E' stata pubblicata nel mese scorso la delibera della Regione Emilia Romagna che ha disposto la revisione della disciplina del Settore Vitivinicolo e introdotto l'istituto del "silenzio assenso" per tutte le aziende che sceglieranno di presentare le domande oggetto del provvedimento tramite i Centri di Assistenza Agricola (CAA). L'atto regionale, che non è ad oggi operativo, esplicherà i suoi effetti nei prossimi mesi, solo dopo che ulteriori provvedimenti, attualmente in discussione in Regione, ne determineranno le condizioni applicative. Nulla è variato invece nell'impianto normativo di riferimento per il settore. La revisione riguarderà nello specifico i seguenti procedimenti: estirpazione, reimpianto, reimpianto anticipato, risoluzione anomalie schedario vitivinicolo, nonché le comunicazioni relative al reimpianto per consumo familiare, al sovrainnesto di superfici vitate e all'adeguamento del sistema di allevamento.
Nei procedimenti di estirpazione e di reimpianto la Regione Emilia Romagna ha stabilito che agli utenti andranno rilasciate le autorizzazioni ad eseguire i lavori non più entro 90 ma entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza e le attestazioni di diritto e quelle di reimpianto entro 60 anziché 90 giorni. Tale significativa riduzione dei tempi si è resa possibile anche grazie al complesso e puntuale lavoro svolto dalle Amministrazioni competenti per l'allineamento dei dati nello schedario viticolo; nella realtà tale riduzione sarà meno evidente, in quanto già attualmente i tempi sono mediamente molto inferiori ai prescritti 90 + 90 giorni, per le domande correttamente compilate e corredate dalla completa documentazione. Le domande potranno essere presentate o direttamente all'Amministrazione competente, che le istruirà entro i termini previsti e rilascerà le relative autorizzazioni ed attestati, o per tramite dei CAA. Con l'introduzione del silenzio assenso le aziende, qualora l'Amministrazione non effettui i controlli previsti dalla delibera, potranno avvalersi di tale istituto e realizzare i lavori alla scadenza dei 30 giorni dalla presentazione della domanda senza aver ottenuto la relativa autorizzazione. Analoga procedura avrà anche il reimpianto anticipato (possibilità di realizzare il nuovo vigneto mantenendo il vecchio in produzione per i 3 anni successivi a fronte di garanzia fideiussoria) che vede ridotti i tempi di rilascio dell'autorizzazione da 90 a 35 giorni. Con la nuova deliberazione, la Regione ha inoltre stabilito il procedimento riguardante la risoluzione delle anomalie presenti nello schedario viticolo, su presentazione di un'istanza che dovrà avere un esito entro 30 giorni; la stessa, in analogia a quanto detto per i procedimenti già descritti, potrà essere presentata direttamente all'Amministrazione competente o per tramite dei CAA. I restanti procedimenti presi in considerazione dalla nuova Deliberazione regionale (consumo familiare, sovrainnesto e conversione del sistema d'allevamento) che non prevedono il rilascio di autorizzazione all'esecuzione dell'opera ma la sola comunicazione di avvenuta esecuzione dei lavori, trovano le stesse modalità di presentazione - direttamente all'Amministrazione o per tramite CAA - funzionale all'aggiornamento dello schedario viticolo entro 20 giorni dall'acquisizione della comunicazione. Il procedimento di estirpazione e reimpianto contestuale sarà abolito. Per le istanze di trasferimento del diritto di reimpianto e per le domande di contributo sul Piano di Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti non è previsto l'istituto del silenzio assenso: queste domande verranno presentate direttamente all'Amministrazione competente e seguiranno il tradizionale iter istruttorio.
(Fonte Provincia di Piacenza)