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Per l'azienda parmense, che realizza all'estero oltre l'11% del proprio fatturato, il mercato nordamericano è sempre più strategico. Merito della crescita esponenziale dei salami a breve stagionatura: è stata la prima, infatti, a esportare Oltreoceano Strolghino di culatello e Salame Felino. A San Francisco, oltre alle specialità cotte e arrosto, Terre Ducali porta in vetrina la nuova linea di salami ai sapori denominata Allegro.

Parma, 21 gennaio 2016

Anche quest'anno, dal 22 al 24 gennaio Terre Ducali vola a San Francisco per partecipare al Winter Fancy Food Show: questo appuntamento, fortemente caratterizzato in chiave gourmet, richiama nella città californiana oltre 30.000 visitatori professionali, tutti provenienti dal settore della Grande Distribuzione, della ristorazione professionale e dell'industria alimentare, e vede la partecipazione di 1.400 espositori in rappresentanza di 25 differenti Paesi.

Per Terre Ducali, la presenza al Winter Fancy Food Show - che sarà bissata nel corso del 2017 dalla partecipazione al Summer Fancy Food Show di New York e ad altre manifestazioni fieristiche in Texas e California, in collaborazione con IVSI - Istituto di Valorizzazione dei Salumi Italiani - ha una valenza strategica: come spiega il CEO Giulio Gherri, «San Francisco e la città della Grande Mela rappresentano due dei più proficui canali di accesso per l'agroalimentare italiano in Nord America e nei mercati ad esso collegati».

Per il salumificio parmense, il mercato americano ha una valenza sempre più importante. L'azienda, che ha chiuso il 2016 con un fatturato di 25,4 milioni di euro (crescita a doppia cifra rispetto al 2015) realizza infatti all'estero oltre l'11% del proprio fatturato. Se si considera la quota export, l'incidenza del mercato UE è pari al 64%, a fronte di un 36% realizzato dall'azienda nell'area Extra UE, dove Usa e Canada rappresentano i mercati principali. «Per Terre Ducali, il mercato Usa ha conosciuto un vero e proprio boom nel 2016: è stato il primo anno in cui abbiamo potuto commercializzare Oltreoceano Strolghino di culatello e Salame Felino, che rappresentano il nostro core business, insieme alla gamma delle specialità cotte e arrosto. Siamo stati la prima azienda italiana a portare negli States questi due prodotti, espressione della migliore arte salumiera della Food Valley parmense: merito della tecnologia delle alte pressioni, che è in grado di garantire il rispetto delle severe normative sanitarie Usa. Per i consumatori nordamericani, i salumi Terre Ducali sono il massimo della sicurezza alimentare, oltre a essere prodotti di eccellenza, per qualità organolettiche e proprietà nutritive».

Le prospettive di crescita sono rosee anche per il 2017. Il salumificio parmense, infatti, confida di poter avviare già nel secondo semestre l'export di salumi stagionati come coppa, pancetta, guanciale e fiocco di prosciutto: tutti salumi per cui è in corso la validazione dei processi produttivi.

Attualmente, oltre a strolghino di culatello e Salame Felino, Terre Ducali è presente negli Usa con le sue specialità cotte e arrosto, in particolare prosciutto arrosto alla brace, culatello arrosto, porchette arrosto e prosciutto cotto alle erbe. A San Francisco, in occasione del Winter Fancy Food Show, Terre Ducali porta la novità Allegro: piccoli salami ottenuti con carne di culatello, ideali per il momento dell'aperitivo e per il consumo fuori casa. I salami della linea Allegro sono proposti in cinque versioni, ciascuna con un gusto particolare, in linea con le preferenze del mercato americano: al Peperoncino, al Parmigiano Reggiano, al Tartufo, al Pecorino e alla Cipolla.

Sabato, 21 Gennaio 2017 10:03

Gli artigiani della Collina Matildica

Barbaterre rappresenta il sogno della collina reggiana, fatta di passione, lunghe giornate, gente semplice e cultura del lavoro che disegna destini di donne e uomini che portano il loro impegno per portare un prodotto di classe e qualità.

di L'Equilibrista

Reggio Emilia, 21 Gennaio 2017

Terre matildiche su terreno di Calanchi forgiati da argilla e limo.
E' questo il magico connubio che rende la collina reggiana soprattutto nella parte sud, così particolare e tanto ammirata dai cultori di "terroir". Alchimie di pura natura, stratificazioni di terreno ed agenti climatici dalle composizioni irregolari che regalano sentori fini e di alto pregio.

Sono anni che incontro l'Azienda Barbaterre sul mio cammino di degustatore ed appassionato di tipicità locali e mi ha sempre colpito perchè la vedo unica nel suo genere, per scelta del territorio e dei prodotti che realizza.
Barbaterre è una struttura eco-sostenibile al cento per cento, che nasce nel 2005 da un'idea di Massimiliano Bedogni che non si occupava di vino nella sua prima vita ma che aveva una visione chiara di come dovesse essere fatto il vino da queste parti e perchè aveva intuito, prima di tutti ,che quelle erano terre da vini bianchi, grandi metodi classici e rifermentati in bottiglia.
Queste sensazioni erano in contrasto al cospetto dei più noti vini frizzanti rossi ma la sua era una posizione netta di uomo che cercava la differenziazione e la spinta verso vitigni internazionali e l'utilizzo del pinot nero alle sue massime possibilità. La sua idea era quella di ricercare una relazione con la tipicità del terreno circostante così in contrasto con la tradizione e a dispetto delle mode locali che lo avevano portato a pensare ad un sauvignon, a dei vini bianchi fermi ed infine ad una follia per i tempi, dimostrando una vera e propria passione per i vini rifermentati, che sarebbero arrivati da li a breve ma che intanto prendevano già forma.

Poi arriva, evidentemente in ognuno di noi, un momento dove l'innovazione è accettata se si riesce a dimostrare alla Comunità locale e a Noi stessi che hai chiaro da dove vieni ed è da qui che nacque l'idea di un Lambrusco fatto bene, che potesse tenere fede alle proprie origini e sul quale Massimiliano ha lavorato per dare forma ad un Lambrusco che fosse il suo.
Oggi da base Salamino, Malbogentile e Grasparossa, Barbaterre porta con orgoglio il Lambrusco dell'Emilia di Barbaterre che si è fatto strada anche nei salotti buoni, tanto da essersi aggiudicato la nomination fra "i 100 vini da bere subito" fra I Grandi Vini d'Italia de l'Espresso nel 2016.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane1

Per l'Azienda che Massimiliano aveva in testa doveva essere importante il territorio e la sua perfetta integrazione con la natura circostante, quindi ancora oggi sono banditi l'uso di cuveè, limitatissimo l'uso del legno che si menziona solo a fine passaggio, cercando di portare al suo massimo l'uva locale rigorosamente della annata in corso dando ai Vigneti la più alta cura possibile e preservandoli in modo naturale dalle minacce di tutti i giorni. L'integrazione di questi vitigni, gli avvallamenti collinari intesi come parametri importanti che determinano i giorni di vendemmia, una defogliazione solo negli ultimi quindici giorni prima del raccolto, sono ancora oggi fasi fondamentali, ultimate dalla rigorosa raccolta a mano in cassette con pressatura soffice dell'acino intero che vanno a testimoniare alcune delle scelte aziendali che fanno grande questi prodotti.
La scelta, controversa per alcuni, è di utilizzare anche il raspo, perchè si vuole seguire la tradizione dei migliori Champagne a base Pinot nero e dei più innovativi Sauvignon francesi come Massimiliano aveva lasciato intendere.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane3

Mi soffermo a scambiare impressioni e spunti curiosi su Barbaterre grazie alla Responsabile della Cantina – Erica Tagliavini – che ad oggi è l'anima e la persona che meglio incarna i valori che Massimiliano voleva portare al pubblico Italiano ed Internazionale tanto che mi racconta della produzione del 2015, rappresentandone vera prova di alta autenticità perchè mi racconta che la buccia del pinot nero ad esempio, in quell'anno, rilasciò una carica di colore anomala, molto intensa e diversa dalle altre annate tanto da testimoniare, se ce ne fosse ancora bisogno, che come dice bene Erica: "Noi siamo un' Azienda artigianale, Noi siamo veri e propri artigiani del vino".

Una squadra che si è arricchita come mi ricorda la Responsabile, di una compagine molto dotata e di persone con valori e voglia di fare fuori dall'ordinario, proprio come Massimiliano avrebbe voluto per la sua creatura, tanto da arruolare persone di spessore come Paolo Posenato, in qualità di enologo e Serena Marchini, cantiniera ed enologa. Persone, mi rimarca con fierezza e grande stima Erica, che stanno dando a questa Cantina grande impegno, dedizione e amore vero per Barbaterre senza eguali.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane2

La mattinata volge al termine e mai finale è stato più degno che con l'assaggio del grande metodo classico Pinot Nero di Barbaterre, il Blanc de Noir.
Bollicine nettamente tendenti a piccoli spilli, omogenei e molto vivaci che regalano un impatto deciso e fitto al naso, vino di struttura che irrompe in bocca lasciando un finale pulito ed esaustivo di profumi floreali vivi e frutta matura. Il palato è appagato da un finale ricco che porta fino in fondo il frutto, variegato ed esotico tanto da meritare eccellenze anche al retrogusto. Da abbinare a tutto pasto e perfetto con un Parmigiano Reggiano di media stagionatura.

Lascio quindi questa bella realtà, fatta di dedizione e amore, storia e coraggioso posizionamento che ricerca qualità e rigore immersa nelle Terre Matildiche reggiane che restituisce loro riconoscimento e tradizione.

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia

Le Sinfonie di Agugiaro&Figna Molini presentano Auxilium, Mora e V-Egg, tre nuovi prodotti per l'arte dolciaria in esclusiva a Sigep padiglione B5 stand 34, presso il quale i Maestri Pasticceri proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione. 

Parma, 19 gennaio 2017 

Quest'anno le ricerche scientifiche dell'azienda vertono sulla caratterizzazione e l'individuazione nelle farine di eventuali aspetti nutrizionali lavorando su applicazioni innovative e migliorando caratteristiche già presenti nei cereali.
Le Sinfonie è la linea interamente dedicata alla produzione artigianale di pasticceria. Ad oggi si articola in sette referenze di frumento delle migliori qualità e sei varianti di semilavorati per soddisfare al meglio qualsiasi tipo di lavorazione che l'arte dolciaria prevede.
Il 2017 per Agugiaro & Figna e le sue SINFONIE si presenta come un anno di svolta: nuove referenze integrano con un'offerta innovativa e contemporanea l'intera gamma.

AUXILIUM un integratore multivitaminico per pasta madre viva, un complesso in miscela con farina di frumento; MORA una farina integrale da macinazione extravergine che mantiene il germe vitale e le frazioni esterne più nobili e vitali del chicco di grano e V-EGG una speciale miscela per produzioni vegane, un complesso di ingredienti selezionati e miscelati, a base di lecitina di girasole e farina di ceci. Questi i nuovi prodotti, frutto del costante impegno e degli investimenti in ricerca a tutela della tradizione e la sua aderenza ai nuovi stili alimentari di produzione e consumo.

artedolciaria sigep nuove farine artedolciaria farina novita vegana

Con un'esperienza nell'arte molitoria secolare, oggi come allora l'azienda Agugiaro&Figna punta all'eccellenza sia nelle materie prime utilizzate sia in tutta la filiera del processo produttivo. Solo grani pregiati provenienti dalle migliori coltivazioni di tutto il mondo. Dopo una sapiente miscelazione dei grani si procede ad un'attenta macinazione per aver cura di non danneggiare le caratteristiche organolettiche.

AUXILIUM, MORA E V-EGG saranno presentatI a Sigep all'interno del padiglione B5 stand 04 presso il quale i Maestri Pasticceri del Mulino di Agugiaro&Figna proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione.


#lesinfonie #storiedifarina

SIGEP 21-25 gennaio Stand Agugiaro& Figna

Di seguito il programma completo delle attività previste:
Ore 10.00-11.00: Alla scoperta della colazione buona e salutare - Degustazione di croissant vegani e croissant rustici.
Ore 11.00: Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 12.00-14.00: Gusto, leggerezza e salute a pranzo – Degustazione di pane e focaccia con Mora, la nuova farina integrale a macinazione extra vergine Agugiaro & Figna.
Ore 15.00 : Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 16.00: La Pasqua vegana e la Pasqua integrale – Degustazione di lievitati di pasticceria a base V.egg e Mora, i nuovi prodotti 2017 Agugiaro & Figna secondo gli stili alimentari contemporanei.
Tutto il giorno: Gallette dolci e biscotti da caffè vegani, buoni e rispettosi per la vita sotto ogni punti di vista.

Giovedì, 19 Gennaio 2017 17:36

MARCA 2017: UN'EDIZIONE DA RECORD

"La marca del distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto". Il focus del convegno di apertura.

18 gennaio 2017, Bologna - Grande successo, oggi, per la giornata di apertura di "Marca 2017", la due giorni dedicata al mondo della Marca del Distributore, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM.
"Abbiamo aperto oggi un'edizione di Marca che conferma il positivo trend evidenziato dalla manifestazione negli ultimi anni - dichiara Franco Boni, Presidente BolognaFiere - con un'ulteriore significativa crescita nelle presenze e nella superficie espositiva, che evidenzia il dinamismo di un settore in espansione nel quale trova ampie opportunità di business il tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Il supporto che la manifestazione offre, anche in termini di internazionalizzazione del made in Italy - prosegue il Presidente Boni - ci spinge a ricercare, assieme ai nostri Partner, sempre nuovi strumenti per la business community di riferimento".

Durante il Convegno di apertura, organizzato da ADM sul tema: "Marca del Distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto", è stata presentata l'interessante ricerca di GFK con l'intervento "I nuovi processi d'acquisto dei consumatori".

Secondo la ricerca GfK illustrata al convegno Marca 2017 "in un clima di insicurezze diffuse, la Distribuzione Moderna, comunica piacere e benessere nel fare la spesa per tutti i segmenti della popolazione, dai meno attrezzati culturalmente ed economicamente, ai più esperti e di buone risorse. Perché la Distribuzione Moderna, riconoscono le persone che la frequentano, mai come oggi appare in grado di intercettare e soddisfare bisogni e attese, con prodotti di marca propria e di marca industriale, e con prezzi alla portata di tutti i portafogli. In questo quadro la Marca del Distributore (MDD) sta diventando un riferimento importante e assume i valori e la reputazione dell'insegna. Viene sempre più considerata come una marca a tutti gli effetti, con degli specifici plus: ottimo rapporto qualità-prezzo, ampiezza dell'offerta anche nei segmenti più innovativi e premium, un suo ruolo positivo per la crescita del Paese. Il contatto diretto con il produttore-distributore, l'insegna stessa, diventa la filosofia della marca, un orientamento di rilievo per tutti i segmenti di responsabili d'acquisto. Un prodotto, infine, con ulteriori prospettive di crescita: il 78% degli italiani si dichiara propenso ad acquistare prodotti della MDD" commentano a doppia voce Giuseppe Minoia e Gianluca Nardone di GFK.

Grande attenzione anche per l'intervento di Guido Cristini - Professore di Marketing dell'Università di Parma incentrato sul "Segmento Premium: la svolta di qualità della MDD".
Per la Marca del Distributore (MDD) il 2016 appare un anno di svolta nel quale si assiste ad una crescita (+0,3 di quota) per una quota che si attesta al 18,6%. Tra i fattori di successo va segnalato il rilevante sviluppo dei segmenti premium. Si tratta di prodotti che per qualità, varietà, sostenibilità ed etica non sono inferiori ai prodotti più qualificati presenti nel mercato. L'universo "del premium" a MDD è cresciuto del 15% nel corso dell'ultimo anno e rappresenta sempre di più una scelta importante e riconosciuta dallo stesso consumatore finale.
"Il successo che la Marca del Distributore ha riscosso nel 2016 è il risultato di una straordinaria attività di progettazione e di sviluppo che la distribuzione ha saputo realizzare, in particolare nell'universo del "Premium", dove i fattori di scelta del consumatore sono la qualità, l'innovazione, la sostenibilità e la varietà. In questo senso le Marche del Distributore premium rappresentano una significativa opportunità per piccole imprese industriali che possono così fare conoscere al grande pubblico quei giacimenti di qualità, di eccellenza e di sostenibilità che altrimenti sarebbero confinati unicamente in micro territori, secondo modalità e logiche artigianali." - aggiunge Guido Cristini.

Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia e Bruno Aceto Ceo di GS1 Italy hanno poi invitato a riflettere su "Il progetto Immagino e nuove viste sui consumi".
Bruno Aceto, ha introdotto il progetto focalizzandosi sui trend in atto: "I consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti informativi assolutamente centrali per costruire una relazione di valore con loro: "informare bene" è oggi una delle mission costitutive per le imprese. Manca ancora, tuttavia, una misurazione reale del rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato. L'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy nasce per colmare questo vuoto".
"Grazie all'accordo strategico tra Nielsen e GS1 Italy, per la prima volta, è possibile misurare i trend di consumo che svelano come cambiano i comportamenti di acquisto degli italiani» ha dichiarato Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia. "Dall'incrocio dei dati Immagino contenenti le caratteristiche dei singoli prodotti con i dati di venduto, di consumo delle famiglie e di fruizione dei media rilevati da Nielsen, è possibile tracciare un quadro di come sia cambiata la dieta degli italiani, individuando gli acquirenti principali per ogni segmento di mercato e identificandone la dieta mediatica che consente alle aziende di ottimizzare gli investimenti media e raggiungere il proprio target in maniera più efficace" ha concluso Fantasia.

"Il convegno di apertura e l'intera kermesse Marca 2017 si confermano un appuntamento imperdibile per tutto il mondo d'imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore. Un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori" – afferma Giorgio Santambrogio, Presidente di ADM. "Un'evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da "Private Label" a "Marca del Distributore": non siamo, infatti, di fronte solo a una questione semantica, ma a un autentico cambio di posizionamento. Se prima la marca commerciale esprimeva solo un'opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d'offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del Largo Consumo". – conclude Giorgio Santambrogio, con l'intervento "Siamo l'industria del commercio".

(Galleria immagini fiera - in fondo pagina)

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Una sommatoria di fattori hanno scatenato l'impennata della soia. Dai dati USDA, che prevedono una riduzione di 4 milioni di tonnellate di soia, alla situazione meteo sfavorevole in Argentina, i fondi cercano di trarre nuovi vantaggi e spingono al rialzo le quotazioni di soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2017
I dati USDA, come avevamo anticipato, hanno dato una scossa rialzista ai vari mercati. Le previsioni meteo negative, relativamente alla sconfinata area dell'Argentina, hanno dato ulteriore spinta al mercato producendo una ulteriore ondata di aumenti a partire da venerdì. Una situazione che ha influenzato in modo particolare le quotazioni della soia e che sta coinvolgendo anche il settore dei cereali.

I fondi, come prevedibile, confermano ancora una volta di essere veri padroni delle tendenze del marcato non avendo mai smesso di credere ad un rincaro del comparto soya e ora hanno tutti gli elementi plausibili per dare una ulteriore spinta verso l'alto delle quotazioni.
"..... le Borse di Buenos Aires e di Rosario - scrive un analista - stimano che su un seminativo totale del paese di circa 20 milioni di ettari, potrebbero non riuscire ad essere seminati circa 300/400.000 ettari", mentre un altro stimato analista internazionale (Mr. Cordonnier) stima che questi ettari potrebbero essere 500/600.000. La Borsa di Rosario parla di un possibile raccolto da 53/54 milioni di tonnellate contro la precedente previsione di 56 e l'USDA di giovedì era a 57. Il tutto si riassume in un deficit di max 4 milioni di tonnellate che non sono poca roba ma nemmeno una enormità, comunque sufficienti per giustificare le reazioni ascendenti dei fondi.

Infatti tutto questo ha messo le ali al mercato dei semi di soya e della farina, che logicamente peserà su tutti i proteici, ma potenzialmente in grado di influenzare altri comparti.
La reazione del mercato, a livello prezzi, è stata immediata con la farina di soya proteica a 380 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farine di soya convenzionali, no Ogm anche e soprattutto per la sostenutezza del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free. Il differenziale tra convenzionale e geneticamente modificato sulla 44 si attesta ormai a otre 40 Euro tonnellata.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Le aspettative per una calmierata ai mercati rimangono legate al peso dell'abbondante raccolto brasiliano, a un miglioramento meteo dell'Argentina e alle mosse del Governo Trump.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06518.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 15 Gennaio 2017 15:06

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 Gennaio 2017

Editoriale: Toccherà anche a noi. Lattiero, si volta pagina e...tutto come prima. MARCA a Bologna, private label in mostra. Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione. Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori. Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali. Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna.

SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 gennaio 2017
1.1 editoriale Toccherà anche a noi!
2.1 lattiero caseario Si volta pagina e... tutto come prima
3.1 eventi Marca, 18 e 19 gennaio a Bologna. Private label in mostra
3.2 eventi Marca Formaggi DOP. Mulino Alimentare spa al Marca di Bologna.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora volatili. Oggi gli attesi dati USDA.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione.
6.1 Pomodoro Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori
6.2 ambiente Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali
8.1 energia Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170115-cop-cibus2

Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore. A Bologna dal 18 al 19 Gennaio per l'esposizione, la formazione e le tendenze di mercato della distribuzione moderna.

di redazione - Bologna, 11 gennaio 2017 - Sarà inaugurata il prossimo mercoledi 18 gennaio la più importante manifestazione italiana e la seconda in Europa, dedicata alla Marca Del Distributore (MDD). Due giorni in cui tutte le insegne della Distribuzione Moderna sono presenti con i la loro gamma di prodotti e con le novità.

Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore.

A Marca gli operatori hanno l'occasione per entrare in contatto con espositori qualificati che rappresentano l'industria manifatturiera italiana ed estera, perché la fiera rappresenta il luogo dove le principali Insegne della Distribuzione Moderna operanti in Italia espongono con un proprio spazio espositivo, dove trovare le ultime referenze della MDD lanciate sul mercato.

La manifestazione offre esclusivi strumenti di formazione ed informazione: durante i Convegni vengono analizzati i trend di mercato del settore MDD, l'evoluzione dei consumi e dei comportamenti d'acquisto dei prodotti MDD.

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Meno seme, meno stock e minori semine. I dati USDA hanno scatenato il terremoto sui mercati. Mercato delle bioenergie ancora in difficoltà.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2017
I dati USDA di giovedi scorso hanno scatenato un terremoto nel comparto soya e sembrano preannunciarne un altro nel comparo grano. A scombussolare il mercato la stima di una mionore produzione USA di seme pari a circa 2 milioni di tonnellate inferiore a quella degli analisti. Inoltre gli stock di fine raccolto segnano 1,30 milioni di tonnellate in meno. Infine la superficie seminata a grano invernale in USA risulta essere di circa il 10% inferiore rispetto alla campagna precedente, mentre era stato stimato un calo del 5 %.

Questo ha messo le ali al mercato, con i semi di soya che hanno chiuso a + 29 punti, la farina a +13 Dollari, mentre il grano a chiuso a + 7 punti e il mais in trascinamento con un modesto + 1. Quindi i fondi hanno avuto ragione a restare lunghi di posizioni sul comparto soya cosa che ormai si notava da diversi mesi.

Comunque merce non ne manca infatti i dati mondiali il grano a 752,69 milioni di tonnellate contro 751,26 di dicembre- il mais a 1037,93 contro 1039,73 - il seme a 337,85 contro 338. Mentre gli stock sono tutti in linea con quelli degli analisti il grano a 253,29 tonnellate contro una attesa di 252,01 - il mais a 220,98 contro 221,94- e il seme a 82,32 contro 82,58.
Per i prezzi dovremo attendere le reazioni del mercato che comunque saranno significativamente al rialzo per il comparto soya, e quindi per tutti i proteici. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farina di soya convenzionale e no Ogm dovuto alla chiusure di impianti sia per il sostegno del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free.
Intanto i mercati dei cereali esteri continua un momento di stasi, per il mais ma di tensione per i cereali autunno vernino colpiti dal gelo senza avere la protezione del manto nevoso. Adesso vedremo come reagiranno ai dati USDA.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

La situazione del mercato rimane perciò ancora molto complessa.

Indicatori internazionali 13 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 892 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06335.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Volatilità ancora accentuata in questo inizio d'anno difficile e confuso. I dati provenienti dall'USDA di questa sera potrebbero attenuare l'incertezza che i mercati manifestano in questo periodo a cavallo dell'anno.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 gennaio 2017
Il mercato continua a mantenere una forte volatilità speculativa. Nella serata di martedi, ia fronte di stime ufficiali del raccolto Brasiliano previsto prossimo a104 milioni di tonnellate anziché le stimate 102 dell'Usda di dicembre, i valori della soia sono cresciuti. Una motivazione potrebbe essere la vicinanza dei dati USDA e comunque una certa prudenza dei fondi.
Il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi difendono le loro posizioni lunghe.

Una panoramica sui prezzi registrati martedi sera: farina di soya proteica partenza porto, 367 pronta, 364 per il febbraio-dicembre 2017, e 359 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 194, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 185. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ben solido il mercato delle farina di soya convenzionale.
Intanto i mercati dei cereali esteri registra un momento di stasi per il mais e di tensione per i cereali autunno vernini, colpiti dal gelo e privi della protezione del manto nevoso.

Mercato delle Bioenergie: prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Un inizio anno tutt'altro che facile nonostante la ricchezza di commodities e consumi internazionali in linea con le aspettative ma distribuiti in modo difforme per macro aree geografiche.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2017

l'Indice dei noli è sceso a 926 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,05123.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 08 Gennaio 2017 14:32

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 Gennaio 2017

Editoriale: Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra - In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti - IER, una bussola per conquistare i mercati esteri - Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione. - Carni. Aperta la strada per le Filippine - Ismea. Il mercato della frutta in Italia.

SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 gennaio 2017
1.1 editoriale Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra
3.1 crisi Reggio Emilia. In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti
3.2 export imprese IER, una bussola per conquistare i mercati esteri
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione.
5.1 export Carni. Aperta la strada per le Filippine
6.1 frutta Ismea. Il mercato della frutta in Italia
7.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

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