Unica variazione nei corsi del Parmigiano Reggiano Dop si è mostrata nella giornata di venerdì a Parma, il quale ha accusato flessioni nei listini pari a 10 centesimi al chilo, limitatamente alle produzioni 18 e 24 mesi. Segnale per le altre piazze che registrano quotazioni più alte in particolare proprio per la varietà di 2 anni. Dinamica similare quella palesata dal Grana Padano Dop, il quale solo su Cremona mostra listini in perdita per tutte le varietà commercializzate, sempre pari a 10 centesimi al chilo. Su tutti gli altri centri di scambio i prezzi all'origine si tengono ancorati sui valori di sette giorni fa.
Per ciò che concerne le materie grasse dopo la forte tensione nei mercati mostrata nelle scorse settimane, con quotazioni in costante salita, ora le vendite sembrano più stabili su tutte le borse merci, con i listini saldi sui medesimi valori. Solo la crema di latte su Milano riesce a recuperare ulteriori 2 centesimi portandosi a quota 2,02 euro al chilo.
A detta degli allevatori l'andamento climatico dell'ultimo periodo ha prodotto parecchi danni alle coltivazioni, con la prospettiva di ulteriori futuri aumenti per fieno, paglia e mangimi, che incideranno ancor più sui profitti di tutti gli operatori del settore.
(Fonte Ismea)