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Realizzata col sostegno della Regione Emilia-Romagna, mette in rete oltre gli ebook anche 5.800 giornali in oltre 80 lingue, più di 60.000 tracce musicali, 165 audiolibri. L'assessore Mezzetti: "Il nostro impegno per dare sempre più servizi di qualità alle persone"

Bologna, 22 febbraio 2017

Oltre 21.000 ebook, più di 5.800 testate tra quotidiani e periodici in oltre 80 lingue e 158 quotidiani e periodici in sola lingua italiana. E ancora, oltre 60.000 tracce musicali, 165 audiolibri e più di 560.000 risorse disponibili tra cui app, banche dati, immagini, spartiti musicali e video giochi.
È con questo patrimonio che EmiLib, la nuova biblioteca digitale emiliana nata dalla fusione delle risorse digitali delle biblioteche di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, si presenta ai circa 2 milioni di abitanti dei comuni delle quattro province dell'area per offrire loro un grande archivio da sfogliare online in ogni momento della giornata.

"EmiLib si inserisce in un percorso di crescente coordinamento tra le biblioteche pubbliche sul digitale- afferma l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti-, promosso dal nostro Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, che stiamo sostenendo con convinzione. L'obiettivo è aumentare la condivisione di risorse digitali tra i poli bibliotecari a livello regionale, promuovendo la collaborazione a favore del cittadino sui servizi digitali, dove si registra un ritardo storico del nostro Paese e dove è forte l'attenzione e l'impegno della Regione".

Capofila dell'iniziativa sono i quattro Comuni capoluogo che hanno definito un progetto e sottoscritto un accordo attraverso il quale è stato realizzato il portale EmiLib: Emilia digital library. Grazie all'impegno di questi Comuni e al sostegno economico e progettuale dell'Istituto beni culturali della Regione Emilia-Romagna, con EmiLib si rafforza l'offerta di servizi in digitale delle biblioteche pubbliche. Attraverso questo portale, gratuito e disponibile per tutti, si consolidano le funzioni della pubblica amministrazione sul fronte dell'accesso alle informazioni e al sapere, si garantisce ai cittadini la disponibilità in termini quantitativi e qualitativi di un enorme numero di documenti digitali e si contribuisce in maniera significativa all'alfabetizzazione informatica e al superamento del digital divide.
Per accedere a EmiLib è sufficiente iscriversi o essere iscritti in una delle biblioteche della propria provincia, poi basta un computer collegato alla rete per poter navigare tra le risorse.
Aspetti interessanti del nuovo servizio sono la fruibilità dei contenuti da parte di cittadini tradizionalmente penalizzati nell'accesso ai documenti fisici come gli abitanti dei piccoli comuni che fruiranno del servizio esattamente come gli abitanti delle città, i cittadini stranieri che potranno trovare libri o quotidiani nella loro lingua di origine o persone con difficoltà di lettura che potranno agevolmente leggere con strumenti come "text to speech" (sintetizzatore vocale).
Le risorse digitali presenti nel portale proverranno da tutto il mondo ma particolare attenzione sarà dedicata ai materiali digitalizzati localmente, mentre sul piano "social" sarà possibile per gli utenti segnalare consigli di lettura o memorizzare i propri percorsi di interesse e lettura./BB

Il portale EmiLib è all'indirizzo: www.Emilib.it  

(Fonte: Regione ER)

Presentato in Provincia dai registi Gian Luca Carretti e Stefano Raspini insieme agli attori Silverio Scognamiglio, Silvia Manfredini e Stefano Papa, sarà proiettato all'Uci Cinemas ai Petali da giovedì 23 febbraio.

Reggio Emilia, 20 febbraio 2017

Si intitola "Hide", gli autori lo definiscono un thriller esistenziale ed è il primo film interamente made in Reggio a sbarcare sul grande schermo, quello della sala principale dell'Uci Cinemas ai Petali dove sarà proiettato da giovedì 23 febbraio (première alle 20) fino al primo marzo. Prodotto dalla Gandalf Movie, casa indipendente nata nel 2006 da un gruppo di cineamatori reggiani, "Hide" – primo esperimento di apertura alle produzioni local da parte di un colosso global dell'entertainment – è stato presentato questa mattina in Provincia dai registi Gian Luca Carretti e Stefano Raspini insieme agli attori Silverio Scognamiglio, Silvia Manfredini e Stefano Papa, che è anche autore delle musiche.

Per la Gandalf Movie è il modo migliore per festeggiare il decennale di "Riflesso nell'ombra", il primo lungometraggio prodotto dalla casa indipendente reggiana: un giallo incentrato sul furto del tesoro di Matilde di Canossa proiettato al Rosebud appunto nel 2007. Da allora la Gandalf ha realizzato altri tre film – tra cui "La leggerezza della farfalla" che ottenne una menzione alla mostra cinematografica di Venezia del 2011 – ai quali ora si aggiunge "Hide", che vede affiancarsi nella regia a Gian Luca Carretti l'istrionico Stefano Raspini. Performer, poeta vincitore di numerosi poetry slam in mezza Italia e a sua volta autore di due film in super8, Raspini è anche attore nel film, in un cast che annovera Silvia Piccinini - già componente della compagnia reggiana che porta in scena il format newyorkese "Monologhi della vagina" - un interprete teatrale di lunga esperienza come Antonio Grieco e Martina Forioso, ballerina della compagnia di danza Aterballetto che di "Hide" è la protagonista "con una prova di maturità recitativa davvero notevole". Con loro, tanti altri attori dilettanti reggiani, in gran parte provenienti dalla compagnia teatrale San Prospero, tra cui Stefano Papa, che è anche autore delle musiche: "La colonna sonora, completamente originale e cucita addosso al film, sarà a sua volta uno degli attori di "Hide", oltre ai 14 del cast", ha detto Carretti, mentre Papa ha sottolineato "l'impegno tecnico maggiore che, anche dal punto di vista musicale, il debutto sul grandissimo schermo ha richiesto per adeguarsi agli standard elevati di surround di Uci Cinemas".

La realizzazione di "Hide" – "un thriller esistenziale dalla trama contorta e dal finale inatteso", come lo definiscono i due autori – ha comportato due anni di lavoro, ma è stato quasi uno scherzo rispetto all'impegno richiesto per poter sbarcare sui maxischermi dell'Uci Cinemas di Reggio Emilia, dove il direttore Fabio Fontana ha deciso di avviare proprio con "Hide" un interessante progetto di apertura della multisala alle produzioni local. "Per settimane abbiamo lavorato in uno studio di riversaggio a Bologna per trasformare la pellicola nel formato dcp, digital cinema package, indispensabile per il grande schermo: è stata una corsa contro il tempo, ma ce l'abbiamo fatta", hanno spiegato Carretti e Raspini. Il risultato è che si vedrà Reggio Emilia bella e...grande come non è mai stata: sul maxischermo dell'Uci Cinemas - dove giovedì alle 20 la prima verrà ospitata nella sala 11, quella principale da 297 posti – scorreranno immagini del teatro Valli, di piazza san prospero e vicolo Trivelli, ma anche della nostra pedecollina, di Marola e Votigno per finire con un misterioso monastero in Asia. Ma soprattutto, per la prima volta, un film indipendente reggiano se la vedrà in un multiplex con kolossal come "The grat wall" con Matt Damon, che debutta proprio giovedì, o con stelle della commedia all'italiana come Paola Cortellesi e Antonio Albanese di "Mamma o papà?".

Top secret, ovviamente, trama e finale del film, nonché il ruolo che avrà l'eclettico Stefano Raspini: "Solo un indizio: seguite l'accappatoio rosa", ha concluso Carretti ringraziando insieme agli attori Uci Cinemas per "questa opportunità davvero straordinaria, frutto di un'attenzione che purtroppo non abbiamo trovato da parte del circuito locale".

HIDE
Una produzione Gandalf Movie
Anno 2017, colore, 115 min. circa

Regia
Gian Luca Carretti
cooregia Stefano Raspini

Interpreti
Martina Forioso
Andrea Bagni
Stefano Raspini
Antonio Grieco
Silvia Piccinini
Stefano Papa
Silvia Manfredini
Silverio Scognamiglio
Silvano Grisendi
Camilla Renzi
Sebastiano Agricola
Luca Zanni
Shanti Grieco
Michela Rivetti

Musiche di Stefano Papa
Computer grafica a cura di Gandalf Magic Light

Il film è incentrato sul successo, sulla depressione, sulla avidità: un thriller esistenziale, un enigma, una soluzione. E' la storia di una ballerina di danza classica preda della depressione e degli oscuri disegni di potere delle persone a lei più vicine: l'amica, il fidanzato, il direttore dei teatri. Il tentativo di guarire e sopravvivere al mal de vivre la porta a contatto con un terapista molto particolare, che usa terapie e filosofie orientali, ma inevitabilmente forze più oscure prendono il sopravvento.
La ballerina, incapace di affrontare la sua malattia, si affida ad un prodotto illegale proveniente da una industria farmaceutica che opera nella oscurità della dark net, la rete internet clandestina. Gli sviluppi della vicenda assumono contorni inquietanti con risvolti drammatici e grotteschi che porteranno ad un finale assolutamente inaspettato. Un dipanarsi della vicenda fra la provincia padana e il Tibet.

 

Provincia di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 59
42121 Reggio Emilia
TEL. 0522444.134
Web: www.provincia.re.it 
Twitter: @ProvinciadiRe
Facebook: www.facebook.com/ProvinciadiRE 
Youtube: www.youtube.com/user/ProvinciadiReggioE 

Sabato, 18 Febbraio 2017 09:35

Mostra fotografica dedicata al Palio di Parma

La mostra fotografica dedicata al Palio di Parma è stata inaugurata giovedì presso l'Oratorio Sant'Ilario di via D'Azeglio e resterà aperta tutti i giorni fino al 19 marzo. Trentacinque gli scatti esposti, visibili tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00.

Le premiazioni e gli attestati per le migliori fotografie saranno consegnati il 19 marzo durante la festa di San Giuseppe.

MOSTRA FOTOGRAFICA PALIO 2017 034 

MOSTRA FOTOGRAFICA PALIO 2017 017 

MOSTRA FOTOGRAFICA PALIO 2017 012 

MOSTRA FOTOGRAFICA PALIO 2017 026

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Giovedì, 16 Febbraio 2017 09:27

Presentato a New York il Festival Verdi 2017

Il Festival Verdi 2017 apre a Parma il 22 settembre con 4 nuove produzioni: Jerusalem, La traviata, Stiffelio e Falstaff. La direttrice del Teatro Regio, Anna Maria Meo: "La prossima edizione dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi". L'incontro fra il presidente della Regione e il direttore dell'Istituto italiano di cultura a New York, Giorgio Van Straten.

Bologna, 16 febbraio 2017

L'Emilia-Romagna espone un altro dei suoi gioielli nella vetrina di New York: il Festival Verdi, a Parma e Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre prossimi, presentato nel tardo pomeriggio di ieri all'Istituto italiano di cultura della metropoli americana dal direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, negli Stati Uniti per una missione istituzionale con imprese e sistema regionale dell'alta formazione dedicata all'internazionalizzazione e all'attrazione di investimenti.

Dunque, dopo i settori dell'Automotive e dei Big Data, al centro di incontri e workshop con operatori, investitori e centri di ricerca, la cultura. "Il Festival Verdi- ha affermato Bonaccini alla prima della rassegna dedicata alla stampa e agli operatori turistici americani- è un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale, riconosciuto dallo Stato italiano tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale. Una eccellenza assoluta, che rappresenta bene la cifra culturale di un territorio che sa conciliare tradizione e innovazione, lavorare in un'ottica di sistema collegando gli aspetti culturali, turistici ed economici, con l'obiettivo di valorizzare a 360 gradi l'Emilia-Romagna. Non a caso la nostra regione ha chiuso il 2016 con oltre 50 milioni di visitatori - e Parma è salita sul podio in regione come attrattività - se consideriamo i comparti non tradizionali, fra cui proprio gli eventi musicali, un traguardo reso inoltre possibile dal boom delle città d'arte. A dimostrazione che la cultura è, anche, un importante fattore di sviluppo". "Giuseppe Verdi- ha proseguito il presidente della Regione- è e sarà sempre uno fra i migliori rappresentante nel mondo della nostra regione, protagonista sanguigno e di genio, amante della terra e dei suoi frutti, innovativo, aperto, ambasciatore e anima del nostro territorio".

Festivalverdi2017-Anna Maria Meo e Stefano Bonaccini 

                                           Anna Maria Meo e Stefano Bonaccini

"Parma è la sola città al mondo a organizzare un festival interamente verdiano- ha sottolineato Anna Maria Meo- e questo rappresenta per noi una sfida importante, che peraltro ha visto chiudere la scorsa edizione con grandi numeri. La prossima sarà dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi, un altro gigante della cultura italiana, anche lui parmigiano come Verdi, nato nella vicina Busseto. E bisogna ricordare che proprio negli Stati Uniti scelse di venire a vivere Toscanini quando l'Italia entrò nel periodo nero del fascismo".

Proiezioni e, soprattutto, le performance dal vivo di arie verdiane offerte da tre grandi artisti come i tenori Nadine Sierra e Michael Fabiano e dalla soprano Maria Agresta hanno caratterizzato la presentazione del Festival Verdi nella Grande Mela, cui seguiranno quelle di Monaco di Baviera (22 febbraio), Stoccolma (15 marzo) e Londra (23 marzo), un roadshow internazionale realizzato grazie alla collaborazione tra l'assessorato regionale alla Cultura, la Fondazione Teatro Regio, Apt Servizi Emilia-Romagna, Parma Incoming, Enit e Istituti italiani di cultura (IIC).

La proposta presentata al mercato americano è quella di una completa immersione nell'arte e nella vita di Giuseppe Verdi: dalla sua musica, che sarà al centro di esclusive serate nei teatri storici di Parma e Busseto, alla scoperta dei luoghi verdiani (Parma, Busseto, Roncole Verdi e Sant'Agata), fino alla passione per l'agricoltura e ai prodotti delle sue terre, che era solito condividere con i suoi ospiti più importanti.

Prima della presentazione del Festival Verdi, il presidente Bonaccini ha incontrato nel suo studio il direttore dell'Istituto italiano di cultura di New York, Giorgio Van Straten, che lo ha accolto nello splendido e storico stabile al 686 di Park Avenue. Un colloquio nel quale approfondire l'impegno della Regione Emilia-Romagna per la cultura, con i fondi raddoppiati dall'attuale Giunta, e l'attività dell'Istituto di cultura, fondamentale nel far conoscere la cultura e il patrimonio artistico nazionale in una città aperta al mondo come New York.

Il cartellone del Festival Verdi 2017

Nel cartellone 2017 del Festival, dedicato ai 150 anni dalla nascita del Maestro Arturo Toscanini, sono in programma quattro nuove produzioni: Jérusalem che apre il festival il 28 settembre al Teatro Regio, è affidata a un cast d'eccezione e alla bacchetta di Daniele Callegari; La Traviata, si avvale per l'allestimento del team creativo di Andrea Bernard, vincitore dell'European Opera-directing Prize, ed è diretta da Sebastiano Rolli; Stiffelio, vede Graham Vick affrontare l'impresa di una nuova produzione al teatro Farnese con protagonisti, tra gli altri, Luciano Ganci, Maria Katzarava, Giovanni Sala diretti da Guillermo Garcia Calvo ed infine in Falstaff, troviamo come protagonista della nuova produzione Roberto de Candia, con Riccardo Frizza sul podio e la regia di Jacopo Spirei. Chiude il programma di 5 titoli, la Messa da Requiem, in programma il 7 e il 19 ottobre, che vede sul palco la Filarmonica Arturo Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma e Anna Pirozzi, Veronica Simeoni, Antonio Poli, Riccardo Zanellato guidati da Daniele Callegari. Si tratta di un programma di grande impegno, sia dal punto di vista artistico che produttivo, in cui i nuovi allestimenti vengono realizzati in 3 spazi diversi, sono coinvolte due differenti orchestre, due cori, e oltre 40 artisti, tra giovani cantanti e solisti affermati.

Maggiori info  

Mercoledì, 15 Febbraio 2017 16:52

Due parmigiane in mostra al Grand Palais di Parigi

Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù espongono ad Art Capital fino al 19 febbraio al Grand Palais di Parigi. La madrina del magmatismo Giovanna Tomasi continua a vivere attraverso le sue opere grazie alla madre Welleda Tomasi Cantù.

Parigi, 15 febbraio 2017

Apre oggi a Parigi Art Capital, la prima e più importante mostra d'arte a livello internazionale che si tiene ogni anno nella capitale francese, un evento unificante a cui partecipano artisti provenienti da tutto il mondo e rappresentanti le diverse tendenze artistiche emergenti e che dal 2006 viene allestita nella dimora storica del Grand Palais. Tra le rappresentanti italiane che espongono alla mostra, le artiste parmigiane Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù.

Giovanna Tomasi, madrina della corrente artistica denominata "Magmatismo"e prematuramente scomparsa qualche anno fa, continua a vivere e vivrà per sempre attraverso le sue opere, che grazie alla madre vengono esposte in importanti kermesse artistiche in Italia e all'Estero.
Art Capital, che fino a domenica 19 febbraio sarà allestita in uno dei più bei palazzi storici di Parigi, è un evento dinamico e multiforme, come l'arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione artistica contemporanea.
Pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti, artisti e talenti in genere, si incontrano ogni anno a Parigi dal 1884, anno di fondazione della Società degli Artisti Indipendenti, che da allora organizza il salone.
Giovanna Tomasi, commemorata pochi mesi fa nella Chiesa degli Artisti di Roma a quattro anni dalla prematura scomparsa, espone un'opera circolare, magmata con i colori oro e argento, rappresentante la nascita o meglio la continua rinascita e l'eternità dello spirito che ci accompagna nella vita terrena e ultraterrena.

Opera Giovanna Tomasi Gran Palais di Parigi 


L'artista parmigiana, a pieno titolo, può essere considerata la fautrice della nuova corrente artistica denominata "Magmatismo", che consiste nel "magmare" appunto gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame.
Quel "ferma l'attimo" o "carpe diem" che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.
Tante le sue partecipazioni ad importanti eventi artistici parigini: varie edizioni del Salon du Patrimoine Culturel che si tiene al Carousel du Louvre, ma anche esposizioni a Montecarlo, Firenze e Roma, diventata la sua residenza principale negli ultimi anni.
In realtà, Giovanna Tomasi era cittadina del mondo, spesso in viaggio tra la Capitale, Parma - sua città natale - e la tanto amata Isola d'Elba, dove trascorreva le vacanze estive e creava le sue opere più significative, come la "Venere degli Abissi".

Giovanna è figlia d'arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche. 
La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice di origine parmigiana, ma proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri olio su tela soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare dipinge girasoli, a cui è particolarmente legata.
Il fiore diventa qui simbolo e persona, quasi a voler trasporre su tela emozioni fatte di luce, brezza, colori intensi e percezioni olfattive, cariche di pathos e ricordi.
Per la partecipazione ad Art Capital Welleda Tomasi Cantù ha preparato un quadro che rappresenta lei e la figlia Giovanna, salita in cielo, ma presente e viva come l'aria che respira.
 Un legame forte che continua a vivere attraverso le loro opere e rappresenta concretamente l'amore eterno tra madre e figlia.

Pubblicato in Cultura Parma
Mercoledì, 15 Febbraio 2017 12:17

Il ritorno di Nonna Papera e delle Giovani Marmotte

I manuali di riferimento dall'infanzia all'adolescenza per molti bambini degli anni '60/'70: il Manuale di Nonna Papera, prima "bibbia" di ricette per le bambine, e il Manuale delle Giovani Marmotte, per tutti quei maschietti animati dallo spirito di avventura. SUSANNA VOLIANI ci riporta in quella magica atmosfera grazie al ritorno in edicola dei mitici manuali di....gioventù!

di Susanna Voliani

Elisa Penna (1930-2009), fumettista e giornalista, collaboratrice del settimanale Topolino, fu l'ideatrice di una serie di fortunatissimi manuali che videro la luce negli anni settanta e che noi genitori (almeno quelli cresciuti in quel periodo) ricordiamo perfettamente e con grande nostalgia, tra i quali il MANUALE DELLE GIOVANI MARMOTTE ed il MANUALE DI NONNA PAPERA, vivacemente illustrati da Giovan Battista Carpi.

manuale-NonnaPapera-GiovaniMarmotte

Addio nostalgia: la Walt Disney, sotto la sigla editoriale Giunti, ha pensato bene di pubblicare la versione originale di questi due indimenticabili volumetti, per la gioia nostra e dei nostri figli.
Nel primo, le Giovani Marmotte Qui, Quo e Qua ci accompagnano in un susseguirsi infinito di giochi, passatempi, curiosità, informazioni e suggerimenti sui momenti da trascorrere all'aria aperta, in giardino come nel bosco.

giovanimarmotte-manuale

Pagina dopo pagina il manuale si rivela un vero e proprio pozzo di sapienza in cui figurano le istruzioni per edificare un ponte, realizzare una barca, costruire una capanna. Tra campeggi improvvisati, kit di sopravvivenza, carte geografiche, tabelle sui nodi e alfabeti segreti (il preferito di tutti sicuramente il vocabolario indiano dei gesti), compaiono anche le preziosissime indicazioni su come creare un bellissimo aquilone, un telefono senza fili, una perfetta bussola, un indispensabile arco con le sue frecce diventando così abili esploratori, viaggiatori, inventori, ma anche maghi, botanici, fotografi, paleontologi.

manualeGiovaniMarmotte

Un invito alla fantasia e alla creatività più autentiche per i bambini di oggi, un tuffo nel passato per noi genitori, bambini di un tempo, nel ricordo del nostro desiderio più grande di allora, quello di uscire in cortile con gli amici, in cerca di avventura e di indipendenza. Un volume ricchissimo di...tutto, da portare sempre con sé, al ristorante, al parco, sulla spiaggia, in campeggio.

Nel secondo Manuale Nonna Papera, dal canto suo, ci dedica una sorta di fantasioso e spiritoso ricettario a cui attingere per ogni evenienza o necessità culinaria.

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Si va dai piatti di pasta o riso ad altri di carne, a quelli di verdura e contorni vari ma soprattutto a torte, biscotti, marmellate e creme, senza farsi mancare il tè, il caffè, la cioccolata, l'aranciata, la limonata e persino la sangria (per i più grandi).
Le ricette sono tutte realizzabili con esiti sicuramente ottimi anche per le manine meno esperte, grazie a precisi e dettagliati consigli ed indicazioni.

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Il riferimento a civiltà del passato, insieme alle illustrazioni che raccontano le storie dei personaggi associati ai piatti (per l'occasione con le sembianze degli amici di Topolino), renderanno la preparazione assolutamente indimenticabile.
All'ordine di "A voi il mestolo: leggete e cucinate!" potranno essere preparati il salame vichingo, la frittata alla Lucrezia Borgia, il minestrone degli Ostrogoti, gli spinaci alla Napoleone, il budino di Ulisse quali arricchimenti per le nostre cene, che avranno così un sapore vagamente originale.

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Un testo che raccoglie ben 243 ricette, per iniziare la conquista di una cucina un po' all'antica ma semplice e sana, in compagnia degli immortali personaggi della Disney.
Bentornati vecchi amici!
Dai 6 anni.

With the Courtesy of: slumberland.it – architectoftaste.com – piattoforte.tiscali.it – anssa.it – it.paperpedia.wikia.com – mundo-civilizado.blogspot.com – organiconcrete.com – lacucinadinonnapapera.it – topolino.it – lacucinadibacco.it – cartaecuci.it – vanityfair.it – marcocamedda.blog.tiscali.it – lacucinadibabe.it – petitchef.it – morgatta.wordpress.com – labaitadeidolci.ifood.it

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Prosegue il vasto cartellone di appuntamenti organizzato da Università e Comune di Parma con associazioni e realtà del territorio. Nell'ambito della rassegna "Con gli occhi delle donne", un incontro ricco di spunti di riflessione a 70 anni dal suffragio universale. Prossimo appuntamento della rassegna, venerdì 17 febbraio.

Parma, 10 febbraio 2017

Si è tenuto ieri pomeriggio, nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Parma, il seminario dal titolo: "Differenze di genere in un'ottica economico – aziendale: spunti di riflessione a 70 anni dal suffragio universale", nell'ambito della rassegna "Con gli occhi delle donne". Un ampio ventaglio di incontri che proseguiranno sino a questo autunno, su una conquista fondamentale come quella del diritto di voto per le donne e sulla storia della partecipazione femminile alla vita politica e sociale del nostro paese. Una rassegna che spazia da convegni ai laboratori teatrali, dalle mostre agli spettacoli.

La scaletta degli interventi, di ieri, moderati da Paolo Andrei, ha previsto l'introduzione da parte della pro rettrice Maria Cristina Ossiprandi e del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

SEMINARIO DIFFERENZE DI GENERE UNIVERSITA FEBBRAIO 2017 020

"Il tema della partecipazione femminile nei vari ambiti lavorativi - ha sottolineato il Sindaco - è molto significativo e sono felice di poter partecipare a momenti che ne approfondiscano i dettagli. Pensando ai settori che conosco più da vicino, come l'attività politica e di amministrazione pubblica, penso che "l'obbligarietà" non sia la soluzione corretta: non deve essere una questione di quote rosa, ma di qualità delle persone. Un diverso atteggiamento svilisce le capacità e le competenze femminili che meritano di occupare posti di rilievo in tutti gli ambiti. Fondamentale è creare consapevolezza, soprattutto negli uomini, del fatto che la vera parità sia annullare le differenze".

SEMINARIO DIFFERENZE DI GENERE UNIVERSITA FEBBRAIO 2017 004

La rassegna "Con gli occhi delle donne", promossa da Comune di Parma, assessorato alle Pari opportunità guidato da Nicoletta Paci, in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma, si chiuderà nell'autunno 2017 con la mostra fotografica di Danilo De Marco. L'artista scatterà ritratti in bianco e nero delle trenta consigliere comunali del Comune di Parma degli ultimi settant'anni: proseguirà così il suo progetto sulla Resistenza e i partigiani d'Italia, con la volontà di salvaguardare una memoria fondata su quel principio di resistenza che donne e uomini di ogni tempo hanno avuto la forza di reinventare e alimentare in mille contesti.

Prossimo appuntamento della rassegna, venerdì 17 febbraio con l'incontro Nella lingua dell'altro e dell'altra. Riflessioni sul pluralismo linguistico e culturale come spazio di resistenza e di creatività femminile, promosso da Vincenza Pellegrino, docente di Politiche sociali all'Università di Parma, con le donne del tavolo Sguardi Incrociati del Centro Interculturale di Parma. L'incontro metterà la lingua al centro della riflessione interculturale, in particolare attraversando la letteratura franco-algerina del secondo Novecento al femminile.

La tematica delle donne è molto cara all'amministrazione Comunale che per il quarto anno propone anche "Donne tutto l'anno".

Pubblicato in Cronaca Parma
Sabato, 11 Febbraio 2017 12:23

Food & wine: gli abbinamenti da evitare!

Se vi siete posti qualche volta la domanda quale potesse essere il migliore accostamento di vino al vostro piatto da oggi potrete prendere spunto dall'articolo della sommelier Cecilia Novembri che sicuramente vi ricorda quale abbinamento sia assolutamente da evitare!

di Cecilia Novembri

La degustazione di un vino è sicuramente, per gli amanti di questo nettare, uno dei momenti di maggiore soddisfazione dopo l'accurata scelta.
Uno tra gli argomenti più spinosi è proprio l'abbinamento cibo-vino.
Le aspettative che si hanno riguardo ad un determinato vino potrebbero essere completamente disattese se si sbaglia l'abbinamento.

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L'argomento spesso è legato alla soggettività della persona che esprimerà un suo giudizio, esistono però dei "criteri guida" e dei riferimenti tecnici che possono aiutare nella scelta.

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I carciofi sono un alimento che mette molto in difficoltà: contengono un aminoacido che può dare l'impressione di una dolcezza stucchevole o di un gusto metallico non piacevole nei vini, abbinare vini tannici con i carciofi renderebbe il piatto sgradevole, meglio un Traminer AOC Alsace che per la sua morbidezza è uno tra gli abbinamenti migliori insieme con un Vermentino di Gallura DOCG.

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Le preparazioni a base di peperoncino possono rendere i vini con un'alta gradazione alcolica troppo caldi e accentuare la secchezza nei vini tannici. Da sconsigliare i vini rossi che con i tannini asciugano la bocca mettendo ancora più in evidenza la piccantezza: abbinare uno Zinfandel potrebbe far esplodere la testa a causa dell'alcol e del calore. Meglio provare una Falanghina IGT, speziato, balsamico e ricco di mineralità, questo vino si presenta molto piacevole abbinato in contrapposizione allo stimolo piccante del peperoncino.

abbinamento-cibo-vino-peperoncino 

Quando si affrontano cipolla o aglio crudi, così "impegnativi", tendono ad annullare il sapore della maggior parte dei vini. Per un abbinamento con questi alimenti meglio la birra.

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Per quanto riguarda i dolci, sconsigliati i vini brut, sempre meglio abbinare la dolcezza alla dolcezza.

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Degustare un vino è pur sempre un piacere e queste sono solo delle linee guida per cercare di trovare un abbinamento il più possibile rispondente ai criteri "accademici", ma è molto difficile affermare che ogni vino debba essere sempre accostato ad un piatto, l'importante è accompagnare il vino al proprio stato d'animo e al proprio umore!

cibo-vino-abbinamenti

 

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A Modena, da venerdì 10 a domenica 12 febbraio torna la dolce kermesse dedicata al cioccolato. Tre giorni di stand, degustazioni, visite culturali da venerdì a domenica, con orario continuato 9-20.

Modena, 8 febbraio 2017

A Modena sta per arrivare Cioccolato Vero, la dolce kermesse dedicata al nettare degli dei che si appresta a vivere la sua decima edizione. Una festa per grandi e piccini, un richiamo apprezzato da tutti i golosi, visto che dal 2008 sono migliaia i modenesi (e non solo), che prendono d'assalto gli stand di maestri cioccolatieri che da tutta Italia vengono a proporre le loro squisitezze all'ombra della Ghirlandina.
Una mostra-mercato per conoscere da vicino il cioccolato vero, quello artigianale (si prevede, tempo permettendo, che ne saranno utilizzati una ventina di quintali), senza grassi aggiunti
Quindici, provenienti da sei regioni (Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria e, naturalmente, Emilia Romagna), i maestri cioccolatieri che ci regaleranno l'opportunità di assaggiare il cioccolato artigianale, quello vero, senza grassi aggiunti, abbinati a spezie, liquori, a prodotti del territorio come l'aceto balsamico. E, dopo nocino e lambrusco, proprio le praline all'aceto balsamico torneranno ad essere l'oggetto della sfida tra i maestri cioccolatieri.

Le novità

Innanzitutto la location. Dopo sette anni Cioccolato Vero lascia Piazza Grande e si sposta in un'altra sede comunque centralissima, la più raccolta Piazza Matteotti. Un'altra novità è il gioco fotografico abbinato a Cioccolato Vero 2017, #cioccoclick: lo scatto dedicato a Modena e al Cioccolato, postato sulla pagina Facebook dell'iniziativa che riceverà più "mi piace", vincerà un premio rigorosamente in cioccolato. Tutti possono partecipare: appassionati di fotografia più o meno bravi o semplici golosi che hanno voglia di scattare qualche selfie... dolce.

Confermatissima, invece, la formula della kermesse: tre giorni di stand, degustazioni, visite culturali da venerdì a domenica, con orario continuato 9-20. Confermato anche il coinvolgimento delle scuole elementari Leopardi, Rodari e Gramsci, che parteciperanno al laboratorio didattico. E per saperne di più, da non perdere la Fabbrica del cioccolato: una vera lezione che permetterà di conoscere in pochi minuti tutto il ciclo produttivo di questa leccornia, dalla piantagione alla creazione del burro di cacao.

Si comincia venerdì 10
Sin dal primo mattino di venerdì le attività di Cioccolato Vero inizieranno con il laboratorio didattico per i bambini delle scuole elementari. Alle 11, poi, il taglio del nastro dell'edizione 2017, alla presenza delle istituzioni. Alle 15 la prima lezione della Fabbrica del Cioccolato, mentre alle 15.30 e alle 16.30 sono in programma due visite guidate all'Acetaia Comunale che si concluderanno con un buona tazza di cioccolato caldo (per la prenotazione delle visite di venerdì e dei giorni seguenti: Iat di Piazza Grande, tel. 059 2032660, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Sabato 11, la "Dolce Cultura"
Il sabato, come di consuetudine, sarà la giornata clou della rassegna. Dopo l'apertura degli stand (come di consueto alle 9) alle 10 nuova presentazione della Fabbrica del Cioccolato, con replica alle 15. Alle 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30 visita all'Acetaia Comunale, anche se l'abbinamento clou tra cultura e dolcezza è quello delle 15, con la visita di Palazzo Ducale e dell'Accademia. Alle 20 la chiusura degli stand.

Domenica 12 tra praline e #cioccoclick
L'ultimo giorno della kermesse inizierà ancora con la Fabbrica del Cioccolato (alle 10 e alle 15). Per la "dolce cultura" da segnalare ancora la visita all'Acetaia Comunale (10.30, 11.30, 15.30 e 16.30) e alle 11 un nuovo tour in Accademia. Sempre alle 11, sarà la volta della premiazione del concorso per la miglior pralina al balsamico alla presenza delle istituzioni e del Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini. Intorno alle 19 la chiusura della manifestazione e, ovviamente, arrivederci al 2018!

Cioccolato Vero è organizzato da CNA ed ACAI con la partnership di Modenamoremio e il patrocinio del Comune di Modena.

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Pubblicato in Cultura Modena

Un'azienda di eccellenza della moda italiana. Nell'ultima Fashion Week milanese di gennaio dedicata alla Moda Uomo, FlashOn Mag ha avuto occasione di visitare lo Show-Room di Eleventy scoprendo una collezione unica e ricercata per la raffinatezza dei tessuti e la scelta meticolosa della produzione nella manifattura di capi perfetti per ogni situazione dal casual al soft formal, dal leisure wear alla linea Platinum, formale, elegante e "naturally luxury"!

Di Maria Carla Magni 

All'ultima Fashion Week milanese di Gennaio dedicata alle collezioni moda-uomo per la prossima stagione autunnale 2017-18 un nuovo brand, ma già di grande esperienza, ha colpito per la sua linea fortemente incentrata sui valori di eccellenza per produttività, creatività e altissima qualità squisitamente e soltanto "made in Italy".

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Sempre più avvertiamo l'esigenza di scoprire realtà che possano esaltare requisiti unici e tipici della produttività italiana e Eleventy, marchio che unisce ricerca culturale di lavorazioni esclusive artigianali, le svela in una collezione dedicata alla moda uomo con un tocco speciale.
La collezione Eleventy FW 17-18 incontra le necessità dell'uomo cosmopolita contemporaneo e scandisce i momenti diversi della giornata, che diventano i temi della collezione.

In una contaminazione tra generi, Eleventy rivoluziona i codici del formale proponendo, a chi si reca a lavoro, il nuovo stile casual office dove il rigore della cravatta lascia il passo a maglie a collo alto, da indossare con giacche formali ma pantaloni sportivi in cotone; le camicie, anche in denim, sono da portare fuori dei pantaloni; e i personali accostamenti tra microfantasie e cromie diventano quasi di rigore.
I cappotti, più lunghi e dai volumi morbidi, sono anche in doppiopetto due bottoni e collo sciallato, interpretati da lane cotte o lana/cashmere in microfantasie o tinta unita.

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Per l'uomo d'affari che viaggia, il soft formal nel segno di una moderna praticità: le giacche sono destrutturate, da piegare come fossero maglie nei loro pesi piuma; gli abiti, declinati in tonalità chiare, hanno interventi che provengono dalla sartoria napoletana e mostrano una linea più morbida nei pantaloni nei tessuti dai pesi leggeri ma preziosi.
Nella ricerca della leggerezza, il cappotto in cachemire ha un peso piuma che riscalda senza sentirlo addosso.

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Nascono dalla contaminazione tra sportivo e militare, i capi new urban style proposti per il tempo libero con capospalla in fantasia camouflage o in tinta unita, bomber, nei tessuti tecnici dai colori effetto metallizzato e fodere a contrasto, da abbinare a una camicia over dai volumi più ampi, un pantalone baggy e sneakers o anfibio.

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Per il weekend lo stile diventa leisure wear, nel confort di felpe vissute in tinto capo e t-shirt over con scritte che invitano al relax; di trench in lana cotta e piumini da sovrapporre a giacca-camicia in camoscio, gilet imbottiti in tessuto con cappuccio, cardigan bicolori, e pantaloni dalla linea morbida alla coscia.

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Infine la linea Platinum presenta due capsule con proposte uniche perché realizzate a mano.

Nascono cosi i cardigan chiusi da zip a rombi e le maglie a collo alto in cachemire, mai uguali l'una dall'altra, lavorate con i ferri da esperte magliaie toscane; e la linea di scarpe su misura dove il lusso si raggiunge nell'utilizzo della pelle culatta di cavallo presso artigiani marchigiani e toscani. E nel tema del rispetto per l'ambiente, la scarpa viene tratta naturalmente in botte con grassi vegetali per un effetto raggrinzito-used.

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Completano la collezione zaini, borse da lavoro, pochette con doppia zip e piccola pelletteria, realizzate da un artigiano veneto.

L'universo Eleventy non si limita alla collezione uomo, a breve verrà presentata anche la collezione donna altrettanto speciale e unica, ma include anche la linea Home Collection con elementi per la casa come i plaid, i profumatori per ambiente rigorosamente biologici e le candele che, attraverso una miccia esclusiva, riproducono lo scoppiettio della legna che arde.

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Photo Credits – CLAUDIA BEVINI Photographer
For Maria Carla Magni outfit Special Thanks to: LC DONNA Parma; STEFANO SACCANI Parma

Pubblicato in Cultura Emilia
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