Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena, pone l'accento con preoccupazione sulle crescenti difficoltà nei rapporti commerciali con la Russia e il ruolo dell'Europa: "Le tensioni internazionali complicano la vita alle imprese modenesi." -
Modena, 13 marzo 2015 -
Poco meno di 300 milioni di euro all'anno: tanto vale il mercato russo per le imprese modenesi. "Magari meno di altri, ma le potenzialità sono elevatissime, soprattutto per le produzioni made in Modena, come la moda. Basti pensare che solo nella città di Mosca c'è un mercato di 24 milioni di persone molto interessate alla qualità delle nostre produzioni". E' la denuncia di Giorgio Carretti, presidente di CNA Industria Modena, che pone l'accento con preoccupazione sulle crescenti difficoltà nei rapporti commerciali con la Russia.
"Basti pensare – continua Caretti che alcuni progetti che riguardavano appunto il mercato russo hanno subito un brusco rallentamento, prima a causa delle tensioni politiche sfociate nelle reciproche sanzioni commerciali, poi per la svalutazione del rublo che ha determinato un aumento del costo dei prodotti italiani di circa il 30%".
Si tratta, secondo i piccoli industriali di CNA, di un problema rilevante perché i tempi di accesso al mercato sono determinanti, al pari dei margini di guadagno, nelle azioni di penetrazione sui mercati esteri. "In altre parole – continua Carretti – occorre fare presto se vogliamo conquistare posizioni su questo mercato. Purtroppo, però, l'atteggiamento della diplomazia europea sembra di non tener conto non solo di queste implicazioni. Un dubbio credo sia lecito: ha senso per l'Europa svenarsi per alimentare tensioni che non solo rappresentano un fattore di contrasto interno, ma che rappresentano anche un fattore di debolezza per la stessa Europa?"
"Stiamo perdendo opportunità – conclude il presidente degli industriali di CNA Modena – probabilmente senza nemmeno sapere bene cosa stiamo facendo e le implicazioni del nostro atteggiamento, non solo rispetto ai rapporti Europa-Russia, ma anche relativamente alle logiche di quelle nazioni. Chiediamo all'Italia, che vanta anche il ruolo di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, di intervenire per evitare un muro contro muro che avrebbe come solo risultato quello di danneggiare tutte le parti in gioco, compreso quelle che si vorrebbero cercare di aiutare".
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)