Cantine Casabella ritorna alle origini nell'anno dell'Esposizione Universale. Territorio, identità e mito. Gutturnio e Malvasia: quando la tradizione perfeziona l'innovazione tecnologica -
Piacenza, 20 marzo 2015 -
È un ritorno alle origini il Vinitaly 2015 di Cantine Casabella. Un momento di riflessione ed un omaggio alla lunga strada percorsa dall'enologia della Terra del Vino, già nota in antichità per le proprie eccellenze. Ed è proprio a queste, rappresentate da Gutturnio e Malvasia, che guarda l'azienda arquatese con la produzione limitata di mille bottiglie, bianche e rosse, che ricordano i vini della tradizione, quelli dei nostri avi. Un percorso tra territorio, identità e mito. Perché il vino non è solo una bevanda, ma un'emozione che cresce giorno dopo giorno.
Sono i vini delle origini il Gutturnio e la Malvasia: sono i vini che storicamente hanno fatto risplendere il nome piacentino nel mondo, il Gutturnio dai tempi dei romani, la Malvasia grazie all'estro di Leonardo da Vinci che ha riscoperto l'antico legame con il Peloponneso. Una tradizione che da quel momento si è tramandata, di padre in figlio. Cantine Casabella è tornata a quel momento: agli affetti, al momento in cui ogni singolo gesto si tramuta in un prodotto che racconta la storia. È il recupero di un'identità pura che avviene proprio nell'anno in cui l'Italia e la sua industria agroalimentare è impegnata nella realizzazione della grande Esposizione Universale.
Cantine Casabella avvia così, proprio a Vinitaly 2015, un processo di recupero della tradizione: i due vini sono i prodotti della nostra campagna, del territorio. Puri nel gusto, semplicemente maniacali nella lavorazione. Raccolta a mano, l'uva viene diraspata e pigiata in cantina. Il mosto di malvasia è vinificato in bianco, mentre quello della barbera e della bonarda è lasciato a contatto con le bucce ed i vinaccioli per alcuni giorni, separato da loro con la pressatura. Ne esce un vino torbido, dal colore ricco e dal gusto forte e deciso, che, senza filtrazioni, subisce solamente numerosi travasi prima dell'imbottigliamento, fatto con un residuo zuccherino che rende possibile la presa di spuma in bottiglia. Ne esce un vino frizzante che presenta sul fondo i lieviti della rifermentazione.
Sulla tavola è il vino che riporta alla mente le giornate del passato, quelle lunghe tavolate di una volta, dove era solo il sapore dei cibi a donare allegria. Cantine Casabella riguarda alle sue origini: quella che più di cento anni fa vide la tenuta di Ziano Piacentino avviarsi verso una produzione che nei decenni sarebbe divenuta mondiale. E propone i due classici che da sempre sono l'identità del territorio: è il vino della tradizione; quella dei nonni, ripresa nella grafica, schietta ed elegante come il prodotto che rappresenta. Suggellata con gocce di oro caldo, l'etichetta, su carta naturale invecchiata, ricorda nella grafica il vino delle origini: caldo e saporito, ricco e pulito, come le emozioni che portiamo nel cuore ricordando il passato. Come un mito che si rinnova nel tempo.
(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)