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Dal Sindaco e Presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri.

L’8 marzo si celebra la “Giornata internazionale della donna”, mentre lo sguardo è distratto dall’attuale emergenza sanitaria, c’è chi non ha mai smesso di occuparsi di coloro che quotidianamente subiscono soprusi, violenze fisiche e piscologiche. Nel corso del 2020 i cosiddetti reati di genere hanno registrato un lieve incremento, dovuto verosimilmente anche al periodo pandemico, che talune volte trasforma l’ambiente domestico, in un luogo meno sicuro.

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Mostre, testimonianze, spettacoli teatrali, reading musicali, webinar, incontri, presentazione di libri per raccontare il mondo femminile in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

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È la più grande popolazione al mondo senza uno Stato, 40 milioni di persone divise tra Iran, Iraq, Siria, Turchia e Armenia. Il gruppo più numeroso si trova in Turchia dove costituisce circa un quarto della popolazione. Sono invece oltre un milione e mezzo i curdi della diaspora che vivono in Europa e in Nord America.

Venerdì, 04 Dicembre 2020 11:19

Il futuro delle donne e l’impatto COVID 19

Giovedì 10 dicembre l’ultimo appuntamento online del progetto InPink.

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Lunedì, 09 Novembre 2020 16:23

Donne ai vertici: una sfida aperta

Webinar gratuito venerdì 13 dicembre, dalle 14 alle 16, nell’ambito del Festival della Cultura tecnica. Organizzato da Provincia, Sern, INPINK, finanziato dalla Regione.

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Imprenditoria in Rosa

Intervista a Daniela Monferdini

La cura del capello per il benessere della persona

 

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Smart working e occupazione femminile, assessore e sindacati in commissione: "In Emilia-Romagna in 300mila hanno lavorato da casa"

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Una sorpresa bellissima e un gesto fatto col cuore quello di Caterina Rappoccio, nota cantautrice di talento e dalla grande versatilità, che in occasione dell’ 8 marzo, ha dedicato all’AVRI la sua canzone “La neve al sole” in un videomessaggio rivolto a tutte le donne e all’associazione: 

8 marzo 2020 - “Ciao a tutti, sono Caterina Rappoccio, e volevo ringraziare l’AVRI, l’Associazione Vittime Riunite d’Italia, per l’impegno che ha dimostrato nei confronti delle vittime, e per la solidarietà che dimostra alle donne. Oggi è la festa della donna, e io insieme a tutte le donne e all’AVRI, vorrei dedicare questo mio ultimo singolo, questa canzone, a tutti coloro che hanno, diciamo così, certi pesi, sulla loro coscienza. Questa la dedichiamo a loro tutti insieme, e si chiama La neve al sole.” 

Le parole di Angelo Bertoglio, Presidente dell’AVRI (Associazione Vittime Riunite d’Italia), che ha espresso profonda gratitudine nei confronti di Caterina, scrivendo un post dedicato a lei sulla pagina Facebook dell’associazione: 

“Ringraziamo e pubblichiamo di vero cuore, il video con la canzone “La neve al sole”, che Caterina Rappoccio (cantante già conosciuta al pubblico Italiano per aver duettato con Max Pezzali nella canzone Aeroplano) oggi canta pubblicamente e dedica a tutti gli amici dell’Associazione Vittime Riunite d’Italia. Grazie. Grazie. Grazie.” 

A seguire il video della canzone.

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Angelo Bertoglio

 

 

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Violenza di genere. Rapporto dell'Osservatorio regionale: sono stabili i dati sulle donne che si rivolgono ai Centri dell'Emilia-Romagna, 4.871 nel 2018. Raddoppiano i casi tra gli accessi al pronto soccorso. Si rafforza la rete delle strutture regionali. Sono 2.454 le nuove accolte nel 2018 e il trend appare stabile nel 2019 secondo le stime dei primi sei mesi. Aumentano i centri per il trattamento di uomini violenti

L'assessora Petitti: "Sono stati raggiunti traguardi importanti, e queste cifre confermano la fiducia sempre maggiore delle donne nel ricorrere alle strutture regionali". Circa 11 milioni destinati a contrastare il fenomeno dal 2016 a oggi: 21 i Centri e 40 le Case rifugio. Tra le potenziali vittime che si sono rivolte agli ospedali, l'8,2% dimesse con diagnosi di maltrattamenti

Bologna 22 novembre 2019 - Aumentano nel 2018 le donne accolte nei Centri antiviolenza e il trend del 2019 appare stabile. Sono stati 4.871 i contatti con le strutture di aiuto dell’Emilia-Romagna, anche tramite semplice e-mail o telefonata, di donne che chiedono sostegno per una violenza ricevuta, 3.486 le donne che seguono un percorso, di cui 2.454 nuove accolte (il 70%). Il 92% delle violenze subite dalle donne è stato di tipo psicologico (64,2%), fisico (40,5%), sessuale (15,4%) e vengono principalmente effettuate dal partner o ex partner (82%). Una tendenza che non si discosta da questa linea anche nelle stime del 2019, con circa 1.750 donne in percorso nei primi sei mesi dell’anno, di cui circa 1.250 nuove accolte.

Si rafforza al contempo la rete di accoglienza, con 21 Centri antiviolenza, 40 Case rifugio (un centro e casa rifugio in più rispetto al 2017) e 2 in corso di apertura nel 2019. A inizio legislatura, nel 2014, erano 14 i Centri antiviolenza e 22 le Case rifugio. Aumentano anche i centri per il trattamento di uomini autori di violenza, passati da 10 a 15 nell’ultimo anno, con una copertura su tutto il territorio regionale.

Sono i principali dati dal 2017 al 2018 tratti dal secondo rapporto dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, che evidenziano la gravità del fenomeno ma anche il potenziamento della rete regionale di accoglienza.

Dal 2016 al 2018 sono stati destinati a questo ambito circa 11 milioni di euro, che comprendono 5,7 milioni di fondi statali, 4 milioni dalla Regione, attraverso il bando Pari opportunità per la prevenzione e 1 milione per il bando donne e lavoro.
Dei 5,7 milioni investiti nel settore da fondi ministeriali, di questi la Regione ne ha destinati 3,2 per il mantenimento delle strutture esistenti,1,1 per l’incremento di nuove strutture e 1,2 milioni per l’innovazione (formazione operatori, sistema informativo, ecc.).

“La violenza non è un fatto privato, ma una sfida da vincere insieme– ha affermato l’assessora regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti, nel corso della presentazione oggi alla stampa-. E la Regione si è impegnata moltissimo in questa legislatura per promuovere una cultura contro la violenza di genere e per supportare e accogliere chi ne abbia avuto necessità. Stiamo compiendo uno sforzo importante per avere in tutto il territorio regionale strutture che possano dare rifugio alle donne che hanno bisogno di allontanarsi dalla famiglia, perché il più delle volte è proprio tra le mura di casa che si svolge la violenza. Il rapporto dell’Osservatorio conferma la fiducia sempre maggiore delle donne che abbiano subito violenza nel ricorrere alle strutture regionali, e anche degli uomini, che vedono crescere i centri a loro dedicati. La Regione ha molto investito anche in prevenzione, finanziando progetti di sensibilizzazione e educazione che solo nel 2018 hanno coinvolto circa 13.400 studenti, 900 insegnanti, circa 1900 operatori (sociali, sanitari, forze dell’ordine, giornalisti, ecc.) e 1500 donne vittime di violenza o a rischio di subirla”.

In allegato i dati e le infografiche del rapporto

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