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Giovedì, 05 Marzo 2020 09:20

Paganini non si ripete...

Paganini non ripete è una affermazione celebre del violinista. Nel 1818 al Teatro di Torino, il re Carlo Felice chiese a Paganini di ripetere un brano. Paganini si rifiutò. Questo gesto gli costò l’annullamento del suo concerto successivo.

Di Nicola Comparato 5 marzo 2020 - Niccolò Paganini é stato un violinista, chitarrista e compositore, nato a Genova il 27 ottobre 1782 e morto a Nizza il 27 maggio 1840.
Considerato da molti come uno fra i maggiori violinisti della sua epoca, alternò la sua attività di compositore a quella di esecutore, per ottenere un controllo completo sulle musiche da eseguire.

Di famiglia modesta, fu il padre Antonio a trasmettergli la passione per la musica, dapprima con il mandolino e successivamente con il violino. Ben presto Niccolò Paganini cominciò a farsi ascoltare nelle chiese di Genova, finché nel 1796, trasferitosi col padre a Parma, si ammalò di polmonite. Nella città ducale il musicista arrivò ad allenarsi fino a 12 ore al giorno, utilizzando un violino costruito dal Guarneri, (il più illustre liutaio italiano), strumento col quale si dilettava ad imitare i versi degli animali e i suoni della natura.

Si spostò in seguito in Toscana e anche qui ebbe modo di farsi acclamare calorosamente. Nel 1801 cominciò a dedicarsi allo studio della chitarra. Nel 1804 a Lucca, fu ingaggiato come primo violino solista preso Elisa Baciocchi, la principessa e sorella di Napoleone. Paolina Borghese, un’altra parente di Napoleone, lo invitò a suonare a Torino nel 1809. Nel 1825 nacque a Palermo Achille, figlio illegittimo di Paganini e la cantante del coro Antonia Bianchi.

L’Imperatore Francesco II lo nominò suo virtuoso di camera nel 1828 a Vienna. Paganini si recò poi a Praga, ma qui cominciarono a sorgere dubbi sul suo talento. Tra il 1817 e il 1830 compose sei concerti per violino ed orchestra di cui la famosissima “La Campanella”, poi nel 1832 tornò a Genova e cominciò a comporre i Capricci per violino, varie serenate, notturni, tarantelle, e una sonata per la grande viola con variazioni su temi di Süssmayr e Gioachino Rossini.

Nel 1833, in provincia di Parma, acquistò la Grande Villa di Gaione. Nel 1834 cominciarono i primi sintomi di una malattia polmonare, che Paganini affrontò a testa alta, ma che lo portarono alla morte il 27 maggio 1840 a Nizza. Considerato un immorale, il vescovo di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata. Il corpo di Paganini fu imbalsamato e conservato nella cantina della casa dove morì, finché, dopo vari spostamenti, il suo corpo ricevette la degna sepoltura, prima a Gaione, e infine nel cimitero della Villetta a Parma dove attualmente riposa.

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Sabato, 29 Febbraio 2020 16:35

Esplora è diventata Aps

Il presidente Pierangelo Pettenati presenta i nuovi progetti
Tante le attività in programma per il 2020, anno di Parma Capitale Italiana della Cultura


L’Associazione Esplora nasce nel 2016 come associazione culturale dedicata a sviluppare e realizzare progetti musicali, tra cui il premio annuale ParmAwards che permette ai talenti emergenti di farsi conoscere in ambito artistico musicale.

Poi negli anni ha preso sempre più corpo una progettazione che si è via via sviluppata attraverso l’ingresso di nuovi associati con competenze e backgrond diversi: Francesca Caggiati, vice presidente, giornalista e motivatrice, specializzata in comunicazione, ufficio stampa, brand image e relazioni pubbliche; Antonio Iamiglio, segretario e tesoriere di Esplora, specializzato nel campo turistico-alberghiero, pubbliche relazioni nel settore organizzazione di meeting, eventi e fundraising; Alexandra Cadoppi, ha maturato invece la sua esperienza in ambito televisivo, in particolare sul canale musicale Sky Match Music e si è specializzata in eventi musicali ed aziendali; Massimo Bonini, già presidente di Lunae Nuove, ha organizzato per anni rassegne culturali e grandi manifestazioni per enti locali, amministrazioni e altre realtà del territorio.


“Oggi Esplora – spiega il presidente Pierangelo Pettenati - adeguandosi alla nuova normativa che regola il terzo settore, è diventata Associazione di Promozione Sociale e si è data un’organizzazione interna che le permette di portare avanti con maggior forza i progetti già realizzati in passato e svilupparne di nuovi in un ambito culturale e sociale allargato grazie alle risorse e competenze degli associati. Un’associazione fatta di persone per le persone, in particolare i giovani, senza tralasciare progetti sociali e di inclusione rivolti ad un pubblico più adulto, che coinvolgano a vario titolo le diverse comunità”.


Per l’anno in corso le iniziative in cantiere sono diverse e includono attività socio-culturali, esperienziali e formative: si tratta di progetti importanti per le scuole, un contest a livello locale e uno di livello nazionale, la costruzione di una rete di professionisti a supporto di artisti e organizzazioni, corsi e seminari di alta formazione e varie rassegne e festival in città e provincia.

“Il programma di Esplora APS – prosegue Pettenati – è volutamente ampio e porta avanti interessi collettivi differenti che vanno ad integrarsi con le politiche sociali del nostro territorio, che proprio attraverso le diverse realtà associative hanno la possibilità di svilupparsi. Per poter realizzare e far fruire il più ampiamente possibile le varie attività, l’associazione sta partecipando a bandi locali e regionali per l’assegnazione di fondi specifici per la realizzazione delle iniziative e si sta presentando alle aziende del territorio sensibili a sostenere progetti di valore sociale.”

Il programma di Esplora, in costante aggiornamento, può essere consultato sulla pagina Facebook “Associazione Esplora Aps”.

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Venerdì, 14 Febbraio 2020 15:27

Presentazione libro "Contro l'onda che sale"

Mercoledì 19 febbraio alle ore 18:30, all'Hotel Parma Congressi, nuovo appuntamento del calendario di eventi socio-culturali ideati, promossi, organizzati da Matteo Impagnatiello Segretario Provinciale UGL.

La presentazione del libro "Contro l'onda che sale" di Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano La Verità, sarà al centro di un dibattito moderato dallo stesso Impagnatiello, a cui parteciperanno l'avv. Luigi Tanzi ed i consiglieri comunali Tommaso Vergiati (Collecchio) e Luca Furlotti (Langhirano).

Un saggio che racconta il fenomeno politico del momento, le Sardine, che hanno influenzato il risultato delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, ed ambiscono a recitare un ruolo da protagonista sulla scena politica italiana. Borgonovo spiega nella sua narrazione che le sardine sono un'unicità del panorama mondiale, perché scendono in piazza non contro il governo, bensì contro l'opposizione. Un gigantesco bluff, che ha riempito le piazze italiane, dove da tempo la sinistra non riusciva più a radunare folle di enorme rilevanza. Un meccanismo forse manovrato dall'estero, che ha lo scopo di scardinare il processo di intermediazione democratica tra periferia e centro, già alterato dalla mancanza di reale rappresentatività in sede parlamentare e dalla oramai cronica disaffezione degli elettori verso un sistema politico che non riesce a tradurre in atti concreti i bisogni della gente.

Borgonovo riflette, infine, sulle dinamiche politiche italiane che hanno sempre visto la destra emarginata o ancorata ad un centro moderato in un clima sociale e culturale dominato dal pensiero di sinistra.

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A partire da oggi, 14 febbraio, Gazzetta dell'Emilia apre una nuova rubrica "I segreti del Coach" curata da Marco Becchi  - coach, formatore aziendale e creatore del Metodo Essere Straordinari - Pillole di esperienze, di sopraffini tecniche relazionali e di comunicazione proposte per farci riflettere sui nostri comportamenti al fine di migliorare la nostra vita e i rapporti con gli altri.

di Marco Becchi Parma 14 febbraio 2020 - Quante volte ti sei detto che le cose intorno a te dovrebbero migliorare?
Quante volte ti sei chiesto come fare per ottenere risultati migliori?
Quante volte hai pensato di non aver potere sul futuro?

Il primo segreto che voglio svelarti è un segreto di grande consapevolezza e di responsabilità. Solo chi conosce questo segreto riuscirà a dare una svolta positiva al suo presente e al suo futuro. Non dipende dal tuo passato ma semplicemente da una decisione che ti conviene prendere ora, per non perdere ulteriore tempo.

Probabilmente ci sono obiettivi e sogni che vuoi realizzare al più presto e con ogni probabilità ci sono anche delle difficoltà e degli ostacoli che desideri fortemente superare.

C’è una sola strada che ti può portare alla destinazione della tua vita e per iniziare a muovere il primo passo su questa strada devi conoscere questo segreto: se vuoi davvero che le cose migliorino allora tutto deve partire da te.

Tutto va dall’interno all’esterno: solo se tu cresci, migliori e sviluppi il tuo reale potenziale, allora le cose andranno davvero come desideri. Non bastano le parole, non basta la volontà e non basta avere un obiettivo chiaro.
Così come fai il pieno di benzina prima di iniziare un viaggio, così devi fare con te stesso: scegli di investire sul tuo potenziale, di acquisire nuove capacità e nuove competenze in grado di farti esprime al massimo. Solo in questo modo potrai raggiungere obiettivi mai raggiunti fino ad ora e potrai superare vecchi limiti e credenze.

Credi in te stesso, investi su di te, acquisisci nuove abilità e tutto migliorerà in modo naturale. Puoi scegliere di farlo tra qualche anno ma che senso avrebbe rimandare la tua felicità?

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Giovedì, 13 Febbraio 2020 14:48

LUFER … ART. "Il Riciclante ricicla in un istante"

"Il design è funzionale accessibile ma anche artistico". L'eclettico artista parmigiano "Lufer" si confida a Francesca Bocchia. Presto uscirà un documentario sulla sua vita artistica.

Foto di Francesca Bocchia Parma 12 febbraio 2020 - Luca Ferraglia in arte "LUFER", incontra Francesca Bocchia nel suo studio. Uno spazio, il "BANG", che condivide con il pittore Arturo Sereni.

"Diciamo che lavoro con i materiali - inizia a raccontare LUFER , di scarto più o meno da trent'anni. Ho iniziato verso la fine del 1989 , producendo inizialmente quadri all'interno di quali inserivo scarti, poi sono passato alle sculture, pur proseguendo con i quadri e infine sono arrivate delle lampade, tavoli e un po' di design, quasi tutto con materiali di scarto. Certamente all'inizio non ero così sicuro di capire tutti i materiali e tutto il lavoro che ne è scaturito in seguito. Ho iniziato a fare dei fiori di metallo giganti, alti 2 metri, e pensavo che lì finisse. Poi ho cominciato a capire i materiali, era la materia prima che stimolava la mia fantasia e immaginazione. Le mie visioni hanno iniziato a plasmare questi materiali e sono venute fuori delle cose, che a me piacciono molto, e fortunatamente stanno riscontrando successo. Oggi il riciclo va di moda ma quando avevo iniziato eravamo in pochissimi. A Parma eravamo in due, io e Roberto Mora, dopo qualche anno anche suo fratello Alessandro ha iniziato. I progetti nuovi sono sempre gli oggetti che realizzo; c'è sempre della sperimentazione in ogni oggetto che realizzo. Però il progetto più grosso che stiamo realizzando è un documentario, girato con l'agenzia Videokiss, che racconta la storia dall'inizio, sin da quando scrivevo i testi per il gruppo di musica demenziale "I Goffi", dove facevo i testi. Un periodo nel quale ci siamo divertiti molto e penso abbiamo anche fatto divertire molto.In quel periodo avevamo avuto occasione di fare l'apertura del concerto di Freak Antoni e di Elio e le storie tese."

Il BANG è visitabile e aperto a tutti. E' sufficiente telefonare a "Lufer" o a Arturo Sereni per prendere appuntamento in quanto i due artisti non sono sempre presenti nel laboratorio. In "bottega"si potrà osservare e volendo di accaparrarsi qualcuna delle opere esposte.

"Tenete d'occhio i social per intercettare l'uscita del documentario" conclude Lufer indicando l'indirizzo facebook dell'artista del riciclo: https://www.facebook.com/Lufer-recyclingdesigner-607422309394440/

 

CHI E' "Lufer" -
Nato a Langhirano nel 1962, vive e lavora a Parma.
Dagli anni ’90 LUfER si inoltra nella pittura e scultura, sperimenta tecniche e linguaggi espressivi diversi
realizzando le sue prime sculture e pezzi di arredo.
Crea sculture, quadri, lampade, sedute, appendiabiti e tavolini con scarti industriali, Il suo “slogan”
diventa “il riciclante ricicla in un istante”, e rappresenta la sintesi del suo “modus operandi”.
Il design è funzionale accessibile ma anche artistico.

 

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Di Salvatore Occhiuto - Giovedì 30 gennaio un importante evento culturale è stato organizzato nella splendida e suggestiva cornice della Galleria, ex Barilla Center, di Via Emilia Est. Alla Libreria Feltrinelli si è svolta la presentazione del libro “Il cattivo ragazzo che amo” di Giulia Besa a cui è seguito un dibattito con il pubblico moderato dalla giornalista parmigiana Francesca Caggiati, referente eventi del centro culturale “La Caplera” di Medesano.

L’autrice, 29enne romana, ha esordito nel 2011 con il romanzo urban fantasy “Numero Sconosciuto” pubblicato da Einaudi, a cui sono seguite varie fatiche letterarie con altre prestigiose case editrici Sperling & Kupfer, Giunti, Antonio Tombolini. Nel suo saggio curato da Rizzoli, il sequel del “Cattivo ragazzo che voglio”, prosegue la storia dell’adolescente Chiara, classica brava che prova attrazione per Cesare, ragazzo muscoloso e misterioso, ma con un’impenetrabile corazza che gli impedisce di manifestare emozioni e sentimenti. Nel sequel Chiara entra nel mondo di Cesare e si innamora perdutamente di lui. Poi conosce il suo lato oscuro e la loro relazione diventa un triangolo con il tenebroso Ricky che è il cattivo ragazzo che era prima Cesare. Per sapere come andrà a finire… basta comprare il libro.

Intervista esclusiva a Giulia Besa a margine della presentazione

Come è nata la passione per la scrittura?
Sin da bambina ho sempre passato moltissimo tempo immersa nel mondo della fantasia. La scrittura è il primo strumento che ho imparato a usare per raccontare le storie che inventavo, e più studiavo le tecnice narrative per migliorarmi, più mi sono innamorata di questa materia. Non potrei più vivere senza.

Il target giovanile è stata una precisa scelta o è stata l’ispirazione?
Una via di mezzo. I miei romanzi sono fruibili da chiunque, scritti in una maniera per cui anche un adulto potrebbe leggerli e divertirsi tranquillamente. Ma per ragioni pratiche ed editoriali è più facile ascriverli a un genere, e quello per ragazzi permette di spaziare dal dramma, al thriller, al romance, al fantasy… io mi diverto a scrivere di tutto, e i romanzi per ragazzi aprono un mondo vastissimo.

La saga de Il cattivo ragazzo... ha un taglio autobiografico o è una storia inventata?
È una storia inventata, come tutte quelle contenute nei miei libri. Mi diverto di più quando è tutto frutto di fantasia, sono più stimolata a creare il mondo con personaggi e caratteri diversi da quelli che mi circondano. Certo, i dettagli posso prenderli dall'esperienza personale: per esempio l’ambientazione romana è facile per me da descrivere, essendo cresciuta a Roma. Ma quando non conosco qualcosa sono attenta a documentarmi, ed è molto divertente imparare cose nuove.

Il cattivo ragazzo potrebbe trovare trasposizione al contrario nel recente fatto di cronaca di Luca Sacchi e Anastasia?
Sono due vicende molto diverse. Il mio cattivo ragazzo, Cesare, ha sicuramente una cattiva influenza su Chiara, la protagonista. Ma per altri versi rispetto al fatto di cronaca recente. Non ho ancora trattato la tematica della droga, o quella della malavita, per quanto siano piene di spunti conflittuali e quindi floride in termini narrativi.
Cesare è comunque un ragazzo pieno di problemi, e di sicuro ne ha combinate anche di molto brutte.


Progetti futuri…
Tra maggio e giugno uscirà il terzo romanzo del cattivo ragazzo, ancora per l’editore Rizzoli. Sempre quest’anno uscirà anche il secondo romanzo della mia serie dark fantasy “Streghette”, per l’editore Acheron Books. Nel 2021 è già previsto in uscita un nuovo libro per Rizzoli, sempre per ragazzi, che parla delle pazzie di una ragazza di nome Evelyn e della sua cricca di amici per guadagnare like sui social… non vedo l’ora che arrivi nelle mani dei lettori!

 

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“LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA” - di Dürrenmatt - regia Mario Mascitelli. Nuova produzione 2020 Teatro del Cerchio

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Mercoledì, 29 Gennaio 2020 13:46

“Il Vizietto” torna a teatro

Chi ha qualche capello bianco non può aver dimenticato il film cult con Ugo Tognazzi, il musical del 1983 con Jerry Herman (che ne curò la regia e i testi) con il titolo di “Piume di Struzzo” o l’edizione teatrale del 2014, messa in scena da Massimo Romeo Piparo, con Enzo Iacchietti e Marco Columbro. Stiamo parlando de “Il Vizietto” che torna a teatro a Milano in un lungo weekend che parte giovedì (domani) e si concluderà domenica 2 febbraio. Il Teatro Nuovo offrirà al suo pubblico questa frizzante versione italiana: a salire sullo storico palco di Piazza San Babila saranno Claudio Insegno e Eraldo Moretto. Insegno, oltre a curare la regia, interpreterà il ruolo di Renato, e Moretto, che gli farà da spalla, sarà Albin.

LA TRAMA - Renato ama la sua vita, convive da anni, ed è impresario di uno dei locali più alla moda di Saint-Tropez e ha “il vizietto” delle donne. Niente di strano. Peccato che Renato sia omosessuale dichiarato, convivente con un altro uomo da anni, l’eccentrico Albin nota “drag-queen” con il nome di Zaza Napolì. Renato, ha anche un figlio, che ha cresciuto insieme ad Albin: Laurent, che si sta per sposare con la dolce Adrienne, figlia del segretario del “Partito dell’ordine morale”, dallo spirito ovviamente bigotto e conservatore, contrario invece alle nozze. Partiranno da qui tutta una serie di azioni e reazioni che creeranno un simpatico e incontrollabile caos nelle loro vite.

IL PASSATO – Tutto è cominciato nel 1978 quando il film di Édouard Molinaro, dall’omonimo titolo, fu mostrato al pubblico. La pellicola era l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale di Jean Poiret. L’opera “La Cage AuxFolles” debuttò nel 1973 e venne poi replicata per cinque anni consecutivi al Palais-Royale di Parigi con grande successo. La traduzione letterale de “La Cage AuxFolles” sarebbe “La Gabbia Delle Matte”, per indicare immediatamente tutta la serie di folli peripezie di cui i protagonisti saranno vittime. L’attore francese Michel Serrault interpretò il ruolo di Albin Mougeotte sia per la versione teatrale sia per l’adattamento cinematografico. Nel film ad affiancare Serrault, c’è l’intramontabile Ugo Tognazzi. Il film riscosse molti consensi, sia in Italia che all’estero, tanto da conquistare 4 nomination all’oscar e il Golden Globe come miglior film straniero (Francia).

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Pietro Razzini

Pubblicato in Cultura Emilia

Mercoledì 5 febbraio, alle 18.30, alla Certosa di Parma, presso la Scuola di Polizia Penitenziaria, verrà presentato il volume “Profughi d’Italia”, con la presenza dell’autrice Petra di Laghi e vi sarà la partecipazione del consigliere comunale a Parma, Emiliano Occhi, di Patrizia Caselli, consigliere comunale a Collecchio, e di Dario Aureli, direttore della Scuola di Polizia Penitenziaria.

“L’evento culturale vuole diffondere la conoscenza dei tragici fatti, che investirono gli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, costretti ad abbandonare la propria terra di fronte alla violenza titina, nel secondo dopoguerra”, così Matteo Impagnatiello, segretario provinciale Ugl ed organizzatore della presentazione, che aggiunge “Vogliamo commemorare il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo verificatosi, così come prevede la Legge istitutiva della solennità civile nazionale italiana”.

“Ringrazio sia il direttore Dario Aureli che il comandante della Scuola, Gennaro Schiavo, per la sensibilità dimostrata e per l’ospitalità: la Scuola è il luogo ideale per approfondire e diffondere la conoscenza di ciò che accadde, al fine di conservare la memoria di quelle tragiche vicende; l’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza,” conclude il segretario, che ricorda, a chi voglia partecipare, di comunicare il proprio nominativo all’organizzazione sindacale.

Parma 26.01.2020  Matteo Impagnatiello
Segretario Ugl Parma

 

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(foto certosa: Parma1983)

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Dopo l’affollata conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nella Chiesa Evangelica di borgo Tommasini nella mattinata del 24 gennaio, Quadrilegio 2020 ha inaugurato in serata l’edizione speciale dedicata a #Parma2020 e inserita nel percorso di eventi ufficiale della Capitale della Cultura.

Alla conferenza erano presenti l’assessore Michele Guerra e Francesca Velani, coordinatrice di Parma2020 che hanno ribadito l’importanza di iniziative come quella di Quadrilegio che coinvolgono e ‘generosamente’ donano alla città uno spaccato culturale vivo e condiviso.

“Arrivare alla nona edizione come è questa di Quadrilegio per una rassegna culturale è un grande traguardo che dimostra efficienza e competenza ma soprattutto un grande ascolto delle esigenze del tessuto sociale cittadino-ha detto Michele Guerra-E gli organizzatori di Quadrilegio mettono a disposizione di tutti il loro lavoro e la loro passione costruendo una rete di artisti e di linguaggi espressivi in grado di arricchire la proposta culturale della città”

La giornalista ed economista Patrizia Ginepri, grande appassionata e conoscitrice dell’arte contemporanea ha introdotto il progetto annuale di Quadrilegio sottolineando in particolar modo l’evento che in primavera vedrà protagoniste le scuole e i ragazzi e la loro idea di ambiente e di futuro.

Dopo i ringraziamenti di Maria Laura Bianchi della Fondazione Cariparma, che ha contribuito alla realizzazione del progetto, Giulio Belletti di BLL e la giornalista di Sky Arte Sabrina Donadel hanno dialogato sulle novità della rassegna che quest’anno vedrà l’apertura straordinaria di nuovi spazi privati, palazzi e giardini del quartiere con eventi e performance che coinvolgeranno tutte le arti: dall’arte alla musica e al teatro, dalla moda alla danza, dal cinema ai libri

Alle 18.30 tutti gli spazi coinvolti hanno poi inaugurato in contemporanea con una grande festa che ha visto l’installazione del visual artist C999 illuminare la Chiesa Evangelista di borgo Tommasini, primo spazio inedito della rassegna per il mese di gennaio.

Immagini al link: https://drive.google.com/drive/folders/1-14GwUEIZ4aHPqip0vdxSfZDV7SqsxVO?usp=sharing

Quadrilegio 2020:

Inaugurazione venerdì 24 gennaio 18.30 fino a 00.00

Sabato e Domenica 25-26 gennaio 10.00 -12.00 e 16.00- 19.30

Chiesa Evangelica dalle 17.00 19.30

Contatto tel. 0521 235152

In allegato cartella stampa completa (formato pdf)

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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