La sfida del mercato USA per le aziende che desiderano sviluppare il proprio business: se ne parlerà durante Cibus 2016, mercoledì 11 maggio dalle 14 alle 15.30, al Workshop organizzato da Q&Q Group, dal titolo "Branding US - Strategie di marketing per il mercato USA", costruito per illustrare i meccanismi indispensabili per un risultato di successo.
Parma, 18 Aprile 2016 -
Il mercato USA rappresenta una sfida soprattutto per quelle aziende che desiderano crescere e sviluppare il proprio business nei mercati extraeuropei. Una sfida nell'ambito della quale il ruolo del marketing diventa centrale.
Raggiungere questo obiettivo è possibile attraverso una conoscenza profonda del mercato e dei consumatori, insieme a strategie mirate e vincenti.
Questi gli argomenti alla base del Workshop organizzato da Q&Q Group, dal titolo “Branding US – Strategie di marketing per il mercato USA”, che si terrà mercoledì 11 Maggio 2016, dalle ore 14 alle ore 15:30, presso le Fiere di Parma.
Si tratta di un momento di approfondimento e confronto dedicato a tutte quelle realtà che desiderano analizzare e conoscere più da vicino le regole e le possibilità offerte dal mercato USA, ma soprattutto comprendere i passaggi fondamentali per un risultato duraturo e di successo.
Ad ospitarlo, ugna cornice d'eccezione come l'edizione di Cibus 2016, la fiera internazionale interamente dedicata al mondo del Food, che quest'anno sarà focalizzata proprio sul tema sempre più attuale dell'internazionalizzazione.
Un programma costruito per illustrare alle aziende i meccanismi indispensabili per affrontare le sfide del mercato americano: dagli aspetti legali alle fasi di esposizione alle catene, fino alla promozione e comunicazione al consumatore. Il tutto in ottica problem-solving, derivata da esperienze sul campo da parte di team specializzati negli aspetti legali, nella distribuzione e nella comunicazione del Made in Italy in USA.
Questi, in sintesi, i temi trattati:
- Start up e mercato USA per marchi e prodotti Food: gli aspetti legali per iniziare ad esportare. L'approccio al mondo del mercato nord-americano per le aziende europee. Il modello di business e le figure chiave per aprire un'attività commerciale/produttiva.
- Collocazione dei prodotti a scaffale nelle catene USA: definizione degli strumenti per dialogare con i buyer. Le catene distributive, la loro diversificazione e la migliore strategia per esportare marchi e prodotti europei nel mercato USA.
- Strumenti per costruire la brand awareness in USA: le attività di Trade Marketing e le promozioni in Store. Le strategie Social, e-commerce e couponing. Le PR e Digital PR, eventi e adv. Rapporto budget-risultati e coordinazione tra sales force e marketing management.
- Localizzare la gamma prodotti negli USA: Parlare la lingua del mercato, posizionare il brand, localizzare il packaging. Importanza del visual e dei call-out sulla confezione. Ideare prodotti ad hoc. Ruolo delle ricerche di mercato per sintonizzarsi con il mercato. Mainstream e nicchie di mercato in ambito food.
A guidare questo percorso saranno i fondatori di Q&Q Group Paolo Artoni, Ezio Burani e Anna Urban, insieme a esperti del calibro di Andrea Fiocchi e Sarah Tallent, PartnerdiReinhardt LPP, per l'ambito legale, e di Carlo Alberto Bertozzi, Owner MRA, che tratterà in modo approfondito gli aspetti legati alle catene distributive.
Per iscriversi basta compilare l'apposito form direttamente sul sito www.branding-us.com
“Branding US – Strategie di marketing per il mercato USA”
Mercoledì 11 Maggio 2016, dalle ore 14 alle ore 15:30
Sala Workshop (Pad.4), Fiere di Parma
Appena fuori Reggio Emilia, immerso nella campagna, sorge il ristorante “Amici del Rifugio Crucolo” un angolo dal sapore altoatesino che si caratterizza per il suo gemellaggio con una struttura omonima valdostana e la particolarità del menù a base di piatti trentini.
Di Chiara Marando -
Sabato 16 Aprile 2016 -
Inutile negarlo, una delle più grandi soddisfazioni quando si trascorre un po' di tempo sulle splendide montagne del Trentino è quella di concludere la giornata, o una bella escursione, con un gustoso piatto tipico. Chi non può farne a meno lo sa bene, impossibile resistere a canederli, crauti e stinco.
E se vi dicessi che non bisogna necessariamente aspettare una vacanza tra i monti per godersi i sapori altoatesini?
Già, perché in provincia di Reggio Emilia esiste un locale che ripropone non solo un menù di specialità montanare, ma anche un ambiente squisitamente rustico stile rifugio: Amici del Rifugio Crucolo. La sua storia inizia da una sinergia vincente, quella tra due famiglie unite da un'amicizia lunga 25 anni e dalla passione per le cose buone. Loro sono i Purin della Valsugana, che gestiscono il Rifugio Crucolo, ed i Guglielmi di Reggio Emilia, che 15 anni fa hanno aperto il loro ristorante in terra emiliana.
L'idea da cui tutto parte è la volontà di far sentire il cliente come a casa, avvolto da un'atmosfera rilassante che richiama in tutto e per tutto quella trentina-altoatesina, con deliziosi arredi in legno, la classica Stube in maiolica, ma anche i costumi tradizionali indossati da chi serve al tavolo. La cucina è il regno di Deanna che si destreggia ai fornelli insieme al figlio Tiziano, mentre in sala ci sono papà Maurizio e l'altro figlio Marcello.
La verità è che si rimane subito colpiti non solo dalla location, che profuma di bosco, camino e spensieratezza, ma anche e soprattutto dalle deliziose portate che vengono proposte.
Spazierete da antipasti stuzzicanti che apriranno la strada a primi corposi come i Canederli su un letto di formaggio delicato, le pappardelle con ragù di selvaggina e gli impronunciabili Sclutzkrafen, per poi continuare con il trionfo della carne: Stinco di maiale con patate, Costolette di agnello oppure Medaglioni di Cervo.
Ovviamente, per concludere il pasto, non possono mancare lo Strudel – il consiglio è di assaggiarlo perché preparato con una morbida pasta frolla ed un ripieno generoso e profumato – e la Sacher Torte.
La vera chicca è il cestino del pane, rigorosamente di produzione propria, con interessanti varianti quali il pane ai fichi, quello di segale, il più semplice bianco, e il bretzel servito caldo. Notevole anche la carta dei vini, con etichette del territorio trentino e qualche birra artigianale – due per la precisione – che ben si sposano con la sapidità dei piatti. Non a caso, uno dei particolari che accomuna gli “Amici del Rifugio Crucolo” con il ristorante in Valsugana è il rito della "visita in Cantina".
In cosa consiste? Semplice, a fine serata il padrone di casa Maurizio vi accompagnerà in cantina per un'immersione nei prodotti tipici trentini, ma soprattutto per offrirvi un digestivo a base di grappe bianche e aromatizzate, nonché di liquori trentini.
Un ultimo particolare: non dimenticatevi di prenotare, in tanti avranno la vostra stessa idea!
Amici del Rifugio Crucolo
Via Gattalupa sud, 88
42122 Gavasseto (Reggio Emilia)
Tel: 0522-552103 Cell: 3465880623
E' sempre importante assumere in una dieta salubre ed equilibrata tanta buona verdura e frutta! Purtroppo per i più piccini diventa quasi impossibile a volte convincerli ad assoporare un buon piatto "vegeteriano" e così SOS by SUSANNA VOLIANI attraverso una lettura simpatica, colorata e divertente ci viene in aiuto grazie ad un "sorprendente" T-VEG!
Di Susanna Voliani
In questi tempi di grande attenzione al cibo buono e salutare, ecco che compare in libreria l'albo perfetto per sensibilizzare anche i più piccini. Uscito in Italia da pochi giorni, scritto dall'autrice anglo indiana Smriti Prasadam-Halls ed illustrato da Katherina Manolessu (pubblicato da Mondadori per la collana ElectaKids), si tratta di un racconto semplice e divertente che avvicina i bambini al mondo dell'alimentazione.
È la storia di un tirannosauro un po' speciale di nome Reginaldo, tipico nel possente ruggito, nell'aspetto spaventoso, nella forza enorme, nel digrigno dei denti, ma originale nei gusti alimentari: è vegetariano.
Mentre i suoi familiari ed i suoi amici si nutrono di succulente bistecche come tutti i T-Rex che si rispettino, lui preferisce frutta e verdura. Stufo di sentirsi escluso e deriso perché diverso, decide di andarsene via, alla ricerca di un posto nuovo e di dinosauri che possano capirlo, magari erbivori come lui. Ma i grandi erbivori non vogliono avere niente a che fare con lui, ne hanno paura: si tratta pur sempre di un mastodontico e spaventoso T-Rex! Ancora più umiliato e solo, proprio mentre amici e familiari lo stanno cercando per riportarlo a casa, Reginaldo sarà però il protagonista assoluto di un grande salvataggio, grazie alla sua smisurata forza dovuta sicuramente a tutta la frutta e la verdura di cui si nutre!
Una storia piccola ma capace di commuovere e di insegnare perché ricca di significati: una lezione contro i pregiudizi, sull'amore della famiglia e degli amici, sul coraggio di rimanere fedeli a se stessi nonostante le proprie differenze dagli altri.
E le coloratissime e brillanti illustrazioni non possono che essere utilizzate per spiegare ai nostri figli che nutrirsi bene ci mantiene in salute e rende forti e felici!Dai 4 anni.
CREDITS photo: - dietologomarcomissaglia.com – nutrisoft.com.br – gustissimo.it – giallozafferano.it – nonnapaperina.it – rec23.com – romalecool.com
Colorato, allegro e, a quanto dicono, buonissimo: si parla dell'ultima invenzione food, ovvero il Rainbow Bagel. A realizzarlo è stato il re dei Bagel, Scot Rossillo, nel suo ormai famosissimo The Bagel Store di Brooklyn a New York
Di Chiara Marando -
Sabato 09 Aprile 2016 -
Per la serie “la fantasia in cucina non è mai troppa” e “anche l'occhio vuole la sua parte", ecco che l'alimento di cui parliamo oggi supera ampiamente i concetti di normalità e monotonia cromatica, tanto da sembrare appena uscito dalla cucina di Nonna Papera.
Si tratta del rivoluzionario Rainbow Bagel, una ciambella che riprende la forma del più classico bagel, ma sembra fatta di pongo ed assemblata da un bambino: indubbiamente bellissima da vedere e, pare, eccezionale da mangiare.
Già, i fortunati che hanno avuto il piacere di provarla parlano di una vera e propria esplosione di gusto, un mix di sapori dolci e salati che si fondono ad ogni morso. Ad inventarla è stato Scot Rossillo, considerato il “miglior artista di bagel al mondo”, che lavora nel suo ormai famosissimo The Bagel Store in Bedford Ave, Brooklyn, a New York.
Con il Rainbow Bagel pare che Scot abbia veramente superato sé stesso, un prodotto che nasce dalla passione per la sperimentazione in cucina ma anche da tanta pazienza e creatività. Non a caso, come dice lui «mi ci sono voluti 20 anni di tentativi e altrettanti di fallimenti».
Scot è molto noto tra gli amanti dei bagel, ne rappresenta un vero pioniere e maestro. La sua tecnica si basa su procedimenti ancora artigianali e tradizionali, ma la sua manualità, e l'estro che lo contraddistingue, gli consentono di sfornare bagel stravaganti e di ogni colore.
Ovviamente non è dato sapere quale sia la ricetta originale del Rainbow Bagel, impossibile riuscire a rintracciare ogni singolo ingrediente solo assaggiandolo. Una cosa però si sa: non vengono aggiunti conservanti o additivi chimici all'impasto (difficile da credere osservando il procedimento di preparazione ndr.) ed il vero segreto si trova nel goloso ripieno che completa il risultato finale.
Certamente, esaminare il momento della realizzazione risulta estremamente affascinate, sembra di giocare con enormi pezzi di pongo, esattamente come facevamo da piccoli quando ci divertivamo a modellare delle improbabili composizioni o formine.
Ma che sapore ha questa invenzione?
Pare sia simile a quello dei lecca lecca, di tutti i gusti messi insieme appassionatamente, anche se con un risultato meno dolce. Poi, come già premesso, c'è il tocco finale, ovvero una farcitura dal nome improbabile: “Funfetti-style cream” che consiste in una crema al formaggio amalgamata con i “Candy cotton”, quei i bastoncini colorati e zuccherati dall'aspetto fiabesco.
E qui scatta la domanda: ma c'era proprio bisogno di un ennesimo junk food?
A onor del vero non si conoscono la reale portata calorica ed i grassi, quindi abbiamo ancora un po' di tempo per illuderci che non si tratti proprio di “cibo spazzatura”....ma temo proprio sia poco tempo. Nel caso, siccome in cucina non si butta via nulla, si può sempre pensare di utilizzarlo come allegro soprammobile.
Dall'11 al 13 Aprile al Palacassa, all'interno delle Fiere di Parma, si svolgerà la 25esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza: 35 nazioni coinvolte per un totale di 650 concorrenti e quasi 7mila visitatori.
Parma, 8 Aprile 2016
Tutto è pronto per uno dei momenti più golosi dell'anno: 12 mila pizzaioli si sono incontrati e sfidati, più di 25 mila pizze sono state sfornate dal 1992, anno in cui l'evento si è svolto per la prima volta.
Stiamo parlando del Campionato Mondiale della pizza, un appuntamento che dall'11 al 13 aprile coinvolgerà quasi 35 nazioni (Italia, USA, Francia, Australia, Giappone, Brasile, Thailandia, Messico, Canada, Germania, Gran Bretagna, Russia, Polonia, solo per citarne alcune) per un totale di 650 concorrenti e quasi 7 mila visitatori.
Come ogni anno sarà il Palacassa, all'interno delle Fiere di Parma, ad ospitare questo imperdibile momento che durante questa edizione, la 25esima, si preannuncia ricco di novità: 4 aree tematiche dedicate a specifiche ricette di pizza e primi piatti, 13 specialità tra gare di cottura e abilità e soprattutto, la grande opportunità di vedere riuniti più di 650 maestri della pizza in azione.
Testimonial speciale della kermesse sarà l'attore Gian Marco Tognazzi. Tra i main sponsor, l'azienda Agugiaro&Figna, con il brand "Le 5 Stagioni", marchio leader per farine e preparati per pizzerie, con oltre 20 tipologie di prodotti presenti in tutti e cinque i continenti come simbolo di italianità e qualità.
Quindi, pizza come piatto tipico ma anche come ricerca e alta cucina, un'evoluzione che ha portato la cultura della vera pizza anche fuori dai confini nazionali.
Per info www.campionatomondialedellapizza.it
La mostra di murales monumentali celebra Parma città della Gastronomia creativa Unesco. Le opere saranno battute all'asta per il diritto all'acqua. Ecco tutti gli appuntamenti del Fuori salone che prevede serate gourmet, appuntamenti con il bio e degustazioni di vino.
Di Alexa Kuhne, ph. Francesca Bocchia
Parma, 8 aprile 2016
Food, ma anche street art, monumentale e dirompente. Perché "Cibus in Fabula" è soprattutto creatività.
Il cibo può essere raccontato con la forza dell'arte visiva, quella di strada, imponente e piena di fascino, come quella rappresentata nei 13 monumentali murales di altrettanti nomi del panorama internazionale.
L'energia dei colori e della immaginazione dei 13 artisti racconta di ciò che ci nutre, il punto di forza della cultura "Made in Italy" che vede in Parma un territorio di eccellenze.
Parma è stata, recentemente, definita Città Creativa della Gastronomia Unesco e si celebra, in occasione di Cibus questo suo riconoscimento con una mostra di opere dall'effetto straniante curata da Felice Limosani nello spazio della crociera dell'Ospedale Vecchio di via d'Azeglio.
L'esposizione, che chiuderà il 22 maggio, rappresenta il fiore all'occhiello del cartellone di eventi di "Cibus in Fabula", il fuorisalone di Cibus, dal 6 - 15 maggio, regala alla vista queste tele di 70 mq che nei mesi di Expo hanno raccontato il food sulla facciata esterna del padiglione di Federalimentare-Fiere di Parma.
"Tangibile e intangibile si mixano" -, come ha detto il curatore, Limosani: "da un lato il tangibile, ovvero la produzione eno-gastronomica e il saper fare di tutto un territorio unico al mondo, quello parmense, dall'altro l'intangibile, ovvero 13 tappe artistiche, oniriche e creative di un viaggio chiamato Food, che interrogano ora su una equilibrata distribuzione delle risorse economiche nel mondo ( come 'Communicating vessels' dell'artista pugliese Agostino Iacurci) ora su un rapporto più responsabile con la natura ( come 'Life and Hope' del collettivo spagnolo Boamistura o 'Genesi 2.0' dell'italiano Vesod) oppure sul benessere alimentare (come 'Fast, Gourmet & Light' del tedesco Tasso o 'Picture of Health' dell'irlandese Maser )".
"Il senso di questa esposizione – ha affermato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma – vuole essere un tributo ad un tessuto imprenditoriale unico al mondo per capacità di saper fare, per dedizione e amore al territorio,per rispetto delle tradizioni e per capacità creativa. Come i nostri imprenditori illuminati questi murales intendono rappresentare un impegno che è una scommessa per il futuro,interpretando le sfide che tutti noi dovremo affrontare".
Temi diversi raccontati con sensibilità diverse che arrivano da tutto il mondo ( Giappone, Irlanda, Spagna, Francia, UK, Russia solo per citarne alcuni) per un unico "affresco globale del Food". E non è un caso che Felice Limosani abbia scelto i graffiti per rappresentare artisticamente il food. " Il futuro del cibo è nelle mani dei Millenials che numericamente rappresentano il sesto continente - afferma Limosani - con questa generazione è indispensabile attualizzare il linguaggio per far passare concetti come responsabilità, sostenibilità, distribuzione delle risorse, rispetto delle Natura, ecc. Sono soddisfatto che questo dialogo riparta da Parma, città icona del cibo e del mondo che gravita intorno.".
Dal 15 aprile al 10 maggio, le opere in mostra all'Ospedale Vecchio di Parma saranno messe all'asta sul sito www.charitystars.com. Il ricavato sarà devoluto a Oxfam Italia, ONG presente in 90 Paesi nel mondo che si occupa di progetti di sviluppo in ambito rurale per garantire mezzi di vita sostenibile ed il diritto all'acqua.
Il fuorisalone "Cibus in Fabula", che punta a rafforzare la leadership di Parma quale città di riferimento della gastronomia, valorizzando la qualità delle materie prime e la capacità di trasformarle in piatti universalmente apprezzati, sarà caratterizzato da una serie di iniziative.
Dal 7 all'11 maggio "Sorsi di natura" animerà Piazza Garibaldi. Un appuntamento per gli amanti del bio che potranno gustare una ricca varietà di succhi "salutistici" mentre gli amanti del vino potranno, negli stessi giorni sempre in Piazza Garibaldi, andare alla scoperta dei migliori vini locali proposti dal Consorzio dei vini dei Colli di Parma, Malvasia, Sauvignon fino al popolare Lambrusco. Birre artigianali e pizza cotta su pietra sono invece al centro dell'evento organizzato in Piazza della Pilotta dal 7 al 12 maggio. Spazio poi a bimbi e famiglie con il progetto "Vivere in Armonia" curato dai servizi educativi del Comune di Parma che proporrà sabato 14 maggio in Piazza della Steccata attività divulgative, laboratori scientifici e giochi.
Ad arricchire il calendario degli eventi le iniziative organizzate in Stradello San Nicolò: un vero e proprio spazio "food&mood" dove serate gourmet saranno abbinate a performance interattive tra food e design, al foodwalking e assaggi creativi. Al pubblico dei presenti sarà omaggiata la nuova pic-nic bag: una lunch box di design per sfiziosi picnic all'aria aperta.
Non solo wine&food comunque. Le serate del 6 e 11 maggio infatti vedranno protagonisti nell'Oltretorrente in due cene-spettacolo rispettivamente Gene Gnocchi e il fotografo-gastronauta-attore Lucio Rossi che intratterranno i loro ospiti all'insegna della parola e della buona cucina.
Il fuori salone toccherà altri luoghi simbolo del centro storico di Parma: Parco Ducale e Piazza Ghiaia, Orto Botanico e Galleria Sant'Andrea, Chiostro del Conservatorio Arrigo Boito e Auditorium del Carmine. Un quadrilatero ampio in cui tutte le location animate da iniziative del fuorisalone saranno contraddistinte a terra da un eco-graffito realizzato con un materiale a base di derivati dallo yogurt e raffigurante appunto il Logo Cibus in Fabula.
La presentazione della manifestazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, dell'Assessore al Turismo e Commercio Cristiano Casa, dell'Amministratore Delegato di Fiere di Parma Antonio Cellie e dello stesso Limosani.
Arriva una novità in cucina, un pane che promette notevoli effetti benefici grazie all'alto contenuto di antiossidanti: il Purple Bread, ovvero il pane viola, nato da un'idea del dottor Zhou Weibiao, scienziato della National University di Singapore.
Di Chiara Marando -
Sabato 02 Aprile 2016 -
Per la serie “ novità in cucina” ecco un pane che promette notevoli effetti benefici per la salute: si chiama Purple Bread, ovvero pane viola, ed è nato da un'idea del dottor Zhou Weibiao, scienziato della National University di Singapore. Pare essere l'ultimo ritrovato food, il primo supercibo lievitato al mondo. Già un supercibo, e non si tratta di un nome che deriva dai fumetti, ma di quella categoria di alimenti che presentano una densità fuori dal comune di proprietà nutritive utili al benessere fisico e mentale.
Nel caso del Purple Bread, il plus è rappresentato dalle antocianine, un gruppo di flavonoidi che danno anche il caratteristico colore viola e sono noti per il loro potere antiossidante e antinfiammatorio.
La particolarità delle antocianine è quella di prevenire le malattie cardiovascolari e neurologiche, ma anche di agire positivamente su patologie quali l'obesità. Ovviamente, perché siano efficaci, è necessario che siano estratte dagli alimenti ed aggiunte durante la preparazione del pane, così da conservare intatte le loro proprietà, anche se in misura ridotta: è bene ricordare che sono termolabili, questo vuol dire che la cottura ne diminuisce del 20 % le peculiarità nutrizionali.
E proprio su quest'ultimo aspetto il dottor Zhou Weibiao ha subito chiarito la sua posizione, specificando che questo pane è preparato utilizzando una tecnica che riesce a conservare integre l'80% delle anticianine e che, per sfruttarle al massimo, la ricetta da lui ideata prevede una cottura estremamente breve: precisamente 8 minuti, a 200 gradi Celsius.
Ma dopo tutto questo parlare, la domanda sorge spontanea: quali sono le differenze tra il pane viola e quello bianco?
Cominciamo con il dire che si tratta sicuramente di una novità interessante ma non è comprovato che il Purple Bread possieda concretamente tutte le proprietà benefiche che gli vengono attribuite.
Ad esempio, non è da prendere come certa la teoria che riesca ad abbassare l'indice glicemico grazie ad una particolare reazione chimica tra antocianine e amidi, e nemmeno che renda la digestione più lenta del 20% rispetto al pane bianco. Ciò che invece può essere considerato sicuro è il suo alto contenuto di antiossidanti, quindi non sarà miracoloso ma sicuramente diviene un alimento da considerare nella propria dieta di tutti i giorni.
Purtroppo, pensare di farlo in casa sfruttando ortaggi come il cavolo rosso o frutti come i mirtilli, non è così semplice come spiega la dott.ssa Katia Petroni, Ricercatrice di Genetica presso l'Università degli Studi di Milano e sostenuta dalla Fondazione Umberto Veronesi: “L'ideale sarebbe avere un estratto o aggiungere farine di mais rosso, perché il limite resta la cottura. Con la bollitura, necessaria per usare l'ortaggio durante la preparazione del pane, un'altissima percentuale di antocianine viene persa, perciò lo sforzo ha molto meno senso».
«In ogni caso è fondamentale ricordare – aggiunge la dottoressa - che un pane del genere non potrà mai essere un alimento sostitutivo, e che il nostro organismo ha comunque bisogno di fare il pieno di antocianine con la frutta e la verdura rossa»
Torna l'appuntamento per i più golosi e curiosi: dall'8 al 10 Aprile a Reggio Emilia si svolgerà “In Food We Truck”, il festival itinerante dedicato allo street food che coniuga cultura del buon cibo con la voglia di scoprire le tipicità regionali.
Reggio Emilia, 02 Aprile 2016 -
Torna un appuntamento imperdibile per golosi e curiosi food lovers: dall'8 al 10 aprile Reggio Emilia sarà “In Food We Truck”, l'evento interamente dedicato allo street food.
La location è quella classica delle passate edizioni,Viale IV Novembre, proprio di fronte alla Stazione. Inizia da qui, proprio da Reggio Emilia, il tour di questo festival dello street food che girerà l'Italia nel corso dell'anno. Un appuntamento unico nel suo genere che vedrà presenti i migliori food truck italiani, pronti a servire specialità enograstronomiche tipiche e deliziare i palati degli avventori. Ma questi tre giorni non saranno solo cibo, sarannocultura del cibo, alla scoperta di tradizioni, storie curiose e bontà regionali. A completare l'evento, un ricco programma di eventi collaterali che animeranno questo secondo weekend di aprile: intrattenimento per bambini, musica e creatività.
Insomma, tutto quello che rappresenta aggregazione e relax: una cultura itinerante capace di regalare esperienze nuove anche con un occhio attento al portafogli.
Per maggiori info www.infoodwetruck.net
Gola Gola!Food and People Festival: Il 10, l'11 e il 12 giugno Parma si animerà con oltre 100 eventi in programma, showcooking, street food, tour dell'arte e del buon gusto, cultura e intrattenimento.
Di CM
Parma, 28 Marzo 2016
Il 10, l'11 e il 12 giugno Parma si animerà con oltre 100 eventi in programma, showcooking, street food, tour dell'arte e del buon gusto, cultura e intrattenimento.
Insomma, un Festival del cibo, dove il cibo rappresenta il collante tra le persone, la filosofia di uno stile di vita allegro e gioioso che incarna l'essenza della cultura italiana, quella del buon vivere.
Al Gola Gola ! Food and People Festival il visitatore sarà attratto dal gusto, dalla possibilità di assaggiare le tipicità del territorio ed imparare di più sulle tradizioni, ma sarà catturato anche dagli spettacoli, dall'allegria e dal momento di aggregazione.
Gola Gola ! Food and People Festival si svilupperà attraverso 4 aree tematiche, di cui 3 in città, che corrispondono ad altrettanti luoghi del centro storico, ovvero piazza Garibaldi, piazza Ghiaia, piazzale della Pace, e una quarta fuori porta che consisterà in 5 percorsi "etnogastronomici" che nei tre giorni del Festival e con tre partenze quotidiane, andranno da Parma verso la provincia e province limitrofe di Piacenza, Cremona, Mantova, in un percorso tra castelli, pievi, parchi, musei, salumifici, caseifici e aziende agricole.
"Abbiamo investito in questo Festival – ha esordito il sindaco Federico Pizzarotti – nell'intento di creare un evento dedicato all'agroalimentare, ma soprattutto al buon cibo e alla cultura del buon vivere, che potesse essere di richiamo per i turisti e di valorizzazione del territorio. Questa edizione zero ci farà capire la risposta dei parmigiani e dei turisti ad un appuntamento così ricco e, speriamo, coinvolgente per tutti".
"Questo progetto – ha detto l'assessore alle Attività produttive, Commercio e Turismo Cristiano Casa – è inserito nel dossier che ha reso Parma Città creativa Unesco per la Gastronomia, un festival del cibo a 360°, caratterizzato da una grande condivisione di intenti e sinergia operativa tra i vari attori, enti e privati, finalizzata a valorizzare e rendere attrattivo il nostro territorio in un periodo, giugno, che per la nostra città è caratterizzato da un leggero calo turistico".
Il cuore del festival sarà la Piazza Garibaldi con i Portici del Grano. Casa SMEG sarà la riproduzione di una cucina di casa, dove ogni giorno, dalle 10 alle 22 e il sabato fino a mezzanotte, si terranno showcooking e laboratori di cucina con chef e blogger e temi dedicati a cucina tradizionale, innovativa, vegana, e non solo. Incontri nei quali si parlerà di buon mangiare e salute, ma anche e soprattutto di passione attraverso le testimonianze di imprenditori, medici e artisti.
Un palcoscenico ospiterà appuntamenti quotidiani con intellettuali, musicisti e personaggi del mondo dello spettacolo come i vincitori delle ultime 3 edizioni di Bake Off, il famoso programma di Real Time, il sabato pomeriggio dirigeranno un grande showcooking collettivo, che coinvolgerà quasi 100 persone pronte a preparare, ciascuno, una crostata successivamente cotta nel Forno gestito dall'associazione panificatori dell'Ascom di Parma.
La seconda area attività è la piazza Ghiaia, sede storica del mercato alimentare, che ospiterà il Mercato delle Specialità, Gola Gola! Food Market: un mercato, aperto dalle 10 alle 22, con la partecipazione di espositori, piccole aziende artigianali o agricole con prodotti di qualità, provenienti da tutta Italia. Ed ancora, degustazioni guidate a cura dei Consorzi, delle associazioni assaggiatori e delle aziende.
Infine la terza area è quella definita Gran Teatro del Cibo, in Piazzale della Pace: un grande tendone da circo, allestito con tavoli e sedie e un palcoscenico per ospitare durante il giorno animazioni e laboratori sul cibo per i bambini, che si trasformerà, a pranzo e a cena in un ristorante en plein air dove gustare Street Food di qualità, allietati da spettacoli di Teatro Danza e Teatro di strada.
In occasione del festival verrà anche inaugurata una passeggiata Le Vie dei Sapori, una camminata attraverso il centro di Parma che racconta la storia dei quartieri, le loro vocazioni merceologiche e consente di visitare i monumenti che contengono opere d'arte dedicate al cibo.
Poi, sabato 11, la Notte dei Golosi: dall'aperitivo fino alla colazione, con una maratona dei monumenti, un concerto di primo mattino, negozi aperti, locali in festa, fornai e pasticceri al lavoro, concerti e balli nelle strade e possibilità per mangiare, bere e degustare in ogni dove.
La maggior parte degli eventi saranno gratuiti, ma accessibili su prenotazione a chi avrà acquistato la Gola Gola! Card, disponibile anche on line, che con un costo di 5 euro consentirà di accedere agli eventi su prenotazione fino a esaurimento posti, di degustare gratuitamente i prodotti e di avere condizioni promozionali presso le salumerie, i negozi e gli esercizi convenzionati oltre a sconti per gli eventi del festival che saranno a pagamento.
Per maggiori informazioni: www.golagolafestival.it
Gli ultimi dati usciti dalla Oxford University raccontano di uno studio eseguito sulla dieta mondiale e dicono che sarebbero 8 milioni i morti in meno entro il 2050 se solo si modificassero le abitudini alimentari diminuendo il consumo di carne
Di Chiara Marando -
Sabato 26 marzo 2016 -
Gli ultimi dati usciti dalla Oxford University raccontano di uno studio eseguito sulla dieta mondiale e dicono che sarebbero 8 milioni i morti in meno entro il 2050 se solo si modificassero le abitudini alimentari.
Più in dettaglio, una dieta strettamente vegana eviterebbe 8,1 milioni di decessi prematuri ma, anche senza arrivare ad un completo stravolgimento della nostra alimentazione, basterebbe limitare il consumo di carni rosse a 300 grammi la settimana per raggiungere quota meno 5 milioni di morti.
Questi sono solo due dei quattro scenari tracciati dagli esperti della Oxford University e pubblicati su Pnas, una tra le più note pubblicazioni di carattere scientifico.
Strade diverse con altrettanti scenari futuri: c'è quello in cui nulla cambia e vengono mantenute le attuali tendenze in termini di dieta, oppure quello in cui si limita la carne a 300 grammi a settimana aumentando l'apporto di frutta e verdura, per arrivare a quello strettamente vegetariano ed, infine, vegano.
Che si sia d'accordo oppure no, pare che i maggiori vantaggi arrivino dalla scelta vegana, seguita a ruota da quella vegetariana. I benefici sarebbero riscontrabili soprattutto in relazione alle malattie cardiovascolari minori, nonché tumori e problemi correlati all'obesità.
Ma sarebbe anche l'ambiente a beneficiarne, perché questi due regimi alimentari permetterebbero anche una maggiore riduzione delle emissioni (63% per la dieta vegetariana e 70% per la vegana, mentre quella carnivora ma con moderazione le ridurrebbe solo del 30%.)
Vantaggi in termini di salute, ma vantaggi anche per il portafogli con un risparmio notevole per quanto riguarda le spese sostenute dai sistemi sanitari.
Alla luce di quanto emerge, non è sempre corretto continuare a mettere la carne sotto accusa ma, certamente, l'eccesso ed il consumo senza freno che se ne fa, anche solo per soddisfare il palato, non solo la risposta più adeguata per il benessere del corpo e dell'ecosistema. Come in tutte le cose sarebbe un grande successo riuscire a raggiungere una sorta di equilibrio che permetta di mangiare quello che più ci piace senza danneggiare la nostra salute ed il pianeta in cui viviamo.