Prosegue il periodo di incertezza e, nonostante sussistano le condizioni per una riduzione dei prezzi, si sono registrati nuovi aumenti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 luglio 2015 -
Tra venerdi e lunedi si erano manifestati alcuni segnali tendenti un probabile calo dei prezzi nonostante i fondi non avessero ancora avviato importanti operazioni di vendita a seguito soprattutto della notizia, diffusa da Bloomberg, di un calo di attrattività dei mercati finanziari delle commodities a favore del dollaro.
Nel quadro generale è comunque sintomatico l'andamento dell'oro e in particolare l'episodio che, in questo avvio di settimana, avrebbe, secondo le ricostruzioni di stampa circolate, innescato lo scivolone ai minimi da 5 anni a questa parte.
Un maxi ordine di vendita del prezioso metallo, partito all'apertura della borsa di Shanghai, ha infatti spinto la quotazione al di sotto della soglia psicologica dei 1.100 €/oncia (1.080 €/oncia).
Ciononostante nella giornata di ieri (21 luglio) si è ancora assistito a quotazioni in rialzo riportando in avanti nel tempo il momento del calo, atteso da tempo da parte degli operatori, dei prezzi delle materie prime agricole.
Indicatori internazionali 21/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 1067, il petrolio è sceso 50,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,08291.
Sul mercato interno le preoccupazioni maggiori, al momento, riguardano il mais causa il perdurare della bolla di calore che staziona sulla penisola e su buona parte del continente.
I timori sono prevalentemente connessi alla difficoltà di irrigazione del prodotto ormai manifestatesi nelle ultime due settimane, a macchia di leopardo, in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna ma anche in alcune regioni dell'Est Europa.
Una situazione che, come è ovvio, sta influenzando anche il mercato dei prodotti bioenergetici.
Nel circuito dei frumenti, come confermato anche dalle rilevazioni di Ismea e riportate nel settimanale Overview sui mercati agroalimentari, sulla scia delle flessioni della scorsa settimana, le quotazioni del duro potrebbero registrare ulteriori lievi ribassi, dopo un inizio di campagna caratterizzato da una dinamica rialzista dei prezzi. Situazione analoga sul mercato del grano tenero, dove tuttavia la tendenza flessiva dovrebbe rivelarsi più attenuata. Nello scenario mondiale, le ultime notizie provenienti dal Nord America sembrano indicare un rientro dell'allarme siccità paventato nelle scorse settimane. Per il granturco e l'orzo, invece, la dinamica dei prezzi potrebbe confermarsi ancora positiva.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Al rimbalzo del latte spot si contrappone la marcata flessione negativa dei listini relativi al burro.
di Virgilio Parma, 22 luglio 2015
LATTE SPOT
Una vera e propria impennata del latte spot. Per la seconda settimana consecutiva sia il nazionale che l'estero hanno registrato sensibili aumenti. Nello specifico il latte crudo spot nazionale ha registrato quota compresa tra 36,60 e 37,63 €/100 litri di latte (+4,35%) e prezzi compresi tra 35,05 e 35,57 €/100 litri riguardo al latte pastorizzato spot estero (+7,03%)
BURRO E PANNA
Dopo due mesi di stasi il burro perde ben 10 centesimi alla borsa milanese. Anche lo zangolato registrato alla borsa di Reggio Emilia lasca sul campo 5 centesimi lasciando intravedere un cedimento equivalente per l'analogo prodotto quotato alla borsa di Parma il prossimo venerdì. Cede 4 centesimi anche la crema milanese mentre rimane inalterato il prezzo della panna a uso alimentare veronese.
Borsa di Milano 20 luglio:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,44€/Kg.
Borsa Verona 20 luglio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55€/Kg.
Borsa di Parma 10 luglio:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 luglio
BURRO ZANGOLATO: 1,30 1,30€/kg.
GRANA PADANO
Ancora nessuna variazione per il Grana Padano. confermati pertanto i medesimi prezzi della ottava precedente alla borsa merci milanese.
Nello specifico: tra 7,10 e 7,75€/kg. il prezzo all'ingrosso del prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. il prezzo relativo al 9 mesi di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO
La leggera flessione registrata nella precedente ottava non ha avuto seguito confermando perciò i listini.
In sintesi, a Parma, il 12 mesi è quotato 7,50-7,80€/Kg e 8,65-9,00 /Kg per il 24 mesi di stagionatura. Alla borsa reggiana il 24 mesi è stato confermato il prezzo compreso tra 8,75 e 9,05€/Kg.
(in allegato i grafici)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 29 19 luglio 2015
SOMMARIO
Anno 14 - n° 29 19 luglio 2015 (in allegato file pdf scaricabile della rivista)
1.1 editoriale Lotta agli UEmanoidi
3.1 cereali Tra speculazioni e "bolle" i mercati tendono al rialzo
4.1 Lattiero caseario Nuovo cedimento per il Parmigiano Reggiano.
5.1 agro mercati Ismea, il clima di incertezza nell'Eurosistema si riflette sui mercati agroalimentari .,
6.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano: il Consorzio alla Commissione UE per stroncare i falsi negli USA
6.2 giardinaggio Stupefacenti robot-collaboratori domestici.
7.1 ho.re.ca. Expo e Milano, separati in casa
8.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
8.2 italian sounding Parmigiano Reggiano: negli USA l'originale recupera su false imitazioni
9.1 Estate pet Cani, vacanze e spiagge: l'Emilia-Romagna è la più dog-friendly!
10.2 attrezzature giardino Agristore amplia la gamma con " Volpi Originale"
11.2 promozioni "vino" e partners
L'Overview sui mercati agroalimentari.
Roma - Il clima di incertezza sulle sorti della Grecia nell'Eurosistema sta avendo ricadute anche sui mercati agroalimentari. Non tanto per una diretta interferenza di Atene sull'evoluzione delle dinamiche mercantili, salvo per alcuni comparti come quello frutticolo e degli oli di oliva, quanto per una generale preoccupazione e indeterminatezza sui nuovi equilibri che verrebbero eventualmente e determinarsi nell'Eurozona.
Lo rileva l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari, da cui emerge una fase di totale astenia nel comparto vinicolo, in attesa di una vendemmia che si preannuncia più abbondante rispetto alla scorsa campagna e con scorte in evidente consolidamento. Anche questa settimana non si prevedono variazioni dei prezzi, in un contesto di scambi quasi azzerati e in previsione di un ulteriore appiattimento delle trattative.
Mostrano al contrario un buon dinamismo gli oli di oliva lampanti, che dovrebbero confermare gli aumenti, già significativi, della scorsa settimana, in un mercato ancora a forte impronta spagnola. In scia ai prodotti iberici e greci, che hanno già toccato livelli record, anche gli oli lampanti italiani dovrebbero confermare la tendenza rialzista, mentre è prevista un'ulteriore correzione al ribasso per gli extravergini che, al contrario, non sembrano beneficare di una buona accoglienza da parte della domanda.
Pesche e nettarine, per quanto attiene al comparto frutticolo, risentono di una generale pressione alla vendita sia di merce nazionale che di prodotto estero, in prevalenza greco e spagnolo. I prezzi tenderanno presumibilmente a ridursi anche questa settimana, nel picco stagionale dell'offerta, per poi stabilizzarsi ed eventualmente risalire con il graduale superamento degli attuali squilibri.
In fisiologica flessione le quotazioni delle susine, che spuntano comunque valori più alti rispetto alla scorsa campagna. Per le albicocche non si prevedono novità di rilievo, ma non si esclude un andamento ancora sostenuto dei prezzi, con l'offerta ormai limitata agli areali del Nord Italia.
Manterranno al contrario una tendenza negativa le quotazioni delle uve da tavola, con la raccolta ormai imminente anche in Puglia. Nel Catanese, anche a fronte di un peggioramento qualitativo, i prezzi hanno subito nei giorni scorsi alcuni cedimenti, dopo un esordio però molto sostenuto.
Partenza positiva per i limoni verdello, con prime quotazioni sia nella zona di Catania che nella provincia di Messina.
Le alte temperature hanno nel frattempo favorito i consumi di meloni e angurie, spingendo al rialzo i listini, che anche questa settimana, soprattutto per i meloni, potrebbero mantenere la stessa direzione. Non si prevedono novità di rilievo per patate e carote, mentre il progressivo ampliamento delle disponibilità comporterà un'ulteriore riduzione dei prezzi di melanzane, peperoni e zucchine.
Resta tesa la situazione sui mercati dei frumenti, del duro in particolare, in assenza (per ora) di interferenze dall'estero. La situazione potrebbe tendere a breve a stabilizzarsi, almeno per il frumento tenero, con prospettive analoghe per il granoturco, dopo i recenti rincari associati agli aumenti sui mercati internazionali.
Nel comparto zootecnico, i prezzi dei lattiero-caseari mantengono una chiara tendenza negativa a livello internazionale, con forti pressioni dell'offerta dal continente australe, in cui si avvia a conclusione la campagna di commercializzazione 2014/2015. In ambito nazionale permane una situazione di stallo. Il Parmigiano reggiano sta accusando in misura maggiore i contraccolpi di una situazione di scarsa movimentazione sui mercati interni, scontando anche l'impatto negativo di un livello delle giacenze ancora sostenuto.
Le condizioni di squilibrio sul mercato bovino, con l'offerta di carni eccedentaria rispetto agli attuali livelli della domanda, poterebbero riflettersi negativamente sui prezzi dell'intera mezzena. E' prevedibile anche una riduzione delle quotazioni del ristallo francese che al momento sembra confermare i livelli delle scorse sedute.
Nel comparto suino gli scambi procedono senza particolare vivacità, ma con prezzi in graduale risalita per i capi da macello, limitatamente al prodotto italiano, in un mercato europeo invece ancora debole. In flessione le quotazioni dei suinetti d'allevamento in linea con i normali andamenti stagionali.
Da segnalare, infine, una probabile stabilizzazione sul circuito degli avicoli (polli e tacchini) e delle uova, a fronte di un prevedibile ulteriore deprezzamento dei conigli.
Mercati penalizzati dalla brusca ondata di calore nel comparto floricolo, con scambi in questa fase limitati alle specie da ricorrenza (rose e ortensie in particolare). In generale i prezzi si mantengono su un livello leggermente superiore a quello del 2014.
(Ismea 13 luglio 2015)
Sono i piccoli geniali aiutanti di Ferragosto. Robot autonomi e capaci di sostituire l'uomo in casa, senza emissioni di sostanze inquinanti. I più evoluti sono dotati di navigazione laser a mappatura dinamica e sensori di prossimità, antiurto, anticaduta.
Reggio Emilia 19 luglio 2015 -
Lo aveva pronosticato con ironia Alberto Sordi nel film "Io e Caterina" del 1980: uomini e robot avrebbero convissuto e questi ultimi sarebbero stati gli aiutanti domestici tuttofare, affidabili e instancabili.
Non è passato molto tempo e quella che sembrava finzione è diventata realtà.
Perché, a sollevare le signore dalle incombenze domestiche, ci pensano ormai piccoli, silenziosi robot che riescono a lavorare, anche quando non ci siamo.
E vuoi mettere partire per le vacanze e sapere che mentre ti godi le ferie un collaboratore domestico eccezionale lavora per te?
L' aiutino, poi, è ancora più utile perché, al rientro, si trova tutto perfetto e quindi le ferie si prolungano.
Nei prossimi mesi partiranno il 54% delle famiglie italiane, 8% in più rispetto allo scorso anno. Ma saranno vacanze brevi: una settimana (36%) o anche meno (31%), chi non può si accontenterà della piscina o di brevi gite fuori porta. (dati statistici diffusi dall'Osservatorio Europcar ).
In ogni caso, una volta tornati, bisogna rimettersi in pari.
Il tempo delle ferie, per molti italiani, insomma, continua a essere una risorsa scarsa, investita con oculatezza. Un sostanziale aiuto è offerto proprio dai robot che sono in grado di alleggerire il carico di impegni e donarci qualche ora libera in più. Piccoli aiutanti affidabili a cui affidare la casa quando non ci siamo.
Già da alcuni anni hanno preso piede aspirapolveri robotici che puliscono casa da soli. Il più famoso è il Rumba ma nel tempo ne sono arrivati dei sempre più evoluti, come i Neato, dotati di navigazione laser a mappatura dinamica e sensori di prossimità, antiurto, anticaduta. Si ricaricano e tornano alla base automaticamente. Non importa quanto si sta via: hanno programmazione oraria, giornaliera e settimanale. Allo stesso modo esistono modelli lavavetri e per la cura della piscina.
I robot rasaerba Robomow, addirittura, consentono di avere un prato sempre perfetto, tagliato e concimato senza sforzo o pensieri. Queste macchine intelligenti partono automaticamente, falciano il prato e tornano alla stazione base. In qualsiasi momento del giorno e della notte. Le lame mulching tagliano il prato in modo netto, uniforme e veloce, tutelando la salute dell'erba, che ridotta in pezzi finissimi viene rilasciata sul prato diventando fertilizzante naturale. I residui sono così fini da risultare invisibile. Il taglio mulching rilascia l'acqua contenuta nell'erba diminuendo la necessità di irrigare, con grande risparmio di acqua.
Inoltre i robot non producono emissioni inquinanti - in quanto non necessitano di carburanti e lubrificanti - lavorano in silenzio e non disturbano. Così si può andare in ferie sereni e, anche al rientro, regalarsi qualche ora di tranquillo relax.
Informazioni sulle macchine tratte da www.Agristore.it
Un altro prestigioso marchio italiano si aggiunge a quelli già in vendita nella rete di negozi e sul sito e-commerce dedicati ad agricoltura, giardinaggio e cura del verde
Reggio Emilia 19 luglio 2015
Agristore amplia la sua gamma per il giardinaggio e il trattamento agricolo con i prodotti del prestigioso marchio italiano Volpi Originale. Vaporizzatori, spruzzini, pompe a spalla, soffietti, solforatori elettrici o manuali di elevata qualità.
Si tratta di articoli professionali, pratici e semplici da usare, dotati di resistenti serbatoi in polietilene o PET, pompanti in plastica, ottone o acciaio inox e valvola di scarico regolabile. Le lance sono in ottone o alluminio con polverizzatore regolabile a rosa o zampillo.
Agristore, oltre alla vasta gamma di prodotti a marchio AMA, diventa così rivenditore anche di un'altra importante società simbolo del Made in Italy: Volpi Originale.
Fondata nel 1879, infatti, la Davide e Luigi Volpi svolge tutte le fasi di lavorazione - dalla progettazione al collaudo - all'interno dell'azienda e ogni operazione del ciclo produttivo è seguita con meticolosità secondo procedure consolidate e garantite dalla Certificazione di Qualità ISO 9001:2008.
La ricerca tecnologica ha consentito alla Volpi di raggiungere alti livelli qualitativi e un grado di affidabilità dei prodotti elevato e ora i suoi prodotti sono acquistabili nella rete di negozi Agristore e sul sito e-commerce www.Agristore.it.
Lo studio coordinato dalla Camera di Commercio rileva una riduzione del 3,2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2014. -
Reggio Emilia, 15 luglio 2015 -
Si è chiusa con una riduzione del 3,2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2014.
Lo rileva lo studio coordinato dalla Camera di Commercio e diffuso sul sito internet camerale www.re.camcom.gov.it.
Il valore aggiunto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca della provincia di Reggio Emilia, nel 2014 si è infatti fermato a quota 343,22 milioni di euro a fronte dei 354,70 milioni del 2013.
Il calo è da attribuire alla flessione del prezzo del formaggio Parmigiano Reggiano, oltre che alla riduzione del prezzo dei cereali.
Mentre la produzione si è mantenuta pressoché stabile in quantità (+0,3%), in termini di valore risulta un evidente calo (-2,9%), che si appesantisce ulteriormente parlando di valore aggiunto (-3,2%), decretando un saldo negativo anche per l'apporto di lavoro e capitale ai beni primari.
Le variazioni negative a prezzi correnti sono da imputare ai settori delle produzioni vegetali e zootecniche. Nel primo caso si registra una riduzione del 3%, mentre le produzioni animali hanno accusato una flessione ancora più accentuata, pari al 4,7%. I rimanenti settori evidenziano, al contrario, segni positivi, in particolare le attività secondarie e la pesca, che mostrano gli incrementi relativamente più elevati, pur rimanendo ancora poco rilevanti rispetto al totale della produzione provinciale.
La flessione delle produzioni vegetali - da attribuire in buona parte alle minori superfici investite - vede in vetta i cereali, con un -17% in quantità per il mais, un - 38% a carico dei cereali minori, quali orzo, sorgo ed avena, e una contrazione del 6% per il frumento.
Considerata la contestuale flessione delle quotazioni dei cereali, il valore a prezzi correnti della produzione di mais è diminuita del 24%, mentre quella del frumento del 6,2%. In controtendenza rispetto ai seminativi, per il pomodoro da industria e le uve si sono registrati aumenti pari, in entrambi i casi, al 2%.
Le produzioni animali, dal canto loro, si sono mantenute stabili in quantità, ma hanno registrato una significativa contrazione in valore. Alla riduzione del prezzo del latte non ha infatti corrisposto un calo delle quantità prodotte. A prezzi correnti, il valore delle produzioni zootecniche è calato da 429,26 a 409,29 a milioni di euro, principalmente a causa della flessione delle quotazioni all'origine del formaggio Parmigiano Reggiano.
Al lieve incremento della produzione provinciale di latte ha corrisposto il calo della produzione di carni bovine (-2,8%) e di carni avicole (-3,2%). Per i bovini da carne l'aumento dei prezzi ha determinato comunque una crescita in valore dello 0,8%, mentre gli avicunicoli hanno accusato una perdita del 6%, e quindi quasi doppia rispetto all'entità del calo produttivo.
L'inversione nell'andamento del mercato di Parmigiano Reggiano, responsabile della significativa riduzione del valore dell'intera produzione zootecnica provinciale del 2014, è la conseguenza del forte aumento produttivo del triennio 2010-2012. Dopo un lungo periodo di crisi e di produzione calante, il progressivo smaltimento delle scorte aveva infatti innescato in quel periodo un repentino rialzo delle quotazioni all'origine, stimolando un'altrettanto forte ripresa produttiva.
Nel 2013 e nel 2014 la produzione è lievemente rientrata, ma questo non ha evitato una nuova fase di cedimento dei prezzi, che si è consolidata nell'anno in corso.
Per quanto riguarda le carni suine, nel 2014 la produzione, pari a 38.800 tonnellate, si è mantenuta intorno a volumi molto prossimi a quelli del 2013. In valore si è registrato un lieve incremento, in linea con il contenuto rialzo dei prezzi dei suini da macello. Il valore della produzione si è infatti attestato a 57,04 milioni di euro rispetto a 56,65 milioni di euro dell'anno precedente, segnando un incremento limitato allo 0,7%.
I consumi dei mezzi di produzione utilizzati dagli agricoltori della provincia di Reggio Emilia hanno registrato nel 2014 un incremento a prezzi costanti limitato allo 0,2%, a fronte di un calo del 2,6% a valori correnti. A livello provinciale, il valore dei consumi sono diminuiti da 369,69 a 359,99 milioni di euro. L'entità dell'aumento in volume dei consumi intermedi è quindi risultato del tutto simile al lieve incremento della produzione provinciale, mentre il calo in valore è da attribuire alla sensibile riduzione dei prezzi di mangimi e foraggi, oltre che dell'energia e dei carburanti.
Nonostante gli sforzi sostenuti dagli agricoltori in questi ultimi anni, il settore agricolo evidenzia ancora alcuni problemi non del tutto risolti, problemi che i risultati della ricerca mettono chiaramente in evidenza.
Il 2014 ha rappresentato il terzo anno consecutivo di calo del valore aggiunto a prezzi correnti, dopo il buon risultato raggiunto nel 2011, e dall'indagine emerge che per ottenere migliori risultati operativi sarebbe necessario ristabilire l'equilibrio fra domanda ed offerta. Questo, in particolare, è evidente per quanto riguarda la produzione di latte destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano, i cui forti incrementi degli ultimi anni hanno provocato, in particolare nel 2014, un aumento delle giacenze di formaggio ed una conseguente caduta del prezzo.
(fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Il clima di incertezza sulle sorti della Grecia sta avendo ricadute anche sui mercati agroalimentari. E i fondi continuano a fare da padroni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 luglio 2015 -
Molti gli appigli a disposizione degli speculatori per operare con spregiudicatezza. Dapprima fu la tempesta tropicale "Bill" che ha investito gli USA nelle scorse settimane in contemporanea a El Nino che ha investito l'emisfero australe, quindi è la volta della "Bolla di Calore" che sta imperversando in Europa in concomitanza con la crisi greca e da ultimo il rischio estremo di una bolla finanziaria che possa colpire le borse asiatiche, Pechino soprattutto.
Nonostante le previsioni sui consumi non diano indicazioni su aumenti di domanda e i raccolti si prospettino comunque positivi, le borse stanno andando verso il rialzo ovvero in controtendenza rispetto alle logiche aspettative.
Venerdi 10 luglio 2015
SEMI luglio 1037,60 (+31,4) ag 1026,20 (+29,4) sett 1017,20 (+29,2)
FARINA luglio 364,00 (+13,2) ag 355,10 (+11,3) sett 351 (+11,4)
OLIO luglio 32,27 (+0,67) ag 32,37 (+0,68) sett 32,44 (+0,69)
CORN luglio 421,20 (+5) sett 428,60 (+4,2) dic 439 (+4,6)
GRANO luglio 572,20 (0) sett 578,00 (+0,4) dic 586 (+1,2)
Aumenti sono stati registrati anche lo scorso lunedi 13 luglio con i Semi a +5,60, la farina a +2,0, il corn a +9,0 così come pure il grano +9,00.
USDA 13/7 USDA 13/6
ARGENTINA:
CORN 25,00 25,00
SOIA 60,00 59,50
BRASILE:
CORN 82,00 81,00
SOIA 94,50 94,50
Molto probabilmente gli operatori avranno un po' di rimpianti considerando che, solo un mese fa, la farina di soia (12-18 mesi) quotava tra 340 e 350 euro a tonnellata sui porti e la convinzione generale era che il mais fosse lontano da rischi speculativi come invece poi si sono manifestati.
Tre le ragioni plausibili per giustificare la bolla speculativa in corso:
1. monetaria: determinata dalla svalutazione dell'euro
2. meteo: La bolla di calore che sta investendo il vecchio continente sta generando diffusi timori sui prossimi raccolti;
3. con la chiusura del semestre tutti i grandi operatori sono entrati nel mercato a coprirsi sull'ultima trance prima del raccolto Luglio - Agosto
In ogni modo, se una logica ancora esiste, la bolla non dovrebbe tardare a sgonfiarsi.
Indicatori internazionali 10/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 853, il petrolio è sceso 54,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11084.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Si prega di non inoltrare ad altri tale informativa se non previo accordo con lo scrivente.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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In Provincia confronto fra il Delegato all'agricoltura Claudio Moretti e gli Istituti di credito della città. "Dare informazioni sulle opportunità del PSR e fare sistema: così favoriamo la capacità d'investimento sul nostro territorio".
Parma, 14 luglio 2015 -
Ieri nella sede della Provincia di Parma - Servizio Agricoltura - si è svolto un incontro per illustrare le opportunità offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 a rappresentanti degli istituti bancari della città. Presenti Claudio Moretti, Delegato provinciale all'agricoltura, Vittorio Romanini e Antonello Barani del servizio Agricoltura, e funzionari di Cassa Padana BCC, di Banca Popolare, di Carife, e di BNL Banca Nazionale del Lavoro.
Scopo dell'iniziativa informare le banche dell'uscita di nuovi bandi con un focus sul ruolo determinante che possono giocare per gli investimenti futuri. "Sono in uscita molti bandi, dopo l'approvazione del PSR a livello comunitario, con l'arrivo di risorse economiche per il territorio" – ha sottolineato Moretti – "Sfida di questo tempo storico per l'agricoltura sono i tre principi su cui si basa il Programma di Sviluppo Rurale, cioè sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione. I nostri agricoltori devono sapere che siamo al momento di svolta per il sistema agricolo: ci sarà una forte immissione di risorse europee per il territorio ma sarà, probabilmente, l'ultima volta".
Una sfida da cogliere al volo che deve prevedere un accompagnamento continuo degli attori coinvolti: i beneficiari diretti, le associazioni di categoria, gli istituti bancari. La Provincia di Parma vuole condurre una campagna capillare, fatta soprattutto di incontri operativi, per fornire più informazioni possibili sulle opportunità e per costituire una rete di soggetti attivi e interessati. "Importantissimo diventa il supporto del mondo bancario: l'idea è quella di costituire un gruppo di contatti per dare notizie puntuali sull'uscita dei bandi, sulle modalità di presentazione, di valutazione e di rendicontazione. Il Servizio Agricoltura della Provincia di Parma è costituito da personale molto qualificato che può fare da tramite tra i beneficiari dei contributi e le banche stesse" ha continuato Moretti. "E' necessario fare sistema per investire sul futuro. In questo momento le aziende agricole hanno buone probabilità di ottenere investimenti e, per questo, si chiede la collaborazione degli Istituti bancari".
E' del 6 luglio 2015 l'approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna dei bandi per gli aiuti all'insediamento di giovani agricoltori e per gli investimenti di giovani agricoltori per sostenere il proprio progetto di insediamento. Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 16 novembre 2015. Sono previste deroghe per i giovani che compiono 40 anni prima del 15 settembre o per evitare che, a questa data, siano trascorsi 12 mesi dall'insediamento.
"Si tratta di una prima opportunità, e ce ne saranno molte altre, offerte dal Programma di Sviluppo Rurale. Un miliardo e 190 milioni di euro destinati dalla Regione Emilia-Romagna al nostro territorio con sei priorità d'intervento: innovazione e conoscenza, competitività, organizzazione delle filiere, ecosistemi, uso efficiente delle risorse e clima, inclusione sociale" ha sottolineato Romanini.
"Tra i beneficiari ci sono gli agricoltori ma anche le imprese per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti: in generale si potranno presentare progetti singoli, progetti di sistema o di filiera, progetti collettivi (presentati da soggetti appartenenti allo stesso anello della filiera), progetti integrati presentati da singoli per concorrere a più obiettivi definiti dal PSR". Romanini ha continuato illustrando l'importante ruolo che possono assumere gli Istituti bancari. "Oggi siamo all'uscita dei bandi sul cosiddetto 'Pacchetto giovani' con una dotazione di 38 milioni di euro: dopo l'istruttoria, da parte delle Province, delle domande che perverranno, la Regione si occuperà di stilare una graduatoria. Sulle misure d'investimento il contributo è pari, in questo caso, al 40 o al 50%. Il beneficiario deve anticipare l'intera somma e poi, dopo la rendicontazione delle spese sostenute, avrà il rimborso della quota di contributo. Di solito i beneficiari hanno la possibilità di richiedere un anticipo, pari al 50%, del contributo ammesso con una fideiussione: anche per questo si chiede la vostra collaborazione. A favore dei giovani che s'insediano per la prima volta in un'azienda agricola è previsto un premio di 30 o di 50.000,00 euro".
L'incontro si chiude con l'impegno di costituire un gruppo di contatto informativo che sia attivo e reattivo a seconda delle opportunità offerte dai bandi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Un altro prestigioso marchio italiano si aggiunge a quelli già in vendita nella rete di negozi e sul sito e-commerce dedicati ad agricoltura, giardinaggio e cura del verde. -
Parma, 13 luglio 2015 -
Agristore amplia la sua gamma per il giardinaggio e il trattamento agricolo con i prodotti del prestigioso marchio italiano Volpi Originale. Vaporizzatori, spruzzini, pompe a spalla, soffietti, solforatori elettrici o manuali di elevata qualità.
Si tratta di articoli professionali, pratici e semplici da usare, dotati di resistenti serbatoi in polietilene o PET, pompanti in plastica, ottone o acciaio inox e valvola di scarico regolabile. Le lance sono in ottone o alluminio con polverizzatore regolabile a rosa o zampillo.
Agristore, oltre alla vasta gamma di prodotti a marchio AMA, diventa così rivenditore anche di un'altra importante società simbolo del Made in Italy: Volpi Originale.
Fondata nel 1879, infatti, la Davide e Luigi Volpi svolge tutte le fasi di lavorazione - dalla progettazione al collaudo - all'interno dell'azienda e ogni operazione del ciclo produttivo è seguita con meticolosità secondo procedure consolidate e garantite dalla Certificazione di Qualità ISO 9001:2008.
La ricerca tecnologica ha consentito alla Volpi di raggiungere alti livelli qualitativi e un grado di affidabilità dei prodotti elevato e ora i suoi prodotti sono acquistabili nella rete di negozi Agristore e sul sito e-commerce www.Agristore.it.