Stazionari gli scambi e i listini di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Ancora più giù i valori dei derivati del latte.
di Virgilio -
Parma 19 febbraio 2014 --
La seconda settimana di febbraio si è contraddistinta per continuità rispetto la precedente ottava.
Se da un lato rimangono invariati i prezzi all’ingrosso delle due principali DOP, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, dal lato dei derivati del latte e in particolare del burro si è assistito a una conferma del trend di discesa con la flessione massima rilevata a Parma relativamente allo zangolato che perde -4,08% attestandosi a 2,35€/kg. Solo la Crema di Latte ad uso alimentare e limitatamente alla piazza di Milano ha confermato il prezzo di 1,76/kg della precedente quotazione. In tutte le piazze prese a riferimento, il burro ha quindi perduto oltre il 2% così come il Latte Spot che a Verona ha lasciato sul campo quasi un euro fissando la forbice tra 45,36 e 46,40 /100 litri latte. Dall’inizio dell’anno il Latte Spot ha perduto oltre 5 euro per 100 litri di latte.
- Produzione Grana Padano DOP -
Il nuovo anno si è aperto in positivo per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela del mese di gennaio 2014 sono state prodotte 442.836 forme pari al 2,6% rispetto in più rispetto al mese di gennaio dello scorso anno.
Una variazione positiva che va però letta in relazione la flessione registrata nella prima parte dell’anno scorso. Resta infatti negativo il confronto con il mese di gennaio 2012 (-2,2%).
- Quote Latte, Italia chiede maggiori garanzie per il 2015 -
Ancora una campagna lattiera e, dal 1 aprile 2015, cesserà il regime UE delle quote latte non senza preoccupazioni per quei Paesi, come l’Italia, la cui produzione è largamente inferiore al consumo interno. Una preoccupazione fortemente manifestata dal delegazione italiana al Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue, nel dibattito politico sul futuro del settore che si è tenuto a Bruxelles lo scorso 17 febbraio. A riferirlo una nota ANSA nella che riporta una sottolineatura del rappresentante permanente aggiunto presso l'Ue, Marco Peronaci, in merito alla necessità di “affiancare alle misure esistenti adeguati programmi di promozione" affinché si creino le migliori condizioni per l'esportazione delle nostre produzioni.