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Vendetta di sangue, un thriller dalle sfumature soprannaturali che vede protagonista il commissario Bernardoni in una Bologna più che mai reale e concreta. Sabato 26 novembre, alle 18, il celebre cantautore e scrittore sarà alla libreria Farheneit 451 di Piacenza per firmare le copie del suo ultimo lavoro.

Di Manuela Fiorini

Piacenza, 25 novembre 2016

Un ispettore amante del jazz, una prorompente anatomopatologa, un misterioso serial killer che lascia le sue vittime dissanguate e con due forellini sul collo. E, tutt'attorno, un insuperabile team di poliziotti burberi, una giovane e troppo incantevole cameriera di night, un mercante d'arte equivoco, una banda di "vampiri" e, forse, un vampiro vero. Sono questi gli ingredienti di Vendetta di sangue, il nuovo giallo del cantautore bolognese Andrea Mingardi che sabato 26 novembre, alle 18, sarà a Piacenza, presso la Libreria Farheneit 451 di via Legnano 4, per autografare le copie a tutti gli intervenuti. A fare da sfondo alla vicenda, una Bologna dalle tinte noir, ma quanto mai reale e concreta, dove si susseguono colpi di scena e momenti di puro umorismo.

Abbiamo intervistato l'autore per qualche ghiotta anticipazione (ovviamente "al sangue!)

Andrea Mingardi

Dopo il noir "Un biglietto per l'aldilà" arriva il giallo. Qual è la genesi di questo romanzo e che come nasce questa storia?
"Al Festival del cinema di Capri, scendo dalla mia stanza e vedo il Maestro Tirelli col quale collaboro da decenni e che suona il pianoforte. Una persona in piedi, di spalle, alta e magra, lo ascolta e canticchia con una voce da baritono. Mi avvicino e riconosco l'ospite. E'Christopher Lee, lo storico Dracula che, insieme a Peter Cushing, ha dato vita alla saga vampiresca ripresa da poco da Twilight. Ho parlato due giorni con lui e mi sono appassionato. Non c'è nulla di più terrorizzante e affascinante di ciò che non si riesce a razionalizzare. Così è nata la scintilla che ha ispirato il protagonista di " Vendetta di sangue".

Il commissario Bernardone è un amante del jazz: quanto c'è il lui di Andrea Mingardi?

"Il Commissario Bernardone vive e lavora in una città che è Capitale della musica Unesco. Bologna ha avuto per vent'anni uno dei Festival del Jazz più importanti d'Europa. Io provengo da quella musica straordinaria e in casa mia mi comporto come un... detective. L'abbinamento è venuto naturale".

A fare da sfondo al romanzo è la tua Bologna. E' una città "reale" o hai aggiunto qualche particolare di fantasia?

"E' proprio il contrasto tra questa vicenda misteriosa e una città reale e concreta come Bologna a rendere l'indagine speciale. Invece, in questo caso, è la fantasia che sconvolgendo ogni teoria, aleggia sulle antiche mura come una nube nera".

In Vendetta di sangue ci sono note noir, altre soprannaturali e altre godibilissime pagine che hanno il sapore della commedia. Come mai questa scelta che un po' si distacca dal genere giallo "puro"?

"Credo che i noir, le commedie e le vicende soprannaturali, proprio per contrasto abbiano la necessità di contare su personaggi veri, gente di tutti i giorni che, abituata a farsi tante domande, non trova risposte razionali"

Per i personaggi secondari e comprimari ti sei ispirato a persone che hai conosciuto o sono totalmente frutto della tua fantasia?

"Nella letteratura gialla alcune iconografie sono consolidate da tempo. La difficoltà sta nell'inserire in storie come questa personaggi immortalati da centinaia di film di suspence. Quindi pensando a persone normali che conosco, li ho investiti della responsabilità di impersonare ruoli classici e insostituibili".

Dopo una fortunata carriera di cantautore sei passato con successo alla scrittura. Qual è la differenza tra lo scrivere canzoni e scrivere libri?

"Le canzoni necessitano di una speciale sintesi: 3, 4 minuti e quando le scrivo anche per altri, come l'ultima: "E' l'amore" per Mina e Celentano, cerco di immedesimarmi nei protagonisti. Il libro invece è un film in cui le pause, i silenzi, gli ambienti, i vestiti, i caratteri e il susseguirsi di eventi hanno bisogno dei loro tempi, di respiro, di spazio e umori".

Una digressione: a breve uscirà anche il tuo nuovo album. Puoi anticiparci qualcosa?

"Ho una certezza: sarà uno dei miei album più ispirati. Scrivere libri è un'avventura nella quale sei autore e lettore contemporaneamente. Una sorta di psicoterapia che aiuta chi fa musica a focalizzare i concetti, i quadri, i sentimenti e i grafici musicali degli arrangiamenti. Il Jazz, il blues, il rock e il funky sono stati nonno, zio, padre e madre di quasi tutto ciò che ho fatto fino ad ora e questo ultimo lavoro non tradirà le radici".

Vendetta di sangue è il secondo giallo di Andrea Mingardi dopo Un biglietto per l'aldilà (Pendragon, 2010). Sono invece dedicati al dialetto e alle tradizioni bolognesi Benéssum (Press Club 2001) e Socc'mel! (Pendragon 2008). Nel 2007 ha pubblicato con Mondadori l'autobiografia Permette un ballo, signorina?. Come cantautore, oltre alla carriera solista che lo ha portato sui palcoscenici di tutta Italia e più volte al Festival di Sanremo, ha duettato e scritto brani per molti cantanti, tra cui Mina e Ornella Vanoni.

VENDETTA DI SANGUE libro giallo

SCHEDA LIBRO
Andrea Mingardi
Vendetta di Sangue
Collana "I Falchi" – Centauria 2016
Pag 336 - € 15

Pubblicato in Cultura Emilia

Nell'ambito della X edizione del Festival Internazionale del Fumetto di Bologna, un progetto speciale realizzato grazie alla sinergia tra UniCredit e la Fondazione del Monte che ospita Il palazzo della memoria, la prima grande mostra italiana dedicata a uno tra i più noti e influenti fumettisti contemporanei, in programma dal 25 novembre 2016 al 7 gennaio 2017.

Bologna, 24 novembre 2016

Un traguardo importante, quello della decima edizione di BilBOlbul - Festival Internazionale di fumetto (dal 24 al 27 novembre), degno di essere celebrato in grande stile: a Bologna arriva Il palazzo della memoria, la prima mostra monografica italiana – una delle pochissime in Europa- dedicata al genio di Chris Ware, uno dei più influenti e apprezzati fumettisti contemporanei. Un progetto speciale reso possibile grazie alla sinergia tra UniCredit e Fondazione del Monte che ospita la mostra nella sua sede di via delle Donzelle 2 a Bologna. L'inaugurazione in programma venerdì 25 novembre alle ore 18:30, alla presenza dell'autore, precede l'apertura ufficiale della mostra, visitabile da sabato 26 novembre a sabato 7 gennaio 2017.

Ware sarà presente anche in due momenti di incontro con il pubblico, imperdibili data l'eccezionalità della sua presenza, in collaborazione con UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Venerdì 25 novembre presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali (Aula 5, via Zamboni 38) Ware presiederà il masterclass Disegnare è un modo di pensare, assieme allo scrittore Francesco Pacifico. Sabato 26 novembre presso l'Auditorium Enzo Biagi di Biblioteca Salaborsa (Piazza Nettuno, 3) l'incontro Il futuro nelle origini, conversazione tra Chris Ware e il disegnatore Matthias Lehman dedicato alla riscoperta delle radici e dell'influenza esercitata dagli autori del primo Novecento sull'evoluzione del graphic novel contemporaneo. Un dialogo che parte dalle opere dei due autori per attraversare tutta la storia del fumetto.

Un autore, Chris Ware, che richiamandosi a fonti di ispirazione molteplici – da Tolstoj a Updike, da Hopper a Crumb, da Dave Eggers a Zadie Smith, da Richard McGuire ad Art Spiegelmann–, ha contribuito a riconfigurare radicalmente i parametri del realismo disegnato, infrangendo la barriera tra fumetto e arte figurativa, entrando a pieno diritto nei musei d'arte contemporanea (come il Whitney Museum of American Art e il Museum of Contemporary Art Chicago), mettendo in discussione l'idea stessa di romanzo grafico, esaltandone allo stesso tempo le potenzialità. Nelle definite linee nere che chiudono i suoi personaggi e gli ambienti, nella rigorosa ortogonalità della composizione, nell'intensa emotività del colori, la banalità del quotidiano diventa monumentale. Ma al di là della solida seduzione estetica che i suoi lavori suscitano a un primo impatto, emerge una tensione costante tra realtà e percezione, verità e memoria, ironia e struggimento.

La mostra sarà l'occasione di ripercorrere la carriera dell'autore. Più di novanta lavori originali – opere in cui si potrà apprezzare il segno netto e chirurgico di Ware, un nitido bianco e nero accompagnato dalla matita azzurra che caratterizza il suo disegno – tracciano un percorso dai primi anni Novanta a oggi, dagli esordi con The ACME Novelty Library, sua rivista personale e campo di sperimentazione di forme, stili e narrazioni, passando per i lavori più celebri: Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gamba sulla terra (edito in Italia da Coconino Press – Fandango), ineludibile pietra di paragone nel processo di mutazione estetica e culturale del fumetto; Building Stories (di prossima pubblicazione da Bao Publishing), acuta riflessione sulla percezione del tempo e dello spazio, in equilibrio tra profondità poetica e ricerca formale, di cui saranno mostrati tavole e disegni originali; e ancora le celeberrime copertine del "New Yorker" e Quimby the Mouse, il topo modellato sull'immaginario del Mickey Mouse degli anni '20 e '30, personaggio da teatro dell'assurdo beckettiano nel suo angosciante esistenzialismo. Parallelamente ai disegni in mostra sfilano, come una seconda ossatura del percorso espositivo, le pubblicazioni realizzate da Ware, oggetti da collezionismo spesso introvabili, raffinati e perfetti, nelle storie quanto nei formati e nella veste grafica, che lo stesso Ware cura nei minimi dettagli.

Accompagna la mostra il volume Chris Ware. Il palazzo della memoria. Scritti, disegni, interviste, edito da Coconino Press - Fandango. Un catalogo-libro che, per la prima volta nel nostro paese, presenta una panoramica critica approfondita sull'opera dell'artista, arricchita da numerose interviste mai tradotte e scritti dell'autore.

La monografica dedicata a Chris Ware costituisce uno degli appuntamenti centrali dell'edizione 2016 di BilBOlBul che vede UniCredit partner principale e che, dal 24 al 27 novembre, animerà Bologna con un programma fittissimo di appuntamenti destinati a coinvolgere gli appassionati di tutte le età e organizzati grazie alla sinergia tra le istituzioni e la città.

"La Fondazione del Monte è lieta di proseguire la proficua collaborazione con UniCredit e BilBolBul", ha dichiarato la Presidente Giusella Finocchiaro, "che anche quest'anno porta ad una esposizione, nelle nostre sale, di altissimo livello, espressione di avanguardia in un settore a noi ormai familiare."

"Prima Valvoline, poi Magnus, ora Chris Ware. La Fondazione del Monte sostiene da tempo e convinzione BilBolBul perché il fumetto fa parte della tradizione culturale di Bologna", ha sottolineato Maura Pozzati, Consigliere di Amministrazione della Fondazione con delega alle attività culturali. "La mostra è una grande occasione per ripercorrere la carriera dell'autore e poter vedere dal vivo il suo segno preciso e netto per la prima volta in Italia. Ma anche per apprezzare la profondità del suo pensiero grazie al volume Il palazzo della memoria. La presenza di Ware all'inaugurazione nella nostra sede ci rende davvero felici".

"Il nostro – spiega Marco Vinicio Zanella, Responsabile Area commerciale Bologna UniCredit – è un Gruppo bancario internazionale determinato a mantenere forte il radicamento e un rapporto a tutto campo con le comunità nelle quali opera. E non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. Per questo UniCredit è attiva anche sul fronte del sostegno a iniziative di rilievo culturale per le realtà in cui è presente. Nel caso di Bologna, esempi tangibili di questo impegno sono i contributi che il Gruppo ha garantito a importanti progetti dedicati all'arte nelle sue diverse declinazioni, accomunate dal fatto di costituire una risorsa preziosa per la comunità. Un impegno che non si ferma e che vede nel sostegno a BilBOlBul un nuovo tassello nel ricco mosaico di iniziative che UniCredit porta avanti a beneficio della comunità".

Biografia dell'autore
Chris Ware nasce a Omaha, Nebraska, nel 1967. Inizia la sua carriera alla fine degli anni Ottanta grazie all'incontro con Art Spiegelman, che gli offre uno spazio sulla sua rivista RAW.
Nel 1992 si sposta a Chicago, dove collabora coi quotidiani New City e Chicago Reader. Parte del materiale realizzato in questi anni va a comporre la serie The ACME Novelty Library (pubblicata da Fantagraphics dal 1993 e poi, dal 2006, da Drawn & Quarterly), che raccoglie storie, illustrazioni e cicli narrativi in divenire.
Sulle pagine di ACME nasce anche il suo primo graphic novel, Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gamba sulla terra (Coconino / Fandango, 2016). Pubblicato a episodi dal 1993 e poi edito in forma di romanzo da Pantheon nel 2000, è una delle opere fondamentali del fumetto contemporaneo, vincitore dell'American Book Award, del First Guardian Book Award e del premio per il miglior album al Festival di Angoulême.
La sua ultima opera completa, Building Stories, di prossima uscita per Bao Publishing, è una scatola contenente quattordici volumi e fascicoli di diverso formato, un "libro multiplo" che travalica i confini del graphic novel canonico. Ware è stato co-editor di McSweeney's 13 (2004) e Best American Comics (Houghton-Mifflin, 2007), ha curato le ristampe di classici del fumetto come Gasoline Alley e Krazy Kat, e ha disegnato diverse copertine per il New Yorker. Al momento sta proseguendo la serie Rusty Brown, opera corale ambientata nella sua città natale. I suoi lavori sono stati esposti in numerosi musei di arte contemporanea negli Stati Uniti e all'estero, tra cui il Whitney Museum of American Art e il Museum of Contemporary Art di Chicago.

"Il palazzo della memoria"
Mostra monografica di Chris Ware
26 novembre 2016 - 7 gennaio 2017
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, via delle Donzelle, 2, Bologna
Orari: lunedì-sabato 10-19
Apertura straordinaria: domenica 27 novembre 10-19

Inaugurazione con l'autore
Venerdì 25 novembre h18.30

Incontro e masterclass con l'autore
Venerdì 25 novembre h15, SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI - AULA 5 (VIA ZAMBONI 38)
Sabato 26 novembre h12, BIBLIOTECA SALA BORSA AUDITORIUM

Un progetto speciale sostenuto da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unicredit Spa

In collaborazione con Galerie Martel, Transbook Children's Literature on the Move, Bao Publishing

Nell'ambito di BilBOlbul Festival Internazionale di fumetto - X edizione Bologna, 24 - 27 novembre 2016 a cura di Hamelin Associazione Culturale

Con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla cultura, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Scuola di lettere e beni culturali, Accademia di Bell Arti di Bologna, Pinacoteca Nazionale di Bologna
Main Partner Unicredit Spa
Founder Partner Gruppo Hera
Partner: Coop Alleanza 3.0, Arci Bologna, Albergo Al Cappello Rosso, Fabriano, CUBO Centro Unipol Bologna

Festival partner: Cheap on Board, Bologna Jazz Festival, La Violenza illustrata, Live Arts Week, Treviso Comic Book Festival, Viva i fumetti, ARF! Festival di storie, segni e disegni – Roma.

BilBOlbul fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna.

BilBOlbul è una tappa di TRANSBOOK- Children's literature on the move, un progetto Europa Creativa 2014/2020 coordinato da Salon du livre et de la presse jeunesse (Francia) in partenariato con Europäische Kinder- und Jugendbuchmesse Saarbrücken (Germania), Tantàgora (Spagna), Arts Basics for Children (Belgio), Nobrow Ltd (UK), Literárne informačné centrum (Slovacchia), Hamelin Associazione Culturale (Italia).

unicredit logo 

(Fonte: ufficio stampa Uncredit)

Essere cittadini del Mondo oggi significa anche possedere una visione globale ed attenta di tutto ciò che ci circonda per valorizzarlo, farlo conoscere a più persone possibile creando una visibilità di ciò che ha fatto parte del nostro passato e della nostra storia.

Di L'Equilibrista

Novellara, 26 Novembre 2016

Sembra che le consuetudini ed i luoghi comuni stiano cedendo il passo al nuovo che avanza ed alla logica di cambiamento che impone nuovi modelli di sviluppo e di conoscenza, che rimane l'unica risorsa fondamentale in una Società moderna che ha tutto a portata di palmo. Per questa ragione vi sono luoghi che hanno deciso di dare valore alla loro storia, facendo leva sulla conoscenza del territorio, valorizzando la riscoperta della cultura e dei prodotti agricoli per presentarli al Mondo come riscoperta ed innovatività imprenditoriale.

Il Comune di Novellara per voce di Milena Saccani Vezzani, assessore alle attività produttive, agricole e delega alle politiche giovanili, ha accettato il mio invito per comprendere meglio in che modo queste realtà si stanno muovendo cercando consensi e creando circuiti virtuosi per le economie locali.
L'assessore spiega che il progetto di sviluppo è ben articolato perchè parte dalla valorizzazione dei prodotti di qualità come l'anguria di Novellara che grazie all'impegno di Regione, Provincia, produttori locali e l'Amministrazione cittadina lungo dieci anni, unendo sia la nuova che la passata, ha portato a Novellara il prestigioso riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP). Grazie poi al fortunato premio "Miss Anguria", nel quale avviene un vero e proprio palio con tanto di premiazione per l'anguria migliore a seconda del peso o grado zuccherino, che porta turisti e curiosi a valorizzare una grande produzione locale e di qualità.

Il lungo iter per poter inserire Novellara nel prestigioso circuito delle cittàslow ha portato garanzia di qualità negli attori che vi partecipano e proiettato questo centro nelle più importanti manifestazioni a livello nazionale ed internazionale. Basti pensare alla fortunata partecipazione della città di Novellara al Salone del Gusto di Torino, il Tartufo bianco di San Miniato o le manifestazioni enogastronomiche recenti a Milano e Greve in Chianti dove è stato possibile far conoscere i valori della città reggiana al grande pubblico sia nazionale che internazionale.

Un altro tassello importante del progetto è ad oggi rappresentato da "Novellara Balsamica" che inserito nel contesto cittàslow, porta ad oggi una presenza crescente di aziende da tutta Italia, solo quest'anno ne erano presenti più di una ventina regalando momenti di show-cooking con ospiti prestigiosi e famosi nonché incontri fra produttori e tour operators soprattutto esteri che hanno scelto Novellara per promuovere il territorio. L'aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, fiore all'occhiello della Provincia Reggiana, grazie al quale è stata istituita anche una Acetaia Comunale visitabile, proprio perchè parliamo di una delle tradizioni millenarie che questo Comune porta con se dai tempi di Matilde di Canossa, proiettando la tradizione e la cultura gastronomica di eccellenza nelle più alte cucine del Mondo internazionale. Agli eventi è stato affiancato anche un "mercato contadino" che dal 2009 ospita una quindicina di operatori provenienti dalla Provincia reggiana e che vuole valorizzare le produzioni locali e di qualità, salvaguardando la cultura e la promozione del territorio italiano. Il mercatino rientra nella filosofia delle cittàslow ed ha avuto come riconoscimento il simbolo della chioccola arancione che valorizza la qualità del mercato interno.

L'amministrazione però non si è limitata alla sola valorizzazione del circuito enogastronomico ma sta creando una vera e propria filosofia che ruoti attorno alle buone abitudini dei cittadini, quindi ha promosso l'iniziativa, tutt'ora apprezzatissima, della "Bici bus" ovvero percorsi casa-scuola protetti per educare i bambini sin dalla più tenera età alla mobilità sostenibile, in sicurezza ed autonomia (con l'aiuto di volontari adulti) e per far crescere la consapevolezza fra i genitori e la Comunità che si può andare a scuola senza auto, divertendosi e promuovendo autonomia ed educazione stradale. La loro consapevolezza aumenta grazie anche al progetto "Cicerone al museo" che li vede protagonisti nel raccontare ai cittadini e turisti, come vere guide turistiche, le sale del museo, le opere presenti all'interno e la storia dei Gonzaga.

Il Comune si sta quindi muovendo molto e cercando di dare valore alle economie emergenti che affondano le loro radici nella cultura e nel saper fare di una volta, coinvolgendo le Comunità ed i Centri di aggregazione per il benessere comune, portando un modello di sviluppo invidiato dalle grandi città e impossibile da riprogettare senza la conoscenza e l'amore per il territorio di origine.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Battute frizzanti e musiche coinvolgenti. Fra gli interpreti, suor Cristina Scuccia nota al pubblico per la sua esplosione a "The Voice". Sister Act, al Teatro degli Arcimboldi di Milano fino al 27 novembre. 

Di Pietro Razzini

Celestiale, l'atmosfera che si respira durante la messa in scena di Sister Act, al Teatro degli Arcimboldi di Milano fino al 27 novembre. Il merito è sicuramente delle voci eccelse che si succedono sul palco durante lo sviluppo del musical, accompagnati da melodie che trasformano una semplice sequenza di note in un vero e proprio inno alla gioia e al buon umore.

RITMO E ARMONIA

Il risultato è uno spettacolo per tutti, una storia che si evolve in uno show di oltre due ore che trascorrono rapide perchè condite da battute frizzanti e musiche coinvolgenti.
Un'occasione per aprire il cuore alle emozioni, tenendo il ritmo con le mani e cantando con i protagonisti. Sono 25, infatti, i brani musicali scritti per l'occasione dal premio Oscar, Alan Menkenhe: ritmi che spaziano dal soul al funky, dalla disco anni '70 alle ballate pop, fino a raggiungere il sound gospel e le armonie polifoniche.
La direzione musicale di Stefano Brondi, le coreografie originali firmate da Rita Pivano, i costumi disegnati da Carla Accoramboni per i 22 artisti, le scenografie di Gabriele Moreschi caratterizzate da 24 cambi scena: elementi che danno ancora più lustro a un lavoro che trova nell'arte canora la sua punta di diamante.

sister act teatro milano

PROTAGONISTI

Nel ruolo della showgirl Deloris è stata scelta Belìa Martin, nata a Madrid da madre cubana, protagonista anche della versione spagnola del musical. Nel suo passato c'é anche la partecipazione a "Forever king of pop", un omaggio a Michael Jackson che ha avuto anche il riconoscimento ufficiale della famiglia Jackson. Il caso più curioso, tuttavia, riguarda Suor Cristina Scuccia, nel ruolo della novizia Suor Maria Roberta. Lei si che ha ricevuto veramente la chiamata del Signore e mette a disposizione i dono che le sono stati dati per avvicinare i giovani e il loro mondo. Nota già al pubblico per la sua esplosione a "The Voice", Suor Cristina nel 2014 é entrata nel mercato discografico con il suo primo album, Sister Cristina, prodotto da Universal.

 

Pubblicato in Cultura Emilia
Sabato, 19 Novembre 2016 10:12

Enerbia, l'energia della musica

Il gruppo di Piacenza è uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel campo della musica antica e tradizionale, in particolare dell'area dell'Appennino Nord Occidentale. Dalle esibizioni live al cinema, il repertorio è vario e viene eseguito con strumenti antichi. L'intervista a Maddalena Scagnelli, voce e violino.

Di Manuela Fiorini

Piacenza, 19 novembre 2016

Il nome del gruppo è stato ispirato al castello di Erbia, che si trova presso San Boceto in Val Perino, nel comune di Bettola (PC). Gli Enerbia è un ensemble attivo da più di quindici anni ed è uno dei più importanti a livello nazionale nel campo della musica antica e tradizionale, in particolare dell'area dell'Appennino nord occidentale, tra le province di Piacenza, Genova, Pavia e Alessandria, culturalmente e storicamente legate da un passato comune. In queste zone, il canto, il ballo, la musica accompagnavano i momenti più importanti della vita, come il fidanzamento, il matrimonio, le nascite e le morti, ma anche il passaggio tra le stagioni. La mission degli Enerbia, composti da Maddalena Scagnelli, voce e violino, Franco Guglielmetti, fisarmonica, Gabriele Dametti, piffero, Claudio Schiavi e Davide Confalonieri, contrabbasso, Davide Cignatta e Massimo Visalli, chitarra, è quello di fare rivivere gli antichi balli come la Giga, la Piana, l'Alessandrina o il Perigurdino, alternati a quelli più moderni, come il valzer e le polke, a anche i canti e le musiche che, ancora, oggi, grazie alla tradizione orale, ancora risuonano tra le valli delle Quattro Province. Dietro a ogni brano, c'è una vera e propria ricerca storica e anche gli strumenti sono il frutto di una tradizione antica.

enerbia musica antica

Ne abbiamo parlato con Maddalena Scagnelli, voce e violino, che si occupa anche della ricerca storica e musicale dei brani e cura gli arrangiamenti musicali.

Come avviene la scelta dei vostri brani?
"Scegliamo sia quelli tramandati oralmente, da musicista a musicista, sia quelli colti, che magari sono conservati in giacimenti culturali importanti. Per esempio, per quelli dei repertori più antichi o medievali, è importante il Monastero di Bobbio, uno dei fulcri religiosi e culturali dell'Appennino emiliano-ligure, che ha un archivio molto importante. Poi ci sono le melodie dei grandi artisti e la tradizione popolare. Noi cerchiamo di valorizzare questi antichi repertori, che hanno un filo conduttore: nelle tradizioni popolari, un crogiolo di gruppi vocali, musicisti, tradizione orale, si è conservata la memoria di questi canti antichi. Ed è una memoria viva".

Anche gli strumenti musicali che utilizzate nelle vostre esibizioni hanno una storia?
"Sì, oltre alla musica, ci sono stato tramandati anche gli strumenti originali, che si sono conservat nonostante l'arrivo di strumenti "moderni". Tra i più interessanti c'è la piva emiliana, che è una zampogna fatta con la pelle di pecora e la sua esistenza è attestata da testimonianze fotografiche fino agli anni Sessanta. Un altro strumento interessante è il piffero, che non è un flauto, ma un oboe, e ha un suono molto pieno, ad ancia doppia. Nella zona estrema dell'Emilia Romagna, cioè le antiche terre del Ducato di Parma e Piacenza, che confina con Piemonte, Liguria e Oltrepò pavese si è conservata ancora viva la tradizione di eseguire musiche con questi strumenti".

La ricerca storica dei brani invece come avviene?
"Ci basiamo sulla memoria, sulla tradizione orale, che è stata però tramandata con mille varianti. Registriamo gli anziani musicisti e i cantori, poi dalle registrazioni prendiamo i brani e li riproponiamo. Siamo andati a registrate in tutto l'Appennino. Si parte quindi con una ricerca antropologica "dal vivo", poi ci basiamo sulle trascrizioni fatte negli anni 50 e 60, quando i grandi etnomusicologi stranieri registravano le tradizioni italiane".

Come li riproponete al pubblico di oggi?
"Facciamo un restauro conservativo. Utilizziamo solo strumenti acustici e antichi. E non ci sono arrangiamenti. Il risultato sono musiche molto più piacevoli. Cerchiamo di mantenere il suono il più possibile vicino alla sua struttura originaria e utilizzando solo strumenti originali e le voci naturali"

Alcune delle vostre musiche sono state utilizzate anche al cinema.
"Sì. Ermanno Olmi ha utilizzato due valzer popolari, Il valzer dei disertori e E c'era una ragazza, nel film I cento chiodi, ambientato lungo il Po, nella scena di pathos amoroso tra la giovane fornaia protagonista e il misterioso giovane. Giuseppe Bertolucci ha invece utilizzato alcuni brani tratti dal CD Così lontano l'azzurro nel suo documentario televisivo con Edmondo Berselli Un paese chiamato Po, andato in onda su Rai Due, per sottolineare l'intima e immediata connessione tra la musica e i paesaggi".

Enerbia musica strumenti antichi

Per approfondire: www.enerbia.com 

Pubblicato in Cultura Piacenza

"Notte d'inCANTO": uno spettacolo con l'illustre Basso Michele Pertusi, per regalare un pulmino ai ragazzi dello Skirace. Al Teatro Comunale di Noceto il prossimo 19 novembre.

Noceto, 16 novembre 2016 -

L'evento principale sul quale si concentra la raccolta fondi, promossa dalla dottoressa Franca Luceri in collaborazione con il Lyons "Maria Luigia", è in programma il prossimo 19 novembre (ore 21,00) al Teatro Comunale di Noceto nel quale si esibirà - a titolo gratuito - l'illustre Basso Michele Pertusi accompagnato dall'orchestra Ensamble Guermantes diretta dal Maestro Giacomo Fossa.

Obiettivo della raccolta fondi, ha dichiarato la promotrice Franca Luceri, è il raggiungimento della quota utile a regalare un pulmino per il trasporto dei ragazzi dello SKIRACE rendendoli così indipendenti dall'utilizzo dei mezzi privati (genitori) o dei volontari dell'ASD SKIRACE.

Da molti anni l'ASD Skirace, associazione No-Profit di volontariato aderente a UISP Parma, è impegnata nella promozione di attività sportive relative a sport invernali, avviando peraltro un progetto per la realizzazione di una scuola di sci specifica per persone con difficoltà motorie, visive e intellettive.

Gli sport invernali quindi come opportunità di sviluppo di competenze, affermazione della propria individualità e socializzazione. Per tutti. 

Come fare per contribuire all'acquisto del Pulmino:

1. donazione liberale attraverso bonifico bancario: IBAN IT65I0623012710000035820074 intestato a ASD SKIRACE (comunicare l'avvenuto versamento a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

2. acquisto biglietti dello spettacolo "Notte d'inCANTO" del 19 novembre alle 20,30 al Teatro Comunale di Noceto con il Basso Michele Pertusi. Orchestra Ensamble Guermantes diretta dal Maestro Giacomo Fossa.

3. Informazioni e prevendita biglietti: UISP-PARMA Via Testi, 2 Associazione SKIRACE

Per informazioni: dottoressa Franca Luceri 335.7019014 oppure 0521.621370)

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Il Programma Musicale

I parte
Giuseppe Verdi, Preludio da La Traviata
Wolfgang A.Mozart, "Madamina, il catalogo è questo" da Don Giovanni
Gioachino Rossini, "Sois immobile" da Guillame Tell,
Giuseppe Verdi, "Ella giammai m'amò" da Don Carlo
Giuseppe Verdi, "In solitaria stanza" dalle Arie da camera
Giuseppe Verdi, "Brindisi" dalle Arie da camera

II parte
Pietro Mascagni, Intermezzo da Cavalleria rusticana
Francesco Paolo Tosti, "Malia"
Francesco Paolo Tosti, "'A vucchella"
Francesco Paolo Tosti, "L'ultima canzone"
Eduardo Di Capua, "I' te vurria vasà"
Ernesto De Curtis, "Tu ca nun chiagne"

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Biografia di Michele Pertusi
Nato a Parma, ha studiato canto con Arrigo Pola e Carlo Bergonzi ed, in seguito, ha completato la sua formazione con Rodolfo Celletti e collabora per la preparazione dei ruoli con la Professoressa Hisako Tanaka.
Ha iniziato giovanissimo una straordinaria carriera che lo ha portato ad ottenere i consensi della critica specializzata e di platee tradizionalmente esigentissime: Opèra di Parigi, Covent Garden di Londra, Metropolitan di New York, Staatsoper di Vienna, Liceu di Barcellona, Scala di Milano, Regio di Torino la Deutsche Oper di Berlino, la Monnaie di Bruxelles, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Barbican Centre di Londra, e tanti altri.
Grammy Award, nel 2006, per l'incisione del Falstaff con la London Symphony Orchestra diretta da Colin Davis (LSO Live).
Ha collaborato con direttori di fama internazionale quali ad esempio Daniel Barenboim, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Colin Davis, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Vladimir Jurowski, James Levine, Zubin Metha, Riccardo Muti, Antonio Pappano e Georg Solti.
Ha al suo attivo importantissime registrazioni con case discografiche di altissimo livello: Decca, Sony,Deuutsche Grammophon, Ricordi, Erat ecc.
Raffinato interprete rossiniano, Michele Pertusi è stato più volte acclamato trionfatore al Rossini Opera Festival di Pesaro dove gli è stato conferito il prestigioso premio "Rossini d'oro".
Nel 1995 gli è stato conferito il premio "Franco Abbiati" dalla critica musicale italiana. Per l'incisione del Turco in Italia diretta da Riccardo Chailly (Decca) è stato insignito del Gramophone Award e nel febbraio 2006 ha vinto il prestigioso Grammy Award per l'incisione del ruolo del titolo in Falstaff (diretto da Colin Davis; LSO Live).
Ha recentemente ricevuto dal Presidente della Repubblica italiana la Medaglia d'Oro come Benemerito della Cultura.

Giacomo Fossa
Nato a Parma nel 1990, diplomato al Conservatorio di Parma in violoncello con il maestro Enrico Contini e in composizione con il maestro Federico Agostinelli e ha studiato pianoforte con Stefano Rabaglia.
Da sempre interessato alla direzione d'orchestra (a 18 anni ha diretto l'Orchestra Sinfonica di Terni), attualmente è allievo di Donato Renzetti.
Ha costituito l'Ensemble Guermantes, composta da giovani strumentisti attivi in varie orchestre.

Ensemble Guermantes
Il gruppo è nato a Parma nel 2012 per volontà di alcuni musicisti diplomati presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, ed è costituito interamente da giovani strumentisti affiancati da alcuni maestri con anni di attività alle spalle.
I giovani dell'ensamble hanno suonato anche importanti orchestre con l'Orchestra Cherubini, l'Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala, la Gustav Mahler Jugend Orchester e in vari gruppi di musica da camera.

 

 

Michele Pertusi-noceto-locandina

(programma scaricabile in PDF a fondo testo)

CHI E' SKIRACE

Skirace è un associazione di volontariato, iscritta alla UISP di Parma, che promuove attività sportive relative agli sport invernali, nuoto, mountain-bike. L'associazione si rivolge a persone con difficoltà motorie, visive e intellettive, riteniamo che il benessere psico-fisico vada costruito insieme alle persone con una vita ricca di relazioni e attività motorie. La nostra idea è che non ci sono limiti fisici e psichici per svolgere attività sportive che a volte si ritengono impossibili, ma che nella realtà sono state realizzate da atleti con deficit psichici e motori molto compromessi.

La nostra mission è dare un messaggio di etica sportiva già a partire dal mondo delle scuole e dello sport per permettere di crescere anche dal punto di vista umano acquisendo quei valori di correttezza, fair play, rispetto delle regole e delle differenze che sono indispensabili sia nell'attività sportiva che nella vita di ogni persona.

I nostri progetti delle attività sportive non sono rivolti solamente a persone con problemi motori, visivi, intellettivi ma anche a tutte quelle persone che credono nei valori del fare assieme e nel rispetto delle differenze, vogliamo confonderci insieme al territorio, alla società civile per costruire uno sport dove il gioco, le relazioni, la fatica, l'impegno è condiviso insieme ai cittadini, volontari e famiglie.

In un momento storico in cui le federazioni sportive nazionali e le società sportive hanno riscoperto il loro ruolo fondamentale nell'etica dello sport, noi vogliamo promuovere il concetto dei valori dello sport nel rispetto delle differenze attraverso azioni concrete, non solo per far riflettere, ma per far praticare gli sport invernali, attivandoci con buone pratiche realizzando attività che fanno cultura e formazione dove ogni cittadino è protagonista del cambiamento.

21marzo-15-Abetone

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Sabato 26 novembre, alle 18, va in scena l'iniziativa nata da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt in collaborazione con la Federazione Nazionale Scuole di Danza e Fondazione Nazionale Danza. Musiche ottocentesche e moderne, composte per l'occasione racconteranno i trent'anni del Ducato di Maria Luigia, arrivata a Parma dall'Austria duecento anni fa.

Di Manuela Fiorini

Parma, 20 novembre 2016 

Si chiama Leggere per Ballare e da dodici anni coinvolge i ragazzi delle scuole e delle scuole di danza italiane con un progetto didattico e artistico. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia d'Asburgo Lorena a Parma, dove rimase per trent'anni abbellendola e trasformandola in una piccola Vienna, sabato 26 novembre, alle ore 18, andrà in scena uno spettacolo di danza ispirato alla vita di Maria Luigia. Figlia dell'imperatore Francesco I, a diciotto anni venne data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la Pace di Vienna tra Francia e Austria. Dopo la sconfitta del marito, decise di non seguirlo in esilio all'Elba ma, in un primo tempo, torna con il figlio a Vienna, alla cui corte rimane fedele anche dopo la sconfitta di Bonaparte a Waterloo. Il successivo Congresso di Vienna la premia dandole come vitalizio il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. La Duchessa, privata del titolo imperiale, partì per raggiungere la sua nuova destinazione il 7 marzo 1816.

Lo spettacolo è promosso dalla Federazione Nazionale Scuole di Danza e dalla Fondazione Nazionale di Danza ed è nato da un'idea di Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt, associazione molto attiva sul territorio di Parma e provincia, ma con produzioni in tutta Italia e all'estero. Parma OperArt si occupa di promuovere grandi eventi in luoghi di pregevole importanza storica, architettonica e artistica, promuove progetti rivolti a giovani artisti, ma senza dimenticare e grandi personalità, dando modo agli uni e agli altri di lavorare insieme su palcoscenici di rilievo.

OperArt MARIA LUIGIA TRIBUTE danza Parma

Ne abbiamo parlato con Eddy Lovaglio, presidente di Parma OperArt

Come nasce Leggere per ballare?

"E' un progetto nazionale che promuoviamo da dodici anni grazie alla partnership con l'Associazione Nazionale Scuole di Danza e, in particolare, con la sua presidente Rosanna Pasi. Prendiamo un testo o un libro per ragazzi e lo traduciamo in drammaturgia per poterne fare uno spettacolo di danza. Nel progetto sono coinvolti sia gli alunni delle scuole istituzionali che gli allievi delle scuole di danza italiane. Lo spettacolo non è fine a se stesso e non è un saggio di danza di fine anno, ma un lavoro di gruppo che coinvolge decine e decine di giovani delle scuole che aderiscono al progetto insieme ai loro insegnanti. Noi presentiamo il libro nelle scuole e mettiamo in luce i vari aspetti culturali, storici, artistici, a seconda del libro da cui partiamo. Questo è il primo aspetto. Il secondo riguarda il mostrare ai ragazzi come questo testo viene trasformato in uno spettacolo di danza. Facciamo ascoltare loro le musiche e spieghiamo loro come sono formati i quadri coreografici. C'è quindi l'aspetto della didattica, per i ragazzi della scuola istituzionale, e quello della drammaturgia per gli allievi delle scuole di danza, che hanno anche la possibilità di lavorare in uno spettacolo di alto livello ed esibirsi sul palcoscenico di un teatro importate, come il Teatro Regio, in questo caso. A regia è affidata ad Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale di Danza e partner in questo progetto".

L'edizione di quest'anno di Leggere per ballare è dedicato a Maria Luigia d'Austria. Quali letture e quali musiche avete utilizzato?

"Ricorre quest'anno il bicentenario dell'ingresso a Parma di Maria Luigia, quindi quale migliore opportunità per dedicarle uno spettacolo? In questo caso, un libro fisico non c'è, però quella di Maria Luigia è ugualmente una storia, che ha un aspetto didattico sulla figura della Duchessa, un aspetto storico che riguarda una parte della storia dell'Ottocento e un altro aspetto che riguarda il nostro territorio, un tempo Ducato di Parma Piacenza e Guastalla. Ho tenuto personalmente le conferenze nelle scuole per portare avanti il progetto insieme ai docenti e mi sono accorta che gli studenti, purtroppo, sanno poco della loro storia, sanno poco di Maria Luigia. Il regista Arturo Cannistrà ha selezionato personalmente i danzatori dalle scuole di danza del nostro territorio, io mi sono occupata della drammaturgia, mentre nella scelta delle musiche ho voluto dare allo spettacolo un'aria viennese, esattamente come Maria Luigia intendeva fare a Parma, trasformandola in una piccola Vienna. Avremo quindi musiche di Strauss, ma anche pezzi lirici, che faranno da colonna sonora al quadro coreografico dell'arrivo della Duchessa a Parma. Rappresenteremo poi l'inaugurazione del Teatro Regio, che fu la più grande opera di Maria Luigia, nel 1829 con la Zaira di Bellini. Ci saranno poi musiche di Cajkovskij e brani originali, composti appositamente dal maestro Riccardo Moretti. Sono pezzi di grande pathos e sensibilità. Rappresentano, per esempio, il sentimento del distacco tra madre e figlia quando Maria Luigia viene data in sposa a Napoleone, oppure accompagnano il passo a due dell'innamoramento di Maria Luigia e Neipperg o la scena della morte di Neipperg. Dal punto di vista musicale sarà uno spettacolo davvero interessante, ma anche le coreografie e i costumi non saranno da meno".

Leggere per ballare ha avuto anche l'attenzione della RAI, che ha realizzato uno speciale che andrà in onda su Rai Tre il prossimo 19 gennaio alle 10.55.

INFO
Leggere per ballare
26 novembre 2016, ore 18 c/o Teatro Regio di Parma

Biglietti: poltrona 15 euro, palco centrale 13 euro, palco laterale 10 euro.
Si possono acquistare presso Parma OperArt, via Garibaldi 57, tel 0521/1641083, www.parmaoperart.com  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso la biglietteria del Teatro Regio www.teatroregioparma.it  a partire dal 22 novembre.

Locandina Maria Luigia Tribute parma

Pubblicato in Cultura Parma
Mercoledì, 09 Novembre 2016 12:06

The duel of wine

L'affascinante mondo del vino riserva sempre moltissime sorprese, e senza essere necessariamente dei sommelier, è possibile scoprire questa straordinaria realtà grazie ad un film presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia il cui protagonista è, ovviamente, il vino! CECILIA NOVEMBRI introduce il docufilm "The Duel of Wine" che rivela curiosità, mistero e magia e...attori molto speciali.

Di Cecilia Novembri

"The Duel of Wine", il docufilm del regista Nicolás Carreras, presentato alla 73ma Mostra del Cinema di Venezia, racconta la sfida del secolo tra i più affermati sommelier del mondo.

Il film celebra la Toscana e un'Italia intera del vino protagonista, partendo dal Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze e racconta le vicissitudini del celebre sommelier Charlie Arturaola che, dopo aver perso il senso dell'olfatto, si ritrova sul lastrico e senza più alcuna credibilità nel settore enogastronomico.

The duel of wine film vino

Nonostante la decisione della comunità internazionale del vino di escluderlo dal mondiale per sommelier The Duel Of Wine, Charlie non si dà per vinto ed escogita uno stratagemma per partecipare alle fasi eliminatorie del campionato: si camuffa da misterioso Conte mascherato.

The duel of wine film vino italia

Il film propone sul grande schermo il mondo magico del vino e tutto ciò che ruota intorno ad esso, una commedia originale nella quale i personaggi ed interpreti coincidono con quelli reali, infatti nel viaggio del protagonista nei territori e nelle cantine italiane prende vita un gioco di specchi in cui ciascuno interpreta sé stesso, Charlie Arturaola, Luca Gardini e Gianfranco Vissani.
La scoperta di un personaggio eclettico, non solo un riconosciuto sommelier a livello internazionale, ma un affermato Sommelier-Attore!

The duel of wine film vino italia

CREDITS: - pixabay.com – media.kics.com – ciackmagazine.it – vignaiolisanminiato.it – gamberorosso.it – commons.wikimedia.com – theduelofwine.com – winehistory.it – ansa.it

Pubblicato in Cultura Emilia

Da sabato 12 a domenica 20 novembre 2016, tutti i giorni. Da lunedì 14 a venerdì 18 novembre, dalle ore 17.00 alle 18.30, sono previste conversazioni sul mondo dell'arte a cura di studiosi, collezionisti, curatori museali e qualificate personalità. Questa XIII edizione si svolge sotto l'egida di Maria Luigia d'Asburgo, Duchessa di Parma di cui ricorre il bicentenario del suo arrivo in città.

Parma, 8 novembre 2016

Dal 12 al 20 novembre Parma vivrà al ritmo dell'antiquariato. Oltre 60 gallerie d'arte e antiquari internazionali si sono dati appuntamento a questa XIII edizione di Gotha per esporre i loro oggetti d'arte più belli. La loro offerta di dipinti, gioielli e oggetti d'arte di estremo interesse qualitativo è distribuita negli stand personalizzati e decorati con eleganza all'interno del Pad. 3 di Fiere di Parma in un area di circa 4.500 mq. Molte le sorprese. Gotha sarà infatti ricca di scoperte recenti, bellissime, importanti e rare che gli espositori hanno riservato per questa XIII edizione.

Anche i gioielli sono particolarmente preziosi a cominciare dalle perle naturali Melo-Melo proposte dalla Galleria La Piramide di Londra. Un altro pezzo di grande pregio è il bracciale in corallo e oro con profilo di donna scolpito realizzato a Napoli verso la fine del XVIII secolo, esposto nello stand di Palazzo Torlo Antichità. Certamente non passeranno inosservati i gioielli presentati da E.L.A. Antichità. Due pezzi sono particolarmente scenografici, in particolare un bracciale in oro e smalti realizzato in Francia nel 1960 e un anello di fattura italiana anch'esso del 1960, un cabochon in oro diamanti e tormalina rosa.

anello cabochon fattuta itaiana

Molti gli eventi collaterali che animeranno questa edizione a cominciare dalle celebrazioni per il duecentesimo anniversario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma ( 1816-2016) accolta in modo trionfale dai parmigiani dell'epoca. E poiché Maria Luigia apprezzava molto la gastronomia parmense, la cena dell'anteprima sarà ispirata alla sua tavola, ai suoi piatti preferiti.
L'11 novembre, in concomitanza con l'Anteprima di Gotha, l'Archivio di Stato di Parma, l'ente culturale che conserva la memoria delle istituzioni statali che si sono succedute nel tempo sul territorio, vuole porre l'accento sulla politica internazionale del Ducato al tempo di Maria Luigia, ospitando la mostra Parma: un ducato al centro della politica internazionale che rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2017.
Fino al 27 novembre nella Galleria San Ludovico il Comune di Parma in collaborazione con la Galleria Nazionale di Parma e la Diocesi di Parma, presenta la mostra Nel tempio della duchessa tra reale e virtuale. Maria Luigia, San Ludovico e gli artisti parmensi.

Una mostra «Chinese Visions» sarà dedicata all'arte contemporanea cinese. A rappresentarla sono stati invitati due artisti Zhang Hong Mei e Xu De Qi entrambi ben conosciuti in Italia per aver partecipato all'ultima edizione della Biennale di Venezia. Fanno parte di un ambizioso progetto "West Art City" finanziato dalle autorità cinesi che intendono promuovere scambi culturali con l'occidente. Il progetto ha avuto avvio lo scorso 24 agosto a Jinan in Cina, dove è nata la "Città dell'Arte".

Special Guest sarà lo scultore Armando Riva che, oltre a disporre in modo strategico un percorso con le sue sculture, creerà all'interno di GOTHA il suo atelier con le creazioni più fantasiose.
A partire da lunedì 14 novembre tutti i pomeriggi si svolgeranno conversazioni sul mondo dell'arte a cura di studiosi, collezionisti, curatori museali e qualificate personalità.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Nell'anno dedicato alle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso della Duchessa Maria Luigia a Parma, diverse sono ancora le mostre a lei dedicate. Tra queste, merita una visita la mostra d'arte contemporanea "Femminile Plurale" ospitata nel Palazzo Dalla Rosa Prati presso il TCafé, in pieno centro storico a Parma, a cura di ISOTTA GIULIA SACCANI. 

Di Maria Carla Magni

Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso di Maria Luigia a Parma tante le iniziative e mostre ancora in corso dedicate a questa amatissima sovrana.

Dal 28 Ottobre e fino al 10 Novembre merita decisamente una visita la mostra d'arte contemporanea "FEMMINILE PLURALE" a cura di Isotta Giulia Saccani e ospitata nelle sale del TCafé a Palazzo Dalla Rosa Prati, antica dimora affacciata su Piazza Duomo nel cuore di Parma.

Femminile plurale mostra Maria Luigia

L'esposizione raccoglie una selezione di opere realizzate per l'occasione da cinque artisti che hanno sviluppato il tema secondo differenti e personali chiavi di lettura in versione contemporanea.

Femminile plurale mostra Maria Luigia

"Una donna in 5 stanze" così si articola l'esposizione, iniziando con le opere del pittore casertano Maurizio Carriero con la stroncante bellezza del molteplice muliebre per procedere alla seconda stanza con la fotografia della parmigiana Erika Sereni.
La terza è la sala dell'architetto e designer milanese Caterina Crepax per continuare nella quarta che ospita i gioielli della designer giapponese Natsuko Toyofuku, l'ultima stanza è occupata da Nikko, grafico fotografo e illustratore italo-svedese, con le sue copertine di dieci vinili di musica degli anni '60.

mostra Maria Luigia parma

"La donna è sempre superiore all'unità. E' plurale per costituzione, per attitudine e per destino.
E questa mostra riproduce alla perfezione, negli spazi del Tcafè, la ricca planimetria del femminile, il suo passare da "me" a un'altra "me" nella stessa casa." Dalla prefazione di Mariagrazia Villa.

Femminile plurale mostra Maria Luigia parma

La collettiva sarà visitabile fino al 10 novembre 2016, tutti i giorni con orario 08.00-20.00 a ingresso libero e successivamente fino al 10 dicembre parte della collettiva rimarrà in esposizione, nei medesimi giorni e orari, nelle sale del Residence di Palazzo dalla Rosa Prati.
Per informazioni: tel. 0039 3356338900, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

mostra collettiva Maria Luigia parma  

SPECIAL THANKS TO: PH. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Parma
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