"Servono misure restrittive ancora più stringenti, serve applicarle con immediatezza e competenza"ripetono all'unisono forze politiche ed associazioni dopo i fatti di sangue che solo nel 2021 contano per il momento-41 donne assassinate dai loro compagni, mariti, ex.
Ma al di là dei provvedimenti giudiziari, noi pensiamo che sia necessario rendere almeno parzialmente indipendenti le donne che hanno difficoltà a lasciare il complesso familiare a causa di mancanza di sostentamento autonomo.
Consideriamo per esempio una casa intestata ad entrambi i coniugi o conviventi: come fa una donna ad affittarsi una stanza o un luogo sicuro se non ha anche solo un piccolo reddito?
Ben venga il dispositivo del Governo che prevede 400€ al mese per un anno.
Sono già stanziati 3 milioni di euro ma non ci sono ancora i decreti attuativi e i fondi restano fermi. Infatti, dopo la prima parte dell'iter che procede all'approvazione delle leggi e dopo l'attività di parlamento e governo, comincia un secondo "step" altrettanto importante, ma più lungo e complesso.
Spesso, infatti aspetti pratici, burocratici e tecnici necessari per applicare e implementare le leggi sono affidati ad altri soggetti istituzionali, principalmente i ministeri. Questi si devono occupare dei cosiddetti decreti attuativi.
Provvedimenti necessari per completare agli effetti della norma stessa. Ancora non è chiaro come si potranno ottenere questi fondi nonostante il dispositivo sia entrato in Gazzetta Ufficiale a fine luglio, in attesa che L'INPS concluda il confronto con l'insieme dei centri per mettere a punto i decreti attuativi vacanti vorrei ricordare che nelle sedi CISL possiamo attivare il cosiddetto congedo per le donne vittime di violenza.
Significa che le donne vittime di abusi possono prendere parte a percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, certificati dai servizi sociali del comune di residenza, dai centri antiviolenza o dalle case rifugio.
Chi ne ha diritto può ottenere un congedo indennizzato per un periodo fino a 3 mesi, per l'invio della domanda all'INPS il patronato INAS CISL è a disposizione delle lavoratrici nella sua sede di parma in via Lanfranco 21/A.
(Angela Calò, Cisl Parma Piacenza)