Visualizza articoli per tag: politica

Domenica, 04 Maggio 2014 12:04

1° maggio festa senza lavoro

Allarme lavoro. Dal Capo dello Stato arriva una sollecitazione a fare presto riforme coraggiose.  

di Lamberto Colla ---

Parma, 04 maggio 2014 -

Mentre i sondaggi indicano un miglioramento del sentiment di fiducia degli italiani, gli indicatori  economici gridano che la crisi è in piena forma. +22% i fallimenti registrati nel primo trimestre 2014 secondo Unioncamere mentre per Unimpresa ben 3 aziende su 5 devono ricorre alle banche per pagare le imposte. 

Da un lato quindi il primo intervento di cura palliativa e l’energia personale messa in campo da Renzi sembra abbia generato un effetto positivo sui consumatori, dall’altro il rullo compressore della crisi sta proseguendo a  falcidiare imprese e lavoro senza tregua. 

I veri nodi da sciogliere sono Lavoro, quindi occupazione, e Investimenti industriali. L’allarme lavoro è stato lanciato anche dal Presidente della Repubblica nel discorso del primo maggio. “Se volessimo dare un nome alla celebrazione di questo 1° maggio, dovremmo forse dire "Allarme lavoro". Ho scórso con attenzione una fitta serie di dati, aggiornati fino a ieri, sul calo dell'occupazione maschile e femminile nel 2013, sulla discesa ulteriore del numero degli occupati specie nelle classi di età tra i 15 e i 34 anni e tra i 35 e i 49, sulla riduzione del tasso di occupazione, sulla crescita della disoccupazione, e su numerosi altri aspetti del fenomeno complessivo della crisi che ha colpito in questi anni in Italia, e in gran parte d'Europa, il mondo del lavoro, dell'impresa e del lavoro, assi portanti dell'economia e della società. E che cosa può suscitare se non allarme l'aver toccato il 13% del tasso di disoccupazione, l'aver superato la soglia dei 3 milioni di senza lavoro?

La pigra e lenta routine burocratica deve essere rapidamente superata per dare nuovo impulso alle residue energie di coloro che hanno voglia di intraprendere, che non si rassegnano e nemmeno si lasciano assuefare dal fatalismo. 

L’allarme lavoro, quindi, deve essere uno stimolo a una reazione forte da parte di tutti e,  conclude il Presidente, “s'impongono riforme razionalizzatrici - dal mercato del lavoro al sistema tributario - e politiche severe di impiego trasparente e produttivo del danaro pubblico, incidendo su sprechi, corruzione, privilegi e parassitismi.”

Bene ha fatto il Presidente a sollecitare delle riforme coraggiose affinché la locomotiva industriale italiana riprenda a camminare. ma perchè una locomotiva cammini occorre che ancora esista un locomotore,  mentre stiamo osservando una cantiere industriale nazionale in demolizione o in via di trasloco (vedi Fiat) piuttosto che in costruzione.

Simbolo e vanto di una nazione industriale è sempre stata l’acciaieria. Un’industria simbolo di forza, qualità e resistenza. Un settore strategico dove l’Italia ha sempre dimostrato di valere in qualità e competitività che appare in smantellamento e allo sbando totale, orfano di quelle politiche industriali necessarie e indispensabili per i settori strategici. 

L’ultimo esempio è il caso dell’alto forno di Piombino della “Lucchini”, tra le pochissime acciaierie mondiali a essere specializzata in rotaie di 108 metri. Tra una ventina di giorni l’impianto sarà definitivamente spento e con esso la speranza di lavoro di molte famiglie toscane. Ma qualcun altro prenderà il posto del fornitore Lucchini perché  le rotaie sono ancora richieste così come pure i prodotti degli altiforni tant’è che prossimamente la Germania tornerà a investire su questa tecnologia. 

Distruggere il lavoro è molto semplice ricostruire lavoro e occupazione molto difficile. La vera ricchezza sta nell’occupazione piena di un popolo non nel patrimonio complessivo. Serve che il capitalismo riemerga a guida dell’economia italiana e non più  a vassallo della finanza.

I facili guadagni della finanza hanno attratto come sirene i capitali dell’industria e una volta ottenuti li ha trattenuti bruciando non già i miliardi di euro che invece sono solo traslocati ma milioni di posti di lavoro, know How altamente specializzati e vanto della tecnologia nostrana svaniti in un batti baleno. Distretti produttivi alienati in pochissimi anni e organizzazioni efficienti evaporate per lasciare spazio al vuoto assoluto o al massimo a microimprese artigianali nei casi più fortunati. Un patrimonio incalcolabile perduto definitivamente.

E’ una mia personale convinzione ma il modello economico legato alla finanza è il principale responsabile della crisi e porterà a nuova povertà incrementando quindi il gap tra ricchezza e la sua distribuzione già molto elevata se si pensa che  il 10% delle famiglie italiane possiede quasi il 50% (46,6%) della ricchezza. Una prerogativa comunque non esclusiva  posto che in Inghilterra, ad esempio, le 5 famiglie più abbienti hanno un patrimonio equivalente a quello del 20% più povero del paese.

Un divario che non può che portare a tensioni sociali pericolosissime e dalle conseguenze potenzialmente drammatiche.  

La egemonia della finanza in questi ultimi 30 anni ha generato problemi crescenti. Diseguaglianza, povertà, degrado morale, conflittualità e esasperato individualismo sono i suoi frutti.  Forse val la pena di riprendere il Vangelo: “Guardatevi dai falsi profeti, li riconoscerete dai loro frutti”. 

Lo stesso Papa Francesco si è esposto in tal senso sostenendo che il “Denaro è lo sterco del Diavolo”. 

Non credo che sia il “denaro” in quanto tale il problema bensì l’uso irresponsabile. Il problema quindi sta sempre nell’uomo e l’individualismo spinto, simbolo di questo periodo storico.

Occorre coraggio per guardare avanti ma è necessario farlo. Occorre che tutti facciano un passo indietro per farne fare uno in avanti alla nazione.

Liberare il lavoro da lacci e lacciuoli lasciando alla innata  italica creatività di emergere attraverso i suoi giovani e i suoi ancora attivi esodati. Convincere i grandi capitalisti a investire nuovamente in tecnologie e imprese reali abbandonando la speculazione finanziaria e facendo rientrare la finanza nei giusti ranghi: un mezzo strumentale all’impresa.  

In questa situazione di emergenza e complessità la vera risorsa è la politica sana e responsabile capace di prendere decisioni coraggiose e non di parte o addirittura dei pochi e soliti nemmeno tanto ignoti.  

 

 

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

 

Il comunicato stampa del Circolo PD di Cavriago che ha festeggiato il primo maggio con Elly Schlein, candidata alle Europee per il nord est -

 

Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -

Elly Schlein, candidata alle Europee per il nord est, ha deciso di festeggiare il 1° maggio a Cavriago.

Sono qui per festeggiare un anno di belle battaglie politiche fatte assieme e per una campagna elettorale che ci vede impegnati, ancora una volta insieme, per strada, a piedi e in bicicletta, per dare un messaggio di vicinanza e di ascolto

Una giornata di festa organizzata dal Circolo PD che vede nell’attuale vicesindaco, Paolo Burani, il candidato sindaco con la lista “Cavriago Democratica”

Affrontiamo le tante sfide in Europa come investire in cultura, sapere, innovazione.

Lasciatemi sognare che faremo insieme questa campagna, 25 giorni, per le nostre città, i nostri comuni, e per riportare l’Europa sognata in principio e mai compiuta

La giovane candidata alle Europee ha salutato emozionata la folla presente, ringraziando il forte impegno portato avanti dal PD in grado di abbattere l’indifferenza e l’allontanamento dalla politica.

 

 

(Fonte: ufficio stampa PD Cavriago)

 

La nota stampa di Mauro Melli sulla mozione in merito all'argomento "genitore 1" e "genitore 2" discussa nell'ultimo consiglio comunale

 

Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -

In allegato la mozione in merito all’argomento “genitore 1” e “genitore 2” discussa nell’ultimo consiglio comunale.

Il documento mirava al mantenimento della dicitura padre e madre in tutti i documenti che l’amministrazione comunale di Novellara usa al fine di salvaguardare la famiglia naturale cosi come siamo abituati a conoscere.

La posizione del centro sinistra è stata di contrarietà alla mozione, si sono espressi contro tale proposta il sindaco, il vicesindaco, l’assessore Santachiara; anche Alessandro Baracchi (potenziale assessore della lista di Elena Carletti) si è espresso per annunciare il voto contrario del gruppo di maggioranza.

Una presa di posizione inquietante del PD; se ne deduce quindi che se dovesse vincere la Carletti, l’amministrazione novellarese si lascia aperta ogni strada e potrebbe modificare il valore etico e morale della famiglia naturale introducendo il concetto di genitore 1 e genitore 2.

 

Mauro Melli

candidato consigliere Lista Insieme – Fantinati sindaco di Novellara   

 

 

 

 

Cinzia Rubertelli chiede massima attenzione sul fenomeno della criminalità organizzata cinese -

 

Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -

 

“Abbiamo appena finito di festeggiare la festa del lavoro, e la scoperta di un ingente traffico della nuova droga shaboo - che non fa sentire per ore fatica e fame ma che ha effetti devastanti per la salute - umilia doppiamente la nostra città. Il lavoro delle forze dell'ordine ribadisce una volta di più che Reggio è silenziosamente al centro dei traffici di una mafia cinese in espansione. Questa nuova droga si sospetta venga utilizzata anche per sfruttare ancora di più i lavoratori cinesi ridotti in semischiavitù nei capannoni di misteriose ditte di loro connazionali. In una città dove il lavoro è un valore così forte è necessario vigilare con attenzione e determinazione su questi fenomeni, innanzitutto per il rispetto della dignità umana. 

In questo quadro fa quasi sorridere una delle tante promesse di Luca Vecchi, stavolta quella del potenziamento della task force per la lotta all'evasione. C'è da chiedersi se andrà accanirsi al solito sui soliti noti, i professionisti e gli artigiani, oppure andrà a indagare ad esempio anche sui molti bar che vengono comperati da giovani cinesi senza nemmeno trattare sul prezzo. Lungi da noi cadere nel razzismo o nei preconcetti, ma saremmo solo curiosi di sapere come questi giovani abbiano risorse che i loro coetanei reggiani non possono permettersi. Hanno forse un maggior accesso al credito? Ci permettiamo di dubitarne. Allora non vorremmo che, come già accaduto per la mafia, si scoprisse dopo anni e anni che esistono attività illegali i cui proventi vengono riciclati nel commercio, “drogando” così anche questo comparto economico. Quando parliamo di attività illegali pensiamo principalmente proprio ai laboratori clandestini e alla diffusa prostituzione, mascherata o meno da centri massaggi: di fronte a questi fenomeni, l’opera di contenimento è sempre stata ridotta al minimo sindacale. 

Noi vogliamo integrare tutti quelli che rispettano le regole, ma non vogliamo che chi le rispetta venga espulso dal mercato proprio da chi le ignora”. 

 

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

 

Il comunicato stampa del MoVimento 5 Stelle di Correggio sulle manifestazioni del primo maggio -

 

Reggio Emilia, 2 maggio 2014 -

 

Il primo maggio a Correggio abbiamo assistito al solito teatrino del potere dei partiti e dei sindacati che da 20 anni si perpetua in tutte le piazze d'Italia.

Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo sfilato in rispettoso silenzio per il centro della città in maglia bianca con il lutto al braccio sinistro per ricordare e commemorare le "morti bianche" sul lavoro.
Avevamo cartelli appesi al nostro corpo che riportavano i dati della situazione del mondo del lavoro oggi.
Abbiamo sfilato senza nessun riferimento o simbolo del MoVimento5Stelle. Altri soggetti politici hanno approfittato della visibilità mediatica della giornata facendo la questua di voti, noi no !
Noi abbiamo commemorato veramente il lavoro.

Abbiamo ascoltato in religioso silenzio le parole dei rappresentanti dei sindacati uniti, insieme a non più di 20 persone.

Bersani con la Malavasi e molti rappresentanti locali del PD, dall'altra parte della piazza, intratteneva NELLO STESSO MOMENTO altri cittadini.
Nessuno dei suoi, nè lui stesso, ha ascoltato i rappresentanti sindacali , mostrando una enorme mancanza di rispetto!

In silenzio abbiamo creato un rumore assordante. Nello stesso silenzio i cittadini correggesi il 25 maggio 2014 metteranno la loro X sul nostro simbolo. Così in silenzio tutti questi politicanti se ne TORNERANNO A CASA e finalmente vedremo se avranno ancora voglia di festeggiare.

 

(Fonte: ufficio stampa CORREGGIO 5 STELLE)

 

 

L'incontro "Work in progress. Economia e lavoro tra Italia ed Europa" si è svolto al TPalazzo e che ha ospitato Filippo Taddei, responsabile economico della Segreteria Nazionale del Partito Democratico -

 

Parma, 2 maggio 2014 -

Coraggio ed equità: questi i tratti distintivi dell’azione del governo Renzi per Filippo Taddei, responsabile economico della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, ospite martedì al TPalazzo, in una sala gremita di pubblico, dell’incontro “Work in progress. Economia e lavoro tra Italia ed Europa” moderato da Elena Antonetti e promosso dall’Unione Comunale del Pd di Parma. 

Dopo l’introduzione del segretario del PD di Parma Lorenzo Lavagetto, Taddei, docente di economia alla Johns Hopkins University SAIS e ricercatore del Collegio Carlo Alberto, si è confrontato con Francesco Daveri, professore ordinario di Politica Economica presso l'Università di Parma, sulla situazione attuale di crisi e le misure messe in campo dal Governo per la crescita dal taglio dell’IRPEF - i famosi 80 Euro in busta paga - fino a quello dell’IRAP, passando per il pagamento dei debiti da parte della Pubblica Amministrazione. Taddei ha sottolineato come il governo sia impegnato in una grande operazione di redistribuzione della ricchezza che coinvolgerà circa dieci milioni di persone con redditi fino a 26.000€ e, quando andrà a regime nel 2015, sarà totalmente finanziata da risparmi sulla spesa pubblica senza toccare la pressione fiscale. Una scelta politica, quella di premiare il lavoro che fa il paio con il taglio dell’IRAP, finanziato dall’adeguamento della tassazione sulle rendite a livelli europei. 

Daveri nel suo intervento ha dimostrato, dati alla mano, come l’emergenza disoccupazione non riguardi soltanto i giovani ma soprattutto gli over 30 che hanno sempre più difficoltà a stabilizzarsi e trovare nuove opportunità di lavoro, insieme alla difficoltà ed il costo dell’accesso al credito da parte delle imprese italiane, temi che per Taddei rappresentano la vera sfida del governo Renzi e che verranno affrontati con coraggio a partire dalla legge delega sul lavoro. 

L’obiettivo, ha concluso il responsabile economico del Partito Democratico, è quello di combattere la precarietà premiando la stabilità del lavoro e di non arrendersi al declino ma avere il coraggio di essere esigenti con il nostro futuro.

 

(Fonte: ufficio stampa PD Parma)

 

 

Presentati ufficialmente all'Hotel Astoria i 63 candidati delle liste Grande Reggio e Progetto Reggio -

 

Reggio Emilia, 29 aprile 2014 -

 

Terminate le incombenze burocratiche di rito per la presentazione delle liste, la campagna elettorale entra nel vivo. Grande Reggio e Progetto Reggio ci sono, con 63 candidati in totale (32 di Grande Reggio e 31 di Progetto Reggio) e una grande voglia di fare e di invertire la marcia verso il declino imboccata dalla città da diversi anni a questa parte. Palpabile la soddisfazione di Cinzia Rubertelli, l'imprenditrice candidato sindaco dell'alleanza civica, entusiasta della voglia di cambiamento che percepisce nei reggiani, con cui dialoga tutti i giorni. “I cittadini hanno una grande sfiducia nella politica, che avvertono come sorda e distante dai problemi dalla vita reale – racconta la Rubertelli - Per fortuna vedo anche un grande interesse nella nostra formazione elettorale, dove la gente riconosce sé stessa, vedendoci liberi da influenze partitiche e con al centro dei nostri obiettivi solo il bene di Reggio e dei suoi cittadini. Abbiamo lanciato una sfida alla città e a noi stessi, siamo davanti a un bivio dove si deciderà se continuare a percorrere una strada che ci ha portato alla situazione in cui la città è oggi, guidata dal solito sistema di potere che salvaguardia sé stesso, o cambiare radicalmente accettando le sfide del futuro”. 

 

Consigliere di circoscrizione uscente e candidata in Progetto Reggio, Maria Caroli sottolinea il valore del vero civismo dell'alleanza: “Non siamo liste civiche di comodo né specchietti per le allodole, le nostre liste sono il frutto di visioni politiche precise e indipendenti, che vedono il cittadino al centro e la politica al servizio esclusivo della città, non il contrario come accade da troppi anni”. 

 

Soddisfatto della propria squadra Matteo Setti, capolista di Grande Reggio. “Lavoriamo con un forte spirito di squadra già da alcune settimane, siamo coesi e fiduciosi nelle nostre capacità. Il nostro cavallo di battaglia sarà una rinnovata visione economica per Reggio, basata sulla stretta collaborazione tra l'amministrazione e gli attori economici del territorio. Con noi Reggio inseguirà un ruolo internazionale per attirare investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Abbiamo tutte le competenze e le risorse per farlo”.

Stefania Violi, vicepresidente e candidata di Grande Reggio, punta invece su una nuova visione del welfare cittadino: “Sono cambiati i tempi e diminuite le risorse, con queste si dovrà far fronte ad ancora più ancora più richieste. Bisognerà impostare un nuovo modello di welfare, che non sia solo assistenziale ma generativo, che crei valore e servizi per la comunità e contemporaneamente dia dignità sociale a chi viene aiutato rendendolo parte attiva ”.

 

Ha concluso Giacomo Giovannini, capolista di Progetto Reggio, lista alleata dal primo momento con Grande Reggio: “Abbiamo una comune veduta sul bisogno che ha Reggio di cambiare completamente il modo di essere amministrata. Il Pd ha creato un sistema di potere autoreferenziale, inefficiente e cieco davanti ai problemi di questa città. E' ora di dare un taglio netto a questo modo arrogante di amministrare la città. I tempi di crisi che viviamo pretendono meritocrazia, lungimiranza, onestà e ascolto. E' ora che i partiti e le ideologie cedano il passo ai cittadini e alle idee, ed è per questo fine che ci presentiamo alle urne”.

 

Le dichiarazioni dei candidati che hanno preso la parola:

 

Valentina Vanini:

“In città abbiamo tre grandi teatri a 500 metri l'uno dall'altro sempre chiusi. Per la cultura dobbiamo ottimizzare le risorse, saper convogliare il capitale umano e far collaborare le organizzazioni culturali per avere un calendario che copra tutto l'anno”.

 

Marco Colaiacomo:

“Dobbiamo cercare di far tornare nuovo entusiasmo nella cittadinanza per la politica. Per questo la politica deve porsi in modo nuovo, non autoreferenziale”.

 

Germana Tassoni:

“Non riusciamo più a ricordarci quanto la nostra città è bella a causa dell'insicurezza. Io vivo in zona stazione e vi assicuro che la situazione è un vero dramma. C'è bisogno di un'amministrazione che dia risposte vere e concrete”.

 

Riccardo Molteni:

“Il metodo politico dell'ascolto e della condivisione deve essere il nostro faro. In questa città i confronti democratici sono inutili perchè la maggioranza non concede mai nulla. C'è bisogno di un nuovo modo di intendere e fare politica”.

 

Mariaestella Coli

“Si scardini il sistema clientelare nell'ambito della cultura. Le istituzioni hanno sempre i soliti riferimenti, riforniscono i soliti musei, i soliti teatri, si foraggiano dei sistemi di potere, trascurando quella cultura fatta da volontariato e passione”.

 

Mauro Chianese

“Desidero una città che torni viva di notte, perchè una città viva anche quando cala il buio significa  una città più sicura per tutti”.

 

Matteo Iotti (Progetto Reggio)

“Bisogna togliere il bavaglio che è stato messo alla nostra città. Ieri non è stata ammessa la discussione degli odg zittendo l'opposizione, solo perchè qualcuno doveva andare a vedere la partita. Basta con questo modo di far politica”.

 

Gennaro Grosso (Progetto Reggio)

“Bisogna combattere la ludopatia seriamente, non blandamente come ha fatto la precedente amministrazione. Ogni Comune ha le armi per farlo”. 

 

Mario Lusuardi (Grande Reggio)

“Negli ultimi anni il nostro territorio agricolo è stato consumato oltre il limite. Il territorio agricolo è il nostro vero patrimonio e bisogna impedire di continuare a svenderlo per arricchire le grosse cooperative”.

 

Enrico Degl'Incerti Tocci (Grande Reggio)

 “Bisogna lottare per legalità e la sicurezza in tutti i modi: istituiamo un presidio fisso di vigili urbano attivo h24 in centro, utilizziamo i droni per le sorveglianze delle aree a rischio e concediamo contributi per chi istalla sistemi di sicurezza”

 

Le liste -

Progetto Reggio

 

Giacomo Giovannini, 39 anni, ragioniere
Maria Caroli
,
59 anni, pensionata
Matteo Iotti
,
38 anni, avvocato
Antonella Cattanìa
,
57 anni, imprenditrice familiare
Riccardo Molteni
,
49 anni, operaio
Alessia Elefante
,
30 anni, commerciante
Eugenio Sassi
,
49 anni, direttore vendite
Germana Tassoni
,
 60 anni, cuoca
Alfredo Braglia
,
63 anni, artigiano
Beatrice Bassi
,
47 anni, ragioniere
Alessandro Caronti
,
37 anni, commercialista
Marco Coriani
, 56 anni, imprenditore
Anna Domenichini
, 27 anni, educatrice
Giuseppe Amendola
,
33 anni, commerciante
Fulvia Tarabusi
,
55 anni, terapeuta
Gennaro Grosso
, 37 anni, commerciante
Cristiana Fornaciari
, 29 anni, assistente di studio
Marco Colaiacomo
, 46 anni, funzionario Pubblica amministrazione
Nicolina Annigoni
,
42 anni, impiegata
Franco Spadoni
, 65 anni, pensionato
Veronica Menelao
, 42 anni, libera professionista
Massimo Ferretti
, 41 anni, commerciante
Greta Fornaro
,
25 anni, studentessa lavoratrice
Gabriele Ferrari
, 40 anni, imprenditore
Valeria Brighenti
, 32 anni, impiegata
Claudio Cavalchi
, 59 anni, commerciale
Cristina Montanari
, 49 anni, impiegata
Hisham El Deghili
, 50 anni, imprenditore
Elide Alboni
,
60 anni, tecnico radiologo
Andrea Prodi
, 46 anni, artigiano
Lorella Magnavacchi
, 54 anni, impiegata 

 

 

Grande Reggio

 

Matteo Setti, 35 anni, consulente per internazionalizzazione d'impresa

Stefania Violi, 44 anni, intermediario assicurativo

Fabio Adelgardi, 45 anni, libero professionista

Marisa Lanzi, 58 anni, agente immobiliare

Massimo Zanichelli, 60 anni, imprenditore

Maria Giulia Tartaglione, 69 anni, insegnante di educazione fisica 

Alessandro Tondo, 37 anni, imprenditore

Emma Ferretti, 49 anni, libero professionista

Stefano Rondanini, 25 anni, artigiano

Angela Labate, 45 anni, segretario territoriale camera sindacale Usae

Daniele Rossi, 25 anni, studente in medicina

Oxana Tchaika, 44 anni, interprete

Fabrizio Costoli, 39 anni, libero professionista

Luisa Manfredini, 47 anni, titolare di agenzia di pratiche automobilistiche

Mauro Chianese, 34 anni, project manager bancario

Annalisa Ferri, 42 anni, ragioniera

Roberto Caiti, 40 anni, libero professionista

Paola Tarantino, 44 anni, disoccupata

Marco Bartoli, 37 anni, amministratore delegato

Barbara Lazzaretti, 39 anni, consulente

Nello Vezzani, 71 anni, pensionato

Maria Mele, 41 anni, operaia

Mario Lusuardi, 46 anni, contadino

Giulia Dall'Aglio, 42 anni, avvocato

Enrico Degl'Incerti Tocci, 72 anni, imprenditore

Valentina Vanini, 32 anni, libero professionista

Rossano Ferrari, 70 anni, pensionato

Mariaestella Coli, 42 anni, atelierista

Maurizio Poli, 62 anni, piccolo imprenditore

Caterina Muto, 27 anni, impiegata

Rosario Bottazzi, 39 anni, disegnatore meccanico

Luca Ferrari, 28 anni, disegnatore tecnico

 

 

I profili dei candidati sono visibili sulle pagine internet:

Progetto Reggio:

http://www.cinziarubertelli.it/candidati/candidati-progetto-reggio/

Grande Reggio:

http://www.cinziarubertelli.it/candidati/candidati-grande-reggio/

 

 

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

 

 

Questa sera alle ore 18, al TPalazzo (strada al Duomo 7, Parma) l'incontro promosso dall'Unione Comunale del Partito Democratico -

 

Parma, 29 aprile 2014 -

Sarà Filippo Taddei, responsabile economico della segreteria nazionale Pd, docente di economia alla Johns Hopkins University SAIS e ricercatore del Collegio Carlo Alberto, ospite dell’incontro "Work in progress. Economia e lavoro tra Italia ed Europa" che si svolgerà oggi, martedì 29 aprile, dalle ore 18, al TPalazzo (strada al Duomo 7, Parma) promosso dall'Unione Comunale del Partito Democratico, a pochi giorni dal 1 Maggio, Festa del Lavoro.

Macroeconomista, studioso del mercato del credito, del debito pubblico e della relazione tra mercato del lavoro e sistema pensionistico, ora al suo primo incarico politico esecutivo, Filippo Taddei converserà di  Jobs Act, ripresa economica, 80 Euro in busta paga, insieme a  Lorenzo Lavagetto, segretario PD di Parma, e a Francesco Daveri, professore ordinario di Politica Economica presso l'Università di Parma. 

Daveri, che ha insegnato nel programma MBA (Master in Business Administration) della Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi e ha collaborato con diverse istituzioni nazionali e internazionali (Banca Mondiale, Ministero dell'Economia e Commissione Europea), scrive per il quotidiano ‘Corriere della Sera’ ed è fra i membri de LaVoce.info. Come ricercatore ha indagato soprattutto la relazioni esistenti tra innovazione, produttività e crescita economica.

 

L’incontro, ad ingresso libero, sarà moderato da Elena Antonetti. 

 

(Fonte: Ufficio Stampa - Unione Comunale di Parma Partito Democratico)

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia


Dopo Grande Reggio, si presenta anche Progetto Reggio: l'alleanza civica supporta Cinzia Rubertelli candidato sindaco -

 

 

Reggio Emilia, 28 aprile 2014 -

È stata presentata ufficialmente la lista dei candidati di Progetto Reggio.
La formazione civica si presenterà ora per la prima volta alle urne, alleata con un'altra lista civica, Grande Reggio, e a supporto del candidato sindaco Cinzia Rubertelli.
La lista vede come capolista il consigliere uscente Giacomo Giovannini ed è composta complessivamente da 15 donne e 16 uomini, tra cui vi sono commercianti, imprenditori, tecnici, operai e artigiani.

"Siamo in pista ufficialmente – dichiara Giacomo Giovannini – e porteremo in campagna elettorale tutto il bagaglio della nostra esperienza di unica opposizione contro un Pd che negli anni si è dimostrato un partito autoritario, lontano dai bisogni della città e dalle opinioni dei suoi cittadini. Noi oggi accogliamo nella nostra lista molti di questi cittadini, profondamente delusi dall'attuale compagine di governo, desiderosi di cambiare Reggio in meglio".

"Vogliamo ridare fiducia ai tanti delusi dalla politica con un progetto per fare ripartire la città dopo questi anni d'immobilismo e di declino" ha continuato Giovannini, "la crisi non è ineluttabile e la nostra città ha tutte le carte in regola per reagire: basta tristezza, recuperiamo la nostra reggianità che vuole dire consapevolezza della nostra identità, dei nostri valori etici e culturali e del sapere fare per il bene dell'intera collettività e non di poche ristrette cerchie familiari o partitiche".

"Non posso che accogliere con soddisfazione l'ufficialità della discesa in campo di Progetto Reggio – afferma il candidato sindaco Cinzia Rubertelli – con cui sin dalla sua nascita Grande Reggio ha composto un'alleanza civica solida e leale, con una forte condivisione di programmi e strategie. Siamo e rimarremo le uniche liste civiche, estranee alle logiche e agli interessi di partito, sviluppate attorno a idee concrete per la rinascita della città e non certo a supporto di candidati sindaci che temono percentuali impietose, come nel caso delle molte liste civetta dell'ultimo minuto".

Componenti lista Progetto Reggio:

Giacomo Giovannini, 39 anni, ragioniere

Maria Caroli, 59 anni, pensionata

Matteo Iotti,  38 anni, avvocato

Antonella Cattanìa, 57 anni, imprenditrice familiare

Riccardo Molteni, 49 anni, operaio

Alessia Elefante, 30 anni, commerciante

Eugenio Sassi, 49 anni, direttore vendite

Germana Tassoni, 60 anni, cuoca

Alfredo Braglia, 63 anni, artigiano

Beatrice Bassi, 47 anni, ragioniere

Alessandro Caronti, 37 anni, commercialista

Marco Coriani, 56 anni, imprenditore

Anna Domenichini, 27 anni, educatrice

Giuseppe Amendola, 33 anni, commerciante

Fulvia Tarabusi, 55 anni, terapeuta

Gennaro Grosso, 37 anni, commerciante

Cristiana Fornaciari, 29 anni, assistente di studio

Marco Colaiacomo, 46 anni, funzionario Pubblica amministrazione

Nicolina Annigoni, 42 anni, impiegata

Franco Spadoni, 65 anni, pensionato

Veronica Menelao, 42 anni, libera professionista

Massimo Ferretti, 41 anni, commerciante

Greta Fornaro, 25 anni, studentessa lavoratrice

Gabriele Ferrari, 40 anni, imprenditore

Valeria Brighenti, 32 anni, impiegata

Claudio Cavalchi, 59 anni, commerciale

Cristina Montanari, 49 anni, impiegata

Hisham El Deghili, 50 anni, imprenditore

Elide Alboni, 60 anni, tecnico radiologo

Andrea Prodi, 46 anni, artigiano

Lorella Magnavacchi, 54 anni, impiegata

 

(Fonte: ufficio stampa Progetto Reggio)

 

Domenica, 27 Aprile 2014 09:30

I Santi del popolo.

Due uomini straordinari che hanno guidato la Chiesa con l’esempio e la sofferenza. Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II canonizzati nello stesso giorno, la Domenica successiva alla Pasqua. 

di Lamberto Colla ---

Parma, 27 aprile 2014 -

Dispiace non avere la possibilità di raccontare un episodio di contatto diretto con questi due grandi uomini del XX secolo. Due sacerdoti divenuti Papa e poi Santi. Entrambi amati da tutti e entrambi, proprio per questa ragione, sono stati proclamati Santi con deroghe alle rigide procedure di canonizzazione. 

Una risposta d’amore all’amore che il “Papa Buono”,  come era soprannominato Giovanni XXIII, e Giovanni Paolo II hanno saputo donare alle comunità, non solo cristiane, durante il loro pontificato.

Due figure diverse ma complementari e due cause di canonizzazione (si chiamano così i processi che portano all’accertamento della santità) che, ciascuna a suo modo, hanno registrato delle peculiari eccezionalità rispetto alla norma.

“Santo Subito” fu il coro che si levò all’annuncio della morte di Papa Wojtyla. Il popolo cristiano pretendeva la santificazione del pontefice polacco ancora in vita. Un uomo che era entrato in tutti i cuori dalle prime parole pronunciate: “Si sbaglierò mi corrigerete”. Dapprima con la sua energia e carisma poi con la determinazione della sofferenza fisica mostrata quotidianamente. Solo nove anni furono quindi sufficienti per arrivare alla canonizzazione. La autorizzazione venne sottoscritta da  Benedetto XVI che derogò alla norma che impone di attendere cinque anni prima di poter dare inizio al processo di beatificazione e canonizzazione. 

Per Giovanni XXIII, invece, l’eccezione è stata fatta dallo stesso Papa Francesco che ha dispensato dalla necessità di accertare un miracolo da ascrivere all’intercessione del beato Roncalli per poterlo proclamare santo. Il secondo miracolo, quello cioè accertabile in fase di beatificazione ancora, per Roncalli, non è stato ascritto. 

Anche per il “Papa Buono”, quindi, la santità è stata meritata e invocata dallo stesso popolo cristiano.  

E oggi a Roma sono attesi 3 milioni di pellegrini da tutto il mondo per festeggiare questi due straordinari servitori di Dio e dell’umanità. Piazza San Pietro non potrà ospitarli tutti e perciò la città capitolina si è attrezzata con mega schermi qua e là sparsi in punti strategici. Per la precisione ben 14 in varie zone della città: 3 in via dei Fori Imperiali  2 in piazza Pio XII, 4 su via della Conciliazione, 1 su Largo Giovanni XXIII, 4 nella zona pedonale e giardini di Castel Sant'Angelo, 1 in piazza Navona (per i pellegrini di lingua polacca), 1 in piazza dell'Esquilino - Santa Maria Maggiore, 1 in piazza Farnese (per i pellegrini di lingua francofona) e 1 all'aeroporto Leonardo Da Vinci Terrazza Roma nel Terminal 3. 

Oggi sarà un giorno memorabile per la cristianità. 

Il “prete argentino” diventato Papa Francesco che con la semplicità di un missionario sta restaurando la “Chiesa” incoronerà Santi due uomini che hanno avuto in comune la guida spirituale della Chiesa e l’apprezzamento universale del popolo della cristianità: Papa Wojtyla e Papa Roncalli. 

 

 

Pubblicato in Politica Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"