i tanti sacrifici di interi popoli.

Ecco perché le parole hanno la loro importanza e etichettare, come troppo frequentemente accade, "fascista" chi non la pensa nello stesso modo vuol dire portare la dialettica politica allo scontro e non al confronto e gli atteggiamenti degli attori passare da quelli tipici degli avversari politici a "nemici" giustificando, perciò, anche gli atti di violenza "giustizialista".

Tutto questo sta portando all'imbarbarimento della società e non si creda che questo sia una conseguenza di facebook o twitter, come in molti stanno cercando di far credere, bensì una conseguenza dell'uso dei mezzi con linguaggi inappropriati.

Pensiamo bene se vogliamo essere ancora liberi o no.

Di sinistra o destra, il concetto di libertà deve essere il medesimo e si riassume nel rispetto della persona anche quando è un avversario politico.

Buon 25 aprile 2019!

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(FOTO: In copertina sfilata di carri partigiani a Bologna e all'interno la sfilata dei partigiani a Milano)

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Editoriale: -Parigi, Notre Dame e i super ricchi, roba su cui meditare. Serena Pasqua a Tutti! - Cereali e dintorni. Immobilità persistente-

SOMMARIO Anno 18 - n° 16 21 aprile 2019
1.1 editoriale
Parigi, Notre Dame e i super ricchi, roba su cui meditare. Serena Pasqua a Tutti! - Cereali e dintorni. Immobilità persistente. - Zenzero: 5 benefici per la salute dell'uomo - Parmigiano Reggiano: fatturato record, vola l'export - Parmacotto, con i piedi per terra verso una nuova storia tutta da riscrivere -
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte scremato estero e crema in discesa.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Immobilità persistente.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 salute e benessere Zenzero: 5 benefici per la salute dell'uomo
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: fatturato record, vola l'export
8.1 consorzio agrario parma Sissa-Trecasali inaugurata la nuova grande agenzia del Consorzio Agrario di Parma
8.2 politica europee Rischio Brexit sulle elezioni europee. E Noi chi eleggeremo? (vota il sondaggio)
9.1 bonifica piacenza Terminati i lavori sul Rio Borla a Gragnano
9.2 bonifica parmense La Bonifica Parmense interviene su tre canali contro il dissesto idrogeologico a protezione di 8500 ettari di territorio
10.1 parmacotto Parmacotto, con i piedi per terra verso una nuova storia tutta da riscrivere
11.1 bonifica Gli interventi di messa in sicurezza idrogeologica dei consorzi come modello per valorizzare il territorio
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Parigi brucia. Da quasi sei mesi i Gilet Gialli protestano per le condizioni di difficoltà in cui versa una buona parte del tessuto sociale della periferia francese riscuotendo ben poco interesse. Brucia il tetto di Notre Dame e una manciata di super ricchi buttano sul piatto della bilancia 1 miliardo di euro nel giro di 48 ore. E' questa l'etica moderna? Buona Pasqua!

di Lamberto Colla Parma 21 aprile 2019 -

Vedere la cattedrale di Notre Dame andare a fuoco è stato un colpo al cuore notevole per quasi tutti. Alla pari dei monumenti, sacri o profani, abbattuti dai talebani e dai guerriglieri dell'ISIS, il fuoco che ha avvolto il secondo più importante luogo di culto cristiano e sublime opera gotica, è stato, per me, come per molti altri, un momento di grande tristezza.

 

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Poi, subito dopo, alla notizia che non vi sono state vittime e che i danni, nonostante tutto, siano stati relativamente contenuti, tutti i sentimenti tornano nell'alveo della normalità.

Ma quando si viene a conoscere che la cattedrale, di proprietà dello Stato francese, non era assicurata e per di più, oltre al fatto che non avesse funzionato adeguatamente il sistema d'allarme, erano ben note le condizioni (a opera di un Italiano) di rischio della cattedrale stessa, viene subito da pensare a cosa avrebbero detto i soloni europei e gli oppositori interni, se una cosa analoga fosse accaduta alla Basilica di San Pietro.

Come ormai siamo abituati a osservare e registrare invece sulla Francia e le sue nefandezze, più o meno gravi, si deve tacere e compatire.

E passi pure questo ma quando all'indomani del rogo alcuni super ricchi francesi, Da Arnault e Pinault, a Bettencourt Meyers, per citare i più noti, snocciolano sul tavolo di Macron un miliardo di euro come fossero noccioline, un rinnovato sentimento di repulsione comincia a scorrere nelle vene.

Da 100 a oltre 200 milioni di euro a testa sono state le donazioni di questi re Mida francesi, che secondo una stima di Forbes, rappresenterebbero tra lo 0,24 e lo 0,43% del loro patrimonio. E' come se, un medio borghese con un patrimonio di 250.000€ avesse donato tra 600€ e 1,100€. Una donazione consistente, certamente straordinaria, ma altrettanto sostenibile per il suo reddito. Ma di quanto possono disporre nell'immediatezza costoro?

Ebbene, questi accumulatori seriali di ricchezza, legittima ovviamente, si son fatti belli intervenendo a sostegno di Emmanuel Macron, ormai simbolo di inefficienza e presunzione stellare, ma se ne sono stati zitti e cheti nei sei mesi di proteste dei Gilet Gialli mentre questi cercavano di richiamare l'attenzione sulle condizioni di estrema difficoltà, economica e di dignità, in cui versa una buona parte della società civile ammassata alle periferie.
Immediatamente corre alla mente il rapporto OXFAM che registrava come in 26 persone sia racchiuso il patrimonio di 3,5 miliardi di persone. Una sproporzione immorale e, a mio personale giudizio, pure pericolosa.

Una Serena Pasqua a tutti, augurandoci che quanto accaduto a Parigi possa far riflettere chi è nella possibilità di modificare gli eventi.

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Elezioni 2019 - online il sito informativo della Regione Emilia Romagna dedicato alle consultazioni Amministrative ed Europee: dal piacentino al riminese, informazioni utili e cifre per ogni provincia. Al voto domenica 26 maggio, dalle 7 alle 23. I comuni emiliano-romagnoli chiamati in parte a eleggere sindaci e consiglieri comunali e globalmente i rappresentanti dell'Europarlamento di Strasburgo.

Bologna -

Sono 235 i comuni dell'Emilia-Romagna, su un totale di 328, che domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7 alle 23, andranno al voto per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali. Alle urne sono chiamati oltre 2 milioni di elettori che potranno votare in 2.624 sezioni. Ben 35 comuni hanno oltre 15 mila abitanti e tra essi anche capoluoghi di provincia come Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Forlì: in questi è possibile il ballottaggio, che si svolgerà eventualmente domenica 9 giugno.

Sono alcuni dei dati e delle informazioni che possono essere consultati sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni. Il sito è realizzato in collaborazione tra l’Agenzia di Informazione e Ufficio stampa della Giunta regionale e l’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa.

Oltre a 235 primi cittadini, gli elettori sono chiamati a eleggere anche 3.104 consiglieriVotano per la prima volta gli abitanti di tre comuni di nuova istituzione: nel ferrarese Tresignana (fusione di Tresigallo e Formignana) e Riva del Po (fusione di Ro e Berra) nonché nel parmense Sorbolo Mezzani (fusione degli omonimi comuni). La scheda sarà di colore azzurro.

Il sito web ha anche una sezione dedicata alle Elezioni europee, che si terranno nella stessa giornata e coinvolgeranno tutti i 328 comuni dell’Emilia-Romagna con circa 3,5 milioni di elettori chiamati al rinnovo dell’Europarlamento.
L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: l’Emilia-Romagna è inserita nella Circoscrizione Nord-Est (o Nord orientale) comprendente anche Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La scheda sarà di colore marrone.

Fonte: Regione ER

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Editoriale: - Il salvataggio dell'Italia passa anche dal mezzogiorno -Lattiero caseari. Nessuna variazione significativa per latte spot, burro e panna - Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza - Pogrande, riconoscimento allo sprint finale: a Parigi entro la primavera - Vinitaly 2019 - Cibus Connect Parma - Campionato mondiale della Pizza - Il Primo libro sulla Spergola presentato nel tempio del Vino - Dal Trentino un abbinamento sorprendente: Grappa stravecchia con "Parmigiano" 90 mesi -

SOMMARIO Anno 18 - n° 15 14 aprile 2019
1.1 editoriale
Il salvataggio dell'Italia passa anche dal mezzogiorno
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Nessuna variazione significativa per latte spot, burro e panna.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna preoccupazione imminente
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza
5.1 Vinitaly inaugurazione Inaugurato Vinitaly con molte personalità di spicco
6.1 vinitaly premio internazionale ORNELLAIA, LEON LIANG E DEMI LII VINCITORI DEL PREMIO INTERNAZIONALE VINITALY 2019
8.1 ambiente Pogrande, riconoscimento allo sprint finale: a Parigi entro la primavera
9.1 cibus connect Inaugurato Cibus Connect a Parma
10.1 vinitaly Vinitaly 2019, in costante aumento la qualità e il numero dei buyer
11.1 Spergola Il Libro Il Primo libro sulla Spergola presentato nel tempio del Vino
11.1 Fucina della pizza Fucina della pizza. La qualità degli ingredienti per essere felici.
12.1 TrentoDOC e Parmigiano Dal Trentino un abbinamento sorprendente: Grappa stravecchia con "Parmigiano" 90 mesi
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Editoriale: - 70 anni della NATO festeggiati in sordina. - Lattiero caseari. Invariate le quotazioni del burro e della crema. Leggero calo del Parmigiano Reggiano 18 e 24 m -Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza - Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio consuntivo 2018 - Vinitaly 2019: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood si sposa con i migliori vini del Belpaese -

SOMMARIO Anno 18 - n° 14 7 aprile 2019

1.1 editoriale
70 anni della NATO festeggiati in sordina.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Invariate le quotazioni del burro e della crema. Leggero calo del Parmigiano Reggiano 18 e 24 mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna preoccupazione imminente
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza
5.1 imprese e acquisizioni Consilium acquisisce Dino Corsini Srl
5.2 bracconaggio ittico Sequestrata una rete da pesca di 80 metri nel Taro
6.1 nuove imprese BUYHOOP - Market Place innovativo
6.2 sanità West Nile virus Sanità - West Nile, Forza Italia: azioni preventive per contrastare la diffusione del virus
8.1 ambiente Piacenza, PSR, presentati progetti per 3 milioni e 700 mila euro
8.2 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio consuntivo 2018
9.1 bonifica piacenza Il Consorzio di Bonifica non ci sta.
9.2 ambiente fluviale Ripreso il primo storione che risale dall'Emilia Romagna alla Lombardia
10.1 vinitaly Vinitaly 2019: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood si sposa con i migliori vini del Belpaese
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