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Se c'erano moderate speranze che il mercato potesse avere intrapreso una strada, ecco arrivare la smentita. Leggero rafforzamento del Dollaro.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 27 settembre 2017 -.
Tra alti e bassi, il mercato si è infine riposizionato ai valori precedenti la pubblicazione degli ultimi dati USDA del 12/09:

SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)

Staremo a vedere come reagiranno i mercati all'indomani dei dati che seguiranno la pubblicazione deil'USDA del 28 settembre dove verranno esposti gli aggiornamenti delle produzioni e giacenze statunitensi di grano al 1 settembre.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora ben poco da segnalare. I consumi restano molto contenuti, come del resto lo confermano i prezzi: la stabilità dei grani, il calo del granoturco, mentre invece continua il recupero dei cruscami di grano, dovuto alle esportazioni del pellets. Rincara l'orzo, che mantiene questo trend da qualche settimana, le farine di soya hanno segnato leggeri recuperi. Si è iniziato a quotare il seme di soya nazionale.

Difficile fare previsioni, più facile operare a breve medio termine e valutare il costo futuro sui singoli prodotti, in base alla trasformazione in latte, carne, uova e farine.

Il mercato da mesi sta attraversando una fase di stagnazione e, salvo imprevedibili fattori esterni, esistono pochi spazi per scendere e non trova, per ora, la forza di salire. In forza della limitazione del mercato nazionale gli scambi restano a livello locale e i principali riferimenti restano quelli dei consumi, specie per quei prodotti che e non possiedono un indirizzo provenire dai mercati a termine.
Nota stonata il perseverare delle difficoltà di logistica sia su gomma che su rotaia.

Il mercato delle bioenergie continua a orientarsi verso il mais inquinato da B1, riuscendo a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte, peraltro acquistabile direttamente solo da impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa opportunità si è aggiunta la disponibilità di farine e scarti di essiccatoio.

Indicatori internazionali 27 settembre 2017


l'Indice dei noli è a 1470 punti, il petrolio è attorno a 52,56 $/bar e l'indice di cambio segna 1,177485.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La raccolta del mais 2017 ha giocato d’anticipo di una quindicina di giorni rispetto al 2016. Raccolto completato all’80%, delinea rese mediamente inferiori all’anno scorso di circa 20-25 quintali per ettaro.

PARMA - 25- 9-2017 - Un anticipo di quindici giorni, rispetto al 2016, ha caratterizzato la raccolta del mais 2017. L’operazione è iniziata  il 16 agosto scorso, con  gli ibridi precoci. Il prodotto era già secco in campo, ma non di ottima qualità. < Il mais – afferma Giorgio Collina, direttore del Consorzio Agrario di Parma -, in generale, ha subito fortemente gli effetti della siccità, in termini sia quantitativi sia qualitativi. 

Mediamente sono andati bene solo i mais irrigati abbondantemente e, in particolare, con l’utilizzo di tecniche più innovative come la manichetta che permette un uso maggiormente razionale e continuativo dell’acqua, con abbondante risparmio della stessa>.  Al momento, la trebbiatura risulta quasi ultimata. <Le rese – ha affermato Andrea Rossi, responsabile commercializzazione prodotti agricoli del Consorzio agrario di Parma –  sono mediamente inferiori al 2016,  di 20-25 quintali per ettaro. Si va dai 45-60 quintali/ha  delle colture in asciutta o poco irrigate, agli 80-95 quintali di quelle irrigate regolarmente>. 

Secondo Rossi: <Quest’anno 4-5 irrigazioni sarebbero state necessarie. Restano da finire di raccogliere i campi irrigati <a goccia> (micro.irrigazione di precisione), che attualmente appaiono in ottime condizioni. L’umidità media che si riscontra nei centri di stoccaggio è circa del 18%, a seguito del clima estivo siccitoso. Comunque, come sempre, i migliori risultati qualitativi si sono ottenuti trebbiando fra il 25% e il 28% di umidità>. 

Come prevedibile  e,  di fatto,  previsto  anche dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la campagna del mais era a rischio di contaminazione da aflatossine. “Analizzando ogni carico in entrata – afferma Rossi al proposito – si è potuto  suddividere il prodotto migliore da quello che avrà bisogno di ulteriori puliture o sarà da avviare a produzioni di non alimentari come per esempio quello destinato alla produzione di energia elettrica”. 

Nel frattempo è in corso anche la raccolta della soia, con rese particolarmente oscillanti a seconda dei casi : dai 15 ai 45 quintali per ettaro. Oltre che del sorgo che, essendo più tollerante allo stress idrico sta producendo mediamente 65 quintali per ettaro di granella di buona qualità. Per il girasole, si può parlare di superfici in aumento, pur rimanendo una coltura di nicchia, che quest’anno non sembra aver trovato in ogni caso le migliori condizioni ideali per esprimere tutte le sue potenzialità produttive. Sul fronte dei prezzi, Rossi ha concluso che <l’abbondanza di prodotto estero mantiene, per ora, bassi i prezzi anche in Italia, nonostante la scarsità dei nostri raccolti. Oggi una tonnellata di mais vale per l’agricoltore poco più di 160 euro>. 

In quest’ottica di mercato globale lo sforzo collettivo delle nostre imprese agricole di restare, competitive cercando migliori soluzioni qualitative nella produzione complessiva dei cereali, meriterebbe senza dubbio migliore premio e remunerazione.

(Fonte Consorzio Agrario di Parma)

 FOTO: Giorgio Collina, direttore generale del consorzio agrario di parma

 

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Dopo l'USDA del 12/09 sembra ormai accertato che il mercato abbia ritrovato una via di recupero. Rimangono stabili invece i valori del corn e del grano.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 25 settembre 2017 -
Alcuni dati: - Il seme sul mese di novembre, da venerdì 15/9 a venerdì scorso, è passato da 967,6 a 984,2 più 16,60 punti (+ 1,7%) - la farina sul mese di ottobre da 309 a 315 più 6 dollari (+ 1,9 %) - il corn/dicembre da 351,4 a 353,4 (+ 0,5%) il grano/dicembre da 443,4 a 449,4 (+ 1,1 %).

Se per il corn e per il grano i valori rimangono attestati sule posizioni di metà agosto, quelli del seme e della farina di soia hanno invece ricevuto una spinta a risalire. A metà agosto, infatti, quotavano intorno a 950 e a 300 con un guadagno di 34 punti per seme di soia e di15 dollari per la farina. Non sono numeri da fare pensare a una definitiva fuga in avanti ma sufficienti per stimare che la fase di calo-stagnazione possa essere ragionevolmente giunta a conclusione.

Rimane ancora difficile interpretare l'atteggiamento dei fondi d'investimento.

SEMI nov 984,2 (+13,4) gen 994,4 (+13,4) mar 1003,4 (+13,2)
FARINA oct 315 (+6) dic 319 (+6,1) gen 321 (+6,1)
OLIO oct 33,99 (-0,11) dic 34,22 (-0,12) gen 34,38 (-0,12)
CORN dic 353,4 (+3,2) mar 366 (+3) mag 374,4 (+3,2)
GRANO dic 449,4 (-3) mar 469,4 (-2,4) mag 483 (-2)

Ancora niente da segnalare per quanto riguarda il mercato interno domestico dove i consumi restano ancorati verso il basso, come del resto è confermato dai vari listini delle Granarie.

Alcuni valori commerciali delle materie prime franco partenza porto di Ravenna: la farina proteica oggi dovrebbe attestarsi sui 316-317 euro sino al 31/12/17 e intorno ai 325 euro per il 2018, il seme di soya estero 356 sul disponibile e 358 novembre 17 marzo 2018; Farina di girasole hp disponibile 175 euro, novembre17-marzo 18 a 177; farina di colza 225-230 euro arrivo il disponibile in base alle derivazioni e qualità; panello di lino intorno ai 350-355 euro arrivo in base alle derivazioni e qualità; bucce di soya 175/180 euro partenza.

Per i cereali mais estero da novembre a giugno 2017 sui 187 euro arrivo Brescia. Cr.emona per il 5-4000, sul disponibile merce nazionale a valori di due tre euro in meno in base alla logistica, e allo stato di riempimento dei magazzini, mentre al porto di Ravenna siamo a 177 partenza; Grano intorno ai 185 euro arrivo molino, in base al w minimo 160; orzo estero e nazionale in aumento, difficile trovare valori accettabili sul gennaio-giugno 2018.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, per quest'ultimo è disponibile, in zona Piemonte, una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario che può essere acquisita direttamente solo da impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016)

Indicatori internazionali 25 settembre 2017


l'Indice dei noli è in costante ascesa, oggi e1502 punti, il petrolio è attorno a 50,2 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1915.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 24 Settembre 2017 10:21

Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.

Segnali di recupero dai mercati. Sensibili gli aumenti nel comparto soia. In generale pesano le incognite legate alle tensioni geopolitiche.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 22 settembre 2017 -
Il mercato, dopo l'USDA del 12/09, sembra aver ritrovato una via di recupero e, nella giornata di oggi, gli aumenti sul comparto soya sono sensibili: il seme prende 10 punti da pronto ad agosto 2018, mentre la farina dai 3,50 ai 4 dollari di aumento da pronto sino a ottobre 2018.

Ieri il COCERAL (l'associazione dei commercianti/importatori europei) è uscito con le sue previsioni delle produzioni interne all'Unione Europea:
- Grano tenero è stimato a 142 milioni di ton. e quindi invariata dalla stima di giugno, mentre l'anno precedente era a 135.
- Frumento duro a 8,74 contro 9,71 dell'anno precedente.
- La produzione del mais è stimata a 59,3 milioni contro 60 di giugno mentre l'anno prima era a 61.
- La produzione di orzo è stimata a 58,1 milioni contro 57,2 mentre nel 2016 era a 59,7.
- Seme di girasole è a quota 8,43 contro 8,14 mentre si fermava a 8,309 nell'anno prima.
- Seme di soia a 2,625 contro 2.566 , leggermente superiore al 2016 che registrava 2.439.
- La colza è stimata a 22,108 contro 21,476 mentre era 20.637 l'anno prima.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora nulla da segnalare. I consumi restano in zona bassa, come del resto è confermato dai prezzi e dalla stabilità dei principali listini delle varie Granarie.

Sui mercati internazionali pesano le incognite legate alle tensioni geopolitiche.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1. In Piemonte è disponibile una partita sensibile, posta sotto vincolo sanitario, e che può essere acquisita solo da impianti di Biodigestione direttamente. (merce raccolto 2016).

Indicatori internazionali 20 settembre 2017


l'Indice dei noli è salito di nuovo a 1470 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1964.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Giovedì, 21 Settembre 2017 08:40

Cereali e dintorni. Mercati in leggero recupero.

Il Cambio €/$ supera 1,20 e c'è chi sostiene che il traguardo possa essere 1,30, frutto di una predeterminata volontà di processo di indebolimento del Dollaro. Intanto i mercati sembrano recuperare.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 20 settembre 2017 -
Il mercato dopo l'USDA del 12/09 sembra aver ritrovato una via di leggero recupero. A seguire il confronto dei valori dalla data di pubblicazione dell'USDA:

martedì 12/09:
SEMI sett 944,2 (-10,4 ) nov 950,4 (-9,4 ) gen 960,6 (-9,2 ) mar 969,4 (-9 )
FARINA sett 295,1 (-3,8 ) ott 296,7 (-3,7 ) dic 300 (-3,6 ) gen 301,8 (-3,4 )
OLIO sett 34,84 (+0,05 ) ott 34,93 (+0,05 ) dic 35,19 (+0,04 ) gen 35,36 (+0,04 )
CORN sett 340 (-5,4 ) dic 351,4 (-6 ) mar 363,6 (-6 ) mag 372 (-5,6 )
GRANO sett 419,4 (+7,2 ) dic 442 (+7,2 ) mar 462 (+6,6 ) mag 476 (+6 )

chiusure del 13/09:
SEMI sett 953 (+8,6 ) nov 960,4 (+10 ) gen 970,6 (+10 ) mar 979,2 (+9,6 )
FARINA sett 300,3 (+5,2 ) ott 302,1 (+5,4 ) dic 305,4 (+5,4 ) gen 307 (+5,2 )
OLIO sett 34,72 (-0,12 ) ott 34,83 (-0,10 ) dic 35,09 (-0,10 ) gen 35,26 (-0,10 )
CORN sett 338,4 (-1,4 ) dic 351,4 (0 ) mar 363,6 (0 ) mag 372 (0 )
GRANO sett 420,6 (+1,2 ) dic 443,2 (+1,2 ) mar 462,6 (+0,6 ) mag 476,4 (+0,4 )

chiusure del 19/09
SEMI nov 965,4 (-2,2 ) gen 976 (-2 ) mar 985,2 (-1,6 )
FARINA oct 305 (-4 ) dic 308,7 (-3,9 ) gen 310,6 (-3,7 )
OLIO oct 34,52 (+0,33 ) dic 34,76 (+0,33 ) gen 34,92 (+0,33 )
CORN dic 348,2 (-3,2 ) mar 360,6 (-3,2 ) mag 369,2 (-3,2 )
GRANO dic 443 (-0,4 ) mar 464 (-0,2 ) mag 478 (+1 )

In serata il mercato telematico segnava diffusi aumenti seppure tutti di lieve entità.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla di nuovo da segnalare. I consumi restano al palo, come del resto viene confermato i prezzi e dalla stabilità dei principali listini delle varie Granarie.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, per quest'ultimo abbiamo in Piemonte una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario ma che può essere acquisita solo da impianti di Biodigestione direttamente. (merce raccolto 2016).

Il mercato delle bioenergie ha approfittato del calo dei cruscami e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1; per quest'ultimo, in Piemonte, è disponibile una partita "sensibile" posta sotto vincolo sanitario, che può essere acquisita solo e direttamente da impianti di Biodigestione.

Indicatori internazionali 20 settembre 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1415 punti, il petrolio è attorno a 50,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,20010.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Con la diffusione dei dati USDA non si sono schiariti i dubbi e le perplessità degli operatori. I mercati sono soggetti a rapide speculazioni e non si intravede una tendenza ben delineata.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 14 settembre 2017 -
La scorsa settimana commentavamo che "I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso."

L'attesa era di vedere i dati che l'USDA, di martedì 12/09, avrebbe esposto e che di seguito riassumiamo:
SEMI sett 944,2 (-10,4 ) nov 950,4 (-9,4 ) gen 960,6 (-9,2 ) mar 969,4 (-9 )
FARINA sett 295,1 (-3,8 ) ott 296,7 (-3,7 ) dic 300 (-3,6 ) gen 301,8 (-3,4 )
OLIO sett 34,84 (+0,05 ) ott 34,93 (+0,05 ) dic 35,19 (+0,04 ) gen 35,36 (+0,04 )
CORN sett 340 (-5,4 ) dic 351,4 (-6 ) mar 363,6 (-6 ) mag 372 (-5,6 )
GRANO sett 419,4 (+7,2 ) dic 442 (+7,2 ) mar 462 (+6,6 ) mag 476 (+6 )

Variazioni sensibili che lasciano perplessi diversi operatori. L'incertezza si è perciò confermata anche con le chiusure di ieri sera 13/09:

SEMI sett 953 (+8,6 ) nov 960,4 (+10 ) gen 970,6 (+10 ) mar 979,2 (+9,6 )
FARINA sett 300,3 (+5,2 ) ott 302,1 (+5,4 ) dic 305,4 (+5,4 ) gen 307 (+5,2 )
OLIO sett 34,72 (-0,12 ) ott 34,83 (-0,10 ) dic 35,09 (-0,10 ) gen 35,26 (-0,10 )
CORN sett 338,4 (-1,4 ) dic 351,4 (0 ) mar 363,6 (0 ) mag 372 (0 )
GRANO sett 420,6 (+1,2 ) dic 443,2 (+1,2 ) mar 462,6 (+0,6 ) mag 476,4 (+0,4 )

L'interpretazione di una situazione come quella che sta vivendo il mercato in queste ore può essere elaborata partendo da tre motivi: - scarsa volontà a vendere da parte dei produttori, - ridotto interesse degli operatori di rischiare ulteriori ribassi che procedono perciò con ricoperture speculative fatte in velocità, - infine i rumors dal Sud America, dove inizia la primavera ed è tempo di semine per mais e soya, che ipotizzano sofferenze da siccità.

In questa mattinata il mercato telematico segna diffusi aumenti ma nel complesso contenuti. Insomma un USDA da interpretare.

Il mercato avrà la forza di risalire? Stando all'analisi dei fondamentali non dovrebbe, a meno che non intervengano cause esterne.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare.  Persiste il periodo di consumi ridotti con i prezzi che infatti sottolineano questa fase.

Il mercato delle bioenergie ha approfittando del calo dei cruscami, ormai giunto al traguardo, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1; per quest'ultimo esiste una partita sensibile posta sotto vincolo sanitario, che può essere acquisita solo e direttamente da impianti di Biodigestione.

Indicatori internazionali 14 settembre 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1337 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18892.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 8 settembre 2017 -
Il fattore che prevalentemente sta influenzando il mercato e perciò l'economia in genere è senza ombra di dubbio il cambio Euro Dollaro, o meglio la relativa debolezza di quest'ultimo.

Anche i Fondi d'investimento sembrano avere perso "smalto" nei loro investimenti sulle commodities agricole.
Cause, presunte o reali, che comunque portano ad una certa stagnazione del mercato, anche se da più parti i valori vengono reputati ancora bassi.

Per avere un quadro più chiaro sulla situazione delle produzioni occorre attendere i dati USDA del 12/09 le cui novità sono facilmente individuabili in "raccolti buoni ma non ottimi".

Le tensioni geopolitiche comunque non aiutano a meglio comprendere quali tendenze i mercati prenderanno.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare, con i consumi che restano a livelli minimali e i prezzi ne sono la conferma più palese:
Mais da 175 euro partenza sino a 192 euro arrivo, l'orzo da 170 a 176 euro arrivo, grano di base da 180 a 185 euro arrivo, sui porti franco partenza lo zootecnico quota 172 euro, sorgo 180/185 euro arrivo.
Per le farine di soya si va dai 296 euro partenza della 44 ai 305 della farina di soya proteica da pronto sino anche a dicembre 2017, per il 2018 la proteica gira a 312 euro partenza ai porti, di conseguenza anche gli altri proteici hanno prezzi bassi, colza da 215 a 225 euro partenza in base ai vari siti di stoccaggio e produzione, farine di girasole proteico da 175 a 178 euro partenza in base alle varie qualità e periodi, il girasole proteine 28 a 130 euro partenza, il lino a 350-380 arrivo in base alle qualità.
I cruscami hanno invece hanno definitivamente cessato di scendere, in quanto sono in corso esportazioni di crusca in pellet, mentre si sta invece indebolendo il mercato dei farinacci di tenero e di duro.
Teso il mercato dei sottoprodotti della lavorazione del riso, in attesa che inizi la nuova campagna di raccolta e lavorazione.

Il mercato delle bioenergie ha approfittato del calo dei cruscami, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1.

Indicatori internazionali 08 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente cresciuto a 1296 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,2061.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Difficile, al momento, individuare le motivazioni che hanno condotto al manifestarsi di segnali rialzisti. Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 6 settembre 2017 -
Ieri sera il mercato ha dato un forte segno di discontinuità chiudendo con sensibili rialzi:

SEMI sett 960,4 (+18,4) nov 968,4 (+19) gen 978,2 (+19) mar 987,4 (+19)
FARINA sett 302,8 (+9,6) ott 304,8 (+9,3) dic 308 (+9,2) gen 309,4 (+9)
OLIO sett 35,10 (-0,21) ott 35,19 (-0,23) dic 35,44 (-0,23) gen 35,59 (-0,23)
CORN sett 344,2 (+4,2) dic 358,4 (+3,2) mar 371 (+3,2) mag 378,4 (+3,2)
GRANO sett 430,4 (+10) dic 443 (+4,2) mar 463,2 (+3,2) mag 475,2 (+2,2)

Osservazioni particolari a giustificare un tale ribalzo non se ne trovano nè nei fondamentali e nemmeno nelle previsioni meteo che indicano per la prossima quindicina un tempo siccitoso in alcuni stati. L'ipotesi più probabile è che i valori siano ancora bassi e siano state effettuate operazioni di ricopertura.

Il momento congiunturale di incertezza è confermato dal mercato telematico che sta segnando un andamento misto per il seme di soya, esclusivamente al ribasso per farina e mais, e misto per il grano.

Il punto fondamentale è comprendere se il mercato all'origine stia avvicinandosi al momento di svolta oppure no. Come si diceva i fondamentali non hanno motivo di spingere al rialzo, merce non ne manca e gravi danni nei raccolti non se ne registrano, pur non essendo una campagna da record.

Dopo le chiusure dei mercati sono uscite le cifre dell'USDA sulla valutazione dello stato dei raccolti.

Il "buono/eccellente" del corn è dato al 61% contro il 62 % della scorsa settimana (74% lo scorso anno). Quello del seme di soia è dato a 61% e cioè invariato dalla scorsa settimana (73% lo scorso anno). Come si vede sono valutazioni che non giustificano un movimento rialzista così sensibile.
Le scorte mondiali sono ottimali.
Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.
Non si può escludere che le tensioni geopolitiche stiano influenzando le tendenze di mercato.

Per quanto riguarda il mercato domestico nulla da segnalare. Il raccolto del mais, pur quantitativamente inferiore a quello dello scorso anno, non sembra subire il calo drammatico che si ipotizzava prima dell'inizio delle operazioni di raccolto.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato.

Indicatori internazionali 6 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente e risalito a 1215 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,19212.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU. Mercati in risalita.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 1 settembre 2017 -
Il Chicago Board, che da giorni "sonnecchiava", ha avuto un sussulto con una seduta rialzista nella giornata di giovedi scorso. I probabili motivi hanno diverse origini: il giovedì vengono rese ufficiali le vendite settimanali che sono state buone fatta eccezione per l'olio, i fondi, essendo l'ultimo giorno del mese, hanno ricoperto vecchie vendite lucrando sui differenziali, infine lunedì il mercato sarà chiuso in occasione della festa del lavoro a stelle e strisce.

Alcuni valori:
SEMI sett 936,2 (+13,2) più 4,0 euro nov 945,2 (+12) gen 944,6 (+12)
FARINA sett 294,3 (+1,9) più 1,76 euro ott 296,5 (+1,9) dic 299,5 (+2,1)
OLIO sett 34,71 (+0,38) ott 34,81 (+0,31) dic 35,06 (+0,37)
CORN sett 342,2 (+12,6)più 4,2 euro dic 357,6 (+12,2) mar 370,4 (+12,2)
GRANO sett 410,2 (+6,6) più 2,0 euro dic 434,4 (+4,6) mar 457 (+4,2)

In mattinata di venerdi l mercato telematico era in territorio positivo ma è ancora presto per affermare che il mercato sia orientato a una svolta.

A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU di 10,95 euro tonnellata, con qualche variazione in diminuzione in base ai porti di origine e di sbarco, ma l'intento protezionistico sulle produzioni europee è chiaro.
Di certo questo influirà sul mercato domestico, indipendentemente dalla qualità, ma anche sul mercato interno del vecchio continente.

Le indicazioni dal mercato interno sono:
per il mais sussiste grande confusione, sia di valori sia di qualità e questo vale anche per il grano. L'orzo è stazionario, i cruscami iniziano a dare segni di resistenza alla loro caduta, i foraggi sentono l'influenza degli acquisti del sud Italia e del Nord Africa. Si registra una forte tensione sul mercato della farina soya convenzionale ogm free dovuto al persistere del corto di merce in attesa dell'inizio della nuova campagna. Mentre per il mercato delle polpe si sta assistendo a trattative solo sulla produzione nazionale, in attesa della nuova merce estera che arriverà solo ad ottobre inoltrato.

I problemi logistici di agosto dovrebbero a breve scomparire anche se rimarranno i fattori connessi alle difficoltà di completare o camion di ritorno su gomma a causa ridotte esportazioni.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami (che forse sta concludendo il ciclo) e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato, per quanto anche questo prodotto risentirà dell'effetto protezionistico.

Indicatori internazionali 01 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 1184 punti, il petrolio è attorno a 46,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,189035.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercati ancora incerti. In attesa dei dati ufficiali del Pro Farm Tour l'attenzione si concentra sui fondi che hanno invertito la rotta e il cambio euro/dollaro che sfiora 1,20.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 28 agosto 2017 -
Il mercato attende le conclusioni del Pro Farm Tour:
- per il corn si attendono rese per acro differenti da quelle stimate-attese in precedenza. Si ipotizzano 353 milioni di tonnellate contro i 359 dell'USDA precedente e contro i 352 che avevano ipotizzato gli analisti;
- per il seme di soya 114 milioni di tonnellate contro i 119 dell'USDA , e i 118 previsti dagli analisti;
-per il grano invece pesano i numeri Russi e mondiali che schiacciano le quotazioni.

A aggravare l'incertezza è il forte rafforzamento dell'Euro sul Dollaro con il cambio che sfiora 1,20.
Il mercato telematico è in territorio positivo tranne che per il grano, sul quale incide, molto probabilmente anche l'uragano Harvey, che imperversando sul golfo dal Texas alla Florida, blocca o comunque rallenta i porti da cui partono molti imbarchi di soya e mais.

E' ormai accertato che l'impatto del cambio è il ribasso sui prezzi dei proteici, mentre è tutto da valutare sui prezzi futuri dei cereali a medio lungo termine. I fondi d'investimento hanno invertito la direzione orientandosi in senso ribassista.

Il "corto" del grano è passato da - 34.200 contratti a - 66.700. Il corn da un "lungo" di +39.800 ad un "corto" di - 17.700. Il "corto" del seme da - 14.400 a - 23.400.Il "corto" della farina da - 34.200 a -23.400.Il "lungo" dell'olio da + 46.000 a +44.000.

Indicatori internazionali 28 agosto 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 1209 punti, il petrolio è attorno a 48,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,19315.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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