Una legge "importante" e che "deve essere approvata il primo possibile" perché va a normare un settore dove "da molto tempo l'illegalità è forte" e dove è "costante il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata" -
Bologna, 27 marzo 2014 -
Una legge “importante” e che “deve essere approvata il primo possibile” perché va a normare un settore dove “da molto tempo l’illegalità è forte” e dove è “costante il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata”: il progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale “Disposizioni per la promozione della legalità e della responsabilità sociale nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari” ha ricevuto questa mattina una sostanziale approvazione da parte dei portatori di interessi convocati in udienza conoscitiva dalla commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Damiano Zoffoli.
Come spiega in apertura il relatore, Tiziano Alessandrini (Pd), “la presenza della criminalità organizzata è evidente, diffusa e pericolosa anche in Emilia-Romagna, ma non siamo sotto il controllo delle mafie, perché alle mafie qui manca il consenso, grazie anche al sistema sano di enti e istituzioni che con questa legge vogliamo andare a tutelare, dato il settore a rischio”.
Alessandro Monzani di Confcooperative dichiara di “essere favorevole al progetto di legge, perché chiama a sistema molte realtà diverse tra loro e questa è sicuramente la chiave per il successo”, ma ammette di “temere che la Regione abbia poche armi per intervenire concretamente”. Tra i punti su cui agire cita “un ruolo del pubblico più forte, a partire da Inps e Inail”, “l’elenco di merito, che appare una scelta inconsueta” e “l’aggiornamento delle tariffe, che sono ferme al 1994 e per l’Antitrust non sono conformi”.
Secondo Matteo Casadio di Unioncamere Emilia-Romagna, “la legge è positiva perché il suo asse portante, le White list, sono lo strumento giusto per fermare le infiltrazioni”: a questo proposito, assicura, gli enti camerali si rendono disponibili per “la gestione e l’integrazione di registri e albi”.
Aniello Pisanti, direttore della Direzione generale del lavoro dell’Emilia-Romagna, riferisce l’”apprezzamento da parte dell’ente per la proposta di legge, gli elenchi formativi renderanno la nostra attività di controllo più facile e la consulta regionale è un ottimo strumento a cui parteciperemo con la massima disponibilità”.
Gianluca Rusconi di Confindustria Emilia-Romagna riferisce di “non avere osservazioni di merito, perché il progetto di legge è completo”, ma richiama l’attenzione “sulla complessità del rapporto tra appaltanti e appaltatori nella logistica”, che non si può “ridurre ad un approccio sindacale o giuslavoristico” e apprezza quindi “lo sforzo della Regione attraverso le White list per risolvere il problema”. Secondo il rappresentante degli industriali, “le vertenze sindacali bloccano le attività che già sono ferme per la crisi, ed è proprio dove sorgono problematiche di ordine pubblico che la malavita si infiltra in maniera più agevole. Dei sindacati non autorizzati presentano istanze non accoglibili, come l’assunzione di persone con la fedina penale sporca, e ciò finisce per indebolire il settore”. Riferendosi agli autotrasportatori di materiale inerte, Rusconi avverte: “L’aumento degli oneri per le cave di recente promosso da questo ente metterà in difficoltà le imprese, finendo per aprire la strada alla criminalità organizzata”.
La Cgil, riporta il membro della segreteria regionale Antonio Mattioli, “condivide l’impianto della legge perché ne condivide l’obiettivo”: da troppo tempo, accusa, “in nome del profitto e grazie alla logica del massimo ribasso viene sacrificato il lavoro e la sua qualità, ci sono aziende che arrivano a pagare 1,20 euro all’euro, noi chiediamo solo l’applicazione del contratto nazionale di settore”.
Andrea Bertoni, del Collegio dei geometri di Modena, invita a “concentrarsi di più sulla responsabilità degli organi di controllo” che “sull’introdurre nuove procedure, che non significano automaticamente risultati in più”.
La logistica “è un settore in difficoltà a causa delle infiltrazioni criminali e del problema delle paghe irrisorie, e in entrambi i casi a pesare a monte è la logica del massimo ribasso per gli appalti”, sostiene Ciro Donnarumma, della segreteria della Cisl, e quindi “questa legge è opportuna e necessaria, purché arrivi in tempi rapidi”.
Alberto Armuzzi (Legacoop Servizi) spera “che la legge venga approvata prima dell’estate, perché ne abbiamo bisogno”, dal momento che “non si esce dalla crisi del settore senza rispettare la legalità e senza l’impegno in questa direzione da parte di tutti i soggetti coinvolti nei controlli, noi per primi”.
Infine, è intervenuto il vicesindaco di Sassuolo, in provincia di Modena, che ha denunciato nel suo Comune “una situazione disastrosa per quanto riguarda il settore degli autotrasporti, che è sotto infiltrazione sia da parte della camorra, e in particolare dei Casalesi, che della ‘ndrangheta”: l’amministratore riferisce di “aver fatto anche i nomi delle aziende coinvolte, anche nei tavoli interistituzionali, anche alla presenza di esponenti del governo”, ma “per ora non ci sono stati risultati, non possiamo che sperare nelle indagini”.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)