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Domenica, 08 Marzo 2015 10:06

Le Eccellenze di Parma nelle vetrine di Harrods

Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano: A Londra un'esperienza foodie davvero speciale

Emilia - 07 marzo 2015 - Un omaggio all'origine e alla maestria dei prodotti artigianali: è per questa ragione che Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, nell'ambito dell'iniziativa Stealing Beauty (Furto di bellezza), sono i protagonisti della mostra allestita da Harrods, il tempio del lusso londinese, nelle vetrine che si affacciano sulla Hans Crescent.

Fino al 28 marzo 2015, cosce di Prosciutto di Parma e forme di Parmigiano Reggiano resteranno esposte nel cuore della capitale di un Paese di prima importanza nelle esportazioni dei due prodotti, per lanciare un particolare messaggio, sostenuto dal linguaggio artistico, che si riassume nel valore insostituibile dei territori, delle tradizioni locali e della maestria degli artigiani nella determinazione delle caratteristiche inimitabili di questi prodotti Dop.

Non a caso, dunque, le due eccellenze alimentari italiane vengono associate ad un'aquila – considerata la più bella creatura del mondo animale – intenta a rubare tale bellezza, esposta insieme ad alcuni vini spagnoli.

A completare l'esposizione, poi, una serie d'immagini relative al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto di Parma che scorreranno sugli schermi posti al quinto piano della sede Londinese di Harrods, disposta su 7 piani e 93.000 metri quadrati di superficie.

La scelta dell'eccellenza rappresentata dai due prodotti, però, non si ferma ad aspetti culturali ed estetici: Harrods, infatti, ospiterà una giornata di degustazione all'interno della Food Hall. I clienti potranno così degustare Prosciutto di Parma appena affettato e Parmigiano Reggiano, oltre ad approfondire la conoscenza dei prodotti e delle loro qualità.

Parmigiano-Reggiano forme marchiate GDE gde

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 10 8 marzo 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 10 08 marzo 2015

(In allegto il pdf scaricabile)

1.1 editoriale 8 marzo. E' qui la festa?
3.1 materie prime Il recupero del dollaro influenza i valori e accresce l'incertezza.
4.1 agroalimentare AgrOsserva: agroalimentare, prospettive più favorevoli nel 2015
5.1 cereali Cereali, continua l'indecifrabilità. Dallo sciopero brasiliano a quello argentino
6.1 Lattiero caseario Ancora più su i derivati del latte. Leggera flessione a Milano per la crema uso alimentare
7.1 olio ENOLITECH 2015, uno sguardo sule tecnologie per le cantine e i frantoi di domani.
7.2 expo2015 Mc Donald's e Coca-Cola, le mani sopra l'Expo2015
8.1 Mais & Soia Dati previsionali
9.1 vinitaly ricerche Vino, i segnali che fanno ben sperare per il 2015.
9.2 vino Lambrusco, Sangiovese e Pignoletto i più venduti in Emilia Romagna.
10.1 vino Concorso enologico internazionale, passpartout per expo2015

Cibus 10 COP

Non accenna a diminuire il clima di incertezza dei mercati internazionali delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 Marzo 2015 -

Il dollaro, come poteva attendersi, è in recupero sull'euro e contribuisce al mantenimento di una situazione di incertezza sui valori delle materie prime. Mercati internazionali ancora condizionati dagli scioperi sudamericani, dai ritardi agli imbarchi, dalla Cina che ancora è poco presente sul mercato e infine dalle ripercussioni che potrebbero derivare dal recente assassinio dell'oppositore politico di Putin avvenuto davanti al Cremlino che non rappresenta un segnale distensivo sulla crisi ucraina.

Una situazione perfettamente interpretata dalla Borsa di Chicago (CBOT) che ha alternato, ripetutamente, sessioni al rialzo e altre al ribasso. Difficile quindi l'interpretazione del mercato e delle tendenze a breve periodo.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è risalito a 561 punti. Il petrolio è quotato a 50,80$ dollari al barile e il cambio si è posizionato a 1,08764.

Cereali inic 6mar

Mercato interno - Sul mercato interno nessuna novità. Calma piatta e scambi ridotti. Per alimentare il mercato, alcuni operatori, stanno promuovendo la farina di soia proteica, sul periodo luglio - dicembre, con premi oscillanti tra i 63 e 65 dollari a tonnellata-

Nel settore Bioenergetico, si stanno manifestando piccoli segnali di ripresa, sul versante acquisti, probabilmente determinate dalle prospettive rialzistiche che alcuni intravedono nella prossima campagna maidicola "verde" (trinciato, pastone, granella umida).

 

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

A pesare sul 2014 fattori climatici e instabilità del contesto internazionale.

Roma - Avversità climatiche e tensioni geopolitiche hanno pesantemente condizionato la congiuntura del settore agroalimentare nell'anno appena trascorso, ma i segnali ravvisati nell'ultimo scorcio del 2014 suggeriscono un maggiore ottimismo per i mesi a venire.
È quanto emerge in estrema sintesi dai risultati del rapporto AgrOsserva - l'Osservatorio di Ismea e Unioncamere sulla congiuntura dell'agroalimentare italiano - relativo al quarto trimestre del 2014.

Segnali positivi giungono dalla favorevole evoluzione delle dinamiche occupazionali in agricoltura (+1,5%), migliore rispetto a quella dell'occupazione totale (+0,5%), e dall'andamento dell'export agroalimentare, balzato nel 2014 a 34,3 miliardi di euro. Si tratta di un risultato in crescita del 2,4% su base annua. La dinamica del settore appare inoltre migliore rispetto a quella delle esportazioni nazionali analizzate nel loro complesso (+2%).
L'embargo russo e l'escalation bellica in Libia stanno determinando evidenti ripercussioni soprattutto nei settori ortofrutticolo, lattiero-caseario e delle carni suine, ma la svalutazione dell'euro rispetto al dollaro, unitamente al miglioramento delle condizioni economiche in Usa, dovrebbe imprimere un nuovo impulso all'export agroalimentare del made in Italy.

Da evidenziare anche il dato positivo sui consumi alimentari delle famiglie italiane che, seppure di pochi decimi di punto percentuale (+0,6%), appare in controtendenza rispetto agli ultimi due anni.
Sul versante dei prezzi agricoli, nonostante il recupero dell'ultimo trimestre trainato esclusivamente dalle coltivazioni, il bilancio del 2014 rimane complessivamente negativo (-5,5% rispetto al 2013). Sul versante dei costi l'analisi Ismea-Unioncamere conferma, seppure a ritmo più lento, la tendenza alla riduzione dei prezzi dei mezzi correnti di produzione anche nel quarto trimestre. Quanto alle dinamiche del credito in agricoltura, che costituisce uno dei due Focus tematici di questo Rapporto, gli ultimi aggiornamenti a settembre del 2014 rivelano un aumento dell'1,2% su base annua dello stock degli impieghi bancari a favore delle aziende agricole, in un contesto che, seppure in graduale miglioramento, resta invece negativo per la dinamica complessiva dei finanziamenti alle imprese.
Osservando le erogazioni, vale a dire il flusso di credito concesso alle aziende agricole nel periodo in esame, le elaborazioni Ismea su dati Sgfa indicano una lieve progressione (+0,3% su base annua), confermando il giudizio degli agricoltori che, secondo un'indagine qualitativa realizzata da Ismea, dichiarano un generale miglioramento delle condizioni di accesso al credito.

Forte l'attenzione all'ambiente delle imprese agricole. Come mostra l'altro Focus tematico di AgrOsserva, desunto dall'ultimo Rapporto GreenItaly di Unioncamere e Fondazione Symbola, 6 imprese agricole con dipendenti su 10, tra il 2011 e il 2013, si sono impegnate nello sviluppo di metodi e tecnologie finalizzati alla riduzione di consumi di energia ed acqua. Il 16%, poi, ha utilizzato fonti energetiche rinnovabili, orientando i propri investimenti in particolar modo verso il fotovoltaico. Inoltre, 7 imprese agricole su 10 svolgono attività di recupero di scarti e rifiuti. L'orientamento green del settore, tuttavia, riflette anche l'oggettiva e differente capacità di investimento economico del sistema produttivo. L'analisi dimensionale e geografica mostra infatti in maniera chiara come siano le imprese più deboli (più piccole e operanti nel Mezzogiorno) a faticare nel trovare le risorse finanziarie necessarie per sviluppare e accrescere tecnologie "verdi".

I dati sull'andamento del valore aggiunto, del reddito agricolo e sulla nati-mortalità delle imprese agricole costituiscono, invece, il fronte di maggiore preoccupazione.
In particolare, nel 2014, il tessuto imprenditoriale ha perso 19.035 imprese, con una diminuzione del -2,5%, ben superiore a quella che si osserva per il complesso dell'economia (-0,3%). Tuttavia, nel 2013 la perdita di imprese era stata ancora più rilevante sia in termini percentuali (-4,1%), sia in valori assoluti (32.798 imprese in meno). Prosegue invece nel 2014 l'espansione dell'industria alimentare, il cui stock di imprese sale a 69.111 unità, con un incremento di 691 unità rispetto al 2013 (+1%).
(Ismea 27 febbraio 2015)

Expo2015 - una vetrina mondiale per tutti anche per le multinazionali del food and beverage. Tutto quello che non avremmo voluto vedere.

Di Virgilio - 04 marzo 2015 –
"Nutrire il Pianeta, Energia per la vita" è il claim assegnato all'expo2015 che aprirà i battenti a maggio e per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale sull'alimentazione cercando di trovare le risposte giuste per "riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri."
Una vetrina fortemente voluta dall'Italia per poter affermare, una volta su tutte, la validità delle produzioni alimentari d'alta tradizione che coniugano qualità con sicurezza e valori nutrizionali con buon gusto e, cosa di non poco conto, un modello d'economia connesso al territorio d'origine.
Così almeno ce lo è stato venduto sin dalle origini e confermato dalla recente presentazione della "Carta di Milano" una sorta di Protocollo di Kyoto dedicato al cibo.

Un percorso avviato con la giornata "L'Expo delle Idee", che il 7 febbraio 2015 ha riunito oltre 500 esperti all'Hangar Bicocca di Milano. Suddivisi in 42 tavoli di lavoro, gli esperti hanno iniziato a porre le basi per la stesura della Carta che verrà, a conclusione della manifestazione, consegnata al Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon.
"Tutto bello" verrebbe da commentare salvo i ritardi nelle infrastrutture e negli allestimenti, salvo le infiltrazioni si matrice mafiosa che i giudici hanno scoperto e che lasciano appese a un filo la reputazione dell'Italia intera.

Ma si sa, noi italiani, abbiamo risorse recondite che, come per magia, nel momento del bisogno emergono e d'incanto tutto sistemano. E così, c'è da augurarselo per il nostro orgoglio ferito e per la nostra economia sofferente, l'Expo2015 filerà via liscia e perfetta da maggio a ottobre.

Un sostegno al "miracolo italiano" sembra invece provenire da due multinazionali dell'alimentazione e del beverage, quelle McDonad's e Coca-Cola che proprio non rappresentano l'emblema della tradizione e della qualità espressa secondo i concetti mediterranei e italiani in particolare.
E così si scopre che McDonald's è Official sponsor dell'Expo 2015 mentre "Coca-Cola è l'Official Soft Drink Partner di Expo Milano 2015 in virtù "del suo impegno sul fronte dell'innovazione e della crescita sostenibile, capace di generare ricchezza per le comunità, tutelando le risorse utilizzate e incoraggiando consumi e stili di vita equilibrati."

Un'ossimoro che sta prepotentemente ribaltando i valori per i quali l'Italia si era candidata. Senza nulla togliere ai due Brand multinazionali ma avrei preferito al loro posto o al loro pari qualcosa di più mediterraneo. L'eterno scontro tra la forza delle idee e la forza della finanza.

Mcdonalds 100x100 pure beef

 

Coca cola

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Crescita delle vendite di qualità in GDO e la rinascita delle enoteche. Dal mercato interno, che vale ancora metà del fatturato delle cantine e si conferma una vetrina per l'estero, arrivano segnali in controtendenza al calo dei consumi.

Verona, 6 marzo 2015 – In quantità e valore, il vino italiano che finisce nel mercato interno è la metà del totale prodotto. Un elemento ormai stabilizzato da anni e che fa del mercato tricolore, quello più importante per i produttori del Belpaese. Anche se abituati ad enfatizzare i successi dei vini italiani all'estero, il mercato domestico continua a mantenere un'importanza non solo in termini numerici, ma anche strategici.
Una buona presenza nel mercato di casa, analizzato dall'Osservatorio di Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del mondo del vino in programma con la 49ª edizione a Veronafiere dal 22 al 25 marzo ( www.vinitaly.com ), funziona infatti come decisivo propellente promozionale verso l'estero.

Non bisogna tacere, però, sulle difficoltà obiettive che pure caratterizzano la vendita del vino in Italia. Da un lato, un sempre maggiore assottigliamento dei consumi interni pro capite, ormai avviati a raggiungere una quota inferiore ai 30 litri all'anno, dall'altro la situazione ancora delicata dell'economia complessiva con influssi negativi anche sul mondo del vino.

Esistono, tuttavia, anche segnali in controtendenza che fanno ben sperare per il 2015, soprattutto dai consumi di qualità nelle vendite di vino nella Gdo, come dimostrato dai primi risultati della ricerca IRI per Vinitaly che verrà presentata nel dettaglio lunedì 23 marzo.

(Fonte VeronaFiere )

Le anticipazioni della ricerca IRI che verrà presentata a Vinitaly – Il Lambrusco anche sul podio dei vini più venduti a livello nazionale. Le anticipazioni della ricerca IRI che verrà presentata a Vinitaly.

Verona, 4 marzo 2015 – Lambrusco, Sangiovese e Pignoletto sono i vini più richiesti nel 2014 dagli emiliani nei supermercati della regione, come si legge nella classifica elaborata dall'Istituto di ricerca IRI per Vinitaly (vedi tabella 1). Il Lambrusco si conferma anche come uno dei vini più amati dagli italiani con i suoi 12 milioni e mezzo di litri venduti, nonostante una flessione nelle vendite (tabella 4).

La ricerca IRI evidenzia che a livello nazionale si manifestano segnali di miglioramento nel 2014 per le vendite di vino nella Grande Distribuzione, che invertono la tendenza negativa del 2013 e degli ultimi anni e fanno ben sperare per il 2015.

Il dato globale del vino confezionato fino a 75cl segna un + 1,5% a valore ed un + 0,2% a volume. Le bottiglie da 75cl a denominazione d'origine spuntano un + 1,3% in valore per i vini a denominazione d'origine in bottiglia da 75cl, ed un – 0,7% a volume, nel 2013 si era arrivati a – 3,2% (vedi di seguito tabella 1 e 2). Queste le prime anticipazioni della ricerca dell'IRI che verrà presentata a Vinitaly, a Verona dal 22 al 25 marzo.

La ricerca indica quali sono i vini più amati dagli italiani nel 2014, grazie alla classifica dei vini più venduti nella Grande Distribuzione. In vetta troviamo Chianti e Lambrusco, che da anni conquistano le prime posizioni del podio, ma che mostrano una flessione delle vendite a volume. Al terzo posto Il Vermentino, un bianco che continua a crescere di anno in anno. Buone le performances del Prosecco, del Nero d'Avola, del Muller Thurgau e del Traminer (vedi tabella 4).

Tra i vini "emergenti", cioè con maggior tasso di crescita nel corso del 2014, troviamo ai primi posti i vini marchigiani/abruzzesi Pecorino e Passerina, e il siciliano Inzolia. Entra in questa classifica, per la prima volta, il laziale Orvieto (vedi tabella 5).

"La questione fondamentale per il 2015 ed i prossimi anni è la difesa del valore da parte delle cantine e della Grande Distribuzione – ha commentato Virgilio Romano, Client Service Director IRI - La rincorsa dei volumi come prevalente obiettivo di crescita rischia di rivelarsi controproducente. Quindi sì alle promozioni, ma con intelligenza strategica.

"La difesa del 'valore' – ha spiegato ancora Romano - passa dalla difesa dei prezzi. Ogni prezzo deve riflettere un sano equilibrio di bilancio, bilancio in cui alle principali voci di costo deve aggiungersi sempre più quello della comunicazione, che deve avere tra i suoi obiettivi quello di trovare i consumatori di vino del domani".
Un tema sul quale sta riflettendo anche la Grande Distribuzione e di cui si parlerà nella tradizionale tavola rotonda di Vinitaly che vede confrontarsi produttori e distributori (organizzata da Veronafiere in collaborazione con IRI). Ecco il commento del rappresentante di Federdistribuzione (la più grande associazione di catene distributive) a Vinitaly 2015 Angelo Corona, (anche Direttore Acquisti PL di Finiper): "Il tema di come calibrare le promozioni è fondamentale. Occorre sostenere i consumi, non solo di vino, ma senza drogare il mercato e senza annullare la percezione del giusto prezzo, che i consumatori devono mantenere. Il 2014 ci offre qualche segnale positivo, come la crescita a volume e valore della bottiglia fino a 75cl, fatto che non avveniva da anni".

"Su questi segnali occorre lavorare per dare continuità – ha aggiunto Corona - va ripensato il display dello scaffale, per abbinare un assortimento profondo con criteri che rendano facili la lettura dell'esposizione e la scelta. La comunicazione va migliorata e resa più efficace, sia lavorando sullo scaffale, sia con 'app' per gli smartphone, introducendo degustazioni e settimane del vino regionale. O evidenziando il corner del vino biologico che nei supermercati è ancora di nicchia, ma è cresciuto nel 2014 dell'11,3% a volume ed ha raggiunto i 1.432.000 litri venduti".

Di seguito le prime 5 tabelle della ricerca dell'IRI. A Vinitaly verranno presentate anche le altre statistiche di IRI sul vino biologico, sul vino a marca del distributore, sulle vendite di vino per colore (rosso/bianco) e sui vini più venduti sul totale del confezionato.
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NOTA: le vendite in volume sono espresse in litri, quelle in valore in euro
Tabella 1: Classifica delle tipologie più vendute per regione

1 Tipologie vendute

Tutte le tabelle bubblicate in GALLERIA IMMAGINI - 


(Verona Fiere - Tabelle Fonte: Infoscan Census®: totale Italia Ipermercati+Supermercati+Libero Servizio Piccolo - Anno Terminante 28Dic 2014; con fatturato nell'anno > 3 milioni di euro e > di 500.000 litri)


Dal 12 al 16 aprile 2015. Le iscrizioni aperte sino al 25 marzo 2015.

Verona, 2 marzo 2015 - Il 2015 è un anno speciale per il Concorso Enologico, giunto alla 22a edizione in programma a Veronafiere dal 12 al 16 aprile: la più importante competizione enologica mondiale ( www.vinitaly.com ) si svolgerà infatti dopo il 49° Vinitaly (22/25 marzo) e non prima, come da tradizione, per creare un ponte ideale con l'Expo 2015 dove, per la prima volta nella storia della Esposizione universale, vi sarà un intero padiglione dedicato al vino.

«Il 2015 è un anno straordinario per l'immagine del vino italiano nel mondo – spiega Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere –. Su incarico del Mipaaf siamo impegnati nella realizzazione del Padiglione "Vino - A taste of Italy" sull'esperienza vitivinicola italiana. Pertanto, lungo la linea tracciata con l'accordo di giugno del 2013 con l'Union des Grands Crus de Bordeaux per l'armonizzazione dei calendari internazionali delle grandi fiere del vino per favorire le attività degli operatori del settore, abbiamo organizzato il nostro calendario di eventi dedicati al vino, in Italia e all'estero, per renderli sinergici con l'appuntamento milanese. Così abbiamo pensato di organizzare il Concorso Enologico Internazionale dopo Vinitaly e non prima per dare ai vini italiani vincitori di medaglia un'opportunità unica di visibilità».

La collocazione temporale della competizione a due settimane dall'inaugurazione di Expo 2015 rappresenta infatti una ulteriore opportunità di valorizzazione dei vini italiani presso un pubblico di milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo.
Tra le iniziative in programma nel Padiglione del Vino, sono previste la consegna dei Premi Speciali assegnati a vini italiani con una cerimonia organizzata da Vinitaly, la presentazione e degustazione dei vini italiani vincitori delle Gran Medaglie d'Oro e delle Medaglie d'Oro e una specifica sezione dedicata ai vini premiati nell'applicazione per smartphone e tablet riservata al Padiglione Vino - A Taste of Italy.

Il Concorso si svolge con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministero dello Sviluppo Economico italiani, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo.

Fina dalla prima edizione, Veronafiere si avvale di Assoenologi per l'organizzazione delle selezioni dei vini. La competizione manterrà il suo storico rigore, caratteristica che l'ha resa famosa internazionalmente. Ogni anno solo il 3% dei vini sottoposti a giudizio viene premiato con una medaglia o con un gran menzione e proprio questa selettività ha reso il concorso il più partecipato e il più longevo al mondo.

Nel corso dell'edizione 2014 sono stati giudicati circa 2.600 vini provenienti da 30 Paesi produttori. Ventuno le commissioni per un totale di 105 giurati tra enologi e giornalisti specializzati provenienti da 40 Paesi. Durante le selezioni sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.095 schede di valutazione pari a 244.000 giudizi parziali. Per la compilazione delle schede, il Concorso Enologico Internazionale è l'unico tra le competizioni di pari livello ad utilizzare dei supporti informatici. Nel 2014, infatti, come elemento di ulteriore trasparenza, sono stati utilizzati per la prima volta dei tablet; un'iniziativa che ha accolto il favore dei giudici.

Le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 25 marzo.
(Servizio Stampa Veronafiere)

Il rinnovato Consorzio Agrario di Parma proporrà nel week end una due-giorni ricca di appuntamenti e una riflessione approfondita con esperti sull'intero comparto agricolo a Parma e in Italia. Esposizione record con oltre 100 macchine agricole -

Parma, 5 Marzo 2015 –

Il Consorzio Agrario di Parma si apre alla città e sabato e domenica - 7 e 8 marzo - proporrà a tutta la cittadinanza una due-giorni dedicata al tradizionale "Porte Aperte" in una veste rinnovata e particolarmente ricca di iniziative. L'evento, che si svolgerà interamente presso la sede del Consorzio in Strada dei Mercati, consentirà ad addetti ai lavori e non, di scoprire da vicino le novità dell'agricoltura moderna, denominatore comune per tutte le eccellenze agroalimentari del nostro territorio che caratterizzano il meglio del Made in Italy.

Saranno esposte oltre 100 macchine agricole. Sabato 7, a partire dalle ore 11, il Consorzio ha organizzato per tutti gli interessati un approfondimento di alto livello su un argomento vasto e complesso all'interno di un convegno dal titolo "2015-2020 Come cambia l'agricoltura". L'incontro inizierà con i saluti del neopresidente del CAP Giorgio Grenzi che farà una panoramica generale sul ruolo che l'ente si sta progressivamente riguadagnando ponendosi al centro del settore agricolo nell'intera provincia di Parma. Il direttore del Consorzio Ivan Cremonini introdurrà i temi legati all'applicazione delle nuove tecnologie entrando più direttamente anche sui molteplici servizi di agevolazione offerti dal CAP ai soci e a tutto mondo agricolo. Il fulcro del convegno vedrà la relazione dell'esperto di lungo corso Lorenzo Benvenuti, dottore in Agronomia e docente della Facoltà di Agraria all'Università di Padova; saranno trattati argomenti cari a chiunque si occupi di agricoltura a partire dai cosiddetti "secondi raccolti", le opportunità migliori offerte oggi dalla meccanizzazione, lavorazioni ridotte e conservative, agricoltura di precisione, necessarie misure agroambientali, semina su sodo, cover crops greening.

Sempre sabato ai presenti sarà offerta una degustazione dei vini nuovi (vendemmia 2014) venduti presso tutte le agenzie CAP. Nell complesso un vero e proprio sguardo a 360° sull'attualità del comparto per fotografare fedelmente lo stato dell'arte nel nostro paese e in particolare nel nostro territorio, ma con un occhio rivolto alle contaminazioni esterne più positive. "Con questa importante iniziativa, forniremo il meglio delle offerte generali presenti oggi sul mercato agli imprenditori agricoli per consentirgli di incidere e migliorare la loro capacità di generare reddito in un periodo di crisi – ha sottolineato il presidente del Consorzio Agrario di Parma Grenzi - vorremmo al contempo aprirci a tutta la città e invitiamo chiunque voglia imparare a conoscere il nostro settore a farci visita sabato dalle 9 alle 17 e domenica mattina".

Durante il Porte Aperte sarà attivo anche un servizio di ristorazione e vista la concomitanza con la Festa della donna il Consorzio domenica mattina regalerà a tutte le donne presenti una mimosa. Inoltre tutti coloro che nei giorni della fiera acquisteranno mezzi New Holland e Kuhn potranno beneficiare dell'offerta di pagamento a tasso-zero in tre anni.

(Fonte: Ufficio Comunicazione e Stampa CAP)

Mentre sta approdando a una soluzione lo sciopero degli autotrasportatori brasiliani, intanto gli agricoltori argentini hanno incrociato le braccia per i prossimi 5 giorni. Le stime di produzione sudamericana.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 marzo 2015 -

Alle prime notizie di una possibile soluzione dello sciopero degli autotrasportatori brasiliani la borsa di Chicago (CBOT) ha immediatamente risposto con i ribassi attesi anche in forza delle prime stime di produzione del Brasile (92 milioni di tonnellate) e dall'Argentina (58,5 milioni di tonnellate). Una tendenza ribassista immediatamente annullata dalle novità provenienti sempre dal sudamerica: l'accumulo dei ritardi al carico nei porti e, dulcis in fundo, gli agricoltori argentini  hanno indetto uno "sciopero" e per i prossimi 5 giorni non consegneranno le produzioni.

Indicatori internazionali (4/3/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 553 punti anche i ragione dell'accumulo di ritardi ai carichi. Il petrolio oscilla intorno a 50,50$ dollari al barile e il cambio a 1,1128.

Cereali indicatori 4mar15 cibus

Mercato interno - Sul mercato interno nessuna novità di rilievo. Scambi ridotti e un mercato che rimane depresso. La campagna maidicola si preannuncia con produzioni in riduzione ma gli effetti saranno compensati dai riporti dell'attuale campagna. Un effetto che sarà da valutare con attenzione riguarderà la sanità dei prodotti che verranno posti in circolazione.

Alcune indicazioni di prezzo:
Corn Ucraino ieri (3/3 ndr) quotava dal Mar Nero per il marzo invariato da lunedì a dollari 170$ fob. L'aprile a dollari 171, il maggio a dollari 173 e il giugno a dollari 176.
L'ottobre/novembre/dicembre dollari 181.
Il Corn bulgaro/rumeno, a Costanza, per il marzo era ad euro 156. L'aprile a euro 157, il maggio a euro 158 e il giugno a euro 160. L'ottobre/novembre/dicembre ad euro
163.
Il grano russo (12,50% proteine) quotava per marzo a dollari 228 fob. L'aprile a dollari 228, agosto a dollari 221.
Il feed dall'Ukraina quotava per l'agosto a dollari 188. L'ottobre/novembre/dicembre a dollari 194.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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