Mercoledì, 29 Maggio 2013 14:56

Caduta senza fine per i ricavi delle imprese modenesi di commercio, turismo e servizi: -11%

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Modena, 29 maggio 2013 -

OSSERVATORIO ECONOMICO DI CONFESERCENTI MODENA: I° TRIMESTRE 2013
Caduta senza fine per i ricavi delle imprese modenesi di commercio, turismo e servizi: -11%


Incidono il prolungarsi della recessione e l'incremento del prelievo fiscale. Ingrosso ed intermediazione i settori maggiormente in sofferenza; limita i danni, pur rimanendo negativa, la vendita di alimentari. Critico l'andamento in città: -14,6%.

"Inarrestabile". Questo il termine più appropriato per indicare il continuo ed inesorabile calo complessivo del volume d'affari che sta caratterizzando le MPMI modenesi del terziario. A rilevarlo, l'indagine condotta dall'Osservatorio Economico di Confesercenti Modena che ha monitorato, nel periodo gennaio-marzo 2013, l'andamento di circa un migliaio di imprese del commercio, turismo e servizi, registrando un preoccupante -11,0% rispetto al medesimo trimestre dell'anno precedente. Il prolungarsi della recessione che riduce drasticamente il reddito delle famiglie e di conseguenza la capacità di spesa, l'ulteriore balzo della pressione fiscale, l'indice della fiducia dei consumatori che risulta in costante calo, sono i fattori che stanno provocando una flessione dei consumi drastica e priva di precedenti nella storia recente del nostro paese. Calo che nella nostra provincia ha effetti ancor più marcati, poiché alle cause citate vanno a sommarsi anche le conseguenze del sisma del maggio 2012 che paiono condizionare in modo ulteriormente negativo questa tendenza. Un risultato, la cui portata supera anche i picchi negativi registrati nei momenti più drammatici della crisi del 2009.

Andamento dei consumi

Settori ingrosso e intermediazione
Il segno della forte contrazione delle vendite che investe tutta la filiera economica si manifesta in tutta la sua drammaticità nei dati espressi dal settore dell'intermediazione, che segnano nel primo trimestre dell'anno un preoccupante -11,4%. Un vero e proprio crollo del fatturato, invece quello che ha investito le imprese attive nell'ingrosso: -14,6% il calo registrato rispetto lo stesso periodo del 2012.

Settore Extra alimentare, vendita al minuto
Si aggrava ulteriormente l'andamento dei ricavi tra le imprese che trattano generi extralimentari. Particolarmente preoccupante il dato emerso nei primi tre mesi dell'anno: -11,4%. Dato che si riflette in modo pesante ed indistinto in tutti i comparti di questo settore.

Pubblici Esercizi
Resta ormai un lontano ricordo la flebile boccata d'ossigeno del periodo natalizio perché anche tra i pubblici esercizi la sofferenza è ormai un dato di fatto: -6,7% la riduzione del volume d'affari nei primi tre mesi dell'anno rispetto al 2012. In questo settore appaiono in calo uniforme i ricavi sia di bar che di ristoranti. Diminuiscono in particolare i pranzi nei giorni lavorativi, fenomeno che colpisce in misura equivalente bar e ristoranti e con ogni probabilità riconducibile alla diminuzione del numero di occupati anche nella nostra provincia. Tengono al momento le cene consumate al ristorante: se il calo dei clienti risulta appena accennato è decisamente evidente la necessità di risparmiare sul numero delle portate e quindi la tendenza a contrarre la spesa.

Vendita al minuto di generi alimentari
Il commercio al dettaglio di generi alimentari è l'unico settore a livello territoriale che limita i danni arginando un po' le perdite. L'andamento che conformemente agli altri rimane negativo nel primo trimestre 2013 ha segnato un -3,8% sullo stesso periodo del 2012. Il calo colpisce maggiormente i prodotti di gastronomia, macelleria, ortofrutta. In generale vi è una drastica diminuzione delle quantità acquistate.

Andamenti dei consumi per aree geografiche

In tutte le aree della nostra provincia, Risulta piuttosto omogenea la diminuzione dei ricavi tra le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi. Fa eccezione solamente Modena, il capoluogo in cui le vendite in generale evidenziano un'ulteriore accentuazione al ribasso, e l'andamento medio dei ricavi nei diversi settori flette di un ulteriore 3,6% rispetto alla media provinciale, attestandosi quindi su un pesantissimo -14,6%

"Questi dati costituiscono un ulteriore segnale della gravità della crisi e del conseguente calo drastico degli acquisti. La forte contrazione delle vendite, particolarmente accentuata nel capoluogo, testimonia la caduta a picco dei consumi anche nel nostro territorio - afferma Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena - La recessione, associata all'incremento dell'imposizione fiscale, sta generando un fenomeno di impoverimento che non ha riscontri da molti decenni, con un rischio di avvitamento della crisi che potrebbe provocare un forte ridimensionamento strutturale delle piccole e medie attività commerciali, privando di fondamentali strutture di servizio intere parti del territorio modenese. Per questo occorre al più presto che il Governo agisca rapidamente e con la massima determinazione per rilanciare investimenti, occupazione e consumi. Un'azione decisa che tagli i troppi sprechi della spesa pubblica e riduca in modo tangibile il carico fiscale su imprese e famiglie, a partire dalla cancellazione del previsto e ormai aumento dell'IVA. Le imprese chiedono di non tergiversare ulteriormente verso un Paese che rischia di scivolare verso il declino"

(Fonte:ufficio stampa Confesercenti Modena)

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