Giovedì, 06 Febbraio 2014 11:34

Tra crisi e leale concorrenza di mercato: la legge sugli hobbisti non placa la polemica In evidenza

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Nonostante sia stata introdotta la legge regionale che dal primo gennaio disciplina la categoria, c'è chi si sente tutelato e chi la ritiene troppo vessatoria -

Parma, 6 febbraio 2014 -

Continua a far discutere il problema degli hobbisti e la loro collocazione in ambito lavorativo.
Oggetti ricercati e collezioni passate, frutto di una passione che si trasforma in lavoro, rendono il mondo dell' hobbismo molto complesso e difficilmente inquadrabile.
Purtroppo non è servita a placare le polemiche, la legge regionale che è stata introdotta dal primo gennaio di quest'anno e che impone un tesserino identificativo del costo di 200 euro e le precise modalità per partecipare alle manifestazioni, tra cui un tetto massimo di dieci partecipazioni annuali.
Questa legge, come normale che sia, divide gli animi tra chi si sente tutelato e chi invece ritiene che sia troppo costrittiva e abbia portato ad una diminuzione dei partecipanti ai mercatini che animano le città. C'è inoltre, chi chiede ai comuni di applicarla come ANVA - Confesercenti, lamentando come alcune Amministrazioni ancora non l'abbiano attuata e come questo crei concorrenza sleale, che aggravata dalla crisi in atto, abbia portato un forte calo nella categoria di commercianti su area pubblica nel corso del 2013, con punte a Modena (-47), Bologna (-35), Parma (-22), Reggio Emilia (-20) e Piacenza (-19).
Di contro c'è chi, come Mauro Melli consigliere di Novellara della Lega Nord denuncia la perdita di attrattività del consueto "mercatino del passato" che da tanti anni si svolge a Novellara alla prima domenica del mese, in cui i banchi continuano a diminuire e propone di rendere gratuito lo spazio, rinunciando all'entrata per le casse comunali. Melli si rende disponibile inoltre, a condividere ed approvare una mozione che inviti la Regione a modificare la predetta legge, rendendola meno vessatoria nei confronti degli hobbisti.

 

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