Gli ossidi di azoto si possono ritenere fra gli inquinanti atmosferici più critici, ecco come le emissioni dell'inceneritore di Parma registreranno il loro valore massimo a 1300 metri dal camino, in particolare nella direzione sud-est -
Parma, 14 maggio 2014 -
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Aldo Caffagnini -
Il Biossido di Azoto è un gas di colore rosso bruno, di odore forte e pungente, altamente tossico ed irritante.
In generale gli ossidi di azoto (NO, N2O, NO2 ed altri) sono generati da processi di combustione, qualunque sia il combustibile utilizzato, per reazione diretta tra l’azoto e l’ossigeno dell’aria ad alta temperatura (superiore a 1.200 °C).
Per quanto riguarda gli effetti sulla salute dell'uomo, gli ossidi di azoto risultano potenzialmente pericolosi per la salute.
In particolare il monossido di azoto (NO), analogamente al monossido di carbonio, agisce sull’emoglobina, fissandosi ad essa con formazione di metamoglobina e nitrosometaemoglobina.
Il biossido di azoto è più pericoloso per la salute umana, con una tossicità fino a quattro volte maggiore di quella del monossido di azoto.
Forte ossidante ed irritante, il biossido di azoto esercita il suo effetto tossico principalmente sugli occhi, sulle mucose e sui polmoni. In particolare tale gas è responsabile di specifiche patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, allergie, irritazioni, edemi polmonari che possono portare anche al decesso).
I soggetti più esposti all'azione tossica sono quelli più sensibili, come i bambini e gli asmatici.
Gli ossidi di azoto si possono ritenere fra gli inquinanti atmosferici più critici, non solo perché il biossido di azoto in particolare presenta effetti negativi sulla salute, ma anche perché, in condizioni di forte irraggiamento solare, provocano delle reazioni fotochimiche secondarie che creano altre sostanze inquinanti (“smog fotochimico”): in particolare è un precursore dell’ozono troposferico e della componente secondaria delle polveri sottili.
L'immagine evidenzia come le emissioni dell'inceneritore di Parma registreranno il loro valore massimo a 1300 metri dal camino, in particolare nella direzione sud-est.
Si può notare come il centro indicato come livello di massima emissione/deposito corrisponda ad un insediamento industriale a fianco dell'autostrada del Sole.
I microinquinanti emessi sono cromo, piombo, zinco, metalli, cadmio, mercurio, ipa (idrocarburi policiclici aromatici), diossine.
I macroinquinanti emessi sono monossido di carbonio, composti organici totali, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di zolfo, ammoniaca.
Vanno a finire là, come ottimi condimenti.
Buon appetito.
Aldo Caffagnini
(Fonte: ufficio stampa GCR Parma)