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Mercoledì, 01 Ottobre 2014 12:41

Golf GTE

Un'ibrida che fa sul serio come è nella migliore tradizione Golf. Autonomia di 904 chilometri e 0-100 km/h in soli 7,6 secondi.

di redazione Parma 01 Ottobre 2014 --
Che sia benzina, diesel, o ibrida la Golf fa sempre molto sul serio, come dimostrano i 222 km orari della nuova Golf GTE. L'ibrida plug in che verrà commercializzata dal gennaio 2015. In allestimento unico a 5 porte con il prezzo di 37.000 euro la golf GTE racchiude in una sola auto una sportiva, la berlina di famiglia e una dotazione tecnologica contro l'inquinamento. Il motore è un turbo benzina 1.400 cc TSI abbinato a uno elettrico per una totale di 204 cavalli accoppiato al cambio automatico DSG a 6 rapporti prodotto e progettato dal gruppo tedesco.
Nella tradizione della granturismo sportiva anche le prestazioni con una punta massima di velocità di 222 km/h e una accelerazione in 7,6 secondi.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

VW GOLF GTE int

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Domenica, 28 Settembre 2014 11:34

Aston Martin Vanquish e Rapid S.

576 cavalli per la Aston Martin Rapid S che consentono uno scatto 0-100km/h in 3,8 secondi. Con il nuovo cambio migliorate prestazioni e consumi.

di redazione Parma 28 settembre 2014 --
Aston Martin prosegue con l'aggiornamento della gamma. dopo avere presentato la Vantage V8, annuncia i modelli 2015 della Vanquish e della Rapid S. Tra le novità del marchio inglese spicca il nuovo cambio automatico a otto marce che debutta su entrambe le vetture che permette consumi migliori e promette performance migliori anche grazie all'aumento della potenza. La sportiva 2 porte è dotata di 576 Cv che gli consente uno scatto 0-100km/h in 3,8 secondi mentre la Vanquish con i 570 Cv impiega 4,2 secondi.
Con i nuovi modelli 2015 viene aumentata la gamma di colo tra i quali viene introdotto il Red Diavolo che era esclusiva della V12 Zagato.

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Aston martin post

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Martedì, 30 Settembre 2014 15:24

Opel Adam Rocks per l'outdoor

Piccola ma elegante, la Adam Rocks, è una vera cabrio tutto-terreno. Tanto di cappello per il motore che spinge la vettura sino a 196 km/h con la piccola motorizzazione di 1.000 a tre cilindri da 115 CV

di redazione Parma 30 settembre 2014 --
Si fa notare subito per l'assetto rialzato, il tetto in tela e le dimensioni compatte. E' la nuova versione Rocks della Opel Adam. In linea con il look aggressivo e outdoor, la nuova versione della i cerchi della Adam sono da 17 pollici ma si possono avere anche da 18". Piccola muscule car, per dirla alla americana, ma elegante come una francesina grazie al tetto elettrico apribile in tela che scopre quasi tutto il padiglione, la Adam è una vera cabrio tutto-terreno. Prezzo di lancio da 14.750 euro.

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Opel Adam Rocks int

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Lunedì, 29 Settembre 2014 09:16

Con la Pulsar, Nissan rientra nel segmento C

Un segmento abbandonato da diversi anni, da quando è uscita di produzione la Almera, torna a essere occupato da Nissan con la Pulsar.

di redazione Parma 29 settembre 2014 --
Attacco al segmento C di Nissan con la nuova Pulsar. Una vettura dalle linee tese eppur morbide, che non ha sicuramente ambizioni aggressive né ostili ma potrà dire la sua con autorità.
Guidarla è una immediata sensazione di sicurezza per la capacità di mantenere le traiettorie con precisione come per la facilità di trovare la giusta posizione di guida per tutte le stature.
Per chi ama le sensazioni forti dovrà attendere la motorizzazione di 1.600 cc da 190 CV euro 6 la cui uscita è prevista per il prossimo mese di maggio.

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Nissan pulsar int

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Venerdì, 26 Settembre 2014 09:00

Il debutto della Jeep Renegade

Il nuovo Jeep Renegade associa ottime performance stradali a capacità "off road" duo nella sua versione Rock.

di redazione Parma 26 settembre 2014 --
Debutta la Jeep totalmente costruita a Melfi. Un miracolo, il prodotto riesce a coniugare l'aspetto di una Jeep classica con capacità di tecniche stradali a doti fuoristradistiche che nulla hanno da invidiare a quelle di modelli più classici del marchio ma con costi di gestione più contenuti rispetto alla gamma più convenzionale.
Versioni a due e 4 ruote motrici consentono a tutti di trovare il modello più congeniale alle proprio esigenze.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Jeep renegade front

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Mercoledì, 24 Settembre 2014 08:20

Nuova Yaris. Amore a prima vista

Yaris, un amore a prima vista. La nuova sfida di Toyota. Investimenti di oltre 85 milioni di euro per la piccola ammiraglia. Silenziosa, rispettosa dell'ambiente e tecnologica.

di redazione Parma 24 settembre 2014 ----
Yaris torna alla ribalta con modifiche apparentemente non esagerate, non sostanziali ma che in realtà hanno significato molto. Quella più visibile è quella X che probabilmente tornerà a essere il segno distintivo delle nuove Toyota.
La nuova sfida è fare diventare la nuova Yaris una di quelle auto per cui è amore a prima vista.
Migliorata la silenziosità di bordo. Gli interventi operati sulla piccola ammiraglia sono numerosi. Hanno comportato investimento di oltre 85 milioni di euro per realizzare questa che non è una riedizione ma, secondo Toyota, una nuova Yaris. La Yaris si allinea quindi al nuovo corso inaugurato dalla Aygo.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Toyota yaris int

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Martedì, 23 Settembre 2014 09:57

Volvo XC90 2014

La nuova Volvo XC90 mostra linee asciutte essenziali in pieno stile svedese con quel tocco di eleganza, lusso e esclusività che non guasta mai.

di redazione Parma 23 settembre 2014 --
Completamente rinnovata nel design è la prima auto al mondo a adottare sistemi di sicurezza che si avvicinano molto alla guida autonoma.
La nuova Volvo XC90 mostra linee asciutte essenziali in pieno stile svedese con quel tocco di eleganza, lusso e esclusività che non guasta mai.
Il risultato di tre anni di studio e di investimenti importanti è un SUV 7 posti possente, filante, robusto, chic e sicuro come un guscio.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Volvo xc90 2

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Domenica, 21 Settembre 2014 12:18

Mercedes CLS 2014

Grazie ai nuovi dettagli hi-tech i due modelli si pongono nuovamente in una posizione di spicco nel campo della tecnica.

di redazione - Parma 21 settembre 2014 --
La versione originale di Mercedes ha riscosso subito un considerevole successo sia nella versione coupé 4 porte sia nella versione shooting-brake, una sorta di station dalle linee molto filanti.
Arriva ora però un restyling, soprattutto tecnologico, a rinverdirne fascino.

Grazie ai nuovi dettagli hi-tech come gli innovativi fari al led, il nuovo cambio a 9 marce o il nuovo sistema multimediale, i due modelli si pongono nuovamente in una posizione di spicco nel campo della tecnica.


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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Mercedes CLS Int

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Lunedì, 15 Settembre 2014 10:06

Ferrari, la fine di un'era.

L'imminente avvicendamento al vertice Ferrari fra Montezemolo e Marchionne non può che segnare la fine di un percorso vincente sotto tutti i punti di vista.

Parma, 15 settembre 2014 - di Matteo Landi -

Era l'8 ottobre del 2000. Schumacher vinceva il suo terzo titolo mondiale, il primo con una Ferrari in attesa di questo risultato da 21 anni. Un trionfo atteso e sofferto che avrebbe inaugurato una striscia di risultati vincenti senza uguali nella storia della massima espressione automobilistica. Al comando di quell'armata vincente c'era Luca Cordero di Montezemolo. Aveva preso per mano la squadra come Presidente nel 1991, dopo averne fatto parte sin dal 1973, anno in cui iniziò come braccio destro del fondatore Enzo Ferrari.

Le dimissioni annunciate pochi giorni fa segnano la fine di un'era contrassegnata da sconfitte ma soprattutto da tanti successi. Nei suoi anni da Presidente nessun altra squadra in Formula 1 ha vinto altrettanto. Lo sostituirà Sergio Marchionne, il quale, poche ore prima dei baci e abbracci scambiati con Montezemolo in occasione del saluto, aveva posto l'attenzione della stampa solo su gli ultimi anni della Scuderia, contraddistinti più da sofferenze che da gioie. Una dichiarazione roboante ad uso e consumo dei media per giustificare un cambio di vertice che, risultati sportivi ed economici alla mano, potrebbe essere insensato se non fosse prevista a breve la quotazione a Wall Street di Fiat Chrysler Automobiles. In quest'ottica la gestione fin troppo indipendentista dell'azienda di Maranello da parte di Montezemolo veniva, dai vertici Fiat, ritenuta contrastante con la necessità di una gestione integrata del gruppo.

ll 13 ottobre, data prevista per la scadenza del mandato di Luca Cordero di Montezemolo e per il debutto del gruppo FCA sulla borsa di New York, se ne andrà un uomo che ha saputo valorizzare il marchio Ferrari e portare l'azienda a livelli di eccellenza con numeri record sia dal punto di vista commerciale, basti pensare all'utile netto di 246 milioni di euro raggiunto nell'esercizio 2013, che dal punto di vista sportivo con ben 14 titoli mondiali, fra piloti e costruttori, conquistati dal 1991 ad oggi.

Sono state principalmente due le scelte vincenti del Presidente uscente: l'assunzione di Jean Todt nel 1993 e di Schumacher nel 1996. Decisioni lungimiranti che han contribuito a cambiare la mentalità di una squadra che appariva smarrita ed alle prese, nei primi anni '90, con lotte di potere interne estremamente distruttive. Se un 2014 di difficoltà sportive è bastato a far saltare qualche testa nell'organigramma Ferrari, è parso invece totalmente ingiustificato renderlo una delle cause principali dell'allontanamento di un Presidente, e di un uomo, di tale spessore. A posteriori l'addio dell'ex Direttore della Gestione Sportiva Ferrari Stefano Domenicali a vantaggio del Direttore di Ferrari North America Marco Mattiacci, inesperto sul fronte Formula 1, e l'arrivo di Marchionne, sembrano mosse montate ad arte per rendere ancora più forte il marchio Ferrari negli States.

Dal punto di vista sportivo la Ferrari adesso sembra avviarsi verso un inesorabile, imminente, declino. La squadra di Maranello perde un uomo sempre sul campo, pronto a contrattare con Ecclestone e con tutti gli altri team principal e che aveva posto la Ferrari al centro della sua vita, contribuendo a darle un peso politico importante all'interno del Circus, a vantaggio di un uomo che non avrà mai la possibilità di mettere al centro dei suoi impegni la causa sportiva di Maranello. Finisce così una lunga storia d'amore fra un'armata a tratti invincibile ed il suo comandante per motivazioni tutto tranne che sentimentali. Addio e grazie Presidente. Speriamo di non dover dare l'addio anche al marchio italiano più famoso al mondo.

 

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Hamilton approfitta delle sbavature del compagno Rosberg per vincere su uno degli ultimi circuiti storici del mondiale davanti ad un pubblico in festa, nonostante le disgrazie Ferrari.

Parma, 8 settembre 2014 - di Matteo Landi -

C'era una volta una macchina rossa che sfrecciava per prima sotto la bandiera a scacchi ed una folla dello stesso colore in festa sotto al podio. Quella folla c'è ancora, l'auto rossa anche, ma solo nona al traguardo dopo essere sembrata per tutta la gara solo di impiccio ai più veloci avversari. La Scuderia Ferrari sembra una scatola, bella e rossa, ormai svuotata da tutti quegli elementi che la rendevano un composto chimico esplosivo. Questo 2014 passerà probabilmente alla storia come il ritorno della squadra di Maranello ad un campionato senza vittorie: l'ultimo campionato avaro di soddisfazioni per il cavallino fu quello del 1993. I due cavalieri Alonso e Raikkonen, ormai senza spada ed armatura, sono stati costretti, il primo al ritiro per un problema alla power unit, il secondo ad una galoppata quasi in solitaria lontano dalle posizioni che contano. In tutta questa situazione sono da ammirare i tifosi ferraristi accorsi numerosi sotto il podio pronti ad applaudire i vincenti di giornata, anche se senza una casacca rossa. Oltre a render loro merito c'è anche da capirli, in quanto si è trattato, vicende Ferrari a parte, di un Gran Premio d'Italia particolarmente avvincente ed emozionante sin dalle prime battute.

Hamilton, scattato male dalla pole position, dopo essersi ritrovato addirittura quarto riesce con dei sorpassi decisi a portarsi alle spalle del compagno di squadra, e rivale per il titolo, Rosberg. Dopo una lotta fra i due a suon di giri veloci è stato il tedesco a compiere l'errore decisivo: arrivato lungo alla prima curva non ha potuto far altro che vedersi sfilare da Hamilton. Per il box Mercedes è stato quasi un sollievo: un'altra lotta estrema fra compagni di squadra sarebbe stata troppo per i tedeschi e l'errore di Rosberg, identico a quello compiuto dallo stesso alcuni giri prima, è sembrato il modo (fin troppo) perfetto per rendere indietro al compagno di squadra quello che il tedesco figlio d'arte gli aveva portato via due settimane fa. Da lì in avanti per l'inglese è stata una cavalcata trionfale fino alla bandiera a scacchi.

In un mondiale in cui la Ferrari, probabilmente il marchio automobilistico più conosciuto al mondo, non riesce a giocare un ruolo di primo piano, la rivalità fra i due compagni di squadra Mercedes e le mille sfaccettature che la rappresentano costituiscono sicuramente l'anticrisi di questa Formula 1. La gara ha portato sotto la luce dei riflettori anche altri piloti. Uno su tutti l'ex-ferrarista Felipe Massa: al volante di Williams velocissima sui lunghi rettilinei monzesi è riuscito ad arrivare sul podio raggiungendo quindi un obiettivo che quest'anno non aveva ancora centrato. A fine gara il brasiliano è parso commosso di fronte a quella folla rossa che una volta guardava dall'alto vestito dei colori Ferrari, allora molto più brillanti di adesso.

Ha beneficiato di un analogo mezzo veloce ed affidabile anche il suo compagno di squadra Bottas che dopo una partenza disastrosa, con sorpassi sul filo dei 360 km/h, è riuscito a tagliare il traguardo in quarta posizione. Alle sue spalle è giunto Daniel Ricciardo: su un tracciato non congeniale alla sua Red Bull ha guadagnato nel finale la quinta posizione con un bellissimo sorpasso ai danni del quattro volte campione del mondo Vettel, apparso visibilmente deluso al termine della corsa. Ma mai quanto i due ferraristi Raikkonen ed Alonso ed i festosi, nonostante tutto, spettatori accorsi sul circuito: grazie Monza!

 

Pubblicato in Sport Emilia
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