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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Prima Parma – Territorio & Autonomia, a firma Zanacca - Lavagetto, sulla mancata risposta alla petizione sottoscritta da oltre 2.000 Parmigiani a sostegno del progetto "città sicura" come previsto dallo Statuto Comunale. -

Parma, 29 settembre 2015 -

Apprendiamo dai giornali on-line che oggi il Consiglio Comunale discuterà di sicurezza. Restiamo ancora una volta basiti nel constatare che nessuno dell'Amministrazione Comunale ha ancora dato risposta alla petizione sottoscritta da oltre 2.000 Parmigiani a sostegno del progetto "città sicura" come previsto dallo Statuto Comunale.
Eppure, dopo il nostro appello al Prefetto, ci era sembrato di capire che, a seguito della riunione dei capigruppo, la relativa mozione, dopo oltre un anno di attesa, era in dirittura di arrivo.

Inoltre, in risposta a quella presa di posizione, avevamo esplicitamente chiesto di essere avvisati qualora la mozione arrivasse in discussione in Consiglio Comunale, come atto di cortesia se non anche dovuto nei confronti di tutti gli oltre 2000 cittadini di Parma.

A questo punto, chiediamo ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, compresi quelli che in questi giorni si stanno impegnando in analoghe iniziative, se ritengono che tale atteggiamento sia rispettoso nei riguardi delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la petizione.

Naturalmente, ci spiace pensare che, forse, il nostro atteggiamento collaborativo e sempre positivo, possa essere stato scambiato dall'Amministrazione come mancanza di forza nel concretizzare il nostro lavoro e le nostre proposte.

Ora utilizzeremo ogni strumento possibile per fare rispettare la volontà ed i diritti di noi Parmigiani ed arrivare ad avere una risposta certa e veloce alla petizione, stanchi ormai di questo atteggiamento irrispettoso di chi ci amministra.

Cecilia Zanacca

Giampaolo Lavagetto

Prima Parma – Territorio & Autonomia

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 39 27 settembre 2015 - Cereali, la quiete prima della tempesta? Fiscalità agricola, quanto costerà alle impresa il regalo del Governo? I prezzi agricoli hanno rialzato la cresta in agosto scorso. Mais e soia, le previsioni di settembre. Tedeschi rivisti e (s)corretti.
(in allegato il formato pdf scaricabile)

1.1 editoriale DAS(H) AUTO
3.1 cereali Mercati agricoli. La quiete prima della "tempesta"?
4.1 Lattiero caseario Lieve recupero del burro
5.1 mais e soia mais e soia: previsioni settembre 2015
6.1 Mercati agricoli Ismea. "AgrOsserva" - Speciale secondo trimestre 2015.
7.1 vino Gran finale frizzante a Pianello per il Valtidone Wine Fest
7.2 parmigiano reggiano Quali prospettive per Parmigiano Reggiano
7.3 pomodoro Il Festival del Pomodoro si presenta a Expo 2015
8.1 expo 2015 Expo. Il "World Food Research and Innovation Forum" oltre l'esposizione universale
8.2 fiscalità agricola IMU e Irap, i costi del loro funerale.
9.1 prezzi agricoli Ismea, prezzi agricoli rialzano la testa ad agosto
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 39 27set2016 COP

Domenica, 27 Settembre 2015 12:29

Das(h) Auto

Tedeschi rivisti e (s)corretti. Prima o poi la corda si strappa. Il caso Volkswagen per quanto importante sia è solo la punta di un iceberg del (mal)costume tedesco. Essere i primi a tutti i costi e pure irriconoscenti.

di Lamberto Colla - Parma, 27 settembre 2015 -
 Bravi a tenere nascoste le loro magagne, spocchiosi e presuntuosi pensando che nessuno avrebbe potuto dire o fare qualcosa. Pronti a fare le pulci a tutti ma a alzare barriere insormontabili quando sono loro a essere posti sotto osservazione.

Intendiamoci, quello che è accaduto alla Volkswagen non è che un campanello di allarme che sta a indicare come il grande mercato Statunitense non sarà ceduto all'europa tanto facilmente e l'accordo transatlantico (TTIP o TAFTA Transatlantic Trade and Investment o Transatlantic Free Trade Area) dovrà muoversi secondo le linee proposte dagli USA e dalle sue potenti lobbies. Colpire uno per colpire tutti.

Quindi prepariamoci ai rigurgiti di questa vicenda i cui effetti negativi ricadranno su tutta l'economia europea o per effetto diretto, in quanto gran parte della componentistica dell'industria automobilistica tedesca viene prodotta in Italia, sia per effetto indiretto o traslato per le ripercussioni che avrà nella conclusione degli accordi di libero scambio transatlantico che Obama vorrebbe incassare prima della fine del suo mandato e tra i quali gli OGM sono una parte, non la sola, in contenzioso.

Tornando sul settore automobilistico, se la Volkswagen l'ha combinata bella grossa, introducendo un software di frode in grado di accorgersi del test di analisi dei parametri di emissione dei gas, tutte le altre case automobilistiche sicuramente qualche manomissione dei dati non possono non averla realizzata.
Non si comprenderebbe altrimenti come certi veicoli di elevatissima potenza possano dichiarare consumi degni di una utilitaria.

Ma quello che è accaduto altro non è che la rappresentazione del sistema Germania: una solidale complicità tra imprese, governo e sindacati.

Ricordiamo che nei board delle imprese un posto è sempre a disposizione dei sindacati e una frode di queste proporzioni non poteva non essere nota a molti; dagli operai ai consiglieri di amministrazione e quindi al Governo.

Governo che già a luglio era stato chiamato e rispondere a una interrogazione sulla vicenda confermando di esserne a conoscenza e se poi un qualche dubbio ancora ci fosse ecco che il repentino cambio di opinione della Merkel sulla faccenda dei profughi e la sua "marchetta" a favore della grande industria automobilistica tedesca invitando le grandi marche d'argento a assumere i profughi, alla luce dei fatti, altro non era che un infantile quanto spregiudicato tentativo di ripagare il danno inferto, nella speranza che tutto venisse insabbiato o quantomeno negoziato nelle segrete stanze di Berlino o Washington.

Che la ferrea "Portinaia del condominio Europa" si fosse trasformata, nel giro di poche ore, in un agnellino aperta a risolvere i problemi di tutto l'emisfero sembrava più una favola e non poteva che generare pesanti sospetti.

Berlino1

Infatti la posta in gioco è enorme sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell'immagine.

Un'occasione che dovrebbe finalmente fare ringalluzzire i partner europei muovendoli a chiedere con forza, finalmente, chiarimenti anche in merito al debito pubblico e ai bilanci delle tantissime banche popolari e regionali che la Cancelliera è riuscita a sottrarre al controllo della BCE attraverso le quali il Bilancio nazionale viene "pulito" o piuttosto realizzate operazioni di riacquisto di titoli invenduti nel mercato primario (l'articolo 101 del Trattato di Maastricht vieta l'acquisto sul mercato primario di titoli di Stato da parte delle banche centrali).

A questo si aggiunga che le obbligazioni emesse dall'analogo istituto della nostra Cassa depositi e Prestiti, il KFW (Kreditanstalt für Wiederaufbau), non rientra nel conteggio del debito pubblico tedesco (circa 500 miliardi) mentre i 300 miliardi della nostra CDP rientrano eccome. Ma sono almeno 5 i trucchi utilizzati per "ingannare" i partner europei e vengono ben illustrati nell'articolo di Francesco Cancellato pubblicato su "LINKIESTA" "del 8/7/2014.

Infine non si creda che la Germania non abbia le sue MPS da gestire e risanare e la crisi Greca è stata una manovra di aiuto alle banche, tedesche comprese, piuttosto che un sostegno alla economia ellenica e quindi al popolo greco.

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Tedeschi rivisti e (s)corretti.
La perfezione tedesca scricchiola come era da immaginare. La perfezione non è di questo mondo e non poteva essere di esclusivo patrimonio tedesco.

Ma l'arroganza e supponenza tedesca ha offuscato tutti, loro compresi, incoscienti degli aiuti che l'europa ha, non si sa bene per quale motivo, loro destinato. Prima con il condono dei danni di guerra, poi con gli aiuti all'unificazione delle due germanie quindi con la concessione, agli inizi del 2000, a superare il tetto d'indebitamento infine nel concedere quegli artifici contabili vietati agli altri Paesi.

E loro, invece di starsene zitti, probabilmente ritenendo di essere una nazione eletta, hanno continuato a fare le pulci a tutti, a intervenire pesantemente nei fatti politici degli altri Paesi e soprattutto nei nostri. L'Italia unica nazione in grado di contrastare l'industria e la manifatturiera tedesca in ogni parte del mondo è stato per oltre vant'anni il principale obiettivo della germania.

Un'azione costante e spregiudicata di concorrenza sleale per indebolire le nostre aziende e passare all'acquisto a basso prezzo come avvenuto, restando in campo motoristico, con la Lamborghini e la Ducati.

Da questa vicenda non impareranno nulla come nulla impararono dai risultati delle due guerre mondiali e la prova sta nella risposta allo scandalo in corso in queste ore.

Solo una ammissione dei fatti, forse nella speranza di ottenere clemenza, ma nessuna scusa e una risposta di facciata con la "decapitazione" del vertice Volkswagen liquidato con una copiosa provvista economica per di più (si parla tra 28 e 33 milioni di euro).

Già perché Winterkom non era a conoscenza della manipolazione dei dati. Nel comunicato del board infatti si sottolineava che "Winterkorn non era a conoscenza della manipolazione dei dati" e veniva ringraziato "per il suo elevato contributo" alla società.
Ma il danno di immagine potrebbe avere conseguenze pesanti e quel che è peggio contagerà anche l'europa.

I tedeschi non cambieranno mai, toccherà a noi invece cambiare nelle relazioni con loro, aumentando la nostra autostima e soprattutto andando a mettere gli occhi e le mani nelle loro tasche.

Intanto comincino i tedeschi, almeno quelli onesti, a fare ammenda e a pulirsi in casa: Das(h) Auto.

berlino4 stop

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Interrogazione alla Giunta dei consiglieri Sassi, Bertani, Gibertoni: "Il Pd ha guadagnato oltre 130.000 euro dalla gestione dei parcheggi e ha tenuto aperta un'area di ristoro". -

Reggio Emilia, 25 settembre 2015 -

Il grande concerto tenuto da Ligabue al Campovolo di Reggio Emilia diviene terreno di scontro politico. Il Movimento 5 stelle denuncia che la gestione dei parcheggi avrebbe fatto guadagnare il partito democratico, perché in mano all'organizzazione di Festareggio, che fino al 13 settembre occupava l'area.

"Inibire ai partiti politici attività economiche che ledono le imprese di settore (coop sociali e imprese nelle varie forme)" ed "escludere dal patrocinio della Regione iniziative collegate ai partiti" - si legge nella nota della Regione. A chiederlo, attraverso una interrogazione alla Giunta, sono Gian Luca Sassi (primo firmatario), Andrea Bertani e Giulia Gibertoni del M5s.

"Il concerto di Ligabue al Campovolo- i consiglieri citano notizie stampa- ha registrato l'incasso record di 7,5 milioni di euro e a guadagnarci (oltre 130.000 euro) è stato anche il Partito democratico, attraverso la gestione dei parcheggi, in mano all'organizzazione di Festareggio". Inoltre, proseguono, "il partito ha tenuto aperta anche un'area ristoro".

"L'attività commerciale del soggetto non commerciale- rilevano gli esponenti M5s- deve svolgersi in ambiti tali da non costituire una forma di concorrenza per le aziende di settore (coop sociali e imprese nelle varie forme) che sostengono il rischio d'impresa e l'occupazione grazie al mercato" e "il Partito Democratico- concludono- attraverso proprie strutture ha svolto attività di tipo commerciale". - conclude la nota. 

 

 

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Domenica, 20 Settembre 2015 12:09

New York, New York! E’ qui l’America.

Le inutili polemiche e le domande mai poste a Renzi. Per un volo di Stato si riempiono pagine e pagine di giornali ma delle domande insidiose con la pretesa di risposte chiare e circostanziate manco l'ombra. No, a quanto pare, su Renzi non si può.

di Lamberto Colla - Parma, 20 settembre 2015 -
Fossi stato al posto di Flavia Pennetta e Roberta Vinci sarei stato orgoglioso della presenza del "mio Premier" alla celebrazione di un evento tanto straordinario quanto irripetibile.
Tutti gli italiani, appassionati o meno di tennis, avrebbero, in quella serata del 12 settembre, voluto possedere l'accesso al canale televisivo detentore dei diritti di diffusione per ammirare e commuoversi con quelle due splendide ragazze pugliesi che si affrontavano in una finale del Grande Slam dopo avere fatto fuori le numero e due del tennis mondiale.

Appassionati e non avrebbero dato qualsiasi cosa per partecipare e condividere le emozioni di quelle due straordinarie gladiatrici.
E' per tutti questi italiani, per un giorno orgogliosi di essere nati sotto al tricolore, che la presenza di Renzi aveva grande importanza.

Le inutili polemiche giornalistiche che sono seguite al viaggio non hanno trovato riscontro sull'opinione pubblica e probabilmente erano finalizzate a qualcosa d'altro, forse a distrarre l'attenzione da qualcosa che doveva passare inosservato.

Il premier, se volete anche attraverso la sua spontanea e fresca, quanto estemporanea e inaspettata decisione a partecipare, si è concesso quello che gran parte dei suoi concittadini avrebbero voluto fare e perciò non solo non è stato criticato ma è risultato ancor più simpaticamente umano.

Invece di polemizzare sul costo di un viaggio di Stato, che per il nostro bilancio equivale all'acquisto di una risma di carta per una piccola media impresa, sarebbe meglio che i grandi giornali, quelli che contano, che influenzano e sono a loro volta troppo influenzati, avessero chiesto a Renzi di spiegare come potrà sostenere le promesse di taglio smodato delle tasse.

Infatti, il programma di Matteo Renzi sul fronte fiscale prevede: via tassa sulla prima casa, Imu agricola e tassa sugli imbullonati dal 2016 (tutte misure che saranno inserite nella legge di stabilità), interventi su Ires e Irap dal 2017 e misure sugli «scaglioni Irpef» dal 2018.

Una sommatoria di capitoli fiscali che stando a quanto riferito dal presidente Anci assommerebbe a 5 miliardi di euro.
«L'abolizione della Tasi sulla prima casa e dell'Imu agricola e sui cosiddetti imbullonati deve prevedere contestualmente risorse equivalenti per i Comuni pari a 5 miliardi». Lo ha riferito il presidente Anci Piero Fassino al termine di una riunione del coordinamento delle città metropolitane.


La domanda che dovrebbe sorgere spontanea: da dove provengono le risorse? E' questa la domanda legittima che dovrebbe essere posta, da parte dei grandi influenzatori, a Renzi & C. e di cui esigere una risposta plausibile.

Dalla revisione della spesa pubblica credo possano giungere solo che briciole.
La stima della spesa totale delle pubbliche amministrazioni è di 127 miliardi all'anno (di cui 67 riguardano la sanità) e avere la possibilità di incidere, anche di pochi punti percentuali, porterebbe risparmi enormi ma di ciò non si hanno notizie certe.

Certo è invece che ben tre "luminari" hanno assunto l'incarico della revisione e nessuno è riuscito a portare a termine il compitino.
Giarda, Bondi e infine Cottarelli hanno tentato ma invano e l'unica eredità è la costituzione della CONSIP, organismo cui spetta il compito di bandire le gare e fare da acquirente unico in grado di spuntare prezzi «convenzionati » più bassi di quelli di mercato, ma che per ora è stata in grado di gestire (gestire non vuol dire risparmiare) solo una minima partita per un valore non superiore a 38 miliardi.

E Ripresa economica sia!
Per fare "bilancio" quindi rimane solo un capitolo su cui contare - salvo qualche regalino da BCE e Ue - per compensare il taglio promesso: la ripresa economica del Paese.
Ed ecco che spunta, notte tempo, la ripresa economica che andrà a fare quadrare il bilancio di previsione e prontamente introdotti nel DEF (Documento di programmazione Economica e Finanziaria) approvato nelle scorse ore.

Le stime di crescita per il 2015 sono state aggiornate dallo 0,7 allo 0,9% mentre per il 2016 è previsto che il PIL cresca dell'1,6%.
Un raddoppio che profuma di miracolo all'italiana.

Non si comprende come si potrà, nel 2016, raggiungere quel livello di crescita senza riforme concrete e durature.

Di questo ne è convinto anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi il quale, riferendosi al risicato incremento di PIL registrato a fine agosto, aveva commentato che "Non basta e non è merito dell'Italia" - "La crescita del Pil dello 0,3% non basta, anche perché non è merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio a rafforzamento del dollaro e al Qe (Quantitative Easing - l'operazione voluta fortemente da Mario Draghi all'inizio del 2015. ndr)" e poco dopo aggiunge che "Noi non abbiamo fatto le pulizie interne, bisogna fare le riforme, solo in questo modo possiamo far ripartire il Paese".

A queste regalie vanno aggiunti i 13-14 miliardi che il Governo riuscirà a rastrellare dal buon cuore d'Europa per la maggiore flessibilità che sarà concessa oltre ai 3,3 miliardi che giungeranno per sostenere il programma di assistenza all'immigrazione. "L'indebitamento netto, si legge nella relazione al Parlamento allegata alla nota di aggiornamento al Def, potrà aumentare, rispetto al profilo tendenziale, fino ad un importo massimo di 17,9 miliardi nel 2016 (che include, ove riconosciuti in sede europea, i margini di flessibilità correlati all'emergenza immigrazione fino a un importo di 3,3 miliardi), 19,2 miliardi nel 2017, 16,2 miliardi nel 2018 e 13,9 miliardi nel 2019".

A fronte di questa ennesima presa per i fondelli, la stampa d'elite trova il coraggio di attaccare Renzi per un viaggio di rappresentanza al quale tutti avrebbero voluto partecipare, giornalisti accusatori compresi.

Sorge il sospetto che sia tutta una montatura, creata a arte per non dover porre domande troppo imbarazzanti d'altro tipo e al contempo di far credere all'opinione pubblica che una opposizione esiste e la critica giornalistica non teme di affrontare direttamente e a viso aperto il Premier.
Beato chi ci crede!

Un Alieno sul trofeo
(caccia all'Alieno: di chi è quel viso immortalato sul trofeo di Roberta Vinci?)
(foto da Presidenza del Consiglio)

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SOMMARIO Anno 14 - n° 38 20 settembre 2015 - Cereali, mais ancora in fibrillazione e usciti i dati USDA. Il rimbalzo del latte spot. Dal primo ottobre si può chiedere il primo insediamento giovani. L'alluvione di Piacenza e i sorprendenti dati di ARPA. L'agricoltura italiana è la più Green. Cresce il consumo BIO. Fiscalità, il regalo di Renzi agli agricoltori.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

1.1 editoriale New York, New York! E' qui l'America.
2.1 cereali Mais ancora in fibrillazione
3.1 cereali Dati USDA, ondata di rialzi
4.1 Lattiero caseario Rimbalzo del latte spot. Recuperata la perdita della scorsa settimana
5.1 Mercati agricoli Ismea. Lattiero caseari, situazione pesante su tutti i fronti
6.1 salute e parmigiano Parmigiano Reggiano e gli effetti sulla salute
6.2 primo insediamento E' possibile presentare le domande di primo insediamento
6.3 maltempo Alluvioni nel piacentino, tempi di ritorno fino a 500 anni
7.1 expo 2015 Coldiretti, l'agricoltura italiana è la più "green" d'Europa
7.2 fiscalità agricola Via IMU e IRAP agricola. Risparmi per un miliardo.
8.1 Biologico Bio, al dettaglio un giro d'affari di 2,1 miliardi di euro
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 38 20set 15 COP

Giovedì, 17 Settembre 2015 09:18

Pagare le tasse con il baratto

La nota stampa del Movimento 5 Stelle di Correggio sulla mozione che verrà presentata al Consiglio Comunale. Il "Baratto amministrativo" offrirebbe la possibilità, ai cittadini in difficoltà, di avere una riduzione sulle tasse grazie a lavori socialmente utili. -

Reggio Emilia, 17 settembre 2015 -

Come sappiamo il reddito di cittadinanza, benché attivo sotto diverse definizioni in in tutti i paesi fondatori della Unione Europea, non è ancora stato introdotto in Italia.
Per aiutare i cittadini con un reddito insufficiente, il Movimento 5 Stelle di Correggio proporrà al Consiglio Comunale la mozione sul "Baratto amministrativo": uno strumento che introduce la possibilità di ridurre la pressione della tassazione locale (IMU, TASI, TARI) ai cittadini in difficoltà economica che vogliano dedicare il proprio tempo ad attività di pubblica utilità.

Si tratta di istituire la possibilità di barattare ore di lavoro in cambio della riduzione dei tributi comunalidelle tariffe per i servizi comunali erogati.
Le ore di lavoro dei cittadini sarebbero utilizzate per lavori di interesse generale e cura del territorio come ad esempio:

  • manutenzione e pulizia di aree verdi, piazze e strade;
  • pulizia e piccoli lavori di manutenzione nelle scuole, nei centri civici e negli impianti sportivi comunali;
  • assistenza agli scolari (ad esempio attraversamento pedonale ecc.);
  • sgombero neve, raccolta foglie autunnali, etc.

Il Comune di Correggio beneficerebbe così di un doppio vantaggio:

  • i contribuenti in difficoltà potrebbero comunque ottemperare agli obblighi della fiscalità locale; il Comune potrebbe usufruire di questa "forza lavoro", in un periodo in cui scarseggiano risorse, portando un beneficio all'intera collettività
  • questo "baratto" combatterebbe l'emarginazione delle fasce economicamente più deboli offrendo loro la possibilità di avere una sorta di inserimento lavorativo e sociale, dando un valore all'impegno civico ed evitando il mero assistenzialismo.

Il Movimento 5 Stelle è sempre dalla parte dei cittadini, perché nessuno deve rimane indietro!

Correggio 5 Stelle

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Prima Parma-Territorio & Autonomia: "Ora almeno si invitino i firmatari a partecipare alla discussione della mozione." -

Parma, 16 settembre 2015 -

Riceviamo e pubblichiamo la replica a Marco Vagnozzi, Presidente del Consiglio Comunale, dopo la denuncia al Prefetto, di Giampaolo Lavagetto e Cecilia Zanacca per la mancata risposta in merito alla petizione "Città Sicura" che aveva raccolto oltre 200 firme. -

"Caro Presidente del Consiglio Comunale di Parma,

La sua "repentina" risposta alla nostra richiesta di intervento da parte del Prefetto di Parma al fine di vedere tutelate le richieste di oltre 2000 cittadini di Parma relativamente alla petizione "Città Sicura", più che da portavoce dei cittadini ( ci sembra che sia questo il modo in cui si facciano chiamare gli eletti del M5S), rischia di apparire come una stizzita replica stile Prima Repubblica. E' davvero questo il punto cui il logorio dell'amministrazione vi ha portato ? Speriamo davvero di no! Diversamente tutti i proclami che vi hanno portato ad amministrare la città, sarebbero svaniti nel nulla come una bolla di sapone!
Caro Presidente, a noi non interessa la polemica pretestuosa, ne tanto meno gli attacchi personali, ma il rispetto dei diritti dei Cittadini di Parma. Quello ci sta davvero molto a cuore!
Ci siamo infatti rivolti al Prefetto di Parma semplicemente perchè non avevamo avuto alcun riscontro da chi di dovere; soprattutto non l'avevano avuto più di 2000 parmigiani che, confidando nell'attuale amministrazione, avevano scelto un modo da voi caldeggiato (vedi attuale statuto comunale) per risolvere questioni particolarmente urgenti. Un anno di totale silenzio avrebbe scatenato reazioni ben più energiche di quelle da noi seguite, assolutamente in linea con quanto previsto dalla legge. Soprattutto perchè ci era parso che il suo movimento facesse di questo tema un cavallo di battaglia; non è forse vero?
Da 12 mesi le viene gentilmente chiesto dai primi firmatari della petizione di fare chiarezza sull' iter della medesima, visto che lo Statuto impone all'Ente di fornire agli interessati, risposta ai quesiti posti. Solo ora, purtroppo a seguito di quello che abbiamo ritenuto dover fare per tutelare la fiducia ricevuta da oltre 2.000 Parmigiani, ci si risponde che la responsabilità del ritardo sembra essere dell' intero Consiglio Comunale. Soprattutto, apprendiamo che in modo unilaterale si è deciso, senza interpellare gli interessati, di sciogliere la petizione in una unica seduta con altre iniziative dei Consiglieri, cosa che non ci sembra rispettosa dei cittadini firmatari ne dello stesso Statuto.
Naturalmente agendo nell'interesse dei cittadini di Parma, siamo ancora assolutamente pronti a riprendere il discorso in modo costruttivo con lei e con tutto il Consiglio Comunale, a patto che tutto si svolta con la massima urgenza e condivisione. A tale proposito, ci sembra doveroso che i primi firmatari della petizione siano invitati nella sede di quella che lei ha annunciato essere la prossima discussione della mozione, al fine di potere illustrare ai consiglieri il punto di vista degli oltre 2.000 parmigiani firmatari.
E' forse pretendere troppo?

Cecilia Zanacca - Giampaolo Lavagetto

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Denuncia al Prefetto di Parma per mancato rispetto dello Statuto Comunale relativamente alla petizione "Città Sicura" da parte del Consiglio Comunale. -

Parma, 14 settembre 2015 -

Il movimento PRIMA PARMA - TERRITORIO & AUTONOMIA informa in una nota di aver presentato denuncia questa mattina al Prefetto di Parma relativamente al "comportamento grave e scorretto tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale di Parma" per la petizione "Città Sicura" - si legge.

"Il Consiglio Comunale infatti a distanza di più di un anno deve ancora dare risposta agli oltre 2000 parmigiani che hanno sottoscritto la petizione di cui sopra.
Questo comportamento oltre al mancato rispetto dei cittadini firmatari, non tiene conto di quanto stabilito in materia dallo Statuto stesso del Comune di Parma.
Questa denuncia vuole essere un ulteriore tentativo perché le autorità competenti prendano in seria considerazione quanto denunciato / proposto dai cittadini di Parma e, senza ulteriori ritardi, si facciano carico dell'attuale grave situazione della nostra città per quanto riguada la SICUREZZA."

Alleghiamo lettera inviata al Prefetto di Parma

Cecilia Zanacca - Gianpaolo Lavagetto​

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La nota stampa di Cecilia Zanacca, leader di Prima Parma-Territorio & Autonomia sulla petizione per Parma "Città Sicura": "Bene la raccolta firme sulla differenziata. Ora, però, il Consigliere Ghiretti coerentemente si attivi i affinché il consiglio comunale dia risposta agli oltre 2.000 parmigiani che hanno sottoscritto la petizione." -

Parma, 14 settembre 2015 -

Da ormai oltre 1 anno, più di 2.000 parmigiani attendono che il Consiglio Comunale di Parma dia una risposta alla petizione sul progetto "Città Sicura". Nel settembre dello scorso anno, infatti, il Presidente del Consiglio Comunale, in chiusura della discussione, si era impegnato a trasformare in mozione la petizione affinché, come da Statuto, fosse data una risposta ai firmatari. Da allora numerosi appelli ai consiglieri sono stati fatti affinché venisse mantenuto l'impegno preso. Non ultimo, l' appello di oltre 10 consiglieri di quartiere inviato a giugno di quest'anno a tutti i capigruppo, ma anche questo toltalmente ignorato dai destinatari. Prendiamo atto che il consigliere Ghiretti, con il suo gruppo Parma Unita, in questi giorni ha avviato una condivisibile raccolta firma sulla petizione per un miglioramento della raccolta differenziata. Augurandogli il buon esito dell' iniziativa e complimentandoci per la meritoria iniziativa, ritenendo assolutamente condividibile il fatto che non esistano firme di cittadini di Parma di serie A e di serie B, chiediamo al Consigliere Ghiretti di attivarsi al fine di stimolare il Consoglio Comaunale a dare la doverosa risposta, ormai attesa troppo a lungo.
Ci auguriamo pertanto che, finalmente tutti i parmigiani sottocrittori della petizione "Città Sicura" abbiano la dovuta attenzione e risposta.

Cecilia Zanacca
Prima Parma - Territorio & Autonomia

Pubblicato in Politica Parma
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