Uno dei due protagonisti della triste vicenda - Massimiliano Latorre - ha voluto ricostruire l’intera storia in un libro, pubblicato dalla casa editrice La Vita Felice a novembre scorso.
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Non si comprende la ragione per la quale si sia dovuto pagare un ulteriore “dazio” di 1,1 milione di euro, dopo i primi 245.000€. Ricatti e pirateria dovrebbero essere affrontati diversamente dai nostri vertici politici e militari.
Il Consigliere Comunale Mauro Melli (Lega Nord Novellara) scrive al Sindaco di Novellara dott.ssa Elena Carletti ed alla giunta.
Novellara, 23 agosto 2014 --
Secondo la nota del Consigliere Mauro Melli (Lega Nord Novellara) non è stato pubblicizzato l'incontro previsto in rocca per domenica pomeriggio 24 agosto fra la giunta novellarese ed il console indiano.
"Al sottoscritto - comunica Mauro Melli - non è arrivata nessuna comunicazione a riguardo tuttavia, prendendo atto di questa scorrettezza istituzionale, nei giorni scorsi ho scritto una lettera alla giunta ricordando la situazione assurda dei nostri due militari detenuti ingiustamente da oltre due anni e mezzo in India e tuttora a rischio della pena capitale. Ho sollecitato l'amministrazione novellarese affinché trasmetta al console un appello fermo e deciso a favore della liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone; debbo però constatare con amarezza che ad oggi non mi è arrivato nessun riscontro dalla giunta."
Lettera aperta al Sindaco di Novellara dott.ssa Elena Carletti ed alla giunta
"Spett.li,
Leggo sulla delibera di giunta nr. 123 del 30 luglio 2014 che il Console indiano verrà a Novellara domenica pomeriggio 24 agosto per un incontro istituzionale.
Ne approfitto quindi per ricordare che sono trascorsi due anni e mezzo da quando i due fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati in India di aver ucciso il 15 febbraio 2012 due pescatori nell'ambito di un'operazione internazionale antipirateria, sono ingiustamente detenuti ed in attesa di conoscere quale sarà il loro destino.
Seguo con apprensione la situazione in cui si trovano i due militari italiani e ribadisco il valore di ogni vita umana; ugualmente devo considerare come questa vicenda chiami in causa il rispetto dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali e il valore della giustizia.
Dubito fortemente che le Corti indiane si siano finora comportate secondo questi principi e, per tale ragione, è necessario che il Governo italiano e noi tutti ci impegniamo per un immediato rientro dei fucilieri superando quell'inerzia che fino ad oggi ha prodotto soltanto l'isolamento del nostro Paese impedendo di risolvere positivamente questa vicenda.
Pertanto chiedo ai rappresentanti dell'amministrazione comunale che saranno presenti il 24 agosto a porre questo appello in modo fermo ed inequivocabile al Console ed alla comunità indiana:
"LIBERI SUBITO"
Vi invito inoltre a mettere in evidenza nella sala del consiglio un grande fiocco giallo con accanto una gigantografia dei due militari.
Distinti saluti
Data: 7 Agosto 2014 Il consigliere: Mauro Melli"
(In allegato Deliberazione della Giunta di Novellara RE)
Nei prossimi due giorni l’India deciderà sulla pena di morte.
di LGC --
Parma 10 Gennaio 2014 --
Pena di morte sì, pena di morte no!
E’ di oggi la notizia che, dopo quasi due anni, l’India deciderà, entro i prossimi due giorni, se Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno a rischio di pena di morte.
E pensare che solo due giorni fa Staffan De Mistura - Inviato speciale del Governo - dichiarava che il rinvio dell’udienza non è stato un atto subìto dal Governo Italiano ma voluto dai legali dei due Marò perché non si può procedere senza un atto di accusa preciso. E poco dopo, intervistato a “La Vita in Diretta”, il diplomatico catechizzava che “ci sono due maniere di agire, una è quella di usare i muscoli l’altra di imparare da un grande italiano, Macchiaveli. Noi stiamo applicando, con fermezza e determinazione, la strategia di Macchiavelli” e poco dopo insiste sulla posizione gongolosa “E’ stata una partita mal gestita dagli indiani ho voluto giocare questa partita molto politicamente”.
Era l’otto gennaio e la risposta indiana non si è fatta attendere. Ogi sappiamo che entro due-tre giorni sapremo se i nostri due militari entreranno nel cerchio della morte.
Non c'è che dire! Abbiamo, in questa vicenda indiana, dato dimostrazione di grandi capacità diplomatiche.
Peccato che da tanto DNA (è di oggi la notizia che il DNA Italiano è il più ricco in Europa, una diversità fino a trenta volte superiore), l’Italia abbia giocato la partita diplomatica non proprio con i meglio dotati.
L’Università Sapienza di Roma, alla luce di quanto accaduto, dovrebbe estendere la ricerca sul DNA sino all’India. Forse loro, gli indiani, sono ancor più dotati di noi e allora avremmo una ragionevole giustificazione dei nostri insuccessi.