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Piacenza – Il boss della Magliana Antonio Mancini, 'Ricotta' di Romanzo Criminale, si fa intervistare, rivelando fatti inquietanti in un format spettacolo del regista Beppe Arena. -

 - di Alexa Kuhne -

Piacenza, 15 ottobre 2015 –

Insospettabile, a vederlo ora, mentre fa il volontario e accompagna ragazzi disabili.
Dietro questa veste di angelo custode si celava uno dei boss più temuti. La banda della Magliana era anche lui: Antonio Mancini, noto negli ambienti come Accattone (in Romanzo Criminale si chiamava Ricotta).
Mancini è un ex capo pentito dell' organizzazione criminale più ramificata nel Lazio negli anni '70. Ora si racconta. Lo fa senza peli sulla lingua, provocatoriamente, dialogando con i giornalisti sui palchi di alcuni teatri italiani. Il ciclo di interviste shock si apre al Teatro Bellini di Casalbuttano (Cremona), sabato 17, con un faccia a faccia tra Oliviero Beha e il collaboratore di giustizia. Domenica 19 ottobre, alle 21, invece, sarà portato sul palco de La Fabbrica, a Larzano di Rivergaro, da Giorgio Lambri di Libertà.

L'ex boss ravveduto si fa intervistare, ma lo fa in un contesto del tutto nuovo, che potrebbe appassionare anche chi a teatro ci va poco. Il format-spettacolo che si chiama "Con il sangue agli occhi", si anima come una piéce a tratti drammatica, grazie alla voce di Beppe Arena, regista e attore poliedrico che non ha paura di sperimentare e che interpreta, stavolta, proprio lui, Nino, ripercorrendo i momenti salienti della sua vita, densa di inquietanti rivelazioni, come a spiegare visivamente, in tempo reale, un racconto non privo di colpi di scena. Immancabile la musica, a scandire il tempo, le pause, la concitazione del racconto.

banda magliana beppe rid

Antonio Mancini (detto Accattone, in Romanzo Criminale si chiamava Ricotta)

Sul palco si dispiegherà tutta la vita di un uomo che ha contribuito a fondare la sanguinaria banda della Magliana e che ha deciso di barattare la sua "fama" di criminale con quella d'infame, collaborando con la giustizia.
Il suo percorso di vita, a partire dai piccoli furti agli omicidi più efferati, fino al suo pentimento che lo ha portato ad abbracciare una nuova dimensione in positivo, sarà percorso tutto, senza filtri.
Mancini racconterà non solo della sua esperienza di boss, ma anche delle implicazioni che la Banda ha avuto, nel corso degli ultimi 30 anni, in alcuni fatti di cronaca. Indimenticabili e tragici pezzi di storia italiana come il rapimento di Aldo Moro, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la strage di Bologna, i depistaggi dei servizi segreti deviati fino ad arrivare ai giorni nostri, con il coinvolgimento di Carminati (ex componente della banda) nei fatti di Mafia Capitale.
I brani interpretati dalla voce narrante, sono tratti dall'edizione aggiornata del libro-intervista della giornalista Federica Sciarelli "Con il sangue agli occhi" (best BUR, giugno 2015).

con il sangue negli occhi locandina rid

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Anche questo workshop targato Manifattura Urbana sarà diviso tra didattica e prove "sul campo" con il focus su tecniche di rilievo e diagnostica. Il sindaco Lucchi, "Da questi giovani potrebbero giungere le soluzioni per il rilancio della nostra Via Francigena". -

Parma, 14 Ottobre 2015 –

Quaranta partecipanti, tra studenti e giovani laureati, venuti da ogni parte d'Italia sono arrivati a Berceto per l'apertura ufficiale dell' Workshop sul Rilievo e la Diagnostica in un Borgo Medievale, che si tiene dal 13 al 16 Ottobre.
L'evento è organizzato dall'associazione culturale Manifattura Urbana con il Patrocinio della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Parma e Piacenza e del Dipartimento di Fisica e Scienze della terra "Macedonio Melloni" dell'Università degli Studi di Parma.

manifattura urbana ragazzi a berceto 2rid

«Tratteremo argomenti molto importanti sia dal punto di vista strutturale che grafico – ha sottolineato Filippo Olari, archeologo di Manifattura Urbana e tra gli organizzatori dell'offerta formativa – e avremo un programma ricco. L'obiettivo è quello di esercitarci con la stazione totale, il laser scanner 3D e il rilievo dei monumenti sia all'interno che all'esterno ».

Il Sindaco Luigi Lucchi ha dato il benvenuto ai quaranta ragazzi in Municipio a Berceto, auspicando che da questi possa nascere un'idea o un progetto per la Via Francigena, che il Sindaco tiene a chiamare "Strada Romea" e che «purtroppo non versa in buone condizioni, ma deve essere un veicolo per i nostri pellegrini e per questo desidero discutere insieme a voi del piano di recupero di Strada Romea che avevamo effettuato già negli anni '80 con attrezzature allora all'avanguardia e da cui emersero alcune proposte progettuali poi presentate anche alla Soprintendenza e al Ministero – ha raccontato Lucchi – . Quel primo progetto fece da propulsore per la gente del posto, che si prodigò per risistemare i selciati e parte del tracciato; ma il mio desiderio è che i piani terra, quali i garage o anche le cantine situate lungo la via, potessero essere utilizzati come botteghe di artigiani o gastronomia. Vi invito dunque ad aiutarci con idee o proposte per provare a creare quello che potrebbe essere il più grande ed importante centro commerciale naturale del nostro territorio».

001 Apertura Workshop Rilievo Diagnostica rid

Come ogni workshop targato Manifattura Urbana, anche questo sarà diviso tra didattica e prove "sul campo": «Ci sarà spazio per la teoria, con uno studio sulle malte e le pietre; e ci sarà poi una parte pratica di diagnostica con analisi visiva e strutturale, prove di sonica, vibrazione e ultrasuoni, per analizzare le possibili problematiche legate a consolidamenti fatti in passato sui monumenti», ha concluso il geologo Giovanni Michiara.

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Piacenza – Il boss della Magliana Antonio Mancini, 'Ricotta' di Romanzo Criminale, si fa intervistare, rivelando fatti inquietanti in un format spettacolo del regista Beppe Arena. -

Piacenza, 17 ottobre 2015 – di Alexa Kuhne -

Insospettabile, a vederlo ora, mentre fa il volontario e accompagna ragazzi disabili.
Dietro questa veste di angelo custode si celava uno dei boss più temuti. La banda della Magliana era anche lui: Antonio Mancini, noto negli ambienti come Accattone (in Romanzo Criminale si chiamava Ricotta).
Mancini è un ex capo pentito dell' organizzazione criminale più ramificata nel Lazio negli anni '70. Ora si racconta. Lo fa senza peli sulla lingua, provocatoriamente, dialogando con i giornalisti sui palchi di alcuni teatri italiani. Domenica 19 ottobre, alle 21, sarà portato sul palco de La Fabbrica, a Larzano di Rivergaro, da Giorgio Lambri di Libertà.

banda magliana beppe rid

Antonio Mancini (detto Accattone, in Romanzo Criminale Ricotta)

L'ex boss ravveduto si fa intervistare, ma lo fa in un contesto del tutto nuovo, che potrebbe appassionare anche chi a teatro ci va poco. Il format-spettacolo che si chiama "Con il sangue agli occhi", si anima come una piéce a tratti drammatica, grazie alla voce di Beppe Arena, regista e attore poliedrico che non ha paura di sperimentare e che interpreta, stavolta, proprio lui, Nino, ripercorrendo i momenti salienti della sua vita, densa di inquietanti rivelazioni, come a spiegare visivamente, in tempo reale, un racconto non privo di colpi di scena. Immancabile la musica, a scandire il tempo, le pause, la concitazione del racconto.

Sul palco si dispiegherà tutta la vita di un uomo che ha contribuito a fondare la sanguinaria banda della Magliana e che ha deciso di barattare la sua "fama" di criminale con quella d'infame, collaborando con la giustizia.
Il suo percorso di vita, a partire dai piccoli furti agli omicidi più efferati, fino al suo pentimento che lo ha portato ad abbracciare una nuova dimensione in positivo, sarà percorso tutto, senza filtri.
Mancini racconterà non solo della sua esperienza di boss, ma anche delle implicazioni che la Banda ha avuto, nel corso degli ultimi 30 anni, in alcuni fatti di cronaca. Indimenticabili e tragici pezzi di storia italiana come il rapimento di Aldo Moro, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la strage di Bologna, i depistaggi dei servizi segreti deviati fino ad arrivare ai giorni nostri, con il coinvolgimento di Carminati (ex componente della banda) nei fatti di Mafia Capitale.
I brani interpretati dalla voce narrante, sono tratti dall'edizione aggiornata del libro-intervista della giornalista Federica Sciarelli "Con il sangue agli occhi" (best BUR, giugno 2015).

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Piacenza – Il boss della Magliana Antonio Mancini, 'Ricotta' di Romanzo Criminale, si fa intervistare, rivelando fatti inquietanti in un format spettacolo del regista Beppe Arena. -

Piacenza, 13 ottobre 2015 – di Alexa Kuhne -

Insospettabile, a vederlo ora, mentre fa il volontario e accompagna ragazzi disabili.
Dietro questa veste di angelo custode si celava uno dei boss più temuti. La banda della Magliana era anche lui: Antonio Mancini, noto negli ambienti come Accattone (in Romanzo Criminale si chiamava Ricotta).
Mancini è un ex capo pentito dell' organizzazione criminale più ramificata nel Lazio negli anni '70. Ora si racconta. Lo fa senza peli sulla lingua, provocatoriamente, dialogando con i giornalisti sui palchi di alcuni teatri italiani. Domenica 19 ottobre, alle 21, sarà portato sul palco de La Fabbrica, a Larzano di Rivergaro, da Giorgio Lambri di Libertà.

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Antonio Mancini (detto Accattone, in Romanzo Criminale Ricotta)

L'ex boss ravveduto si fa intervistare, ma lo fa in un contesto del tutto nuovo, che potrebbe appassionare anche chi a teatro ci va poco. Il format-spettacolo che si chiama "Con il sangue agli occhi", si anima come una piéce a tratti drammatica, grazie alla voce di Beppe Arena, regista e attore poliedrico che non ha paura di sperimentare e che interpreta, stavolta, proprio lui, Nino, ripercorrendo i momenti salienti della sua vita, densa di inquietanti rivelazioni, come a spiegare visivamente, in tempo reale, un racconto non privo di colpi di scena. Immancabile la musica, a scandire il tempo, le pause, la concitazione del racconto.

Sul palco si dispiegherà tutta la vita di un uomo che ha contribuito a fondare la sanguinaria banda della Magliana e che ha deciso di barattare la sua "fama" di criminale con quella d'infame, collaborando con la giustizia.
Il suo percorso di vita, a partire dai piccoli furti agli omicidi più efferati, fino al suo pentimento che lo ha portato ad abbracciare una nuova dimensione in positivo, sarà percorso tutto, senza filtri.
Mancini racconterà non solo della sua esperienza di boss, ma anche delle implicazioni che la Banda ha avuto, nel corso degli ultimi 30 anni, in alcuni fatti di cronaca. Indimenticabili e tragici pezzi di storia italiana come il rapimento di Aldo Moro, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la strage di Bologna, i depistaggi dei servizi segreti deviati fino ad arrivare ai giorni nostri, con il coinvolgimento di Carminati (ex componente della banda) nei fatti di Mafia Capitale.
I brani interpretati dalla voce narrante, sono tratti dall'edizione aggiornata del libro-intervista della giornalista Federica Sciarelli "Con il sangue agli occhi" (best BUR, giugno 2015).

con il sangue negli occhi locandina rid

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Ospiti internazionali in arrivo a Parma: studiosi e artisti si interrogano sul potenziale drammaturgico del suono nel teatro contemporaneo. L'iniziativa è inserita nel cartellone del prestigioso Festival Verdi. -

Parma, 13 ottobre 2015 -

«L'attenzione che la scena attuale riserva alla composizione sonora contribuisce a rimettere al centro della riflessione il potenziale drammaturgico del suono. Ciò corrisponde ad affermare che il teatro contemporaneo, nelle sue diverse manifestazioni, ha elaborato un pensiero sonoro autonomo, che eccede il quadro di riferimento della "musica di scena", delineando i contorni – ancora tutti da definire – di un Teatro del suono. Tale cornice – di cui la messa in scena del Re Lear, di Giuseppe Verdi (di cui esiste il libretto, ma non la partitura musicale) ad opera di Lenz Fondazione, in collaborazione con Robin Rimbaud aka Scanner, ne offre occasione di discussione – investe non solo la prosa, ma si misura anche con il repertorio del Teatro d'Opera, interpretato secondo lo "spirito della musica"»: Enrico Pitozzi, docente di Forme della scena multimediale presso il Dipartimento delle Arti visive, performative e mediali dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, introduce il convegno Teatri del suono, da lui coordinato in occasione del debutto assoluto di Verdi Re Lear di Lenz Fondazione al Festival Verdi 2015.

Aggiunge lo studioso: «In questo quadro cambia la concezione e l'utilizzo della voce in scena. Seguendo la forza trascinante della musica, la parola e il canto si offrono all'ascolto come phoné: materia sonora che trascende il significato stesso della parola. La scena diventa così un ambiente sonoro diffuso, che lo spettatore è chiamato ad abitare».

Il simposio, che si svolgerà oggi, martedì 13 ottobre dalle ore 16 alle ore 19 negli spazi di Lenz Teatro (in via Pasubio 3/e a Parma) accoglierà i contributi dei direttori artistici di Lenz Fondazione Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, del compositore Robin Rimbaud aka Scanner, di Massimo Marino (docente presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma), di Helga Finter (docente presso l'Università di Giessen, Germania) e di Marco Capra (docente presso l'Università di Parma).

Teatri del suono, curato da Valeria Borelli, è aperto a tutte le persone interessate. L'ingresso è libero.

Vale infine ricordare che dopo l'anteprima e il debutto (che hanno meritato l'attenzione di critica e media nazionali), Verdi Re Lear è in scena tutte le sere fino a mercoledì 14 ottobre. Inizio spettacoli ore 21. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  (Violetta Fulchiati), www.lenzfondazione.it.

 

 

 

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5 giorni, 40 esperti, 100 ore di laboratori, 600 professionisti. Don Ciotti "Siamo qui per evitare la malattia mortale della rassegnazione, per gridare alla politica che ‪educazione, lavoro, lotta alle mafie sono l'unica strada per una rivoluzione culturale. La speranza ha bisogno di tutti, soprattutto dell'umiltà dell'educatore". -

Parma, 13 ottobre 2015 -

Giorni intensi, ricchi di racconti, proposte, suggestioni ma soprattutto confronti tra addetti ai lavori (insegnanti, assistenti sociali, psicologi, educatori, pedagogisti, docenti universitari, studenti, genitori) ed esperti sui temi al centro delle emergenze educative contemporanee. Si può riassumere così il CantierEducare, l'evento a cura della LUdE – Libera Università dell'Educare (struttura di alta formazione della coop sociale EcoS-Med), di concerto con la Fondazione Cariparma e in collaborazione con Gruppo Abele e Fondazione di Comunità di Messina, che si è concluso sabato 10 ottobre al Teatro Due di Parma.

5 giorni di lavori, 100 ore di laboratori formativi gratuiti con 600 presenze accreditate da oltre 10 regioni d'Italia. E ancora 9 conversazioni pubbliche con quasi 40 esperti, 6 eventi collaterali e un'intera squadra di formatori a coordinare ogni sessione portante. Una "maratona dell'educare" che ha toccato la vetta più alta durante gli incontri con l'intellettuale e drammaturgo Moni Ovadia (in collegamento da Milano), con il presidente di Libera don Luigi Ciotti, con il sociologo della criminalità organizzata e presidente onorario di Libera Nando Dalla Chiesa.

"Parma ha accolto benissimo il CantierEducare – sottolinea il responsabile del collegio formatori della LUdE Mario Schermi – una manifestazione 'ambiziosa' per gli obiettivi che si proponeva: fermarsi a riflettere sulle questioni e le emergenze educative contemporanee e accompagnare l'incontro dei vari saperi esperienziali e riflessivi coinvolti nel mestiere più difficile del mondo. Adesso il Cantiere non si smantella, anzi. Semmai getta un ponte che guarda avanti, apre canali di comunicazione tra associazioni e professionisti, si assume la responsabilità di occuparsi della restituzione di ciò che è stato fatto e allo stesso tempo comincia a pensare a quello che ancora si deve fare per riportare l'educare al centro del dibattito. Abbiamo fatto il primo passo, ma non abbiamo intenzione di fermarci".

Dello stesso avviso il presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei: "Il CantiereDucare è stato una bellissima esperienza per Parma, condivisa nei suoi propositi e nei suoi esiti dalla Fondazione Cariparma, che opera da anni per sostenere e accompagnare la crescita del senso di comunità nel nostro territorio. Ringrazio in particolare don Luigi Ciotti e porto con me il suo discorso sulla 'città educativa'. Da quelle parole e dai lavori di questi giorni ripartiamo per allargare ancora di più l'area di intervento del Cantiere".

Alla fine del CantierEducare, in attesa di riprendere a costruire l'edificio dell'educazione, resta il monito di Moni Ovadia ("L'unico strumento per colmare il gap tra la violenza della guerra e la conoscenza è l'educazione"), l'appello del filosofo Carlo Sini ("Smettiamola di pretendere di sapere cosa siamo, proviamo a diventarlo") e le parole di don Ciotti alla platea: "Siamo qui per evitare la malattia mortale della rassegnazione, per gridare alla politica che che ‪educazione, lavoro, lotta alle mafie sono l'unica strada per una rivoluzione culturale. La speranza ha bisogno di tutti, soprattutto dell'umiltà dell'educatore".

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Confermate le presenze e aumentato l'interesse per i comparti collaterali: moda, orologi e gioielli. Replicato il grande successo di pubblico. In aumento i visitatori provenienti dall'estero. Tra i vip presenti, Zucchero, Marta Marzotto, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio. Il brand Mercanteinfiera spopola su Facebook e Twitter. Sold out per gli appuntamenti del fuorisalone in città. Prossimo appuntamento con l'edizione primaverile in programma dal 27 febbraio al 6 marzo 2016. -

Parma, 13 ottobre 2015 –

Oltre 51.000 presenze, con un significativo mantenimento della rappresentanza straniera certificano il successo di Mercanteinfiera Autunno 2015, la prestigiosa kermesse internazionale dedicata all'antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, che si è chiusa domenica alle Fiere di Parma.

Replicato il primato di visite, già stabilito nella passata edizione, andata in scena nel marzo scorso, con mercanti, collezionisti e semplici curiosi che, nei 45.000 metri quadrati di superficie espositiva, si sono lasciati sedurre dagli oggetti e dalle altre preziose rarità dal fascino senza tempo, insieme alle opere dal notevole valore storico ed artistico, come quadri, tappeti, ebanisteria settecentesca, argenteria d'epoca: pezzi, talora unici nel proprio genere, evidenziati con orgoglio dai 1.000 espositori presenti, espressione delle più importanti piazze europee, per una rassegna che ha visto anche la partecipazione di centinaia di buyer, provenienti da Stati Uniti, Argentina, Turchia, Francia, Germania e Svizzera.

A testimoniare la vocazione internazionale è anche il dato relativo al valore complessivo dei beni esportati al di fuori dei confini nazionali, che ha raggiunto mezzo milione di euro nelle due giornate riservate ai soli operatori commerciali. Un dato, in linea con il trend registrato nella passata edizione, nobilitato dalla presenza di lotti di pregevole fattura, con quotazioni elevate.
A suggellare il crescente interesse nei riguardi di un Salone che consolida sempre più la propria leadership internazionale, anche la nutrita presenza di operatori dell'informazione stranieri presenti a Parma e che, nei propri resoconti, non hanno mancato di dare ampio risalto a settori ritenuti prima marginali, fra tutti la moda, esaltata soprattutto dai gioielli vintage delle griffe più prestigiose.

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Alla kermesse presenti anche alcuni vip come Zucchero, Marta Marzotto, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio.
In aumento l'appeal di Mercanteinfiera fra i principali social network: da Facebook a Twitter, a Instagram. il brand trionfa. La pagina Facebook ufficiale della rassegna ha registrato un sostanziale incremento del numero dei fan, letteralmente schizzato dalle 37.499 unità del marzo scorso alle 48.147 attuali. In crescita anche Twitter, con 1.207 followers (1.004 in Primavera).

Clima da "tutto esaurito" infine per gli eventi inseriti nell'ambito di Mercanteinfiera OFF, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma, che fino al prossimo 31 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Pigorini, continuerà ad accogliere personaggi di spicco del panorama artistico e culturale (registi, fotografi, designer, critici, docenti) nonché una suggestiva mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE (Museum of REfused and unrealised art projects). Il prossimo appuntamento è il 23 ottobre a Palazzo Pigorini con il regista Paolo Benvenuti.
Mercanteinfiera tornerà con l'edizione primaverile in programma dal 27 febbraio al 6 marzo 2016.

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Torna l’appuntamento con “la Cultura si fa Sport” evento, arrivato alla sua quarta edizione, organizzato da Net Project Srl: cultura e sport si incontrano all’insegna della solidarietà

Parma 09 Ottobre 2015 -   

Venerdì 23 ottobre, torna l’appuntamento con “LA CULTURA si fa SPORT”, evento organizzato dall’agenzia di comunicazione Net Project S.r.l., in cui il binomio cultura- sport si intreccia all’insegna della solidarietà.  Giovedì 8 ottobre, presso la sede di OPEM spa, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di questa quarta edizione, il cui scopo è quello di sostenere l’Associazione Giocamico, importante promotrice di attività espressive, ludiche, relazionali ed assistenziali di emergenza nell’ospedale pediatrico di Parma.

Al tavolo dei relatori erano presenti: Nicola Cesari, Sindaco del Comune di Sorbolo, Sandra Boriani, Vice Sindaco del Comune di Sorbolo, Stefano Capretto, Vice Presidente dell’Associazione Giocamico, Ombretta Binacchi, General Manager di OPEM Spa, Andrea Fiore, Presidente di Net Project e organizzatore dell’evento.  

Anche quest’anno l’ormai collaudata formula de “La Cultura si fa Sport” si ripete e vedrà lo svolgersi di uno spettacolo artistico all’interno di una location sportiva selezionata che, per l’occasione, sarà il Pala Arisi, in via Gruppini a Sorbolo. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Sorbolo  e con il supporto dell’Associazione Rinascimento 2.0.  

“Il nostro obiettivo è quello di proporre cultura parlando un linguaggio trasversale, coinvolgendo fasce di target diverse, suscitando interesse e curiosità e senso di appartenenza al territorio” spiega Andrea Fiore, Presidente di Net Project e organizzatore dell’evento “ci sembrava che il modo migliore per aggregare, unire e coinvolgere appianando le diversità fosse ritrovarsi tutti in una location sportiva. Lo sport per me rappresenta l’elemento aggregante per eccellenza perché parla un linguaggio universale, e credo che la condivisione sia il presupposto di base per sensibilizzare e far percepire l’importanza della finalità benefica”.  

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I protagonisti dello spettacolo artistico di questa quarta edizione arrivano direttamente dal palcoscenico di Zelig: toccherà al trio comico “Trio BOILER”, formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide Paniate, noto per la sua capacità di improvvisazione, interazione con il pubblico, sperimentazione di nuove gag e complicità, il compito di  coinvolgere ed interagire con il pubblico.

Lo spazio dedicato allo sport punterà i riflettori su alcuni esponenti di spicco dell’ambiente sportivo parmigiano (Nevio Scala e Lorenzo Minotti, con la partecipazione di Alberto Michelotti) che trasmetteranno la loro esperienza ed alcuni dei contenuti più valoriali del “fare sport”.   

Un particolare momento verrà, infine, riservato alla premiazione di un atleta del Team di Special Olympics, che durante l’estate, in rappresentanza dell’Italia, ha partecipato ai Mondiali di calcio a 5 a Los Angeles.  

“La Cultura si fa Sport”, per la prima volta si arricchisce di un importante evento collaterale mirato a diffondere de incentivare la finalità benefica, mediante il coinvolgimento e la partecipazione: Un goal per Giocamico”, una partita di calcio che si svolgerà sabato 17 ottobre alle ore 15.00 presso il centro sportivo di via Gruppini a Sorbolo: il match vedrà coinvolte la squadra ”Atletico Pediatrico” in campo con “Gli amici della Cultura si fa Sport”. Quest’ultimo team sarà formato da organizzatori dell’evento, autorità dei comuni del nostro territorio, ex atleti ed ex calciatori, che hanno lasciato un segno nella memoria sportiva della nostra città, e non solo. I team saranno rivali in campo, ma uniti in un obiettivo: divertirsi e divertire per raccogliere fondi da destinare all’Associazione Giocamico. Al termine della partita ci sarà un imperdibile “terzo tempo”.    

Grazie all’azienda Scuderie Campari, partner di “La Cultura si fa Sport”, verranno prodotte alcune paia di parastinchi in carbonio personalizzati con i disegni dei bambini dell’Ospedale Pediatrico. I parastinchi in carbonio delle Scuderie Campari, eccellenza di artigianato mondiale, saranno acquistabili a partire dal 17 ottobre 2015. I parastinchi invenduti verranno proposti il giorno dell’evento all’asta.  

Nell’ottica di sensibilizzare anche il mondo dei più piccoli sul fine benefico verso l’associazione Giocamico, il Comune di Sorbolo ha dato vita a un progetto scolastico dedicato alle scuole materne e primarie di Sorbolo (prime, seconde e terze primarie), che partirà poco dopo l’apertura delle scuole e terminerà all’accensione dell’albero di Natale in Piazza a Sorbolo. I contenuti del progetto scolastico Giocamico saranno focalizzati sul valore di donare un gioco che non si usa più, anziché buttarlo, quindi sull’importanza del concetto di riciclo e ri‐uso. Donando un gioco possiamo aiutare il nostro pianeta e donare un sorriso a chi ne ha davvero bisogno, come i bambini dell’ospedale pediatrico.

Ci auguriamo che l’iniziativa scolastica possa rappresentare un progetto‐pilota e dare il via a un’espansione territoriale di più ampia portata, attraverso il sostegno e il supporto anche da parte di aziende vicine alle tematiche trattate” conclude Andrea Fiore.  

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Venerdì, 09 Ottobre 2015 11:10

Mercanteinfiera: gli scatti più belli della Mostra

Il fotoreportage tra gli stand di Mercanteinfiera Autunno, la rassegna internazionale di modernariato, antichità e collezionismo vintage si tiene presso le Fiere di Parma sino a domenica 11 ottobre. -

Parma, 9 ottobre 2015 -

Mercantieinfiera, la rassegna internazionale di modernariato, antichità e collezionismo vintage, arrivata quest'anno alla 34esima edizione, si può visitare fino a domenica 11 ottobre, presso le Fiere di Parma. In mostra tutte le novità proposte dai 1.000 espositori provenienti dalle più importanti piazze europee.

In galleria tutti gli scatti più belli realizzati da una nostra lettrice, la fotografa Francesca Bocchia.

Ricordiamo che ad impreziosire l'edizione autunnale di Mercantieinfiera ci sono due appuntamenti collaterali che raduneranno gli appassionati provenienti da tutto il mondo: Mercanteinauto giunto ormai alla sua quarta edizione che, insieme ad automobilia e ricambi, avrà il suo pezzo forte in una esposizione unica di esemplari a marchio Bmw, e Mercanteinvespa.

- sfoglia tutte le foto nella galleria in fondo al testo -

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Pubblicato in Cronaca Parma

Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le cooperative culturali e al femminile. -

Parma, 8 ottobre 2015 -

Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista le cooperative culturali e al femminile. 

Ancora volti e storie della cooperazione in Expo 2015. Nella giornata dedicata al settore dei Servizi Culturali sono state protagoniste le storie di cooperative "al femminile" e, più in generale, di coloro che si occupano di 'cultura' a 360 gradi.
Il settore dei Servizi Culturali di Confcooperative conta 400 cooperative in Italia che spaziano dalla gestione museale e servizi aggiuntivi, all'archiviazione, catalogazione, organizzazione eventi e molto altro ancora.

Dalla mattina, nella corte di Cascina Triulza, è stata la cooperativa "Dirò" a presentare il progetto collegato alla Via Claudia Augusta, con un percorso che attraversa tre Stati e di cui la botte, mezzo utilizzato per gli scambi commerciali e culturali, è il simbolo. Un progetto di arte e di storia che permette di scoprire territori, culture e tradizioni davvero affascinanti.

Molto seguita anche la presentazione delle cooperative culturali al femminile: ARCA, CULTURA POPOLARE e IMMAGINARIO SCIENTIFICO.
"Da anni ci occupiamo principalmente di archiviazione e catalogazione - ha commentato Chiara Moroni della cooperativa Arca di Brescia -. L'obiettivo principale della cooperativa è lo sviluppo della cooperazione scientifica-culturale attraverso il coinvolgimento della comunità con particolare attenzione al mondo della scuola e dell'educazione. Elementi qualificanti dell'attività della cooperativa sono la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale tesi all'educazione permanente di minori e giovani nella comunità."

"Le imprese con al vertice delle donne - ha commentato Serena Mizzan, direttore di Immaginario scientifico di Trieste - sono flessibili e attente al benessere dei propri lavoratori. Operiamo in un settore, come quello della cultura scientifica e tecnologica, ancora a prevalenza maschile. Oggi abbiamo cinque musei scientifici in Italia che contano all'anno oltre 60 mila visitatori paganti. Un risultato importante perché di cultura e scienza si deve poter vivere. Siamo anche stati premiati a livello nazionale per l'Italia degli Innovatori, è il riconoscimento migliore per la qualità del lavoro che stiamo portando avanti."
Infine, uno spazio tutto dedicato ai giovani che hanno raccontato perché hanno scelto la forma cooperativa per il progetto di impresa.

FEDERCULTURA TURISMO SPORT IN EXPO
Gli appuntamenti di domani, venerdì 9 ottobre Settore SPORT

10-12 Sport, sviluppo e valori
Coop Amica, Sport City, Scuola di Pallavolo
14,30-16,30 Incontro con le cooperative sportive
15-16 B4Sports
18,30-20 Musiche da film
18,30-20,30 "Filiere corte agroalimentari: una via per lo sviluppo umano e sostenibile? Modelli ed esperienze a confronto" - iniziativa dalla Federazione trentina in collaborazione con l'Università di Trento.

In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana

Pubblicato in Cultura Emilia
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