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Oltre duecento persone hanno partecipato al primo incontro che formerà i simpatizzanti, la classe dirigente e gli eletti del partito. 

Venerdì 24 febbraio ha preso il via ufficialmente al Circolo di Lettura di via Melloni a Parma la Scuola Politica di Fratelli d'Italia.

Un ciclo di dieci incontri pensati per formare la futura classe dirigente del partito, ma aperti a tutti gli interessati e che ha avuto come primo relatore il deputato Giovanni Donzelli,  responsabile nazionale dell'organizzazione del partito e Vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Donzelli davanti ad una sala gremita ha parlato del partito, ma anche di questioni politiche, andando a toccare diverse tematiche di attualità, tra cui il recente episodio che ha coinvolto il centro sociale Art Lab di Parma.

Il prossimo evento formativo si terrà il 18 marzo all'hotel Farnese e avrà come ospite l'on. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati.

Pubblicato in Politica Parma

La nuova legislatura si apre ufficialmente con l’elezione dei Presidenti delle due Camere.

Pubblicato in Politica Emilia

Pietro Vignali candidato alle prossime elezioni nazionali come capolista nel collegio plurinominale n. 1 circoscrizione Emilia Romagna della Camera, nelle file di Forza Italia.

“Posizione moderata, improntata al fare per i problemi del territorio”.

Pubblicato in Politica Parma
Giovedì, 17 Febbraio 2022 17:02

Balneari insoddisfatti: per Fiba-Confesercenti E.R.

L’emendamento viene incontro ad alcune richieste della categoria ma occorre trovare un giusto equilibrio in Parlamento.
Sinergia tra Regioni e associazioni per garantire le aziende

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Nel pomeriggio del 16 febbraio 2022 il prof. Daniele Trabucco, costituzionalista, è intervenuto in modalità da remoto al convegno organizzato dalla dottoressa Federica Picchi alla Camera dei Deputati dal titolo "Proroga dello stato di emergenza e ruolo del Parlamento".

Pubblicato in Politica Emilia
Mercoledì, 05 Gennaio 2022 22:26

Nuovo decreto: obbligo vaccinale per gli over 50

In serata è arrivato il sì al ddl del Governo ed è stato approvato un nuovo decreto legge contro il Covid

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità al nuovo decreto legge Covid che introduce l'obbligo di vaccino per gli over 50: potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid.

Il governo approva l'ennesimo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi ma la maggioranza si divide sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che dopo aver minacciato l'astensione deve incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. Per chi dovesse decidere comunque di non immunizzarsi è prevista una sanzione di 100 euro, anche questa una scelta introdotta in Cdm che nella bozza non era indicata. Per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il privato e il pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.

Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il superpass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato". Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro. E tornerà anche l'uso massiccio dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.

"Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm. "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".  

"Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%" dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati. Dunque, ha concluso, "il peso delle ospedalizzazioni è nell'ambito dei non vaccinati".

Il Consiglio dei ministri ha deliberato l'estensione dell'obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti, invece, continua a valere il precedente obbligo di green pass. Lo spiega il ministro Maria Cristina Messa sottolineando che "la raccomandazione continua a essere per lo svolgimento di tutte le attività prevalentemente in presenza" ma restano gli strumenti di didattica a distanza messi in campo da atenei, conservatori, accademie, istituti" a garanzia di chi non riesce ad andare in presenza.

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Le parlamentari della Lega Cavandoli e Saponara: "Orgogliose e felici: il nostro impegno a tutela dei bimbi e ragazzi".

Roma, 16 Novembre 2018 - Le parlamentari parmigiane della Lega Laura Cavandoli e Maria Gabriella Saponara hanno partecipato alla prima riunione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, in cui sono state recentemente nominate.

"Come mamme e come parlamentari – hanno detto la deputata e la senatrice parmigiane al termine della riunione – siamo orgogliose e felici di partecipare ai lavori della Commissione che si occupa di temi così delicati. I bambini e gli adolescenti hanno diritto a tutte le attenzioni possibili e dal nostro osservatorio possiamo controllare l'operato delle amministrazioni, migliorare la legislazione, studiare le buone pratiche internazionali".

La Commissione ha compiti di indirizzo e controllo sulla concreta attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativa ai diritti e allo sviluppo dei soggetti in età evolutiva.
Monitora i risultati delle attività svolte dalle pubbliche amministrazioni e dagli organismi che si occupano di questioni che riguardano i diritti o lo sviluppo di bambini e ragazzi, favorisce lo scambio di informazioni e le sinergie con gli organismi e gli istituti operanti in Italia e all'estero, con le associazioni, le organizzazioni non governative e tutti gli altri soggetti operanti nell'ambito della tutela e della promozione dei diritti di minori nonché dell'affido e dell'adozione.

Inoltre, la Commissione elabora proposte legislative ed esprime parere obbligatorio per il piano nazionale degli interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva

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