Cibo e motori si incontrano dando vita ad un laboratorio d’eccellenza: questa è la nuova idea che vede Lapo Elkann e lo chef Carlo Cracco insieme per un nuovo esclusivo locale
Di Chiara Marando – Sabato 10 Ottobre 2015 -
Il cibo incontra i motori dando vita ad un luogo che reinventa il concetto di lifestyle in una Milano pronta ad accoglierlo, parlarne ma anche…sparlarne.
Di cosa si tratta?
Della nuova idea che ha unito l’estro di Lapo Elkann con l’arte culinaria dello chef Carlo Cracco, il tutto condito con la maestria dell’architetto Michele De Lucchi ed il regista e direttore artistico Davide Rapallo.
La nuova sede di Garage Italia Customs, specializzata nella customizzazione di aerei e barche, oltre che di auto e moto, rappresenterà uno spazio unico nel suo genere, un laboratorio nel quale trovare il meglio del Made in Italy: “officina d’eccellenza sartoriale” al piano terra ed “officina d’eccellenza gastronomica” al piano superiore, regno indiscusso dello chef Cracco.
Lo stesso Lapo Elkann definisce questa novità un progetto che guarda al futuro dell’Italia, ne riesce a trasmette la frizzante vitalità. Non a caso, anche la scelta della location si dimostra simbolica e cade sulla stazione di servizio di Piazzale Accursio, struttura realizzata negli anni '50 dall'architetto Marco Baciocchi su commissione di Enrico Mattei, una delle più frequentate nel passato dai milanesi che vi si fermavano prima di partire per il weekend. Un punto di incontro, una sorta di “muretto” dove chiacchierare, darsi appuntamento e prendere un caffè mentre si faceva benzina o si lavava l’auto. Erano gli anni del boom economico, anni nei quali si respirava l’energia della rinascita e la voglia di godersi la vita. Sensazioni che dovrebbero appartenere anche al nostro futuro, questo è ciò che ha convinto Lapo Elkann, e questo è quello che si vuole trasmettere.
Garage Italia Customs è il luogo nel quale creatività, cura del dettaglio, tecnologie, avanzate ed esperienza si intrecciano per offrire un’esperienza particolare e coinvolgente, un luogo «in cui sotto lo stesso tetto, eccellenze italiane riunite sono la dimostrazione che il nostro Paese e il fare squadra possono essere vincenti», come sostiene il Presidente di Italia Indipendent.
Ed il menù?
Carlo Cracco non si sbottona, è ancora presto per scoprire le carte, ma anticipa che punterà su piatti a tema, personalizzati ed originali, una cucina che ricorderà l’arte Futurista. Ma c’è un’altra curiosità da sottolineare, ovvero che non si tratterà di un ristorante per pochi fortunati, ma un ritrovo per tutti coloro che desiderano provare qualcosa di diverso, un’esperienza da ricordare: assaggiare specialità italiane a prezzi accessibili.
Bisognerà attendere ancora qualche mese prima che le porte di questa nuova avventura si possano aprire al pubblico, l’idea dei protagonisti è di partire ad aprile 2016, in occasione del Salone del Mobile.
E’ iniziato un weekend all’insegna della tradizione, due giorni per gustare l’eccellenza: a Colorno con il Gran Galà del Tortél Dòls
Parma 10 Ottobre 2015 -
E’ iniziato un weekend all’insegna della tradizione, oggi e domani i borghi e la Reggia di Colorno si vestiranno a festa in occasione dell’ottava edizione del Gran Galà del Tortél Dóls, l’evento gastronomico dedicato al primo piatto in pasta fresca con ripieno di vin cotto, pangrattato e mostarda di frutti antichi.
Due giorni nei quali la buona tavola e la riscoperta delle ricette passate fanno da padroni, coinvolgendo l’intera città, dalle vie del centro storico ai cortili della Reggia. Ad accogliere gli ospiti sarà Piazza Garibaldi, con un variopinto giardino a cielo aperto, espositori di piante e fiori, artigianato artistico e specialità alimentari. In particolare, le Casette in legno delle Aziende Agricole, una selezione di produttori provenienti da diverse regioni d’Italia, eccellenze gastronomiche assolute quali: il miglior zafferano nazionale dell’Aquila, olio extravergine di olive taggiasche (primo mosto) come esclusiva primizia dalla Liguria, i grandi vini del Piemonte, il prelibato prosciutto di maiale nero e molto ancora.
Entrando nel primo cortile della Reggia si potrà assistere a dimostrazioni di realizzazione dei Tortél Dóls da parte delle rezdore della Confraternita. Per gustare e testare la loro bravura basterà recarsi presso il ristorante-Palatenda nel secondo e terzo cortile. Il ristorante, coperto e riscaldato, sarà sempre aperto a pranzo e cena. Dopo il primo, spazio alla fantasia con i secondi proposti dallo chef del ristorante Al Vèdel, in particolare una ricetta della memoria: anatra all’arancia con verdure brasate e mostarda.
Ma le sorprese gastronomiche non finiscono qui. Oltre all’ormai attesissima Gara delle Rezdore, quest’anno anche il sabato sarà dedicato a una competizione food: la finale del Campionato Italiano del Salame organizzato dall’Accademia delle 5T, in cui si sfideranno ben 27 salami e 4 ‘nduje. Questa tappa conclusiva, che arriva dopo un lungo percorso di selezione dei migliori produttori, non poteva che trovare casa in ALMA – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Nell’ambito della manifestazione ALMA organizzerà anche, pressole aule didattiche nella Reggia, lezioni di cucina e pasticceria per i bambini. Oltre al divertimento di giocare e cucinare con i maestri della Scuola, tutti i piccoli partecipanti riceveranno un simpatico cappello da chef, grembiulino e attestato finale.
Iniziativa prevista nella giornata di sabato, info,costi e orari delle lezioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 0521 525261.
APERITIVO OFFERTO DALLA CONFRATERNITA – Dopo le lezioni di cucina e le premiazioni del Campionato Italiano del Salame, dalle 18.30 di sabato 10 ottobre gli ospiti potranno intrattenersi fino all’apertura del ristorante con un piacevole aperitivo offerto dalla Confraternita, che sancirà l’inizio ufficiale dell’ottavo Gran Galà del Tortél Dóls.
GARA DELLE REZDORE – Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre, invece, ci sarà il cuore dell’evento: la Gara delle Rezdore, una sfida fra le massaie dei Comuni del comprensorio di produzione del Tortél Dóls (Mezzani, Sissa-Trecasali, Torrile) per eleggere il miglior tortello 2015.
Quest'anno la competizione avrà una presentatrice d’eccezione, Nicole Fouquè di Tv Parma, affiancata dal giornalista ed esperto gastronomico Francesco Fadda, organizzatore dell’evento Gustòvago. Premio dell’edizione 2015 sarà il dipinto realizzato dall’imprenditore e artista colornese Tito Tortini. In più, mentre i giudici degusteranno i tortelli in gara e si attenderà la premiazione, divertimento per tutti con Io Parlo Parmigiano: quiz a tema dialetto-cucina, giochi televisivi che vedranno la partecipazione del pubblico ed ovviamente i doppiaggi più amati.
VEGETARIAN FRIENDLY – Un pensiero anche agli ospiti vegetariani, che potrebbero temere di faticare a trovare piatti friendly in un evento gastronomico della Bassa Emiliana. Il Tortél Dóls di Colorno è di per sé un tortello di magro, quest’anno però si è deciso di introdurre a fianco dei tradizionali salumi anche un antipasto vegetariano: sformato di ricotta con crema alla zucca, una vera prelibatezza dal gusto autunnale, delicato preludio al piatto forte cui è dedicato il Gran Galà.
“Per mangiarti Meglio”, concorso che mira ad insegnare ai bambini i principi della sana alimentazione. Tra le fiabe premiate nella categoria individuale ci sarà anche Ilaria Bertinelli, nota per il suo impegno nell’ambito della cucina per celiaci e diabetici.
Di Chiara Marando – Venerdì 09 Ottobre 2015 -
Insegnare ai bambini le regole per una sana alimentazione, questa è l’idea che sta alla base del progetto “Per mangiarti meglio”, un concorso di fiabe, filastrocche e ricette ideato da Slow Food, Associazione Casa Editrice TraccePerLaMeta, Famiglia Artistica Milanese, membro del Circolo Culturale “I Navigli” e Ristoworld Italy, con il patrocinio di Expo Milano 2015. Un percorso che ha visto collaborare tra loro diverse realtà culturali e professionali della tradizione Made in Italy, per dare vita ad un viaggio di apprendimento che si snoda tra enogastronomia, arti figurative e letterarie.
“Per mangiarti meglio” rappresenta il rispetto per la natura, la volontà di divulgare i principi di una corretta alimentazione proprio a coloro che formeranno il nostro futuro, i bambini, ma anche il desiderio di fornire gli spunti giusti per il miglioramento della qualità di vita quotidiana.
Oltre alla partecipazione individuale degli adulti, il concorso era aperto anche alle scuole primarie e secondarie di primo grado, paritarie e statali. Ed i numeri parlano chiaro: lavori provenienti da 289 città, 365 scuole, 581 classi. In totale 770 elaborati di cui: 198 fiabe, 416 filastrocche e poesie, 156 ricette.
I migliori testi selezionati verranno pubblicati in volume che rappresenterà l’essenza del progetto, un modo nuovo di comunicare con i più piccoli parlando il loro stesso linguaggio ed utilizzando la loro ineguagliabile fantasia.
La premiazione per gli autori di ricette, fiabe e filastrocche della sezione individuale avrà luogo sabato 10 ottobre 2015, alle ore 16, all’interno del Circolo Culturale I Navigli, Via Edmondo de Amicis, 17, a Milano con ingresso libero.
Tra di loro ci sarà anche Ilaria Bertinelli, CEO di Interconsul, società leader in Italia nell’ambito delle traduzioni ed interpretariato professionale, ma soprattutto mamma di Gaia e Nicolò ed autrice del libro ormai famosissimo “ Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”. La sua avventura come scrittrice e promotrice della cucina senza glutine è nata per caso, a seguito della diagnosi di Diabete di Tipo 1 e Celiachia che i medici hanno riscontrato in sua figlia Gaia. Da lì il suo impegno nell’ambito dell’alimentazione è stato costante, una volontà nata dal desiderio di fornire un supporto concreto per chi è costretto a vivere la stessa situazione, regalare un sorriso e far capire che la vita può essere altrettanto felice, partendo soprattutto da un’alimentazione adeguata ma comunque gustosa.
La partecipazione al concorso per Ilaria è stata come un gioco, ed anche il questo caso la sua fiaba, intitolata “L’Ape Regina”, è stata ispirata dai suoi figli, veri protagonisti e simbolo dell’infanzia con la quale è importante comunicare. Tra le righe del racconto la fantasia fa da padrone, e Ilaria, mamma che cerca di supportare Gaia in questa sua nuova condizione, inventa un mondo nel quale la normale spesa si trasforma in un’avventura, nella scoperta degli alimenti che più le fanno bene ma che, al contempo, si presentano con un volto diverso, più diverte ed insolito: i carciofi diventano “armi primitive e torce spinose”, la verza non è altro che una cartina che “ cattura con il suo verde smeraldo, il reticolo finissimo di venature bianche ed i suoi tocchi dorati” e poi ancora la zucca “ la carrozza di Cenerentola” ed i pesci che rappresentano “creature variopinte del mare”.
Ma la vera sorpresa sarà l’assaggio delle preparazioni create con questi ingredienti, la meravigliosa sorpresa di ritrovare “i piatti più buoni del mondo” in qualcosa di diverso, assaporare la delizia di piatti che non solo ci nutrono, ma ci ricaricano in modo sano. Perché in fondo “Tutte le api nascono uguali, ma solo l’ape a cui viene riservato un cibo speciale, la pappa reale, diventerà l’Ape Regina”.
Si è tenuta domenica 4 ottobre l'ottava edizione della manifestazione enogastronomica più amata della città, svoltasi nella zona "sud" di Piazza Grande. -
Modena, 5 ottobre -
Per l'ottavo anno consecutivo, Stuzzicagente autunno fa il pienone e, nonostante il tempo incerto e piovoso, è stata registrata una grande partecipazione di modenesi e non che hanno scelto di trascorrere una serata all'insegna del buon cibo e dell'intrattenimento secondo la formula oramai consolidata di Modenamoremio, la società di promozione del centro storico di Modena.
Le strade e le piazze si sono riempite con i profumi e i sapori della nostra terra, animate dalla folla accorsa per gustare le migliori specialità proposte nei quattro menù: fiordaliso, menta, orchidea e fiordaliso. Ristoratori ed esercenti hanno messo a disposizione dei clienti le loro competenze, la passione e l'esperienza, offrendo loro il meglio della gastronomia modenese. Questa felice combinazione è il surplus di Stuzzicagente: buona tavola, compagnia e la cornice del centro storico che racchiude questa manifestazione di grandissimo successo.
Circa duemila i partecipanti alla manifestazione biglietto alla mano, insieme a molti che altri, che hanno riempito le piazze e le vie del centro storico a partire dalle 18.30, quando si sono aperte le porte di Stuzzicagente Autunno ed è cominciato lo spettacolo in città.
Stuzzicagente non è però solo una maratona enogastronomica, ma anche una competizione bonaria tra gli esercenti: i partecipanti hanno avuto la possibilità di votare a fine percorso il piatto migliore e il servizio più accurato. I vincitori, uno per ciascun menù, saranno prossimamente premiati alla presenza delle autorità e omaggiati di una cesta con le eccellenze gastronomiche dei Consorzi di tutela e Casa Modena.
Il successo di questa edizione va in particolare alla Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Camera di Commercio - Tradizioni e Sapori, Casa Modena, oltre che è all'impegno degli organizzatori, dei ristoratori partecipanti e dei partner come Water Time isole d'acqua e Gruppo Sem naturalmente acqua che ha gentilmente offerto la bottiglietta d'acqua a tutti i commensali.
Un ringraziamento speciale va anche al Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.
Ricordiamo che Stuzzicagente Autunno è patrocinata dal Comune di Modena.
Per maggiori informazioni Modenamoremio tel. 059212714 www.modenamoremio.it
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Colorati, divertenti e tremendamente invitanti: sono i Food Truck, ovvero le cucine su ruote che propongono prelibatezze della tradizione a costi low
Di Chiara Marando – Sabato 03 Ottobre 2015 -
Food Truck, la nuova frontiera dello Street Food, una realtà che ormai si sta facendo sempre più strada tra le tendenze enogastronomiche in voga al momento
Ma cos’è esattamente?
Semplice, una sorta di “ristorante” su ruote che in poco spazio riesce a concentrare la preparazione di vere e proprie golosità da addentare o mangiare leccandosi le dita. Già, perché leccarsi le dita dopo aver gustato qualcosa di succulento, capace di stimolare l’acquolina, è d’obbligo. Poco importa se il galateo storce il naso a tanta rusticità, ciò che conta è il reale valore dei piatti che vengono proposti.
Non c’è una regola, ma solo la volontà di offrire qualcosa di genuinamente tipico, la riscoperta e l’attenzione verso i piatti locali, le materie prime e le tradizioni. Ecco quindi, che proprio grazie al Food Truck l’imprenditoria giovanile ha cambiato faccia, ha aperto le porte ad un nuovo concetto di ristorazione, un modo più semplice, facile e “friendly” di assaporare stuzzicanti spezza-fame, ma anche pasti veloci.
Non è un caso se, sempre più spesso, nelle piazze, durante manifestazioni a volte studiate ad hoc, oppure fuori da alcuni locali, si incontrano le classiche Ape ed i furgoncini riadattati ed allestiti come cucine mobili, generalmente decorati con grande fantasia proprio per richiamare l’attenzione e farsi ricordare.
La loro filosofia è quella di servire buon cibo, anche a km zero ed a prezzi contenuti, una filosofia che è già moda, l’attenzione sulla qualità che diventa tendenza.
Poi è proprio il caso di dirlo, ad ognuno il suo Food Truck perché ce n’è per tutti i gusti: dalle romagnole piadine, alla parmigiana torta fritta con salume ed anolini da passeggio, alle friselle pugliese, ed ancora al cuppetiello napoletano, al cartoccio di fritto misto, fino alla schiacciata romana imbottita.
Basta saperli trovare! Ed è qui che si inserisce “StreetEat”, la prima app che permette di geolocalizzare i diversi veicoli, consultarne il menù, leggere le recensioni dei clienti per farsi un’idea più completa e, una volta provati i diversi piatti, esprimere una propria opinione attraverso una recensione.
Ma StreetEat è anche qualcosa di più: un progetto che supporta i futuri imprenditori che desiderano entrare a far parte del mondo food truck. In altre parole, li accompagna prendendoli per mano e fornendo loro una serie di risposte sull’attività.
Dietro questa app lavora un team composto da 10 persone che di questo universo conosce ogni sfaccettatura, rappresentando in tal modo un punto di riferimento anche per quelle aziende che cercano qualcosa di particolare in occasione di eventi e serate: basta scegliere il truck che si preferisce ed indicare la tipologia di cucina desiderata. StreetEat farà il resto.
Mercoledì 30 settembre dalle 19,30 serata all’Hamburgheria di Eataly nel Barilla Center con le birre parmigiane e "Love me" panino creato ad hoc dagli chef
Parma, 29 Settembre 2015 –
E’ un amore a prima vista quello sbocciato tra la birra parmigiana La Prima Cotta e gli hamburger di carne piemontese di Eataly, un’unione che si concretizzerà in una serata-evento mercoledì 30 settembre dalle 19,30 in poi presso l’Hamburgheria di Eataly di Parma, Largo Fausto Bocchi, 7/A al Barilla Center.
Le birre 01 Pils e 02 Pale Ale “Hey June” dei birrai parmigiani, faranno così il loro esordio nel prestigioso ristorante, che dell’eccellenza gastronomica ha fatto il suo vessillo, insieme all’hamburger “LOVE ME” ideato per l’occasione dagli chef dell’Hamburgheria di Eataly (classificata tra le migliori al mondo dalla prestigiosa guida turistica Lonely Planet.
“E’ una serata speciale – spiegano gli organizzatori – che segna l’inizio di una collaborazione. L’incontro tra due eccellenze come l’hamburger di selezionatissime carni piemontesi e la buona birra artigianale parmigiana: insomma un amore a prima vista – ed aggiungono - Le cose buone e sane si cercano e prima o poi si trovano. Ne nascono degli abbinamenti sorprendentemente gustosi, come in questo caso”.
Nel corso della serata, oltre alle birre artigianali Pils e Pale Ale della Prima Cotta ed al Panino “Love me”, sarà possibile gustare tutti i piatti del tradizionale menu proposto dall’Hamburgheria di Eataly.
LE BIRRE LA PRIMA COTTA
01 PILS
Birra chiara a bassa fermentazione.
La birra per eccellenza: semplice da bere, profumata, dorata, schiuma finissima e bianchissima.
Morbida, delicata e con un corpo inconsueto per lo stile.
Amaro equilibrato, finale secco.
Non filtrata, non pastorizzata.
Alc. 5,5% vol. – 24 IBU
02 PALE ALE “HEY JUNE”
Birra ambrata ad alta fermentazione.
Fresca, leggera e amarognola secondo la tradizione inglese.
Molto profumata grazie alla miscela moderna di luppoli aromatici.
Non filtrata, non pastorizzata.
ALC. 4% vol. - 18 IBU
L’HAMBURGER DI EATALY
Il pane, le verdure e le salse sono tutti prodotti biologici di produttori italiani di qualità.
La carne è della Granda, l’associazione di allevatori che da 15 anni punta sulla qualità della razza bovina piemontese.
Allevata e alimentata secondo un rigido disciplinare per una carne tenera e salubre.
E’ un presidio Slow Food.
Nel weekend del 10 e 11 ottobre torna a Colorno l’8° edizione del GRAN GALA’ DEL TORTÉL DÓLS, immancabile appuntamento gastronomico con il tradizionale tortello dolce di una volta.
Parma 03 Ottobre 2015 -
Il 10 e l’11 ottobre 2015, nella splendida cornice della Reggia di Colorno, torna l’appuntamento con il Gran Galà del Tortél Dóls, manifestazione gastronomica dedicata alla valorizzazione di un prodotto unico della tradizione come il tortello dolce, primo piatto di pasta fresca con ripieno agrodolce di vin cotto, pan grattato e mostarda di frutti antichi (mela cotogna, pere nobili e cocomero bianco).
Un’ampia area ristorante coperta e riscaldata darà la possibilità a tutti gli ospiti di gustare non solo il tortél dóls, ma anche altre prelibatezze del territorio. Numerosi anche gli eventi collaterali: laboratori di baby-cucina, ricco mercato con stand gastronomici e artigianato artistico, intrattenimento per le famiglie.
L'evento culminerà con l’immancabile gara delle rezdòre: dieci massaie del comprensorio di Colorno e Comuni circostanti si sfideranno nella realizzazione dei migliori tortél dóls che saranno valutati e premiati da una giuria di esperti del settore e chef. Fra gli altri, negli anni ci hanno onorato della loro partecipazione il Maestro Gualtiero Marchesi di ALMA - Scuola Internazionale di Cucina Italiana, lo chef Massimo Bottura dell'Osteria Francescana, il direttore delle guide de L'Espresso Enzo Vizzari e Mara Nocilla de Il Gambero Rosso.
Per info e dettagli 0521 313118, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.torteldols.it
Ospiti d'onore della giornata: FEDERICA GALLI, la dama 2015 della 34ª edizione della Sagra del Tortellino e giornalista di TRC e FABIO DONADIO e NICHOLAS SIGHINOLFI, due pallavolisti di Modena Volley. -
Modena, 25 Settembre –
Domenica 27 settembre si terrà la seconda edizione di "Pomplaza: il tortellino dal tramonto all'Alba" nella zona limitrofa a Piazza della Pomposa, organizzata dalle attività della zona con la collaborazione di Modena a Tavola e Modenamoremio.
Ricordiamo che per partecipare all'evento occorre acquistare un ticket, al costo di 20 euro, disponibili in prevendita fino al 26 settembre e disponibili presso il sito www.modenamoremio.it, ufficio di Modenamoremio in via scudari 12, le attività coinvolte all'evento (Osteria D'amare, Al Goblet, Resét, Salumeria del Cardinale, Trattoria Pomposa) e l'Associazione "La San Nicola" di Castelfranco Emilia. Durante la giornata della manifestazione sarà possibile ritirare i biglietti acquistati online e acquistare gli eventuali biglietti ancora disponibili.
Il pranzo avrà luogo in Piazza Pomposa e prevede due turni: il primo inizierà alle ore 12.30 mentre il secondo alle ore 13.30.
il menu completo è disponibile sul sito www.modenamoremio.it
E per non farci mancare nulla, durante la giornata, e più precisamente durante il turno delle 12.30, avremo la presenza di tre ospiti d'onore: FEDERICA GALLI, la dama 2015 della 34ª edizione della Sagra del Tortellino e giornalista di TRC e FABIO DONADIO e NICHOLAS SIGHINOLFI, due pallavolisti di Modena Volley.
Si avrà il piacere di ospitare anche uno stand di Zona No Tax Area e Terremotiamo, saranno presenti anche i ragazzi dell'Istituto Statale Spallanzani che contribuiranno a servire le pietanze durante il pranzo domenicale. Il pezzo forte della giornata sarà la presenza delle "Sfogline", in Piazzale Muratori, le quali insegneranno la loro arte e tutti i segreti del "tortellino perfetto" a grandi e piccini.
Novità di questa edizione 2015 è il: Tortellino Street Food!
Sempre domenica 27 settembre in Piazza Pomposa, non si può perdere, dalle ore 18, l'aperitivo con il tortellino preparato sul momento dall'Associazione La San Nicola.
Si potrà degustare pertanto un cocktail, un bicchiere di vino o una pinta di birra accompagnati dal tradizionale piatto emiliano. Ad arricchire la serata, sarà anche la scuola di danza "Centro la Fenice" che si esibirà, dalle ore 19.00, in una coinvolgente danza urbana.
La qualità, bandiera inconfondibile di "Pomplaza, il tortellino dall'alba al tramonto", è tutelata dall'Associazione La San Nicola e da tutti i consorzi del gusto riuniti in Piacere modena, i quali ci permetteranno di assaporare le eccellenze eno-gastronomiche del territorio.
L'evento è patrocinato dal Comune di Modena e ha visto la gentile collaborazione di Modena a Tavola e Modenamoremio, società di promozione del centro storico.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
E’ appena terminato il Festival del Franciacorta, un weekend nel quale poter visitare le cantine più blasonate nel territorio conosciuto per la sua eccellenza vitivinicola. Vediamone alcuni pregi e difetti
Di Chiara Marando – Sabato 26 Settembre 2015 - (Guarda la gallery in fondo all'articolo)
Da pochi giorni è terminato il tradizionale appuntamento con il Festival del Franciacorta, un weekend all’insegna del buon vino e delle tradizioni che hanno reso questo suggestivo territorio un punto di riferimento nel mondo in fatto di eccellenze vitivinicole. Ma il Festival non è solo un’ottima occasione per assaporare alcune tra le migliori varietà di bollicine disponibili, è anche un’immersione completa nella cultura della zona, alla scoperta delle varie cantine, dei loro segreti e tecniche di lavorazione.
Per due giorni, ogni azienda apre le porte al pubblico per raccontare la realtà che le contraddistingue, far comprendere quanto lavoro e dedizione si trovi dietro ad ogni singolo sorso. Certo il marketing fa da padrone, ma la verità è che alcune sono veramente in grado di far respirare il grande amore che nutrono per il lavoro e la terra, se ne percepisce la reale piacevolezza di condivisione.
Ecco perché, anche lo scegliere quali cantine visitare all’interno del ricco programma di eventi non è propriamente semplice, ci si deve lasciare trasportare dall’istinto, dalla curiosità ed, ovviamente, dal desiderio di degustare qualcosa di nuovo. Difficile cadere male, anche se spesso alcuni produttori perdono di vista l’anima del Festival, ovvero che questi due giorni non sono solo fonte di puro guadagno, ma anche e soprattutto di grande ospitalità.
Inutile generalizzare, questo è certo, ma penso sia corretto evidenziare mancanze e pregi di alcune delle cantine che ho selezionato per la mia giornata in Franciacorta. Non si tratta di un giudizio prettamente legato alle diverse etichette, piuttosto ai diversi approcci riscontrati in fase di visita.
Cominciamo con il più che famoso “Cà del Bosco”, azienda che certo non ha bisogno di particolare pubblicità e la cui location lascia stupefatti: una distesa di prati e vigne che si rincorrono a perdita d’occhio lungo un terreno collinare verdeggiante al cui centro impera l’area di produzione, la zona eventi e quella degustazione. Una guida preparata ed estremamente disponibile ha illustrato tutto il processo di lavorazione delle uve, descrivendo le peculiarità che caratterizzano il prodotto finale. Il percorso nelle cantine di invecchiamento non smette mai di affascinare, complice la luce soffusa, i soffitti a volte e le migliaia di botti e bottiglie che arredano gli ambienti.
Non poteva mancare la fase di degustazione: tre diverse tipologie di Franciacorta, Vintage Collection Dosage Zéro 2010, Vintage Collection Brut 2010 e Vintage Collection Satèn 2010, abbinate a sfiziosi e ricercati finger food di mare e terra che ben si sposavano con il gusto e gli aromi dei vini.
In sintesi, due ore nelle quali la cura e l’attenzione verso il cliente si coniugavano con la raffinatezza delle proposte enogastronomiche.
La seconda tappa prevedeva un altro nome di rilievo, ovvero “l’Azienda Agricola Monte Rossa” conosciuta per la bevibilità delle sue etichette più famose: il Rosè Flamingo ed il Cabochon Brut 2009. Nulla da dire sulle due proposte, ma qualcuno dovrebbe insegnare agli organizzatori che il tavolo di presentazione dovrebbe essere imbandito con qualche cosa di più sostanzioso rispetto ai miseri grissini, soprattutto se si pensa che i visitatori quel giorno si dedicheranno anche ad altre cantine. A nessuno piace tornare a casa ubriaco o con la testa “molle”.
Stesso discorso per “Bellavista” dove, oltre alla totale assenza di professionalità ed ospitalità da parte del personale (sembrava di essere caduti in una catena di montaggio spremi-soldi), è mancata completamente una qualsiasi tipologia di stuzzichino che spezzasse gli assaggi e permettesse di godere al meglio ciò che si stava bevendo, ossia Alma Cuvée Brut e Vendemmia Satèn 2010.
Fortunatamente, dopo qualche esperienza poco soddisfacente, la giornata si è conclusa con una più che piacevole serata trascorsa nell’antica residenza “Guido Berlucchi”, il Palazzo Lana Berlucchi, dove per l’occasione è stato organizzato un particolarissimo “Aperitivo Pop” con i finger food dello chef Davide Oldani. Una location d’eccezione, come il parco interno della villa, ed un’accoglienza sincera da parte della titolare, la signora Ziliani, hanno reso ancora più apprezzabile la degustazione: ’61 Brut, ’61 Satèn e ’61 Rosé abbinati ad assaggi originali quali Pasta di salame su panella di ceci, tamarindo ed olive croccanti, Bignè allo zafferano ripieno di Erborinato ed accompagnato con Composta di fichi e semi tostati e, per finire, Centrifugato di verdufrutta con Stracciatella e fave di cacao. Veramente Deliziosi!
Il consiglio è quello di visitare le stanze del Palazzo, ricche di fascino ed eleganza senza tempo, ma soprattutto le antiche cantine sotterranee dove il vino riposa avvolto da un silenzio rigenerante: volte in pietra, lunghi corridoi che conservano la suggestione di epoche passate, nascosti da una luce morbida e quasi timida, ed una distesa di bottiglie che attendono solo di essere stappate.
“Q.B.” è il primo romanzo di Marco Bellabarba, esperto di comunicazione con una grande passione per l’arte culinaria, in particolare per la pasticceria. Il suo è il racconto di un viaggio a tratti ironico ed amaro verso una maggiore consapevolezza di sé, nel quale amore, lavoro, amicizia e cucina si incontrano.
Di Chiara Marando - Giovedì 24 Settembre 2015 -
Tutti, prima o poi, ci lasciamo trascinare da una quotidianità che non ci soddisfa fino in fondo, ripetiamo movimenti, viviamo situazioni che divengono déjà vu perché non abbiamo il tempo di fermarci a riflettere…o meglio non ce lo prendiamo.
Rimaniamo lì, come intrappolati in una vita che soffoca le passioni, rassegnati dal dover accantonare quei sogni che tardano a realizzarsi nonostante l’impegno e le energie profuse, altalenanti in un lavoro precario che ben poco somiglia a quello per cui si è tanto faticato.
Ma non si può proprio fare nulla per cambiare? E’ veramente questa l’unica via percorribile?
Perché non proviamo a rallentare, a prendere fiato ed osservare il mondo che ci scorre intorno, analizzarlo e capire che la nostra strada può essere un’altra….basta saperla vedere.
Questo è quello che si trova a fare Paolo, 32enne che poco a poco vede sgretolarsi i suoi obiettivi, un lavoro prestigioso all’estero ed il matrimonio con la sua amata Deborah, per ritrovarsi single e con un impiego, che mai si sarebbe aspettato di ricoprire, come agente di vendita per le strade di Roma.
“Ah Paolo, non dimenticarti che il Giappone è sempre lì. Con o senza Deborah.
Anche a Deborah era venuto da ridere. Alla fine aveva raggiunto il risultato. In realtà non ero nemmeno troppo sorpreso. Sapevo che il Giappone non l’aveva mai entusiasmata. Ma ciò che mi faceva pensare era il modo estremamente lapidario con cui aveva condotto la conversazione. A lei il Sol Levante non interessava. Punto. Era stata rapida, noncurante. Avrei dovuto intuire qualcosa. Almeno immaginare la possibilità che Deborah, quella sera, stesse facendo ben altro che liquidare la mia proposta.
Stava liquidando me.”
Ma è proprio quando tutto sembra più grigio, quando non si riesce a vedere una soluzione, che il destino ti offre una via d’uscita. Per Paolo sarà una pausa estiva trascorsa ad apprendere l’arte culinaria tra pentole e fornelli nella cucina di Luisa, chef brillante e fantasiosa ma anche donna profonda e gentile, che gli farà ritrovare la voglia di tentare e mettersi in gioco.
Ecco allora che, come per una dolce magia, le più piccole attività quotidiane, quelle considerate insignificanti o completamente ignorate fino a poco prima, risplendono di nuova luce e divengono un’occasione continua per scoprire profumi, sapori e sensazioni ma anche, e soprattutto, per concedersi dei momenti dedicati semplicemente a sé stessi ed alle persone più vicine.
“Avocado tagliato a cubetti, pomodorini, cipolla tritata. Un po’ di olio d’oliva a emulsionare e qualche scaglia di grana padano sopra. Tutto su una fetta di pane ancora calda e croccante.
I miei incisivi affondavano in un delizioso mix di consistenze e sapori che si sposavano perfettamente tra loro. No, non me lo ricordavo il sapore dell’avocado, ma anche se lo avessi mangiato tutti i giorni, mi avrebbe sorpreso comunque: preparato a quel modo era semplicemente fantastico.”
“Q.B” scritto da Marco Bellabarba (Robin Edizioni) racchiude tutto questo: un romanzo condito con alcune ricette da cui farsi ispirare, ma anche momenti di inaspettata suspense, nel quale amore, lavoro, amicizia e cucina si incontrano per raccontare quanto la vita possa cambiare in un attimo regalando sorprese inattese, quanto ancora ci sia da scoprire ed imparare, quanto “a volte non basti osservare, ma anche aggiungere” per trovare la direzione giusta.