Visualizza articoli per tag: ambiente

Reggio Emilia, 16 settembre 2013 -
Tutino: Non è nostra abitudine spostare i problemi sui vicini come loro hanno fatto in passato -
 
Di seguito un intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente, Mirko Tutino, in risposta ad una lettera inviata dall'avvocato Rutigliano per l'associazione Millecolori di Parma, già pubblicata da alcuni organi di informazione. 
Non è la prima volta che le scelte del territorio reggiano vengono utilizzate per aprire polemiche nel dibattito politico sull'inceneritore di Parma e, come in altre occasioni, veniamo citati senza troppo rispetto. Il rispetto che sarebbe dovuto ad un "vicino di casa" che per 15 anni si è occupato della risoluzione del problema rifiuti di Parma. Mentre a Parma si discuteva, infatti, gli impianti reggiani hanno evitato l'emergenza rifiuti alla città ducale.

Nel momento in cui a Reggio Emilia abbiamo dovuto ripensare il sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti, tuttavia, non abbiamo fatto valere questo dato e non abbiamo proposto nessun utilizzo del nuovo inceneritore di Parma (o di Modena) per lo smaltimento dei rifiuti reggiani. Prima di passare le competenze alla Regione abbiamo pianificato lo sviluppo di un servizio di raccolta capace di raggiungere e superare il 70% di differenziata, riducendo sotto le 100 mila tonnellate annue il rifiuto residuo da trattare con il meccanico-biologico (Tmb). Non ci siamo accontentati di un Tmb ordinario (che avrebbe prodotto combustibile da rifiuti per inceneritori) ma abbiamo coinvolto competenze di rilievo nazionale ed internazionale che ci hanno consentito di migliorare l'impianto e renderlo una vera e propria "Fabbrica dei materiali" che non necessita di un inceneritore. Stiamo concludendo la progettazione definitiva dell'impianto e, in accordo con il gestore, daremo seguito alle scelte compiute.

In questi tre anni in provincia di Reggio si il porta a porta ha raggiunto 100 mila nuovi cittadini ed in queste realtà si è passati da oltre 200 kg/abitante di rifiuti indifferenziati a quantità comprese tra i 70 ed i 110 kg.

Questi fatti trovano conferma anche negli atti approvati dalla Provincia e dai Comuni reggiani. A giugno scorso, per esempio, Provincia e Comune di Reggio Emilia hanno inviato alla Regione le proprie osservazioni al documento preliminare del Piano regionale rifiuti chiedendo - nel rispetto delle normative europee - di estendere il porta a porta a tutte le aree urbane e di pianura entro il 2020 (come stiamo facendo a Reggio) e di inserire un pre-trattamento di qualità in tutta la regione. In questo modo sarà possibile chiudere le discariche ed avviare un piano per la graduale disattivazione degli 8 inceneritori presenti in Emilia-Romagna.

Non è nostra abitudine "spostare i problemi" sui vicini, i commentatori parmigiani possono pertanto stare tranquilli...

Mirko Tutino 
Assessore all'Ambiente della Provincia di Reggio Emilia
(Fonte: ufficio stampa Provincia di RE)

Bologna, 16 settembre 2013 -

Settimana europea della mobilità sostenibile: giovedì 19 settembre appuntamento in piazza Renzo Imbeni (Fiera District) con "Vengo al lavoro con la bici e provo l'auto elettrica!". Alle 12 consegna di una Nissan Leaf 100% elettrica alla Regione, che potrà utilizzarla gratuitamente per 6 mesi con una tessera per la ricarica offerta da Hera Comm -
Per la Regione Emilia-Romagna, la Settimana europea della mobilità sostenibile edizione 2013 sarà all'insegna dell'elettrico. Quest'anno, infatti, oltre al consueto infopoint allestito in piazza Renzo Imbeni giovedì 19 settembre (dalle 12.30 alle 16), i dipendenti del distretto fieristico e i cittadini interessati potranno provare un'auto 100% elettrica, che sarà concessa gratuitamente dalla Nissan alla Regione per sei mesi entrando a far parte del parco auto regionale. La consegna dell'auto, una Leaf, è prevista per le 12; sarà presente l'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri e per la Nissan il direttore comunicazione Giuseppe George Alesci. Il comodato è frutto della partnership di lunga durata tra la Regione Emilia-Romagna e la Nissan. Per l'occasione Hera Comm donerà alla Regione una tessera per effettuare la ricarica pubblica del mezzo. Dalle 15 alle 18 i dipendenti della Fiera District e i cittadini interessati potranno guidare l'auto elettrica accompagnati da un driver di Nissan.
Il giorno successivo, venerdì 20 settembre, sempre all'interno della Settimana europea della mobilità sostenibile, a Ravenna e Forlì verranno inaugurate le colonnine Enel per la ricarica dei veicoli elettrici. La Regione parteciperà raggiungendo le due città con la Nissan Leaf. Tramite il veicolo e con la tessera fornita da Hera Comm verrà testata l'interoperabilità sulle colonnine Enel su un percorso superiore ai 200 km.
Secondo i dati a disposizione di Nissan, la Leaf è la vettura 100% elettrica in questo momento più venduta al mondo con oltre 74.000 unità consegnate a livello globale. Ha un'autonomia di circa 200 km. grazie a un avanzato pacco batterie agli ioni di litio, con la doppia possibilità di ricarica, sia standard che rapida. La tecnologia a bordo è estremamente avanzata, con il sistema Carwings che ne permette la gestione in remoto attraverso lo smartphone o il computer, con possibilità di programmare la ricarica e la climatizzazione, nonché ricevere sul telefono o pc notifiche sul livello della batteria.
Vengo al lavoro con la bici
In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, la Regione organizza anche quest'anno un infopoint sulle azioni di mobility management rivolto ai lavoratori della zona Fiera District, con l'obiettivo di promuovere modalità di spostamento casa-lavoro più sostenibili. Giovedì 19 settembre, a chi si presenterà con la bicicletta all'infopoint, verrà consegnato un accessorio utile per la bici (fino a esaurimento). In piazza Renzo Imbeni ci saranno inoltre la ciclofficina, per un check up gratuito della bicicletta, con marchiatura gratuita contro il furto; le biciclette a pedalata assistita del servizio di bike sharing elettrico; la documentazione sulla mobilità sostenibile e ciclistica prodotta dalla Regione e sulla nuova campagna di comunicazione dell'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza "A ciascuno il suo".
In allegato, il volantino dell'iniziativa.

In allegato la locandida

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Di Sara/B, 10 settembre 2013 - "Trashed" il viaggio documentario di Jeremy Irons verso la consapevolezza potrebbe scuotere gli animi dei parmigiani sull' inceneritore e la raccolta differenziata-

Il nostro pianeta con la sua bellezza incontaminata che sembra non avere uguali: questo il frame che appare e inganna l' occhio distratto di chi guarda da lontano, con l' inconsapevolezza di uno spettatore esterno. Il viaggio di 97 minuti in compagnia di Jeremy Irons, va in profondità, oltre l' apparenza, ad indagare con incredulità i cinque continenti, dal Libano all'Inghilterra, dall' Asia all'America, mostrandone l' inquinamento senza limiti di sorta dall' aria alla terra e all' acqua. Un documentario, "Trashed, verso rifiuti zero" - presentato al Festival di Cannes del 2012 e distribuito in Italia da Cinehall - che non può che allarmare tanto lo spettatore quanto il produttore e interprete Jeremy Irons. Un' indagine che grazie alla lucidità e alla puntualità della macchina da presa muove un' accusa che non ammette replica nei confronti della grande economia mondiale. Immagini reali, crude sulla conseguenza dell' inquinamento globale per la salute del pianeta che non lascia scampo neppure all' uomo. "L' uomo intelligente risolve i problemi. L'uomo saggio li evita" : questa l' amara e consapevole citazione conclusiva del viaggio tra discariche stracolme e montagne di spazzatura. Un messaggio forte e non arrendevole, che lascia spazio alla lotta e alla speranza di cambiamento, più che mai attuale in una Parma divisa dal nuovo "camino". Jeremy Irons è stato infatti invitato a recarsi in città da GCR per sostenere la difficile lotta contro l' inceneritore di Ugozzolo. " È importante capire che ci sono enormi interessi finanziari in gioco, per il governo, per le amministrazioni locali, e per le compagnie che costruiranno l'inceneritore", aveva detto l' attore inglese lo scorso giugno, con parole dure e d' accusa durante la presentazione del film a Firenze, denunciando a GCR le politiche nascoste "sotto la cenere" in una intervista che campeggia ora sul blog di Beppe Grillo. Un invito a non essere passivi e inermi "Non ha senso essere ragionevoli, protestate protestate, protestate" e la consapevolezza che "Il riciclo e il riutilizzo delle nostre risorse è l'unico modo di affrontare il futuro." Consapevolezza che ora che la differenziata ha varcato le soglie anche del centro storico deve appartenere a tutti i cittadini. Un impegno comune, che vedrà la sparizione dei cassonetti stradali e permetterà di avere sempre meno rifiuto residuo, in attesa dello step successivo, previsto nella primavera 2014, con l' adozione della tariffazione puntuale. Un ulteriore incentivo che gratificherà anche gli animi più pigri, per far pagare ai cittadini solo la parte di rifiuto da smaltire e non per i materiali correttamente differenziati. Il riciclo e il riutilizzo delle nostre risorse è l'unico modo di affrontare il futuro per non restare degli spettatori passivi e incuranti di cosa sta succedendo al pianeta e di cosa ci aspetta.

Pubblicato in Ambiente Emilia

 

Centro storico e dintorni: perdita delle identità, contraddizioni.

di Carlo Ferrari - Civiltà Parmigiana - 
Parma, 07 settembre 2013 -

Giorgio Torelli, noto giornalista scrittore parmigiano, afferma: " Le città non sono immutabili, la nostra ci appartiene per affetto, l'abbiamo in prestito, noi stiamo per essere cartoline del dopo, dobbiamo fare di tutto per riconsegnarla al tempo forte nel sentire, generosa di scelte, insolente contro l'invidia del banale, coraggiosa nel fare storia e abile nel dipanarla" ... come non condividere questo pensiero che, un bravo amministratore pubblico di una città, dovrebbe prendere (visti i tempi) quasi come un "Bignami"; a maggior ragione per Parma vista la sua tradizione e la sua storia.
Il patrimonio del centro storico (monumenti a parte), il fascino, la tradizionale identità, la emozionale vitalità di Parma, stanno lentamente scomparendo; andrebbero invece tutelati come obiettivo prioritario appunto per "riconsegnarla al tempo" come espresso dal pensiero di Torelli.
La realtà e la diffusa percezione di paura e di un altrettanto manifesto mal di vivere tra la popolazione più anziana, che ormai non chiede più prevenzione ma maggiore repressione, costituiscono, forse, la principale causa scatenante di un'emergenza di cui le Istituzioni devono farsi assolutamente carico. Non è ben chiaro a questa maggioranza se si vuole una città più aperta e fiduciosa oppure "armata"; gli scenari quotidiani sono ormai insostenibili (o quasi) se continuerà a crescere il superfluo e a scarseggiare il necessario.
Il DNA di una città andrebbe sempre preservato a prescindere, a maggior ragione per una città come Parma; non si deve permettere che gli "eventi", senza una guida sicura ed un controllo strategico, lentamente la manipolino e la snaturino!
In buona sostanza, visti i programmi dell'attuale amministrazione (quali ?), i progetti in corso, ed patrimonio pubblico, al cittadino non è per niente chiaro se avremo in futuro una "grande" o una "piccola" Parma, una città "provincia" o tante città "paese". Le ultime iniziative messe in piedi dalla giunta, al momento non hanno dato alcun risultato tangibile e danno l'idea di essere misure prese solo per cercare di riacquistare un consenso ed una credibilità popolare ormai davvero scemata ...
Il "debito pubblico" ereditato dalla passata giunta, continuamente utilizzato come scusante / motivazione per l'attuazione della famigerata Decrescita Felice, non può e non deve bloccare la programmazione dello sviluppo futuro della città, soprattutto nell'ottica di altri quattro anni di governo! Viabilità, parcheggi, inquinamento, cultura in senso lato, ecc. sono indubbiamente grossi capitoli di intervento per il futuro assestamento-sviluppo della città; per essi non abbiamo visto alcuna pianificazione ne a medio ne a lungo termine.
Dal "chiuso per ferie" al "chiuso per sempre" ... numerosi negozi del centro storico e dintorni hanno le serrande abbassate. Via Bixio, via D'Azeglio, via Garibaldi, ed in tutte (o quasi) le strade attigue, negozi vuoti, sfitti, sono ormai un panorama costante, un dato che rischia di stabilizzarsi se non, purtroppo, di aumentare.
Tant'è che la presenza di uno o più negozi chiusi o vuoti in un borgo, in una via fino a ieri molto frequentata, porta inevitabilmente al declino di quella strada e con esso alla mal frequentazione (es. via Garibaldi, Via Verdi, e dintorni) poiché difficilmente qualcuno correrà il rischio di aprire una nuova attività (seria!).
Eccessivo forse parlare di desertificazione del commercio tradizionale di una città medio-piccola come la nostra ? Non penso proprio ! Da tempo ormai si vede come il piccolo commercio ed il dettaglio stiano riducendosi a ritmi impressionanti, minacciati sia dalla crisi attuale che dal proliferare di centri commerciali ed hard discount.
Grosso problema questo, soprattutto per quanti (anziani in testa) non avendo mobilità da centro commerciale si sentono un po' fuori dal mondo. D'altra parte molte sono le offerte di beni superficiali di vario genere, spesso vicini e ripetitivi, che continuamente ci bersagliano. E' lecito quindi porsi una domanda: "Nella struttura comunale o nell'assessorato dedicato, esiste una figura specifica che si occupi di marketing territoriale? Che fine ha fatto l' Urban City Manager? ". I cittadini di Parma, unitamente alle Associazioni di Categoria, urgono di vedere un piano organico di rilancio del centro storico, con dettagliati tempi e modi di intervento e non semplicemente manifestazioni-tampone in varie strade del centro o dell'oltretorrente (anche in quelle non adatte per strutture e/o spazi).
Per non parlare dei varchi elettronici ! Impressionante constatare la fantasia degli amministratori per escogitare mezzi utili solo a far cassa! Da sempre Parma è, a ragione, ritenuta una città a vocazione "turistica" con diversi punti forza quali cultura, arte, gastronomia, musica, e quant'altro ed è vero! E noi "respingiamo" i potenziali visitatori (non molti infatti amano i pullman turistici !) con "le mura elettroniche" perché non disponiamo di adeguate strutture di accoglienza raccordanti l'interland con il centro.
Provocatoriamente vorrei ricordare che fino all'800 intorno alla città esistevano le mura, chiuse di notte per proteggere la cittadinanza, ma assolutamente aperte durante i giorno per accogliere i visitatori, favorire ed incentivare il commercio e tutte le attività in genere ... Strano a dirsi, ma oggi avviene proprio il contrario ! Davvero una scelta opinabile !
Altro argomento molto dibattuto è l'inquinamento, in particolare del centro storico, che ha dato poi origine a quella tanto discussa ordinanza di chiusura dello stesso per un giorno alla settimana. Utile rammentare che, ricerche sistematiche degli Enti preposti, l'inquinamento della città, nel suo complesso, risulterebbe così composto: 40% traffico industriale (autostrada), 40% sistema viario urbano (tangenziale e affini), il rimanente impianto di riscaldamento ancora a gasolio ed altro ... Si pensi al contenzioso legale che una delle passate amministrazioni voleva aprire a questo proposito con ANAS (con quale eventuale successo è difficile da stabilire). Si evince comunque che la chiusura al traffico un giorno/settimana del centro storico (le cosiddette barriere), come più sopra detto, ha portato pochi benefici e non è stata risolutiva del problema ecologico in questione,arrecando invece problemi importanti alle attività commerciali già così fortemente penalizzate.
C'è quindi bisogno, a nostro avviso, di una "riarmonizzazione" di questa importantissima parte della nostra città, che sia il più possibile condivisa fra i vari utenti (cittadini, commercianti, istituzioni varie, ecc.). Enfatizzando, abbiamo cercato di individuare i punti deboli ma, al contempo, invitiamo l'amministrazione a conservare con impegno ed intelligenza, le peculiarità, forza indiscutibile ed irrinunciabile di una città che non ha nessuna intenzione di darsi per vinta !
Non possiamo e non dobbiamo accettare il concetto di decrescita felice che la cittadinanza comunque (grazie anche allo "zoccolo duro" della sua parmigianità) quotidianamente dimostra di non volere.
Portate all'attenzione di tutti i vostri programmi ed i vostri progetti in modo chiaro, spiegate dettagliatamente ai cittadini come intendete risolvere i problemi.
Avete ancora quattro anni a disposizione: un tempo breve forse per risolvere tutto ciò che non va, ma sicuramente lunghissimo per non fare nulla ! Lasciateci avere un controllo diretto sull'operato dell'amministrazione.... Non è forse un vostro vanto agire nel massimo della trasparenza ! Fino ad ora non ce ne siamo accorti ....

Carlo Ferrari di Civiltà Parmigiana

Sabato, 07 Settembre 2013 09:59

Una giornata con ZOE

 

A spasso per la città con la RENAULT ZOE

Di Cristiano – Parma, 7 settembre 2013 --
Per agevolare la presa di contatto del potenziale acquirente con il "mondo dell'elettrico", Renault ha concesso la possibilità di provare per una intera giornata la ZOE ultima nata nella gamma "zero emission".
L'impatto è senz'altro di effetto: la sensazione, più psicologica che reale, di essere in un mondo completamente distinto dal consueto e caotico traffico cittadino rappresenta certamente una delle peculiarità della Zoe. Una leggera pressione sul freno (non c'è frizione) e al tasto dello start e ... silenzio. Solo un trillo elettronico ed una scritta sul cruscotto avvertono che si è pronti per partire. La guida rilassata ed ecologica quasi per osmosi "prende" immediatamente anche il guidatore che si trova ad utilizzare il veicolo nella maniera più "risparmiosa" e rilassata possibile, imparando ad utilizzare, di volta in volta, il "freno motore" dato dal meccanismo di recupero automatico di energia nelle fasi di rallentamento, piuttosto che il tasto "ECO" che limita la potenza del motore. Per il resto è un auto di quattro metri piacevole dal punto di vista estetico, originale e spaziosa e decisamente comoda ad un livello tale da pregiudicare leggermente la stabilità a velocità oltrei codice. Il motore dell'auto rappresenta sicuramente il pezzo forte del veicolo: con il tasto eco inserito non si va oltre i 100km./h e l'accelerazione è sufficiente per una guida cittadina "no stress", senza questa limitazione l'accelerazione si fa decisamente più interessante e la velocità massima si avvicina ben presto ai 140 km.h tachimetrici. La visibilità risulta disturbata, e non poco, da frequenti riflessi sulle superfici vetrate, compresi retrovisori, in presenza di allestimenti interni di colore chiaro, mentre il cruscotto potrebbe essere migliorato nella visibilità per le persone oltre il metro e ottanta che si trovano costretti a dover alzare il volante per evitare che lo stesso vada a coprire alcune informazioni riportate sullo schermo. Sulle finiture siamo sui consueti standard Renault.
Premesso che l'autonomia garantita dalle batterie (200 km.) garantisce tranquillamente la copertura di un normale uso quotidiano giornaliero cittadino, rimane comunque la limitazione ad utilizzi a più ampio raggio. Come risaputo i veicoli mossi esclusivamente da energia elettrica, differentemente da quelli ibridi "soffrono" di questo problema: solo una diffusione delle ormai famose stazioni di ricarica, unito ad un "consistente" incentivo statale compreso tra i 4/5.000euro, al pari di quanto già avviene in Francia ed in Germania, che renderebbe il prezzo molto vicino ad una normale vettura con motore termico della medesima categoria, potrebbe finalmente indurre il potenziale acquirente al fatidico passo.
La strada comunque è tracciata è solo questione di tempo.

ZOE Interno

 

Pubblicato in Motori Emilia
Venerdì, 06 Settembre 2013 11:37

Oltre 300 persone per il "Green Festival"

Poviglio, 6 settembre 2013 -


Una serata per sensibilizzare i giovani e i giovanissimi alle problematiche ambientali e raccogliere fondi per l'oasi Ex Cave Corazza -

Oltre 300 persone, povigliesi e non, hanno fatto da cornice venerdì 30 agosto al "Poviglio Green Festival", l'iniziativa organizzata dai ragazzi del Centro Giovani di Poviglio con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale – Assessorato alle Politiche giovanili, in collaborazione e presso il Centro del Volontariato Kaleidos.
Una serata di divertimento ma non solo, per promuovere la creatività giovanile e sensibilizzare alla formazione di una cultura "verde". La musica delle talentuose band giovanili della Bassa è stato il filo conduttore dell'intera serata con protagonisti gruppi quali NN KK, Vania, Rolling on the floor, Two-beat Mana, e i dj Bobo, Coccia e Cutwine. Tutti insieme, uniti per una buona causa: raccogliere fondi da destinare alla riqualificazione dell'oasi ex Cave Corazza e per sviluppare progetti del WWF con l'istituto comprensivo di Poviglio.

«Come Amministrazione siamo molto soddisfatti dalla riuscita di questa iniziativa, che vuole essere la prima di una lunga serie» è il commento del Vicesindaco e Assessore alle Politiche Giovanili Sergio Cecchella. «La creatività giovanile è una risorsa importantissima, che deve essere valorizzata affinché i giovani diventino parte attiva e protagonisti della vita sociale e culturale del nostro Comune. Quello che rende ancora più orgogliosi della riuscita della serata di venerdì è che la partecipazione sia stata intorno a un tema, quello dell'ambiente, da sempre a noi molto caro e sul quale è nostra ferma intenzione coinvolgere sempre più i giovani: non a caso una delle finalità del Poviglio Green festival è proprio quella di riqualificare uno dei tanti spazi verdi del nostro Comune, l'oasi ex Cave Corazza».
L'Assessore ha poi voluto ringraziare a nome di tutta l'Amministrazione Comunale, i tanti giovani impegnati e gli operatori del Centro Giovani, coinvolti nella realizzazione del Festival.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

Venerdì, 06 Settembre 2013 11:23

A Montechiarugolo il premio "Spendere senza soldi"


Parma, 6 settembre 2013 -

Al Comune di Montechiarugolo il Premio di Eccellenza nella categoria fino a 20mila abitanti -

"Spendere senza soldi" è un Premio di Eccellenza organizzato dal Kyoto Club e dal Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane rivolto ai Comuni che hanno attivato, negli anni 2009-2012, investimenti con risorse proprie generando investimenti di terzi nei settori energetico-ambientali, nell'ottica dello sviluppo sostenibile. Il regolamento del Premio prevede quattro categorie di Comuni: fino a 5mila abitanti; da 5.001 a 20mila abitanti; da 20.001 a 90mila abitanti; e oltre i 90mila abitanti.

Nei giorni scorsi il Comitato Scientifico del Premio ha comunicato i nominativi dei vincitori e il Comune di Montechiarugolo è stato premiato nell'ambito della 2.a categoria (Comuni fino a 20mila abitani).
La cerimonia di premiazione si svolgerà a il 21 settembre prossimo a Padova, in occasione dell'Assemblea del Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane.
Il progetto Spendere senza soldi, sostenuto dalla Fondazione Cariplo, si prefigge di far conoscere agli Amministratori e ai tecnici degli Enti Locali le opportunità offerte dagli strumenti di finanziamento disponibili agli Enti pubblici, attraverso l'aggiornamenti dei contenuti, la classificazione degli strumenti e la diffusione di buone pratiche già realizzate.

Il Premio intende quindi incoraggiare e stimolare la qualità degli interventi, favorendo percorsi verso modelli di sviluppo locale energeticamente efficienti e compatibili con i cambiamenti climatici in atto.

Il premio riconosce le innovazioni di Montechiarugolo in campo ambientale, e soprattutto la capacità di realizzarli nonostante le restrizioni di cui sono vittima gli enti Locali – afferma Maurizio Olivieri, Assessore all'Ambiente del Comune di Montechiarugolo -. Mi riferisco in particolare a strumenti come il leasing in costruendo e il contratto di disponibilità, che siamo stati i primi ad utilizzare in Italia sull'illuminazione, nonostante lo scetticismo di molti. Si tratta di un programma di azioni ancora in corso che ha consentito di raggiungere, fra il 2010 e il 2013, sensibili risultati in termini ambientali ed economici. Sottolineo entrambi gli aspetti, che si conciliano perfettamente. Le politiche ambientali, quelle energetiche e dei materiali in primis, così come anche la gestione del territorio, rappresentano una enorme opportunità, non un vincolo, per i Comuni. Dobbiamo superare la contrapposizione fittizia fra ambiente/sociale, ambiente/lavoro, ambiente/innovazione, così come l'idea che la politica ambientale sia "un lusso" che ci si può permettere solo quando si dispone di risorse e si è "a posto col resto" o, peggio, che si deve fare un po' "per immagine". È anzi vero esattamente il contrario: se le politiche ambientali hanno bisogno di risorse, sono molto di più i bilanci che hanno bisogno delle politiche ambientali. Dobbiamo smettere di sprecare risorse, se vogliamo davvero tutelare i bilanci. Sono proprio le politiche ambientali che tutelano e producono le risorse per la main mission di un Comune, che è certamente quella sociale.

Il Sindaco Luigi Buriola aggiunge: "Certamente nel Comune di Montechiarugolo è SOPRATTUTTO grazie alle politiche ambientali che negli ultimi 4 anni non ci sono stati tagli allo stato sociale (asili, servizi, scuole, assistenza domiciliare) ma anzi qualche investimento, il tutto senza aumentare le tasse. Potremmo riassumere il concetto con lo slogan: 'il sole ti paga l'asilo'. Dunque anziché dire che l'ambiente rappresenta un costo dobbiamo considerarlo un'opportunità se, come amministratori, non vogliamo rassegnarci a fare bilanci sempre più 'ingessati' e 'commissariati' dal Governo Centrale, ed essere meri gabellieri ed esecutori di politiche scelte altrove, complici rassegnati della contrazione inesorabile del nostro ruolo e dell'impoverimento delle nostre comunità».


(Fonte: ufficio stampa Comune di Montechiarugolo)

Giovedì, 05 Settembre 2013 12:57

“Ecosol” : il cohousing ecosostenibile e solidale

Parma, 5 settembre 2013 -

Il 5 ottobre incontro a Fidenza sull'energia e la solidarietà scoprendo un condominio modello di efficienza energetica, condivisione e sostenibilità ambientale -

Partendo dal desiderio di convivenza di un gruppo di famiglie unite dal rispetto per l' ambiente, quello che poteva essere un comune cohousing si è trasformato in un nuovo modello abitativo. Invertendo la normale strategia di mercato il progetto "Ecosol", di Sistema Energia, è partito dalle esigenze di alcuni nuclei famigliari per costruire un condominio su misura per loro. Un ambiente unico, praticamente a emissioni zero,
che verte sul concetto di sostenibilità, declinato non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e che si allarga alle esigenze del territorio arrivando sino a quello economico, per un' energia pulita, nel rispetto delle persone, dell'ambiente e ad un costo accettabile. Partendo dall' attenzione all' utilizzo delle risorse, alla salubrità degli spazi, alla scelta di materiali di recupero, al risparmio energetico per ridurre al minimo l' impatto sull' ambiente, il progetto ha preso piede fondandosi sul concetto di condivisione esteso a 360 gradi. Non solamente condivisione di spazi comuni, ma dei servizi materiali come la gestione dell' energia fatta collettivamente o il babysitteraggio, sistemi di car-sharing e car-pooling e così via, creando un gruppo di mutuo aiuto capace di affrontare tutto in modo collettivo, arrivando perfino a processi di lavorazione dell' edificio stesso. Il progetto ha promosso infatti anche l'autocostruzione di alcune parti dello stabile, un esempio fra tutti, il salone che è stato tamponato con balle di paglia dai condomini stessi, esempio lampante di aggregazione e partecipazione collettiva. L' evento formativo che si terrà il 5 ottobre presso il condominio Ecosol approfondirà il tema dell' energia legata alla solidarietà, i suoi valori e gli aspetti tecnici del progetto Co - energia. Per partecipare alla giornata, si può consultare il programma sul sito di Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma .

Pubblicato in Ambiente Emilia

Parma, 3 settembre 2013 -

Il progetto Agrivillaggio, unico al mondo, al centro di un convegno a Vicofertile Sabato 7 settembre 2013  -

Fantascienza o ritorno al passato? Forse entrambe, o più semplicemente conoscenza e utilizzo di tecnologie avanzate applicate nel rispetto ambientale. Sembra utopistico, ma l'idea che prenderà piede nell' "Agrivillaggio" di Vicofertile, a pochi chilometri da Parma, è proprio quella di sviluppare un quartiere che ha come centro operativo un' azienda agricola. Questo il progetto portato avanti dall' agricoltore Giovanni Leoni, che verrà presentato sabato a Vicofertile in presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, nel convegno a partecipazione gratuita, previa iscrizione sul sito www.agrivillaggio.it. Un prototipo, che presto potrebbe diventare realtà e portare con sé un cambio rivoluzionario sulla qualità della vita. Tre i protagonisti: la comunità, la terra e l'economia. Uno piede nel passato, nel ritorno all' integrazione delle attività umane con i cicli naturali, per ritrovare uno stile di vita sano, con un lucido sguardo al futuro, che sfrutta i mezzi tecnologici di oggi e sviluppa un' economia di servizi capace di produrre sia una riduzione dei costi per chi la consuma, sia un maggior valore economico per chi la produce, partendo dall' agricoltura. L' Agrivillaggio, fondandosi sul bisogno di rapporti sociali di vicinato che sono stati estirpati dal vivere urbano, è un quartiere capace di essere autosostenibile a livello alimentare, energetico e della raccolta dei rifiuti, capace di offre ai suoi abitanti cibo e servizi a chilometri zero. Un progetto ambizioso che non si pone limiti di confine. Parma è solo una delle tante città dove può nascere un Agrivillaggio. Ognuno infatti può essere riadattato sulle necessità della comunità locale e quindi sorgere nelle più disparate parti del mondo. Un progetto tutt' altro che utopistico, più che mai attuale, che si fonda su una lucida consapevolezza della crisi, portando uno stile di vita low cost ai massimi livelli di qualità della vita.

Pubblicato in Ambiente Emilia

Bologna, 2 settembre 2013 -

AMBIENTE. INTERROGAZIONE CAVALLI (LEGA) SULLE CRITICITÀ EMERSE NELLA GESTIONE DEL PARCO FLUVIALE DEL TREBBIA -

La legge regionale 19/2009 ha istituto il Parco regionale fluviale del Trebbia; la L.r. 24/2011 ha poi riorganizzato il sistema regionale dei parchi, delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000, ponendo il parco del trebbia sotto la competenza dell'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Occidentale.
Stefano Cavalli, del gruppo Lega Nord Padania, interroga la Giunta per segnalare come da quando la gestione del Parco è passata sotto il nuovo Ente non sia ancora stata siglata alcuna convenzione con la Provincia che consenta ai guardiapesca e alle guardie ecologiche di effettuare le necessarie attività di controllo e sanzione all'interno dei confini del parco. Il trasferimento di competenze, aggiunge il consigliere, avrebbe inoltre provocato una scarsa o inefficace azione di vigilanza e controllo sulla pesca di frodo, sull'abbandono di rifiuti, l'accensione di fuochi e il transito di automezzi in aree in cui è vietato. Infine, risulta a Cavalli che l'intera macro-area dell'Emilia occidentale possa disporre oggi di solo cinque guardiaparco.
Il consigliere chiede alla Giunta come intenda attivarsi per affrontare e risolvere questi punti critici.
(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"