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Questa sera alle 21 al Teatro Storchi, serata di musica tra big ed emergenti per la finale del Premio Pierangelo Bertoli. Premiati anche Fabi, Bubola e Levante. Dieci cantautori in gara. I quattro finalisti si sfideranno interpreteranno ognuno un brano del repertorio di Pierangelo Bertoli. -

Modena, 21 novembre 2015 -

Sul palco i big premiati: gli Stadio, a cui va il riconoscimento intitolato a Pierangelo Bertoli, Niccolò Fabi, Levante e Massimo Bubbola. Con loro dieci interpreti emergenti del genere cantautoriale selezionati in tutta Italia che canteranno brani loro e di Bertoli davanti a una giuria di qualità.
Questa sera, alle 21, con ingresso libero per tutti dalle 20 fino a esaurimento posti, il Teatro Storchi di Modena ospita la serata finale del Premio Pierangelo Bertoli, dedicato al cantautore con l'appoggio pieno della famiglia e la direzione artistica di Riccardo Benini e del figlio Alberto Bertoli. Presenta Andrea Barbi. Nel segno dell'indiscusso valore artistico di Bertoli, il concorso premia i cantautori che, come è stato per Pierangelo, sono capaci di arrivare al cuore della gente attraverso la musica e i contenuti dei loro testi, l'impegno sociale e la libertà di non uniformarsi alle tendenze di moda e al pensiero dominante.

Va agli Stadio il premio Bertoli 2015, consistente in un'opera creata dallo scultore Dario Brugioni, autore sulla casa natale di Pierangelo Bertoli di un bassorilievo che raffigura il cantautore. L'amatissima band vanta una carriera quasi quarantennale, ricca di successi con 25 Album pubblicati. Il leader Gaetano Curreri, che allo Storchi canterà in duetto con Alberto Bertoli, è autore di hit per i più grandi artisti della musica italiana, come "Un senso" (Vasco Rossi), "E dimmi che non vuoi morire" (Patty Pravo), "Vuoto a perdere" (Noemi).

Altri tre sono i premi, ciascuno identificato con il titolo di una canzone di Pierangelo Bertoli, che saranno consegnati ai big nel corso della serata allo Storchi. Per la sezione "A Muso Duro" sarà premiato Niccolò Fabi, uno dei più raffinati cantautori italiani che vanta successi quali "Costruire", "È non è", "Il Negozio di Antiquariato", ed è reduce dal tour con Daniele Silvestri e Max Gazzè. Il riconoscimento per la categoria "Per dirti t'amo" andrà a Levante cantautrice già tra i finalisti della targa Tenco che vanta più di due milioni di visualizzazioni sul web.
Infine, la targa "Italia d'Oro" andrà a Massimo Bubola, cantautore che ha tra l'altro all'attivo una lunga collaborazione con Fabrizio De Andrè per il quale ha firmato brani come "Don Raffae'" e "Fiume Sand Creek". Per Fiorella Mannoia ha scritto "Il Cielo d'Irlanda".
Per la categoria "Nuovi cantautori", invece saranno in gara dieci artisti, selezionati dal vivo in Circoli e Teatri Arci in tutta Italia: Blindur da Napoli; Icio Caravita da Ferrara; Dante Francani da Teramo; Igi da Vicenza; Salvatore Mazzei da Crotone; Sara Piolanti da Milano; Davide Solfrini da Pesaro; Stefano Testasecca da Teramo; Carlo Valente da Rieti; Fabrizio Zanotti da Torino. Tra i dieci, la giuria composta da professionisti del settore e del mondo della cultura e dei media ne sceglierà quattro che accederanno alla fase finale sempre nella stessa serata, e interpreteranno ognuno un brano del repertorio di Pierangelo Bertoli. Accompagna i finalisti una band composta da musicisti storici di Pierangelo Bertoli, diretta da Marco Dieci. Sarà l'occasione per ascoltare tutti i più grandi successi del cantautore sassolese. Ospite il cantautore Mappo, vincitore Nuove proposte al Premio Lunezia 2015.

Il Premio per il vincitore dei Nuovi cantautori, consiste in un riconoscimento in denaro di 1.500 euro, oltre alla partecipazione in qualità di ospite a programmi televisivi e a manifestazioni di prestigio che si svolgeranno in Italia nel 2016.
Il Premio Bertoli è organizzato dalla associazione culturale Montecristo, con il patrocinio dei Comuni di Modena e di Sassuolo, la collaborazione di Arci nazionale circuito musicale, Arci real, Arci Modena, con sostegno di Bper banca.
Gli organizzatori ringraziano anche R&S&C Comunicazione e Marketing, Cantine Riunite & CIV Pignoletto Righi - REC Taglio e rettifica piastrelle.

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Un giallo che comincia sotto al torrione occidentale del Palazzo Ducale: siamo nella Modena del 1860, tra dubbi, incertezze, interessi, odio, paura per il futuro e nostalgia per l'ancien régime. Domani pomeriggio alla libreria Emily Bookshop di Via Fonte d'Abisso, 11, a Modena, la presentazione del romanzo. -

Modena, 21 novembre 2015 -

Domani, domenica 22, alle ore 16,30, la libreria Emily Bookshop di Via Fonte d'Abisso, 11, a Modena, ospita la presentazione del romanzo Il Grido della verità, ultima fatica letteraria di Gabriele Sorrentino. Nel suo romanzo, Sorrentino ci accompagna nella Modena del 1860 che da pochi mesi ha smesso di essere capitale, dove le vicende dei protagonisti si intrecciano con quelle di personaggi reali del Risorgimento modenese. Un giallo che comincia sotto al torrione occidentale del Palazzo Ducale, dove un tempo si trovava la Fonte d'Abisso e che svelerà una città sotterranea, celata dietro le eleganti facciate dei palazzi dell'antica capitale Estense.

Interesse, Odio, Ansia. Sono questi i sentimenti che albergano a Modena nel 1860, dopo che i plebisciti hanno consegnato la città al nuovo Regno di Vittorio Emanuele II di Savoia e il governo provvisorio di Luigi Carlo Farini ha emarginato gli intellettuali fedeli al Duca Francesco V d'Austria Este in esilio dal giugno 1859. In questo clima i modenesi attendono il 4 maggio, data fatidica quando Vittorio Emanuele II giungerà in città, in treno, per visitare i suoi nuovi sudditi. Mentre fervono i preparativi per la visita del Re nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 aprile la Guardia Nazionale rinviene un cadavere nella piazza antistante il Palazzo Ducale. La vittima, un patriota, è adagiato come in croce con cucito in bocca un ritaglio di giornale. Un rituale inquietante che spinge le autorità modenesi a chiedere aiuto a Torino: il Re sta arrivando, la città è in subbuglio e si teme per la sicurezza del sovrano. Il Governo manda in città Urbano Platini che fingendosi un giornalista dovrà indagare sull'omicidio e sulla fedeltà della città alla Causa. Comincia così una frenetica caccia all'uomo dove personaggi di fantasia interagiscono con altri realmente esistiti per offrire uno spaccato realistico della città in un periodo cruciale della sua storia.

Emily Bookshop – Via Fonte d'Abisso, 9/11 – 41121 Modena - www.emilybookshop.it 

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Sei appuntamenti da novembre ad aprile per bambini e ragazzi. Inaugura la Stagione di Teatro Ragazzi al Teatro Europa promossa da Comune di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna che si svolgerà da novembre ad aprile nello spazio di Via Oradour. -

Parma, 21 novembre 2015 -

Primo appuntamento è con i jazzisti di ParmaJazz Frontiere 2015 e le musiche più belle dei Cartoons, domani, domenica 22 novembre (ore 16.30) con "do-re-mi-fa di-se-gna-re", secondo appuntamento del progetto musicale che il Festival ParmaJazz Frontiere dedica ai più piccoli nel proprio ventennale (consigliato ai bambini dai 6 anni in su), eseguito da Giulia Crespi (voce), Gabriele Fava (sassofoni), Roberta Baldizzone (pianoforte), Giacomo Marzi (contrabbasso), Oscar Abelli (batteria e percussioni), e con la partecipazione speciale di Gianluca Foglia "Fogliazza" (matite).
Dalle matite di Walt Disney a quelle di Fogliazza, le colonne sonore dei più bei film d'animazione sono proposte ai bambini riarrangiate in chiave jazz, accompagnate dal tratto di un disegnatore che si diverte a ritrarre in forma antropomorfa gli strumenti che vivono sul palco. Ai piccoli si propone un'esperienza ludico-formativa che non si esaurisce alla fine dello spettacolo: si parte da un'esecuzione dal vivo di melodie note che aprono progressivamente a una trasformazione, per finire con la presentazione degli strumenti musicali e delle loro funzioni orchestrali in un incontro aperto con i bambini, che possono osservare gli strumenti da vicino, toccarli, soddisfare ogni curiosità.

L'anno nuovo si apre domenica 17 gennaio (ore 16.30) con Teatroperdavvero che presenta "Re tutto cancella. Ovvero come nacquero le parole" di e con Marco Cantori, video e suoni Diego Gavioli, musiche Marco Cantori e Diego Gavioli (per bambini dai 4 anni).
La storia è quella di un principe bambino che non aveva voglia di andare a scuola: numeri, note, lettere e figure per lui erano solo seccature, troppo difficili e complicate. Le odiava proprio con rancore e promise vendetta dal profondo del suo cuore, promise che se fosse diventato grande, avrebbe mangiato tutte le scritte. "Re tutto cancella" è uno spettacolo dedicato ai bambini che stanno per scoprire o hanno appena scoperto l'universo delle lettere, dei numeri, delle figure geometriche e delle note.

Venerdì 19 febbraio (ore 21.15) la Ditta Alesse Argira presenta "Kitchen Stories #1: Tutto l'amore è clandestino" (per bambini dai 10 anni di età), finalista al premio Scenario 2015, di Barbara Alesse e Ernesta Argira, con Ernesta Argira, regia Barbara Alesse.
Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina, perché ai suoi protagonisti piace mangiare. E il cibo, si sa, si lega bene all'amore. L'amore nasce in silenzio, al buio, non lo si vuole riconoscere, non lo si vuol fare entrare perché ci fa paura. Tutto l'amore è clandestino, e poi piano piano prende residenza dentro di noi, ottiene la cittadinanza nelle nostre vite. L'amore è ancora più clandestino quando a provarlo è un clandestino. E. e M. si sono innamorati ma la Bossi-Fini toglie qualsiasi semplicità e così due persone "normali" iniziano a frequentare questure, prigioni, avvocati. Fanno quello che hanno visto solo nei film: fughe dalla polizia, travestimenti, latitanze. Subiscono perquisizioni, notti in cella, le manette. Eppure M. è un tornitore e E. è un'attrice. Il problema è che alla loro ricetta d'amore manca un ingrediente, rinchiuso in un barattolo: è trasparente, è insapore. Ma in quel barattolo c'è tutto: la possibilità di litigare e di lasciarsi, la possibilità di andare a cena fuori, di lavorare, di fare un viaggio dove ci piace.

E' liberamente ispirato alla celebre favola di Andersen, domenica 13 marzo (ore 16.30) lo spettacolo di Europa Teatri, per bambini dai 3 anni di età, "L'Acciarino magico", con Bernardino Bonzani, testo Ilaria Gerbella e Bernardino Bonzani, regia Ilaria Gerbella.
Tutto ha inizio quando un giovane soldato, di ritorno dalla guerra, incontra una vecchia strega seduta sotto un albero. La donna gli chiede di entrare nella cavità dell'albero per recuperare un vecchio acciarino a lei appartenuto un tempo, il giovane accetta. È da questo incontro che il giovane si troverà coinvolto in una serie di avventure che lo trasporteranno in un mondo fantastico.

Sempre Europa Teatri presenta sabato 9 aprile (ore 21.15) e domenica 10 aprile (ore 16.30) "I viaggi delle bambine" di e con Chiara Rubes e Franca Tragni, consigliato ai bambini dai 6 anni. Uno spettacolo itinerante in cui si celebra la libertà e il coraggio femminile attraverso i racconti dei viaggi di alcune eroine bambine presenti nella letteratura per ragazzi e frutto della fantasia delle autrici: in scena gli spettatori ritroveranno gli amati personaggi di Elisabeth Ulla ed Elvira Parolona che prenderanno per mano le bambine e i bambini e faranno loro rivivere le avventure di queste straordinarie figure di giovani durante il loro cammino di crescita, fra cui Alice alle prese con il Cappellaio matto o la saggia Vassilissa alla ricerca del fuoco, fino a portare a loro volta ai più piccoli i doni di intelligenza e tenacia, coraggio e allegria che possano aiutarli a maturare, sottolineando come la differenza e le diversità possono essere la chiave per la realizzazione di sé e del proprio posto nel mondo.

E' ispirata alla vita del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nel 1992 nell'attentato di Capaci, lo spettacolo del Teatro dell'Orsa "Giovanni Falcone: un uomo", scritto, diretto ed interpretato da Bernardino Bonzani e Monica Morini, accompagnati al pianoforte da Claudia Cattellani, in scena sabato 30 aprile (ore 21.15), per bambini dai 10 anni in su.
Sostenuta dalla musica al pianoforte di 'Cavalleria Rusticana' di Pietro Mascagni e dai brani di Astor Piazzolla, la narrazione si muove vibrante sulle parole pronunciate da Falcone e dai testimoni che lo hanno conosciuto: il suo impegno, le vittorie e le sconfitte. Le mosse della "battaglia" dal palazzo di giustizia, u palazzu, contro il mostro, il carciofo, Cosa Nostra. La macchina del fango: le difficoltà, il sospetto che lo circonda e crea discredito intorno alla sua azione indomita, coraggiosa, costante. La strage di Capaci ferma lui e la sua scorta, ma non le sue idee. Falcone non è soltanto un magistrato che lotta contro la mafia, ma un uomo delle istituzioni che crede fermamente nei valori della democrazia e della legalità.

Al termine di alcuni spettacoli, si svolgeranno gli incontri sulla fiaba "Ti racconto la vita", a cura dall'antropologa Antonella Azzali: 'L'arte di crescere' (domenica 13 marzo ore 17.45) e 'Femminile in viaggio' (domenica 10 aprile ore 17.45).

Prezzo biglietti: 8,00 Euro adulti - 6,00 Euro ridotto bambini
Kitchen Stories | Giovanni Falcone
intero 10 Euro – ridotto 8 Euro (under 18-over 65)

Info e prenotazioni
Europa Teatri, Via Oradour 14 – Parma, Tel. 0521-243377
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
www.europateatri.it 

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Un classico del teatro musicale, che per la terza volta arriva in Italia, con una veste totalmente rinnovata e un impatto sull'audience che lascia il segno. La Compagnia della Rancia è in scena sino al 22 novembre, al Teatro della Luna di Milano, con il celebre musical Cabaret. -

Parma, 17 novembre 2015 - di Pietro Razzini -

La Compagnia della Rancia torna a calcare le scene di Milano su uno dei palchi a loro più cari. Siamo al grande Teatro della Luna dove, dal 12 al 22 novembre, il celebre musical Cabaret è in scena. In sala, forse, non si è totalmente consci dello spettacolo all'interno del quale il pubblico sarà catapultato. L'atmosfera che, col passare dei minuti viene a crearsi, è sempre più coinvolgente, spesso cupa, pregna di simbolismi e significati. È un nuovo Cabaret, con un cast di altissimo livello e una regia che fa scelte coraggiose, andando ad esplorare la profondità dei personaggi.

LO SPETTACOLO - Basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, insieme alle musiche di John Kander, Cabaret è un classico del teatro musicale. Arriva al grande pubblico grazie al noto film del 1972 con Liza Minelli e da quel momento fa il giro del mondo. Il regista Saverio Marconi lo porta in tour in Italia per la terza volta, con una veste totalmente rinnovata e un impatto sull'audience che lascia il segno. Complice anche un cast dalla eccezionale intensità interpretativa e doti vocali che fanno la differenza. Un mix di elementi ben studiato fino al finale...che anche nella finzione si desidererebbe cambiare.

LA TRAMA - Berlino, primi anni '30, poco prima dell'ascesa del III Reich. Cliff (Mauro Simone) è un giovane romanziere americano in cerca di ispirazione in Europa. In un luogo singolare e piuttosto trasgressivo, il Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles (Giulia Ottonello) con la quale inizierà una relazione appassionata e tempestosa. Piano piano l'ombra del nazzismo diventa una realtà sempre più invadente che cerca di essere dimenticata all'interno del Kit Kat Klub, animato dal Maestro di Cerimone (Giampriero Ingrassia), ma invano. Si intrecciano, nel contempo, le storie di diversi personaggi sullo sfondo di una Germania sempre più hitleriana.

IL CAST - Giampiero Ingrassia, Giulia Ottonello, Mauro Simone, bastano questi tre nomi a destare l'attenzione; ma l'intera Compagnia della Rancia lascia pienamente soddisfatti i partecipanti durante le oltre due ore di show, alcuni dei quali definiscono questo nuovo Cabaret, uno dei loro musical più riusciti. Cinque i ballerini in scena con le seduttive coreografie di Gillian Bruce e le scenografie, essenziali ma ben studiate, sono di Gabriele Moreschi e Saverio Marconi. Musiche rigorosamente dal vivo.

Uno show forse meno pop, ma di certo da 10 e lode per l'esplorazione registica e la riuscita in scena. Tutto questo è Cabaret.

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Martedì, 17 Novembre 2015 11:31

Premio Mercanteinfiera 2015 a 10 Corso Como

Premio Mercanteinfiera 2015 assegnato dalle Fiere di Parma a 10 Corso Como, il primo concept che ha instaurato un dialogo tra cultura e socialità, sinonimo di stile in tutto il mondo e luogo irrinunciabile per Milano. Uno spazio multifunzionale in cui perdersi tra la galleria, lo store, il bookshop, il caffè, e il 3 Rooms Hotel, vero e proprio microcosmo dove arte, moda, fotografia e design si incontrano e si influenzano. -

Parma, 17 novembre 2015 -

10 Corso Como crocevia di moda, design, fotografia e arte. Luogo nevralgico di contaminazione culturale ed estetica con la libreria, la galleria di fotografia, la moda e il design. Carla Sozzani ispiratrice e anticipatrice di gusti che ha firmato un cambiamento epocale nella storia del nostro costume.

Sono queste le premesse che hanno portato la giuria del Premio Mercanteinfiera assegnato ogni anno dalle Fiere di Parma a scegliere 10 Corso Como, fondato a Milano, nel 1990 da Carla Sozzani, come vincitore del premio 2015.

Il riconoscimento, giunto quest'anno alla sua terza edizione, è stato assegnato il 10 novembre presso l'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma. Presenti in sala: Antonio Cellie Amministratore Delegato di Fiere di Parma, Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera, Pierluigi Spagoni Responsabile Marketing di Fiere di Parma, questi ultimi membri della Commissione giudicante - insieme a Fabio Castelli Direttore di Mia Fair, Simona Riva de Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell'Università di Parma, Silvia Evangelisti dell'Università di Bologna e Laura Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma.

Una scelta, quella di premiare 10 Corso Como e la Galleria Carla Sozzani legata alla declinazione che questa "icona del fashion world italiano" ha saputo dare della concezione stessa di arte: non solo business ma anche vera e propria filosofia di vita, best practice del panorama internazionale.

10 Corso Como è il primo concept che ha instaurato un dialogo tra cultura e socialità, sinonimo di stile in tutto il mondo e luogo irrinunciabile per Milano. La «rivista vivente» di Sozzani in cui si può trascorrere un'intera giornata: non solo spazio multifunzionale in cui perdersi tra la galleria, lo store, il bookshop, il caffè, e il 3 Rooms Hotel ma un vero e proprio microcosmo dove arte, moda, fotografia e design si incontrano e si influenzano.

E se ai nostri giorni questa contaminazione è la norma, questo lo si deve anche al coraggio e alla capacità visionaria di Carla Sozzani la cui Galleria, con oltre duecento mostre dedicate ai maestri storici della fotografia in venticinque anni, ne è la narrazione più autentica. Situata al primo piano all'interno di un cortile di un ex edificio industriale tipico dell'architettura milanese è dedicata alla fotografia, all'arte, al design e all'architettura. Dal 1990 la Galleria ha presentato oltre 200 mostre di fotografi di fama internazionale tra i quali: Helmut Newton, Annie Leibovitz, Bruce Weber, Bert Stern, Sarah Moon, Paolo Roversi, David Bailey, Hiro, David LaChapelle, Erwin Blumenfeld, Jacques Henri Lartigue, Francesca Woodman.

«Abbiamo voluto premiare - afferma Ilaria Dazzi Brand Manager di Mercanteinfiera - 10 Corso Como. Più che uno spazio un "magazine virtuale" che incarna perfettamente la capacità visionaria di Carla Sozzani. Un modello di retail ed estetica che mixando creatività e sperimentazione ha saputo unire linguaggi lontani, arti differenti in un messaggio unico. Una contaminazione tra i generi che vuole essere sempre di più, nel futuro, la cifra distintiva della nostra kermesse. Mercanteinfiera».

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Martedì, 17 Novembre 2015 10:54

Natura Dèi Teatri torna a Parma dal 19 novembre

Compie vent'anni il Festival diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione: in arrivo a Parma, dal 19 novembre al 6 dicembre, creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance, anche frutto di prestigiose residenze internazionali a Lenz Teatro. Ospiti italiani ed europei provenienti da ambiti disciplinari differenti per questa ventesima edizione. -

Parma, 17 novembre 2015 -

Venti anni di storia. Dodici soggetti artistici in programma. Cinque luoghi di spettacolo. Quattro prime assolute. Due prime nazionali. Due residenze internazionali. Tre produzioni realizzate ad hoc. Una mostra. Un seminario di studi. Due presentazioni di libri.

Lo storico Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri torna a Parma dal 19 novembre al 6 dicembre. Per la prima volta è curato da Lenz Fondazione, il soggetto nato all'inizio del 2015 dall'unione dell'esperienza pluridecennale delle Associazioni Culturali Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri: un'occasione per fare il punto e rilanciare le attività artistiche, produttive, formative e di ospitalità internazionale dirette da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Dopo il triennio alimentato dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze, Natura Dèi Teatri inaugura un nuovo progetto triennale dedicato all'artista visivo Richard Serra. «Porte, Punto cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017, il cui campo di indagine si orienterà sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea» suggeriscono i direttori artistici. «Oltre all'ensemble artistico di Lenz, la ventesima edizione del Festival avrà ospiti italiani ed europei provenienti da ambiti disciplinari differenti, invitati a presentare e a co-produrre creazioni ispirate al tema del 2015, Porte».

Natura Dèi Teatri si aprirà con la presentazione - nei grandi spazi dei Padiglioni storici degli Ospedali Riuniti di Parma - dei primi quattro episodi del progetto biennale Il Furioso di Lenz Fondazione curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto ed interpretato dall'ensemble degli attori sensibili: dopo la realizzazione dei primi due capitoli al Museo Guatelli, evento che ha suscitato l'interesse e l'apprezzamento di importanti critici e televisioni nazionali, è in programma al Festival il debutto assoluto dei nuovi capitoli #3 e #4, rispettivamente intitolati L'Uomo e Il Palazzo - unitamente ad una nuova mise-en-site dei capitoli #1 La Fuga e #2 L'Isola: «In questa seconda fase la meccanica installativa procederà per sottrazione: l'assenza di uno spazio monumentale 'coerente' rispetto all'immaginario dell'opera determinerà un'ulteriore riflessione sull'identità e la funzione scenica del palazzo nella drammaturgia de Il Furioso: se il Palazzo di Atlante è un labirinto dove i cavalieri restano intrappolati, in un vorticoso meccanismo di specchi e di inseguimento di immagini vane e inafferrabili, il luogo dove più di ogni altro l'uomo contemporaneo si sente prigioniero di un incantesimo - la malattia - è l'Ospedale».

Lenz Fondazione proporrà anche, in prima assoluta, Hyperion #2 Solo quando le case e i templi sono morti le bestie selvagge osano nelle porte e per le strade, frutto di una nuova residenza del musicista elettronico polacco Paul Wirkus: ispirato all'Hyperion di Friedrich Hölderlin (poeta, filosofo e drammaturgo romantico al quale l'ensemble ha dedicato agli esordi un lunghissimo percorso di ricerca), lo spettacolo diretto da Maria Federica Maestri segna il ritorno di Adriano Engelbrecht, musicista e performer che in passato ha intensamente collaborato con Lenz.

Un'altra prestigiosa residenza internazionale coinvolgerà Tim Spooner: raccogliendo e rilanciando il tema concettuale del Festival 2015 e del progetto Il Furioso, l'affermato artista inglese proporrà in prima assoluta Unfinished Interior, performance creata su commissione del Festival che ibriderà istallazione, pittura, scultura e azione live per realizzare un ambiente ricco di dettagli suggestivi e alieni.

«In luoghi dove la ragione non può penetrare, immagino che tutte le esperienze dimenticate, immemorabili e non interiorizzate possano ancora prendere forma»: Naoko Tanaka introduce Unverinnerlicht, l'imponente opera installativa che, dopo il recente debutto alla Sophiensaele di Berlino, l'artista visiva e performativa porterà in prima nazionale a Parma.

Simon Mayer, performer e coreografo formatosi tra gli altri con Anne Teresa De Keersmaeker, incarnerà un energico e coraggioso viaggio nella propria autobiografia in un mix di ballo folcloristico di tradizione austriaca, jodel e danza contemporanea: lo spettacolo SunBengSitting sarà presentato a Lenz Teatro in prima nazionale, dopo il successo ottenuto a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale.

«Stride, gracchia, geme, strilla, muggisce, ronza, rimbomba su meravigliose altezze o vagabonda in profondità inesplorate: incredibile»: così è stato descritto il concerto Solo Voice & Electronics della compositrice norvegese Maja Solveig Kjelstrup Ratkje, in calendario a Natura Dèi Teatri 2015: «Esiste una relazione tra ciò che faccio come cantante e artisti come Diamanda Galás e Mike Patton, Jaap Blonk, Yamatsuka Eye o Phil Minton, tutti accomunati dalla capacità di usare la voce in modi alternativi al cantare/eseguire testi per una melodia. Il mio approccio alla vocalizzazione è di astrarre la voce dall'emozionalità».

Grazie alla feconda collaborazione fra Lenz Fondazione e la Fondazione Monte di Parma, Natura Dèi Teatri attraverserà anche il Museo Amedeo Bocchi. In quelle sale preziose nel centro della città di Parma Silvia Costa e Laura Pante presenteranno A sangue freddo, una performance in cui «il pubblico è chiamato a osservare, come in una sala anatomica, il corpo umano nelle sue parti e nella sua morfologia», mentre Alessandro Bedosti e Antonella Oggiano proporranno Das Spiel - un rito di guarigione, spettacolo in merito alla cui creazione l'appartato artista racconta: «Abbiamo trascorso molti giorni nell'attesa di una qualche rivelazione, offrendoci gratuitamente al nulla, con l'unica certezza del nostro stare assieme in uno spazio ristretto, in una vicinanza sottile e curiosa».

Il burattinaio Patrizio Dall'Argine con La Sconosciuta della Senna - Un incontro con il Teatro medico-ipnotico (in prima nazionale) si sposterà alla Rocca di Sala Baganza (PR) per raccontare la storia di una giovane donna trovata morta affogata attorno al 1886 nelle acque del fiume che attraversa Parigi: «La sua immagine è arrivata a noi per il calco in gesso che qualcuno le fece prima di essere infossata. La sua maschera mortuaria è tutto quello che rimane di lei attraverso il tempo. È rimasta la sua persona».

Nello stesso luogo l'attrice sensibile Barbara Voghera interpreterà il monologo Hamlet Solo, summa delle riscritture sceniche dell'opera shakespeariana. «In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua assoluta solitudine scenica ed esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l'attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento 'vivo' di una partitura visiva di spettri».

In collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Parma, Natura Dèi Teatri si installa anche negli spazi di Workout Pasubio, adiacenti a Lenz Teatro, dando corpo a un progetto comune di rilancio del quartiere in cui essi hanno sede: Fiorella Iacono vi allestirà Providence, suggestiva video installazione site specific, ispirata a Francesca Woodman, «che ruota attorno all'idea di porta come varco dove il passaggio è determinato da cambiamenti veloci di luce e spazio».
In programma anche la presentazione, a cura di Stefano Ferrari, Maria Inglese, Sergio Manghi e Bianca Tosatti, del numero speciale dei Quaderni di PsicoArt Inquietudine delle intelligenze. Rassegna sulle arti irregolari e di Ubicazione ignota, nuovo libro di poesie di Adriano Engelbrecht e Ilaria Drago.

Rarità internazionali di teatro, musica, danza, video e performance in arrivo a Parma e dintorni: meglio non lasciarsele sfuggire. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.lenzfondazione.it

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Lunedì, 16 Novembre 2015 12:23

Grande successo per l’inaugurazione di CUBO

Sabato 14 Novembre ha inaugurato CUBO, il nuovo spazio lavorativo/creativo nato dalla rivalutazione dell’ex polo industriale Mazzoni Salotti. Un evento che ha registrato il “tutto esaurito” richiamando un grande numero di parmigiani e non solo.

 Di Chiara Marando – 16 Novembre 2015 – (Photo by Francesca Bocchia)

Da sempre Parma risponde con grande favore ed interesse alle nuove attività, soprattutto quelle che si pongono come obiettivo il guardare al futuro, il creare qualcosa di nuovo trasformando il lavoro di tutti i giorni in un confronto positivo continuo.

Lo ha fatto anche questa volta!

Parma ha dimostrato un grande entusiasmo ed una partecipazione che si può definire “di massa” all’inaugurazione di CUBO, una struttura, ma prima di tutto un progetto, nato dalla rivalutazione dell’ ex polo industriale Mazzoni Salotti con lo scopo di dare nuova vita ad uno spazio capace di raccogliere realtà professionali indipendenti, ma tutte indirizzate alla creazione di idee ed alla costruzione di qualcosa di innovativo. Comunicare, magari scontrarsi, ma pur sempre in un costante divenire.

Sabato sera CUBO ha aperto i suoi spazi, ha mostrato ad una città attenta la filosofia da cui è partito. Una full immersion tra esposizioni, musica, proiezioni e food&drink che ha catalizzato i giovani parmigiani ma non solo. Un vero successo di pubblico, che si muoveva come un fiume in piena tra i vari piani, chiacchierando, ammirando ed analizzando le diverse proposte delle realtà che abitano la struttura. Un CUBO di luce ed un brulicare ininterrotto che già dalle 18 del pomeriggio, fino a notte inoltrata ha animato questa zona della città.

E questo è solo l’inizio….

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Domenica, 15 Novembre 2015 10:55

Zombitudine

"Zombitudine" è lo spettacolo ideato e rappresentato, ieri sera al Teatro del Cerchio di via Pini, da Elvira Frosini e Daniele Timpano. Il romano Daniele Timpano, drammaturgo, regista e attore teatrale, ha fondato con la sua partner di vita e di scena Elvira, nel 2008, la Compagnia Frosini/Timpano.

di Cristina Pedretti, Parma -

"Zombitudine" rientra in un lavoro creativo sulla figura degli zombie che prevede appositi workshop (come quello realizzato in questi giorni a Parma) e il progetto "Walking Zombi", attraversamenti urbani di attori/zombi in mezzo alla gente, già eseguiti in diverse città italiane, da Roma a Genova, fino a Parma. Alla base dell'operazione c'è una visione metaforica dello zombie, creatura in bilico tra due dimensioni e per questo più libera di esprimersi rispetto ai viventi, rinchiusi nella loro routine; uno zombie che smuove e "risveglia" i vivi dalla loro assuefazione alle vita, e che quindi, più che spaventare, fa riflettere e forse "rivivere" chi lo incontra.

Nel video, i partecipanti al workshop per "aspiranti zombie" in azione e un'intervista agli attori ideatori del progetto.

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Sabato 21 novembre, alle ore 18,00, presso la Libreria Ubik di Parma, verrà presentato il primo romanzo di Giulio Cavalli, scrittore ed autore teatrale che dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie: “Mio padre in una scatola da scarpe”

Parma 14 Novembre 2015 -

“Questa è una terra che va abitata in punta di piedi, Michele, va abitata in silenzio, qui le brave persone per difendersi diventano invisibili, Michele, in-vi-si-bi-li”.

“Mio padre in una scatola da scarpe” – Rizzoli editore – è il primo romanzo di Giulio Cavalli, scrittore e autore teatrale, che dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie.

Giulio sarà alla Libreria Ubik di Parma - Via Oberdan, 4 – sabato 21 novembre alle 18,00, per presentarlo insieme al contributo di Raffaele Castagno, giornalista de La Repubblica, per raccontare con la sua scrittura avvolgente la storia di un’Italia dimenticata ed indifesa.

Un’Italia nella quale si muove Michele Landa, il protagonista che incarna i valori della Vita nella sua sorprendente semplicità. Perché non serve fare rumore per diventare eroi delle piccole cose. Tutto parte da un lungo pranzo domenicale con la famiglia Landa che ha fatto respirare a Giulio Cavalli un dolore diventato poi testimonianza antimafia «fieramente fragile e decisamente umana»  e l’umiltà di chi ha sempre perseguito l’ideale di una vita semplice e onesta, come Michele.

Da qui nasce l’idea di un libro sulla vita di Michele Landa e della sua famiglia, e da qui anche la missione di dare voce al silenzio per sensibilizzare passanti e lettori sul tema dell'omertà, tema trasversale all'intera opera. La Cooperativa Sociale Pepita Onlus organizzerà per l'occasione un flashmob proprio vicino alla libreria, coinvolgendo alcuni adolescenti delle scuole e degli oratori del parmense in un coro contro ogni genere di prevaricazione.

Giulio Cavalli

"Quando Angela mi ha raccontato la storia di suo padre, che è poi anche la sua - spiega l’autore -  io che la storia l'avevo già ascoltata da un giornalista e un amico, Sergio Nazzaro, mentre l’ascoltavo in diretta, così, al tavolo come quando ci si siede al tavolo con gli assicuratori, ho avuto la sensazione che colasse. Non c'era niente di più da estrarre o da spulciare, sarebbe bastato un contenitore. Ecco, forse questo libro è la pinta di quella storia. Che vi giuro aveva già tutti i sapori".

Michele Landa non è un eroe, e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi i suoi affetti, vuole guardarsi allo specchio e vedere il riflesso di una persona pulita. Ma a Mondragone serve coraggio anche per vivere tranquilli: chi non cerca guai è costretto a confrontarsi ogni giorno con gli spari e le minacce dei torre e con l'omertà dei compaesani. Michele conosce la posta in gioco, ha perso il lavoro e molti amici, ma è convinto, nonostante tutto, che in quel deserto si possa costruire qualcosa di bello e provare a essere felici. Al suo fianco c'è Rosalba, "la silenziosa": dopo quarant'anni si amano come il primo giorno, sono diventati genitori e nonni, sognano una casa grande e un albero di mele. 

Ma si può immaginare una vita diversa, in una terra paralizzata dalla paura? 

GIULIO CAVALLI (Milano, 1977) scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta, tra i quali ricordiamo Nomi, cognomi e infami (2010) e L'innocenza di Giulio (2012). È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e consigliere regionale in Lombardia.

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Parmafotografica si rivolge a tutti i fotografi, professionisti e amatoriali, per aiutare due importanti associazioni del nostro territorio. Le foto donate saranno esposte sabato 28 Novembre sotto i Portici di Via Mazzini e il 12 Dicembre visibili e a disposizione di eventuali acquirenti negli stessi locali dove ha sede l'associazione. Le restanti foto saranno esposte negli spazi del Centro Commerciale Barilla Center. -

Parma, 14 novembre 2015 -

L'Associazione Parmafotografica, per il terzo anno consecutivo, realizza una raccolta fondi per aiutare due importanti associazioni di volontariato della nostra città, attraverso la vendita di opere fotografiche offerte gratuitamente da fotoamatori e professionisti. Anche quest'anno sono tanti gli amici fotografi che hanno deciso di aiutare donando le loro opere per una giusta causa.

Circa 100 foto saranno esposte per tutta la giornata di sabato 28 Novembre sotto i Portici di Via Mazzini a Parma, secondo appuntamento il 12 Dicembre, in occasione dell'accensione dell'Albero di Natale da parte dell'Avis San Leonardo, le foto esposte saranno a disposizione di eventuali acquirenti negli stessi locali dove ha sede anche Parmafotografica, in Via Milano 34/a.

La ricca giornata inizierò alle ore 15 e durante la mostra, ci sarà spazio anche per il divertimento dei più piccoli. I bimbi verranno, infatti, accolti dal mago Kevin e sarà presente una postazione truccabimbi. Seguirà poi dalle 16 Rockin' Swing acustic rock duo. L'accensione del'Albero natalizio e brindisi finale concluderanno la giornata.

Come ultimo appuntamento le foto rimaste saranno esposte a disposizione del pubblico negli spazi del Centro Commerciale Barilla Center di Parma, il 17 dicembre.

Le organizzazioni che riceveranno il ricavato della raccolta fondi sono Animal House che si occupa di animali abbandonati, prendendosene cura anche per sistemarli presso famiglie adottive, e Avis San Leonardo per l'acquisto di materiale propagandistico per le donazioni di sangue. L'Associazione Parmafotografica inviata, chiunque fosse interessato, a donare una o più fotografie di qualsiasi formato, a colori o b/n non importa, con o senza cornice, con qualsiasi modalità. Si può anche inviare un file a bassa risoluzione delle foto da donare, in quanto saranno propagandate su Facebook e su tutti social network in anteprima.

Il 5 di dicembre si terrà, inoltre, un evento collaterale presso il Caffè del Prato, con la mostra di Gianluca Ponzi. Tutte le immagini saranno in vendita e il ricavato verrà devoluta alla causa Accendi l'Albero del Dono.

Per tutte le info www.parmafotografica.it

parma fotografica locandina

Pubblicato in Cultura Parma
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