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Mercoledì, 19 Marzo 2014 08:24

Formaggi, Parmigiano e Padano in leggera flessione.

 

L’undicesima settimana dell’anno conferma la debolezza dei mercati delle materie grasse. Le due principali DOP mostrano tenui segnali di cedimento. 

 

di Virgilio - 

Parma 19 marzo 2014 --

 

La settimana che va dal 10 al 14 marzo ha riproposto marcati segnali di debolezza sui listini delle materie grasse. Le principali borse prese a riferimento hanno rafforzato i segni negativi dell’ottava precedente. Unica nota positiva è rappresentata dalla conferma dei valori nelle quotazioni di apertura della settimana borsistica in corso per quanto riguarda il burro, la panna e il latte spot.

Nello specifico il Latte Spot ha ceduto il -2,27% registrando una forbice tra 43,82 e 44,85€/100 litri sulla piazza di Verona. Medesima sorte è stata riservata al burro con perdite di diversi centesimi registrati in tutte le piazze considerate.  A milano il Burro CEE ha perso l’1,43% quotando 3,45€/kg. Un calo più marcato per lo zangolato milanese che ha registrato un -3,45% fissando a 2,80/kg. Perdite più modesta invece per il burro di centrifuga quotato a 3,65 con una riduzione del -1,35%.

Come era prevedibile il listino di venerdi 14 marzo, relativamente al Burro zangolato, di Parma ha subito la tendenza flessiva registrata sulle altre piazze con una perdita secca di 10 centesimi allineandosi perfettamente alla quotazione di 2,20€/kg fissata a Reggio Emilia  il martedi precedente..  Flessioni più lievi invece per le creme. Ferma la quotazione di Milano a 1,78€/kg mentre Verona ha ceduto solo lo 0,56% e la forbice di prezzo è compresa tra 1,78 e 1,80€/kg.  

Come già evidenziato la scorsa settimana, anche in questa ottava di rilevazione, le quotazioni all'origine dei due formaggi grana a denominazione hanno continuato la loro fase discendente. Milano ha sostanzialmente tenuto i listini rimandando alla ottava in corso la registrazione delle perdite.  A Mantova invece i segnali flessivi si erano già espressi e l’ottava in esame ha registrato i seguenti prezzi: tra 7,15 e 7,45 /kg il valore del 10 mesi e tra 8,00 e 8,30 il 14.16 mesi di stagionatura. 

Sul Fronte del Parmigiano Reggiano 10 centesimi sono stati perduti a Parma che ha quotato tra 8,90 e  9,25€/kg il 12 mesi e tra 10,25 e 10,60€/kg il 24 mesi. 

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Mercoledì, 12 Marzo 2014 08:19

Leggero calo del "Parmigiano" e del "Padano".

 

 

Marzo si è aperto all’insegna della stabilità. Segnali di cedimento per il Parmigiano Reggiano sulla piazza di Parma e del Padano a Mantova. La seconda settimana di marzo si è aperta con flessioni  diffuse sui derivati del latte.

 

di Virgilio - 

Parma 12 marzo 2014 --

Il mese di marzo si è aperto con listini che, sostanzialmente, hanno replicato l’ultima settimana di febbraio fatto salvo il latte spot che a Verona ha chiuso con un -1,12% fissando tra 44,85 e  45,88€/100 litri  la forbice di prezzo e il Parmigiano Reggiano che ha ceduto 5 centesimi alla borsa di riferimento parmense. Analogamente il Grana Padano DOP, pur dimostrando una diffusa stabilità, riporta segnali di cedimento a Mantova con una contrazione di 5 centesimi dei listini. La settimana in corso invece mostra segnali di cedimento soprattutto sui derivati del latte interrompendo la tregua durata solo due settimane. 5 centesimi perduti dal Burro CEE a Milano e 10 centesimi perduti dallo zangolato a Reggio Emilia (2,20 €/kg) rispettivamente lunedi 10 e martedi 11 marzo.  Flessione confermata anche a Verona (10 marzo) per quanto riguarda il latte spot che segna una ulteriore caduta del 2,27% . 

parmalat-camion cibus gde 

  - Parmalat annuncia i dati di bilancio 2013 - 

“In uno scenario economico globale –si legge nella nota della società - ancora determinato da incertezza, pur in presenza di segnali di ripresa provenienti dai paesi ad economia sviluppata, il Gruppo conferma obiettivi di crescita di fatturato e margine operativo lordo, in linea con l'andamento positivo degli ultimi esercizi”.  La società di Collecchio ha comunicato di di aver chiuso l’esercizio 2013 con un fatturato netto di 5.350,3 milioni di euro, in aumento di 123,2 milioni (+2,4%) rispetto al 2012. Il margine operativo lordo è stato di 437,2 milioni, -1,6% nel confronto annuo mentre l’utile fa segnare un incremento di 139,7 milioni di euro attestandosi a 221 milioni e le disponibilità finanziarie nette sono pari a 1.065,6 milioni, +255,8 milioni rispetto a fine 2012. “Per il 2014, - prosegue la nota - a tassi di cambio e perimetro costanti ed escluso l’effetto dell’iperinflazione, Parmalat stima un fatturato netto e un Ebitda in crescita del 3%, nonostante i primi due trimestri possano risentire ancora delle difficoltà derivanti dall’andamento dei mercati e del prezzo del latte”.

Share Price del 11/3/2014 ore 17,30 - 2,520€

 

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Finalmente si arresta la caduta dei prezzi del burro. Leggera ripresa per le creme a uso alimentare e del latte spot. 

 

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Parma 03 marzo 2014 --

Il mese di febbraio si chiude con un segno positivo relativamente alle quotazioni del burro. Confermati i listini della settimana precedente salvo per la  Crema a uso alimentare che a Verona ha guadagnato due centesimi (1,78€/kg). 

Generalmente stabili i prezzi delle due principali DOP seppure si debba registrare, dopo molte settimane di solida stabilità, due segnali di controtendenza. Il Grana Padano ha  infatti perduto 10 centesimi alla borsa mantovana per entrambe le tipologie prese in considerazione. Una tendenza che sembra riflettersi anche sul “Parmigiano” almeno per quanto rilevato a Reggio Emilia e Milano. Nella prima seduta di marzo, infatti, sono stati 5 e 10 i centesimi perduti nei rispettivi listini.

  

 

Tabella riassuntiva

 

- Aggiornamento produzioni Grana Padano e Parmigiano Reggiano - 

Grana Padano - E' proseguita anche nel mese di febbraio la tendenza positiva per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela sono state prodotte 424.681 forme pari al 2,3% rispetto in più rispetto al mese di febbraio dello scorso anno. La produzione cumulata per i primi due mesi è stata pari al +2,4% anche se va interpretata in considerazione della flessione registratasi nel 2013 proprio nella prima parte dell'anno; resta negativo, infatti, il confronto con il primo bimestre 2012 (-3,3%).

Parmigiano Reggiano - In apertura d'anno si è confermato per la produzione di Parmigiano Reggiano il trend del secondo semestre 2013: in base ai dati diffusi dal Consorzio di tutela sono state prodotte 287.153 forme registrando un aumento dello 0,8% rispetto al mese di gennaio 2013.
A livello provinciale si sono registrati andamenti piuttosto differenziati: in crescita la produzione dei caseifici in provincia di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con incrementi rispettivamente pari al 3,3%, 2,4% e 5,9%; una contrazione del 5% a Mantova ed un calo contenuto allo 0,6% a Parma. (Fonte Ismea)

 

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Ancora più giù i valori dei derivati del latte. Il Grana Padano cede 10 centesimi sulla piazza di Mantova. Segnali positivi dalle borse di inizio settimana.

 

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Parma 26 febbraio 2014 --

Ancora più giù i listini del burro e del Latte spot. La terza settimana di febbraio si è caratterizzata nel segno della continuità  rispetto alle precedenti cinque. In particolare per quanto concerne il burro e lo zangolato si è mediamente registrata una una perdita del 10% rispetto le quotazioni di gennaio. 

La quarta settimana si è invece aperta con i listini finalmente in pausa per quanto riguarda il burro e i derivati del latte in genere. Nella seduta di di lunedi 24 febbraio infatti la borsa di Milano ha confermato i prezzi dell’ottava precedente salvo la crema di latte a uso alimentare che hanno addirittura recuperato 2 centesimi fissando un +1,34% che vale 1,78€/kg.

Nessuna variazione di rilievo per le due principali DOP nazionali. Un segnale di controtendenza è stato registrato a Mantova dove i listini del Grana Padano hanno ceduto 10 centesimi per entrambe le tipologie quotate.  

 

Sintesi 25feb14 gde

 

- Parmalat, dimissioni della maggioranza dei Consiglieri di Amministrazione - 

In apertura della riunione del Consiglio di Amministrazione  del 25 febraio, i Signori Gabriella Chersicla, Francesco Gatti, Yvon Guérin, Marco Jesi, Daniel Jaouen, Marco Reboa, Antonio Sala, Franco Tatò e Riccardo Zingales hanno comunicato le proprie dimissioni dal Consiglio stesso con effetto dall’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013.

“Diamo le dimissioni – si legge nella lettera da loro firmata - dopo che il decreto del Tribunale di Parma ha respinto la richiesta della Procura della Repubblica di revoca dell'intero Consiglio di Amministrazione.

Convinti di aver agito sempre correttamente, assumiamo questa difficile decisione nell'esclusivo interesse della Società al fine di consentirle di operare nuovamente in un clima sereno e costruttivo. Lasciamo un’azienda che nell'ultimo biennio, pur nel difficile frangente attraversato, ha realizzato, sotto la nostra gestione, i migliori risultati della sua storia (grazie anche al contributo più che positivo fornito da LAG in termini di risultato economico) con beneficio per tutti gli azionisti, che hanno visto il titolo apprezzarsi di circa il 39% nel corso del 2013.”

Per effetto di queste dimissioni l’intero Consiglio cesserà dalla carica alla convocanda Assemblea di bilancio che dovrà pertanto procedere alla nomina del nuovo organo amministrativo.

(Fonte Parmalat)

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Mercoledì, 19 Febbraio 2014 08:26

Latte Spot e derivati ancora più giù.

 

 

Stazionari gli scambi e i listini di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Ancora più giù i valori dei derivati del latte.

 

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Parma 19 febbraio 2014 --

La seconda settimana di febbraio si è contraddistinta per continuità rispetto la precedente ottava. 

Se da un lato rimangono invariati i prezzi all’ingrosso delle due principali DOP, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, dal lato dei derivati del latte e in particolare del burro si è assistito a una conferma del trend di discesa con la flessione massima rilevata a Parma relativamente allo zangolato che perde  -4,08% attestandosi a 2,35€/kg. Solo la Crema di Latte ad uso alimentare e limitatamente alla piazza di Milano ha confermato il prezzo  di 1,76/kg della precedente quotazione. In tutte le piazze prese a riferimento, il burro ha quindi perduto oltre il 2% così come il Latte Spot che a Verona ha lasciato sul campo quasi un euro fissando la forbice tra 45,36 e 46,40 /100 litri latte. Dall’inizio dell’anno il Latte Spot ha perduto oltre 5 euro per 100 litri di latte.

B Crema latte MI storico gde

  • Produzione Grana Padano DOP -

Il nuovo anno si è aperto in positivo per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela del mese di gennaio 2014 sono state prodotte 442.836 forme pari al 2,6% rispetto in più rispetto al mese di gennaio dello scorso anno. 

Una variazione positiva che va però letta in relazione la flessione registrata nella prima parte dell’anno scorso. Resta infatti negativo il confronto con il mese di gennaio 2012 (-2,2%).

 

  • Quote Latte, Italia chiede maggiori garanzie per il 2015 -

Ancora una campagna lattiera e, dal 1 aprile 2015, cesserà il regime UE delle quote latte non senza preoccupazioni per quei Paesi, come l’Italia, la cui produzione è largamente inferiore al consumo interno. Una preoccupazione fortemente manifestata dal delegazione italiana al Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue, nel dibattito politico sul futuro del settore che si è tenuto a Bruxelles lo scorso 17 febbraio. A riferirlo una nota ANSA nella che riporta una sottolineatura del rappresentante permanente aggiunto presso l'Ue, Marco Peronaci, in merito alla necessità di  “affiancare alle misure esistenti adeguati programmi di promozione" affinché si creino le migliori condizioni per l'esportazione delle nostre produzioni.

 

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Rilevanti le cadute dei prezzi dei derivati del latte: da un minimo del -2,15% al massimo del -4,35%. Non si sottrae alla discesa nemmeno il latte spot (-2,15%). 

L’UE Stanzia 230 milioni per l’educazione alimentare nelle scuole.

 

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Parma 12 febbraio 2014 --

Solo le due DOP principali dimostrano stabilità. Nessuna variazione è stata rilevata nelle piazze di riferimento.  Assolutamente fermi quindi i listini in tutte le principali piazze sia per il Parmigiano Reggiano sia per il Grana Padano DOP e per ognuna delle tipologie oggetto di rilevamento. 

Discorso completamente diverso sia per il Latte Spot sia per i listini del Burro e delle Creme a uso alimentare.

 Dalla conferma di riallineamento dei prezzi alla conferma di una tendenza al ribasso segnata da percentuali mediamente superiori al -2,5% per arrivare addirittura al -4,35% relativamente al listino delle Creme a uso alimentare registrato sulla piazza di Milano. 

Nello specifico, il Burro CEE ha chiuso con un meno 2,74% fissando a 3,55 €/kg. il prezzo alla borsa di Milano. Lo zangolato di creme fresche crolla in entrambe le piazze emiliane a 2,45€/Kg. lasciando un -3,92% rispetto l’ottava precedente. Ancor più rilevanti la perdite di valore fatte registrare dalle Creme ad uso alimentare:  -4,35% la chiusura di Milano (1,76 €/Kg.) mentre  -2,63% quella di  Verona (prezzo compreso tra 1,83 e 1,87€/kg.) 

Burro storico MI gde

Alimentazione. Ue presenta nuovo programma per le scuole. 

La UE stanzia 230 mln, cifra comunque inferiore a quella stabilita a bilancio per i programmi di frutta e latte sino al 2020.

Il piano, quindi, riunisce i due programmi già esistenti e ha come obiettivo principale la lotta alle cattive abitudini alimentari attraverso il rafforzamento delle azioni formative. 

Con lo slogan ‘Mangiare bene per stare bene’ il programma formativo e divulgativo tende a porre l’accento sull’educazione alla salute attraverso una maggiore comprensione degli alimenti e della loro produzione. 

Tra le iniziative di divulgazione in “campo” saranno previste anche visite nelle aziende agricole. 

Gli obiettivi del nuovo programma saranno quindi essenzialmente tre: 1. combattere le cattive abitudini alimentari, 

  1. rafforzare le azioni di educazione per un'alimentazione sana
  2. contribuire alla lotta contro l'obesità

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Gennaio stabile per i listini delle due principali DOP mentre prosegue la discesa inesorabile dei derivati del latte. Burro: -44,3%  i magazzini UE-28 rispetto al gennaio 2013. Latte Post 2015, importante convegno l’11 febbraio al Centro congressi dell’Università Cattolica di Piacenza.

 

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Parma 05 febbraio 2014 --

 

Il mese di gennaio si chiude nel segno della stabilità per le due principali DOP. Scambi nella norma e prezzi confermati sia per il Parmigiano Reggiano sia per il Grana Padano sulle diverse piazze di contrattazione. Diverso invece l’andamento del latte spot e dei derivati, burro e creme, che proseguono nella tendenza ribassista.

Nonostante una più che sensibile riduzione della consistenza dei magazzini di burro (UE-28), pari al -44,3% rispetto l’analogo mese del 2013, i listini di questo derivato hanno registrato perdite di 5 mediamente. Il Burro CEE, ad esempio passa da 3,70 a 3,65 €/kg anche nella prima seduta milanese  di febbraio consolidando una perdita di 20 centesimi complessivi a partire dal 30 dicembre 2013.  Ancor peggio per le creme di latte ad uso alimentare che segnano una riduzione in valore del 3,16% anche all’apertura di febbraio replicando, di fatto la perdita dell’ottava precedente (-3,06%) e fissando il prezzo milanese a 1,84€/kg.   Analogamente non si è arrestato il calo del latte spot che, sulla piazza veronese,  ha ceduto altri 50 centesimi ceduti portando la forbice dei listini compresa tra 47,43 e 48,46€/100 litri di latte. 

BURRO CONFRONTO gde

Scambi nella norma e listini stabili invece le due DOP nazionali. Qualche preoccupazione è destata in conseguenza dell’alluvione che, nel modenese, ha colpito le medesime zone già terremotate nel 2012. 

 

La Filiera latte post 2015.

L’11 febbraio l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio del Comitato italiano FIL/IDF, ospiterà un importante convegno sulla sostenibilità

L’abolizione delle quote latte e la sostenibilità ambientale sono temi di grande attualità. Per questo l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio del Comitato italiano FIL/IDF e la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, ha organizzato il convegno “Sostenibilità, opportunità e criticità nella filiera latte post 2015”.

Il Convegno mira ad approfondire i grandi cambiamenti che attendono la filiera del latte, dalla produzione alla trasformazione, compresi gli aspetti nutrizionali e di comunicazione.

Aprirà i lavori l’intervento di Sophie Bertrand (CNIEL – Centre National Interprofessionnel de l’Économie Laitière) che riassume tutto quello che è stato fatto dalla FIL/IDF su questo tema. La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessaria la registrazione. Modulo di iscrizione e programma della giornata sono disponibili  sul sito della Facoltà di Agraria.

 

 

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La terza ottava del 2014 si apre con altri 5 centesimi perduti sul valore del burro. Le contaminazioni da lattosio pericolose per i soggetti allergici.

 

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Parma 29 gennaio 2014 --

La costante contrazione dei prezzi delle creme di latte che si è  innescata a fine novembre ha, definitivamente, intaccato tutte le tipologie di burro. Dal 2 novembre, infatti, le creme hanno perduto  38 centesimi sulla piazza di Milano e 32 su quella di Verona a seguito di una discesa che ha visto coinvolte 6 settimane sulle ultime otto di registrazione. Nello specifico, il Burro CEE, cede ancora un -1,33% quotando perciò 3,70€/kg. Perdite analoghe si registrano per tutte le tipologie e in tutti i mercati presi in considerazione. Il Burro zangolato da creme fresche sulla piazza parmense cede complessivamente 19 centesimi/kg nelle ultime due settimane posizionando il prezzo a 2,60€/kg mentre a Reggio Emilia, nella seduta di lunedi 27/1 ha confermato la tendenze lasciando altri 5 centesimi e fissando il prezzo a 2,55€/kg.

Anche il latte spot conferma la tendenza negativa ridimensionando i prezzi nella forbice compresa tra 47,43€ e 48,97€/100 litri di latte. 

Stazionari invece i valori delle due principali DOP, Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano. Tutte le principali piazze hanno, infatti, confermato i prezzi per tutte le stagionature prese in considerazione. Anche il “Parmigiano”  di 12 mesi si conferma tra i 9 e i 9,40€/kg alla Borsa merci parmense, ultima a registrare piccoli incrementi di valore, sino almeno al 13 dicembre scorso.

 

-Intolleranza e allergia al lattosio. il caso ProBios-

Poche settimane orsono avevamo segnalato come fosse abbastanza diffusa la presenza di lattosio in tantissimi e soprattutto insospettabili prodotti, farmaceutici compresi. Era il 12 gennaio quando segnalavamo di porre attenzione alle etichette di ogni confezione al fine di accertarsi della assenza di lattosio. Una misura precauzionale importante per gli intolleranti a questo zucchero ma indispensabile, quasi vitale, per i soggetti allergici i quali potrebbero incorrere, addirittura, in choc anafilattico. Ma mai avremmo immaginato che in prodotti dichiarati “Dairy Free” vi potesse essere traccia consistente di lattosio. Il caso, portato alla luce da “Striscia la Notizia” nelle puntate di lunedi 27 e martedi 28 gennaio, riguarda alcuni prodotti “PROBIOS” contaminati dai “cicli di lavorazione dei produzioni convenzionli”. Una contaminazione che potrebbe avere indotto lo choc anafilattico a un bambino allergico a questo diffuso zucchero.  La società in questione, per quanto tempestivamente informata da parte della famiglia - analisi alla mano - avrebbe provveduto a comunicare del problema ai punti vendita solo a seguito del servizio giornalistico. Comportamento assolutamente censurabile: non c’è crisi che tenga se gli effetti riguardano la salute. 

 

 

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Confermati i segnali di cedimento per tutte le tipologie di burro monitorate sui centri di scambio sia emiliani che lombardi. Sottoscritto l’accordo per il prezzo del latte lombardo valido per il periodo 1 febbraio - 30 giugno 2014.

 

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Parma 22 gennaio 2014 --

La terza settimana del nuovo anno ha visto confermare la tendenza manifestata nelle precedenti ottave. Nello specifico, dopo un lungo periodo di stabilità, il segno negativo è stato registrato per tutte le tipologie di burro sia sulle piazze lombarde sia su quelle emiliane. Una tendenza che ha trascinato anche il Burro Cee facendo registrare un perdita del  -1,32% fermando il prezzo a 3,75€/kg sulla piazza milanese.

Nella settimana che ha visto la sottoscrizione dell’accordo per la determinazione del prezzo alla stalla, il Latte Spot ha risposto con uno stop alla tendenza ribassista che aveva fatto registrare nelle precedenti settimane. confermando il prezzo tra 47,43 e 49,49 €/100 litri di latte. 

 Piccoli segnali di ripresa invece per i “freschi” delle due principali DOP alla piazza milanese. Un timido +0,35% per il Grana Padano Dop di 9 mesi seguito da un +0,28% per il Parmigiano Reggiano di 12 mesi sono gli incrementi registrati lo scorso lunedi 20 gennaio. Staremo a vedere se le altre piazze confermeranno il segnale milanese. 

 

Accordo sul prezzo del latte in Lombardia.

Come anticipato, è stato sottoscritto l’accordo per la determinazione del prezzo del latte alla stalla che avrà validità dal 1 febbraio e sino al 30 giugno 2014 per la regione Lombarda ma che diventerà il valore di riferimento per gli accordi che seguiranno almeno per quanto concerne il nord Italia. 

Il Testo dell’accordo:

Nella logica di consolidare un rapporto di reciproca collaborazione e di consentire una giusta programmazione delle attività produttive. ItalatteS:p.A. ed i rappresentanti delle organizzazioni agricole lombarde Coldiretti, Confagricoltura e CIA, si sono incontrati in data odierna ed hanno definito il seguente accordo per la determinazione del prezzo del latte alla stalla prodotto dai propri associati nella regione Lombardia

- PREZZO -

Per ogni 1000 (mille) litri di latte intero e genuino reso refrigerato alla stalla a +4° C, nel rispetto delle prescrizioni relative alla normativa igienico sanitaria sia nazionale che comunitaria, verrà corrisposto il seguente prezzo:

01 Febbraio - 30 Giugno 2014

- 445,00 € I.000 litri -

CLAUSOLE PARTICOLARI 

Per quanto non espressamente specificato vale quanto previsto nell'accordo regionale 2007/2008 definito tra Assolatte e le organizzazioni Professionali Regionali Agricole ivi inclusa la tabella qualità vigente.

Per qualunque controversia Foro Competente sarà quello di Milano.

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Mercoledì, 15 Gennaio 2014 08:19

Lattiero Caseario: 2014 Ripartenza difficile

 

 

La riapertura dei mercati all’insegna di valori negativi. Stazionari i mercati delle due principali DOP mentre flessioni importanti hanno registrato il Latte Spot e il Burro. 

 

di Virgilio - 

Parma 15 gennaio 2014 --

Prezzi stazionari e scambi normali secondo l’ultimo bollettino della Borsa Merci di Parma relativamente al Formaggio Parmigiano Reggiano. Quotato tra 9,00 e 9,40€/Kg, il parmigiano Reggiano  di 12 mesi  e oltre, è l’unico prodotto che ha registrato un segno positivo alla riapertura dell’attività lo scorso 3 dicembre. +0,27% rispetto l’ultima quotazione del 2013. Nessuna variazione invece da rilevare per il Grana Padano che conferma le chiusure dello scorso anno.

Prosegue invece la discesa a grandi falcate del latte Spot. Ai 4 euro perduti nel mese di dicembre si deve aggiungere un altro euro lasciato sul campo lunedi scorso. Un ulteriore -3,09% che porta il prezzo del latte crudo all’interno della forbice 47,43-49,49€/100litri di latte. 

Scende anche il burro che perde tra l‘1,30% e l‘1,98% a seconda delle tipologie. Prendendo a riferimento il Burro CEE questo perde 1,30% fissando il prezzo a 3,80/kg. Unica eccezione per il Burro zangolato quotato a Parma che conferma i 2,70€/kg. chiusura d’anno precedente.

 

Alaa El-Din Ahmed Bekhit 

(Foto: Alaa El-Din A Bekhit)

Latte e Formaggio di Cerva: migliori proprietà di quello d’asina

 Le analisi condotte dal Dipartimento di scienze alimentari dell'Università di Otago (regione al sud della Nuova Zelanda) hanno identificato nel latte dei cervidi (alci, caprioli, cervi, daini, renne) e quindi nel formaggio, composti bioattivi, in grado di rafforzare il sistema immunitario negli esseri umani che se ne cibino. 

L'idea di produrre un formaggio dal latte di cerva, è nata proprio, secondo quanto dichiarato alla stampa dal responsabile di progetto professor Alaa El-Din A Bekhit, «dall'apprendere che in Europa si vende - a prezzi altissimi - il formaggio di latte di asina, che ha solo alcune proprietà bioattive, mentre il latte di cerva ha proprietà ancora più benefiche».

Se la ricerca confermerà i dati, dovranno risolvere alcuni problemi legati alla mungitura automatica degli animali, e poi sarà la volta che troveremo il latte di cerva sulle nostre scaffalature.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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