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Giovedì, 07 Maggio 2020 15:58

Appennino Reggiano, come rilanciarlo

UNIONE APPENNINO REGGIANO – Il Ministro Provenzano e l’Assessore regionale Lori forniscono indicazioni sul rilancio dell’Appennino

CASTELNOVO MONTI (RE) 7 maggio 2020 – Nella mattinata di oggi si è svolto un incontro in video conferenza tra i Sindaci dei Comuni dell’Unione Appennino Reggiano (Castelnovo Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e Villa Minozzo) insieme all’Assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori. Spiega il Presidente dell’Unione e Sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini: “Si è trattato di un incontro positivo, in cui l’Assessore Lori ha dimostrato di essere molto preparata su tutti gli aspetti inerenti le problematiche che dobbiamo affrontare in questa fase post – Covid, confermando l’importanza di aver istituito un Assessorato alla Montagna.

Reggio Emilia 5 maggio 2020- Dal 4 maggio, il 90% delle unità produttive insediate nella provincia di Reggio Emilia ha i battenti aperti e svolge la propria attività in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale, il 26 aprile scorso, sono state ulteriormente allentate le misure restrittive a carico delle attività d’impresa.

Sono così ripartite le attività produttive e industriali, quelle del settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso, consentendo una maggiore integrazione delle filiere che erano state già state interessate dai decreti precedenti.

Ecco le strategie retail che la sede italiana dell’azienda punto di riferimento nel comparto del ciclismo, ha adottato in risposta all’emergenza che ha colpito il nostro Paese.
Davide Brambilla, amministratore delegato: «Serve un approccio innovativo e per certi versi persino rivoluzionario: dovremo accompagnare il consumatore nel negozio così come un maître di un ristorante di alto livello accompagna un cliente al tavolo e alla consumazione». E come i ristoranti più attivi, sarà prevista anche la consegna a casa della bicicletta acquistata.

Prima era a Parma, in prossimità della "vecchia anagrafe" poi si è trasferita a Noceto dove tutt'ora è condotta da Rossano Bernazzoli dal 1986, quando vi entrò come dipendente e in seguito ne rilevò l'attività. L'Antica Cereria Serventi di Noceto è lo storico opificio destinato alla produzione di candele ed è operante sin dal 1775. Una produzione che vede le Chiese di Parma e provincia tra i suoi maggiori clienti ma non solo.

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Domenica, 03 Maggio 2020 09:48

La via per l’esdebitazione

Di Mario Vacca Parma 2 maggio 2020 – Cura Italia, decreto liquidità aiuti a famiglie ed imprese che non sempre sono giunti a chi veramente ne ha bisogno, almeno sin’ora a distanza di due mesi dall’inizio del lockdown. 

I bonus da 600 euro sono quasi tutti arrivati a destinazione, ma per la cassa integrazione sinora non c’è alcuna certezza. A fronte dei presunti ritardi dell’Inps si è stipulato l'accordo con l'Abi per un anticipo delle somme, (per un massimo di 1400,00) ma non funziona perché gli istituti chiedono, a garanzia dell'anticipo, un'attestazione dell'Inps che l'Istituto non è in grado di rilasciare nel giro di pochi giorni. Alla data attuale,

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 18 3 maggio 2020 -Editoriale:  - Col 54% di gradimento per Conte vuol dire che ormai siam “bolliti” -. Quasi tutti i listini in flessione  - Cereali e dintorni. mercati incerti e alta volatilità. - 2019: un anno record per valore alla produzione e per export del Parmigiano Reggiano. - Agricoltura 4.0: un mercato da 450 milioni di euro, in forte crescita - -

Contro la crisi da Covid-19 l'Ordine dei Commercialisti di Modena attiva uno sportello informativo sul sovraindebitamento

Negli ultimi mesi si è assistito al proliferare di soggetti che, approfittando della situazione emergenziale e lucrando sulla scarsa conoscenza delle normative, propongono a piccoli imprenditori, artigiani, lavoratori autonomi e privati cittadini soluzioni "discutibili" e a caro prezzo (nonché, spesso, fuori legge) per ridurre la propria posizione debitoria. Per proteggere la cittadinanza dalle possibili truffe, l'Ordine dei Commercialisti di Modena ha creato un servizio gratuito per fornire consulenza e supporto.

Di Mario Vacca Parma 26 aprile 2020 - Le norme emanate con cadenza settimanale per contrastare l’emergenza sanitaria derivante da Covid-19 ed in particolar modo per sostenere l’economia hanno creato non poca confusione finendo pure per sovrapporsi; è accaduto quando il decreto liquidità ed il maxiemendamento di conversione in legge del “Cura Italia” si sono sovrapposti su diversi argomenti generando incertezza tra gli imprenditori ed i professionisti.

Altre incertezze sono generate dal decreto liquidità per le imprese in crisi tanto che al riguardo intervengono Magistrati esperti nella disciplina della crisi tra Roma e Milano come Luciano Panzani e Roberto Fontana.

Secondo il primo è necessario introdurre misure protettive dell’impresa dalle azioni esecutive che i creditori potrebbero promuovere ed ovviamente dalle istanze di fallimento mentre per Fontana bisognerebbe evitare che i finanziamenti pubblici vadano ad imprese decotte e non meritevoli di credito, pensando ad autodichiarazioni che certifichino la solidità aziendale.
Per quanto concerne le istanze di fallimento è intervenuto il decreto liquidità ma mancherebbe ancora una misura sulla sospensione delle esecuzioni. Una misura doverosa in considerazione del fatto che con l’attuale situazione d’incertezza economica con la conseguente imprevedibilità del mercato qualsiasi piano di ristrutturazione sarebbe troppo aleatorio.

Sino al primo luglio sarà in vigore la moratoria completa sui fallimenti ma da questa data , scaduta la moratoria, ci sarà bisogno di regole meno condizionate dall’emergenza e soprattutto più chiare.
Rimodulazione dei sistemi di allerta, accesso alla liquidità, interventi sulla responsabilità degli amministratori e sui bilanci, mai come adesso serve incentivare il ricorso ai manager che affianchino l’imprenditore che dovrà pensare a far ripartire l’azienda. Scrivo da molto al riguardo ed oggi anche Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, si rivolge al governo per richiedere un’agevolazione specifica per le aziende; Cuzzilla evidenza che occorrono competenze organizzative e tecniche specifiche non solo per riaprire i luoghi di lavoro ma anche per riprogettare il futuro dell’impresa “ le PMI, cioè il cuore della manifattura Italiana, sono di fronte ad una sfida eccezionale ed hanno bisogno di tutto il supporto manageriale possibile”.

Nell’eventualità che il governo accettasse con un provvedimento ad hoc, si aprono nuovi scenari per i manager italiani che anche in epoca Covid non si sono mai fermati. Finanziare l’affiancamento all’imprenditore di un manager preparato potrebbe essere un vero aiuto alle imprese consentendole di prepararsi adeguatamente alla sfida della fase 2.

 

 

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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
Mario Vacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Telefono: ‭+39 347 2955391‬
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Editoriale:  - L'Unità, fallita! -Lattiero caseario. Precipita il burro.  - Cereali e dintorni. Tra incertezza e volatilità. - Assistenza diretta alla gestione aziendale durante e dopo l’emergenza sanitaria - FederUnacoma: l’agricoltura rischia la crisi per le mancate risposte del Governo - Davide contro Golia: il Consorzio Parmigiano Reggiano costringe il colosso americano Campbell’s a cambiare le sue etichette. -  

SOMMARIO Anno 19 - n° 17 26 aprile 2020
1.1 editoriale
L'Unità, fallita! 
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il burro.   
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra incertezza e volatilità.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 imprese e crisi  Assistenza diretta alla gestione aziendale durante e dopo l’emergenza sanitaria
9.1 parmigiano reggiano  Davide contro Golia: il Consorzio Parmigiano Reggiano costringe il colosso americano Campbell’s a cambiare le sue etichette. 
8.1 clima e rischio idrogeologico  Coldiretti, rischio idrogeologico su terreni aridi. In regione piogge regolari, a tratti intense, ma non dureranno.
9.1 macchine agricole FederUnacoma: l’agricoltura rischia la crisi per le mancate risposte del Governo
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

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Di Mario Vacca Parma 22 aprile 2020 - Il decreto Cura Italia (articolo 55 D.L. n. 18/2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020) introduce nel nostro ordinamento una disposizione temporanea volta ad incentivare la cessione di crediti deteriorati che le imprese hanno accumulato negli ultimi anni, con l’obiettivo di sostenerle sotto il profilo della liquidità nel corrente contesto di incertezza economica, una norma disaminata nel precedente articolo del 30 marzo scorso.
La nuova fattispecie è stata inserita attraverso l’integrale sostituzione dell’articolo 44-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 e reca, quale meccanismo incentivante, la possibilità, per le imprese, di trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate (“DTA”) riferibili alle perdite fiscali pregresse ed alle eccedenze di ACE, in misura proporzionale ai crediti ceduti entro il 31 dicembre 2020.

Presupposto per accedere all’agevolazione è che la cessione dei crediti avvenga entro il 31 dicembre 2020.
L’articolo 44-bis, tuttavia, non chiarisce il significato da attribuire al concetto di «cessione a titolo oneroso» ed al periodo di cessione contenuta nel suo primo comma, ponendosi al riguardo una rilevante questione interpretativa.

Il permanere di una situazione di incertezza circa la corretta interpretazione di detto concetto, così come un’interpretazione restrittiva dello stesso da parte dell’Agenzia delle entrate, avrebbero limitato fortemente l’applicabilità della disposizione, vanificandone di fatto la portata agevolativa. Al contrario, un’interpretazione di detto concetto, da parte dell’Agenzia delle entrate, che rinviasse alle disposizioni del Codice civile avrebbe favorito l’applicazione della disposizione, andando incontro alle esigenze delle imprese. La norma la norma dovrebbe peraltro essere interpretata attribuendo alla locuzione “cessione dei crediti” il significato che essa ha sulla base delle disposizioni del Codice civile e non dei principi contabili IAS od OIC e, cosa non affatto di minore importanza, dovrebbe inoltre essere riferita sia alle cessioni di crediti pro-soluto sia a quelle pro-solvendo, in quanto entrambe utili rispetto all’obbiettivo della creazione di liquidità per l’impresa.

All’interpretazione di cui sopra ci pensa un emendamento parlamentare all’articolo 55 del decreto Cura Italia - in corso di approvazione alla Camera – che conferma la possibilità di trasformare in crediti d’imposta le imposte anticipate corrispondenti a perdite fiscali ed eccedenze Ace non ancora utilizzate per le società che cedono crediti verso debitori inadempienti entro il 31 dicembre 2020 opera dalla data di efficacia giuridica della cessione e non dal periodo d’imposta successivo. La precisazione è importante per dirimere i dubbi generati dalla norma e pertanto la trasformazione può essere effettuata dalla data di efficacia giuridica della cessione e non dalla data di efficacia economica, mentre «non rileva, ad esempio, la data di derecognition contabile del credito». Ciò premesso quindi la cessione è valida anche se effettuata pro solvendo e non pro soluto. Occorre tener presente che spesso i contratti di cessione prevedono una data di effetto giuridico non coincidente con quella di effetto economico. La trasformazione è consentita per le Dta corrispondenti (ad esempio, 24%) al minore importo fra: perdite fiscali ed eccedenze Ace non utilizzate, anche se non iscritte in bilancio, eil 20% del valore nominale dei crediti ceduti, per un ammontare massimo di due miliardi.

L’emendamento contiene altri importanti chiarimenti in ordine all’esclusione della cessione crediti infragruppo ed interviene sulla cessione plurima dello stesso credito confermando che nel caso in cui uno stesso credito sia ceduto più volte, la trasformazione può essere fruita una sola volta.

La trasformazione è condizionata di un’opzione che comporta il pagamento di un canone annuo (deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap nell’esercizio in cui avviene il pagamento) dell’1,5% commisurato alle Dta effettivamente trasformate (non quindi quelle potenzialmente trasformabili) in crediti d’imposta. L’opzione – che deve essere esercitata entro l’esercizio in corso a quello in cui ha effetto la cessione dei crediti – ha efficacia dal periodo d’imposta successivo a quello della cessione stessa e come chiarito nell’emendamento ciò si riferisce esclusivamente alla decorrenza del canone.

 

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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
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