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Domenica, 06 Settembre 2015 08:20

Danni da maltempo a Reggio Emilia

Maltempo e grandine nella Bassa e nella fascia rivierasca del Po: si segnalano danni a colture e strutture agricole. La Cia di Reggio Emilia ha già ricevuto delle segnalazioni che riguardano in particolare i vigneti - Colpite anche le strutture presenti a Boretto per il River's Food Festival

Reggio Emilia, 5 settembre 2015
In un'annata senza pace per l'agricoltura della Bassa reggiana, in alcune zone martoriata dapprima dalla nevicata, quindi da una bomba d'acqua, mancava giusto la grandine: ora però è arrivata anche questa, in un breve ma molto violento episodio di maltempo verificatosi a metà pomeriggio di oggi, quando il cielo si è fatto di piombo e si è levato un forte vento. Quindi è arrivata la pioggia, quasi subito accompagnata da un misto di grandine, presto diventata prevalente e con chicchi di notevoli dimensioni, tanto che il terreno si è velocemente imbiancato come per una nevicata.

La grandine per l'agricoltura è una delle peggiori maledizioni, perché dove colpisce spesso semplicemente distrugge le colture e le strutture agricole che trova sul proprio percorso. Anche in questo caso è così, lo segnala la Cia di Reggio Emilia che ha già ricevuto telefonate e messaggi da parte di propri associati. In particolare dai territori dei comuni della fascia rivierasca sul Po, che sembrano, in base a queste prime e parziali notizie, quelli più colpiti da questo episodio di maltempo, che ha colpito però anche Novellara, Campagnola, Reggiolo e Fabbrico, ci sono danni gravi, anche se in fasce limitate di territorio, come sempre quando grandina.

Particolarmente colpiti i vigneti - segnala la Cia reggiana - proprio nel momento in cui si avvia la vendemmia e quindi le piante sono cariche di chicchi maturi. Le aziende che ci hanno comunicato di essere state colpite - aggiunge la Cia - segnalano la distruzione pressoché completa del potenziale raccolto. Oltre all'uva, risultano colpite e stese dall'azione congiunta del vento e della grandine, campi di mais ancora da raccogliere.
Da segnalare anche - afferma la Cia - danni gravi al Lido Po di Boretto dove era in corso di svolgimento il River's Food Festival; qui erano presenti come espositori parecchi agricoltori: molti di essi hanno registrato danni alle strutture come stand e relative attrezzature, oltre ai prodotti che avevano portato per l'occasione.
"Una panoramica più completa - conclude il presidente della Cia di Reggio Emilia Antenore Cervi - sarà possibile solo nei prossimi giorni".

nuvole pericolose rosse 1

(Fonte CIA Reggio Emilia)

Dopo la "tempesta perfetta" che ha segnato i mercati internazionali trascinando nell'occhio dell'uragano anche le commodieties alcuni segnali darebbero indicazioni di una nuova flessione dei prezzi delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 settembre 2015 -
Non si è ancora completamente schiarito il cielo sopra i mercati delle materie prime.

Nuove ombre potrebbero palesarsi se, come sembra che possa accadere, la Cina deciderà di alleggerire i propri stock di cereali e derivati proponendoli a prezzi agevolati. Questa operazione, se confermata, potrebbe comportare una riduzione dell'export e perciò indurre gli operatori a abbassare i prezzi. Altra incognita, anch'essa condizionante i mercati internazionali verso quote di prezzo inferiori, viene dal sud america, in particolare dal Brasile, che sembrerebbe in procinto di svalutare la propria valuta domestica.

Quindi, dopo Russia e Cina anche il grande Brasile sta attivando la leva della svalutazione per favorire l'export nel'aspettativa di migliorare le performance di una economia non più brillante che lo vede in buona compagnia con buona parte dei Paesi BRICS (Acronimo che identifica l'associazione che rappresenta i 5 più importanti Paesi Emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Segnali più che evidenti di una potenziale flessione diffusa dei prezzi delle commodities, seppure non sia così scontato in considerazione del livello attuale di compressione del mercato.

Indicatori internazionali 2 settembre 2015
l'Indice dei noli è intanto risalito si fa per dire a 911 punti, il petrolio quota circa 44,50 dollari al barile e il cambio ruota attorno a 1,1265.

MP 2set15

L'incertezza rimane perciò elevata in attesa delle mosse delle tre banche centrali di Cina, Usa, e Unione Europea.

Intanto i vari dati di produzioni e stime, che arrivano a scaglioni, confermano, come anticipato nelle scorse settimane, che nonostante le avverse condizioni climatiche non vi è carenza di merce e i consumi mondiali, pur non risalendo, tengono le posizioni. Sul nostro continente invece qualche preoccupazione sanitaria esiste in campo sanitario.

Il mercato dei consumi e delle speculazioni si sta comunque muovendo poco per i troppi timori, ma anche perché sussistono posizioni con forti perdite quindi si stanno trattando storni e spostamenti di quote.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 01 Settembre 2015 17:12

Agristore lancia le nuove offerte autunno-inverno

Sconti, occasioni e un occhio di riguardo alle stagionalità: vendemmia e la raccolta olive. -

Parma, 1 settembre 2015 -

I nuovi sconti Agristore sono online all'indirizzo www.agristore.it/?a=ama_promotions

Pensate per soddisfare le richieste di agricoltori, manutentori e hobbisti, le offerte di Agristore comprendono attrezzature per il giardinaggio, ricambi per macchine movimento terra e tanti articoli per la cura del verde.

Un occhio di riguardo è stato è stato riservato alle stagionalità dei prossimi mesi con accessori per la vendemmia e la raccolta olive.

Non mancano poi una vasta gamma di articoli dedicati all'allevamento del bestiame.
Gli sconti sono aperti a tutti e disponibili fino a dicembre 2015.

Agristore ha inoltre deciso di bloccare i prezzi di moltissimi prodotti di larga richiesta che non subiranno aumenti fino al 2016. Per scoprire quali è possibile richiedere una copia digitale gratuita del catalogo 2015 scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Agristore è Il supermercato on-line di chi lavora la terra, con una gamma di 200.000 prodotti per l'agricoltura e il giardinaggio e un servizio clienti sempre a disposizione.

agristore Offerte agosto-dicembre rid

Inviata al Governo la richiesta per l'utilizzo di antagonisti naturali. In arrivo un depliant informativo per la popolazione. -

Bologna, 1 settembre 2015 -

"Stiamo seguendo con attenzione l'evolversi della situazione attraverso i tecnici del Servizio fitosanitario regionale. Oltre al monitoraggio, stiamo supportando gli agricoltori nell'individuare le più efficaci misure di contrasto, mentre ho già provveduto a scrivere ai ministri delle Politiche agricole Martina e dell'Ambiente Galletti, per valutare anche azioni a livello nazionale, tra cui la possibilità di introdurre un antagonista naturale. Come Regione stiamo anche predisponendo un depliant informativo per i cittadini". Così l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli è intervenuta oggi per fare il punto sulla presenza anche in Emilia-Romagna della "cimice asiatica", una specie invasiva in grado di produrre danni alle produzioni agricole (alberi da frutto in particolare) e alle piante ornamentali.

Halyomorpha halys è stata segnalata per la prima volta in Emilia-Romagna nel 2012, ma solo durante l'estate 2015 è cresciuta in modo esponenziale, causando danni alla produzione agricola soprattutto nel Modenese. La sua presenza è stata attestata anche in provincia di Reggio Emilia e di Bologna. Altri focolai sono stati riscontrati in Lombardia e in Piemonte. L'insetto si presenta di colore marmorizzato grigio-marrone ed è lungo tra i 12 e i 17 millimetri.

Per fronteggiare questa nuova emergenza, il Servizio fitosanitario regionale ha già concesso alcune deroghe per poter impiegare, nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata e dunque dell'ambiente e della salute dei consumatori, prodotti dotati di una adeguata attività nei confronti della cimice asiatica. E' inoltre in corso uno studio dell'Università di Modena e Reggio, dei Consorzi fitosanitari regionali e del Servizio fitosanitario dell'Emilia-Romagna per individuare strategie di controllo sostenibile che vadano oltre la fase tampone iniziale.
Oltre a sostenere l'attività di ricerca, la Regione sta predisponendo un pieghevole che verrà diffuso tra la popolazione per indicare le misure più idonee a fronteggiare la cimice asiatica anche all'interno delle abitazioni, dove può trovare rifugio durante la stagione invernale. Va precisato che l'insetto non punge, non trasmette malattie né all'uomo né agli animali e il fastidio che può provocare alla cittadinanza è rappresentato, oltre che dal caratteristico odore, dalla sua abitudine ad aggregarsi in grandi numeri all'interno delle strutture anche residenziali, limitrofe alle zone colpite

Per informazioni e per segnalare eventuali presenze è possibile contattare il Servizio fitosanitario regionale o l'Università di Modena e Reggio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.agna.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Una scheda tecnica sul sito: agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/avversita/avversita-per-nome/cimice-asiatica/cimice-asiatica-allarme-negli-impianti-di-pero-agosto-2015 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna) 

Lunedì, 31 Agosto 2015 14:35

Materie prime. La tempesta sta passando

Il sereno dopo la tempesta perfetta. Dovrebbe, il condizionale è d'obbligo in queste circostanze, essere terminata la fase acuta del terremoto finanziario che ha coinvolto le commodieties a seguito della bolla esplosa a partire dalla Borsa cinese che a sua volta ha trascinato le altre borse asiatiche e via verso occidente in una sequenza come se fosse un domino.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 agosto 2015 -

La tempesta perfetta sta perdendo la sua forza. I mercati delle commodities, dopo aver raggiunto i valori minimi, cominciano a stabilizzarsi, mentre l'incertezza è ancora connessa alla volatilità dei cambi. La scorsa settimana, il rapporto di cambio €/$ ha registrato oscillazioni tra 1,10 e 1,15, quindi a 1,12 e il petrolio dopo avere sfiorato il fondo di 36 dollari al barile si era ripreso sino a 43$.

Indicatori internazionali (28/8/2015)
l'Indice dei noli è intanto sceso a 905 punti, il petrolio quota circa 43,07 dollari al barile, il cambio gira a 1,1260.

Ora potrebbe ricominciare una fase di normalità, l'incertezza è ancora alta in attesa delle mosse delle tre banche centrali di Cina, Usa, Europa che giocheranno le loro mosse sullo scacchiere finanziario internazionale.

L'IGC (International Grain Council) ha pubblicato le ultime stime mensili:

- ancora un aggiustamento al rialzo delle produzioni mondiali del grano: 720 milioni di tonnellate contro 710 del luglio. Aumenti della Russia che passa da 55 a 59 milioni di tonnellate, dalla Ucraina da 22 a 25 milioni di tonnellate e dalla EU da 140 a 144 milioni di tonnellate.
- La produzione del corn è stata stimata in 968 milioni di tonnellate contro 966. Gli USA sono a 340 milioni di tonnellate contro 332. La EU passa a 60 contro 67. L'Ucraina a 24 da 25 sul totale del mondo la differenza in più è della Cina.
- La produzione della soia è stimata in 318 milioni di tonnellate contro 316. La produzione USA è stimata in 105,5 contro 103,7. Quindi come sempre detto nonostante le avverse condizioni climatiche diffuse di merce non ne manca, i consumi mondiali non salgono ma tengono, registreremo invece problemi qualitativi sanitari diffusi specie in EU.

MP 28ago15

Sul mercato interno, i listini delle varie Borse Merci e sale di contrattazione hanno riaperto, anziché con il "botto" sui cereali, con segni negativi diffusi su tutti i comparti fatta eccezione di alcuni prodotti in fase congiunturale.

I primi dati sulle rese del raccolto Maidicolo sono molto difformi ma comunque segnano, al momento, dei cali di resa e dei problemi a macchia di leopardo relativamente alla presenza di Aflatossina B1.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 35 30 agosto 2015 - (in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO
1.1 editoriale Ma quale ripresa, ci siam mangiati sin e collane della nonna
3.1 cereali Il crollo delle borse trascina le commodities.
4.1 Lattiero caseario Crollo del Burro, tengono Grana e Parmigiano.
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 Bufale e social Ancora discredito sulla pasta Barilla
7.1 quote latte Quote latte, Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni per l'ultima campagna
8.1 emilia romagna Miele, 467 mila euro per gli apicoltori dell'Emilia-Romagna
8.2 immigrazione Expo: dai campi profughi ai campi coltivati, Cia: un progetto di cooperazione mondiale
8.3 quote latte Quote latte: nuove disposizioni di Agea sulle fideiussioni
9.1 pomodoro Pomodoro 2015, nel segno della qualità
9.2 ambiente Emilia Romagna. In arrivo 9 milioni per rimuovere l'amianto nelle imprese
10.1 dissesto idrogeologico Dalla Regione 100 milioni per il dissesto idrogeologico
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 35 30ago15 COP

Quote latte: stabilite restituzioni per 96,89 milioni di euro per oltre 10 mila aziende. 115.000 tonnellate di esubero nazionale. Sono 1.266 le aziende in più ammesse a compensazione. I criteri della restituzione.

Roma, agosto 2015 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni dovute agli allevatori a seguito della definizione del prelievo nazionale da corrispondere all'Unione Europea per il superamento delle quote latte per l'ultima campagna. In base ai calcoli secondo i parametri della normativa europea la produzione di latte è stata pari a 11.000.841,389 tonnellate, sulla base della quale è stato calcolato l'esubero nazionale.

"Grazie all'intervento stabilito a luglio con il decreto agricoltura - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - abbiamo restituito oltre 19 milioni di euro a 1266 allevatori, che in base ai vecchi parametri di compensazione della Legge Zaia del 2009 sarebbero stati esclusi. In complesso sono state oltre 10 mila le aziende che beneficiano delle compensazioni per un importo totale di quasi 97 milioni di euro. Il resto dei prelievi che non è stato possibile compensare, sempre in base ai criteri definiti dalla Legge Zaia, andrà a finanziare ulteriori interventi per il settore lattiero, in questa fase delicata del dopo quote. Continuiamo a lavorare per la tutela del reddito dei nostri allevatori, anche in vista del Consiglio Ue straordinario del 7 settembre dove chiederemo all'Europa nuove misure a sostegno del settore".

ESUBERO NAZIONALE 2014/2015: 115 MILA TONNELLATE
All'esubero nazionale pari a 115.206,57 tonnellate hanno contribuito individualmente 10.879 aziende che hanno prodotto oltre la propria quota per un quantitativo pari a 721.213,48 tonnellate, mentre 19.649 aziende sono risultate senza esubero, con una quota non commercializzata di 286.265,97 tonnellate. La parte degli esuberi individuali che supera l'esubero nazionale confermato è stata dunque pari a 606.006,91 tonnellate.

RESTITUZIONE PER 96,89 MILIONI DI EURO A 10.126 AZIENDE
Le operazioni di restituzione hanno complessivamente interessato 10.126 aziende per un prelievo corrispondente ad un esubero pari a 348.553,949 tonnellate, per un importo pari a 96,89 milioni di euro.

I CRITERI DELLA RESTITUZIONE IN BASE AL NUOVO DECRETO AGRICOLTURA: 1266 AZIENDE IN PIÙ AMMESSE A COMPENSAZIONE
Questo è il quantitativo massimo per il quale è possibile non confermare il pagamento del prelievo e che è stato distribuito secondo le priorità previste dal nuovo "decreto agricoltura" a beneficio, cioè, delle aziende in regola con il versamento del prelievo mensile che:
1. sono titolari di quota e sono ubicate in zona montana, per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.410 con un esubero pari a 93.964,379 tonnellate.
2. sono titolari di quota e sono ubicate in zone svantaggiate per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 622, con un esubero pari a 14.022,989 tonnellate.
3. hanno subito, da parte della autorità sanitaria competente, il blocco della movimentazione dei capi per almeno 90 giorni nell'arco della campagna. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 46, con un esubero pari a 311,918 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 20% della quota disponibile, è pari a 246,326 tonnellate.
4. non hanno superato il livello produttivo 2007/2008. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 906 con un esubero complessivo pari a 42.456,674 tonnellate.
5. non hanno superato di oltre il 6% il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.878 con un esubero complessivo pari a 129.147,703 tonnellate.
6. hanno superato di oltre il 6 per cento e fino al 12 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 651, con un esubero pari a 54.101,065 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 37.709,473 tonnellate.
7. hanno superato di oltre il 12 per cento e fino al 30 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 416, con un esubero pari a 71.054,864 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 23.127,088 tonnellate.
8. hanno superato di oltre il 30 per cento e fino al 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 99, con un esubero pari a 30.371,930 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 5.002,889 tonnellate.
9. hanno superato di oltre il 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 100, con un esubero pari a 44.810,529 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 2.876,428 tonnellate.

I CASI DI ESCLUSIONE
Inoltre, per effetto della legge 33/2009 non si procede neanche ad annullare la richiesta di prelievo nei confronti dei produttori non in regola con i versamenti mensili. A seguito dei calcoli eseguiti restano confermate 372.659,535 tonnellate di esubero, realizzate da 2.040 aziende che:
1. non sono risultate in regola con il versamento mensile del prelievo. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 678, per un esubero pari a 229.614,885 tonnellate;
2. pur essendo in regola con i versamenti mensili, hanno superato sia il livello produttivo della campagna 2007/2008 che il 106% della quota disponibile (ed hanno pertanto avuto diritto alla restituzione entro il 6% della quota disponibile). Le aziende in questa situazione sono risultate essere 1.266 per un esubero pari a 200.338,388 tonnellate, di cui viene confermato il prelievo corrispondente a 131.622,51 tonnellate;
3. non hanno subìto l'imputazione del prelievo mensile a causa di una omissione nelle dichiarazioni mensili di consegna (accertata dalle Regioni) o per effetto del trasferimento di quota non disponibile in quanto già utilizzata attraverso consegne di latte già dichiarate. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 96, per un esubero pari 11.422,14 tonnellate.

LA RIPARTIZIONE DEL PRELIEVO CONFERMATO
L'importo complessivo del prelievo confermato, che ammonta a 103,71 milioni di euro, risulta così ripartito:
- 30,53 milioni di euro sono pagati alla UE per il superamento della quota nazionale;
- 1,53 milioni di euro sono accantonati ai sensi della legge 119/03;
- 71,65 milioni di euro una volta effettivamente incassati saranno destinati al fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi della legge 33/2009.

Domande entro il 13 novembre 2015. Caselli: le api presidio fondamentale della biodiversità

Bologna - Oltre 467 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura emiliano-romagnola. E' la terza ed ultima annualità del Programma 2014-2016, cofinanziato dalla UE nell'ambito dell' Organizzazione comune di mercato e dallo Stato italiano, che assegna complessivamente all'Emilia-Romagna circa 1 milione 400 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.

Il bando scade il 13 novembre 2015 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.

"Sono risorse che servono a qualificare un settore importante da un punto di vista economico, ma anche ambientale – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - le api sono un importante presidio della biodiversità, insetti fondamentali per l'impollinazione e oggi sappiamo che la loro presenza è minacciata". Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la razionalizzazione della transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture). Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento degli operatori, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi del miele, la ricerca. Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio Nazionale Miele ed il CREA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.

I contributi andranno dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento, così come stabilisce il Programma regionale ed il bando di attuazione.

Il bando (determina n. 1154 del 3 agosto 2015) è pubblicato sul BUR n. 214 (parte seconda) del 13 agosto 2015.

(Fonte regione emilia romagna 17 agosto 2015)

L'esodo della disperazione si può fermare solo con l'agricoltura. Questo il messaggio che la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha lanciato in Expo nel corso della giornata "Dalla terra la sola speranza di pace e sviluppo" organizzata da Ases, l'Ong promossa dalla Confederazione, che opera da anni in tutte le zone svantaggiate del mondo e oggi ha illustrato un progetto mondiale di cooperazione. Dino Scanavino, presidente di Cia e di Ases, ha ribadito come il modello portato avanti dalla Ong dei coltivatori italiani "ha dimostrato che è possibile una via diversa allo sviluppo della cooperazione internazionale".

"E' indispensabile -ha spiegato Scanavino- operare per creare attraverso l'attività agricola, attraverso la valorizzazione delle comunità rurali e la promozione dei prodotti identitari dei diversi Paesi una migliore condizione di vita delle popolazioni. La tragedia dei migranti che si sta consumando sulla sponda sud del Mediterraneo impone di trovare soluzioni durature capaci di ricostruire un tessuto economico e sociale tale da scongiurare la fuga disperata di quelle popolazioni. Noi abbiamo il dovere di contribuire alla crescita di quei Paesi; di rafforzare, attraverso l'impostazione di nuovi e maggiori programmi di cooperazione agricola, una politica di sviluppo sostenibile tale da offrire alle popolazioni, e soprattutto ai giovani di quei Paesi, una prospettiva". Con i progetti di Ases, ha aggiunto, "abbiamo dimostrato che un modello alternativo è possibile: coltivare la terra per alimentare la speranza e nutrire davvero il pianeta".

per approfondire: http://www.improntaunika.it/2015/08/expo-dai-campi-profughi-ai-campi-coltivati-cia-un-progetto-di-cooperazione-mondiale/#sthash.HpZtTu2J.dpuf

Domenica, 30 Agosto 2015 10:15

Mais e Soia - Agosto 2015

Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina. 

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
 La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
 Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
 Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
 L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
 Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
 Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
 Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.

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