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Mercoledì, 23 Luglio 2014 16:54

Modena - Ubriaco alla guida e senza patente

L'uomo, un 45enne residente in provincia, è stato fermato in viale Autodromo dalla Municipale nel corso di un controllo stradale -

Modena, 23 luglio 2014 -

E' stato fermato ieri sera, verso le 22,30 alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza e senza la patente. L'uomo, un 45enne residente in provincia è stato fermato dalla Municipale, a bordo di una Renault Clio, nel corso di un normale controllo stradale in viale Autodromo. Visibilmente ubriaco, alla richiesta degli agenti di mostrare un documento di riconoscimento, l'automobilista ha dichiarato di non averne nessuno al seguito e di non essere in possesso della patente perché gli era già stata revocata.

L'uomo è stato accompagnato negli uffici del comando per l'identificazione e denunciato. Dovrà rispondere della violazione di due articoli del Codice della Strada: guida in stato di alterazione psico fisica e senza il necessario permesso per mettersi al volante. Due reati per cui sono previste pena detentiva e sanzioni pecuniarie. L'automobile è attualmente sottoposta a fermo amministrativo.

(Fonte: Comune di Modena)

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Continuano i controlli nelle zone della movida di via Farini e Via D'Azeglio. Sanzionati molti veicoli in sosta vietata e un kebab in via Imbriani -

Parma, 23 luglio 2014 -

Ancora controlli dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamentoIeri sera, gli agenti della Polizia Municipale di controllo nella zona della movida, hanno sanzionato 41 veicoli per sosta vietata nei comparti Farini e D'azeglio. Nella stessa serata, nel comparto D'Azeglio è stato sanzionato un kebab in via Imbriani per occupazione abusiva di suolo pubblico. Alle ore 0.30, inoltre, è stato redatto verbale di ispezione, e sarà successivamente sanzionato, un locale in P.le Corridoni per apertura oltre l'orario stabilito dal regolamento per la convivenza. Gli altri locali del comparto D'Azeglio hanno chiuso regolarmente all'orario previsto dal regolamento.

(Fonte: ufficio Comune di Parma)

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I volontari dell' associazione Avvocati di strada Onlus forniscono assistenza legale gratuita alle fasce più deboli. Si sono costituiti a Reggio Emilia dal 2006 e a marzo hanno aperto un secondo sportello in zona stazione -

Reggio Emilia, 23 luglio 2014 - di Giulia Rossi -

Gli angeli custodi esistono davvero. Non hanno ali bianche né riccioli biondi, ma un cuore grande e uno spirito altruistico. Fanno del bene gratuitamente, senza chiedere nulla in cambio. Spinti dalla convinzione che sia giusto aiutare in prima persona chi è debole, chi viene da lontano, chi è povero, chi ha perso tutto: una casa, il lavoro, la famiglia, il denaro, i propri diritti, la propria dignità e persino la possibilità di essere difeso davanti alla legge.
Stiamo parlando degli Avvocati di strada Onlus, un'associazione formata da volontari, nata a Bologna nel 2001, poi estesa capillarmente in tutto il nostro Stivale.
Due di loro, Simone Beghi e Alessandra Scaglioni, che da anni operano sul territorio reggiano, ci hanno spiegato di cosa si tratta.

AVVOCATI DI STRADA A REGGIO EMILIA.

"Gli Avvocati di strada si sono costituiti a Reggio alla fine del 2006 per iniziativa di don Renzo Braglia del Gruppo Laico Missionario che, insieme ad alcuni legali - allora erano Nicola Gualdi e Veronica Ligabue i maggiori referenti - hanno deciso di aprire uno sportello gestito da volontari nella sede di via Squadroni 7, in centro storico, rivolto a tutte quelle persone senza fissa dimora che non possono usufruire di una tutela legale, nemmeno attraverso il gratuito patrocinio", spiega Simone Beghi.
Sì, perché anche se sono in pochi a saperlo, chiunque non abbia o abbia perso la residenza, e quindi sia in evidente stato di difficoltà economica, non ha diritto di accedere all'istituto del gratuito patrocinio. L'eliminazione di questa ingiustizia è una delle principali cause per la quale da tempo si battono gli Avvocati di strada.

SENZA RESIDENZA, SENZA DIFESA.

"La difesa è un diritto inviolabile, lo sancisce la Carta Costituzionale, Carta prima a cui fare riferimento e come tale deve valere per tutti, senza distinzioni" - afferma l'avvocato Scaglioni - "Nella pratica però non è così. Chi non ha una residenza, o chi l'ha persa per svariati motivi e vive in strada o nei dormitori, non può essere assistito da un avvocato gratuitamente e dunque, dal momento che non possiede la liquidità per permettersi un legale, non riesce a difendersi. Lo stesso discorso vale per gli immigrati: anche un extracomunitario avrebbe diritto al gratuito patrocinio, ma solo se è in possesso di determinati requisiti. In particolare per accedervi ha bisogno di un documento identificativo e dunque non deve essere un mero clandestino, deve avere il permesso di soggiorno, una residenza, il codice fiscale e un limite reddituale. In assenza di questi requisiti, nemmeno l'immigrato può essere difeso, a meno che non si tratti di emergenze internazionali, per le quali il gratuito è quasi sempre previsto. Ma dove la legislazione ha delle pecche, in quanto appunto tutela solo alcune fasce della popolazione, tralasciando quelle più deboli, interveniamo noi", precisa l'avvocato.

LE PRATICHE STRAGIUDIZIALI.

"C'è poi da aggiungere che il gratuito copre comunque, per chi ha una residenza come per chi non ce l'ha, solo una difesa in ambito giudiziario. Tutte quelle pratiche chiamate 'stragiudiziali', come ad esempio il risarcimento di un sinistro, la burocrazia legata alla richiesta di un permesso di soggiorno, e in generale pratiche amministrative che hanno appunto un percorso che va al di fuori dell'ambito giudiziario, e non sono sempre facili da gestire per un immigrato, sono svolte con il nostro supporto. Queste ultime costituiscono una grossa parte del nostro lavoro", precisano i volontari.

I VOLONTARI.

Insomma, l'aiuto che "Lo studio legale più grande d'Italia, fornisce ai clochard, ma anche a tutti coloro che, arrivati in una nuova realtà, si sentono spaesati è davvero a 360 gradi.
Infatti: "Nella compagine degli Avvocati di strada non ci sono solo esperti legali, che anzi sono in minoranza, ma c'è anche un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze, per lo più studenti universitari di varie Facoltà, che svolgono attività di sportello e hanno mansioni amministrative o di semplice orientamento per le persone che si rivolgono alla nostra associazione", spiega Simone Beghi.
"Sono ragazzi fantastici. Non posso che dire del bene di loro: sono tanti, bravissimi, attivissimi, giovani e impegnati", afferma Alessandra Scaglione.
Ed è anche grazie alla disponibilità e competenza di questo nutrito gruppo di giovani che è stato possibile dar vita in marzo 2014 ad un secondo sportello in una zona strategica come via Turri 49, quartiere limitrofo alla stazione ferroviaria di Reggio, crocevia di tante etnie, per il quale da anni l'amministrazione comunale reggiana ha cercato di promuovere progetti di coesione sociale e integrazione.

LO SPORTELLO DI VIA TURRI.

"Abbiamo deciso di aprire un secondo sportello in un'altra sede, oltre quella di via Squadroni che comunque resta, per cercare di avvicinare e aiutare più persone possibili. Fortunatamente abbiamo un numero di volontari sufficiente per coprire sempre un turno alla settimana (due sabati al mese dalle 10.30 alle 12, e due mercoledì al mese dalle 17.30 alle 19), per chiunque ne abbia bisogno.
La sede in via Turri, è stata scelta per la sua valenza simbolica. Fucina di popoli ed etnie, era uno dei luoghi più naturali in cui potessimo andare. Siamo stati ospitati dal Centro Incontro Reggio Est, che ci ha accolto anche per le finalità che quel luogo ha: cioè incentivare relazioni tra popoli diversi.
Ma il nostro obiettivo era anche agevolare quei clienti che arrivano da fuori città con l'autobus ma soprattutto con il treno, per i quali offrire un servizio allocato vicino a tutti i mezzi pubblici e nella tarda mattinata di sabato ci sembrava più vantaggioso", concludono.

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Controlli con tre pattuglie di Polizia municipale in centro storico: identificati e sanzionati due rumeni -

Modena, 23 luglio 2014 -

Giornata di controlli, ieri, in centro storico a Modena per prevenire e reprimere episodi di questua molesta. Al lavoro tre pattuglie di operatori della Polizia municipale, due in servizio appiedato e una di pronto intervento. I controlli hanno riguardato tutte le strade del centro, in particolare quelle dove erano state segnalate situazioni con mendicanti.
Gli agenti hanno identificato e sanzionato per questua molesta due cittadini di nazionalità rumena, uno individuato in piazza Roma, l'altro in corso Canalchiaro. Nessuna segnalazione nelle altre aree del centro storico.

(Fonte: Comune di Modena)

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Aggredito da uno sciame di api nella discarica abusiva, in zona Moletolo, è stato trovato a terra dal custode, allarmato dalle grida dell'uomo -

Parma, 22 luglio 2014 -

Sono gravi le condizioni di un cittadino tunisino di 42 anni, residente a Parma, ricoverato d'urgenza al Maggiore in codice rosso in seguito all'aggressione di uno sciame di api in un discarica abusiva in via Barbacini, a lato della stazione ecologica gestita da Iren.

E' successo questa stamattina, verso le nove, quando il custode della stazione ecologica, l'ha trovato a terra, attorniato da uno sciame d'api all'interno dell'area recintata della discarica abusiva. Sul posto oltre al 118, sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno dovuto abbattere una parte della recinzione per il trasporto del ferito in ambulanza all'ospedale di Parma.

L'uomo - come riporta la nota del Comune - si era probabilmente introdotto nell'area scavalcando la recinzione che chiude la strada per raggiungere la discarica abusiva, cosa che talvolta accade, a detta dello stesso custode del vicino impianto. La zona adiacente alla Stazione Ecologica, dove è accaduto il fatto, di proprietà comunale, risultava essere una discarica abusiva con rifiuti di vario genere, già da tempo isolata e transennata.

(Fonte: Comune di Parma)

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E' stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per il maxi furto effettuato ai danni del prosciuttificio Levoni di Lesignano -

Parma, 22 luglio 2014 - di Bruno Migliore - 

Un mozzicone di sigaretta lasciato nel posto sbagliato è costato caro ad un 70enne ragusano, che è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per un maxi furto di prosciutti, avvenuto il 31 marzo del 2010 ai danni del prosciuttificio Levoni di Lesignano.
Sul posto fu rinvenuto il mozzicone la cui analisi ha permesso ai carabinieri di risalire all'uomo. Dallo stabilimento furono portati via 800 prosciutti. Gli inquirenti hanno verificato che le tracce biologiche che hanno rinvenuto erano già in loro possesso, questo ha reso più facile individuare il 70enne condannato oggi dal giudice Luca Agostini. Il Pm Laila Papotti aveva chiesto 5 anni ed 800 euro di multa, ma dopo l'arringa del legale Cristiana Popoli, che ha assistito l'imputato, il verdetto è stato lievemente inferirore alle richieste dell'accusa, la pena è accompagnata anche da una sanzione di 450 euro di multa.

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TBC polmonare in un asilo di Montale Rangone: le condizioni di salute del bambino sono buone e il caso si presenta, come di solito avviene nei più piccoli, a bassa contagiosità -

Modena, 22 luglio 2014 -

E' stato segnalato un caso di TBC polmonare in un bambino che ha frequentato una scuola d'infanzia a Montale Rangone, nel comune di Castelnuovo. Le condizioni di salute del bambino sono buone e il caso si presenta, come di solito avviene nei più piccoli, a bassa contagiosità.

Come previsto dai protocolli di profilassi delle malattie infettive, l'Azienda USL ha già avviato tutte le procedure previste per l'individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti e la comunicazione alle famiglie coinvolte. In particolare, le famiglie sono state contattate dalla Pediatria di Comunità: visto il periodo di ferie estive, si è concordato un calendario personalizzato. Il servizio di Igiene Pubblica provvede invece a offrire i controlli di profilassi al personale adulto della scuola che lavorava sulla sezione interessata.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

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Qualcuno ha violato nottetempo gli uffici dell'Ispettorato del lavoro e ha rubato due notebook. Probabilmente i ladri sono entrati da una finestra dopo averla infranta. Oltre al furto, i malviventi hanno rotto un lavandino. L'acqua ha così invaso il bagno e parte di un corridoio.

Reggio Emilia, 21 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Questa mattina un dipendente dell'Ispettorato del lavoro di via Borsellino, a fianco del Tribunale, all'arrivo in ufficio ha avuto una brutta sorpresa. Infatti, quando è arrivato di fronte alla sede, si è reso conto che qualcuno aveva forzato la finestra di uno dei locali. L'uomo ha così avvertito subito le forze dell'ordine.

Gli agenti della Polizia giunti sul posto constatavano che gli intrusi, probabilmente in ore notturne, avevano forzato una finestra per entrare. Una volta dentro, i malviventi avrebbero iniziato a rovistare nei cassetti di alcuni mobili, alla ricerca di chi sa cosa. Un vaso da fiori era ancora lì per terra, dove qualcuno l'aveva scaraventato. Come se non bastasse, il lavandino era stato danneggiato e il rubinetto lasciato aperto aveva allagato il bagno e parte di un corridoio.

Ma lo scopo del raid negli uffici dell'Ispettorato del lavoro non era compiere un atto vandalico. Infatti, quando gli impiegati hanno iniziato a controllare che non mancasse nulla, si sono presto resi conto che da una delle stanze erano stati portati via due computer portatili. La Squadra Mobile sta conducendo le indagini sulla vicenda.

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Lunedì, 21 Luglio 2014 13:20

Modena - Spaccio, giovane albanese arrestato

Nei pressi di Via Emilia Ovest, il giovane è stato fermato e perquisito dalla Polizia: nascondeva tre involucri contenenti 34,60 grammi di marijuana -

Modena, 21 luglio 2014 -

Ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino di nazionalità albanese, A.I., nato a Durazzo nel 1992, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il giovane, si trovava nei pressi di Via Emilia Ovest, angolo via del Giglio a bordo di una bicicletta  e alla vista degli agenti, in servizio di controllo del territorio, ha repentinamente cambiando direzione con l'intento di dileguarsi.
Subito bloccato dagli operatori di Polizia, è stato perquisito. All'interno degli slip, A.I., deteneva tre involucri contenenti 34,60 grammi di sostanza stupefacente del tipo "marijuana".
Accompagnato in stato di arresto presso gli Uffici della locale Questura, lo straniero è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal magistrato di turno, in attesa del processo che verrà celebrato in giornata a proprio carico con rito direttissimo.

(Fonte: ufficio stampa Questura di Modena)

 

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L'uomo per circa tre anni ha reso la vita impossibile alla compagna che aveva deciso di lasciarlo -

Parma, 21 luglio 2014 - di Bruno Migliore -

Un 57enne parmigiano è stato condannato a 3 anni e 9 mesi per stalking, stando alle accuse dell'ex compagna, l'uomo per circa tre anni avrebbe reso la vita impossibile alla donna che aveva deciso di lasciarlo. In qualche caso ha affisso anche delle scritte dal contenuto erotico nei pressi del luogo dove la donna lavora. Stando alla denuncia le avrebbe anche usato violenza. Le accuse che i pubblici ministeri Lino Vicini e Massimiliano Sicilia hanno sostenuto durante il processo erano riassunte in una sfliza di imputazioni, tutti episodi che sarebbero avvenuti tra l'aprile del 2009 e il febbraio del 2011. L'uomo è stato sempre presente alle udienze del processo che si è svolto davanti al giudice Gabriele Nigro, che lo ha assolto da due capi d'imputazione, ma gli ha dato una condanna superiore alle richieste dell'accusa, che aveva proposto una pena di 3 anni e 2 mesi. Il 57enne dovrà versare un risarcimento provissionale per complessivi 20mila euro. La donna e la figlioletta nata dalla relazione con l'uomo si sono costituite parte civile, a rappresentarle l'avvocato Monica Alpini.

Pubblicato in Cronaca Parma
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