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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 1-2 11 gennaio 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 1-2 11 gennaio 2015

(In alegato pdf scaricabile)

1.1 editoriale Il business del riciclo e la nostra stupidità.
3.1 ambiente 2014: luci e ombre dell'azione di Governo e Parlamento
4.1 Lattiero caseario Stabili i formaggi DOP. Burro e panna sempre più giù
5.1 export Parmigiano Reggiano e Grana Padano: porte aperte per la Corea del Sud.
5.2 pasta Pasta, istituita la cabina di regia
6.1 produzioni Parmigiano Reggiano: in dicembre calo del 1,1%
6.2 crisi Coldiretti, I consumi a tavola sono tornati indietro di 33 anni nel 2014
6.3 economia Europa in deflazione
7.1 Aziende Parmalat, tra acquisizioni e riorganizzazioni.

Copertina


ll Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che per promuovere l'intera filiera e definire un programma di valorizzazione e rilancio del settore è stata istituita la 'Cabina di Regia sulla Pasta', grazie a un apposito decreto firmato dal Ministro Maurizio Martina e dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Roma 7 gennaio 2015 -
In particolare, la Cabina di Regia ha tra le sue principali finalità promuovere e sostenere la competitività dell'intera filiera, dalla produzione primaria del frumento fino alla trasformazione industriale della pasta attraverso l'incentivazione, lo stimolo e il supporto ad accordi di filiera tra coltivatori di grano e produttori di pasta per il sostegno alle coltivazioni di grano duro di qualità; favorire i processi di aggregazione dell'offerta della materia prima; individuare percorsi di valorizzazione e di incentivazione di frumento duro di qualità; individuare strategie di attrazione dei fondi comunitari destinati al settore nella programmazione 2014-2020 e di ulteriori fondi nazionali e comunitari per iniziative promozionali a supporto della produzione e dell'esportazione; incentivare l'investimento in innovazione e ricerca nell'intera filiera produttiva.

"Abbiamo voluto fortemente questa azione in sinergia con il Ministero dello sviluppo economico - commenta il Ministro Martina - per andare incontro alle esigenze di un settore simbolo del Made in Italy come la pasta. Siamo leader mondiali con una produzione annua da 3,4 milioni di tonnellate, un fatturato di più di 4,6 miliardi di euro con oltre 7.500 addetti impiegati. Negli ultimi dieci anni il trend delle esportazioni ha registrato tassi di crescita importanti, arrivando a 2 miliardi di euro. Con la Cabina di Regia potremo supportare meglio le aziende sul fronte dell'export, organizzare una promozione integrata in ambito Expo e favorire una migliore distribuzione del valore lungo la filiera".

La Cabina di Regia sulla Pasta, composta da rappresentanti del Mipaaf e del Mise, riserva infatti un'attenzione specifica anche al tema dell'Esposizione universale di Milano in quanto mira a promuovere la filiera grano-pasta all'interno di Expo 2015 e sostenere in questo ambito iniziative di promozione culturale del modello agroalimentare italiano.

"L'Italia è il primo produttore europeo anche di grano duro e proprio per questo - prosegue Martina - abbiamo inserito questa coltura tra quelle a cui destinare parte degli oltre 146 milioni di euro annui che abbiamo stanziato per il piano seminativi all'interno delle risorse relative agli aiuti accoppiati".
Le attività della Cabina di Regia saranno svolte attraverso l'istituzione di Gruppi di Lavoro tematici, formati da rappresentanti delle principali associazioni industriali di settore e delle organizzazioni professionali e delle cooperative.
(Fonte Mipaaf)

Domenica, 11 Gennaio 2015 08:59

Parmigiano Reggiano: in dicembre calo del 1,1%.


La flessione è accompagnata da un aumento dell'export e dei consumi natalizi. Soddisfazione per la riapertura del mercato della Corea del Sud.

Reggio Emilia, 8 gennaio 2015 - "La decisione delle autorità della Corea del Sud, che ha consentito la riapertura delle esportazioni, è significativa non semplicemente per le quantità assorbite da quel Paese, pure interessanti, ma soprattutto perché consente la ripresa di un percorso di incremento costante che si è registrato in questi anni e che riguarda anche diversi altri Paesi dell'area asiatica".

A sottolinearlo è il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che evidenzia anche il fatto che la riapertura delle frontiere coreane cade in un periodo che ha visto il sistema Parmigiano Reggiano segnato da altri elementi positivi.
La produzione, a dicembre, è infatti diminuita dell'1,1%, segnando un'inversione di tendenza che assicura al 2014 una chiusura all'insegna di una sostanziale stabilità (circa 15.000 forme in più).

"Un segnale importante per i mercati", sottolinea il Consorzio. "In attesa delle decisioni dei singoli produttori circa la riduzione del 5% approvata dall'Assemblea dei caseifici per il 2015 e in linea con quanto già fatto da altri Consorzi di dop italiane, si è infatti in presenza di un calo che indica la via per il ripristino di un migliore equilibrio tra domanda e offerta".

Contemporaneamente, le esportazioni nei primi nove mesi 2014 sono apparse in aumento a livelli superiori al 5%, mentre per il mercato interno si è registrato, in occasione delle festività natalizie e di fine anno, un incremento delle vendite del 7% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Proprio in vista delle festività, sono state così collocate 285.000 forme di Parmigiano Reggiano, che rappresentano il 15% dell'intera produzione destinata in pezzi al mercato interno.

(Fonte CFPR)


A spingere il tasso d'inflazione medio annuo per il 2014 al minimo dal 1959 è stato il calo dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati come frutta, verdura, carne e pesce fresco che fanno registrare una riduzione dello 0,8 per cento e sono di fatto in deflazione.

Roma 7 gennaio 2015 - E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al mese di dicembre.

L'andamento dei prezzi riflette la situazione nei consumi con gli italiani che hanno toccato il fondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base dell'analisi della Coldiretti sulla base dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell'Istat. Gli italiani nei primi anni della crisi – sottolinea la Coldiretti - hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall'abbigliamento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost. Il carrello della spesa degli italiani - conclude la Coldiretti - si è ulteriormente svuotato nel 2014 e pesa lo 0,6 per cento in meno rispetto al 2013, secondo il dati Ismea/Gfk relativa ai primi nove mesi del 2014.

(Fonte Coldiretti)

Domenica, 11 Gennaio 2015 09:46

Parmalat, tra acquisizioni e riorganizzazioni.


Dal Friuli all'Australia. Svanito l'accordo con Granarolo a causa dello scandalo aflatossine (giugno 2014), un ramo d'azienda di Latterie Friulane è passata a Parmalat. Consolidamenti anche in Australia con l'acquisizione di Logwarry Food Park.

di Virgilio Parma 8 gennaio 2015 - Dal Friuli all'Australia. Parmalat spa, che dal 15 luglio 2011 è controllata dal Gruppo Lactalis, dopo avere ripreso a volare in borsa (2,374€ share price 7/1/2015) prosegue nella sua evoluzione organizzativa e in chiusura 2014 porta a casa due nuove acquisizioni geograficamente agli antipodi ma entrambe ben radicate sui loro territori e di elevata specializzazione. Dalla triveneta Consorzio Cooperativo Latterie Friulane (Latterie Friulane) Parmalat spa ha acquistato un ramo d'azienda avente ad oggetto l'attività di produzione, commercializzazione e distribuzione di prodotti lattiero caseari (latte pastorizzato e UHT, yogurt, Montasio, mozzarella, ricotta) ivi compresi i marchi (Latterie Friulane, Latte Carnia, SILP, San Giusto, Castello, Cometa), lo stabilimento e la sede di Campoformido (Ud), gli immobili di Ponte Crepaldo (Ve), San Martino (Pn) e Monfalcone (Go) ed i contratti in essere. Il personale dipendente sarà trasferito contestualmente e ad oggi l'azienda occupa 156 lavoratori.
Con questa operazione, conclusa con il trasferimento di un capitale netto pari a circa 5,75 milioni di Euro e l'accollo di debiti verso banche per pari importo, Parmalat intende proseguire e sviluppare il marchio Latterie Friulane, realtà che ha un forte legame con il territorio, attraverso un piano di recupero della competitività. Recupero indispensabile dopo che lo scorso dicembre il Consorzio friulano venne investo dallo scandalo aflatossine per il quale 13 persone vennero indagate e una arrestata vanificando l'ipotesi di acquisizione da parte di Granarolo.

Dall'altro capo del mondo invece saranno 50 i dipendenti che passeranno sotto il controllo della multinazionale del latte a seguito della sottoscrizione (19 dicembre 2014) di un accordo per l'acquisizione di Longwarry Food Park Pty Ltd ("Longwarry"), che opera nella stato di Victoria ed è specializzata nella produzione di latte (in polvere, fresco e UHT) e formaggi spalmabili, da parte della propria controllata Parmalat Australia Pty Ltd. Con questa operazione, il Gruppo Parmalat rafforza ulteriormente la propria posizione nel mercato australiano, espandendo la propria capacità produttiva nel Paese, entra nel mercato del latte in polvere e consolida la propria base di approvvigionamento. Inoltre, migliora la capacità di esportazione di Parmalat Australia.

Il fine anno è stato anche l'occasione di una riorganizzazione del management apicale. Parmalat S.p.A. comunica infatti che il Dott. Antonio Vanoli lascia la carica di Direttore Generale per le Attività Operative del Gruppo Parmalat il 31 Dicembre 2014. "A decorrere dal 1 gennaio 2015, si legge nella nota, il Dott. Vanoli continuerà a dare supporto alla Direzione Generale del Gruppo Parmalat nelle aree Vendite, Marketing e Comunicazione, in qualità di Senior Executive Advisor. Inoltre, manterrà la carica di Presidente e Amministratore Delegato della Centrale del Latte di Roma S.p.A. A far data dal 1 gennaio 2015 verrà pertanto meno la Direzione Generale per le Attività Operative e le relative funzioni saranno assunte dal Direttore Generale Yvon Guérin."

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Mercoledì, 07 Gennaio 2015 08:45

Stabili i formaggi DOP. Burro e panna sempre più giù

Anche a Lodi cede il Latte Spot crudo nazionale e si allinea con Milano. Perdite significative tra 5 e 10 centesimi per il burro e la panna. Parmigiano e Padano stabili.

Di Virgilio, Parma 07 gennaio 2015

LATTE SPOT Il 2014 si conclude in negativo per il latte spot crudo nazionale. La quotazione quindicinale dello scorso 30 dicembre di Lodi ha registrato un calo del -3,55% che segue la perdita del -4,08% registrata nella quindicina precedente. 34,54€/100 litri di latte e 35,57€/100 litri di latte i prezzi minimo e massimo fissati alla borsa lodigiana. Prezzi che riproducono le quotazioni veronesi del 22 dicembre.

BURRO E PANNA Prosegue anche nell'ultima giornata dell'anno il calo di valore del burro e della panna ove quotato (Milano 29 dicembre). Il Burro CEE e il Burro di Centrifuga cedono altri 5 centesimi rispetto la precedente ottava e si collocano rispettivamente a 2,60€/kg e a 2,80€/kg.
10 centesimi invece li perde il Burro pastorizzato (1,80€/kg) così come pure lo zangolato di creme da burrificazione (1,60€/kg). Con un ulteriore -8% di perdita la crema di latte a uso alimentare si assesta a 1,38€/kg. Con quest'ultima quotazione si è consolidato a oltre il 15% la perdita riscontrata sul prezzo medio della Crema di Latte a uso alimentare del 2014 rispetto il 2013 (-15,13%).

GRANA PADANO Nessuna variazione rilevata nell'ultima fase di contrattazione del 2014. Sia a Mantova e sia a Milano i listini hanno replicato l'ottava precedente. Confermati pertanto i listini mantovani sia per il 10 e sia per il 14-16 mesi di stagionatura: 6,35-6,60€/kg. e 7,05 - 7,30€/kg. Altrettanto vale per la più importante borsa milanese la cui ultima variazione negativa venne registrata lo scorso 27 ottobre. Nello specifico i rilevamenti settimanali hanno registrato la forbice compresa tra 6,35 e 6,45€/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura e tra 7,00 e 7,65€/kg. per quanto riguarda il prodotto di 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Le quotazioni sono ferme al 19 dicembre. Pertanto a titolo di promemoria riportiamo i listini di Parma che per il 12 mesi è fermo tra 7,25 e 7,65€/kg. e tra 8,65 - 9,0€/kg è la forbice di prezzo entro cui è stato fissato il prezzo del 24 mesi nell'ultima rilevazione del 2014.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 52 28 dicembre 14


SOMMARIO Anno 13 - n° 52 28 dicembre14 - (scaricabile in allegato - formato pdf)

1.1 editoriale Nuovo anno, vecchie promesse.
2.1 Dop e IGP La nuova classifica Qualivita 2014
3.1 Lattiero caseario Crollo del latte spot e del burro.
4.1 mais e soia Dati previsionali 2014-2015
5.1 legge stabilità Legge di stabilità. Le principali novità nel settore agricolo.
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, contenuto l'aumento nello scorso novembre
6.2 credito agrario Coldiretti, 18mila imprese agricole in difficoltà finanziaria (+6%)
6.3 consumi -5% i consumi per le festività natalizie.
7.1 credito agrario Ismea: credito agrario ancora più giù.


Bardi si fa onore al Grand Prix Slow Food grazie a una azienda agricola fiore all'occhiello del parmense.

Bardi (PR), 27 Dicembre 2014
Il prestigioso premio "Grand Prix Slow Food" è stato assegnato alla Società Brugnoli F.lli di Bardi, una delle più rappresentative aziende agricole della provincia di Parma, iscritta al circuito Campagna Amica, che produce Parmigiano Reggiano bio secondo regole artigianali supportate da moderne tecnologie e che vanta un'esperienza consolidata da quattro generazioni.
Lo comunica Coldiretti Parma evidenziando che la famiglia Brugnoli si è aggiudicata il primo posto con questo prodotto d'eccellenza, una forma dal sapore dolcissimo e irresistibile datata ottobre 2010, all'interno del celebre salone "Montecarlo gastronomie", una vetrina enogastronomica che vanta 150 stand e oltre 12 mila visitatori.

"Esprimiamo grande soddisfazione - commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini- per questo importante riconoscimento che premia una nostra impresa agricola Campagna Amica, molto conosciuta sia in Italia sia all'estero. Ne sono testimonianza il primo posto ottenuto nella competizione Cheese of the year a livello mondiale nel 2006 e a livello nazionale nell'edizione del 2007. Anche il premio Oscar Green assegnatole nella selezione regionale 2011 nella categoria "esportare il territorio", nell'ambito del concorso nazionale indetto da Giovani Impresa Coldiretti per l'innovazione in agricoltura, aveva già confermato il primato di questa azienda e premiato la sua professionalità e capacità imprenditoriale. Un'azienda fiore all'occhiello della nostra provincia non solo nella produzione di Parmigiano Reggiano ma anche nell' allevamento di suini neri, con vendita di capi vivi e salumi quali prosciutto, spalla, salame coppa e pancetta".
(S.P.)
(Foto tratta dal profilo facebook - Festa sull'aia)

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Aumenti produttivi contenuti per il Parmigiano Reggiano nello scorso mese di novembre. Complessivamente per l'intera categoria dei formaggi duri di latte bovino la flessione dei consumi domestici nel medesimo periodo è stata del 5,7%

Reggio Emilia 24 dicembre 2014 -
LA PRODUZIONE: La produzione dello scorso mese di novembre ha segnato un aumento contenuto allo 0,8% su base mensile, in linea con l'andamento tendenziale rilevato nel corso dell'annata casearia 2014 che sta volgendo al termine (+0,7%). Sostanzialmente stabili le produzioni delle province di Reggio Emilia, Parma e Mantova. I caseifici di Modena e Bologna hanno segnato dall'inizio dell'anno un aumento pari rispettivamente al 2,8 e al 3,8%.
I PREZZI ALLA PRODUZIONE: In dicembre non si è registrata alcuna variazione nei listini del Parmigiano Reggiano di 12 mesi ed oltre, fermi a quota 7,45 €/kg (CCIAA di Parma). Stabili a 8,83 €/kg anche le quotazioni del Parmigiano Reggiano di 24 mesi. Gli undici contratti pubblicati dalle sezioni provinciali relativi alle vendite del terzo lotto 2013 si sono chiusi ad un prezzo medio nominale di 7,27 €/kg.
LE GIACENZE: L'indagine condotta alla fine di novembre presso il campione di magazzini generali mostra un aumento tendenziale delle giacenze totali del 4% (una variazione di uguale entità era stata rilevata al termine del precedente mese di ottobre). Se si considerano le sole scorte di Parmigiano Reggiano di oltre 18 mesi, il confronto con la situazione a novembre dell'anno passato indica una differenza pari a +9,6% (+10,8% lo scostamento rilevato alla fine di ottobre).
I CONSUMI DOMESTICI: Dal 1° gennaio al 31 di ottobre di quest'anno gli acquisti di Parmigiano Reggiano nei punti vendita della distribuzione moderna e nei negozi del dettaglio tradizionale hanno registrato un calo tendenziale del 2,9% in volume. Negli iper e supermercati la diminuzione è risultata pari al 2% a fronte di una contrazione del 6,2% rilevata nei canali della distribuzione tradizionale. Complessivamente per l'intera categoria dei formaggi duri di latte bovino la flessione nel medesimo periodo è stata del 5,7%.
(fonte SiPR - 24 dicembre 2014)

 

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CreditAgri Italia chiude la gestione 2014 con un trend in crescita del +30% rispetto al precedente anno, uno stock storico di affidamenti di circa 3 miliardi di euro e un dislocamento operativo territoriale ormai presente sull'intero territorio nazionale con oltre 70 filiali dirette che in modo sinergico collaborano con circa 200 banche locali e nazionali.

Roma 23 dicembre 2014 - Risultano sostanzialmente aumentate le imprese agricole in difficoltà finanziaria che salgono ad oltre 18 mila con un amento del 6 per cent rispetto allo scorso anno con l'ammontare dei finanziamenti a sofferenza pari a 4.9 miliardi di euro, circa 600 milioni in più rispetto al 2013. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul terzo bollettino statistico della Banca d'Italia che evidenzia una dinamica dei finanziamenti all'agricoltura in sostanziale tenuta di livello, con un ammontare dei fidi bancari che sfiora in 44 miliardi di euro, assolutamente il linea con le risultanze del 2013, ma con una incidenza dei crediti a sofferenza pari all'11 per cento. A pesare - sottolinea la Coldiretti - sono state le difficoltà di mercato ma anche quelle provocate dal maltempo che ha tagliato le principali coltivazioni agricole. In questo contesto – sottolinea Coldiretti - CreditAgri Italia, ente intermediario finanziario vigilato dalla Banca d'Italia ha avuto un importante ruolo di sostegno alle imprese agricole e cooperative del settore come conferma la sua dinamica evolutiva in controtendenza rispetto al mercato creditizio in generale. La gestione 2014 chiude con un trend in crescita del +30% rispetto al precedente anno, uno stock storico di affidamenti di circa 3 miliardi di euro e un dislocamento operativo territoriale ormai presente sull'intero territorio nazionale con oltre 70 filiali dirette che in modo sinergico collaborano con circa 200 banche locali e nazionali.

L'Assemblea di fine anno dei Soci dell'ente finanziario, nell'ottica di completare l'asset di governo e renderlo sempre più adeguato alle esigenze strutturali e organizzative, ha integrato il Consiglio di Amministrazione definendolo in nove componenti. Alla Presidenza della finanziaria resta Vincenzo Gesmundo, segretario generale della Coldiretti, coadiuvato dal Vice Presidente Aldo Mattia e dal Consigliere Delegato Roberto Grassa cui è affidata la direzione generale. Fanno inoltre parte del Consiglio, Franco Angelo Gatti, Giuseppe Romano, Angelo Della Valentina, tutti imprenditori agricoli e agroalimentari, e Giovanni Barbara, Sara Landini e Francesco Visco, docenti universitari rappresentanti del mondo accademico e libero professionale.
(Fonte Coldiretti)

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