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In occasione della festività di San Matteo, patrono del Corpo della Guardia di Finanza, è stata celebrata questa mattina, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, una solenne celebrazione liturgica officiata da S.E. il Vescovo di Parma Mons. Enrico Solmi.

Alla funzione religiosa, erano presenti le massime Autorità civili, giudiziarie, militari ed accademiche della provincia.

L'omelia ha rappresentato un importante momento di meditazione per le Fiamme Gialle ed i loro familiari.

Il Comandante Provinciale, Col. t.ST Salvatore Russo, all'inizio della cerimonia, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti per la loro presenza, ha voluto ricordare le vittime della notte del 24 agosto scorso quando una forte scossa di terremoto ha colpito diversi Comuni del Centro Italia; in particolare ha rivolto un pensiero alla memoria al Brig. Marincioni, in servizio presso il Comando Provinciale di Rieti, deceduto, con la moglie ed i suoceri, a seguito del crollo della propria abitazione ad Amatrice, lasciando le due figlie minorenni sopravvissute sotto le macerie; per questo doloroso evento i finanzieri di Parma hanno effettuato una specifica raccolta di fondi.

Guardia di Finanza di Parma Santo patrono messa

Pubblicato in Cronaca Parma

La Guardia di Finanza sequestra quasi un milione di euro in contanti a seguito di indagini condotte sul fallimento di una azienda di Fidenza.

Parma 2 settembre 2016 - Nella mattinata odierna, la Guardia di Finanza di Parma ha eseguito, su delega della locale Procura della Repubblica, un provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari, con il quale è disposto il sequestro preventivo di 875.000 euro depositati sui conti correnti o comunque nella disponibilità di quattro persone indagate per bancarotta fraudolenta.

Le indagini eseguite hanno consentito di rilevare che l'amministratore della società fidentina aveva distratto ingenti risorse finanziarie, per destinarle all'acquisto di partecipazioni in due società parmensi in realtà già costituite un mese prima dalla stessa fallita.

Tali disponibilità erano in ultimo finite nei conti correnti di quattro persone fisiche, tra le quali i due soci di una società fiduciaria di Parma.

I circostanziati elementi probatori raccolti in fase di indagine hanno indotto la locale Autorità Giudiziaria a configurare - a carico del predetto amministratore e degli altri quattro soggetti - il reato di bancarotta fraudolenta.

Il provvedimento di sequestro ha permesso il recupero del profitto del reato di bancarotta che gli indagati erano riusciti a realizzare.

Il contrasto dei reati fallimentari, che consente peraltro di restituire quanto dovuto a tutti i creditori della società, rappresenta un peculiare obiettivo nella diuturna attività di servizio del Corpo e si inquadra nella più vasta attività di repressione dell'inquinamento dell'economia legale determinato dal mancato rispetto delle regole di funzionamento del libero mercato e della leale concorrenza nei vari settori economici.

 

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