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Reggio Emilia, 14 marzo 2014 -

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal nuovo regolamento ed agli accordi interprofessionali, tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo <a riferimento> del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/9 –31/12/2012 nella misura di:

€ 53,80 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto:

60 giorni dalla pubblicazione

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

La ricerca IRI per Vinitaly 2014: diminuisce nel 2013 il consumo di vino degli italiani nei supermercati. Resistono la bottiglia doc ed il vino da tavola, calo del vino in brik, avanza il vino biologico -

Verona, 12 marzo 2014 –

Lambrusco, Sangiovese e Pignoletto sono i vini più venduti nei supermercati dell'Emilia Romagna. Il 2013 è stato l'anno dei vini emiliani che conquistano con il Lambrusco la prima posizione nella classifica nazionale a volume (secondi solo al Chianti nelle vendite a valore) e col Pignoletto la prima posizione nazionale dei vini "emergenti", cioè con tasso di crescita maggiore (vedi tabelle allegate).
Nel 2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente sia la qualità che il risparmio. Si sono orientati sulle bottiglie "doc" ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore, cioè del supermercato stesso. I vini bianchi crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi; spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati. Questo il quadro emerge dalla ricerca svolta dall'IRI per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile) sulle vendite di vino nei supermercati, un canale che distribuisce circa il 63% del vino.

"L'indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 anni – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere - conferma una tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprattutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere. Questo richiede alla grande distribuzione una maggiore attenzione nella proposta, che deve essere anche in grado di assecondare le nuove richieste, come quella dei vini biologici".

La grande distribuzione ha venduto, nel 2013, 517 milioni di litri di vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro, con una sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all'anno precedente (nel 2012 era stata del 3,6%), certamente condizionata dal sensibile aumento dei prezzi: + 10,2% al litro, tanto che le vendite in valore fanno segnare un + 3,1%.
Il formato più venduto nel 2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d'origine (Doc, Docg e Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213 milioni di litri per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Questo formato ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile ma pur sempre minore del - 3,5% del 2012, risultato più apprezzabile se si considera l'aumento di prezzo del 5,6% in un anno che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro.
Il formato che presenta invece un drastico calo è quello del vino in brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4%, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%. Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con una lieve flessione a volume dello 0,3%, che diviene di fatto il formato più performante del 2013.
Sul fronte della ricerca della qualità da parte dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1 milione di litri venduti per un valore di 5 milioni di euro.

"Difronte alla crisi, le imprese della grande distribuzione hanno incrementato la leva promozionale – ha commentato Alberto Miraglia, rappresentante di Federdistribuzione a Vinitaly, Direttore Marketing Auchan - ma oltre non si può andare perché i margini sono già troppo erosi. Cercheremo quindi di diversificare, puntando ancor di più sulla marca del distributore, dando attenzione a produzioni come quella del vino biologico e sviluppando ulteriormente la presenza di piccoli produttori legati al territorio".

E quali sono i vini più amati dagli italiani? La classifica elaborata da IRI per Vinitaly 2014 presenta delle conferme con interessanti sorprese se si analizzano i tassi di crescita. I vini più venduti in assoluto sono: Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola, Muller Thurgau, Morellino, Dolcetto ed altri. Tra i vini emergenti, cioè quelli con il maggiore tasso di crescita troviamo il sorprendente exploit del Pignoletto e del Cannonau, il primo sospinto da una presenza sempre maggiore sugli scaffali di tutta Italia ed il secondo favorito anche da una considerevole spinta promozionale. In questa particolare classifica troviamo anche il Prosecco, il Vermentino (che non a caso compare nella classifica dei vini più venduti in assoluto), il Pecorino, l'Aglianico.

(Fonte: ufficio stampa Verona Fiere)

 

Mercoledì, 12 Marzo 2014 08:19

Leggero calo del "Parmigiano" e del "Padano".

 

 

Marzo si è aperto all’insegna della stabilità. Segnali di cedimento per il Parmigiano Reggiano sulla piazza di Parma e del Padano a Mantova. La seconda settimana di marzo si è aperta con flessioni  diffuse sui derivati del latte.

 

di Virgilio - 

Parma 12 marzo 2014 --

Il mese di marzo si è aperto con listini che, sostanzialmente, hanno replicato l’ultima settimana di febbraio fatto salvo il latte spot che a Verona ha chiuso con un -1,12% fissando tra 44,85 e  45,88€/100 litri  la forbice di prezzo e il Parmigiano Reggiano che ha ceduto 5 centesimi alla borsa di riferimento parmense. Analogamente il Grana Padano DOP, pur dimostrando una diffusa stabilità, riporta segnali di cedimento a Mantova con una contrazione di 5 centesimi dei listini. La settimana in corso invece mostra segnali di cedimento soprattutto sui derivati del latte interrompendo la tregua durata solo due settimane. 5 centesimi perduti dal Burro CEE a Milano e 10 centesimi perduti dallo zangolato a Reggio Emilia (2,20 €/kg) rispettivamente lunedi 10 e martedi 11 marzo.  Flessione confermata anche a Verona (10 marzo) per quanto riguarda il latte spot che segna una ulteriore caduta del 2,27% . 

parmalat-camion cibus gde 

  - Parmalat annuncia i dati di bilancio 2013 - 

“In uno scenario economico globale –si legge nella nota della società - ancora determinato da incertezza, pur in presenza di segnali di ripresa provenienti dai paesi ad economia sviluppata, il Gruppo conferma obiettivi di crescita di fatturato e margine operativo lordo, in linea con l'andamento positivo degli ultimi esercizi”.  La società di Collecchio ha comunicato di di aver chiuso l’esercizio 2013 con un fatturato netto di 5.350,3 milioni di euro, in aumento di 123,2 milioni (+2,4%) rispetto al 2012. Il margine operativo lordo è stato di 437,2 milioni, -1,6% nel confronto annuo mentre l’utile fa segnare un incremento di 139,7 milioni di euro attestandosi a 221 milioni e le disponibilità finanziarie nette sono pari a 1.065,6 milioni, +255,8 milioni rispetto a fine 2012. “Per il 2014, - prosegue la nota - a tassi di cambio e perimetro costanti ed escluso l’effetto dell’iperinflazione, Parmalat stima un fatturato netto e un Ebitda in crescita del 3%, nonostante i primi due trimestri possano risentire ancora delle difficoltà derivanti dall’andamento dei mercati e del prezzo del latte”.

Share Price del 11/3/2014 ore 17,30 - 2,520€

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 10 10 Marzo 14

 

 

 

SOMMARIO

Anno 13 - n° 10 - 10 Marzo 14

(PDF Scaricabile)

SOMMARIO

Anno 13 - n° 10 10 Marzo 14

1.1 editoriale

La fiducia è una cosa seria... che si dà alle cose serie!

2.0 prezzi agricoli

Ismea:  Avvio d'anno negativo sui mercati agricoli

3.1 Lattiero Caseario

Una settimana sostanzialmente stabile        

4.1 ambiente

 Apre i Battenti il Museo dei Crimini Ambientali (macri)   

4.2 cereali

 Ucraina: schizza prezzo grano, la crisi arriva in tavola        

4.3 Cereali - Riso

Riso: intenzioni di semina 2014        

5.1 spesa alimentare

Coldiretti, taglio da 15,2 mld a spesa alimentare. Tocca il fondo

5.2 ogm

OGM, Galletti: Favorevoli a riapertura discussione 

5.3 Consorzi Agrari

Cap Parma, paga con un anno in anticipo

7.1 Vino

Al via la terza edizione della master class per aspiranti Master of Wine

8.1 eventi

 Vinitaly and the city.

 

 

 

Cibus 10 COP gde1

 

 

 

 

 

 

 

 

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Compie domani – venerdì 7 marzo - sessant'anni il caseificio Roncoscaglia di Sestola, una delle prime cooperative casearie nate nell'Alto Frignano...

Modena, 6 marzo 2014 -

Compie domani – venerdì 7 marzo - sessant'anni il caseificio Roncoscaglia di Sestola, una delle prime cooperative casearie nate nell'Alto Frignano. Fondato il 7 marzo 1954, il caseificio ha attualmente nove soci che trasformano in Parmigiano Reggiano 18 mila quintali di latte: la produzione si aggira sulle 3.300 forme l'anno. Nei prossimi mesi la cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena ed è presieduta da Giuliano Manfredini, investirà 160 mila euro per costruire uno spaccio a forma di torre, sul modello dei caseifici di una volta, con una sala polivalente per la presentazione e assaggi delle produzioni tipiche. Alcuni giorni fa il caseificio Roncoscaglia è stato protagonista di Sai cosa mangi?, il programma tv di Rete 4 condotto da Emanuela Folliero che, in veste di padrona di casa, si fa aiutare da esperti per svelare le principali caratteristiche e curiosità degli alimenti che abitualmente troviamo sulla nostra tavola. Il vicepresidente del caseificio Michele Lancellotti ha illustrato le particolarità del Parmigiano Reggiano e mostrato come si taglia una forma di formaggio.

(Fonte:Ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Prezzi

 

 

L'indice dei prezzi agricoli elaborato dall'Ismea, posizionatosi a 138 (base 2000=100), ha fatto segnare a gennaio una contrazione dell'1,2% su base mensile del 4,4% su base annua

 

Roma, 4 marzo 2014 -.
Tra le coltivazioni, che nel complesso hanno ceduto l'1,2% rispetto a dicembre 2013, chiudono in deciso ribasso la frutta (-3,2%), a causa prevalentemente del negativo andamento del comparto agrumicolo, e gli ortaggi ( -4,9%). Per il vino (-1,6% sempre sul mese precedente) non si arresta il trend flessivo che prosegue ormai da un anno, dopo i rialzi registrati a cavallo tra il 2012 e l'avvio del 2013, mentre recuperano i listini dell'olio di oliva (+5,2%) e in misura più attenuata i cereali (+0,9%) e le colture industriali (+0,2%).

Per l'insieme dei prodotti zootecnici, che in media hanno ceduto lo 0,4% su dicembre le rilevazioni dell'Ismea indicano andamenti divergenti tra gli animali vivi, con bovini e suini in crescita rispettivamente dell'1,5% e dell'1,3% a fronte di diminuzioni per avicoli (-2,7%), ovi-caprini (-9,7%) e conigli (-4,7%). Anche le uova arretrano del 3,3% mentre si attestano in lieve rialzo i lattiero caseari (+0,2%).

Riguardo alla dinamica tendenziale, il calo generale dell'indice riflette una contrazione su base annua del 10,7% delle coltivazioni vegetali mitigata dall'aumento del 3% dell'aggregato zootecnico.

Nel mese in esame tutte le colture vegetali mostrano un differenziale negativo dei prezzi rispetto a gennaio dello scorso anno con segni meno particolarmente evidenti per cereali (-16,7%), in virtù di un'abbondante offerta globale, vini (-16,8%), oli di oliva (-13,2%) e ortaggi (-11,3%). Più contenuti, ma sempre di un certo peso i segni meno che interessano la frutta (-5,6%) e le colture industriali (-6,2%). Nel comparto zootecnico l'insieme degli animali vivi e uova mostra un incremento dello 0,8% sintesi di dinamiche di segno inverso, con punte positive per avicoli (+6,9%) e negative per le uova ( -8,9%). Buona la dinamica tendenziale dei lattiero caseari che spuntano nel complesso un 5,8% in più rispetto a gennaio dello scorso anno. 

(fonte Ismea)

 

La crisi Ucraina si fa sentire anche sui mercati delle materie prime perla produzione di pane, birra e mangimi.

Roma,  marzo 2014 

Il prezzo mondiale del grano è schizzato ai massimo da inizio anno, ma a salire sono anche le quotazioni di orzo e mais per effetto delle tensioni in Ucraina che è considerata il granaio d’Europa e si classifica tra i paesi leader nelle esportazioni a livello internazionale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia come gli effetti della crisi in Ucraina si sono fatti sentire, oltre che sulla borse, anche sul mercato delle materie prime agricole per la produzione di pane, birra ed anche mangimi per l’allevamento, come dimostra l’andamento delle quotazioni al Chicago Board of trade di grano,e mais . A preoccupare è la situazione sul Mar Nero per gli effetti che potrebbe avere sulle spedizioni navali a  breve termine, ma nel lungo periodo le attuali tensioni rischiano – sottolinea la Coldiretti - di far saltare la creazione in Russia, Ucraina e Kazakistan del Comitato cerealicolo del Mar Nero con l’obiettivo di aumentare la quota di questi Paesi nell'esportazione mondiale dei cereali dall’attuale 20 per cento al 30 per cento, grazie non solo a un nuovo istituto di coordinamento, d'informazione che segue la situazione al mercato di cereali, ma anche una struttura logistica più moderna e più competitiva. Le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole sono sempre piu’ condizionate dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che - continua la Coldiretti - va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi a livello comunitario, ma anche con investimenti a livello nazionale per  sostenere le strutture impegnate a stabilizzare il mercato. In Ucraina nel 2013 - conclude la Coldiretti - sono stati raccolte 63 milioni di tonnellate di cereali, il 36,3% in più rispetto all’anno precedente. In particolare, la terra ucraina ha prodotto 22,27 milioni di tonnellate di grano (+41,3%), 7,56 di orzo (+9%) e 30,9 di granoturco (+47,4%). Sono invece scese le quantità raccolte di miglio (102.000 tonnellate, -35,2%), avena (467.200 tonnellate, -25,8%), grano saraceno (179.000 tonnellate, -25%), riso (145.100 tonnellate, -9,2%) e segale (637.700 tonnellate, -5,8%). Inoltre, sono diminuite le barbabietole da zucchero (10,75 milioni di tonnellate, -41,7%) e sono aumentati i semi di girasole (11,04 milioni di tonnellate). (Coldiretti)

Domenica, 09 Marzo 2014 10:10

Riso: intenzioni di semina 2014

 

 

Indagine 2014 sulle intenzioni di semina.

Milano, febbraio 2014 - 

Rispetto alla campagna precedente si registra un incremento di 981 ettari che passerebbero dai 216.019 del 2013 ai 217.000 per il 2014. Nello specifico, si evidenzia una contrazione per le varietà di tipo lungo B (-18,68%), per quelle di tipo tondo (-6,39%) e medie (-15,41%) più che compensata dall'incremento dalle varietà di tipo lungo A (+22,56%).

 

 

La spesa alimentare delle famiglie italiane nel 2013 per effetto dell’ulteriore calo del 3,1 per cento ha raggiunto il minimo dall’inizio della crisi con un taglio di 15,2 miliardi rispetto al 2007. 

Roma, marzo 2014 - E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di dati Istat dalla quale si evidenzia che i consumi delle famiglie italiane per alimentari e bevande a valori concatenati sono stati pari a 114,3 miliardi rispetto ai 129,5 miliardi del 2007 quando è iniziata l’inversione di tendenza negativa. L’andamento della spesa riflette – sottolinea la Coldiretti - un calo nelle quantità di alimenti acquistati ma anche la tendenza a privilegiare prodotti low cost a basso prezzo che sono gli unici a fare registrare un aumento (+1,6 per cento) nel commercio al dettaglio nel 2013 Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasi la metà  degli italiani (47 per cento) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo una Indagine Coldiretti/Ixe’. Con il 71 per cento dei consumatori che dichiara di confrontare con piu’ attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62 per cento va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42 per cento cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Da segnalare l’aumento del 67 per cento gli acquisti degli italiani nei mercati degli agricoltori, i cosiddetti farmers market, in netta controtendenza con l’andamento negativo dei consumi alimentari. (Fonte Coldiretti)

Domenica, 09 Marzo 2014 08:21

Vinitaly and the city.

 

Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino, in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona domenica 6 e lunedì 7 aprile dalle 17.30 alle 23.00.

Verona, 3 marzo 2014 - Un appuntamento atteso da visitare nel dopo fiera per concludere la giornata in allegria e in compagnia: è Vinitaly and the City, l'evento serale che Vinitaly organizza nel cuore della città di Verona, al Palazzo della Gran Guardia, nelle serate del 6 e 7 aprile. Un ambiente allestito con classe, ricco di proposte golose e curiose grazie ad un’ampia selezione di oltre 300 etichette di vini nazionali e ricercate produzioni tipiche di qualità, offerte in degustazione ad appassionati e intenditori.

Qui il visitatore ha l’opportunità di entrare a contatto con le eccellenze del nostro territorio. Calici Zafferano in alto per i vini selezionati da Gambero Rosso e da Verona Wine Top della Camera di Commercio di Verona, per i vini rosati del Concorso Enologico Nazionale “Rosati d’Italia” e per la selezione dei concorsi enologici seguiti dalle Camere di Commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti, grazie alla collaborazione di Unioncamere Piemonte. Quest'anno, grazie al Consorzio del vino Durello, viene allestita un’ampia area sparkling, che offre ai visitatori l’opportunità di degustare questo spumante giovane, alternativo e dal carattere “vulcanico”.

Non solo i grandi nomi del vino a Vinitaly and the City. Il sipario si apre anche per l'alta cucina, con un live cooking che promette di stupire anche i palati più raffinati. Ai fornelli rinomati chef, impegnati nella preparazione di piatti gourmet: Pasquale Palamaro di Indaco, ristorante dell'Albergo della Regina Isabella di Iischia, e Salvatore Bianco del Comandante, ristorante dell'Hotel Romeo di Napoli.

 

 

 

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