Licenziamenti solo volontari - per la precisione, il lavoratore sottoscrive un accordo di “non opposizione” - alla Sichenia Gruppo Ceramiche di Sassuolo. Lo prevede l’intesa raggiunta con l’azienda dalla rsu e dai sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil.

Coopservice cresce nei security services nel territorio di Ferrara
● Rilevato un ramo d’azienda dall’istituto di vigilanza Cittadini dell’Ordine
● Acquisite le attività di vigilanza ispettiva e interventi su allarme
● Più presenza sul territorio e più collaborazione con le forze dell’ordine
● Il direttore Fiorentino: “Ci rafforziamo in un settore strategico per la crescita della cooperativa. Più sicurezza per famiglie e imprese”

E’ vero che il lavoro agile è più attuabile nel terziario e nella pubblica amministrazione rispetto dell’industria, ma ci sono differenze considerevoli, anche, nell’approccio manageriale al tema. Inoltre, la dimensione aziendale è sicuramente discriminante, in termini proporzionali, per avviare il lavoro agile. Come sindacato chiediamo che quanto avviato in questi due mesi possa essere perfezionato”. Rosamaria Papaleo segretaria Cisl Emilia Centrale affronta il tema dello smart working con l’analisi di quanto accaduto in un’azienda private e in una pubblica amministrazione.

Dai dati a nostra disposizione emerge che prima del Covid il ricorso allo smart working era assai limitato in Italia soprattutto nel pubblico impiego. Con l'emergenza è diventata la forma ordinaria di lavoro sia nella fase di picco che nella fase 2. Infatti per limitare gli assembramenti nei luoghi di lavoro molte aziende e molti uffici pubblici hanno scelto di continuare ad utilizzarlo per le tipologie di lavoro compatibili”.
Di seguito alcuni esempi con relativi problematiche e soluzioni.

 

INDUSTRIA

La Modula spa di Salvaterra è un’azienda leader per la realizzazione di sistemi di gestione del picking all’interno dei magazzini industriali. Durante l’emergenza del lockdown ha attivato complessivamente 168 accordi individuali di smart working, pari al 64,5% dell’organico aziendale in tutti i reparti, dall’amministrazione alla produzione (programmazione), mantenendo anche il presidio per le vendite.

Modula – rispondono dall’ufficio comunicazione - aveva già attivato un progetto di Smart Working dal 2018 e questo le ha consentito di essere preparata per quanto riguarda le tecnologie che supportano il lavoro a distanza e le competenze interne necessarie per attuarlo. Molti dipendenti sono dotati di Pc portatili, mentre chi non ne era provvisto ha potuto recuperare dispositivi aziendali e utilizzarli nella propria abitazione. Grazie alla rete VPN i dipendenti in smart working possono connettersi in modo sicuro ed accedere da remoto alle risorse aziendali interne da qualsiasi area geografica nel mondo. Inoltre sono stati sottoscritti abbonamenti su piattaforme webinar e alcuni reparti utilizzano poi strumenti che permettono l’archiviazione di documenti, immagini, file… (come Dropbox o Google Drive)”.

In questo modo alla Modula è stato possibile continuare con la maggior parte delle attività lavorative. Tra le problematicità “una maggiore difficoltà nella gestione delle urgenze”. Apprezzabile, per la Cisl, il fatto che si sia “incentivata l’ottica del lavoro per obiettivi, svincolata dalla mera prestazione oraria ed è rafforzata la responsabilizzazione delle persone in merito alle attività di loro competenza.

Agli smart worker, che hanno colto questa soluzione in maniera positiva, spetterà restituire il credito di fiducia dato dall’azienda dimostrando autonomia, impegno e senso di responsabilità. Questo significa flessibilità, autonomia nella scelta degli spazi, orari e necessità di strumenti per svolgere la propria mansione a fronte di un profondo cambiamento a livello organizzativo e culturale.

In queste ore sta riprendendo il lavoro in maniera scaglionata, limitando in una prima fase la presenza fisica a chi ha necessità inderogabili legate alla propria attività. Quindi i lavoratori alterneranno la modalità di lavoro da remoto a quella in presenza secondo una pianificazione che terrà conto delle esigenze organizzative aziendali, delle singole professionalità, nonché delle preferenze dei dipendenti.

 

PUBBLICO

Durante l’emergenza Coronavirus nella pubblica amministrazione, all’Inps di Reggio su 179 sono in smart working (154) e telelavoro (7) quindi tot 161 persone mentre gli altri in congedi pregressi vari.
Questo – spiega Francesco Cimino, direttore Inps Reggio Emilia – ha previsto la necessità di dotare i colleghi di pc ultraslim, con rete intranet, ma c’era anche chi disponeva di pc proprio rete propria ma con assistenza continua per il rafforzamento dei collegamenti internet. Da casa è stato possibile svolgere tutto ciò che compete alla sede Inps, tra cui le aumentate richieste di cassa integrazione ordinaria, la verifica del regolare versamento della contribuzione da parte di aziende e datori di lavoro (sia pubblici che privati) e di recupero dei crediti vantati dall’Istituto, nonché nell’erogazione di servizi e prestazioni sia di carattere previdenziale che assistenziale ai cittadini, sia lavoratori attivi che cessati dal servizio che pensionati”.

itorioLa produttività – spiega il direttore Cimino - è cambiata positivamente. I dati parlano di numeri elevati monitorati sempre allo stesso modo. Anche per i dipendenti dell’Inps la novità è stata positiva e da poter essere sperimentata in un eventuale futuro, magari normale.

Proprio in termini di produttività e quindi di quantità di pratiche lavorate Reggio Emilia aveva totalizzato una produttività del 126,87 a fine anno e nel primo trimestre 2020 ha già raggiunto 103,88. Sul primo trimestre 2020 ci attestiamo come media nazionale sul 104 quando il requisito è 100.

Come si potrà farlo decollare anche al fine dell'emergenza?
Risponde ancora Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl. “occorrerà passare da un modello fordistico e gerarchico della produzione, con rappresentazione giuridica del lavoro (mansioni, qualifiche...), a una rappresentazione incentrata sui ruoli che vengono disegnati sulla base delle competenze di ciascuno. Da emergenza a opportunità. Naturalmente laddove non ancora successo occorre dotare i lavoratori della strumentazione necessaria, costruendo nuove tutele dal punto di vista dei diritti e della sicurezza e nella formazione”.

Sul portale "Lavoro per te" un percorso speciale per incrociare domanda e offerta di lavoro nei campi e nelle stalle

L'assessore Mammi: "Abbiamo messo in moto i 38 centri dell'impiego sparsi su tutto il territorio regionale per cercare di risolvere velocemente il problema della carenza di manodopera generata dal Covid-19. Un'opportunità che riguarda innanzitutto oltre 135 mila cittadini attualmente in cerca di occupazione e che stanno usufruendo di reddito di cittadinanza, prestazioni di sostegno al reddito, cassa integrazione.ecc". A disposizione una procedura semplificata e completamente online per gli annunci di lavoro

Bologna  – Domanda e offerta di lavoro si incrociano online, anche in agricoltura.  “Lavoro per te”, il portale della Regione Emilia-Romagna realizzato in collaborazione con le Province e i Centri per l’impiego che fanno capo all’Agenzia regionale del lavoro, mette a disposizione la propria piattaforma per aiutare le aziende agricole emiliano-romagnole nella ricerca e reclutamento di mano d’opera stagionale. 
Uno strumento in più per superare le attuali difficoltà a reperire i lavoratori date dalle misure restrittive legate al Coronavirus che hanno bloccato le frontiere e la mobilità degli stagionali, rendendo difficile mandare avanti i lavori nei campi e nelle stalle e garantire i rifornimenti alimentari necessari.

“Come avevo anticipato nel corso dell’ultima Consulta agricola insieme al presidente Bonaccini, col collega Vincenzo Colla, in meno di una settimana abbiamo messo in moto i 38 centri dell’impiego sparsi su tutto il territorio regionale per cercare di risolvere velocemente il problema della carenza di manodopera stagionale generata dal Covid-19, in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Non possiamo permetterci di aggravare ulteriormente una situazione già pesante per i contraccolpi negativi dell’emergenza sanitaria, a cui si sommano gli effetti devastanti delle gelate delle settimane scorse e del flagello ‘cimice asiatica’, che l’anno scorso ha fatto strage di raccolti in Emilia-Romagna. Con questa modalità di reclutamento online ci rivolgiamo in primo luogo agli oltre 135 mila cittadini in cerca di occupazione e iscritti nei Centri per l’impiego, ma la platea dei potenziali lavoratori è ancora più ampia, che potranno rispondere direttamente alle offerte delle aziende agricole”.
“Attraverso i centri per l’impiego- prosegue l’assessore-, sarà garantita la regolarità delle assunzioni per una buona e sana occupazione. Le aziende agricole hanno così due canali a disposizione per le loro offerte di lavoro: possono rivolgersi alle proprie associazioni di rappresentanza che stanno raccogliendo le domande di mano d’opera e possono utilizzare la piattaforma della Regione oltre a quelle che autonomamente hanno messo a disposizione, oppure possono direttamente inserire la propria offerta di lavoro attraverso il portale della Regione. Con la collaborazione di tutti, insieme, mettiamo in campo tutte le strategie per superare questo momento difficile”.
 
Come funziona il servizio
Il servizio del Portale “Lavoro per te” è rivolto sia alle imprese, sia alle persone in cerca di lavoro. Per accedervi è necessario registrarsi e ottenere le credenziali di accesso (https://lavoroperte.regione.emilia-romagna.it/MyPortal).
Una volta effettuata la registrazione aziende e lavoratori accedono a una propria “scrivania virtuale”: le aziende inseriscono i loro annunci di lavoro con una procedura semplificata attraverso la compilazione on line di un apposito modulo in cui vanno specificate le proprie esigenze (profili lavorativi richiesti, tipo di attività, durata dell’impiego, ecc.), mentre gli aspiranti lavoratori visualizzano gli annunci delle aziende e possono candidarsi. 
L'annuncio di lavoro sarà visibile sulla propria scrivania di chi cerca lavoro per un certo periodo; dall’altra parte le aziende possono consultare lalista delle candidature ricevute per ogni annuncio inserito tramite un apposito link. Una procedura, dunque, molto semplice e snella, alla portata di tutti. /G.Ma

Parma, 9 aprile 2020. In questo periodo di emergenza sanitaria il settore agricolo del nostro territorio, come tutta la filiera agroalimentare, compresa la logistica e la distribuzione, sta rispondendo in maniera egregia alle richieste di prodotti alimentari della popolazione.

Le conseguenze negative dell’emergenza però si stanno ripercuotendo anche sullo stesso comparto agricolo. Il problema più urgente, ad oggi, riguarda la mancanza di manodopera causata in particolare dal blocco dei flussi di lavoratori da paesi stranieri. 

In Italia 400 mila lavoratori dell’ambito agricolo, pari a circa il 35% del totale, sono stranieri. Si stima che nelle prossime settimane possano arrivare a mancare 250 mila unità lavorative. In particolare molti operatori stagionali hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine e quelli che sono disponibili a venire non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Se sommiamo a questo dato il numero delle persone malate, in quarantena e purtroppo i decessi, i dati non sono incoraggianti.

Per rendere più capillare l’incontro tra domanda e offerta di manodopera a livello locale, l’Amministrazione Comunale di Parma, coadiuvata dal consigliere incaricato alle Politiche agricole Sebastiano Pizzigalli, sta divulgando i canali di intermediazione delle associazioni di categoria del settore agricolo, a soggetti che si occupano di persone che attualmente non lavorano.
In particolare si coinvolgeranno il settore Sociale del Comune, l’Agenzia regionale per l'Impiego e i poli territoriali che attualmente intercettano molte persone che hanno perso il lavoro.
Questi soggetti potranno anche individuare persone già inserite in percorsi formativi in ambito agricolo. Inoltre, se le aziende agricole e le associazioni di categoria lo richiederanno, ci sarà la possibilità di preparare in tempi molto rapidi, con pacchetti di formazione a distanza ad hoc, le persone eventualmente individuate. Il tutto in maniera gratuita grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo.

Nel nostro territorio il settore che potrebbe risentire più di altri è quello del pomodoro: la stagione dei trapianti è in fase iniziale e la coltivazione richiede un importante utilizzo di manodopera.
Il contratto tipo a cui fare riferimento è il “Contratto provinciale di lavoro della categoria Operai Agricoli” firmato in data 17 maggio 2017 a seguito dell’accordo tra Unione Agricoltori, CIA, Coldiretti e CGIL, CISL, UIL.
Anche altre categorie sempre legate al comparto agricolo e di trasformazione dei prodotti che fanno riferimento ad altre tipologie di contratti, potrebbero risentire delle stesse problematiche in maniera significativa.
Per questo, ancora una volta, Parma ha deciso di fare squadra: sulla pagina istituzionale del Comune di Parma si possono trovare i canali di intermediazione delle organizzazioni di riferimento.

Elenco recapiti Associazioni di categoria del settore Agricolo

CIA PARMA : inviare il CV alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI PARMA : utilizzare la piattaforma AgriJob al seguente link lhttp://www.confagricoltura.it/ita/agrijob_elenco.php
COLDIRETTI PARMA : inviare il CV alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CONFCOOPERATIVE PARMA: inviare il proprio CV alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LEGACOOP PARMA: inviare il proprio CV alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

 

Venerdì, 03 Aprile 2020 18:41

Morris, primo segnale positivo

La lunga e complicata vicenda di Morris S.p.A. e della sua messa in liquidazione volontaria, che vede coinvolti 107 lavoratori nello stabilimento di Parma, registra oggi, dopo quasi due mesi, un primo segnale positivo.

È stata infatti avviata, come comunicano le segreterie di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL di Parma unitamente alle RSU aziendali, la produzione di gel igienizzante per le mani, prodotto particolarmente necessario al mercato a causa del Coronavirus.

Marianna, Roberta, Fabrizio e Angelica, lavoratori e RSU di Morris, si mostrano molto soddisfatti per questa "efficace riconversione di parte delle linee di produzione, che permette di offrire un contributo concreto alla collettività in un momento di emergenza. Il gel disinfettante è oggi un prodotto di prima necessità e spesso carente presso farmacie e grande distribuzione".

"Una parte della produzione del gel igienizzante - aggiungono - verrà devoluta in beneficienza a strutture ospedaliere e affini che, come è risaputo, oggi più che mai necessitano di supporto per permettere di mettere in sicurezza operatori e lavoratori come noi".

Una trattativa, quella per ridare un futuro alla Morris, che non si è mai fermata anche in questi momenti di difficoltà, e che ad oggi vede la firma della cassa intergazione straordinaria oltre che la stipula dell'accordo sulle politiche attive dell'Emilia Romagna.

"La situazione rimane ancora molto delicata - commentano Davide Doninotti (FILCTEM CGIL Parma), Germano Giraud (FEMCA CISL) e Sarah Leonelli (UILTEC UIL). "Stiamo lavorando con tutti i mezzi disponibili in un confronto continuo con l'attuale rappresentanza aziendale al fine di trovare una soluzione che possa garantire la continuità produttiva, perciò non abbassiamo la guardia e andiamo avanti nella ricerca di una soluzione che possa essere positiva per rilanciare il marchio Morris e i suoi lavoratori".

Assemblee in video conferenze con più di 100 lavoratori collegati e continui confronti e riunioni fino a tarda notte con RSU e lavoratori proseguiranno nei prossimi giorni per non lasciare soli queste donne e questi uomini che, anche in un momento personale delicato per la loro situazione occupazionale e difficile per la comunità tutta, hanno saputo trovare la forza di alzare la testa e mettere in campo, in una riconversione lampo, un progetto che funziona perfettamente. Questa svolta dimostra una volta di più ciò che le organizzazioni sindacali affermano fin dall'inizio di questa vertenza, ovvero che in Morris vi sono competenze, professionalità e volontà, un patrimonio che non può essere disperso.

 

Pubblicato su www.cgilparma.it il 3 Aprile 2020

L’accordo conferma l’impegno del Gruppo per un approccio socialmente responsabile alle relazioni industriali con nuove assunzioni e investimenti aggiuntivi nel Mezzogiorno

- 2.600 nuove assunzioni

- 800 dipendenti riqualificati in nuovi ruoli tramite formazione e attività di re-skilling

- 5.200 uscite attraverso pensionamenti anticipati volontari

Ulteriori miglioramenti all'offerta di welfare e all'equilibrio tra vita professionale e lavorativa per tutti i dipendenti

Con la conclusione degli accordi in Austria, Germania e Italia sono stati raggiunti i target di Team23 in termini di ricadute sul personale.

UniCredit e i Sindacati italiani hanno raggiunto oggi un accordo relativo all’implementazione del piano strategico "Team 23" in Italia.

Nei prossimi quattro anni, a 5.200 dipendenti sarà offerto un piano di prepensionamenti volontari con accesso al Fondo di Solidarietà di settore. In linea con lo sviluppo dell’offerta multicanale della banca, altri 800 dipendenti saranno riqualificati e adibiti a nuovi ruoli professionali.

Con l’accordo il Gruppo si impegna ad assumere 2.600 persone nei prossimi quattro anni per garantire un positivo turnover generazionale e un aumento delle competenze digitali della forza lavoro. Inoltre, 900 apprendistati saranno confermati in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
UniCredit sta anche investendo nel rafforzamento e nella creazione di due Poli nel Sud Italia (Sicilia e Campania) per l’accentramento di attività di back office e di gestione della clientela.

Il Gruppo amplierà ulteriormente la sua offerta di Welfare e investirà in iniziative per migliorare il Work Life Balance dei propri dipendenti attraverso ad esempio l'introduzione di un congedo di paternità retribuito di 10 giorni e l’aumento progressivo dell’importo del buono pasto.

Il contributo al fondo pensione aumenterà al 4% per gli apprendisti durante i primi tre anni di lavoro. Inoltre, le attuali polizze assicurative sulla salute e sulla vita vengono confermate in modo strutturale. E’ stata inoltre introdotta una nuova copertura assicurativa in caso di premorienza per proteggere i dipendenti che hanno sottoscritto un mutuo.

Il Gruppo ha infine concordato un premio collettivo di produttività annuale (€ 1.430 a Conto Welfare ovvero € 880 in forma monetaria), con un aumento medio del 10% su base annua, riconoscendo in tal modo il contributo dei dipendenti italiani alla produttività e alla redditività del Gruppo nel 2019.

Con l'accordo siglato oggi, i negoziati con i sindacati relativi al Piano Team 23 sono stati completati, in modo positivo e socialmente responsabile. Ciò contribuisce a rafforzare la competitività, la produttività e la redditività del Gruppo, a beneficio di tutti gli stakeholder.

Coronavirus. Dalla Regione bando straordinario in tempi record per medici e infermieri: se idonei saranno assunti subito e destinati a Parma e Piacenza. Bonaccini: "Da loro professionalità e abnegazione straordinarie, un monito per tutti noi a rispettare regole e misure restrittive. Dobbiamo farlo anche per loro"

Un bando inedito rivolto a tutti i professionisti idonei anche pensionati e stranieri. Le procedure online sui siti delle Aziende Usl di Parma e Piacenza e l'azienda ospedaliero-universitaria di Parma. L'assunzione dopo un colloquio col direttore della struttura di assegnazione e immissione in servizio immediata. (Bando in allegato scaricabile in pdf)

Bologna 21 marzo 2020 -  – Da oggi è aperto il bando straordinario della Regione Emilia-Romagna per reclutare medici e infermieri da destinare subito a Parma e Piacenza, le province più colpite dall’emergenza Coronavirus. La procedura d’urgenza è rivolta sia a professionisti attualmente dipendenti del sistema sanitario nazionale - in questo caso l’incarico è subordinato all’assenso del datore di lavoro - o di altre strutture pubbliche o private, sia a professionisti in cerca d’impiego o a specializzandi.

E per non mettere in difficoltà zone già estremamente provate dall’emergenza virus, dal bando sono escluse, oltre ovviamente alle candidature presentate da chi è già impiegato in strutture sanitarie, Case residenze anziani (Cra) e strutture residenziali per disabili (Cssr) dell’Emilia-Romagna, oltre a quelle provenienti da Lombardia e Veneto.

“Tutti coloro che operano nel sistema sanitario stanno facendo un lavoro straordinario, la loro forza e professionalità è sempre di più la base nella sfida per fermare la diffusione della pandemia- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nel pomeriggio sarà a Piacenza per l’apertura di un ospedale da campo-. In tempi record, abbiamo quindi adottato un bando inedito per rafforzare e sostenere la nostra sanità nelle zone più colpite, sottoposte ogni giorno a una fatica immane. Lo spirito di abnegazione che viene da medici, infermieri, operatori, così come da medici di famiglia, farmacisti, tutte le professioni sanitarie e dalla protezione civile, ci rende orgogliosi. Allo stesso tempo rappresenta un monito perché ognuno di noi, fuori, rispetti in maniera rigorosa le misure restrittive, a partire dallo stare in casa: dobbiamo farlo anche per loro”.

In particolare, si cercano medici laureati e abilitati all’esercizio della professione con priorità per gli specialisti, gli specializzandi e chi possa documentare qualificate esperienze nelle seguenti discipline: Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Medicina Interna, Geriatria, Igiene Pubblica e infermieri in possesso di un titolo di studio abilitante all’esercizio della professione con priorità per chi possa documentare qualificate esperienze nell’ambito delle Terapie Intensive. Possono partecipare anche i cittadini di paesi dell’Unione Europea come anche i cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso di un regolare permesso di soggiorno in corso di validità. Così come medici e infermieri in pensione.
Il rapporto di lavoro sarà autonomo occasionale, libero-professionale o di collaborazione coordinata e continuativa sulla base della durata e dell’impegno orario che sarà garantito dal candidato.

Come candidarsi
I candidati interessati dovranno presentare la propria candidatura secondo le seguenti modalità::
> AZIENDA USL DI PIACENZA - collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito web aziendale: www.ausl.pc.it  - Sezione “Assunzioni e Collaborazioni” – “Proposte di Collaborazione” - “RAPPORTI DI LAVORO AUTONOMO” – “Avvisi di indizione di procedure comparative IN CORSO” - e cliccando sulla sezione evidenziata in azzurro. Il modulo di candidatura dovrà essere compilato in ogni sua parte e dovrà essere allegato un curriculum vitae in formato europeo aggiornato, e una copia di valido documento d’identità. Per informazioni rivolgersi all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
> AZIENDA USL DI PARMA -collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito web aziendale www.ausl.pr.it – Amministrazione Trasparente – Concorsi avvisi attivi. Il modulo di candidatura e la documentazione ad esso allegata in formato pdf, deve essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
> AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI PARMA - collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito sul sito web aziendale: www.ao.pr.it – Sezione “Lavoro” – “Selezioni e concorsi” – “Procedure comparative per collaborazioni ed incarichi”. Il modulo di candidatura e la documentazione ad esso allegata in formato pdf, deve essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tutti i candidati dovranno allegare alla domanda un curriculum vitae aggiornato in formato europeo.

Le Aziende acquisiranno quotidianamente le candidature e contatteranno i professionisti telefonicamente per avviare le pratiche di lavoro. L’immissione in ruolo, che dovrà avvenire nel più breve tempo possibile, sarà preceduta da un colloquio conoscitivo/orientativo con il Direttore della struttura complessa di assegnazione.

La durata dell’incarico e l’impegno orario verranno concordate tra l’Azienda e il professionista a seconda della disponibilità manifestata e del perdurare delle necessità sanitarie ed assistenziali. /BB

(PH. repertorio di Francesca Bocchia Parma per Gazzetta dell'Emilia)

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Il mondo sta cambiando radicalmente nel pieno dell’emergenza sanitaria. Vengono prese decisioni complesse per tutelare e riorganizzare sia la forza lavoro sia le nostre comunità; nel contempo, si procede con le attività lavorative, gestendo le criticità e continuando ad operare in un mutato contesto globale. I lavoratori iniziano concretamente a svolgere le loro attività da remoto, come misura per contenere la diffusione del virus, e, malgrado la maggior parte delle aziende siano ancora impreparate, il “lavoro agile” pare volersi imporre. Si farà sempre più ricorso agli strumenti per i meeting virtuali, per poter interagire in una nuova modalità e condividere aggiornamenti in tempo reale: l'efficienza dei lavoratori migliorerà e permetterà alle imprese di ridurre i costi oltre che l’impatto ambientale.

Secondo Mal’Aria 2019- il rapporto annuale sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane- nel 2018, in ben 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono; si contano più decessi in rapporto alla popolazione (nel 2015, pari a più di 60.600), con la Pianura Padana che risulta l’area più inquinata d’Europa.
Grazie anche al telelavoro, è possibile ridurre la quantità delle ore di pendolarismo e, dunque, minor congestione del traffico, diminuzione del numero di incidenti, meno fattori inquinanti ed una conseguente migliore qualità dell’aria.

Da qualsiasi luogo i dipendenti potranno lavorare come se fossero seduti davanti ai loro computer in ufficio. Il telelavoro non ridurrà solamente le emissioni nocive, ma garantirà una migliore organizzazione della vita familiare. Infatti, conciliare la vita familiare e quella lavorativa in Italia è operazione complessa, soprattutto per le donne. Secondo i dati Istat, infatti, chi ne ha possibilità, sceglie soluzioni come il part time orizzontale per poter conciliare maternità e lavoro. Ma sono ancora molte le lavoratrici che non possono ricorrere a contratti di lavoro a tempo parziale, così come altrettanto numerose sono le neo-mamme che non rientrano più al lavoro dopo la maternità. L’Italia non è, ancora oggi, un “paese per mamme”, che, spesso, necessitano del supporto di nonni e familiari durante il periodo del reinserimento lavorativo.

Nonostante sia in vigore il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 70, regolamento recante la disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 4, comma 3, della L. 16 giugno 1998, n. 1910, ad oggi pochi enti ne stanno facendo ricorso. A differenza che nel privato, nella Pubblica Amministrazione c’è ancora tanta strada da percorrere. E’ necessario un cambio di mentalità per sfatare il pregiudizio che il lavoro svolto da casa non sia produttivo.

Al netto dei decreti emergenziali succedutisi in questo infausto periodo, che richiamano all’utilizzo del lavoro agile, abbiamo bisogno di un’Italia moderna, al passo con le migliori realtà europee e mondiali.

Parma, 20.03.2020

Paolo Denni
Matteo Impagnatiello
Ugl Parma

Aumentano le adesioni all'iniziativa proposta dall'Assessorato alle Attività Produttive e Commercio del Comune di Parma di creare un elenco delle attività commerciali che effettuano consegna delle proprie merci al domicilio dei clienti.

L'iniziativa, partita la settimana scorsa con la pubblicazione nel portale del Comune www.comune.parma.it della lista di alcuni esercizi del mondo della ristorazione disponibili ad effettuare un servizio di delivery gratuito, è stata molto apprezzato sia dai cittadini che dagli esercenti parmigiani.

In pochi giorni l'elenco è più che quadruplicato e stanno aderendo all'iniziativa non solo le attività che si occupano della vendita di prodotti alimentari ma anche atri esercizi commerciali come librerie, profumerie, negozi di oggettistica e di rivendita cibo e accessori per animali e affini.

Ad oggi le attività che offrono servizio di consegna a casa sono suddivise (e pubblicate sul portale del Comune di Parma) in tre categorie:

• Ristoranti, Pizzerie, Bar, Gelaterie, Pasticcerie
• Gastronomie, Forni, Negozi alimentari (frutta e verdura, macellerie)
• Vendita di prodotti non alimentari

"L'iniziativa permette di creare un circolo virtuoso in grado di aiutare sia i cittadini che per far fronte all'emergenza COVID-19 si trovano a dover limitare i propri spostamenti, sia le attività commerciali che trovano un'alternativa allo chiusura delle propria attività al pubblico in ottemperanza al DPCM dello scorso 11 marzo" – sottolinea l'Assessore Cristiano Casa.

Ricordiamo che gli esercenti che vogliono segnalare la propria disponibilità a fornire servizio di delivery potranno farlo inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed indicando il nome dell'attività, il recapito telefonico e la categoria merceologica.

A seguire la lista delle attività che ad oggi hanno aderito al progetto:

 

Ristoranti, Pizzerie, Bar, Gelaterie, Pasticcerie

Agriturismo Santa Felicita: 0521 494950;

Bastian Contrario - pub specializzato in birra artigianale: 3478113440; 

Cantina Canistracci: 0521 1472266 - 351 9724961;

L'Acquolina D'Azeglio: 0521 289581;

Peter Pan wine bar: 0521 289407 - 329 7425773;

Gelateria al Polo: 331 7881722;

Gelateria Floridita: 0521 253604;

Gelateria Harnold's: 0521 290794;

Gelateria Millevoglie: 0521 258716;

La Cornetteria: 0521 573126;

Adamo Pizzeria: 0521 939146;

C'è pizza per te 3 - pizzeria: 0521 290334 - 349 2993128;

I due gatti - pizzeria: 0521 238901;

Pizza e cuore: 0521 481412;

Pizza Fantasy: 0521 257373 - 366 3487722;

Pizzeria da Luca: 0521 780878;

Pizzeria Da Simone: 0521 1912181;

Pizzeria il Profeta: 0521 282899;

Pizzeria Reale: 0521 522951;

Antica Osteria Tre Ville: 0521 272524;

Artai - osteria parmigiana: 0521 572077 - 370 3286861;

Ceci Pasta & Shake: 0521 1510620;

Corale Verdi: 0521 237912;

Corrieri: 0521 234426;

Curcuma e mango - cucina indiana: 0521 271214;

Gallo d'oro: 0521 208846;

I Love Pesce: 0521 1999008;

I Tri Siochet: 0521 968870;

Il Bocconcino: 0521 674273;

La Maison di Gourmet: 0521 645310; 

Meet Hamburger Gourmet: 0521 1713812;

Osteria dei Servi: 0521 231211 - 331 5253463;

Osteria del Teatro: 0521 208455 - 345 4675950;

Osteria I Tre Porcellini: 0521 957652;

Perlage ristorante: 0521 781137;

Qualunquemente Mangi: 0521 1747735;

Ristorante pesce Sea&no: 0521 181380;

Ristorante Pizzeria Il Mito: 320 7877364;

Ritual Ristorante Messicano & Steakhouse: 0521 929715;

T bone station: 800 969826;

Totò e Peppino (ristorante e pizzeria): 0521 673149;


Gastronomie, Forni, Negozi alimentari

Alimentari Marchesi: 0521 963904;

Bacovia Alimentari: 0521 1651118;

Caseificio Ugolotti: 0521 486769 - 338 3947894;

Cioccotèca di Tentazioni s.r.l.s. a socio unico: 349 9823464;

Dolceria Zanlari: 0521 988949;

Drogheria di una volta: 347 8948692;

La Bottega di Vicofertile - Minimarcket - salumeria - frutta e verdura - gastronomia pronta: 338 3279770;

La cantina della carne: 0521 289567;

La Cantina di Fausto: 3280541156;

Macelleria entrecote: 0521 1627130; 

Nautilus Sea Food: 0521246511;

Ortofrutta Molinetto: 0521 985213 - 333 5394777;

Pastificio Michele: 342 8005394;

Salumeria macelleria Nadotti: 0521 243258;

Somyfruit: 320 8118831 - 0521 1650721;

Verosapore - la bottega del contadino: 340 6851559;

Food Delivery: www.nutribees.com;

Caseificio Ugolotti: 0521 486769 - 338 3947894;

Bottega e Cucina - Gastronomia Parmigiana: 0521 714236 - 349 8016405;

Da Giovanni: 0521 483030;

Festa di rapa - gastronomia vegetariana e vegana: 0521 1402018;

Gastro bar Sapori di Casa: 349 2416548;

Gastro Bar sapori di casa gastronomia: 349 2416548 - 347 9928556;

Gastronomia Orlandini: 0521 1759510;

Humus Bio Bakery Bistrot: 0521 992303;

La Prosciutteria: 0521 234188;

La Rocca di Romani: 0521 244381;

La Salumeria Verdi: 0521 208100;

La San Leo srl - gastronomia, salumi e pasta fresca: 0521 1551753;

Officina Gastronomica: 0521 967327;

Salumeria garibaldi - gastronomia parmigiana: 0521 235606;

Salumeria Gastronomia Poletti: 0521 487746;

Tuttisapori di Parma - Gastronomia: 0521 966093;

Pane & co (chiusi il sabato pomeriggio): 0521 258659;

Panetteria Anna: 0521 239038;

Panificio Centrale: 0521284318;

Torrefazione Pelco: 340 3454095;

 

Vendita di prodotti non alimentari

Natura Selvaggia B.A.R.F. & non solo: Cibo e Accessori per animali domestici - 320 0325499;

Dog Stories Petshop: Cibo e Accessori per animali domestici - 0521 710988;

Eco Store: Consumabili per la stampa - 0521 236811;

Nadalini Gian Franco & C.: Cosmetici e prodotti igiene personale - 347 5934472;

Libreria Medico Scientifica: Libreria - 0521 234593;

My Euro Island: Oggettistica - 349 6421946;

Bocchi centro tv elettrodomestici: Riparazioni e vendita con consegna ed installazione a domicilio di grandi e piccoli elettrodomestici - 338 9867898;

Massimo Miani, Presidente Nazionale della categoria:“Dalla relazione tecnica del decreto emerge la marginalizzazione delle centinaia di migliaia di lavoratori ordinistici”

Roma, 18 marzo 2020 – Dalla lettura della Relazione Tecnica che accompagna i 127 articoli del Decreto “Cura Italia” emerge che i 25 miliardi aggiuntivi di titoli di Stato, di cui viene autorizzata l’emissione, andranno a finanziare interventi che impattano sull’indebitamento 2020 per 3,2 miliardi euro, a fronte di misure di potenziamento del Servizio sanitario Nazionale;10,3 miliardi di euro, a fronte di misure di sostegno al lavoro; 5,1 miliardi, a fronte di misure di sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario; 2,3 miliardi, a fronte di misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese.
La parte restante è dedicata ad altre misure, tra cui i tanto discussi 500 milioni per il settore aereo, ma sostanzialmente riconducibili alla partita Alitalia. Dei 10,3 miliardi di misure a sostegno del lavoro: circa 7 sono relativi a misure fruibili solo da lavoratori dipendenti; circa 3 anche da lavoratori autonomi.

Sono i numeri messi in fila dal Consiglio nazionale dei commercialisti, dai quali emerge, secondo il presidente nazionale della categoria, Massimo Miani “una significativa emarginazione delle centinaia di migliaia di liberi professionisti iscritti agli ordini professionali con proprie casse previdenziali, posto che per questi ultimi viene consentito soltanto di provare ad accedere, in concorrenza però con tutti gli altri lavoratori dipendenti e autonomi, al cosiddetto “reddito di ultima istanza” per il quale il decreto stanzia 300 milioni appena degli oltre 10 miliardi dedicati a questo comparto di misure”.

Dei 5,1 miliardi di misure di sostegno della liquidità 1,6 miliardi sono riconducibili al rifinanziamento del fondo centrale di garanzia per le PMI; 1,7 miliardi sono riconducibili alle misure per la moratoria fino al 30 settembre della restituzione dei prestiti delle PMI; 400 milioni riconducibili alle misure per la sospensione dei mutui prima casa.

Con specifico riguardo alla moratoria del rientro dei prestiti a favore delle PMI , la relazione tecnica stima in 219 miliardi l’importo complessivo dei prestiti che ne beneficerebbero: 97 miliardi di linee di credito in conto corrente (di cui 66 miliardi utilizzati); 60 miliardi di finanziamenti accordati per anticipi su fatture e altri titoli di credito (di cui 35 miliardi utilizzati); 29 miliardi per altri prestiti a breve termine; 33 miliardi di sospensione rate relative a mutui, leasing e altri prestiti a medio-lungo termine.
Dei 2,3 miliardi di misure fiscali: 982 milioni sono riconducibili al blocco della riscossione dei ruoli; 880 milioni sono riconducibili al bonus di 100 euro per i dipendenti con redditi fino a 40.000 euro che a marzo vanno regolarmente al lavoro; 356 milioni sono riconducibili al credito di imposta pari al 60% dell’affitto di marzo di negozi e botteghe per gli esercenti “chiusi” per decreto.

“Sul punto – commenta Miani - va sottolineato che la Relazione Tecnica conferma come nessun costo per lo Stato, in termini di indebitamento, hanno invece le sospensioni dei versamenti di IVA, ritenute e contributi in scadenza a marzo e aprile, disposte per i “piccoli” e per le attività economiche delle filiere “più esposte”. Ciò dipende dalla brevità della sospensione (tutti gli importi sospesi devono infatti essere versati entro l’anno, a partire già dal mese di maggio). L’adeguatezza delle misure di sostegno al lavoro – commenta il numero uno dei commercialisti - è ovviamente fuori discussione, specie per tutte quelle attività che sono state costrette a chiudere per decreto. Così come significative sono alcune delle misure di sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario”.

“Quello che non funziona – conclude Miani - è l’evidente marginalizzazione di centinaia di migliaia di liberi professionisti ordinistici, tra i quali sono numerosissimi i giovani con redditi già bassi nei periodi di normalità economica che rischiano davvero di ritrovarsi ultimi tra gli ultimi e peggio che dimenticati, in quanto qui non c’è alcuna dimenticanza, ma scelte precise.Così come salta all’occhio l’assoluta assenza di misure straordinarie di effettiva riduzione del cuneo fiscale a carico del datore di lavoro: una scelta che, messa a fianco di quella opposta compiuta sul versante del potenziamento delle misure di cassa integrazione, rischia di trasformare il Decreto Cura Italia in un enorme spinta psicologica a ricorrere il prima possibile e il più possibile alla cassa integrazione anche per quei datori di lavoro che, con un mix di misure più accorto e bilanciato, potrebbero fare nelle prossime nove settimane scelte diverse”.

In allegato il Documento del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti " Le novità del decreto sull'emergenza da Covid-19 (D.L.n.18/2020 c.d. Cura Italia)

È possibile aumentare la soddisfazione dei giovani lavoratori?  Per le aziende e i dipendenti arriva Goals for Good, un percorso a tappe per i lavoratori tra i 18 e i 30 anni.

«Aiutiamo i lavoratori tra i 18 e i 30 anni a raggiungere il loro benessere: con sé stessi, con la comunità in cui vivono e lavorano e con l’ambiente. Goals for Good fornisce alle aziende gli strumenti per aumentare benessere e produttività dei propri dipendenti e ai singoli lavoratori le strategie per centrare obiettivi personali e professionali» spiega Barbara Grazzini di InEuropa, società italiana esperta in progetti internazionali, focalizzati su educazione e formazione. «Non solo formazione tecnica o sulle soft skills, le aziende possono investire anche sul benessere dei loro dipendenti. Goals for Good è uno strumento coerente con i principi della responsabilità sociale d’impresa, a cui le aziende sono sempre più chiamate»

Chi è InEuropa

InEuropa è una società di servizi fondata da Barbara Grazzini e Andrea Pignatti, che da oltre 20 anni si occupano di tematiche comunitarie per supportare enti pubblici, privati e associazioni nell’accesso alle opportunità europee.

L’obiettivo è sensibilizzare gli enti pubblici e privati sulle politiche e sui programmi dell’Unione Europea, elaborare progetti a livello locale, nazionale e internazionale e supportare tecnicamente chiunque sia interessato ad accedere alle opportunità comunitarie.

Le aree di lavoro riguardano: cultura, educazione e formazione, lavoro, politiche sociali, ricerca e innovazione, sanità, sostenibilità, scuola e giovani, turismo.

Goals For Good: una soluzione possibile

Da un’indagine Istat del 2019 emerge che una delle principali cause della crescente insoddisfazione giovanile è da ricercare nei modelli consumistici veicolati da pubblicità e social media: la felicità è identificata con denaro, bellezza e status sociale.

Il Professor Stefano Bartolini, docente di Economia della Felicità all’Università di Siena, tra i consulenti scientifici di Goals for Good, spiega che di fronte a questi dati “è necessario puntare sul progresso della qualità della vita, proprio come intende fare Goals for Good”.

Per i lavoratori, il senso di insoddisfazione spesso tocca l’ambito lavorativo. Secondo un’indagine condotta da Edenred – Ipsos (2016) sulla qualità del lavoro risulta che:

-in Italia solo il 60% dei i lavoratori che si recano in ufficio, in negozio o in fabbrica è “felice”, contro una media del 67% negli altri 15 paesi oggetto dell’indagine,
-solo il 51% ha fiducia sul proprio futuro professionale.

«Goals for Good può aiutare le persone a avere un atteggiamento più equilibrato verso il lavoro, bilanciando vita lavorativa e extra – lavorativa e far capire che la felicità non dipende solo dalla ricchezza – spiega Bartolini -. I vantaggi per le aziende sono molti: gli studi dimostrano che persone più felici ed equilibrate sono più produttive, cooperative e puntuali».

Il percorso verso il benessere

Goals for Good individua i “5 percorsi verso il benessere”:

-coltivare relazioni sociali,
-dare il proprio contributo alla comunità,
-praticare attività fisica,
-apprendere nuove cose,
-riflettere su ciò che ci fa stare bene.

Goals for Good fornisce le strategie concrete per introdurre miglioramenti nella propria vita, realizzati attraverso evidenze scientifiche su ciò che rende davvero felice un individuo.

Le attività possono essere organizzate in maniera autonoma o per piccoli gruppi e sono divise in 4 workshop da un’ora ciascuno. I partecipanti di tali sessioni avranno modo di:

-mettere in discussione le tradizionali nozioni di successo,
-dare senso e motivazione a ciò che fanno, considerando l’effetto dei propri obiettivi al di là di sé stessi,
-migliorare la determinazione e utilizzare i propri punti di forza per raggiungere i propri obiettivi.

Il ruolo delle aziende

200 lavoratori italiani hanno sperimentato Goals for Good e sono riusciti a dedicare più tempo a famiglia, amici, sport, salute e nuovi obiettivi di studio e lavoro:

-il 93% dei partecipanti ha dichiarato che il percorso è in grado di generare stimoli e riflessioni,
-il 71% lo ha trovato utile,
-il 73% lo consiglierebbe a un amico.

Fondamentale è il ruolo delle aziende: “Goals for Good” mette a disposizione gratuitamente i materiali per responsabili e lavoratori del settore HR e agenzie del lavoro e formazione. Sul sito è possibile scaricare il Toolkit per le aziende, ossia tutti gli strumenti necessari per organizzare i workshop Goals for Good con i giovani lavoratori come parte della formazione aziendale. Il toolkit comprende tutto il materiale necessario per ciascuno dei 4 moduli di apprendimento.

(Di Coopservice 4 Dicembre 2019)

Ancora risuonano gli echi di una maestosa inaugurazione di Parma Capitale Italiana della Cultura. Le immagini trasmesse in diretta della tre giorni di inaugurazione, culminata con la vista del Presidente Sergio Mattarella al Teatro Regio, sembrano un ricordo d'altri tempi dopo solo 21 giorni di isolamento da coronavirus.

Di redazione Parma 14 marzo 2020 - Tra l'inno di Mameli e il Nabucco, tra i discorsi delle autorità locali e nazionali e il video promozionale che da lì a poco avrebbe inondando le reti televisive, gennaio 2020 stava lanciando Parma nell'olimpo degli itinerari turistici. Da ogni parte della penisola e diversi paesi europei le prenotazioni correvano sul filo dei telefoni, seguite dalle conferme. In tanti erano ai blocchi di partenza, pronti a scattare per raccogliere i frutti di tanta meticolosa preparazione. Tra costoro c'erano anche le Guide Turistiche. A fine febbraio, anziché cinesi e coreani a sbarcare in Italia è stato un avamposto di coronavirus, coltivato a Wuhan e esportato nella vicina Corea e poi planato nel nord Italia dove si è radicato.
 
Tutti, chi più e chi meno, ne faranno le spese. I meno sfortunati potranno accedere agli ammortizzatori sociali, ma molti altri, il popolo delle partite iva, invece non sa come potrà tirare a campare.
 
Tra le partite iva, ci sono appunto le Guide Turistiche, quei professionisti che vediamo attorniati da stuoli di persone davanti e dentro i monumenti, i teatri e i musei, piuttosto che nei caseifici o nei prosciuttifici della food valley.
 
Professionisti, autonomi, madri e padri di famiglia, che a fine febbraio non hanno potuto iniziare a raccogliere i loro prodotti, pazientemente seminati nei mesi precedenti: come in tempi di carestia, tutto è andato perso. Un lungo e oneroso periodo di preparazione si è volatilizzato.
 
Per meglio comprendere la situazione, valida per Parma ma estendibile a tutta l'Italia, abbiamo chiesto la testimonianza di una di queste professioniste. Elisabetta Rastelli, guida turistica abilitata dal 2003 su Parma e provincia e in seguito, per legge, su tutta l'Emilia Romagna, ha accolto di aprirsi a noi anche nella speranza di riuscire a sensibilizzare gli organi di governo locali e nazionale sulle loro difficoltà e aggiungiamo noi, in rappresentanza del popolo delle partire iva.
 
"Opero prevalentemente - commenta Elisabetta Rastelli, su Parma e Provincia e in qualche circostanza anche a Piacenza e Modena. Per raccontare quello che è successo a me e alla maggior parte delle guide abilitate con partita iva, che hanno i loro siti e si fanno conoscere come professioniste, parto da Gennaio con l'inaugurazione di Parma2020, con annesso tutto il materiale di divulgazione prodotto per Parma Capitale Italiana della Cultura, stava uscendo sul territorio nazionale, europeo e extraeuropeo. Per noi era già iniziato un grande lavoro di orientamento, verso quella gran massa di privati ma soprattutto organizzazioni di ogni genere che proprio alle guide si rivolgono per studiare e programmare gli itinerari. Un lavoro enorme, gratuito che le guide svolgono per dare indicazioni affidabili. Gli organizzatori del tour, prima di proporre il pacchetto, si informano dalle guide del luogo e a loro si affidano. Le guide quindi orientano, con mail, telefonate e quant'altro, su quello che possono essere le più soddisfacenti mete per l'interlocutore, in ragione del tempo che destina alla visita, a quello che c'è aperto o chiuso in quelle determinate date prescelte e in coerenza con quelli che sono gli interessi specifici esplicitati.
Abbiamo quindi iniziato a lavorare come in una sorta di backstage preparatorio a gennaio e finalmente, alla fine di febbraio, avremmo dovuto cominciare a lavorare a "pagamento"; vuol dire concretizzare i risultati del lavoro preparatorio e perciò accompagnare i gruppi in visita. Sono quelli i servizi regolarmente pagati. Quello che è avvenuto nell'ultimo week end di febbraio lo sapete tutti. Il lavoro vero e proprio, quello che avrebbe portato il compenso da lavoro di guida, non è mai iniziato.
Porto all'attenzione il mio caso di professionista con partita iva. Il lavoro mi sarebbe servito, oltre che per vivere, anche per pagarmi gli ultimi anni di contributi inps per avere un minimo di pensione. Ero già andata al patronato, che prevedendo un Parma2020 ricco di lavoro, mi dissero avrei potuto contribuire efficacemente al raggiungimento la quota minima di contributi per andare nei tempi dovuti in pensione. Questo è il lavoro di una guida, in sospeso, come tutte le partite iva. Noi, siamo quel tassello del turismo, spesso e forse volutamente, dimenticato".
 
Una testimonianza, una storia di vita che ne rappresenta altre e come altri lotterà per la propria dignità con l'orgoglio di non voler essere sopraffatti. Perché…"Andrà tutto bene"!

(LGC)

Di Coopservice  - Il prossimo decennio potrebbe segnare un ritorno al futuro. I millennial saranno ormai integrati nel mondo del lavoro che affronteranno con capacità, costanza e senza barriere. Non sarà difficile comunicare, non sarà complicato percorrere le distanze.

Ma cosa trainerà il mondo del lavoro? Capacità di innovazione, creatività e immaginazione.

I vettori principali: creatività e immaginazione
Un cambiamento già in corsa ma che tra pochi anni si concretizzerà: il pensiero razionale lascerà spazio a creatività e immaginazione, che diventeranno presto i principali vettori di valore economico e sociale.

Ma per far sì che ciò accada alle organizzazioni oggi è richiesto uno sforzo in più nel promuovere agilità, coraggio, empatia e altruismo.

“I leader aziendali di oggi stanno affrontando problemi competitivi complessi a breve termine, ma con l’avvicinarsi del 2020 devono imparare a guardare oltre la situazione odierna e comprendere a un livello più fondamentale cosa separerà i vincitori dai perdenti nel prossimo decennio”, afferma un articolo del BCG Henderson Institute, The New Logic of Competition.

Non si può negare che le nuove tecnologie tenderanno a sostituire il lavoro manuale e quindi la risorsa umana, tuttavia questa tendenza può solo dar vita a nuove figure professionali di alto valore. Nell’era dell’immaginazione l’innovazione è sicuramente una nuova occasione per l’industria e per le persone.

Sviluppo dell’immaginazione e dell’intelligenza sociale
È possibile immaginare un futuro in cui la tecnologia offra ancora più opportunità alle persone? Viste le premesse la risposta non può che essere affermativa. Sono proprio le persone a sentire l’esigenza di massimizzare il proprio potenziale personale e professionale per ricoprire ruoli sempre più strategici e difficili da automatizzare, lasciando all’automazione le procedure ripetitive.

Ci attende un futuro in cui in cui i compiti più ripetitivi saranno automatizzati mentre il lavoro più creativo e stimolante verrà affidato alle persone. Insomma, una nuova produttività a cui ambire è alle porte.

Come prepararsi all’era dell’immaginazione
La storia ci insegna che ogni grande cambiamento non avviene in modo semplice e lineare. Sarà complesso preparare al cambiamento le classi dirigenti e far comprendere che lo sviluppo dell’immaginazione e dell’intelligenza sociale sarà il driver del futuro.

Sarà compito delle nuove generazioni e della nuova forza lavoro rivendicare il nuovo paradigma.

Coopservice Way: come gestire il cambiamento
Il progetto Coopservice Way si prefigge l’obiettivo di creare e diffondere all’interno di tutte le funzioni aziendali uno stile – un “modo” Coopservice – di erogare, gestire e garantire un’elevata qualità dei servizi ai clienti attraverso l’interazione virtuosa tra il lavoro dell’uomo e l’utilizzo degli strumenti tecnologici più avanzati.

Nel mondo dei servizi, infatti, l’opera dell’uomo è ancora una componente fondamentale ed è quindi necessario stimolare la condivisione di modalità efficaci e positive e premiare la creatività e il pensiero innovativo.

(Di Coopservice 19 Novembre 2019)

Cosa prevedono gli esperti del settore HR per il 2020? Tra i trend HR che domineranno il 2020 emerge una sempre più diffusa consapevolezza dell’importanza di favorire relazioni distese e collaborative negli ambienti di lavoro. Un atteggiamento considerato pericoloso?

Di Coopservice 19 Febbraio 2020 - In un saggio pubblicato negli Stati Uniti nel 2009 dal titolo Elogio della Gentilezza, lo psicanalista Adam Phillips e la storica Barbara Taylor riabilitavano l’importanza di un valore sommesso e discreto, sinonimo di capacità di ascolto, accoglienza, generosità, altruismo. Il punto di partenza degli autori era una domanda: Perché oggi la gentilezza è così estranea al senso comune, fino ad essere considerata persino pericolosa? Eppure, riflettevano i due autori, fin dall’antichità i vantaggi della generosità sono stati divulgati da un considerevole numero di pensatori e Marco Aurelio, filosofo e imperatore, considerava la benevolenza “la più grande gioia dell’umanità”. Oggi invece, proseguivano, molte persone considerano la gentilezza nel migliore dei casi una perdita di tempo e si è addirittura diffusa la convinzione che “la generosità ci impedirà di avere successo nella vita”.

Altro che segno di debolezza….
I contesti più tipici in cui trova spazio questa concezione sono gli ambienti di lavoro. Nelle aziende, soprattutto in quelle che si configurano quali organizzazioni complesse, la gestione «gentile» da parte di chi ha ruoli apicali viene tradizionalmente vista come «un tratto di debolezza», una fragilità. Mentre sarebbero decisamente da preferire atteggiamenti improntati all’autoritarismo legittimato dalla posizione gerarchica.
Al contrario la cortesia nei rapporti interpersonali, la buona educazione, le buone maniere possono fare bene a noi e agli altri. Spiega Eugenio Borgna, psichiatra fenomenologo: “La gentilezza ci consente di allentare le continue difficoltà della vita, le nostre e quelle degli altri, di essere aperti agli stati d’animo e alla sensibilità altrui. La gentilezza è un fare e un rifare leggera la vita, ferita continuamente dalla indifferenza e dalla noncuranza, dall’egoismo e dalla idolatria del successo”.

La forza nascosta della gentilezza
Ecco allora spiegato il motivo per cui, spiega Cristina Milani, psicologa, consulente di impresa e autrice del libro “La forza nascosta della Gentilezza” (Sperling & Kupfer), proprio la gentilezza è una qualità che oggi le direzioni HR delle aziende tengono in sempre maggiore considerazione, per il contributo che fornisce al buon clima e alla produttività aziendale. In questo senso l’autrice parla “del potere dei piccoli gesti” che negli accadimenti della vita quotidiana come negli ambienti lavorativi “fanno stare bene noi e gli altri”. Dalla gentilezza, infatti, scaturiscono tante sensazioni positive: “Se tu sei gentile con le persone, loro si sentiranno appagate e coinvolte, stimolate per contraccambiare e offrirti il meglio”. Questo discorso si rafforza soprattutto se lo applichiamo ad un team di lavoro, dove dalla collaborazione e fiducia nascono i risultati migliori e più appaganti.

Il World Kindness Movement e la crescente attenzione delle aziende
Cristina Milani è anche la fondatrice della onlus svizzera Gentletude e vicepresidente del World Kindness Movement (WKM), un movimento internazionale che si propone “di ispirare gli individui verso una maggiore gentilezza e di collegare le nazioni del mondo per creare un mondo più gentile”. Grazie al WKM, dal 2009 il 13 novembre di ogni anno viene organizzata la giornata mondiale della gentilezza, una ricorrenza nata per coordinare le iniziative sviluppate in diverse parti del pianeta, ma soprattutto per divulgare il valore della ‘Kindness’.
Negli ultimi anni sul tema è cresciuta esponenzialmente l’attenzione del mondo del business e del lavoro: “Oggi la gentilezza non è solo buona educazione – spiega Paolo Iacci, presidente di Eca Italia, docente di all’Università Statale di Milano e presidente nazionale di AIDP Promotion (Associazione per la Direzione del Personale) – ma rientra nelle strategie marketing delle aziende e fra le soft skills personali che aiutano a fare carriera”. D’altra parte, ricorda il presidente dell’Associazione direttori risorse umane Paolo Citterio, “ricordiamoci che nelle organizzazioni oggi si viene valutati ogni giorno a 360 gradi da superiori, sottoposti e colleghi”. La cortesia nei rapporti con i colleghi dunque, tra l’altro, conviene alla propria crescita professionale.

Il valore dei fattori emozionali nella gestione aziendale
La gentilezza è ormai considerata a buon diritto fra i più importanti principi di management da applicare sistematicamente alla gestione delle aziende. È questa una consapevolezza certificata ad esempio negli ultimi rapporti annuali ‘HR Trends & Salary Survey’ di Randstad, la multinazionale olandese leader nella ricerca, nella selezione e nella formazione delle risorse umane. Nel rapporto 2019 l’importanza di un atteggiamento “gentile” nel creare e mantenere un ambiente di lavoro “piacevole” è al primo posto dei suggerimenti espressi da 169 Ceo e Responsabili Risorse Umane di aziende internazionali per favorire la crescita del capitale umano.

“Introdurla nell’ambiente di lavoro può sembrare fuori luogo, perché si pensa che qui le emozioni non abbiano spazio, pena l’esclusione dal mercato – conclude Cristina Milani di Gentletude – , invece la si dovrebbe pensare come parte integrante del contesto con il quale le imprese si relazionano per crescere”. Ecco che allora la gentilezza diventa un elemento davvero strategico per l’azienda perché impatta positivamente nell’universo delle relazioni in cui è inserita: si traduce infatti in una maggiore attenzione per le parti che la costituiscono, per l’ambiente nel quale s’inserisce, per il pubblico al quale si rivolge.

Non facciamo confusione: l’enoturismo e il turismo gastronomico sono patrimonio culturale di competenza delle Guide Turistiche abilitate. È con qualche perplessità che apprendiamo dalla stampa locale, della nascita di una “nuova” figura di operatore turistico: la guida gastronomica.

“Per chi come molti dei nostri soci opera nel turismo da anni – afferma la Presidente delle Guide Turistiche Federagit, Giulia Marinelli - non c’è proprio nulla di nuovo, alcuni dei nostri associati hanno iniziato ad occuparsi di turismo enogastronomico oltre trent’anni fa, in quanto l’illustrazione del patrimonio produttivo è di competenza delle guide turistiche, (Legge regionale 4/2000), anche perché una guida turistica può fornire spiegazioni complete, anche riguardo il patrimonio artistico, storico ed antropologico che completa tutto quello che è il comparto alimentare, non soltanto a Parma, ma in tutta Italia”.

Ne è prova il fatto che alla nascita delle Strade dei Vini e dei Sapori di Parma, nel lontano 2000, sono stati istituiti dei corsi finanziati dalla Provincia e specifici per l’aggiornamento delle guide turistiche abilitate.

Non vorremmo che si creassero false aspettative in quanto ad oggi la definizione di “Guida Gastronomica” è puramente un titolo di fantasia, non ha alcun fondamento giuridico normativo, ed è per questo che abbiamo ritenuto utile intervenire, al fine di fare chiarezza.

“ Poi se vogliamo attivare un tavolo di confronto con la nuova Amministrazione Regionale – prosegue la Presidente -per verificare la possibilità di introdurre una specializzazione riconosciuta in ambito formativo, una nuovo percorso professionalizzante, per valorizzare nello specifico, l’ambito delle specialità alimentari, come Federagit Confesercenti siamo ben disponibili, ma la raccomandazione è tuttavia di non aggiungere altra confusione ad un settore lavorativo che già deve fare i conti con abusivismo, sfruttamento e concorrenza sleale ormai anche troppo diffusi e talvolta agevolati proprio dagli enti preposti.

Le guide turistiche di Parma hanno sempre messo la qualità del loro lavoro al servizio del cliente e della propria città, cercando di suscitare interesse anche riguardo gli aspetti più particolaristici e meno noti del territorio,

Qualità vuole anche dire rispetto del prodotto e del produttore, oltre che del cliente. Ci chiediamo come ciò possa sposarsi con servizi di somministrazione di alimenti e bevande offerti da operatori occasionali, quando sul nostro territorio ci sono strutture ricettive e ristorative di ogni tipo in grado di servire i clienti al meglio.

A tutela della nostra professionalità ed a garanzia della qualità del servizio offerto al cliente, auspichiamo quantomeno che la definizione di queste nuove figure sia altra, così da chiarire fin da subito al consumatore finale quali siano le guide turistiche abilitate e quali le figure che hanno altre competenze, anche in considerazione del fatto che la normativa vigente parla di figure ‘specializzate’.

A tale riguardo e per parlare di cose concrete, si richiama il testo della delibera regionale 1515 del 2011, dove si esplicitano gli argomenti di verifica per sostenere gli esami di guida turistica, accompagnatore turistico e guida ambientale escursionistica in Emilia-Romagna, ovvero:

DISPOSIZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE VERIFICHE DELLE CONOSCENZE LINGUISTICHE E DEL TERRITORIO REGIONALE PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO TURISTICO IN EMILIA- ROMAGNA.

1. Verifiche sulle aspiranti Guide Turistiche

Le aspiranti guide turistiche devono sostenere la verifica sulle conoscenze del territorio regionale e sulle conoscenze linguistiche consistente in:
- una prova orale in sede di verifica delle conoscenze linguistiche intese come una o più lingue straniere. Viene richiesto il livello C2;
Tutti i candidati dovranno indicare la lingua o le lingue straniere nelle quali intendono sostenere la verifica.
- una prova orale in sede di verifica delle conoscenze del territorio regionale, intese come conoscenze approfondite della storia dell'arte, dei monumenti, dei beni archeologici delle bellezze naturali e delle risorse produttive del territorio, in particolare quelle riguardanti le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche;

Le aree tematiche obbligatorie di approfondimento su cui indirizzare la preparazione e la prova d'esame sono:
- Il Rinascimento nelle Corti Padane
- Siti Unesco Patrimonio dell'Umanità in Emilia Romagna
- Destinazioni letterarie in Emilia Romagna
- Percorsi musicali in Emilia Romagna
- Architettura e urbanistica nelle città d'arte dell'Emilia Romagna
- Destinazioni turistiche in Emilia Romagna attraverso i principali Siti e Musei Archeologici
- Per un percorso ebraico in Emilia Romagna: sinagoghe, ghetti, cimiteri e luoghi ebraici
- Percorsi medievali nelle città e nei borghi dell'Emilia Romagna
- Pittura trecentesca e rinascimentale in Emilia Romagna
- Parma, Bologna, Ferrara, Cento attraverso Parmigianino, i Carracci, Guido Reni, Bastianino e Guercino
- Il Novecento pittorico in Emilia Romagna: movimenti e avanguardie
- Arte, cultura e influssi bizantini in Emilia Romagna
- Cultura materiale, tradizioni, folklore e enogastronomia in Emilia Romagna.

 

2. Verifiche sugli aspiranti Accompagnatori turistici
Gli aspiranti Accompagnatori turistici devono sostenere la verifica sulle conoscenze linguistiche consistente in una prova orale in sede di verifica delle conoscenze linguistiche intese come una o più lingue straniere.

Tutti i candidati dovranno indicare la lingua o le lingue straniere nelle quali intendono sostenere la verifica.

3. Verifiche sulle Guide Ambientali Escursionistiche
La Guida Ambientale Escursionista, illustra a persone o gruppi gli aspetti ambientali e naturalistici del territorio, compresi parchi e aree protette, zone espositive di carattere naturalistico e ecologico con esclusione dei percorsi alpini, in particolare quelli che richiedono attrezzature specifiche Le aspiranti guide ambientali-escursionistiche devono sostenere la verifica sulle conoscenze del territorio regionale e sulle conoscenze linguistiche consistente in:
- una prova orale in sede di verifica delle conoscenze linguistiche intese come una o più lingue straniere. Viene richiesto il livello B2;
- una prova orale in sede di verifica delle conoscenze del territorio regionale, intese come conoscenze approfondite dei principali aspetti ambientali e naturalistici.

Tutti i candidati dovranno indicare la lingua o le lingue straniere nelle quali intendono sostenere la verifica.

Ringraziando anticipatamente per la pubblicazione del nostro intervento, siamo a disposizione per ogni approfondimento.

Giulia Marinelli
Presidente Federagit Parma

Abbiamo incontrato Paolo Sacchi lo scalpellino di Ramiano, che ci ha raccontato interessanti aneddoti su questo antico mestiere. Per il mese di marzo presso la residenza dello scalpellino, sono previsti due laboratori per i giorni 7/8 e 14/15. L'ultimo giorno nel pomeriggio si terrà una conferenza sulla lavorazione della pietra in Val Baganza.

Di Nicola Comparato 17 febbraio 2020 - Lo scalpellino è colui che lavora, modella e sgrossa il marmo e la pietra con lo scalpello, e che su disegno è in grado di eseguire cornici sagomate. Il mestiere di scalpellino ha origini antiche e le prime testimonianze di questo affascinante, ma al tempo stesso duro impiego, risalgono all' antico Egitto. Nel medioevo gli scalpellini si occupavano delle rifiniture degli interni ed esterni di case e palazzi oppure della creazione di bassorilievi. Al giorno d'oggi la lavorazione e il taglio della pietra sono principalmente eseguiti con l'utilizzo di appositi macchinari. Quello dello scalpellino è un mestiere praticato perlopiù da appassionati del settore o da famiglie che da secoli si tramandano il mestiere da padre a figlio. Paolo Sacchi, lo scalpellino di Ramiano, una frazione del comune di Calestano situato nella Val Baganza in provincia di Parma, è un uomo che ha fatto di questo mestiere il suo stile di vita. Diplomato all' Istituto Toschi di Parma nel 1976, comincia a dedicarsi alla lavorazione della pietra nel 1997, realizzando nel tempo libero anche mosaici vetrosi e ceramici, xilografie e qualunque altra cosa rientri nel campo delle Arti Applicate. Ringraziamo lo scalpellino per averci dedicato il suo tempo e per averci raccontato com'è nata la sua passione.

Il commento di Paolo Sacchi:

"Mi chiamo Paolo Sacchi e sono nato al Torchio di Fontevivo, pianura parmense. Mi sono diplomato nel 1976 al Toschi e per anni ho fatto illustrazioni naturalistiche, prospettive di interni, trompe l’oeil, acquerelli per agenzie grafiche e studi di architettura. Dal 1985 vivo con Susanna, poi diventata mia moglie, a Calestano, in Appennino. L’interesse per la pietra lavorata è nato quando, dal momento che mi appassionava il patrimonio lapideo che andavo scoprendo in quei luoghi, proposi ad un centro di formazione un corso dove apprendere la tecnica della lavorazione della pietra. Avrei insegnato disegno e mi sarei dovuto occupare, per le lezioni pratiche, di convincere alcuni degli ultimi scalpellini in Val Baganza a svelare a me e ai corsisti i loro segreti. Due di loro acconsentirono; facemmo il corso e ora eccomi qua.
Un tempo il suono degli scalpellini risuonava per le valli, ora è un “mestiere dimenticato”.
Oggi come oggi non è possibile ne’ auspicabile far rinascere tal quale questo mestiere. Lo rendono impossibile la spietata concorrenza delle macchine e la globalizzazione della manodopera. Sapere lavorare la pietra può forse integrare una sopravvivenza resiliente che lontano da app e capitali è tesa solo a coltivare passioni antiche legate alle tradizioni. Mi piace considerarmi oggi uno “scalpellino” intendendo con questo nome, dal momento che siamo tutti scalpellini, fare riferimento a figure che spaziano dall’artigiano al divulgatore, dallo scienziato all’artista, che percepiscono l’intima conoscenza della pietra come ossatura del paesaggio naturale e antropico per creare cultura, turismo, divulgazione scientifica in Appennino."

Per maggiori informazioni il sito di Paolo Sacchi

https://www.chicoalpaso.com 

http://siamotuttiscalpellini.it

La pagina Facebook Siamo tutti scalpellini

https://www.facebook.com/Siamo-tutti-scalpellini-1057606531021249/ 

 

Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana delle posizioni aperte in diversi settori e con diverse mansioni.

Annunci Archimede Reggio Emilia 12/2/2020

REGGIO EMILIA E PROVINCIA 12/02/2020

Entra nel team Archimede
Digital Marketing Specialist a Reggio Emilia
Archimede Spa ricerca Digital Marketing Specialist per potenziamento del proprio organico interno.
Il candidato/a selezionato/a, in collaborazione con i colleghi dell’area marketing aziendale, si occuperà delle seguenti attività: Gestione e sviluppo dei canali social del brand collaborando alla definizione delle migliori strategie di engagement e retention; Definizione di strategie a supporto del brand awareness; Sviluppo e pianificazione delle uscite redazionali sui media; Stesura testi e comunicati stampa.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2MFYcw8

Entra nel team Archimede
Training Specialist a Reggio Emilia
Per la piena copertura del ruolo è necessario aver conseguito una Laurea preferibilmente in materie umanistiche e maturato esperienza pregressa in ambienti lavorativi qualificati (accreditate società di formazione e agenzie per il lavoro) nell’ambito dei quali i processi formativi rappresentavano una leva concreta per l’implementazione delle strategie di business. In particolare, il Candidato/a si occuperà di supportare un team di risorse aziendali senior nella pianificazione e dei corsi di formazione, con particolare riferimento alla formazione in area salute e sicurezza sul lavoro, gestione di corsi di formazione realizzati in modalità e-learing e dei corsi finanziati con fondi interprofessionali, predisposizione di reportistica per il monitoraggio dell’attività formativa realizzata e supporto nella gestione della documentazione. Inoltre, nell’ambito delle politiche attive svilupperà percorsi di inserimento lavorativo attraverso attività di orientamento, progettazione ed erogazione di percorsi di formazione mirati.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2M2qqle

Entra nel team Archimede
Impiegata/o addetta/o alla segreteria generale (L.68/99) a Reggio Emilia (RE)
Iscritta/o al collocamento mirato L.68/99 Il/La Candidato/a ideale possiede ottime doti di comunicazione e di relazione per rapportarsi correttamente ai vari livelli, buone capacità organizzative e precisione. Inoltre, utilizza con dimestichezza gli applicativi Microsoft Office. La risorsa si occuperà dell'attività di gestione del front office ed accoglienza, del centralino e dello smistamento delle telefonate nonché di gestione della corrispondenza, dell'archivio e della cancelleria. SI offre un contratto di inserimento ed una retribuzione commisurata all’esperienza.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2uCpFbi

Manutentore elettromeccanico junior a Cavriago (RE)
Si richiede diploma ad indirizzo tecnico, Esperienza pregressa in qualità di elettricista o come addetto al montaggio, disponibilità immediata, domicilio in zona, Preferibilmente in possesso di patente B ed automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2tPrhyf

Magazziniere – Addetto alla produzione a Reggio Emilia
La risorsa verrà inserita all’interno del magazzino e dovrà occuparsi di carico e scarico merce, rifornimento linee di produzione, movimentazione e stoccaggio merce, preparazione ordini. Si richiede buona esperienza nell’utilizzo del carrello elevatore. Inoltre dovrà occuparsi della produzione del prodotto aziendale e svolgere, quindi, mansioni di montaggio in linea ed imballaggio Requisiti: - Esperienza pregressa nella mansione - Possesso del patentino del carrello elevatore - Buon utilizzo del carrello elevatore - Residenza in zona di lavoro o zone limitrofe – Automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2tOLSTa

 

Addetto all’assemblaggio meccanico/tubista a Scandiano (RE)
Il candidato ricercato ha maturato esperienza in attività di montaggio/saldatura/installazione e riparazione di tubazioni. La risorsa verrà inserita per un picco di lavoro con successiva possibilità di proroga del contratto. Si richiede disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/37k3XX1

Back office estero JR a Quattro Castella (RE)
La risorsa, dopo un'adeguata formazione sul prodotto aziendale, sarà inserita nell'ufficio commerciale e si occuperà di gestione clineti attivi, evasione ordini, sviluppo del portafoglio clienti su territorio estero. Si richiede: - Conoscenze fluente di: inglese, spagnolo e francese - Disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2SFXekH

Responsabili sistemi di qualità a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa inserita, si occuperà principalmente di gestire gli aspetti relativi alla qualità, alla sicurezza, alla sostenibilità dei processi e dei prodotti, tracciabilità e certificazioni. Requisiti: - Esperienza pregressa di almeno un anno; - Disponibilità immediata;
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/38mqC6r

Addetto al montaggio a Reggio Emilia (RE)
Titolo di studio (qualifica o diploma) di perito, esperienza nel montaggio metalmeccanico/meccanico a banco, domicilio in zona Bagnolo in Piano/ Reggio Emilia, automunito, patente B, disponibilità immediata, disponibilità ad orario full-time (08-12 e 14-18) e su due turni 06/14- 21, dal Lunedì al Venerdì.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2SkTGW9

Impiegato di magazzino a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa si occuperà di ricezione ordini clienti, inserimento a gestionale, gestione prezzi e scontistiche, bollettazione, gestione tracciabilità alimentare
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2tQuNs9

Responsabile di magazzino a Campegine (RE)
Si richiedono pregressa esperienza nella mansione di preparazione ordini; disponibilità al lavoro su turni, disponibilità a straordinari e flessibilità oraria; disponibilità al lavoro in celle frigo, a basse temperature; esperienza nell’utilizzo di transpallet elettrici con pedana; buon utilizzo del computer; se stranieri è richiesta ottima conoscenza della lingua italiana; disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2UqYU47

Operai meccanici a Fiorano Modenese (MO) e Rubiera (RE)
Gli operatori meccanici si occuperanno di attività di montaggio meccanico, manutenzione e riparazione meccanica di impianti d’automazione per cantieri su Fiorano (MO) e Rubiera (RE). Si richiede: - precedente esperienza come addetto al montaggio meccanico o addetto alla manutenzione meccanica; - disponibilità a svolgere straordinari e flessibilità oraria; - automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2OP7hD3

 

 

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Di Coopservice 4 Febbraio 2020 - Le ragioni per migliorare il benessere organizzativo.

Le aziende non possono più ignorare il forte legame che esiste tra benessere, motivazione, soddisfazione e produttività. Con questa consapevolezza le imprese investono sempre più risorse per migliorare il benessere organizzativo e per controllare i fattori che lo influenzano, progettando azioni per la riduzione dello stress, la gestione della paura del cambiamento, l’aumento della motivazione, lo sviluppo di emozioni positive e il loro impatto sulle performance aziendali.

La cultura dell’organizzazione gioca un ruolo decisivo in quanto crea la cornice di senso all’interno della quale si collocano le iniziative e le attività quotidiane. Non a caso le pubblicazioni scientifiche sul tema fanno riferimento al concetto di “benessere organizzativo” o, ancora più esplicitamente, di “salute organizzativa”, ponendo l’attenzione su tutti quei processi e quelle applicazioni che si possono attuare per far sì che, sostanzialmente, il dipendente “stia bene sul lavoro”.

Direttamente collegato alla nozione di “welfare aziendale”, il benessere organizzativo è pertanto sempre più ricercato dalle aziende in virtù della consapevolezza che il dipendente è un individuo che, per poter contribuire al massimo al perseguimento degli obiettivi aziendali, deve “stare bene” fisicamente e psicologicamente. Più in generale, tutto il personale deve sentirsi parte integrante di una vera e propria comunità, all’interno della quale si condividono esperienze, scopi, valori, stili di vita: solo per questa via si potrà aspirare al benessere della persona e dunque ad un livello di qualità, in termini produttivi, maggiore nel lungo periodo.

Dalla massimizzazione del profitto alla ricerca della qualità delle relazioni interne
“L’economia dovrebbe interessarsi non solo dell’allocazione efficiente dei beni materiali – scriveva qualche anno fa, sull’American Economic Review, Matthew Rabin, docente di Economia comportamentale dell’Università di Harvard – ma anche della progettazione di ambiti organizzativi nei quali i soggetti siano felici di interagire tra di loro”.
Durante l’ultima edizione del Festival nazionale dell’Economia civile (la prossima edizione si terrà a Firenze dal 17 al 19 aprile 2020) sono stati presentati casi di imprese italiane che sembrano abbiano preso alla lettera questo assunto. Fino ad arrivare al caso estremo di una piccola azienda, produttrice di detergenti biologici da riciclo di olii esausti, che ha codificato nello statuto che lo scopo ultimo della propria attività non è la massimizzazione del profitto o del valore delle sue azioni, ma “il benessere e la felicità di tutti coloro che ne fanno parte”.

Esempi crescenti e sempre più diffusi di una cultura d’impresa consapevole del vantaggio competitivo assicurato dalla qualità delle relazioni, fattore determinante del benessere individuale e sociale e, per questa via, decisivo nella generazione all’interno delle organizzazioni di coesione, fiducia e, in ultima analisi, produttività.
Un cambio di paradigma, una mutazione culturale, determinata da un processo cumulativo di “piccole scelte quotidiane” che, una volta prodotta una certa massa critica, si trasformano in pensieri condivisi, schemi concettuali, norme, convenzioni e codici valoriali comuni. Generando in tal modo ambienti di lavoro permeati da atteggiamenti condivisi di ascolto, fiducia e reciprocità.

Il progetto ‘Benessere” di Coopservice
È questa l’idea che sta alla base del progetto di Coopservice “Benessere, diversità e inclusione: teoria e pratica del ben-essere”, progettato insieme ad esperti consulenti e formatori.
Un percorso che si snoda tra formazione teorica e lezioni esperienziali con l’obiettivo di migliorare la relazione con se stessi e con gli altri, ma che offre anche momenti di pratica fisica e di riflessione su uno stile di vita sano.
Le iniziative proposte sono numerose e variegate e prevedono lezioni in aula, role play e, per alcune, una leggera attività fisica in palestra oppure all’aperto.
Per esigenze organizzative, il progetto parte da Reggio Emilia, ma con la speranza di riuscire ad estenderlo presto anche agli altri territori nei quali Coopservice opera.

Di seguito l’elenco delle iniziative organizzate a Reggio Emilia nei prossimi mesi (da febbraio a giugno):

Ben-essere
• Dalle ferite emotive all’autostima
• Lezioni di ginnastica posturale
• Gestione dello stress: eustress e distress
• Mindfulness e Meditazione: l’importanza del respiro
• Emozioni al lavoro, non perdere l’equilibrio
• Stare in relazione: Il contatto io-tu
• Gruppi di cammino

Diversità e inclusione
• Difesa personale
• La doppia discriminazione che vivono le donne migranti, i percorsi di autonomia
• Meccanica della bicicletta ed Educazione stradale
• Uscite in bicicletta
• Il femminile: conoscere per comprendere
• Il maschile: conoscere per comprendere

 

Pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’arruolamento di 66 allievi ufficiali presso l’Accademia della Guardia di Finanza - Anno Accademico 2020/2021.

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4a Serie Speciale – nr. 6 del 21 gennaio 2020, è stato pubblicato il concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione di 66 allievi ufficiali del ruolo normale – comparti ordinario e aeronavale – all’Accademia della Guardia di Finanza per l’anno accademico 2020/2021.

I posti disponibili sono così ripartiti:
a) 58 (cinquantotto) destinati al comparto ordinario;
b) 8 (otto), destinati al comparto aeronavale, suddivisi così come segue:
(1) 4 (quattro) riservati alla specializzazione “pilota militare”;
(2) 4 (quattro) riservati alla specializzazione “comandante di stazione e unità navale”.

La presentazione delle domande dovrà avvenire entro le ore 12.00 del 21 febbraio 2020 e riguardare uno solo dei predetti comparti e specializzazioni.

Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che:
- abbiano, alla data del 1° gennaio 2020, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età (vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1998 e il 1° gennaio 2003 - estremi inclusi);
- siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute;
- non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2019/2020.

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.

I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione.
Sul predetto sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.


Comando Generale della Guardia di Finanza
V Reparto – Comunicazione e Relazioni Esterne Ufficio Stampa

00162 Roma, Viale XXI Aprile 55
Telefono +39 06.4422.35821 – 3534
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 03 Febbraio 2020 07:53

Millennial e GenZ: il lavoro che cambia

Nomadismo digitale, smart working, lavoro Agile, welfare aziendale e flessibilità, per chi è nato prima del 1981 questi termini potrebbero sembrare distanti dal mondo del lavoro sinora conosciuto. Per le nuove generazioni sono invece le colonne portanti della vita lavorativa, o forse della vita in generale.

Millennial

Continuamente citati dai media, chi sono i millennial o Generazione Y?

Si indicano così le persone nate tra il 1981 e il 1996: si tratta di una generazione nativa digitale, ossia che ha imparato durante gli anni dell’infanzia a utilizzare le nuove tecnologie, assistendo al suo veloce sviluppo.

La loro caratteristica principale è quella di essere nati in un momento di prosperità economica, in cui è stato insegnato loro chesarebbero riusciti a ottenere qualsiasi cosa, se lo avessero voluto abbastanza, ma di essere diventati adulti in un momento di profonda crisi, che ha in parte demolito le loro certezze.

È proprio per questo motivo che i Millennial hanno dovuto ingegnarsi per costruire il proprio futuro e vedono l’unica possibilità di successo nella flessibilità: concetto chiave nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni.

I Millennial cercano dal lavoro prima di tutto gratificazione ed equilibrio con la vita privata: la maggior parte di loro infatti preferisce avere benefit e smart working piuttosto che uno stipendio più alto.

Secondo uno studio della Bentley University, il 77% delle persone di questa generazione crede che con orari di lavoro più flessibili la produttività aumenterebbe.

La situazione di precariato nel lavoro ha aguzzato l’ingegno della Generazione Y, che presenta spiccate abilità di problem solving, oltre alla capacità di multitasking, ossia di occuparsi di più cose nello stesso momento.

Generazione Z

Appartiene a tutta un’altra categoria invece la generazione successiva, la Generazione Z.

A differenza dei Millennial, i GenZ sono nati con l’uso degli smartphone, non hanno assistito alla crescita della tecnologia e di internet, ma vi sono stati immersi da subito.

Parte delle caratteristiche che differenziano la Generazione Z dai Millennial è l’aver assistito ad alcuni dei cambiamenti epocali della nostra storia contemporanea, come l’attacco alle Torri Gemelle, il primo presidente USA nero, il primo iPhone.

Se i Millennial hanno conosciuto il mondo prima e dopo questi eventi, i GenZ conoscono il mondo per come è attualmente: quei cambiamenti sono già dati di fatto.

Questa generazione è caratterizzata da una sfiducia generalizzata: se i Millennial sono stati piccoli in un’epoca di prosperità, con grandi speranze per il futuro, i GenZ sono nati con la crisi, senza l’illusione di un futuro roseo.

È un segno distintivo la propensione a considerare la diversità come un valore aggiunto, invece che come una caratteristica da cui essere spaventati e diffidenti.

La grande sfida della GenZ è migliorare il mondo: non si tratta di una generazione di idealisti, ma invece di un gruppo molto realista che vuole lavorare duro per costruire un mondo migliore di quello in cui è nato.

Sono inoltre molto più pragmatici dei Millennial, e già da giovanissimi iniziano a programmare il loro futuro finanziario.

Da un ambiente di lavoro cercano prima di tutto stimoli e valorizzazione, svolgendo una occupazione che li appassioni e permetta loro di crescere e fare carriera.

Cercano più dell’equilibrio: una vera e propria integrazione tra lavoro e passioni, portando così a casa le soddisfazioni lavorative e sul lavoro il proprio valore aggiunto.

È la routine il nemico giurato di una generazione che vive nell’assoluta mancanza di noia, sottoposta a continue stimolazioni da moltissime fonti diverse.

Il futuro delle nuove generazioni

“Il mondo sta cambiando” non è un semplice modo di dire ma la presa di coscienza che tutto è in divenire, soprattutto nel mondo del lavoro. Le nuove generazioni cercano il proprio posto nel mondo, abbattendo confini e investendo nelle proprie competenze alla ricerca di una posizione che unisca passioni e interessi. 

A questo link è disponibile il video in cui i millennials di Coopservice si raccontano e raccontano la loro esperienza nel mondo del lavoro. Quali sono i loro valori? Quali le loro aspettative? Qual è la loro idea di futuro? 

Lo sguardo è rivolto verso la formazione alla quale le aziende dovrebbero offrire il giusto spazio, essendo un fattore imprescindibile per la meritocrazia, valore al quale le nuove generazioni rivolgono speranze, tempo e denaro.

Di   16 Ottobre 2019

 

Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana delle posizioni aperte in diversi settori e con diverse mansioni.

Annunci Archimede Parma 15/01/2020

Operaio addetto alla raffineria a Parma
Si richiede diploma o Qualifica in ambito Chimico-Fisico, preferibile pregressa esperienza in ambito produttivo, disponibilità a lavorare su turni, domicilio in zona, automuniti, disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2FTU1bi

Impiegato/a back office commerciale con Inglese e Tedesco
La risorsa selezionata verrà inserita all’interno dell’ufficio commerciale estero. Si richiede ottima conoscenza lingua inglese e tedesca; disponibilità immediata; buona conoscenza dei sistemi informatici; preferibile esperienza pregressa nel ruolo.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2Tr800v

Perito tecnico informatico a Parma
La risorsa si occuperà della gestione hardware e software delle postazioni PC, dovrà intervenire in caso di problematiche o guasti e sarà il riferimento tecnico per la manutenzione e l’installazione delle apparecchiature. Verranno valutati anche profili privi di esperienza lavorativa, il titolo di studio è il requisito essenziale.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/38cNoNF

Addetto/a alla sorveglianza a Parma
Si richiede: disponibilità immediata, disponibilità a lavoro su turni, disponibilità a lavoro nei giorni festivi, domicilio in zona, Patente B, automuniti.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2NpJjxu

ENTRA NEL TEAM ARCHIMEDE
Hr Specialist a Parma
Il/La Candidato/a ideale possiede un Diploma/Laurea in discipline Umanistiche ed ha già maturato almeno una precedente esperienza professionale in ambito HR in Agenzie per il Lavoro o Studi Professionali di Ricerca e Selezione. In particolare, la risorsa che vogliamo incontrare è fortemente motivata ed appassionata al settore ed è in grado di svolgere attività quali: screening dei Curricula, conduzione in autonomia di colloqui di selezione, redazione e pubblicazione annunci di lavoro. Inoltre, è capace di rapportarsi correttamente con le aziende clienti poiché possiede ottime doti di comunicazione e di relazione. Indispensabile la buona conoscenza dei principali sistemi informatici e la disponibilità a brevi e sporadiche trasferte.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2TraI6b

Magazziniere carrellista a Parma (PR)
Si richiede: esperienza nell’utilizzo del carrello elevatore frontale e retrattile, Patentino per uso di carrelli elevatori, disponibilità a lavorare nei giorni festivi, Patente B, automuniti.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2FTtWJC

Operaio metalmeccanico macchine CNC a Parma
La risorsa si occuperà principalmente di eseguire lavorazioni e rettifiche su macchine a controllo numerico Requisiti: diploma o Qualifica in ambito meccanico, ottima conoscenza del disegno meccanico, preferibile capacità di utilizzo del tornio manuale, passione per il settore e dedizione completano il profilo
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2G46zxb

Addetto/a alle pulizie civili a Parma
La persona inserita si occuperà di pulizie negli uffici e coordinerà la squadra (part time 15:00 dal Lunedì al Venerdì). Si richiede esperienza pregressa, disponibilità part time, disponibilità immediata; Auto propria.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/38cSGZA

Addetto/a al confezionamento alimentare a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa selezionata sarà inserita all’interno della produzione aziendale e si occuperà del confezionamento di prodotti freschi. REQUISITI: - Esperienza precedente nel settore del confezionamento alimentare; - Disponibilità a lavorare su turni diurni, dal lunedì al sabato; - Disponibilità a lavoro straordinario; - Domicilio a Montecchio Emilia o in zone limitrofe. PREQUISITI PREFERENZIALI: - Attestato per la sicurezza e HACCP - Dimestichezza nel lavoro su linea - Flessibilità oraria - Buona velocità nel confezionamento
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2ZyyocY

Manovale metalmeccanico a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa si occuperà di conduzione macchinari piegatura lamiera, carico e scarico pezzi.
Si richiede pregressa esperienza nel settore metalmeccanico, disponibilità immediata;
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2Z7S1br

Stage
HR Generalist a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa, inserita nella filiale di riferimento, fornirà supporto ai colleghi nelle seguenti mansioni: gestione dell'intero processo di Ricerca e Selezione, gestione dei lavoratori in somministrazione; front office, attività amministrative.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2DosopO

Quality assurance a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa inserita, si occuperà principalmente di gestire gli aspetti relativi alla qualità, alla sicurezza, alla sostenibilità dei processi e dei prodotti, tracciabilità e certificazioni.
Requisiti: esperienza pregressa di almeno un anno, disponibilità immediata;
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/3a97I45

Addetto al controllo e assicurazione qualità a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa inserita, si occuperà principalmente di gestire gli aspetti relativi alla qualità, alla sicurezza, alla sostenibilità dei processi e dei prodotti, tracciabilità e certificazioni.
Si richiede esperienza pregressa di almeno un anno, disponibilità immediata.
Info e Candidature al seguente link http://bit.ly/2qRKXQj

Addetto/a all’assemblaggio a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa si occuperà di assemblaggio di pezzi meccanici. Si richiede pregressa esperienza nel settore metalmeccanico; buona manualità; disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/372IyT2

 

 

 

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L’esito dello studio “I contratti a tempo indeterminato prima e dopo il Jobs act”, elaborato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro su microdati CICO (Campione Integrato Comunicazioni Obbligatorie).

Roma, 14 gennaio 2020 – L’equazione tutele crescenti - licenziamento agevole appare infondata. È quanto emerge dallo studio “I contratti a tempo indeterminato prima e dopo il Jobs act”, elaborato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro utilizzando i microdati CICO (Campione Integrato Comunicazioni Obbligatorie). Secondo i dati raccolti, dunque, il contratto “a tutele crescenti” non presenta maggiore rischio di licenziamento
rispetto a quello soggetto al regime dell’art. 18, tant’è che, a 39 mesi dall’assunzione, risulta licenziato il 21,3% dei dipendenti assunti nel 2015 con il nuovo regime a fronte del 22,6% dei neoassunti con contratto tradizionale nel 2014. Il contratto a tutele crescenti, inoltre, “sopravvive” di più rispetto a quello tradizionale: sempre a 39 mesi dall’assunzione, il 39,3% dei contratti stipulati nel 2015 continuano ad essere attivi contro il 33,4% di quelli
sottoscritti in regime di articolo 18.

Se si guarda, poi, alle motivazioni dei licenziamenti, quelli per motivo economico restano la principale causa di recesso (a 39 mesi dall’assunzione risulta licenziato per tale motivo il 18,5% dei neoassunti con contratto a tutele crescenti contro il 20,6% degli assunti con contratto a tempo indeterminato tradizionale) mentre il licenziamento disciplinare continua a interessare una quota marginale di neoassunti con le tutele crescenti (2,8% contro 2,1%). L’analisi è stata condotta confrontando gli esiti occupazionali dei contratti a tempo indeterminato stipulati a partire dal 7 marzo 2015, data di entrata in vigore del regime a tutele crescenti, con gli avviamenti effettuati tra il 2011 e il 2014 e, dunque, soggetti all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, per un periodo pari a 39 mesi dall’attivazione ed escludendo i contratti a tutele crescenti che hanno beneficiato dell’esonero contributivo triennale previsto dalla L. n. 190/2014 che, come è noto, ha avuto un impatto estremamente significativo sulle nuove assunzioni. La tenuta di questa tipologia di contratti, infatti, è maggiore rispetto a quella dei contratti a tutele crescenti che non godono dell’agevolazione.

Considerando anche l’intervento della Corte Costituzionale, che con la sentenza n. 194/2018 ha abrogato il rigido meccanismo di calcolo delle indennità.

(in allegato il documento elaborato nella sua interezza)

Domenica, 12 Gennaio 2020 10:53

Lavoro: alla ricerca di addetti commerciali

La Società Nuova Editoriale soc. coop., editrice di “Gazzetta dell’Emilia & dintorni”, ricerca giovani ambosessi da inserire nel ruolo di ACCOUNT commerciali di servizi di comunicazione digitale e pubblicità per le provincie di Piacenza – Parma – Reggio Emilia – Modena
La Candidata/o deve possedere spiccate doti commerciali e relazionali, conoscenza di base delle tecniche di comunicazione e web marketing,
Offresi un breve corso di addestramento, a carico dell’azienda, e un compenso provvigionale di sicuro interesse. Incentivi e premi al raggiungimento degli obiettivi concordati.

Inviare C.V. con il consenso al trattamento dei dati personali a:
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Whatsapp: 3518796408

 

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Offerte di lavoro a Reggio Emilia
08/01/2020

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TRAINING SPECIALIST a Reggio Emilia (RE)
Archimede S.p.A. solida e strutturata azienda specializzata in gestione e sviluppo delle risorse umane e nella fornitura di servizi alle Imprese, operante a livello Nazionale ed in continua crescita sul territorio, per l’implementazione del proprio organico è alla ricerca di un/una Training Specialist.
Per la piena copertura del ruolo è necessario aver conseguito una Laurea preferibilmente in materie umanistiche e maturato esperienza pregressa in ambienti lavorativi qualificati (accreditate società di formazione e agenzie per il lavoro) nell’ambito dei quali i processi formativi rappresentavano una leva concreta per l’implementazione delle strategie di business.
Maggiori info e candidature al seguente link http://bit.ly/2M2qqle

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Digital Marketing Specialist a Reggio Emilia (RE)
Archimede S.p.A. solida e strutturata azienda specializzata in gestione e sviluppo delle risorse umane e nella fornitura di servizi alle Imprese, operante a livello Nazionale ed in continua crescita sul territorio, per l’implementazione del proprio organico è alla ricerca di un/una Marketing Specialist.
Il profilo ideale riporta le seguenti caratteristiche: esperienza pregressa nella movimentazione e trasporto merci; patente B, in quanto il facchino si occuperà anche delle consegne presso clienti con mezzo aziendale; disponibilità al lavoro part time e per brevi periodi; disponibilità a trasferte; domicilio in zona; disponibilità immediata; automunito.
Info e candidature l seguente link http://bit.ly/2MFYcw8

AUTISTA ADDETTO ALLE CONSEGNE a Reggio Emilia (RE)
Le risorse si occuperanno consegna e trasporto medicinali presso strutture sanitarie sulle provincie dell’Emilia e della Romagna. È richiesto il possesso della patente C, CQC e carta tachigrafica, disponibilità a trasferte giornaliere e flessibilità oraria.
Info a candidature al seguente link http://bit.ly/2urD05T

ADDETTI/E ALLA VIGILANZA a Reggio Emilia (RE)
Le risorse si occuperanno delle attivita' di vigilanza diurna e notturna, del controllo degli ingressi e dell'assistenza alla clientela. Completano il profilo serieta' e affidabilità.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2QxW3UC

ADDETTA/O UFFICIO PAGHE E CONTRIBUTI a Reggio Emilia (RE)
Requisiti essenziali: pregressa esperienza presso studio professionale di commercialisti o associazioni di categoria, pregressa esperienza in elaborazione buste paga, esperienza pregressa di almeno 9/12 mesi, conoscenza del gestionale Zucchetti o Team System, buone capacità relazionali e capacità a lavorare in team, disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2T2yXHr

ADDETTI AL CONFEZIONAMENTO ALIMENTARE a Reggio Emilia (RE)
Le risorse selezionate si occuperanno di attività collegate al confezionamento alimentare e dovranno essere preferibilmente in possesso di esperienza pregressa in produzione presso aziende di piccole medie dimensioni.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2T2sLzl

IMPIEGATO/A CONTABILE DI STUDIO a Reggio Emilia (RE)
Si richiede pregressa esperienza in Studi o Associazioni; significativa esperienza nella mansione; autonomia in contabilità semplificata, dichiarazione dei redditi, chiusura bilancio. Si offre contratto part-time, assunzione diretta presso lo Studio.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2N55Mjm

ADDETTO/A ALLA SEGRETERIA a Reggio Emilia (RE)
Si richiede conseguimento del diploma di scuola superiore, esperienza nella mansione, disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2s9TWNG

IMPIEGATO/A CONTABILE/AMMINISTRATIVO/A JUNIOR a Reggio Emilia (RE)
Si richiede esperienza minima di un anno in amministrazione, preferibile provenienza da studi di commercialisti, flessibilità oraria, disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2FtykPf

ADDETTI PAGHE SENIOR a Reggio Emilia (RE)
Si richiede pluriennale e comprovata esperienza nel ruolo, flessibilità oraria, disponibilità immediata.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2T3GIgd

IMPIEGATO STUDIO NOTARILE a Reggio Emilia (RE)
Il candidato selezionato dovrà occuparsi delle attività di segreteria, della redazione di atti notarili, della gestione dell’agenda commerciale e smistamento della posta.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/39OewUH

 

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Martedì, 07 Gennaio 2020 15:12

Lavoro, addetti commerciali cercasi!

Ci rivolgiamo a volonterosi e dinamici, anche "diversamente giovani", che intendano raggiungere nuovi obiettivi professionali e economici nel campo della comunicazione e pubblicità.
Scrivete un breve curriculum a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., con telefono e mail per contatto rapido, e sarete richiamati per un primo colloquio.

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per contatti rapidi, Whatsapp: 3518796408

Lo studio elaborato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro analizza i dati delle aperture delle partite Iva, avvenute durante i primi 9 mesi del 2019, ed effettua una stima dei soggetti che quest’anno saranno costretti ad abbandonare il forfetario per via delle nuove restrizioni introdotte dalla legge di bilancio

Roma, 3 gennaio 2020 – Quest’anno, per effetto delle modifiche alla flat tax degli autonomi contenute nella manovra di bilancio, 10 mila lavoratori neo iscritti al regime forfetario dovranno rinunciare all’attività autonoma. Si tratta di tutti coloro che hanno aperto la partita Iva nel 2019, ma che avevano contemporaneamente un reddito da lavoro dipendente o assimilato.

La legge di bilancio per il 2020 prevede, infatti, l’introduzione di nuovi requisiti di accesso al regime forfetario, da possedere l’anno precedente all’applicazione del regime. Tra questi, il non aver percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui rispettivamente agli articoli 49 e 50 del TUIR, eccedenti l'importo di 30 mila euro. Tale condizione sembra, in particolare, svantaggiare i titolati di partita Iva con un’età compresa tra i 51 e i 65 anni (4.084 abbandoni) e i pensionati over 65 (3.527). A fornire questi dati è lo studio “Regime forfetario: i dati 2019 e la proiezione sul 2020”, redatto dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Economia e Fiscalità del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, che ha analizzato i dati delle aperture delle partite Iva avvenute durante i primi 9 mesi del 2019, con particolare riferimento ai soggetti che hanno aderito al forfetario a seguito delle modifiche introdotte dalla manovra 2019, ed effettuato una stima dei soggetti che quest’anno saranno costretti ad abbandonare il forfetario per via delle nuove restrizioni contenute nella legge di bilancio.

L’analisi dell’Osservatorio stima che a dicembre 2019 si conterebbero 269.569 nuove iscrizioni in regime forfetario, oltre i due terzi (67,5%) del totale delle nuove iscrizioni 2019 (399.584). Facendo riferimento al nuovo regime forfetario, a fine 2019, ci sarebbero 554.902 aderenti, dati dalla somma dei 285.333 autonomi che nelle dichiarazioni Iva di aprile 2019 hanno optato per il nuovo regime forfetario e le 269.569 nuove iscrizioni che hanno aderito al regime. Il dato 2019 mostra un incremento di circa 40 mila soggetti (+11%) rispetto al 2018. Analizzando nel dettaglio le variazioni per classi di età, sono i soggetti con oltre 65 anni (+25,8% rispetto al 2018) e i lavoratori adulti (+19,7%) a trainare l’aumento annuale. Inoltre, osservando l’andamento per settore economico, si registrano aumenti consistenti nel settore dei servizi medico-sanitari (+274%) e fra le attività professionali, scientifiche e tecniche (+48%). Guardando la convenienza del nuovo regime forfetario (+40.000), l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha provato a valutare quanto di questo incremento dipenda dalla condizione di favore dovuta all’assenza della soglia, recentemente introdotta dalla finanziaria 2020, che vincola l’applicabilità del nuovo regime ad un reddito da lavoro dipendente e assimilato di 30 mila euro. Dall’analisi risulta che 10 mila lavoratori con redditi da lavoro o da pensione non avranno più convenienza quest’anno a svolgere un’attività autonoma. In particolare, desisteranno dall’arrotondare la pensione circa 3,5 mila neo iscritti over 65 e dall’incrementare i propri guadagni circa 4mila autonomi fra i 51 e 65 anni con redditi superiori ai 30 mila euro l’anno.

(In allegato il documento dell'Osservatorio)

Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana delle posizioni aperte in diversi settori e con diverse mansioni.

Le posizioni aperte in ZONA BASSA reggiana e Carpi

Addetto allo stampaggio plastico a Correggio (RE)
La risorsa verrà inserita all’interno del reparto produzione e dovrà occuparsi di stampaggio e assemblaggio materie plastiche. Requisiti: - Anche senza pregressa esperienza; - Disponibilità al lavoro su turni; - Residenza in zona di lavoro o zone limitrofe; - Automunito
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2tkQobu

Programmatore JAVA a Correggio (RE)
La risorsa dovrà svolgere attività di tecnico informatico all’interno della realtà aziendale.
Requisiti: richiesta Diploma o Laurea ambito informatico, conoscenza del linguaggio JAVA, preferibile conoscenza del linguaggio RPG.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2X86HmW

Addetto al montaggio meccanico a Correggio (RE)
Il candidato verrà inserito all’interno del reparto produzione e si occuperà di assemblaggio e montaggio a in linea di vari componenti meccanici. Viene richiesta una buona lettura del disegno meccanico.
Requisiti: Esperienza pregressa nella mansione; Buona conoscenza del disegno meccanico, degli strumenti di misura e d’officina; Residenza in zona di lavoro o limitrofe; Automunito.
Si offre contratto a tempo determinato con possibilità di proroga.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2SLzaik

Addetto al controllo qualità a Correggio (RE)
La risorsa verrà inserita nel reparto produzione e si occuperà di controlli dimensionali.
Requisiti: Preferibile pregressa esperienza nella mansione; Diploma di maturità tecnico o professionale; Proattività; Disponibilità al lavoro su 3 turni; Automunito; Residenza in zona di lavoro
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2rQYBUw

Attrezzista pressofusione a Carpi (MO)
Il candidato verrà inserito all’interno del reparto di lavorazione dei metalli e si dovrà occupare dell’attrezzaggio, cambio stampi e avvio delle presse atte alla lavorazione e alla fusione dei metalli.
Requisiti: Precedente esperienza nella mansione, preferibilmente nell’utilizzo di presse Engel, Sandretto, Negri Bossi e Arburg; Conoscenza del disegno meccanico e dei più comuni strumenti di misura; Diploma tecnico (ITIS) o professionale (IPSIA); Disponibilità al lavoro su turni (eventuale notturno).
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2rR4RM2

Tirocinante amministrativo a Correggio (RE)
La risorsa verrà inserita all’interno dell’ufficio dove svolgerà un percorso di formazione in affiancamento e dovrà occuparsi della parte relativa l’amministrazione, gli acquisti, segreteria e smistamento chiamate. Requisiti: Diploma in ambito aziendale, Disponibile all’assunzione in tirocinio, Automunito, Residenza zona di lavoro o zone limitrofe
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2F9VA4C

Addetto/a al reparto ortofrutta a Correggio (RE)
La risorsa si occuperà di allestimento e arrangiamento delle casse di frutta e verdura, del servizio al banco, contatto con i clienti, riordino e allestimento degli scaffali e logistica di magazzino, controllo qualità visivo della frutta e della verdura, carico/scarico. Ricerchiamo una risorsa con forte propensione al contatto con il pubblico, disponibilità a lavorare nei fini settimana e durante le festività.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2SGxNRU

Addetto allestimento scaffali a Reggio Emilia (RE)
La risorsa si occuperà di controllo scadenza merce, rotazione ed allestimento scaffali presso i punti vendita del gruppo. L’orario di lavoro viene stabilito a seconda della disponibilità del/della singolo/a candidato/a: part time da 20 a 35 ore settimanali.
E’ richiesta la disponibilità a lavorare il weekend e i giorni festivi.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2Ff4EFu

Operaio d'officina metalmeccanica a Novellara (RE)
L'operaio si occuperà di assemblaggio impianti d'automazione industriale, lavorazioni meccaniche e attività di saldatura.
Si richiede: Interesse per il settore metalmeccanico; preferibile precedente esperienza come operaio in ambito meccanico o affini; domicilio in zona; automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2ZTIwKt

Adetto controllo qualità a Novellara (RE)
La risorsa verrà inserito all’interno del reparto produzione e dovrà occuparsi del controllo dimensionale dei pezzi derivanti dalla produzione tramite l’utilizzo dei principali strumenti di misura (calibro, micrometro, alesametro, altimetro, tamponi,…) per effettuare controlli a campione.
Si valutano anche profili junior con basi meccaniche che seguiranno un percorso di formazione e di crescita professionale all’interno dell’azienda con l’affiancamento di una figura specializzata.
Requisiti: Diploma meccanico o affini; Buona conoscenza del disegno meccanico; Buona conoscenza strumenti di misura; Residenza in zona di lavoro o zone limitrofe; Automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2QgLoxH

Operatore macchine utensili CNC a Correggio (RE)
La risorsa verrà inserita all’interno del reparto produzione e dovrà occuparsi della conduzione delle macchine a controllo numerico, in particolare centri di lavoro, carico e scarico pezzi e controllo qualità tramite strumenti di misura.
Requisiti: Esperienza pregressa nella mansione; Buona conoscenza degli strumenti di misura; Buona lettura del disegno meccanico; Ottima flessibilità oraria e disponibilità al lavoro su due turni; Residenza in zona di lavoro o zone limitrofe; Automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/37usfxQ

Neolaureato in ingegneria meccanica a Correggio (RE)
La risorsa verrà inserita all’interno di una realtà aziendale ove avrà modo di partecipare alla gestione, coordinamento e supervisione della linea automatizzata per la produzione. Inoltre svolgerà la funzione di raccordo tra la produzione e l’ufficio tecnico. Sono richiesti una laurea in ingegneria meccanica o dei materiali, buona conoscenza della lingua inglese, automunito, residenza in zona di lavoro o zone limitrofe.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/37usfxQ

Operaio iscritto al collocamento mirato a Novellara (RE)
La risorsa verrà inserita all’interno del reparto produttivo per svolgere mansioni di operaio generico inerenti al settore metalmeccanico
Si richiede: Esperienza pregressa nella mansione; Iscrizione al collocamento mirato, Domicilio in zona di lavoro o zone limitrofe; Disponibilità immediata; Patente B, automunito
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2QE98uz

Ingegnere gestionale neo laureato a Correggio (RE)
La risorsa si affiancherà il responsabile dell’ufficio tecnico in un progetto di riorganizzazione del reparto e dell’officina; analisi dei processi; ricerca nuove soluzioni applicabili nei campi della misurazione, della performance e dell’aumento della produttività
Laurea in Ingegneria gestionale; Predisposizione al lavoro in team; Doti relazionali e comunicative; Automunito; Disponibilità immediata; Residenza in zone di lavoro o zone limitrofe. Si offre percorso di sei mesi in internship.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2rJX3LQ

Responsabile di produzione a Correggio (RE)
Il candidato si occuperà di pianificare, controllare e coordinare l’attività produttiva in una logica di ottimizzazione delle risorse, sarà la figura di riferimento per l’industrializzazione del prodotto e creerà i collegamenti tra i vari reparti. Gestione dell’intero reparto di trasformazione materie plastiche.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2QJ4Qly

 

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E’ da poco trascorso il 3 dicembre, giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità. Nel 1981 è stata proclamata tale giornata con l’obiettivo di promuovere i diritti ed il benessere dei disabili.

Oggi, in Italia, secondo l’Istat, vi sono 3,1 milioni di persone con disabilità, che rappresentano il 5,2 per cento della popolazione.
Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, il 44,9 per cento delle aziende non sono in regola con l’obbligo dell’inclusione lavorativa. A quest’ultimo dato, è da aggiungere quello riportante le oltre 770.000 persone con disabilità, iscritte ai Centri per l’Impiego, in attesa di un lavoro.

Ma i Servizi di inserimento lavorativo per i disabili sono essi stessi sott’organico. Il vulnus non è di poco conto, se si considera che i Servizi, deputati all’inserimento lavorativo di coloro che appartengono alle categorie protette e degli individui con disabilità, svolgono un delicato compito, che è l’offerta di percorsi specifici e mirati.

Se questi percorsi non funzionano alla perfezione, le inefficienze che ne derivano vanno a gravare sulle famiglie, le quali restano schiacciate dal pesante fardello di una gestione in solitudine dei propri cari disabili.
Pertanto, è corretto affermare che, a vent’anni dall’approvazione della legge 168/99 sul collocamento mirato, l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro è ancora un traguardo lontano. Anche perché non si investe in una adeguata e mirata formazione, che valorizzi il diversamente abile. Il sistema dovrebbe diventare premiante: tanto più le aziende assumono disabili, tanto maggiori dovrebbero essere le agevolazioni fiscali e gli incentivi.

E’ auspicabile il potenziamento del fondo nazionale per la non autosufficienza, a cui devono essere aggiunte maggiori risorse economiche, per una migliore efficacia di risposta alle sempre più numerose esigenze. Il decreto legge 101/2019, all’articolo 8, prevede che il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità possa essere ampliato con donazioni volontarie di privati.

Ma l’attuale stallo che l’Esecutivo sta vivendo, non fa ben sperare. L’ immobilismo che lo caratterizza è conseguenza della difficoltà di conciliare posizioni troppo spesso contrastanti. Ed a rimarcare la sconfortante situazione del nostro Paese, ecco la recente analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop): un genitore su tre che lascia il suo posto di lavoro, lo fa per incompatibilità fra i propri impegni professionali e le esigenze di cura dei figli. Nel più vasto quadro europeo, l’Italia risulta agli ultimi posti per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità. Vi è stato un progressivo indebolimento dei servizi sociali causato sia dai tagli alla spesa pubblica, sia dagli sperperi di una classe politica poca attenta alle vere esigenze dei cittadini.

Bisogna agire ed in fretta. Perché, principalmente per la persona con disabilità, il lavoro rappresenta la fine di un percorso caratterizzato dall’assistenza e l’inizio di un nuovo percorso di autonomia e libertà.

Parma, 24.12.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario Ugl Utl Parma

(Foto: Cooperativa Sociale Il Cigno Verde)

Nel corso del tradizionale appuntamento di fine anno dell’Associazione Stampa modenese e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il Presidente Roberto Righetti ha toccato alcuni punti sul futuro della professione.

Di Claudia Fiori Modena 24 dicembre 2019  - I giornalisti? Sembra che non amino particolarmente i corsi di formazione obbligatoria, le loro pensioni future sono sempre più a rischio, così come, in generale, la qualità dell’informazione. Il futuro della professione, insomma, è a tinte grigie. Ne ha parlato questa mattina Roberto Righetti, presidente dell’Associazione Stampa Modenese introducendo il tradizionale incontro prenatalizio con il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Il punto più importante riguarda l’INPGI, l’Istituto Nazionale Previdenza dei Giornalisti, che è a rischio commissariamento, con possibile riduzione di tutte le prestazioni in essere e di quelle future. “In questo quadro”, ha detto Righetti, sono stati concessi nuovi incentivi all’esodo per i giornalisti che porteranno via altri contribuenti ed anticiperanno esborsi pensionistici”. Due le possibili soluzioni: l’inglobamento nell’INPS o l’ingresso nell’istituto dei contributi dei comunicatori, che tuttavia pare non siano molto d’accordo. Quest’ultima, tuttavia, appare una soluzione assai incerta, che non vedrebbe comunque la luce prima del 2023.
Altro tema della mattinata è stata la formazione obbligatoria. Il Consiglio di disciplina, infatti, alla fine del secondo triennio ha iniziato a tirare le somme e a convocare i giornalisti che non sono in regola con i 60 crediti triennali. In particolare, i casi arrivati all’organo disciplinare sono quelli che non hanno superato i dieci crediti nel primo triennio. Si tratta di 100 professionisti e 120 pubblicisti che sono stati convocati e messi al corrente della violazione deontologica, per la quale si applicano le sanzioni previste dalla legge istituita dall’Ordine: avvertimento, censura, sospensione dell’esercizio della professione per un periodo non inferiore a due mesi e non superiore a un anno, radiazione dall’Albo.

Un altro tema trattato è stato quello della qualità dell’informazione, in un’epoca in cui tutti pensano di poter fare comunicazione, dove il flusso di informazioni, non sempre esatte, corrette o veritiere (fake news), passa attraverso i social media.

I tagli degli editori, le difficoltà che incontra oggi l’attività giornalistica, il precariato, le crisi aziendali, sono altri fattori che mettono a rischio la qualità dell’informazione, che, tuttavia, deve rimanere prerogativa dei giornalisti, poiché, sebbene possano commettere errori, “ci sono modalità di lavoro che riducono la possibilità di commetterne, c'è una formazione specifica che dovrebbe aiutare a prevenirli, c'è un Ordine che ci aiuta a sanzionare chi li commette”, ha aggiunto Righetti.

E, alla domanda di come il giornalista debba porsi nei confronti del flusso di informazioni, Righetti ha ricordato l’intervento di Ezio Mauro, durante il suo passaggio a Modena per ricordare il collega Vittorio Zucconi, grande giornalista e grande modenese scomparso quest’anno. “Il compito del giornalismo non è immergersi in quel flusso, bensì è stare con un piede nella corrente e uno saldo sulla riva... discernere cosa di quel flusso è notizia, verificare i fatti, inserirli in un contesto, dare loro un senso. E facendo queste operazioni dobbiamo trovare il modo di rispettare la dignità delle persone, i valori di fondo di un Paese, quelli della nostra costituzione (quella che, appunto, tutela il diritto dei cittadini di essere informati): è il senso della responsabilità sociale del nostro lavoro, è la cosa che dà valore al nostro lavoro”.

Un lavoro che, aggiungiamo noi, sembra essere sempre più una corsa a ostacoli.

 

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